Gaspare Insaudo
Dottore Commercialista, Revisore Legale
CON REVISIONE LEGALE NELLE PMI
I SINDACI NELLO SCENARIO
DI CRISI
Un processo progressivo
- La crisi dell’impresa è un processo che può durare anni - È un processo progressivo di aggravamento
ma azioni opportune (fortunate) possono invertire la tendenza
- Nel corso del processo cambiano gli atteggiamenti degli attori dell’impresa
imprenditore/amministratori
soci in assemblea
terzi diretti (finanziatori, fornitori, ecc.)
- Conseguentemente deve cambiare l’atteggiamento dei sindaci
progressivamente
- Prime avvisaglie
il settore ed i concorrenti
azioni necessarie
• strategie e piani
• SWOT analysis
- L’inizio della crisi
emersione
azioni specifiche di risanamento
• economiche
• finanziarie
- La crisi conclamata
istituti di composizione
- L’insolvenza ed il fallimento
- Può anche capitare la catastrofe improvvisa
i finanziatori
i clienti fondamentali
Imprenditore/amministratori nella crisi 1
- Il dottor Jekill rischia di trasformarsi in mr. Hide - si tende a non vedere le avvisaglie
- si nascondono le cose negative
anche ai sindaci
- aumenta il rischio di frode direzionale
anche per mostrare una situazione migliore
- si costruiscono piani su presupposti opinabili - si è esposti alla commissione di reati
per mettere beni/valori al sicuro
per la pressione di terzi amici
- strani personaggi ruotano intorno (consulenti,
potenziali finanziatori, ecc.)
- Scenari psicologici
la politica dello struzzo e la negazione dei problemi in arrivo
la perdita della lucidità e gli scenari (virtuosi) improbabili
tira fuori il farabutto che c’è in te
chi sta per annegare annaspa
il fatalismo inerte
Aree a rischio dal punto di vista dei sindaci
- Fatturato e portafoglio ordini
- Adempimenti fiscali e previdenziali - Indebitamento e linee di credito - Rotazione del magazzino
- Strumenti finanziari derivati - Operazioni straordinarie
sugli immobili
sui crediti
sul magazzino
sull’azienda e rami d’azienda
- Parti correlate
- Dalle verifiche trimestrali ad una frequenza maggiore
dividendosi opportunamente il lavoro
- Dalle riunioni trimestrali a riunioni più frequenti - Maggior frequenza di incontri con il revisore
- Dai piccoli campioni per le verifiche
a un campionamento più ampio
una verifica totalitaria (se possibile, organizzandosi) su certe aree a rischio:
• adempimenti fiscali e previdenziali
• operazioni straordinarie
• operazioni con parti correlate
- La necessità di riunioni di organi di governance diventa più frequente
poteri dei sindaci
La vigilanza sindacale in periodo di crisi 2
- Aumenta lo scetticismo professionale
- La vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione diventa più severa
- Si adottano procedure per individuare (per il possibile) cose che non ci vogliono dire
- Vengono meno certe “tolleranze” del passato
processi di stima
inventari fisici
niente “sconti”
- Si diventa più scrupolosi sulla propria indipendenza
altre prestazioni
minacce all’indipendenza
- Si segnalano formalmente le cose che non vanno bene - Si fa pressione per interventi su quello che non va bene
Un promemoria: le parti correlate (IAS 24) - 1
- Persona (stretto familiare di persona) che
controlla la società
controlla congiuntamente la società
ha influenza notevole su società
è dirigente strategico
• della società
• della controllante della società
- Società che
fa parte del gruppo che comprende la società
è collegata della società
è controllata congiuntamente da un terzo che controlla congiuntamente anche la società
è collegata di un terzo di cui anche la società è collegata (controllata congiuntamente)
ha per titolare del controllo, del controllo congiunto, di influenza notevole o come dirigente strategico
• una persona correlata alla società
La vigilanza sindacale in periodo di crisi 4 Un promemoria: le parti correlate 2
- Dirigente strategico = potere e responsabilità
diretta o indiretta
pianificazione, direzione, controllo
- Stretto familiare =
coniuge e figli
convivente e figli
figli del convivente/coniuge
persone a carico del
• soggetto
• convivente
• coniuge
- Attenzione: spesso il rapporto di correlazione va indagato perché non viene dichiarato
- Il concetto di rilevanza
- Le normali condizioni di mercato
La documentazione
- La documentazione della vigilanza sindacale
ufficiale
• verbalizzazioni
• lettere formali
• relazioni alla assemblea
altra documentazione
• carte di lavoro e simili
- La documentazione come strumento di autotutela
per dimostrare di aver fatto quanto dovuto/possibile
dal minimo indispensabile ufficiale al dettaglio esauriente
dalle comunicazioni verbali (più o meno verbalizzate) alle lettere formali
le carte di lavoro come supporto
- Ripensare la completezza/formalizzazione delle carte di lavoro del passato
Fonti
- CNDCEC – Norme di comportamento del collegio sindacale - 1/2012
11 – Attività del collegio sindacale nella crisi d’impresa
• 11.1 Prevenzione ed emersione dalla crisi
• 11.2 Segnalazione all’assemblea e denunzia al tribunale
• 11.3 Vigilanza del collegio sindacale in caso di adozione di un piano volto al risanamento
• 11.4 Vigilanza del collegio sindacale in caso di accordo di ristrutturazione dei debiti
• 11.5 Vigilanza del collegio sindacale in caso di concordato preventivo.
• 11.6 Ruolo del collegio sindacale durante il fallimento
- P.d.R. 570; ISA 570 Continuità aziendale
- Non navigare a vista ma definire una strategia di vigilanza - Definire una strategia di documentazione
- Cercare di sapere cosa sta succedendo
“indagini” con gli amministratori
andamento/monitoraggio degli indicatori di crisi
riscontri da altre fonti
• controllo di gestione
• situazione finanziaria
• altro
prevedendo un ambiente reticente
- Monitorare il patrimonio dell’impresa
artt. 2446, 2467, 2382 bis, 2382 ter c.c.
- Confrontarsi con il revisore
- Attenzione a scadenza di mandato
pro e contro di ricandidarsi
se non ci rinnovano (forse) ci fanno un piacere
- Confrontarsi con un legale
considerazioni
Comportamenti alle prime avvisaglie
- Monitoraggio frequente degli indicatori di crisi
divisione del lavoro di vigilanza
- Chiedere agli amministratori una nuova valutazione dei rischi e definizione di risposte al rischio
focalizzata sui rischi di crisi
SWOT analysis
• punti di forza
• punti di debolezza
• minacce
• opportunità
- Chiedere agli amministratori strategie e piani
- Documentare
- Chiedere l’emersione dalla crisi
CdA
Assemblea (se del caso)
- Monitorare la corretta diagnosi
economica
finanziaria
gestionale
altri aspetti
- Monitorare le azioni pianificate/attivate
piani di esito incerto
• presupposti ragionevoli
• presupposti opinabili
piani di riserva
avanzamento dei piani
-
Attenzione ad avvoltoi e sciacalli
Comportamento all’inizio della crisi 2
- Attivare un monitoraggio da situazione d’emergenza
indicatori di crisi
situazione finanziaria
adempimenti fiscali/previdenziali
atti dei creditori
operazioni straordinarie
- Niente sconti e severità per comportamenti reticenti
- Confrontarsi con il revisore
Piano attestato ex L.F. art. 87, c.3, l.d) -1
- La norma esclude dalla revocatoria
atti, pagamenti, garanzie su beni del debitore
in esecuzione di un piano di risanamento
• della esposizione debitoria
• dell’equilibrio finanziario
attestato da un professionista indipendente
• veridicità dei dati
• fattibilità del piano
facoltà di pubblicazione del piano
- Natura privatistica/unilaterale
non è una procedura concorsuale
- Contenuto
idoneità su esposizione debitoria
idoneità al riequilibrio finanziario (post diagnosi)
fattibilità/dati veritieri/asseverazione
nell’ottica della continuità aziendale (equilibrio economico)
Sindaci e istituti di composizione della crisi Piano attestato ex L.F art.67, c.3, l.d) -2
- È un caso specifico della situazione nella fase di crisi emersa - I sindaci fanno quanto sopra indicato e
inoltre
- vigilano sui requisiti del professionista attestatore - vigilano sul rispetto del piano
contenuti
obiettivi
scadenze
- vigilano su scostamenti significativi del piano
spiegazioni
CDA
Assemblea
Accordi di ristrutturazione del debito L.F. art. 182 bis - 1
- Domanda documentata di omologare
un accordo di ristrutturazione dei debiti
con almeno il 60% del debito
asseverato dal professionista
• veridicità dei dati
• idoneità all’integrale pagamento creditori estranei
120 gg da omologazione per scaduti a tale data
120 gg da scadenza per non scaduti a tale data
- Pubblicazione
blocca per 60 gg
• azioni cautelari o esecutive
• acquisizione di titoli di prelazione non concordati
inapplicabili norme riduz. cap. per perdite/scioglimento - Opposizione entro 30 gg chiunque interessato
- Decreto del Tribunale pubblicato
opponibile entro 15 gg da pubblicazione - Natura
non è una procedura concorsuale
ma non è neppure un istituto solo privatistico
presuppone lo stato di crisi, ma non l’insolvenza - Possibile istanza sospensione (forma)
per anticipare gli effetti in fase di trattativa
Sindaci e istituti di composizione della crisi
Accordo di ristrutturazione del debito L.F. art. 182 bis - 2
- È un caso specifico della situazione nella fase di crisi emersa - I sindaci fanno quanto sopra indicato
inoltre
- vigilano sui requisiti del professionista attestatore
- vigilano sulla opportunità di proposta di transazione fiscale - vigilano sugli aspetti formali della procedura
istanza di sospensione
• autocertificazione dell’imprenditore
• asseverazione del professionista
• presentazione e pubblicazione
• rispetto dei termini di presentazione dell’accordo
- dopo pubblicazione accordo ed omologa del tribunale
vigilano sul rispetto dell’accordo
• creditori estranei
• creditori accordati
vigilano su scostamenti significativi dall’accordo
• spiegazioni
• CdA
Concordato preventivo L.F. art. 161
Concordato preventivo in continuità aziendale L.F. art. 186 bis - 1
- Ricorso documentato al Tribunale con attestazione professionista
relazione su situazione patrimoniale, finanziaria, economica
stato analitico/estimativo attività
elenco creditori/prelazioni
piano, modalità, tempi
attestazione
• veridicità dati
• fattibilità del piano
- Possibilità ricorso “ in bianco” da completare (termini del giudice) - Se accettato, apertura
delega a giudice
convocazione creditori
commissario giudiziale
termine deposito per spese
- Assemblea creditori con giudice delegato - Udienza tribunale
- Decreto di omologa
Sindaci e istituti di composizione della crisi Concordato preventivo L.F. art. 161
Concordato preventivo in continuità aziendale L.F. art. 186 bis - 2
- È un caso specifico della situazione nella fase di crisi emersa - I sindaci fanno quanto sopra indicato
inoltre
- vigilano sui requisiti del professionista attestatore
- vigilano sulla opportunità di proposta di transazione fiscale - vigilano sugli aspetti formali della procedura
tuttavia
- dopo l’omologa non sono tenuti a vigilare sulla esecuzione del piano e l’adempimento del concordato
che è compito del commissario giudiziale
- svolgono però le funzioni di vigilanza in situazione di crisi
informando il commissario giudiziale in caso di
• irregolarità
• fatti censurabili
- I soci devono essere informati
che ci si trova in uno scenario di crisi e c’è incertezza sulla continuità aziendale
• in quale fase ci si trova
su cosa stanno facendo gli amministratori
• sulla base di quali presupposti
su quale sia la valutazione dei sindaci
• sulla situazione
• sulle azioni in corso
su come si articoli la vigilanza dei sindaci
• risultati della vigilanza
su eventuali proposte da deliberare
- Considerazioni sulla rendicontazione alla Assemblea
I sindaci vigilano sulla adeguatezza delle comunicazioni degli amministratori
• integrando quanto manca
• censurando le reticenze
I sindaci vigilano sulla necessità di convocare
l’assemblea oltre il consueto appuntamento annuale
• chiedendo la convocazione
• provvedendo autonomamente in caso di inerzia
I sindaci vigilano su irregolarità/fatti censurabili
• Assemblea
• denuncia al Tribunale ex art. 2409 c.c.