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Academic year: 2021

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• Determinazione Vs30

• Profondità di indagine

• Buona precisione specialmente con analisi congiunte

• Possibilità di mettere in luce situazioni sismostratigrafiche potenzialmente critiche

• Valutazione della opportunità di approfondimenti in merito

alla risposta sismica locale

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CATEGORIA DI SUOLO: SITUAZIONI CRITICHE

INVERSIONE DI VELOCITA’

Paragrafo 2.5.2.1 delle LINEE GUIDA degli INDIRIZZI E CRITERI PER LA MICROZONAZIONE SISMICA (Protezione Civile Nazionale,

Presidenza del Consiglio dei

Ministri, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome –

Settembre 2008)

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Classificazione del tipo di suolo secondo le Norme Tecniche per le Costruzioni - NTC 14/01/2008

Suolo Descrizione geotecnica Vs30(m/s)

A Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di Vs30 superiori, eventualmente comprendenti in superficie uno strato di alterazione, con

spessore massimo pari a 3m >800

B Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un

graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità 360÷800 C Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina

mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un

graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità 180÷360 D Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o terreni a grana fina

scarsamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un

graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità <180 E Terreni dei sottosuoli tipo C e D per spessore non superiore a 20 m, posti sul

substrato di riferimento (con Vs>800 m/s)

S1 Depositi di terreni caratterizzati da valori di Vs30 inferiori a 100 m/s che includono uno strato di almeno 8 m di terreni a grana fina di bassa consistenza, oppure che

includono almeno 3 m di torba o di argille altamente organiche <100 S2 Depositi di terreni suscettibili di liquefazione, di argille sensitive, o qualsiasi altra

categoria di terreno non classificabile nei tipi precedenti

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•Più affidabili per la determinazione del parametro Vs 30 e del profilo di velocità delle onde S

•Costi maggiori rispetto alle prospezioni di superficie (MASW, ReMi)

•Sono commissionate soprattutto dalle amministrazioni pubbliche e

dai privati nell’ambito della progettazione di opere importanti

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METODO CROSS-HOLE

•La misura è effettuata in coppie di fori distanziati di solito tra 5 e 7 metri (per distanze molto maggiori la qualità dei segnali sismici peggiora penalizzando l’acquisizione dei tempi di arrivo delle onde P ed S, inoltre, in presenza di alternanze di terreni con apprezzabili differenze di impedenza sismica si verifica la rifrazione dei raggi sismici, di conseguenza l’elaborazione sovrastima la velocità degli strati più lenti)

•L’apparato di misura base comprende una strumentazione per l’acquisizione dei segnali sismici sismografo multicanale ad incremento di segnale, geofono da foro a 3 o 5 sensori e dispositivo starter) e un’attrezzatura che li genera (energizzatore elettrodinamico, meccanico, a cartuccia cal.8 privata del piombo, piezoelettrico e ad aria compressa)

•Condizione necessaria alla corretta determinazione delle velocità è quella di conoscere le distanze reali tra i fori alle varie profondità; ciò è possibile attraverso letture inclinometriche

•Poiché nelle prove Cross-Hole i fori sono attrezzati con tubi a pareti lisce, la misura è effettuata con un inclinometro al cui interno è alloggiata una bussola che ad ogni misura fornisce l’orientazione del servo-accelerometro

•Nella fase di energizzazione il geofono alloggiato nel foro e la sorgente sismica

devono essere vincolati alle pareti del tubo e ciò avviene, per entrambi, con un

dispositivo pneumatico (camera d’aria o pistoni)

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•Rilevati i primi arrivi delle onde P ed S sul sismogramma, si riportano in tabella i corrispondenti tempi in ms

•I tempi delle P e delle S vengono poi trasferiti in un foglio di calcolo riportando in colonna anche le distanze reali ottenute dalle misure di verticalità

•Impostando nel foglio di calcolo la formula velocità=spazio/tempo si ottengono le velocità delle onde P ed S per ogni metro di prova.

•Inserendo nel foglio di calcolo le formule per il calcolo dei pametri elastici in regime dinamico e della Vs30 si ottengono il coefficiente di Poisson e i moduli elastici E e G e il valore Vs30

•Restituzione dei risultati con grafici e tabelle numeriche

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