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Medicina generale del Lazio

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Academic year: 2022

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PREMESSA

La funzione della Medicina generale spesso viene rappresentata da luoghi comuni, pregiudizi e frasi fatte, che mutuano da una scarsa conoscenza sia dell’attività svolta dal medico di famiglia sia delle norme contrattuali che regolano la professione di questa figura.

La non precisa connotazione di sistema in cui si lavora rende questa figura professionale “atipica”: il medico di famiglia non è un dipendente pubblico, ma è un libero professionista con un rapporto di natura contrattuale con il Sistema sanitario. Tecnicamente viene definito parasubordinato.

Questo status giuridico è giustificato dal fatto che il medico di Medicina generale è l’unica figura di libera scelta (e revoca) da parte del cittadino nel sistema sanitario pubblico italiano. Per chiarire, si può affermare che nessuno può scegliere un medico “personale”

all’interno del sistema sanitario, eccetto il proprio medico di famiglia.

La scelta del medico è un atto che si basa su un rapporto di tipo personale e fiduciario. Un rapporto che nella maggior parte dei casi

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dura tutta la vita. Quello che si viene a creare con il paziente è infatti soprattutto uno scambio reciproco a livello personale, oltre che, ovviamente, professionale.

Altra caratteristica del medico di famiglia è la capillarità: dove ci sono persone residenti c’è un medico di famiglia che si prende cura di loro. Nel Lazio, paesi come Jenne, Saracinesco, Vallepietra, Orvinio, oramai abitate da pochi residenti per lo più anziani, hanno il loro medico di famiglia.

Un’altra caratteristica della Medicina generale è la domiciliarità delle cure. Il medico di famiglia rimane oggi l’unica figura non strutturata in servizi specifici o in società che effettua quotidianamente l’attività di visita domiciliare per anziani, disabili e per persone con patologie in fase acuta.

Nel corso degli anni, nella nostra regione si è assistito a un aumento dell’offerta di prestazioni ospedaliere e specialistiche, sia pubbliche sia private accreditate. Questo nonostante i dati socio demografici indicassero chiaramente come il bisogno di salute si stesse progressivamente spostando dall’area dell’acuzie a quella della cronicità.

Inoltre, la dislocazione delle strutture ospedaliere non ha tenuto minimamente conto dello spostamento di vaste fasce di popolazione dell’area metropolitana romana dal centro verso le periferie, lasciando così la rete ospedaliera concentrata su Roma, in strutture spesso vetuste. L’effetto più evidente si registra proprio nelle zone periferiche, che restano sprovviste di strutture adeguate nonostante abbiano numeri di abitanti pari a intere regioni italiane. Basti pensare ai territori della Asl Roma B e D.

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Il combinato disposto di marchiani errori di programmazione e di scelte basate non sul reale fabbisogno della popolazione, ma evidentemente su altri tipi di valutazione, hanno determinato non solo il collasso economico del sistema pubblico, ma anche la necessità di porre in essere draconiani provvedimenti di taglio lineare di posti letto e servizi sanitari. Tagli effettuati in poco tempo e con metodologie discutibili da un punto di vista di equilibrio del sistema.

Tutto questo marasma gestionale ha determinato la situazione attuale:

uno stato di perenne emergenza caratterizzato dalla necessità di aumentare la pressione fiscale nonostante il taglio dei servizi, un aumento della spesa “out of pocket” da parte dei cittadini, il ricorso non controllato a forme di lavoro precario senza benefici economici per il sistema.

In questa situazione sarebbe stato necessario ridefinire, partendo da una programmazione accurata, compiti e funzioni della rete dei servizi extraospedalieri, potenziando le capacità di erogazione di servizi sanitari a bassa complessità, integrandone le funzioni in profili assistenziali in grado di dare risposte multiprofessionali e multidisciplinari sia ai cittadini sia al sistema sanitario, migliorandone i parametri di efficienza e di capacità.

Invece si è proceduto a seguire una politica di taglio lineare e riorganizzazione dei servizi, con l’obiettivo di diminuirne la produttività, più che aumentarne l’efficienza. L’esempio della riorganizzazione della rete ospedaliera in macro aree, che hanno poco senso in termini assistenziali, ne è forse la rappresentazione più chiara.

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La mancata razionalizzazione della rete delle emodinamiche, pletorica nell’ area Roma Nord, asfittica a Roma Sud, inesistente nell’area di Tivoli, è il frutto delle non scelte, più che di scelte precise.

Tutto questo ha determinato la diminuzione della capacità di risposta del sistema Ospedale. La domanda di salute si è progressivamente spostata sull’unica area che ancora, in virtù di un rapporto personale e fiduciario, consente di avere delle risposte: quella dei medici di Medicina generale. Risposte che vengono fornite grazie all’impegno dei singoli professionisti, sia pur con sempre maggiore difficoltà, ma che non sempre sono risolutive, a causa della mancanza di un’organizzazione strutturata.

Purtroppo, il sistema della Medicina generale, basato più su un rapporto umano che sulla capacità di fornire dati “ufficiali”, sconta la poca considerazione dei teologi del dato e quindi ben si presta a essere oggetto di attacchi e di valutazioni superficiali e pressapochiste.

“Lavorano tre ore al giorno”, “Fanno solo ricette”, “Non si trovano mai”, “Il sabato e la Domenica non lavorano”, “Non visitano più”, ”Parlano con il paziente al massimo sei minuti”: queste alcune delle frasi celebri che si trovano spesso sulla stampa o che vengono pronunciate da eminenti esponenti della politica.

Ogni opinione su una categoria è legittima, soprattutto se pronunciata dopo una valutazione delle prove su cui si basa. Diventa epiteto se invece si basa sul “sentito dire” e su esperienze personali di singoli casi. O ancora, diventa strumentale se serve a giustificare la mancanza di scelte chiare nell’orientare il sistema sanitario.

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Dichiarare che i medici servono “da filtro” ai Pronto Soccorso, dopo che si sono aperte 54 strutture di Pronto Soccorso nella nostra regione, è quantomeno ipocrita. Auspicare una maggiore efficienza della Medicina generale in un sistema regionale che di fatto ha una legislazione sulle autorizzazioni degli studi che ne rende impossibile l’implementazione è altrettanto ipocrita.

Certo, questo primo rapporto sull’attività della Medicina generale del Lazio è stato redatto da una associazione di categoria e può apparire autoreferenziale, come “non petita” potrebbe apparire questa giustificazione. Abbiamo, però, cercato di dare un senso numerico all’impegno che ogni medico di famiglia di questa regione tutti i giorni sostanzia nell’enorme volume e varietà di prestazioni svolte, mettendoci tutti i giorni la faccia e impegnando la propria reputazione.

Abbiamo fiducia in questa nuova amministrazione regionale, così come abbiamo sempre avuto fiducia in quelle precedenti, speriamo che alle dichiarazioni seguano i fatti e che ai fatti seguano i risultati. Noi ci siamo sempre impegnati e continueremo a farlo nel rispetto del nostro lavoro e delle persone che assistiamo

Pier Luigi Bartoletti

Segretario regionale Fimmg (Federazione italiana medici di Medicina generale) del Lazio

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SOMMARIO 1. La struttura della Medicina generale nel Lazio

2. La dislocazione della Medicina generale nel Lazio

3. Le prestazioni svolte dalla Medicina generale nel Lazio

4. Progetti sperimentali in corso

5. Progetti sperimentali terminati e risultati: AmbMed

6. Area emergenza: i numeri dei Pronto Soccorso e capacità drenante della Medicina generale

pag 8 pag 10 pag 11 pag 21 pag 24 pag 27

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1. La struttura della

Medicina generale del Lazio

I numeri dei medici di Medicina generale

MEDICI DI

4824

MEDICINA GENERALE

MEDICI DI

666

CONTINUITA’

ASSISTENZIALE

a fronte di circa

5.500.000

ABITANTI

333.000

CONTATTI TELEFONICI

La qualità si evince dal numero di ricoveri

richiesti, a fronte dell’alto numero di contatti, i ricoveri sono

stati infatti

155 per 100.000

abitanti, che è il numero più basso

di tutta l’Italia ( 829

ricoveri per la Sardegna, 450 per la Calabria, 419 per la Toscana e così via

via tutte le altre).

a Roma

NEL 2010

di cui

142.000

esitati in consigli telefonici

8

(10)

Roma

Assistiti medici generici Assistiti pediatri

RM E

Rieti RM B RM D RM G Viterbo

Latina RM A RM C RM F RM H Lazio

Assistiti su medici e pediatri

1.200 1.100 1.000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 -

9

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2. Strutture complesse della Medicina generale

1 STRUTTURA

APERTA 12 ORE CONTINUATIVE 7 GIORNI SU 7:

PIAZZA ISTRIA

1 CASA PER MALATI IN STATO VEGETATIVO:

CASA IRIDE, ASL RM B 2 OSPEDALI DI COMUNITA’

2 STRUTTURE DI CURE INTERMEDIE APERTE:

1 ASL LATINA (CORI) 1 ASL RM D

10

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Medici di servizi

Circa 850 medici 13.600 ore di lavoro settimanali

Medicazioni e piccola chirurgia

5-10 medicazioni per medico al mese.

25.000-50.000 medicazioni al mese.

Visite domiciliari

Da 2 a 12 visite settimanali per medico a seconda della morbilità.

35.000 visite mensili.

Attività a maggior carico di lavoro durante la stagione epidemica

700.000 casi durante l’ultima stagione.

Tra i 40.000 e i 50.000 consulti in studio nel periodo invernale.

60.000 consulti telefonici.

Tra le 2.000 e le 12.000 visite domiciliari.

80.000 certificati telematici di malattia nelle settimane epidemiche.

Attività di prevenzione

1.050.000 vaccini anti influenzali somministrati in circa 4.500 studi medici.

Tra 75.000 e 100.000 vaccinazioni annuali a domicilio di pazienti con autonomia

ridotta o assente.

Prescrizione presidi e protesi

30 prescrizioni in media mensili.

1.500.000 prescrizioni in un anno.

Attività in assistenza domiciliare Cad

59.000 pazienti assistiti, di cui l’88,5% anziani (dati del Ministero della Salute).

75.000 i pazienti assisti realmente in base alle stime ricavate dal numero delle vaccinazioni anti influenzali a domicilio.

3,6% la percentuale di persone assistite in assistenza domiciliare rispetto alla popolazione anziana residente nell’intera regione.

Attività in Rsa

50.00 pazienti osservati di media 1 volta a settimana.

20.000 pazienti osservati al mese.

240.000 pazienti osservati in un anno.

3. Le prestazioni svolte

dalla Medicina generale del Lazio

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CONTATTI ANNUALI MMG

50 MILIONI

NUMERO DI STUDI

4.824

ACCESSI ANNUALI IN PRONTO SOCCORSO

2.034.000

Prescrizioni farmaceutiche

60 milioni le ricette emesse dai medici di Medicina generale nel corso del 2012, di cui il 75%

appartenente alla farmaceutica e il 25% attinente alle prestazioni specialistiche.

15.400.000 prescrizioni farmaceutiche emesse dai medici di Medicina generale nell’ultimo trimestre (aprile, maggio e giugno).

Prescrizioni specialistiche

4.270.390 prestazioni richieste dai medici di Medicina generale nell’ultimo trimestre (aprile, maggio e giugno).

NEL LAZIO

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Attività Ondate di calore

Piano Operativo regionale sorveglianza effetti ondate di calore su popolazione anziana.

Anziani Sorvegliati N. MMG partecipanti Accessi effettuati da MMG

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 -

3.376 419 7.885 2.649 205 5.090 8.016 499 14.650 21.158 724 32.388 12.316 500 509 820 529

18.230 17.253 21.304 26.895

11.766 19.519 19.453 28.066 15.304

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Contatti telefonici - Esempio tracciato con SW

Andamento delle chiamate in un solo giorno in una UCP a sede unica UCP sede unica: 5 MG + 1 PLS con 6.700 assistiti

Traffico telefonico 1-20 marzo 2012 con esclusione di sabato e domenica ATTESA IN CODA 3.529 38,77% chiamate in coda (perse) CHIAMATA ENTRANTE - NESSUNA SCELTA 240 2,71% non vengono effettuate scelte CHIAMATA IN USCITA 515 chiamata verso esterno

CHIAMATA INTERNA 948 chiamate fra interni (colloqui) SERVITA DA MED GEN - COMPRESI IVR E CODA 235 chiamata con risposta servita da MG SERVITA DA PEDATRIA- COMPRESI IVR E CODA 122 chiamata con risposta servita da PLS SERVITA DA SPECIALISTI - COMPRESI IVR E CODA 27 chiamata con risposta servita da specialista SERVITA PRIMA DELLA CODA 5.333 58,59% chiamata con risposta prima della coda

TOTALE 10.949

Presidi e protesi per medico a 1500 scelte nel 2012

pannoloni 46 cerotti 101 cotone 87 garze 108 bende 6

cuscini antidecubito 3 lancette 88

materassi antidecubito 7

placche per urostomia/ colostomia 5 plantari 2

sacche per urostomia/colostomia 23 sedie a rotelle 5

siringhe 5 strisce reattive 99 traverse 39

TOTALE 624/anno

(52/mese) per medico massimalista Media 312 prescrizioni per 5.000 medici

TOTALE 1.560.000

prescrizioni di presidi l’anno

30 20 10

0 15:55 18:30 21:05 23:40 02:15 04:50 07:25 10:00 12:35 15:10 17:45

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Certificazioni

2.500.000 certificazioni di malattia Inps.

10 certificazioni di Iinfortunio sul lavoro Inail in un anno.

Tra 50 e 100 certificazioni di sana e robusta costituzione in un anno.

Tra 10 e 50 certificazioni di invalidità civile Inps in un anno.

Circa 100 certificazioni scolastiche in un anno.

Certificati Territoriali mallattia 2013

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno 350.000

400.000

300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 -

344.444 376.348 295.631 222.783 259.295 204.018

TOTALE

1.702.519

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MEDICINA GENERALE

1.900.000

Carico di lavoro per MMG:

5000 Certificati /anno

STRUTTURE

10.200

3.847 Pubbliche 5.811 Private

TOT 9.658

in pratica 1 certificato per struttura

CERTIFICATI TRASMESSI ONLINE

DATI INPS GENNAIO 2012 - DICEMBRE 2012

NEL LAZIO

Totale 2.574.213 Certificati di malattia

I dati di rilevazione del Ministero accreditano alle strutture ospedaliere, nel periodo gennaio-settembre 2012, 10.200 certificati telematici di malattia trasmessi a fronte di circa 1.900.000 certificati emessi dalla Medicina generale.

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La Medicina penitenziaria

Abitanti nel Lazio: 5.681.868.

Istituti di pena: 14.

Detenuti al 30/11/2010: 7.205.

Persone sottoposte a misure alternative, di sicurezza e sanzioni sostitutive al 30/11/2010 (scheda aggiornata al 15 dicembre 2011): 1.434.

Medici incaricati: rilevati 33.

Medici di guardia medica: 95.

I pazienti ai domiciliari sono assistiti dai medici di Medicina generale.

Le principali patologie riscontrate sono Aids, Tbc, disturbi psichiatrici (con incidenza maggiore dei casi di suicidio).

Istituto

CC CASSINO CC FROSINONE CC LATINA CR PALIANO CC VELLETRI CC REBIBBIA FEMMINILE CR REBIBBIA PENALE REBIBBIA N.COMPLESSO CC REGINA COELI REBIBBIA III CASA N COMPLESSO C/VECCHIA C.R. C/VECCHIA CC VITERBO CC RIETI

Medici incaricati

1 1 1 1

1 (740) + 3 dipendenti 3 (740) + 3 dipendenti 1 sias + 1 dip + 2 inc 3 (740) + 4 cont. ass

9 1 1 1 1 1

SIAS - 740/70

7 7 5 7 5 7 6 5 cont. ass.

12+6 cont ass.

+4 med. inc. e cont.ass.

3

5+1 nuovo contratto non noto

2+2 nuovi assunti pagati a parcella

7 4

Detenuti presenti

330

130

700 420 +21 nido

418 1400 1100 40 670 120 750 350

Interventi/anno

5000

1000

12.000 I° Semestre al Giugno

13 - 15.000

85.000

15.000

15.000 circa 50 Visite 2500

17

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Volumi di attivita: prestazioni di Medicina penitenziaria nell’anno 2012

CASSINO LATINA VELLETRI REBIBBIA REGINA COELI CIVITAVECCHIA VITERBO

RIETI

FROSINONE

TOTALE

Volumi attività Medicina penitenziaria

5.000 1.000 12.000

30.000 (dati sul 2013) 85.000

15.000 15.000 2.500 9.000

174.500

Cassino Regina

Coeli

Latina Civita-

vecchia

Velletri Rebibbia Viterbo Fem

Rieti

TOTALE

140.000 160.000 180.000

120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 -

18

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I Medici sentinella: prestazioni

Il sistema di sorveglianza della sindrome influenzale, in capo a Laziosanità ASP, provvede alla segnalazione dei casi di sindrome influenzale tramite Medici sentinella (79 medici di Medicina generale e 21 pediatri di libera scelta) e al controllo periodico dei ceppi virali circolanti dell’influenza.

L’attività di sorveglianza epidemiologica permette di fornire stime di incidenza della malattia nelle diverse classi di età, di valutare la durata e l’intensità delle ondate epidemiche stagionali e di effettuare confronti spazio-temporali fra le diverse regioni e fra una stagione epidemica e l’altra.

Si può stimare che, nell’intero periodo di sorveglianza, siano occorsi circa 700.000 casi di sindrome influenzale (circa 71.000 nella settimana di picco), di cui circa 210.000 nella macroclasse d’età 0-14 anni, circa 447.000 nella macroclasse d’età 15-64 anni e circa 43.000 tra gli anziani.

La stagione 2012-2013 si è caratterizzata pertanto per una intensa circolazione epidemica, avendo fatto registrare il maggior numero di settimane con valori di incidenza totale superiori al 10 per mille e il maggior numero di casi occorsi. (Fonte ASP)

Andamento influenza 2012-2013

22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0

17161514131211100908070605040302015251504948474645444342

20,20

incidenza 2002-2003

13,57

incidenza 2002-2003

16,63

incidenza 2009-2010

14,10

incidenza 2011-2012

13,18

incidenza 2004-2005

(dati ricavati dall’attività dei medici sentinella)

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Volumi di attività annuale dei medici di Medicina generale

DottorCup 60.000 richieste di accertamento

Contatti in studio 50.000.000 Ricette 60.000.000 Certificati Malattia Inps 2.500.000 Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) 240.000 Vaccinazioni a domicilio 75.000 Medicazioni 500.000 Visite domiciliari 400.000

Inail 50.000

Scolastici 100.000 Certificati vari 150.000 Vaccini anti influenzali 1.050.000

Adi (Assistenza domiciliare integrata) 59.000 pazienti Ondate di calore 26.895

TOTALE

115.210.895

tra

50 e 60 milioni

contatti telefonici

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4. Progetti sperimentali in corso

Piazza Istria

Aperto dalle 8.00 alle 20.00 tutti i giorni, 365 giorni l’anno. Nei giorni feriali (210 giorni l’anno) a copertura assistenziale ambula-toriale per i pazienti dei 50 medici della zona che hanno aderito al progetto. Nei giorni festivi (115 giorni l’anno) a copertura assistenziale per tutti i 245.000 cittadini del II Municipio con presenza di personale infermieristico.

La struttura in numeri:

50 Medici collegati in rete con condivisione dati di tutti 60.000 pazienti.

5 infermieri.

10.000 visite effettuate in tre anni, delle quali 6.000 nei giorni festivi e 4.000 nei giorni feriali (600 a pazienti fuori della Asl RM A).

4.500 consulenze telefoniche in tre anni, delle quali 1.200 a pazienti fuori della Asl RM A.

1.400 prestazione infermieristiche in tre anni (medicazioni / rimozione punti sutura / rimozione cateteri / bendaggio e immobilizzazioni / terapia iniettiva).

129 pazienti inviati al Pronto Soccorso per ulteriori accertamenti in tre anni.

12 chiamate 118 per urgenze in tre anni.

Nella struttura in tre anni sono stati avviati i seguenti progetti assistenziali:

Progetto vaccinazione gratuita antipneumococcica, in collaborazione con la Asl RM A.

Centro consulenza domande di invalidità civili e assistenza medico legale.

Servizio gratuito di telemedicina cardiologica.

Servizio gratuito di telemedicina diabetologica.

Servizio gratuito sulle urgenze di indagini ecografiche.

Centro di ascolto di pazienti con dipendenza dal gioco.

Centro di ascolto e individuazione dei pazienti con stati psicotici e depressivi (in collaborazione con il Dipartimento salute mentale della Asl RM A).

Centro di ascolto per patologie o problematiche della riproduzione.

Centro valutazione monitoraggio Tao.

Giornate di prevenzione patologie osteomuscolari.

Giornate di prevenzione osteoporosi.

Giornate di prevenzione patologie apparato genitario maschile.

Giornate di prevenzione patologie acustiche vestibolari.

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Casa Iride

Casa Iride è una casa per malati in stato vegetativo presente sul territorio della Asl RM B. Si tratta di una struttura unica nel suo genere.

L’attività sociosanitaria è svolta grazie a una collaborazione di Comune di Roma, Asl RM B, medici di Medicina generale.

Casa Iride è stata menzionata nel Libro bianco sugli stati vegetativi del ministero della Salute e premiata come best practice unica in Italia.

7 pazienti visitati quotidianamente.

Disponibilità telefonica per le visite di urgenza, dalle 8:00 alle 20:00, feriali e prefestivi.

10 prescrizioni al giorno in media.

5 visite domiciliari in acuzie al mese.

7 accessi programmati per assistenza domiciliare al giorno.

15 medicazioni al mese in media.

Ambulatorio San Valentino Cisterna

Unità cure primarie complessa integrata (comprendente medici di Medicina generale, specialisti e infermieri) che vede coinvolti 10 medici di Medicina generale. La popolazione assistita è di circa 12.000 pazienti.

In questa struttura, oltre che le normali attività di Unità di cure primarie, sono stati avviati 3 Percorsi diagnostici terapeutici assistiti (Pdta) per la gestione dei pazienti cronici: diabete, scompenso cardiaco e broncopneumopatia cronica ostruttiva. Nell’anno 2012-2013 (progetto avviato giugno 2012), sono stati contattati 695 pazienti e avviati al percorso di cura 595 pazienti con una o più patologie croniche.

Nel centro operano due infermieri messi a disposizione dalla Asl, un cardiologo, un endocrinologo, un pneumologo ed un ecografista con i quali in prossimità, a ciclo chiuso, i pazienti effettuano le prestazioni previste dal Pdta. La responsabilità clinica è in capo al medico di Medicina generale, la responsabilità gestionale in capo agli infermieri della Asl.

In questo centro è stata avviata nel mese di giugno una sperimentazione per un centro antifumo direttamente gestito da medici Medicina generale.

Ospedale di comunità di Cori

Nell’Ospedale di comunità di Cori operano 10 medici di Medicina generale. Gli infermieri, gli operatori sociosanitari e le cure alberghiere sono a carico della Asl.

Nei primi 10 mesi di attività i ricoveri sono stati 122, con una degenza media di 24 giorni. L’età media degli assistiti è 82 anni.

22

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Ospedali di comunità Asl RM D

Da luglio 2011 al 28 febbraio 2013, i pazienti degli Ospedali di Comunità della Asl RM D sono stati inviati al domicilio per l’80% resi riabili.

La Merry House e il Policlinico di Liegro hanno ospitato nel complesso 450 pazienti (200 la prima struttura e 250 la seconda), per un totale di più di mille giorni di degenza (5.585 nella prima struttura, 5.092 nella seconda). La degenza media è stata di 27,93 giorni nella Merry House e 20,37 giorni nel Policlinico di Liegro.

Di seguito le tabelle indicanti per provenienze.

Particolarmente esemplificativo dei vantaggi in termini di costo per il Sistema sanitario regionale è il caso dei pazienti dell’Ortopedia del Grassi, che sono stati, dal luglio 2012 al febbraio 2013, 118, con degenza media di circa 30 giorni.

In totale, rispetto al costo medio ospedaliero di 1.000 euro, con un costo fisso

dell’Ospedale di comunità di 150 euro (compresi medici), si è realizzato un risparmio di circa 850 euro al giorno, che moltiplicati i giorni di degenza totali (10.667) comporta un risparmio di circa

9 milioni di euro.

MERRY HOUSE

PROVENIENZA N.

MMG 30

DOMICILIO 12

G. GRASSI 94 POI PORTUENSE 3 S. RAFFAELE 0

PORTUENSE 1

MH GERIATRICO 55 S. CAMILLO 1 POL. IMBERTO I 1 ALTRI ISTITUTI 3

TOTALE 200

POLICLINICO DI LIEGRO

PROVENIENZA N.

MMG 14

DOMICILIO 128

S. SPIRITO 1

C. TRAUM. ORTOP. 1

G.B. GRASSI 23

S. EUGENIO 2

POI PORTUENSE 6

S. GIOV. BATTISTA 5

S. RAFFAELE PORTUENSE 7

S. CAMILLO 43

S. RAFFAELE PISANA 4 CAMPUS BIOMEDICO 1

ALTRI ISTITUTI 15

TOTALE 250

23

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5. Progetti sperimentali

terminati e risultati: AmbMed

Ambulatori AmbMed:

i medici di famiglia all’interno del Pronto Soccorso per occuparsi dei codici minori

13 strutture coinvolte, di cui si conoscono i dati per 11 strutture.

374 medici di Medicina generale coinvolti.

40.000 accessi attesi.

0 denunce o esposti.

Gradimento dei cittadini: ottimo.

Attività AmbMed 2012-2013

Totale numero accessi per AmbMed e contatti centrale

FI/AO DATA INIZIO DATA FINE ACCESSI AL 31 MARZO 2013 Anzio 04/06/12 31/12/2012** 1.353

S.M Goretti (LT) 01/06/12 2.090 Spaziani (FR) 11/06/12 3.446 S. Andrea (RME) 02/05/12 4.567 S. Paolo (RMF) 17/05/12 1.800 Pertini (RMB) 02/04/12 5.100 PTV (RMB) 23/04/12 5.300 S. Camillo (RMB) 12/05/12 4.600 S. Giovanni (RMC) 06/06/12 1.856 Terracina (LT) 15/12/12* 736 Centrale ascolto (RM) 21/04/12 3.301

TOTALE 34.149

*AmbMed Terracina aperto a Dicembre 2012, **Anzio chiuso per decisione unilaterale dalla ASL H a Dicembre 2012

24

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Costi e risparmi

Per il progetto AmbMed sono stati stanziati 2,5 milioni di euro. Di questi, 1.737.455 euro sono stati spesi per i medici di Medicina generale e il personale di coordinamento. Moltiplicando il costo medio di spesa del Pronto Soccorso per i codici bianchi e verdi di 242 euro, si ricava che in una struttura di Pronto Soccorso si sarebbero spesi, per trattare i 38.00 accessi che sono stati smaltiti all’interno di AmbMed, più di 9 milioni di euro.

Sommando i costi fissi di gestione delle strutture (4.598.000 euro) e la spesa per medici e coordinatori (1.737.455 euro) emerge come con il progetto AmbMed, per realizzare lo stesso servizio, siano stati spesi 6.335.455 euro. Circa 2,8 milioni di euro in meno rispetto ai 9 milioni necessari ai Pronto Soccorso.

A questi vanno aggiunti 275.000 euro: il potenziale incasso da ticket negli AmbMed (25 euro per un numero medio di mille cittadini per struttura in 11 strutture).

Indicatori AmbMed

Alle 54 strutture fra Pronto Soccorso e Dipartimenti emergenza e urgenza si sono rivolti poco più di 2 milioni di cittadini. Le 11 strutture in cui erano presenti gli AmbMed hanno quindi trattato 267.758 accessi. Secondo quando atteso in fase di progettazione, il 20% di questi doveva essere assorbito dagli AmbMed, in dato assoluto: 53 mila accessi. Il risultato ottenuto è di 40 mila: il 15%.

Fondi Amb Med (su fondi di riserva aziendali) circa Euro 2.500.000 Spesi per MMG e Coordinatori Euro 1.737.455

Costo Codici Bianchi e Verdi* Ipotesi Accessi 38.000 (x242 E)* Euro 9.196.000 Costi Fissi PS calcolati al 50%* Euro 4.598.000

Costi Fissi + spese MMG 4.598 +1,737.455 Euro 6.335.455 Risparmio: Costo Codici meno spese 9.196 -6.335.455 Euro 2.861.455 Incasso Ticket 25 Euro x 1000 numero 25.000 Euro 275.000 medio cittadini per struttura**

*Fonte Mattone 11 **Fonte AmbMed S. Camillo, stima l 50%

Indicatori 11 AmbMed

Strutture PS Dea Lazio 54

Popolazione afferente in PS totale (2011) 2.034.000

Codici bianchi e verdi 1.314.453

Popolazione afferente 11 AmbMed* 267.758

% Accessi ambulatorio Atteso: 20% Ovvero 53.000 Ottenuto circa il 15%

Codici minori Ovvero 53.000 40.000 accessi

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Principali Indicatori

Centrale d’ascolto AmbMed

TEMPI DI ATTESA ALLA VISITA CODICI

VERDI E BIANCHI

“NON RISPONDE ALLA CHIAMATA

PERCENTUALE RICOVERO AI 7 GIORNI

TEMPO MEDIO DOOR TO DOOR

DIMISSIONE**

ATTESO:

RIDUZIONE DEL 10%

OVVERO DI 4,1/12,9 MINUTI (I TEMPI DI ATTESA VARIANO DA 41 A 129

MINUTI ATTESO: <2%

(NEL 2009 LA PERCENTUALE è STATA DEL 7,2% NEL

2011 DEL 3,4) ATTESO: <2%

IL 74% ENTRO 4 ORE*

PERFORMANCE AMBMED:

DA 0 A MAX 40 MINUTI DI ATTESA, CON RIDUZIONE DEL

69%

PERFORMANCE AMBMED:

DAL 2% AL 4,1%

PERFORMANCE AMBMED:

<1%

PERFORMANCE AMBMED:

TEMPO MASSIMO 53 MINUTI

CONTATTI

4.204

Consiglio 3259

Ambulatorio

370

Ricovero

254

UCP321

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Accessi in Pronti Soccorso 2000-2004

Nel 2004, vista la crescita degli accessi in Pronto Soccorso, si instaurano in via sperimentale le Ucp (Unità di cure primarie, costituite dai medici di Medicina generale). Partite lentamente e con notevoli sforzi organizzativi, hanno pian piano drenato gli accessi.

Oggi gli accessi in Pronto Soccorso sono circa 2.000.000. Si sono intercettati tramite le Ucp tra i 150 mila e i 200 mila accessi.

Distribuzione accessi in emergenza per tipologia di istituto Anni 2000-2004

6. Area emergenza:

i numeri dei Pronto Soccorso

e capacità drenante della Medicina generale

2000 2001 2002 2003 2004

Freq % Freq % Freq % Freq % Freq %

PS 648.270 723.952 740.858 746.491 773.491

34% 34% 33.9% 33.9% 35.1%

DEA 1 688.348 790.556 820.094 835.156 827.750 36% 37.6% 37.6% 38% 37.5%

DEA 2 570.379 590.353 622.231 618.332 604.267 29.9% 28.1% 28.5% 28.1% 27.4%

TOTALE 1.906.997 2.104.861 2.183.181 2.199.979 2.205.508

Tipologia Servizio di Emergenza

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Capacità drenante sul Pronto Soccorso (2012-2013)

Accessi intercettati 250.00/300.000

al Pronto Soccorso

Ucp 150.000/200.000

Dottor CUP 60.000

AmbMed 40.000

Capacità drenante su PS:

accessi intercettati Prestazioni ospedaliere

Ucp

Pronto Soccorso

Dottor CUP

Specialistica

AmbMed

Ricoveri 140.000

14.000.000 160.000

120.000

12.000.000 100.000

10.000.000 80.000

8.000.000 60.000

6.000.000 40.000

4.000.000 20.000

2.000.000 -

-

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