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Academic year: 2022

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TUTTA UN’ALTRA STORIA.

Fare

per

Fermare il declino

www.fare2013.it

Cari amici Farmacisti titolari di Parafarmacia,

La vostra presenza qui, oggi, è la testimonianza che in questo paese ci sono ancora motivi di speranza, opportunità di crescita. È la dimostrazione che non è vero che le cose non possono cambiare: le cose possono cambiare, e se solo si apre uno spiraglio alla concorrenza, cambiano con conseguenze clamorose. Ma è anche la prova che qualunque cambiamento è fragile e, se incompleto, mette poi a repentaglio i suoi stessi figli.

Le parafarmacie sono un elemento di sviluppo forte per il nostro paese. È bastata una legge - che, tecnicamente, non era altro che una forma di deregolamentazione, in quanto rimuoveva dei vincoli ingiustificati - perché si creassero rapidamente oltre 4.000 piccole aziende con più di 8.000 addetti, tutti laureati in farmacia. E tutto ciò nonostante le enormi difficoltà che qualunque realtà imprenditoriale debba affrontare in Italia: il fisco, la Pubblica Amministrazione, ecc. Come sempre accade, la concorrenza ha prodotto opportunità imprenditoriali che hanno dato reddito e soddisfazione a molte persone che hanno potuto mettere così a frutto i loro investimenti in capitale umano, i loro studi; e, nel farlo, ha distribuito benefici ai consumatori, determinando una riduzione del prezzo dei farmaci liberalizzati dell'ordine del 15%.

Poi, però, il percorso si è inceppato: il centrosinistra non ha saputo portarlo avanti; il centrodestra non ha voluto; e il governo Monti non ha né saputo, né, al di là dei proclami, voluto. Ormai molti sembrano essersene dimenticati, e quelli che se ne ricordano lo fanno quasi con fastidio. Noi di Fare per Fermare il declino crediamo invece che la vostra esperienza vada presa a esempio, valorizzata e portata fino in fondo. Crediamo, in particolare, che si debba arrivare alla logica conclusione, liberalizzando integralmente i farmaci di fascia C e consentendone la vendita in tutti gli esercizi che siano presidiati da un farmacista laureato.

La concorrenza, che ha funzionato coi farmaci da banco, funzionerà anche con le specialità soggette a prescrizione: il farmacista titolare di parafarmacia si è laureato nelle stesse università del farmacista convenzionato, ha superato gli stessi esami, e probabilmente ha avuto il coraggio di rischiare di più. Non esiste alcuna ragione al mondo per cui questi due individui simili in tutto - nella formazione, nel camice che indossano, nella cura con cui gestiscono la loro attività, nell'attenzione con cui informano i consumatori - debbano essere trattati in modo diverso.

Come alcuni di voi sanno, nella mia vita professionale ho cercato di dare spazio alle esigenze vostre e, più in generale, di tutte quelle categorie di outsider che bussano alla porta del mercato e che solo le liberalizzazioni possono lasciare esprimere. Lo stesso hanno fatto molti dei nostri candidati tra cui, in particolare, Riccardo Gallo, capolista di Fare per Fermare il declino nel Lazio, che come economista, come commentatore e come cittadino si è sempre battuto per avere più concorrenza anche nel vostro settore.

Vi faccio un grande in bocca al lupo e, assieme, una promessa. Non la solita promessa da politico, non qualcosa che non posso mantenere: vi prometto di continuare a fare quello che ho e abbiamo fatto. Prestare la massima attenzione alle esigenze degli outsider, e cercare in ogni modo di scacciare, con la luce della concorrenza, l'ombra delle rendite.

Un abbraccio,

Oscar Giannino

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