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La proposta della Cisl Lombardia in 10 punti:

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Academic year: 2022

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La proposta della Cisl Lombardia in 10 punti:

1. Ampliare le fasce giornaliere e orarie di accesso e fruibilità agli ambulatori di medicina di base e alle prestazioni specialistico ambulatoriali, comprendendo ore serali, sabato e – auspicabilmente - domenica mattina;

2. Significativa riduzione dei cosiddetti “superticket”;

3. Introdurre il mutualismo integrativo per la copertura prestazioni extra-LEA e alcuni servizi socio-sanitari (domiciliari e residenziali) selezionati.

4. Modificare il rapporto convenzionale/contrattuale dei medici di medicina

generale/specialisti ambulatoriali/ con il Servizio sanitario regionale. Da convenzione nazionale a convenzione regionale, eventualmente posizione strutturata all’interno del Sistema sanitario regionale (dipendente);

5. Sperimentare un modello organizzativo, già operante in alcuni contesti europei, che preveda l’inserimento, in ambito territoriale, dell’infermiere di famiglia per l’erogazione di prestazioni rientranti nei LEA e rispondenti ai crescenti bisogni delle persone seguite sul territorio e a domicilio;

6. Affidare le funzioni di direzione sanitaria e amministrativa, con criteri e metodologie aperte e trasparenti che riconoscano professionalità e merito, a dirigenti dipendenti del Servizio sanitario Regionale e non più nominati, formalmente dal DG, di fatto dalla politica;

7. Definire le “aree grigie” tra sanitario, socio-sanitario e sociale chiarendo cosa è gratuito in quanto a carico della fiscalità generale e cosa, e quindi sanitario, e cosa è soggetto a regimi di compartecipazione, e quindi socio-sanitario e sociale;

8. Promuovere la Comunicazione/informazione per educare ad un adeguato accesso ai diversi nodi del Sistema Sanitario Regionale e realizzazione di periodiche campagne di informazione/educazione alla salute regionali, coinvolgendo per una efficace divulgazione anche le associazioni rappresentative e diffuse sul territorio;

9. Rimodulare al rialzo delle quote attualmente a carico del servizio sanitario del costo di ricovero in regime di residenzialità (Rsa/Rsd), alla luce della crescente “sanitarizzazione”

delle prestazioni erogate;

10. Potenziare la contrattazione di secondo livello regionale ed aziendale per premiare il

merito, attraverso investimenti economici, in ordine alle risorse formative, alle Risorse

Aggiuntive Regionali e alla quota variabile della retribuzione, da incrementarsi rispetto a

quanto sino ad oggi stanziato.

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