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REGIONE DEL VENETO Provincia di Vicenza COMUNE DI THIENE

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(1)

REGIONE DEL VENETO Provincia di Vicenza COMUNE DI THIENE

PIANO DI RECUPERO D’INIZIATIVA PRIVATA “MASERE – VALSUGANA”

STUDIO DI COMPATIBILITA’ GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E GEOMORFOLOGICA

L.R. n°11 del 23.04.2004 – “Norme per il governo del territorio” – Art. 19

Data : 11 ottobre 2011 geol. Simone Barbieri

Committenti: Sig.ri Moretto Lina, Moretto Cristina, Meda Lucia, Brusamarello Stefano & Figli s.n.c., Damian Nicola

(2)

1. PREMESSE

Su incarico dei Sig.ri Moretto Lina, Moretto Cristina, Meda Lucia, Brusamarello Stefano & Figli s.n.c., Damian Nicola, è stata redatta le presente relazione di compatibilità geologica, geomorfologica ed idrogeologica a supporto del Piano di recupero d’iniziativa privata denominato “Masere – Valsugana” nel Comune di Thiene in Provincia di Vicenza (Fig.1: Corografia alla scala 1:25.000 – estratto da IGM Foglio n°37, Quadrante III Orientamento S.O. "Thiene").

Dal punto di vista generale, la presente relazione geologica e geotecnica si propone di valutare le possibili interazioni tra le azioni di progetto e l’ambiente geologico, ed in particolare di:

ƒ Verificare la situazione geologica, geomorfologica e idrogeologica generale dell’area.

ƒ Analizzare le problematiche geologico-tecniche del sito in esame.

ƒ Ricostruire l’assetto stratigrafico del sottosuolo.

Fig.1

(3)

ƒ Verificare la compatibilità e sostenibilità degli interventi di progetto in relazione alla dinamica delle componenti del territorio di cui ai punti precedenti;

A tal fine è stata effettuata un'indagine sperimentale in sito, che ha richiesto l’esecuzione di:

¾ n°3 Prove Penetrometriche Dinamiche Superpesanti (DPSH), spinte fino alla profondità massima di 3,40 m dal piano di campagna locale fino al raggiungimento del rifiuto strumentale;;

¾ n°1 Prove di Permeabilità (K), in foro di sondaggio per la determinazione della conducibilità idraulica del sottosuolo;

La presente relazione è stata realizzata in ottemperanza alla Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11

“Norme per il governo del territorio”

In particolare alla SEZIONE II:” Attuazione della pianificazione urbanistica” all Art. 19 “Piani urbanistici attuativi (PUA) “…omissis… 2) In funzione degli specifici contenuti, il piano urbanistico attuativo è formato dagli elaborati necessari individuati tra quelli di seguito elencati: …omissis… d)la verifica di compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica dell’intervento;”

Più specificatamente, i criteri da seguire per la stesura di relazioni geologiche e geotecniche a corredo di progetti di piani urbanistici, strade e ferrovie ed altri interventi sul territorio, sono dettati dal Decreto Ministeriale 14/01/2008 (Norme tecniche sulle costruzioni) e dalle relative osservazioni applicative.

Relativamente al Decreto sopraccitato, si segnala in particolare al paragrafo 6.12: “Fattibilità di opere su grandi aree”:

Le presenti norme definiscono i criteri di carattere geologico e geotecnico da adottare nell’elaborazione di piani urbanistici e nel progetto di insiemi di manufatti e interventi che interessano ampie superfici, quali:

a) nuovi insediamenti urbani civili o industriali;

b) ristrutturazione di insediamenti esistenti, reti idriche e fognarie urbane e reti di sottoservizi di qualsiasi tipo;

c) strade, ferrovie ed idrovie;

d) opere marittime e difese costiere;

e) aeroporti;

f) bacini idrici artificiali e sistemi di derivazione da corsi d’acqua;

g) sistemi di impianti per l’estrazione di liquidi o gas dal sottosuolo;

h) bonifiche e sistemazione del territorio;

i) attività estrattive di materiali da costruzione.”

In particolare si prevede l’esecuzione di indagini specifiche tali che:

“Gli studi geologici e la caratterizzazione geotecnica devono essere estesi a tutta la zona di possibile influenza degli interventi previsti, al fine di accertare destinazioni d’uso compatibile del territorio in esame.

(4)

In particolare, le indagini e gli studi devono caratterizzare la zona di interesse in termini di pericolosità geologica intrinseca, per processi geodinamici interni (sismicità, vulcanismo,...) ed

esterni (stabilità dei pendii, erosione, subsidenza,…) e devono consentire di individuare gli eventuali limiti imposti al progetto di insiemi di manufatti e interventi (ad esempio: modifiche del regime delle acque superficiali e sotterranee, subsidenza per emungimento di fluido dal sottosuolo…).”

Dal punto di vista operativo, l’impostazione metodologica adottata per il presente studio è stata articolata come di seguito esposto:

• acquisizione ed esame critico degli elaborati progettuali preliminari;

• rilievo geomorfologico, geologico ed idrogeologico speditivo dell’area;

• indagine geognostica in sito;

• elaborazione e interpretazione dei dati sperimentali;

• sintesi e prescrizioni per le opere di progetto.

Le ipotesi e le valutazioni tecniche formulate nel presente elaborato devono essere intese come inquadramento preliminare per il dimensionamento e la valutazione della fattibilità delle opere previste.

Per la stesura della presente relazione tecnica, oltre a riferimenti di archivio e bibliografici, sono stati utilizzati i dati sperimentali e le osservazioni derivanti dai rilevamenti e dalle prove in sito effettuate il giorno 10 ottobre 2011

(5)

2. INQUADRAMENTO GENERALE DELL’AREA 2.1- Ubicazione e caratteri geomorfologici principali

L’area oggetto di intervento è sita nei pressi di Via Valsugana, a Sud del centro storico della città di Thiene, ad una quota di circa 130 metri s.l.m. Dal punto di vista morfologico, il territorio si inserisce in una zona pianeggiante con sensibile pendenza verso S-E, valutabile intorno al 1,0 %. (Fig 2: Corografia alla scala 1:10.000, estratto da CTR Sezioni n°103100” Marano Vicentino" e n°103060 “Thiene”, Fig. 3: Estratto da Ortofoto a colori)

Per quanto riguarda l’assetto geomorfologico si è fatto riferimento alla Carta delle Unità Geomorfologiche della Regione Veneto alla scala 1:250000, di cui si riporta di seguito uno stralcio.

Secondo la legenda della carta, l’area in esame appare caratterizzata da un importante lineamento gemorfologico costituito dalla “Conoide fluvioglaciale pedemontaa” del Torrente Astico

C A R

C.BASSAN

STAZIONE CORSO

GARIBALDI

SCUOLA

SCUOLA

SCUOLA

SCUOLA SCUOLA

144.5

140.3

142.2

138.7

136.1

133.7 137.9

140.1 139.8

138.8

137.5 140.3

136.5

134.3

133.6

133.4 134.6

136.9 136.1

137.5

136.4

134.0

132.9 136.5 138.2

131.6 144.01

142.37 144.71

144.07 145.11

142.50 141.63

141.73

131.2 132.2 133.8

138.9

136.9 138.5

135.3 136.1

132.3 133.2

131.7

129.5

129.2

127.8 129.6 130.9 134.0

133.5 136.0

136.8

134.1 134.3 135.0

136.2

134.7 135.5

132.6

133.1

132.0

127.8 129.8 131.0

130.6 131.6

131.3

129.3

125.8 127.7

VIA U. GIORDANO

VIA CAMPAZZI

CA' CORRA'

THIENE VIA G. MARCONI VIA S

. ROCCO

VIA VALSUGAN A

VIA S. TOMMASO F. S. V

ICENZA-SCHIO

VIA D. SAVIO

VIA S . G. B

OSCO

VIA S. AGOSTINO

CAMPAZZI

119.77

121.63

119.30125.20 125.89

124.69 125.53

126.48

121.82

122.79 123.59 126.06

124.59 125.68

121.87 125.37

128.22 128.56

126.34

126.30 128.70

126.27 126.19 131.82

135.32

135.00

134.53 135.59

135.58

130.90 129.68

131.55 130.99

129.15 132.49

131.90 137.02

131.32

127.93 129.53

128.75

127.21

124.64 127.11

123.67 125.12

125.24

122.40 126.81

129.68 131.84

132.22 133.82 134.61

128.09

122.30

127.15 128.90

Fig. 2

(6)

I rilievi principali della zona sono costituiti dalle pendici meridionali dell’Altopiano dei Sette Comuni poste a circa 15 Km in direzione Nord-Est e i Lessini orientali situati a non meno di 10 Km ad Ovest.

Fig. 4 Fig. 3

(7)

L’idrografia non è molto sviluppata a causa della natura essenzialmente permeabile del sottosuolo, inoltre la circolazione idrica superficiale, qualora presente, risulta regimata e canalizzata a scopo agricolo.

L’elemento di maggior rilievo è costituito dal torrente Astico che scorre a circa 5 Km ad Est della zona in esame. Tra i corsi d’acqua secondari ricordiamo la Roggia di Thiene e il Torrente Rozzola che scorrono a ridosso dell’area in esame, infatti l’area è situata nei pressi di un nodo idraulico di importanza locale, con relativi problemi di regimazione (Fig. 5: Estratto da rete idrografica del comprensorio consortile “Medio Astico Bacchiglione”)

2.2- Geologia ed idrogeologia generale

Dal punto di vista geologico, l’area in esame è caratterizzata dalla presenza di terreni alluvionali tipici dell’alta pianura vicentina.

Per l’inquadramento geologico si riporta un estratto della Carta geologica del Veneto alla scala 1:250.000 del 1990 (Fig.6) .Secondo la legenda della carta, l’area in esame appare caratterizzata da “Ghiaia e sabbia prevalenti (4 a )” in prossimità di “ “Alternanze di ghiaie e sabbie con limi ed argille (4 b)”,

Fig. 5

(8)

L’area è interessata dalla presenza di un potente banco di depositi alluvionali di natura prevalentemente ghiaiosa e sabbiosa, derivanti dalla deposizione del Torrente Astico che in tempi esostorici scorreva per Thiene (Fig.7)

I depositi alluvionali presentano nell’area in esame una potenza stimata, dell’ordine dei 200 metri (Fig.7 - N. Sottani, L. Pretto, B. Marcolongo: “Gli acquiferi nella pianura a nord di Vicenza”, 1982 AIM-CNR)

L’assetto geologico si riflette anche nella struttura idrogeologica dell’area caratterizzata da un acquifero freatico molto produttivo situato nelle ghiaie della parte alta della pianura che rappresenta l’area di ricarica dell’intero “sistema multifalde” poste più a valle.

La zona di passaggio dal “sistema freatico indifferenziato”a quello multifalde è rappresentato da una porzione di territorio denominata “fascia delle risorgive”, in cui la falda si avvicina gradualmente alla superficie fino ad emergere, formando le tipiche sorgenti di pianura dette risorgive (o fontanili).

Per acquisire conoscenze utili sulla situazione idrogeologica locale, si è fatto ricorso alla letteratura specializzata: “Il bilancio idrogeologico degli acquiferi nella pianura a nord di Vicenza” (AIM, 1982) “Carta idrogeologica dell’Alta Pianura Veneta, A. Dal Prà 1983”. e dalla recente pubblicazione “Bacino del Bacchiglione: Studi e ricerche ideologiche finalizzati alla messa a punto di modelli matematici per la tutela e la gestione delle risorse idriche” (A. Rinaldo, L. Altissimo, M. Marani, M. Putti, A. Sottani, G. Passadore,M. Sartori, M.

Monego, M. Donato; 2004-2005)

Fig. 6

(9)

L’esame della cartografia e dei dati freatimetrici, contenuti nella più recente pubblicazione, consente di stabilire che la falda freatica è caratterizzata da un intenso gradiente verso l’asse di drenaggio Zanè - Villaverla con quota di circa 68 m s.l.m (62 metri dal piano campagna locale)

Nella figura 9 è riportata la ricostruzione dell’andamento delle isofreatiche da “Carta delle isofreatiche, Rinaldo et alii, 2005).

Dal punto di vista ambientale la vulnerabilità dell’acquifero è stata valutata facendo riferimento alla

“Carta del rischio risorse idropotabili” allegata al Piano Provinciale di emergenza (Fig.10) La zona in esame è caratterizzata da vulnerabilità media in contesto industriale -

Fig. 7

(10)

Fig. 8

(11)

Fig. 9

Fig. 10

(12)

2.3- Pericolosità geologica ed idraulica

Per una visione più completa delle condizioni idrauliche e geologiche del territorio in esame per quanto riguarda la “Pericolosità idraulica e geologica ” si è tenuto conto degli elaborati grafici e della relazione esplicativa del “Progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Brenta- Bacchiglione”, adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino dell’Alto Adriatico in data 4 marzo 2004 ed aggiornato in data 19 giugno 2007 e della Carta delle Fragilità del Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento, PTCP , adottato dal Consiglio Provinciale in data 20 maggio 2010 (Fig.11)

Dall’analisi critica degli elaborati si evince che la zona ricade in aree a rischio idraulico moderato (R1) individuata dal Piano Provinciale di Protezione Civile e soggetta ad esondazioni (art.10 NTA)

Fig. 11

(13)

3. DESCRIZIONE E RISULTATI DELLE INDAGINI 3.1- Premesse

Al fine di ottenere la caratterizzazione geologica,idrogeologica e geotecnica, dell’area oggetto dello studio, sono state eseguite le seguenti indagini geognostiche:

¾ n°3 Prove Penetrometriche Dinamiche Superpesanti (DPSH), spinte fino alla profondità massima di 3,40 m dal piano di campagna locale, fino al raggiungimento del rifiuto strumentale

¾ n°1 Prove di Permeabilità (K), in foro di sondaggio per la determinazione della conducibilità idraulica del sottosuolo;

Le prove di campagna sono state effettuate nell’area in oggetto, tenendo in considerazione le condizioni logistiche e di accessibilità del sito (Fig.12 – Ubicazione delle prove in sito).

DPSH 2

DPSH 1 DPSH 3/K1

(14)

3.2- Descrizione della strumentazione utilizzata 3.2.1- Prova penetrometrica dinamica superpesante DPSH

Il test penetrometrico dinamico consiste nell’infiggere verticalmente nel terreno una punta conica metallica, tramite la battitura da altezza prefissata di un maglio di peso standard; durante la percussione vengono misurati i colpi necessari alla penetrazione della punta per una lunghezza prefissata. Per quanto riguarda le prove penetrometriche dinamiche è stato usato un tipo di sonda del tipo “Penetrometro Superpesante” (DPSH), che ha il maglio di massa 63,5 kg e viene misurato il numero di colpi necessario all’infissione ogni 20 cm. La strumentazione utilizzata è ampiamente standardizzata ed i risultati sono facilmente correlabili alla prova SPT (Standard Penetration Test), eseguita in foro di sondaggio e similare per modalità, da cui è possibile ricavare i parametri geotecnici necessari a caratterizzare i terreni di natura prevalentemente granulare e subordinatamente coesivi. Anche in questo caso, come per tutta l'attrezzatura geognostica utilizzata dagli scriventi, le specifiche tecniche delle strumentazioni e le modalità esecutive sono codificate da precise norme internazionali, unitamente alle modalità di interpretazione dei dati quantitativi (rif: Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche - AGI 1977).

Attraverso l'energia specifica per colpo, nelle prove DPSH è possibile inoltre calcolare la Resistenza Dinamica alla penetrazione di punta (Rpd in kg/cm2), che è funzione del numero di colpi N; a tal scopo si utilizza la correlazione nota come "Formula degli Olandesi", espressa come segue:

Rpd = M2 H / [A e (M + P)] = M2 H N / [A § (M + P)]

Dove:

Rpd = Resistenza Dinamica alla punta A = area punta

e = infissione per colpo = §/N M = peso massa battente

P = peso totale aste e sistema di battuta H = altezza di caduta

(15)

4. MODELLO GEOLOGICO LOCALE

L'assetto stratigrafico del sottosuolo del sito di indagine è stato desunto dai risultati delle Prove Penetrometriche Dinamiche Superpesanti confrontate con le indicazioni ottenute dall'analisi delle fonti bibliografiche.

Dall’analisi dei diagrammi penetrometrici è possibile constatare che la zona oggetto di studio si presenta omogenea per quanto riguarda l’assetto stratigrafico in profondità ma disomogenea quanto riguarda la distribuzione laterale degli orizzonti nei primi 3 metri dal piano campagna locale.

Infatti si è verificata una netta differenza tra le prove DPSH 2 e DPSH 3 dalla prova DPSH 1

Le prime due infatti descrivono la situazione tipica del sottosuolo del thienese, con terreni granulari via via addensati, al di sotto di una coltre vegetale/limo ghiaioso dello spessore di circa 0,60 – 0,80

La prova n°1 ha invece rilevato la presenza di terreni a modeste caratteristiche meccaniche fino a circa 3,00 metri di profondità, seguiti dai terreni granulari addensati rscontratii anche nelle altre prove.

Si rammenta che la prova è stata effettuata a ridosso della Roggia di Thiene e questa anomalia derivare dalla presenza di depositi fini di natura alluvionale o riporti eterogenei utilizzati per rinforzare le sponde.

Ai fini del seguente studio possono essere descritti i seguenti modelli geologici DPSH 2-3

Orizzonte Profondità (m) Litologia correlata Nspt

A 0,00 – 0,80 Terreno vegetale / Limo ghiaioso 7-10

B 0,80 – 2,60-2,80 Ghiaia e ciottoli mediamente addensata 21-26 C 2,60-2,80 - … Ghiaia e ciottoli addensata > 50

DPSH 1

Orizzonte Profondità (m) Litologia correlata Nspt

D 0,00 – 3,00 Terreni a grana fine (riporti?) 7

C 3,00 - … Ghiaia e ciottoli addensata > 50

Dal punto di vista idrogeologico, lungo le verticali indagate non è stata rilevata circolazione idrica fino alle massime profondità raggiunte durante il periodo di esecuzione delle prove (ottobre 2011)

(16)

5. MODELLO GEOTECNICO

Per la caratterizzazione geotecnica dei terreni oggetto di escavazione sono stati utilizzati i risultati delle Prove Penetrometriche Dinamiche, correlate alla Standard Penetration Test (SPT), eseguite in corrispondenza delle future opere di fondazione, secondo le modalità prima esposte. Nel caso specifico, per la determinazione delle caratteristiche meccaniche, è stata utilizzata la correlazione tra N20 del Penetrometro Dinamico Medio (DPM) ed il numero di colpi equivalente dello Standard Penetration Test (Nspt), per la quale N20/Nspt =1,50

Relativamente ai terreni caratterizzati da natura prevalentemente granulare, per la determinazione dell'angolo di attrito φ è stato utilizzato il metodo proposto dalla JAPANESE NATIONALE RAILWAY Shioi-Fukuni 1982:

φ’= 0.3*NSPT.+ 27

Il modulo elastico (E) è stato calcolato con il metodo di D’Appollonia et alii

Per entrambi le tipologie di materiali, il peso di volume è stato calcolato attraverso la relazione di Meyerhof

A seguire vengono riportati i parametri geotecnici dei materiali riscontrati durante l’indagine per la caratterizzazione geotecnica dell’area.

Orizzonte Litologia Φ' k

(°)

E (kN/m2)

γNAT k (kN/m3)

A Terreno vegetale / Limo ghiaioso 29 20.000 19,5

B Ghiaia e ciottoli mediamente addensata 33 40.000 21,0

C Ghiaia e ciottoli addensata 35 50.000 21,5

D Terreni a grana fine (riporti?) 28 15.000 19,0

(17)

6. CONDUCIBILITA’ IDRAULICA DEL TERRENO

Al fine di ottemperare alle “Modalità operative e indicazioni tecniche” della D.G.R. del Veneto n°2948:

“… Ove le condizioni della natura litologica del sottosuolo e della qualità delle acque lo consentano, si può valutare la possibilità dell’inserimento di dispositivi che incrementino i processi di infiltrazione nel sottosuolo” sono state eseguite n°1 Prove di permeabilità a carico variabile in foro di sondaggio circolare nel foro della prova penetrometrica DPSH 2.

Il coefficiente di permeabilità K, o conducibilità idraulica, rappresenta il parametro che caratterizza un deposito dal punto di vista idrogeologico e può essere qualitativamente espresso come l’attitudine propria di un terreno a lasciarsi attraversare da un fluido. La sua determinazione appare quindi fondamentale per parametrizzare un sedimento dal punto di vista idrogeologico, ai fini della scelta e del corretto dimensionamento dell’eventuale sistema di smaltimento nel sottosuolo.

Dal punto di vista metodologico si è proceduto all’esecuzione della prova all’interno del foro della prova penetrometrica DPSH 2 (diametro pari a 11,5 cm e profondità 3,00 m).

Non è stata eseguita la saturazione dei terreni, eliminando dal computo la prima parte non lineare della misura, la fase successiva dei test è consistita nell’immissione istantanea entro il tubo di acqua chiara e nel successivo monitoraggio costante del livello dinamico residuo tramite freatimetro elettrico ad avvisatore ottico-acustico. Tale tipologia di indagine consente di simulare, in maniera più fedele possibile, una percolazione idrica similare a quella che si instaura in condizioni di esercizio di una tubazione disperdente interrata. La figura schematica sottoriportata illustra le modalità di esecuzione del test.

Negli elaborati grafici allegati fuori testo (Determinazione della Conducibilità Idraulica – K), si riportano la curve di svaso sperimentali e l’interpretazione relativa ai tests svolti.

p.c.

(18)

L’elaborazione dei dati di campagna è stata effettuata mediante il metodo codificato dall’A.G.I.

(Associazione Geotecnica Italiana–1977), relativo alla determinazione della permeabilità superficiale in foro di sondaggio. Per quanto attiene a tale metodologia si tenga presente che la relazione analitica utilizzata è la seguente:

K=[A/CL(t2-t1)]*ln(h1/h2) dove:

K = coefficiente di permeabilità [m/s]

t2-t1= intervallo di tempo considerato [s]

h2-h1= variazione di livello idrico nello stesso intervallo temporale [m]

CL= coeff. di forma, pari alla lunghezza del tratto disperdente [m]

A= area di base del foro circolare [m2]

Il calcolo è stato effettuato tra gli intervalli di tempo e gli abbassamenti propri del tratto finale della curva di svaso, individuati qualitativamente tramite la retta di interpolazione: tale sistema permette di assumere nella formula valori quantitativi propri del flusso laminare a regime, al fine di ottenere così un coefficiente di permeabilità K che simuli il più possibile le condizioni di reale esercizio. I risultati relativi al valore della conducibilità idraulica K vengono di seguito riassunti.

La prova non è potuta essere effettuata perché non è stato possibile raggiungere la saturazione del foro a causa dell’alta conducibilità idraulica del terreno.

Per una maggiore comprensione del fenomeno dal punto di vista quantitativo, si riporta di seguito una tabella che correla i coefficienti di permeabilità verticale con la granulometria del deposito. La tabella susseguente invece riporta una classificazione del terreno dal punto di vista idrogeologico sulla base del valore numerico di K.

Grado di permeabilità Valore di K

(m/s) (cm/s)

Alto K > 10

- -3

K > 10

- -1

Medio 10

- -3

< K < 10

- -5

10

- -1

< K < 10

- -3

Basso 10

- -5

< K < 10

- -7

10

- -3

< K < 10

- -5

Molto basso 10

- -7

< K < 10

- -9

10

- -5

< K < 10

- -7

Impermeabile K < 10

- -9

K < 10

- -7

(19)

Tutto ciò premesso si ritiene che il coefficiente di permeabilità sperimentale K, dell’orizzonte C:

”Ghiaia e ciottoli addensata” ai fini del eventuale dimensionamento di sistemi dispersione può essere considerato cautelativamente pari a 1×10-3 m/s

K (m/s) 1 10-1 10-2 10-3 10-4 10-5 10-6 10-7 10-8 10-9 10-10 10-11

K (cm/s) 10 1 10-1 10-2 10-3 10-4 10-5 10-6 10-7 10-8 10-9

Drenaggio Buono Povero Praticamente

impermeabile Ghiaia

pulita

Sabbia pulita e miscele di sabbia e ghiaia pulita

Sabbia fine, limi organici e inorganici, miscele di sabbia,

limo e argilla, depositi di argilla

stratificati

Terreni impermeabili, argille omogenee sotto

la zona alterata dagli agenti atmosferici

(20)

7. VALUTAZIONE DELLA FATTIBILITA’ GEOLOGICA, GEOMORFOLOGICA, IDROGEOLOGICA E GEOTECNICA

L’area in esame, dal punto di vista geologico strutturale ed idrogeologico, si inserisce nell’alta pianura vicentina in Comune di Thiene

Dal punto di vista geomorfologico la zona è situata nella porzione mediana della conoide alluvionale del Torrente Astico, ora non più attiva. Il sottosuolo dell’area in esame risulta costituito da alluvioni e depositi fluvloglaciali di natura granulare prevalentemente ghiaiosi e sabbiosi, il cui spessore si aggira sui 200 metri, con limitate coperture limose dello spessore dell’ordine del metro.

Per quanto riguarda l’idrogeologia, la zona e caratterizzata dalla presenza di una falda di tipo freatico, presente ad una profondità di circa 62 metri, che presenta una marcato asse di drenaggio avente direzione NNW – SSE, che rappresenta un tratto della direttrice di deflusso” Piovene – Villaverla”

legata all’antica direzione di scorrimento dell’Astico.

La conducibilità idraulica degli orizzonti C è di grado medio - elevato , dell’ordine di 1×10-3 m/s tale da permettere l’adozione di sistemi di smaltimento delle acque meteoriche per infiltrazione.

La zona si trova a ridosso di un importante nodo idraulico di origine antropica tra la Roggia di Thiene ed il Torrente Rozzola si raccomanda in fase di progettazione di valutare adeguatamente le interferenze delle opere in progetto con le problematiche idrauliche , soprattutto per quello che concerne le zone a ridosso delle sponde dove sono presenti terreni a modeste caratteristiche meccaniche e sono possibili fenomeni di filtrazione ed esondazione.

Dall’analisi della tipologia costruttiva e delle caratteristiche geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche dell' area, si ritiene che:

• l’indagine eseguita non ha rilevato motivi di ordine geologico, geomorfologico od idrogeologico sfavorevoli alla realizzazione delle opere di progetto;

• la realizzazione delle opere di progetto non rappresenta, a sua volta, un potenziale pericolo di instabilità geologica, geomorfologica od idrogeologica dell' area.

Per quanto riguarda l’edificazione dei singoli interventi, la normativa rappresentata dal D.M.

14/01/2008 prevede l’effettuazione di specifiche e puntuali indagini in sito, i cui risultati andranno esposti in una relazione geologica e geotecnica parte integrante degli atti progettuali.

Ne consegue che particolari soluzioni e procedimenti costruttivi saranno valutati nelle fasi realizzative delle singole opere in funzione delle caratteristiche locali, sulla base di indagini estese alla parte del sottosuolo influenzato dalla costruzione della struttura o che influenzerà il comportamento dell’opera stessa.

(21)

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

• Autorità di Bacino dei Fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchiglione: “Progetto di stralcio pel l’assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchiglione” – Venezia marzo 2004;

• J. E. Bowles: “Fondazioni” – Mc graw Hill, 1991;

• F. Cestari: “Prove geotecniche in sito” – Geograph, 1995;

• P. Colombo-F. Coleselli: “ Elementi di Geotecnica” – Zanichelli, 1996;

• A. Dal Prà: “ Carta idrogeologica dell’alta pianura veneta” – CNR, 1983;

• Provincia di Vicenza “Piano territoriale di coordinamento Provinciale” – Vicenza, maggio 2010

• Regione Veneto: “Carta delle unità geomorfologiche” Selca,1987.

• Regione Veneto: “Carta geologica del Veneto” Selca,1990.

• G. Ricceri: “Elementi di tecnica delle fondazioni” – Patron Editore 1977

• A. Rinaldo, L. Altissimo, M. Marani, M. Putti, A. Sottani, G. Passadore, M. Sartori, M. Monego, M. Donato: “Bacino del Bacchiglione: Studi e ricerche ideologiche finalizzati alla messa a punto di modelli matematici per la tutela e la gestione delle risorse idriche”:; 2004-2005;

• N. Sottani, L. Pretto, B. Marcolongo: “Gli acquiferi nella pianura a nord di Vicenza”, 1982 AIM- CNR

ALLEGATI 1. Documentazione fotografica;

2. Caratteristiche tecniche della strumentazione utilizzata;

3. Tabelle e diagrammi relativi alla prove penetrometrica dinamica pesante (DPSH);

(22)

ALLEGATO 1: DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

Foto n°1: Visione panoramica del cantiere durante l’esecuzione della prova penetrometrica DPSH 2

(23)

PROVA PENETROMETRICA DINAMICA

Committente: vari

Cantiere: pua masere - valsugana Località: thiene

Caratteristiche Tecniche-Strumentali Sonda: DPSH (Dinamic Probing Super Heavy)

Rif. Norme DIN 4094

Peso Massa battente 63,5 Kg Altezza di caduta libera 0,75 m Peso sistema di battuta 8 Kg Diametro punta conica 50,46 mm Area di base punta 20 cm² Lunghezza delle aste 1 m Peso aste a metro 6,3 Kg/m Profondità giunzione prima asta 0,80 m

Avanzamento punta 0,20 m

Numero colpi per punta N(20)

Coeff. Correlazione 1,46

Rivestimento/fanghi No

Angolo di apertura punta 60 °

OPERATORE RESPONSABILE

geologos srl geol. simone barbieri

(24)

Strumento utilizzato... DPSH (Dinamic Probing Super Heavy)

Prova eseguita in data 10/10/2011

Profondità prova 3,20 mt

Falda non rilevata

Tipo elaborazione Nr. Colpi: Medio

Profondità (m) Nr. Colpi Calcolo coeff.

riduzione sonda Chi

Res. dinamica ridotta (Mpa)

Res. dinamica (Mpa)

Pres. ammissibile con riduzione

Herminier - Olandesi

(KPa)

Pres. ammissibile Herminier -

Olandesi (KPa)

0,20 6 0,855 4,89 5,72 244,34 285,90

0,40 6 0,851 4,86 5,72 243,23 285,90

0,60 6 0,847 4,84 5,72 242,16 285,90

0,80 11 0,843 8,84 10,48 442,03 524,15

1,00 9 0,840 6,66 7,93 333,15 396,72

1,20 4 0,836 2,95 3,53 147,45 176,32

1,40 5 0,833 3,67 4,41 183,56 220,40

1,60 4 0,830 2,93 3,53 146,27 176,32

1,80 4 0,826 2,91 3,53 145,70 176,32

2,00 4 0,823 2,70 3,28 135,03 164,03

2,20 4 0,820 2,69 3,28 134,53 164,03

2,40 4 0,817 2,68 3,28 134,04 164,03

2,60 4 0,814 2,67 3,28 133,56 164,03

2,80 3 0,811 2,00 2,46 99,82 123,02

3,00 4 0,809 2,48 3,07 124,01 153,35

3,20 50 0,606 23,23 38,34 1161,60 1916,83

STIMA PARAMETRI GEOTECNICI PROVA Nr.1 Strato Prof.

(m)

Nspt Tipo Peso unità di volume (KN/m³)

Peso unità di volume saturo Saturo (KN/m³)

Ango lo di resist enza al taglio

(°)

Coesione non drenata

(KPa)

Modulo Edometrico

(Mpa)

Modulo Elastico (Mpa)

Modulo Poisson

Modulo di taglio

G (Mpa)

Velocità onde di

taglio (m/s)

[1] - riporto

?

3,0 7,59 Incoerente 16,08 18,63 29,28 -- 5,28 --- 0,34 42,84 105,05

[2] - ghiaia

3,2 73,00 Incoerente 24,03 24,52 48,9 -- 50,83 84,54 0,21 359,71 178,78

(25)

Strumento utilizzato... DPSH (Dinamic Probing Super Heavy) Prova eseguita in data 10/10/2011

Profondità prova 3,40 mt

Falda non rilevata

Tipo elaborazione Nr. Colpi: Medio

Profondità (m) Nr. Colpi Calcolo coeff.

riduzione sonda Chi

Res. dinamica ridotta (Mpa)

Res. dinamica (Mpa)

Pres. ammissibile con riduzione

Herminier - Olandesi

(KPa)

Pres. ammissibile Herminier -

Olandesi (KPa)

0,20 5 0,855 4,07 4,76 203,61 238,25

0,40 6 0,851 4,86 5,72 243,23 285,90

0,60 6 0,847 4,84 5,72 242,16 285,90

0,80 10 0,843 8,04 9,53 401,85 476,50

1,00 19 0,790 13,23 16,75 661,44 837,52

1,20 18 0,786 12,48 15,87 623,86 793,44

1,40 22 0,733 14,21 19,40 710,71 969,76

1,60 20 0,780 13,75 17,63 687,26 881,60

1,80 21 0,726 13,45 18,51 672,35 925,68

2,00 21 0,723 12,46 17,22 622,79 861,17

2,20 25 0,720 14,77 20,50 738,27 1025,21

2,40 26 0,717 15,29 21,32 764,63 1066,21

2,60 24 0,714 14,06 19,68 702,96 984,20

2,80 22 0,711 12,84 18,04 641,83 902,18

3,00 38 0,659 19,19 29,14 959,55 1456,79

3,20 47 0,606 21,84 36,04 1091,91 1801,82

3,40 50 0,603 23,13 38,34 1156,62 1916,83

STIMA PARAMETRI GEOTECNICI PROVA Nr.2 Strato Prof.

(m)

Nspt Tipo Peso unità di volume (KN/m³)

Peso unità di volume saturo Saturo (KN/m³)

Ango lo di resist enza al taglio

(°)

Coesione non drenata

(KPa)

Modulo Edometrico

(Mpa)

Modulo Elastico (Mpa)

Modulo Poisson

Modulo di taglio

G (Mpa)

Velocità onde di

taglio (m/s)

[1] - terreno vegetal e

0,8 9,86 Incoerente 16,97 18,83 29,96 -- 6,87 11,48 0,33 54,79 85,16

[2] - ghiaia limosa

2,8 31,83 Incoerente 21,08 24,52 36,55 -- 22,16 36,90 0,29 164,85 139,44

[3] - ghiaia

3,4 65,70 Incoerente 22,95 24,52 46,71 -- 45,75 76,10 0,22 325,80 175,55

(26)

Strumento utilizzato... DPSH (Dinamic Probing Super Heavy) Prova eseguita in data 10/10/2011

Profondità prova 3,00 mt

Falda non rilevata

Tipo elaborazione Nr. Colpi: Medio

Profondità (m) Nr. Colpi Calcolo coeff.

riduzione sonda Chi

Res. dinamica ridotta (Mpa)

Res. dinamica (Mpa)

Pres. ammissibile con riduzione

Herminier - Olandesi

(KPa)

Pres. ammissibile Herminier -

Olandesi (KPa)

0,20 7 0,855 5,70 6,67 285,06 333,55

0,40 3 0,851 2,43 2,86 121,62 142,95

0,60 4 0,847 3,23 3,81 161,44 190,60

0,80 6 0,843 4,82 5,72 241,11 285,90

1,00 15 0,790 10,44 13,22 522,19 661,20

1,20 13 0,786 9,01 11,46 450,56 573,04

1,40 13 0,783 8,97 11,46 448,62 573,04

1,60 19 0,780 13,06 16,75 652,89 837,52

1,80 22 0,726 14,09 19,40 704,37 969,76

2,00 15 0,773 9,51 12,30 475,60 615,12

2,20 22 0,720 12,99 18,04 649,68 902,18

2,40 21 0,717 12,35 17,22 617,59 861,17

2,60 23 0,714 13,47 18,86 673,67 943,19

2,80 38 0,661 20,61 31,17 1030,70 1558,31

3,00 50 0,609 23,33 38,34 1166,72 1916,83

STIMA PARAMETRI GEOTECNICI PROVA Nr.3 Strato Prof.

(m)

Nspt Tipo Peso unità di volume (KN/m³)

Peso unità di volume saturo Saturo (KN/m³)

Ango lo di resist enza al taglio

(°)

Coesione non drenata

(KPa)

Modulo Edometrico

(Mpa)

Modulo Elastico (Mpa)

Modulo Poisson

Modulo di taglio

G (Mpa)

Velocità onde di

taglio (m/s)

[1] - terreno vegetal e

0,8 7,30 Incoerente 15,98 18,63 29,19 -- 5,08 --- 0,34 41,30 80,85

[2] - ghiaia limosa

2,6 26,44 Incoerente 20,59 24,52 34,93 -- 18,41 30,66 0,3 138,47 133,55

[3] - ghiaia

3,0 64,24 Incoerente 22,85 24,52 46,27 -- 44,73 74,41 0,22 318,99 171,46

(27)

Committente: vari Data: 10/10/2011 Cantiere: pua masere - valsugana

Località: thiene

Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa) Interpretazione Stratigrafica

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

1

2

3

6

6

6

11

9

4

5

4

4

4

4

4

4

3

4

50

0 4,8 9,6 14,4 19,2 24,0

1

2

3

1 300 cm

0.00

300,0

riporto?

2 20 cm

320,0

ghiaia

Scala 1:25

(28)

Committente: vari Data: 10/10/2011 Cantiere: pua masere - valsugana

Località: thiene

Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa) Interpretazione Stratigrafica

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

1

2

3

5

6

6

10

19

18

22

20

21

21

25

26

24

22

38

47

50

0 4,8 9,6 14,4 19,2 24,0

1

2

3

1 80 cm

0.00

80,0

terreno vegetale

2 200 cm

280,0

ghiaia limosa

3 60 cm

340,0

ghiaia

Scala 1:25

(29)

Committente: vari Data: 10/10/2011 Cantiere: pua masere - valsugana

Località: thiene

Numero di colpi penetrazione punta Rpd (Mpa) Interpretazione Stratigrafica

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

1

2

3

7

3

4

6

15

13

13

19

22

15

22

21

23

38

50

0 4,8 9,6 14,4 19,2 24,0

1

2

3

1 80 cm

0.00

80,0

terreno vegetale

2 180 cm

260,0

ghiaia limosa

3 40 cm

300,0

ghiaia

Scala 1:25

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