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COMUNE DI GROTTAFERRATA Settore 1 - Servizio 4 LL.PP. Pag. 1

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Academic year: 2022

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1.1 DESCRIZIONE DEL LUOGO D’INTERVENTO

1.1.1 – Ubicazione del plesso scolastico

Il progetto per la realizzazione della nuova palestra, riguarda il plesso scolastico situato nel Comune di Grottaferrata: l’Istituto Scolastico “Isidoro Croce” sito in piazza G.

Marconi n.7, che viene individuato con precisione nella seguente foto satellitare : ISTITUTO SCOLASTICO ISIDORO CROCE

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1.1.2 – Finalità dell’intervento:

La presente relazione indica e descrive l’intervento di progettazione della nuova palestra in modo del tutto generale e descrittivo.

A compendio del progetto definitivo sono fornite tutte le più importanti relazioni specialistiche :

- Relazione geologica con risposta sismica locale.

- Relazione di massima calcoli strutturali.

- Studio di prefattibilità ambientale (Relazione Paesaggistica).

- Relazione tecnica impianti.

Il progetto è nato dall’esigenza di sostituire l’attuale palestra della scuola, che presenta gravi problemi strutturali.

A seguito degli eventi sismici del “centro Italia”, nel periodo agosto-novembre 2016, la palestra ha subito dei danni agli elementi strutturali. La caduta dell’intonaco ha seguito delle scosse sismiche ha portato alla luce delle lesioni diffuse lungo tutto l’asse della travi (lesioni a taglio in corrispondenza del nodo trave pilastro e lesioni verticali a flessione nella mezzeria della trave). La palestra già nel settembre 2016 è stata dichiarata inagibile, in seguito è stato poi affidato un incarico all’Ing. Maurizio Cupellini per la verifica della vulnerabilità sismica dell’immobile. Sono state effettuate indagini geotecniche e di caratterizzazione dei materiali. L’esito di tali verifiche, insieme alle analisi strutturali con modellazione dell’edificio hanno dato un esito di vulnerabilità sismica “G”, il più alto nella scala dei valori previsti dalle norme. L’edificio in cemento armato, costruito negli anni sessanta era stato progettato in assenza di normativa sismica, inoltre presenta delle carenze strutturali di base, quali mancanza di staffature e armatura a flessione adeguate.

Inoltre presenta delle carenze strutturali di base, quali disposizione errata delle staffature e insufficienza di armatura a flessione. Dalle prove di caratterizzazione dei materiali si sono avuti dei valori di resistenza sia del calcestruzzo che dell’acciaio molto bassi.

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A questo punto la scelta sul futuro della palestra si restringeva su due possibili soluzioni :

a) Adeguare simicamente la struttura alla normativa antisismica attuale secondo le NTC 2008;

b) Demolire e ricostruire una nuova palestra, progettata secondo le normative richiamate al punto a.

L’analisi dei costi per l’adeguamento della struttura alle nuove norme antisismiche ha dato come risultato un costo complessivo di circa euro 450.000,00.

A questo punto si è pensato alla soluzione b, cercando di trovare una tipologia costruttiva che diminuisse i costi di realizzazione.

La scelta come vedremmo più avanti, si è catalizzata su una struttura portante in legno lamellare e copertura con manto tessile impermeabilizzato, che ha le caratteristiche :

1) Costi contenuti di realizzazione.

2) Rimovibilità nel tempo.

3) Flessibilità di utilizzo.

4) Rispondenza alle normative antisismiche.

5) Rispondenza alle normative igienico sanitarie;

6) Rispondenza alle normative per l’edilizia scolastica e sportiva;

Quanto sotto più dettagliatamente descritto è riportato in forma grafica negli elaborati costituenti il progetto esecutivo.

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1.1.3 - Descrizione dello stato attuale dei luoghi

L’intervento in progetto interessa un edificio di proprietà comunale sito all’interno del Centro abitato di Grottaferrata, che è sede dell’Istituto Scolastico “Isidoro Croce” e che viene individuato con precisione nella seguente carta regionale:

Il plesso scolastico “Isidoro Croce” è parte dell’Istituto comprensoriale I.C. San Nilo ”, ed è situato nel comune di Grottaferrata. L’Istituto è suddiviso in cinque plessi dislocati in due aree territoriali, una centrale ed una periferica. Le sedi periferiche sono facilmente raggiungibili, essendo collegate al centro del paese da servizi urbani ed extraurbani.

1) Isidoro Croce - P.zza Marconi, 7 ; 2) Gianni Rodari - V.le Primo Maggio;

3) Rosa di Feo - Via Quattrucci ; 4) Bruno Munari - Via Quattrucci;,

5) Domenico Zampieri - Via Vecchia di Marino.

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La cittadina fa parte del Parco regionale dei Castelli Romani; si è sviluppata sulle pendici dei Colli Albani,a 330 metri di altitudine, e si trova a sud-est di Roma, da cui dista circa 20 km. È gemellata, dal 1977, con la cittadina francese di Vandoeuvre e dal 2006, ha stretto gemellaggio con l’isola greca di Patmos. Grottaferrata conta una popolazione di circa 21.000 abitanti, in costante crescita per l’immigrazione di giovani famiglie provenienti dall’area metropolitana. Un elevato numero dei suoi abitanti si sposta giornalmente verso la capitale. Dal punto di vista economico la popolazione si distribuisce tra una zona residenziale con reddito medio/alto ed una zona più popolare con reddito medio/basso.

Il plesso scolastico “Isidoro Croce”, risalente ai primi anni sessanta, oggi ospita un istituto scolastico di 464 alunni, così suddiviso :

a) Scuola Primaria : n° 15 aule per 299 alunni;

b) Scuola Primaria di Primo Grado n° aule 8 per 165 alunni.

La scuola è ubicata in Grottaferrata (RM), Piazza G. Marconi n. 7 e dispone di due accessi carrabili di cui il primo sulla stessa Piazza Marconi al n. 7 ed il secondo su via dei Castani. Come risulta dalla planimetria generale l’edificio, l’Istituto dispone di un ampio cortile di pertinenza scolastica, in parte a verde ed in parte lastricato, del tutto recintato e chiuso durante i periodi d’inattività.

1.1.3.1 - Dimensioni principali:

Con riferimento alla figura sottostante, il complesso edilizio è costituito da quattro corpi di fabbrica (Corpo A, Corpo B, Corpo C e Corpo D) di superficie lorda complessiva pari a 3.960 m2 distribuiti ai vari livelli e nei corpi di fabbrica.

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Corpo A, con forma ad rettangolare, con ingresso principale da Piazza G. Marconi n.7, che si sviluppa per due piani fuori terra con le seguenti destinazioni d’ uso:

- Piano terra : Scuola primaria (elementare) con aule e servizi igienici;

- Piano primo : Scuola secondaria di primo grado (media) con aule e servizi igienici;

Le strutture portanti sono in muratura portante di spessore 40 cm., con solai in laterizio e travetti in c.a.

Sup. totale = 700,00 mq – Vol. totale = 2.467,00 mc.

Corpo B, con forma rettangolare, ingresso principale sempre da Piazza Marconi, collegato con il corpo le A attraverso un ampio disimpegno scoperto al piano terra.

Questo edificio si sviluppa per due piani fuori terra e un piano seminterrato con le seguenti destinazioni d’ uso:

- Piano seminterrato: locale cucina con locale mensa annesso. Laboratori.

- Piano terra : Scuola primaria (elementare) con aule e servizi igienici;

- Piano primo : Scuola secondaria di primo grado (media) con aule e servizi igienici;

Le strutture portanti sono in muratura portante di spessore 40 cm., con solai in laterizio e travetti in c.a.

Sup. totale = 2.100,00 mq – Vol. totale = 3.675,00 mc.

Corpo C, oggetto dell’intervento di demolizione, ha forma rettangolare, ingresso principale sempre da Piazza Marconi e ingresso secondario su via dei Castani, collegato con il corpo le B attraverso un pensilina e una rampa per disabile proveniente dalla quota del piano terra dell’edificio A. Questo edificio si sviluppa su un solo piano fuori terra con le seguente destinazione d’ uso:

- Piano terra : Palestra con annessi spogliatoi e servizi igienici;

Le strutture portanti sono in cemento armato (travi e pilastri) , con solai in laterizio e travetti in c.a.

Dimensioni della palestra esistente al lordo delle murature :

Lunghezza del campo di gioco : 26,35 mt.

Lunghezza degli spogliatoi : 7,05 mt.

Lunghezza totale : 33,40 mt.

Larghezza del campo di gioco : 13,75 mt.

Larghezza degli spogliatoi : 10,85 mt.

Altezza totale del campo di gioco : 6,40 mt.

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Altezza degli spogliatoi compresa la copertura a falde: 5,00 mt.

Superficie totale : 438,80 mq.

Volume totale : 2701,23 mc.

Corpo D, di forma rettangolare, ingresso principale sempre da Piazza Marconi, collegato con i corpi A e B attraverso un atrio scoperto. Questo edificio si sviluppa su due piani fuori terra con le seguenti destinazione d’ uso:

- Piano terra : Locali segreteria e direzione, sala riunioni e archivio. Adiacente vi è la casa del custode.

- Piano primo : laboratori, sala recite, sale psicologo e visite mediche.

Le strutture portanti sono in cemento armato (travi e pilastri) , con solai in laterizio e travetti in c.a.

Sup. totale = 720,00 mq – Vol. totale = 2.484,00 mc.

1.1.4 - Disponibilità delle aree

L’edificio oggetto di intervento, unitamente alle aree di pertinenza, è di proprietà del Comune di Grottaferrata e, pertanto, immediatamente disponibile.

L’ immobile è censito al N.C.E.U. al foglio 10 con le particelle n. 651 - 344

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1.1.5 Studio di prefattibilità ambientale (art. 20, D.P.R. 207/2010) 1.1.5.1 Vincoli gravanti sulle aree interessate dalle opere in progetto

L’intervento in progetto, consiste nella demolizione della palestra esistente e realizzazione di una nuova palestra in legno lamellare con copertura in manto tessile impermeabilizzato.

L’immobile è soggetto a vincolo paesaggistico e, con riferimento alle previsioni del P.T.P.R., ricadono nella fascia di rispetto dei Centri Storici disciplinata dall’art. 29 delle N.T.A. del P.T.P.R.:

1.1.5.2 Piano Territoriale Paesaggistico Regionale TAV A – SISTEMA E AMBITI DEL PAESAGGIO

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TAV B – SISTEMA PAESAGGISTICI

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TAV C – BENI DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE

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TAV D – PROPOSTE COMUNALI DI MODIFICA DEI PTP VIGENTI

Gli interventi previsti in progetto, in ogni caso, sono compatibili con le previsioni dell’art. 43 delle citate Norme Tecniche di Attuazione.

Essendo tutte le opere previste nel presente progetto definitivo, con modifica della forma e dei materiali utilizzati, pur rimanendo in linea di massima nelle superfici e volumi esistenti sarà necessario l’acquisizione delle autorizzazioni della competente Soprintendenza per i BB.CC.AA., ai sensi dell’art. 21 del citato D. Lgs. n. 42/2004, in conseguenza del combinato disposto dell’art. 10, comma 1 e comma 5, del D. Lgs. n.

42/2004.

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1.1.5.2 Piano Regolatore Generale del Comune di Grottaferrata

L’immobile ricade nel Vigente Piano regolatore Generale parte nella zona in zona F2 – Verde Attrezzato, e in parte E – verde privato vincolato.

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1.1.6 RELAZIONE DELLO STATO DEI LUOGHI PRIMA DELL’ESECUZIONE DELL’INTERVENTO.

1.1.6.1 Descrizione dei caratteri paesaggistici, del contesto paesaggistico e dell’area di intervento:

Dalla cartografia e dalle foto allegate si nota che il luogo, dove dovrà essere posizionato l’edifico di nuova costruzione, è uno spazio , già adibito per le attività sportive in quanto vi sorge l’attuale palestra da demolire, a servizio della scuola, inoltre nella stessa area a ridosso del centro cittadino sorgono altre scuole e il campo di calcio comunale.

L’area di intervento è sostanzialmente in piano, anche se a sud vi è un salto di quota contenuto da un muro di sostegno alto circa ml. 4,00, con sovrapposta una rete di metallo a maglie romboidali sostenuta da paletti in ferro.

Sul lato opposto l’attuale palestra è collegata da una pensilina con il corpo B della scuola. Sui due lati paralleli più lunghi rispetto allo sviluppo longitudinale della palestra l’area confina con la strada comunale via dei Castani, e sul lato opposto su una proprietà privata dove sorge un enorme edificio ora in disuso (vedi foto) che un tempo costituiva l’edificio principale dell’albergo “Traiano”. L’ambito fine a se stesso, pur essendo sottoposto a vincolo paesaggistico (ex lg. 1497), non appartiene a sistemi naturalistici di particolare rilievo (biotopi, riserve, parchi naturali, boschi). Deve essere rilevato, inoltre, che il luogo non presenta le connotazioni di un sistema insediativo storico, ne del paesaggio agrario o di tessiture territoriali storiche. Il luogo non appartiene, altresì, a un sistema tipologico di forte caratterizzazione locale e/o sovra locale, esistendo un sistema di ville con caratteri costruttivi e tipologici molto diversi fra loro nate tra gli anni sessanta e settanta, ne l’uso sistematico della pietra, del legno o del laterizio a vista. Infine, l’ambito non presenta nemmeno un cromatismo prevalente poiché gli edifici circostanti hanno tutti colori impropri e diversi fra loro. Il luogo non appartiene a percorsi panoramici o ad ambiti di “percezione da punti” e non è inserito nei percorsi panoramici. Inoltre, non appartiene ad ambiti a forte valenza simbolica non avendo un rapporto visivo diretto con luoghi celebrati alle guide turistiche, dalle rappresentazioni pittoriche o letterarie. Lo sviluppo del luogo è avvenuto contestualmente allo sviluppo urbanistico del Comune di Grottaferrata, che dalla direttrice del Corso del Popolo (principale arteria del paese) si espanso in maniera più o meno disordinata nelle varie direzioni, delle quali la nostra area ne è l’esempio lampante. Risulta che già negli anni ’60 il luogo presentava le stesse connotazioni dimensionali, morfologiche e di uso che mostra attualmente. Infatti, da quando è stato realizzato il plesso scolastico “Isidoro Croce” con annessa palestra, la stessa è stata utilizzata dagli abitanti di Grottaferrata, essendo l’unico impianto esistente per molto tempo, come spazio per svolgere le attività sportive.

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Per svolgere l'attività di verifica della compatibilità del progetto sono stati considerati i seguenti parametri per la lettura delle caratteristiche paesaggistiche:

1.1.6.2 Parametri utilizzati per la valutazione della qualità e delle criticità paesaggistiche:

• diversità: nel luogo non si riconoscono i caratteri /elementi peculiari e distintivi, naturali e antropici, storici, culturali, simbolici, ecc.;

• integrità: qualora fossero esistiti in precedenza, il luogo non ha e, quindi, non ha conservato i caratteri distintivi propri dei sistemi naturali e dei sistemi antropici storici (relazioni funzionali, visive, spaziali, simboliche, ecc. tra gli elementi costitutivi);

• qualità visiva: Il luogo affaccia unicamente in direzione del centro cittadino presentando le ordinarie qualità sceniche e panoramiche del territorio di appartenenza.

Tale affaccio è comunque diminuito dalla presenza dei fabbricati dell’ex albergo

“Traiano” che si elevano di circa ml. 10,00 oltre il piano di campagna del luogo dove dovrà essere edificata la nuova palestra. Gli altri tre affacci sono limitati dalla presenza della Scuola Elementare, dalle mura di contenimento e dagli edifici prospicienti via dei Castani, che presentano la stessa altezza della vecchia e della futura nuova palestra. Al luogo è preclusa la vista verso Monte Cavo, che domina il Parco dei Castelli Romani e tutta l’area dei colli Albani;

• rarità: il luogo non presenta elementi caratteristici tali da costituire una rarità;

• degrado: Il luogo già dagli anni ’60 non aveva risorse naturali o caratteri culturali, storici, visivi, morfologici, testimoniali. L’unico elemento importante a carattere storico testimoniale è l’area dell’Abbazia di San Nilo, che dista dall’area in esame circa duecento metri in linea d’aria, e che comunque la vista ne è completamente oscurata, sia dalla presenza di grossi fabbricati residenziali e sia perchè l’area risulta in posizione appartata rispetto agli spazi circostanti;

1.1.6.3 Parametri utilizzati per la valutazione del rischio paesaggistico, antropico e ambientale:

• sensibilità: il luogo ha la capacità di accogliere i cambiamenti, entro certi limiti, senza effetti di alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi o degrado della qualità complessiva;

• vulnerabilità/fragilità: il luogo non è nella condizione di facile alterazione o distruzione dei caratteri connotativi;

• capacità di assorbimento visuale: il luogo ha l’attitudine ad assorbire visivamente le modificazioni, senza diminuzione sostanziale della qualità;

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• stabilità: data la peculiarità del luogo non è necessario verificare la capacità di mantenimento dell'efficienza funzionale dei sistemi ecologici o situazioni di assetti antropici consolidate

• instabilità: data la peculiarità del luogo non è necessario verificare le situazioni di instabilità delle componenti fisiche e biologiche o degli assetti antropici.

1.1.6.4 Livelli di tutela operanti nel contesto paesaggistico e nell’area di intervento.

a) Le aree che ricadono nel Comune di Grottaferrata sono tutelate per effetto dell’ex.

legge n. 1497 del 29 giugno 1939;

b) Nei pressi si segnala la presenza di beni culturali tutelati ai sensi della parte II del codice dei beni culturali e del paesaggio che consistono nell’Abbazia di San Nilo.

1.1.6.5 Rappresentazione fotografica del contesto paesaggistico e dell’area di intervento.

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1.1.7 CARATTERISTICHE PROGETTUALI DELL’INTERVENTO 1.1.7.1 Relazione di progetto a fini paesaggistici

Il progetto di una palestra prevede, normalmente, la realizzazione di volumi di grandi dimensioni che si estendono in tutte le direzioni spaziali. Nel progetto in esame si è voluto mantenere, con pochissime differenze dimensionali, le stesse misure dell’edificio esistente. Partendo da questo concetto il progetto è stato pensato sovrapposto il più possibile con quello esistente da demolire.

Dimensioni della palestra esistente al lordo delle murature :

Lunghezza della palestra : 26,35 mt.

Lunghezza degli spogliatoi : 7,05 mt.

Lunghezza totale : 33,40 mt.

Larghezza della palestra : 13,75 mt.

Larghezza degli spogliatoi : 10,85 mt.

Altezza totale del campo di gioco : 6,40 mt.

Altezza degli spogliatoi compresa la copertura a falde: 5,00 mt.

Superficie totale : 438,80 mq.

Volume totale : 2701,23 mc.

Dimensioni della palestra in progetto al lordo delle strutture :

Lunghezza del campo di gioco : 28,00 mt.

Lunghezza degli spogliatoi : 5,50 mt.

Lunghezza totale : 33,50 mt.

Larghezza della palestra : 16,00 mt.

Larghezza degli spogliatoi : 14,30 mt.

Altezza totale del campo di gioco : 8,00 mt.

Altezza degli spogliatoi compresa la copertura : 4,00 mt.

Superficie totale : 527,00 mq.

Volume totale : 3.122,00 mc.

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Da tutto ciò la nuova palestra viene aumentata di mt. 2,25 in larghezza e di 10 cm. In lunghezza.

Si è cercato di rimanere nelle dimensioni x,y e z, compatibilmente con le dimensioni previste per le palestre secondo le normative scolastiche e sportive, cercando di dimensionare al minimo gli ingombri dei campi e delle attrezzature interne, quali gli spogliatoi e le aree tecniche.

Per quanto riguarda l’altezza la vecchia palestra aveva una altezza sotto le travi di mt.

4,80 e sotto l’estradosso del solaio di mt. 5,55, il che la rendeva non utilizzabile per le attività agonistiche.

Portando l’altezza interna a 8 mt. è possibile svolgere sport quali il basket e la pallavolo.

Il primo elemento considerato è stato la struttura che avrebbe dovuto sorreggere al copertura. Le possibilità erano fondamentalmente due: copertura appoggiata su travi oppure copertura appesa alle travi. Nel secondo caso la copertura avrebbe aumentato l’impatto visivo perché, dai punti di osservazione a terra, si sarebbe notato un volume più alto misurato all’intradosso delle strutture, rispetto ad una copertura appesa.

Quindi, è stata una scelta condizionata quella di optare per una copertura appoggiata poiché le travi intradossate avrebbero sicuramente ridotto l’impatto visivo volumetrico in funzione dell’altezza. Successivamente è stata presa in considerazione la possibilità di rendere le travi il più sottili possibile. La scelta è ricaduta sulla costruzione di travi strutturali in legno lamellare perché solo tale materiale riusciva a garantire le prestazioni necessarie per campate lunghe con dimensioni contenute e una notevole presenza di vuoti rispetto ai pieni strutturali. Valutando i volumi, dopo una serie di prove su volumi e sui materiali del sistema “copertura”, è stata scelta una sezione trasversale a semicirconferenza, con struttura portante in legno lamellare realizzata ad archi incernierati a terra, collegati tra loro mediante appositi puntoni e opportune controventature. Questo insieme di accorgimenti sul sistema costruttivo della copertura ha consentito di mitigare gli effetti impattanti del manufatto sul territorio mantenendo le caratteristiche funzionali richieste per una palestra. Il manto di copertura è confezionato in modo da avvolgere completamente la struttura fino a terra per le testate e fino a quota di circa m. 2,60 per i laterali, completati da un tamponamento di tipo scorrevole. Il tessuto impiegato per la copertura è in poliestere ad alta tenacità e una spalmatura di PVC, eseguita su entrambe le facce ed un particolare trattamento rendono questo tessuto impermeabile e resistente agli agenti atmosferici e ai vapori di cloro. Il colore del manto è bianco per permettere il passaggio della luce solare, mente sulla parte basamentale può essere di diversi colori, generalmente è scelto di colore verde scuro.

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1.1.8 STATO DEI LUOGHI DOPO L’INTERVENTO.

1.1.8.1 Simulazione dettagliata dello stato dei luoghi a seguito della realizzazione del progetto mediante foto modellazione realistica.

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1.1.8.2 Previsioni degli effetti delle trasformazioni dal punto di vista paesaggistico:

La trasformazione che il luogo potrebbe subire dal punto di vista paesaggistico è sostanzialmente insignificante considerando che il terreno del sito non verrà modificato e l’edificio di nuova costruzione sarà appoggiato, senza compiere grandi opere, su fondazioni dirette superficiali. Dal punto di vista dell’osservazione non sono stati trovati punti di vista da dove si possano catturare immagini che evidenzino trasformazioni impattanti con la fisicità del luogo. Infatti, perlustrando i diversi luoghi non è stato possibile individuare posti, normalmente aperti al pubblico e da esso percorribili, dai quali prendere alcune immagini per inserire l’intervento e valutarne l’effetto dell’impatto sull’ambiente. Comunque, per la sua natura costruttiva, il fabbricato di progetto presenta delle caratteristiche di reversibilità. Infatti è possibile decomporre quasi tutti gli elementi verticali ed orizzontali prefabbricati senza costi e/o interventi eccessivi.

• Opere di mitigazione (sia visive che ambientali previste) Come descritto in precedenza, in fase di progettazione, sono stati considerati tutti gli elementi che potessero mitigare gli effetti impattanti del nuovo fabbricato. Nel contempo sono state pensate, nei dintorni del fabbricato, la messa a dimora, su progetto, di essenze arboree autoctone per completare l’opera di mitigazione e cercare di compensare gli effetti intrusivi della nuova Palestra.

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L’intento finale è quello di non diminuire la qualità paesaggistica complessiva del luogo migliorando le superfici che rimarranno scoperte. Altro elemento importante da considerare è la capacità che ha il manufatto di essere reversibile dovendolo costruire con elementi prefabbricati facilmente smontabili con spese non eccessive. Inoltre è importante sottolineare che lo stato attuale del luogo fine a se stesso, pur essendo inserito in un vasto contesto degno di tutela, non ha conservato, o non ha mai avuto, le caratteristiche qualitative di un paesaggio da tutelare. Con il progetto in questione si propone di mitigare gli effetti intrusivi del nuovo fabbricato ma anche il miglioramento del sito esistente mediante la sua riqualificazione con il progetto delle aree verdi di contorno. Per quanto riguarda la palestra il volume è stato ristretto e proporzionato pur mantenendo le capacità funzionali di una palestra ma, l’elemento importante, è costituito dalla copertura che mitiga decisamente l’altezza intradossando il sistema portante delle travi che sono state rese trasparenti alla vista utilizzando anche materiali propri della tradizione quale il legno. Inoltre la copertura semicilindrica accompagna il profilo laterale del manufatto da valle a monte ammorbidendo lo sky line laterale e riducendo l’impatto frontale.

1.1.8.3 Principali tipi di modificazioni e di alterazioni

Per impostare la verifica del manufatto e la sua potenziale incidenza sullo stato del contesto paesaggistico e dell'area, sono state considerate alcune tipologie di Modificazioni che avrebbero potuto incidere con maggiore rilevanza:

• Modificazioni della morfologia. Non sono previste modificazioni morfologiche in quanto non verranno effettuati sbancamenti e/o movimenti terra significativi né verranno eliminati tracciati caratterizzanti riconoscibili sul terreno.

• Modificazioni della compagine vegetale. Non sono previste modificazioni della compagine vegetale quali l’abbattimento di alberi o l’eliminazione di formazioni ripariali, etc.

• Modificazioni dello skyline naturale o antropico. Non sono previste modificazioni dello skyline naturale o antropico quali la modifica del profilo dei crinali o del profilo dell'insediamento. Infatti il fabbricato di progetto ritaglia il proprio skyline nella medesima posizione della palestra esistente. Tale caratteristica del luogo non consente, quindi, la modifica dello skyline che è praticamente inesistente. Inoltre non sono stati trovati luoghi dove con punti di vista dove l’osservatore potesse catturare immagini capaci di evidenziare trasformazioni impattanti

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• Modificazioni della funzionalità ecologica, idraulica e dell'equilibrio idrogeologico. Non sono previste modificazioni della funzionalità ecologica, idraulica e dell'equilibrio idrogeologico pertanto non esiste l'incidenza sull'assetto paesistico.

• Modificazioni dell'assetto percettivo, scenico o panoramico.

Non sono previste modificazioni dello dell'assetto percettivo, scenico o panoramico in quanto, come detto in precedenza, non sono stati trovati punti di vista da dove si possano catturare immagini che evidenzino trasformazioni impattanti con la fisicità del luogo. Infatti, perlustrando i diversi luoghi non è stato possibile individuare posti, normalmente aperti al pubblico e da esso percorribili, dai quali prendere alcune immagini per inserire l’intervento e valutarne l’effetto dell’impatto sull’ambiente.

• Modificazioni dell'assetto insediativo-storico. Non sono previste modificazioni dell'assetto insediativo-storico in quanto il manufatto dovrà essere collocato all’interno di uno slargo già definito come zona sportiva e del tempo libero lontano da insediamenti di valore storico all’infuori dell’unico edificio, quindi da ritenersi sostanzialmente isolato, che è l’Abbazia di San Nilo, con il quale è anche difficile stabilire un rapporto formale e cromatico.

• Modificazioni di caratteri tipologici, materici, coloristici, costruttivi, dell'insediamento storico. Non sono previste modificazioni di caratteri tipologici, materici, coloristici, costruttivi, dell'insediamento storico in quanto non esiste un contesto storico vero e proprio nelle immediate vicinanze. Riguardo al contesto urbano circostante il fabbricato si colloca con sistema costruttivo diverso con caratteri tipologici formalmente e materialmente diversi dagli edifici esistenti mantenendo un rigore formale senza la ricerca di forme esasperate. Per quanto riguarda gli aspetti materici e coloristici deve essere evidenziato che non esistono nei dintorni edifici di particolare rilievo con elementi caratterizzanti. Infatti i manufatti presenti sono quasi sempre costruiti con intonaci dai colori sbiaditi e molto diversi fra loro, senza l’uso dei materiali propri della tradizione.

Inoltre la nuova palestra ben si adegua al sistema scolastico degli altri edifici del complesso, in quanto quest’ultimi hanno delle connotazioni moderne.

• Modificazioni dell'assetto fondiario, agricolo e colturale. Non sono previste modificazioni dell'assetto fondiario, agricolo e colturale in quanto non sono previste modifiche dell’assetto fondiario, agricolo e/o colturale.

• Modificazioni dei caratteri strutturali del territorio agricolo. Non sono previste modificazioni dei caratteri strutturali del territorio agricolo in quanto l’intervento no è collocato in zona agricola.

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Quindi non vengono toccati gli elementi caratterizzanti del territorio agricolo, né le modalità distributive degli insediamenti agricoli, né le reti funzionali, l’arredo vegetale minuto e la trama parcellare del territorio agricolo. Come per le Modificazioni per impostare la verifica del manufatto e la sua potenziale incidenza sullo stato del contesto paesaggistico e dell'area, sono state considerate alcune tipologie di Alterazioni che avrebbero potuto incidere con maggiore rilevanza:

• Intrusione. Il parametro dell’intrusione è l’unico parametro che potrebbe avere attinenza con il progetto in questione. Infatti il progetto tratta la realizzazione di un manufatto dalle connotazioni moderne nel contesto di un insediamento moderno anni 70 come quello di Grottaferrata. Entrando nello specifico è bene sottolineare che non sono previste modificazioni dello skyline naturale o antropico quali la modifica del profilo dei crinali o del profilo dell'insediamento. Infatti il fabbricato di progetto ritaglia il proprio skyline. Tale caratteristica del luogo non consente, quindi, la modifica dello skyline che è praticamente inesistente non potendo ritagliare immagini in contrasto con il cielo. Inoltre non sono stati trovati luoghi dove l’osservatore possa catturare immagini capaci di evidenziare trasformazioni impattanti o che facciano notare una modifica dello skyline esistente. Non sono previste modificazioni di caratteri tipologici, materici, coloristici, costruttivi, dell'insediamento storico in quanto non esiste un contesto storico vero e proprio nelle immediate vicinanze. Per quanto riguarda gli aspetti materici e coloristici deve essere evidenziato che non esistono nei dintorni edifici di particolare rilievo con elementi caratterizzanti. Infatti i manufatti presenti sono quasi sempre costruiti con intonaci dai colori sbiaditi senza l’uso dei materiali propri della tradizione. Si può concludere che il fabbricato in questione potrebbe definirsi quale Intrusione nel contesto di Grottaferrata al pari di tutti gli edifici circostanti che ormai connotano il luogo preso in esame e che definiscono un comparto eterogeneo senza possibilità di reversibilità.

• Suddivisione e Frammentazione. Nel progetto non sono previsti gli elementi che possano causare una Suddivisione e/o una Frammentazione del contesto urbano.

• Riduzione. Nel progetto non sono previsti gli elementi che possano causare una Riduzione di parti o elementi strutturali del sistema urbano.

• Eliminazione. Nel progetto non sono previsti gli elementi che possano causare una progressiva Eliminazione delle relazioni visive, storico-culturali, simboliche di elementi con il contesto paesaggistico e con l'area e altri elementi del sistema urbano.

• Concentrazione. Nel progetto non sono previsti gli elementi che possano causare una Concentrazione eccessiva di interventi a particolare incidenza paesaggistica in un ambito territoriale ristretto.

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• Interruzione di processi ecologici e ambientali. Nel progetto non sono previsti gli elementi che possano causare una Interruzione di processi ecologici e ambientali di scala locale ne tantomeno di vasta scala.

• Destrutturazione. Nel progetto non sono previsti gli elementi che possano causare una Destrutturazione in quanto non ci sono previsioni di intervento sulla struttura del sistema paesaggistico per frammentazione, riduzione degli elementi costitutivi, eliminazione di relazioni strutturali, percettive o simboliche, etc.

• Deconnotazione. Nel progetto non sono previsti gli elementi che possano causare una Deconnotazione in quanto non sono previste alterazioni dei caratteri degli elementi costitutivi del sistema paesaggistico.

• Effetti negativi che non possono essere evitati o mitigati Considerando che il progetto in questione è una palestra, la quale necessita di certe geometrie adatte allo scopo, non è possibile evitare gli effetti procurati delle dimensioni spaziali e del relativo volume che sono stati comunque mitigati mediante gli accorgimenti sopra esposti.

• Misure eventuali di compensazione Non sono previste opere di compensazione, all’infuori dell’ordinaria piantumazione del sito con essenze arboree autoctone, in quanto la realizzazione dell’intervento non ha effetti significativi sulle attuali caratteristiche dei luoghi.

Riferimenti

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