• Non ci sono risultati.

RESOCONTO STENOGRAFICO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "RESOCONTO STENOGRAFICO"

Copied!
34
0
0

Testo completo

(1)

Resoconti Parlamentari 2355 - X Legislatura

61“ SEDUTA

8 Aprile 1987

RESOCONTO STENOGRAFICO

6 1' SEDUTA

(Pomeridiana)

m e r c o l e d ì 8 APRILE 1987

Presidenza del Vicepresidente ORDILE indi

del Presidente LAURICELLA

I N D I C E

Congedi ...

Disegni di legge:

«Nuove norme in m ateria di personale e di organizza­

zione dei servizi delle Unità sanitarie locali» (già di­

segno di legge numeri 1153-1160/A della nona legislatura) (224) (Seguito della discussione):

PRESIDENTE ...

2366, 2373, 2376 2380, 2383, 2384, TRINCANATO, (DC)* P resid etìte d elta C om tnissìatìe

e rela to re .

Pag.

2355

2358, 2363 2377, 2379 2385, 2387

CAPODICASA (PCI)»

GRAZIANO (DC)» . PIRO (DP)»

VIRO A (MSI-DN) PICCIONE (PSI) PLATANIA* (PRI) . m a z z a g l ia (PSI) . BRANCATI (DO* . PARISI GIOVANNI* (PCI)

SARDO INFIRRl, A ssessore p e r fa .sanità

, 2361,

LA RUSSA (DC) . . GALIPÒ (DC)* . . . . CÀRAGUANO (DC) . COLOMBO (PCI) p a l il lo . . . Interrogazioni:

(Svolgimento):

Pr e sid e n t e ...

PETRa lIA, A s.se.s.soreper ti turism o, l e cottitm ìcazìotti r i t n à s p o r t i ...

RISICATO ( P C I ) ... ' .

2359, 2362 2374, 2 3 81 2360, 2362 2368, 2372, 2378, 2382

2361,2362 2367, 2374 2376, 2381, 2383

2367 2368, 2373 2377 2370, 2386

2371 2371 2376 2359, 2360 2366, 2374, 2380, 2382, 2386

2378 2379 2386 2386 2359

2355 2356 2357 (*) Intervento corretto daH’oratore

La seduta è aperta alle ore 16,35.

CANINO, segretario, dà lettura del proces­

so verbale della seduta precedente che, non sor­

gendo osservazioni, s ’intende approvato.

Congedi.

PRESIDENTE. Comunico che hanno chiesto congedo l ’onorevole Vizzini per la presente se­

duta; per tre giorni a decorrere da oggi, l ’ono­

revole Pizzo.

Non sorgendo osservazioni, i congedi sono accordati.

Svolgimento di interrogazioni della rubrica

«Turismo».

PRESIDENTE. L ’ordine del giorno al pri- rno punto reca; Svolgimento, ai sensi degli ar­

ticoli 159, comma terzo, del Regolamento in­

terno, di interrogazioni.

Per assenza dall’Aula degli interroganti, alle seguenti interrogazioni sarà data risposta scritta:

numero 71; «Assunzione presso la società Gesap, operante all’aereoporto “ Punta Raisi’ ’ di Palermo, di 26 operai già dipendenti deU’A- lisud», deir onorevole Pizzo;

— numero 147: «Tutela e valorizzazione della Conca del Salto di formazione carsica, in territorio di Modica», delTonorevole Tricoli.

Invito il deputato segretario a dare lettura del- 1 interrogazione numero 171 dell’onorevole Ri­

sicato.

i^ esoconii, f. 319

(500)

(2)

Resoconti Parlamentari - 2356 -

X Legislatura 61“ SEDUTA 8 Aprile 1987

CANINO, segretario:

«A ll’Assessore per il turismo, le comunica­

zioni ed i trasporti, premesso:

— che con decreto numero 48/82 del 16 ot­

tobre 1982 l ’Assessorato regionale del turismo ha concesso al comune di Giardini Naxos un finanziamento di lire un miliardo per i lavori di prolungamento del molo di Naxos dalla pro­

gressiva 238 alla progressiva 250, “ per la fun­

zionalità delle banchine turistiche’ ’ ;

— che r amministrazione comunale di Giar­

dini Naxos ha espletato la relativa gara di ap­

palto, aggiudicandolo alla ditta Sicil.Co.M ar.

s.p.a di Palermo, senza tuttavia dare inizio ai lavori;

— che con delibera numero 203 del 22 apri­

le 1986 la Giunta comunale ha stabilito di de­

stinare parte del finanziamento (lire 670 milio­

ni) alla riparazione dei danni subiti dalla testa­

ta del molo a seguito della mareggiata del gen­

naio 1985, sotto forma di “ perizia di variante e suppletiva’ ’ del progetto finanziato dall’A s­

sessorato del turismo;

— che nell’agosto 1986, infine, la ditta Si- cil.co.M ar. ha dato inizio ai lavori sul molo di Naxos, malgrado l ’annullamento della delibera numero 203 da parte della Commissione di con­

trollo di Messina; considerato:

a) che con tale contorta e discutibile proce­

dura l ’amministrazione comunale di Giardini Naxos sta in realtà utilizzando il finanziamen­

to concesso dall’Assessorato regionale del tu­

rismo per un intervento totalmente diverso da quello previsto, e per U cui finanziamento è competente un’amministrazione diversa (quel­

la dei lavori pubblici);

b) che — avendo le opere in corso di rea­

lizzazione natura, finalità e consistenza diver­

se da quelle finanziate — esse non possono es­

sere considerate “ variante” dell’opera princi­

pale, né, conseguentemente, affidate — senza nuova gara di appalto — alla ditta aggiudicata- ria della gara precedente, tenuta per contratto a eseguire lavori di prolungamento “ per la fun­

zionalità delle banchine turistiche», e non alla riparazione dei danni provocati dalla ma­

reggiata;

c) che l ’intera vicenda appare caratterizza­

ta anche da altre illegalità, frequenti e nume­

rose, denunziate all’Autorità giudiziaria, e co­

munque sottolineate dai ripetuti annullamenti di atti deliberativi della Giunta municipale da par­

te della Commissione provinciale di controllo di Messina; per sapere se non ritenga di dover pro­

cedere aH’urgente accertamento dei fatti, dispo­

nendo intanto la sospensione dei lavori, e adot­

tando quindi — anche in via sostitutiva — ogni provvedimento che si riveli necessario» (171).

Ri s i c a t o.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l ’ono­

revole Assessore al turismo per rispondere al- 1 ’ interrogazione.

PETRALIA, Assessore p er il turismo, le co­

municazioni e i trasporti. In relazione a quan­

to rappresentato e richiesto dall’onorevole Ri­

sicato, stando alla gravità dei fatti esposti, ho interessato il competente ufficio del Genio Civile-Opere marittime ai fine di accertare la regolarità delle procedure e dell’esecuzione del­

le opere finanziate dall’Assessorato del turismo.

Rassegno i fatti all’Assemblea: con decreto numero 48 del 16 ottobre 1982, registrato alla Corte dei conti, è stato approvato e finanziato il prolungamento del molo di Naxos dalla pro­

gressiva 238 alla progressiva 250 per Timpor- to complessivo di lire un miliardo, di cui lire 793.460.000 per la base d’asta. In data 15 mar­

zo 1983 il comune di Giardini Naxos ha esple­

tato la relativa gara di appalto con affidamento dei lavori all’impresa Sicil.co.mar. (via Wa­

gner, 9 Palermo) per l ’importo di lire 768 mi­

lioni 862.740, al netto del ribasso del 3 ,1 0 per cento. Le operazioni di consegna dei lavori, co­

minciate il 29 marzo del 1985, si sono conclu­

se il 29 aprile per prendere atto che, in dipen­

denza delle mareggiate dei giorni 15 e 16 gen­

naio 1985, si erano verificati: un abbassamen­

to della scogliera intestata del molo ed una lesione trasversale al massiccio di sovraccari­

co, uno scivolamento del materiale di scoglie­

ra all’interno del molo sotto la banchina, non­

ché un assestamento della mantellata. Il relati­

vo contratto è stato stipulato il 23 luglio 1985;

la scadenza esecutiva dei lavori veniva fissata al 28 ottobre 1986. In data 16 ottobre 1985 i lavori, di cui al dereto assessoriale numero 48 citato, sono stati sospesi in quanto si doveva­

no realizzare preliminarmente le opere di ripa­

razione dei danni provocati dalle succitate ma­

reggiate, lavori previsti nell’apposita perizia del 16 ottobre 1986 nell’importo di lire 670 miliO' ni, di cui 500 milioni di lavori a base d’asta compresi nella legge regionale 25 luglio 1985 numero 30, con finanziamento a carico dell’As­

sessorato regionale dei lavori pubblici.

(3)

2357 61" SEDUTA

8 Aprile 1987

Nell’intervallo di tempo decorrente dalla con­

segna dei lavori alla sospensione del 16 otton- re 1985, relativamente alle perizie finanziate dall Assessorato del turismo, sono stati prepa­

rati, senza collocarli, soltanto i massi di man- tellate per un a r^ o n ta re di lire 73 milioni 950 mila. I lavori di cui sopra, ripresi il 21 luglio

1986, sono stati ultimati in data 27 febbraio 1987. In atto è in fase di redazione la relativa contabilità finale. Resta da effettuarsi il collaudo finale, mentre sono state eseguite due visite in corso d ’opera senza osservazione alcuna. Nes­

suna perizia di variante e suppletiva attinente specificamente alla riparazione dei danni con­

seguenti alle mareggiate del gennaio del 1985 è stata mai redatta, né si poteva redigere, os­

servando i tempi dei danni stessi, i tempi di consegna dei lavori di cui al decreto 48, i tempi di redazione della perizia del 16 ottobre 1986, inviata per la relativa approvazione e finanzia­

mento al competente Assessorato regionale la­

vori pubblici da parte del Genio Civile - Ope­

re maritime di Messina.

Detto intervento, peraltro compreso nell’elen­

co generale dei danni delle mareggiate trasmes­

so dal Genio civile in data 19 dicembre 1985 è stato finanziato, ai sensi dell’articolo 3 della legge numero 30, con degreto delFAssessore per i lavori pubblici numero 784 del 9 giugno 1986 su verbale di urgenza del 16 ottobre 1985;

1 suddetti lavori di ripristino dei danni sono stati aggiudicati in data 18 luglio 1986 aH’impresa Sicom di Messina, diversa da quella Sicilcomar che ha eseguito i lavori finanziati dall’Asses­

sorato del turismo. I lavori di cui al successi­

vo atto di cottimo del 30 ottobre 1986 sono stati consegnati in data 22 febbraio 1986 e ultimati il 21 gennaio 1987.

Conclusivamente, sulla base di quanto sopra esposto sono stati effettuati due tipi di interven­

ti- il primo, per 1 miliardo, con finanziamento dell'Assessorato regionale del turismo, svolto­

si nei modi sopraddetti senza alcuna perizia di variante e suppletiva e senza utilizzazione dei fondi concessi per altre opere; il secondo, per J^mplessivi 670 milioni, con finanziamento del- 1 Assessorato regionale dei lavori pubblici, uti lizzato esclusivamente per riparare ai danni del le mareggiate.

RISICATO. Signor Presidente, io piu che al­

tro mi dovrei dichiarare perplesso per la rispo­

sta del Governo, dalla quale sembra potersi ri­

costruire la regolarità formale e sostanziale di una situazione estremamente ingarbugliata in cui e stata commessa una serie piuttosto allarman­

te di irregolarità.

Intanto non vi è dubbio, perché si tratta di un dato di fatto, che i lavori eseguiti dalla Si- cil.co.mar. con i denari dell’Assessorato per il turismo hanno riguardato esclusivamente la ri­

parazione dei danni della mareggiata, quindi un intervento che non era quello previsto, che era di competenza di altro Assessorato e in ordine al quale l ’amministrazione comunale di Giar­

dini Naxos ha operato strappando, letteralmente tutte le regole e tutti i criteri che devono esse­

re applicati in casi del genere. Tra l ’altro la dit­

ta Sicil.co.mar. ha dato inizio ai lavori malgra­

do 1 annullamento della delibera di inizio lavori da parte della Commissione provinciale di con­

trollo di Messina.

Naturalmente, di fronte a questa macrosco­

pica contraddizione tra i fatti denunziati, che sono documentati e documentabili, e la rispo­

sta dell’Assessore, non posso che dichiararmi profondamente insoddisfatto; intanto, perché mi pare che una regolarità formale sia stata appron­

tata a tavolino in assoluto contrasto con i fatti cosi Come essi si sono svolti, e in secondo luo­

go perché si tace del tutto sulla disinvoltura con cui ha operato l ’amministrazione comunale di Giardini Naxos, e dico disinvoltura per non chia­

marla con termini piu pesanti. Ritengo che il Governo non abbia dato in realtà né sotto il pro­

filo sostanziale ne sotto quello della correttezza del comportamento degli amministratori di Giar­

dini Naxos alcuna reale e sostanziale risposta.

Mi auguro, a questo punto, che quello che non ha saputo, o voluto, fare l ’Assessore lo sappia fare la magistratura alla quale i fatti sono stati denunziati e documentati. Alla documentazione già consegnata all'Autorità giudiziaria evidente­

mente allegheremo anche la risposta dell’Asses­

sore, perché è giusto che tutti gli elementi di valutazione siano fomiti al magistrato.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l ’ono- levole Risicato per dichiararsi soddisfatto o me­

no della risposta del Governo.

Seguito della discussione del disegno di leg­

ge: «Nuove norme in m ateria di personale e di organizzazione dei servizi delle Unità sanitarie locali» (già disegno di legge nu- rneri 1153-1160/ A della nona legislatura) (224).

(4)

XLegislatura 61’ SEDUTA 8 Aprile 1987

PRESIDENTE. Si passa al secondo punto delTordine del giorno: Discussione di disegni di legge.

Si inizia con il seguito della discussione del disegno di legge: «Nuove norme in materia di personale e di organizzazione dei servizi delle Unità sanitarie locali» (già disegno di legge nu­

meri 1153 - 1160/A della nona legislatura) (224) iscritto al numero 1.

In attesa che giunga l ’Assessore al ramo, la seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 17 ,4 5 , è ripresa alle ore 17,50).

La seduta è ripresa.

Ricordo che l ’esame del disegno di legge era stato sospeso in sede di discussione degli emen­

damenti articolo \ bis a. firma Pallilo, articolo 5 bis a firma Capodicasa e aggiuntivo a firma La Russa riguardanti la stessa materia, che re­

stano accantonati.

Invito il deputato segretario a dare lettura del­

l ’articolo 2.

CANINO, segretario:

«Articolo 2.

Il personale che ha titolo al concorso riser­

vato ai sensi deU’articolo 1 e che ha già con­

seguito l ’idoneità in un concorso pubblico per titoli ed esami per la stessa posizione funzio­

nale,’ qualifica e disciplina attualmente ricoperta è, con effetto dalla data di entrata in vigore del­

la presente legge, direttamente inquadrato nel­

la pianta organica dell’unità sanitaria locale ove presta servizio, con la posizione funzionale ri­

coperta, previa deliberazione del comitato di ge­

stione dell’anzidetta unità sanitaria locale, adot­

tata a seguito di domanda da parte deU’interes- sato da presentarsi entro trenta giorni dalla pre­

detta data».

PRESIDENTE. Comunico che sono stati pre­

sentati i seguenti emendamenti:

— dagli onorevoli Pallilo ed altri:

emendamento sostitutivo a l l ’articolo 2 : «Il personale che ha titolo al concorso riservato ai sensi dell’articolo 1 della presente legge, che ha già conseguito l ’idoneità a concorso pubbli­

co per titoli o esami o il personale che abbia già ricoperto la qualifica o posizione funziona­

le, complessivamente per un minimo di diciot­

to mesi nelle amministrazioni pubbliche, per la stessa posizione funzionale, è, con effetto dal­

la data di entrata in vigore della presente leg­

ge, direttamente inquadrato nella pianta orga­

nica deU’unità sanitaria locale ove presta ser­

vizio con la posizione funzionale ricoperta, pre­

via deliberazione del comitato di gestione dell’anzidetta unità sanitaria locale, adottata a seguito di domanda da parte dell’interessato da presentarsi entro trenta giorni dalla predetta legge»;

— dagli onorevoli Mazzaglia, Palillo:

a l primo comma d e ll’articolo 2 modificare le parole: «che ha già conseguito l ’idoneità in un concorso pubblico per titoli ed esami per la stessa posizione funzionale» con «che ha pre­

stato servizio per almeno diciotto mesi nella stessa qualifica funzionale»;

— dagli onorevoli Capodicasa ed altri:

all ’articolo 2 dopo le parole: «concorso pub­

blico per titoli ed esami» aggiungere: «oppure in concorsi pubblici esperiti ai sensi del regio decreto 16 agosto 1909, numero 615»;

— dagli onorevoli Palillo ed altri:

emendamento aggiuntivo a l l ’articolo 2 : «Le disposizioni del comma precedente si applica­

no, altresì, a coloro che alla data del 31 dicem­

bre 1986 ricoprivano, per supplenza, posti re­

sisi disponibili per aspettativa del titolare con­

seguente ad incarico assunto ai sensi dell’arti­

colo 2 della legge regionale 13 dicembre 1983, numero 121, o per scorrimento di graduatoria degli idonei che hanno partecipato in un con­

corso pubblico per titoli ed esami»;

— dall’onorevole Palillo:

emendamento aggiuntivo a l l ’articolo 2 : «Le disposizioni del comma precedente si applica­

no, altresì, a coloro che alla data del 31 dicem­

bre 1986 ricoprivano, per supplenza, posti re­

sisi disponibili per aspettativa, assenza o im­

pedimento del titolare conseguente ad incarico assunto ai sensi deH’articolo 2 della legge re­

gionale 13 dicembre 1983, numero 12 1, o per utilizzo (o scorrimento) di graduatoria degli idO"

nei che hanno partecipato in un concorso pub­

blico per titoli ed esami»;

— dagli onorevoli Caragliano, Gorgone, Palillo:

(5)

Resoconti Parlamentari

2359 61 > SEDUTA

8 Aprile 1987

all ’ultimo comma aggiungere le seguenti pa- role. «nonché a coloro che avevano avuto con- ferite mansioni superiori, in posti vuoti, ai sensi deirarticolo 7 del D.P.R. 27 marzo 1969, nu­

mero 128»;

— dall’onorevole Graziano:

emendamento aggiuntivo aU ’articolo 2 : «Le disposizioni del comma precedente si applica­

no, altresì', a coloro che alla data della presen­

te kgge sono convenzionati con le Unità sani­

tarie locali per 1 espletamento dei compiti con­

nessi all’articolo 5 della legge 20 maggio 1970

numero 300».

emendamenti, senza entrare nel merito di cia­

scuno.

PALILLO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Si inizia l ’esame dall’emendamento sostituti­

vo Palillo ed altri.

Il parere della Commissione?

TRINCANATQ, Presidente della Commissio­

ne e relatore. Signor Presidente, sull’emenda­

mento la Commissione ha espresso parere ne­

gativo, perché questa norma sarebbe, a giudi­

zio della Commissione, incostituzionale, si tra­

durrebbe in una sanatoria indiscriminata; si potrebbe finire per argomentare che, dato che anche i concorsi per conferimento di incarico semestrale sono concorsi pubblici per soli tito­

li, essi basterebbero ad una immissione in ruolo senza concorso, perché l ’emendamento dell’o­

norevole Palillo fa riferimento a concorsi «per titoli o esami», mentre il testo proposto dice

«per titoli ed esami». Quindi il parere della Commissione è contrario.

PRESIDENTE. Il parere del Governo?

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Il Governo ha già manifestato il Commissione il proprio pensiero. Devo riconoscere che l ’o­

norevole Palillo ha portato avanti una linea coe­

rente con le sue impostazioni originarie, però il fatto di avere approvato già l ’articolo 1 del testo del disegno di legge costituisce preclusione per tutti gli articoli che fanno ipotesi diverse, che prevedono meccanismi diversi; il Governo na atto all’onorevole Palillo della coerenza della sua linea ma ritiene che, però, la coerenza for- iiiale dell’Assemblea va misurata in rapporto

®i deliberato dell’articolo 1 per come è sta­

to approvato. Il Governo non può non essere coerente con le posizioni che sono state ac­

colte con il voto sull’articolo 1, e quindi non d’accordo con l ’emendamento o la serie di

PALILLO. Signor Presidente, onorevoli col- leghi, correttamente l ’Assessore alla sanità ha evidenziato il fatto che la mia posizione e quella dell’onorevole Leanza, delTonorevole Barba, d e p onorevole Piccione e anche di altri colle­

ghi della Democrazia cristiana e del Partito re- pubblicano, è la stessa che abbiamo sostenuto sin dalle prime discussioni che si sono fatte in Commissione; ad esempio io avevo proposto, piuttosto che il concorso riservato, un colloquio’

nei termini e nei modi da stabilire, e questa li­

nea non è passata in Commissione. I confini di un’eventuale impugnazione non sono chia­

ramente definiti, perché noi questi segnali che vengono dal Commissario dello Stato li cono­

sciamo non attraverso un confronto diretto, ma attraverso una intermediazione indiretta che’non ci ha convinto molto; fatto stà che per alcuni aspetti le maglie si sono chiuse. Ecco perché, coerentemente come impostazione originaria che abbiamo tenuto fin dall’inizio della discussio­

ne, noi riteniamo che, nel momento in cui si approva questo disegno di legge, bisogna ac- , cogliere alcune questioni sollevate negli emen­

damenti, verso le quali noi manteniamo una coerenza non per demagogia, o per facilone­

ria, ma perché speriamo che questa linea coe­

rente alla fine si imporrà, in quanto credo che su queste questioni l ’Assemblea nei prossimi mesi dovrà ritornare. Non vorremmo una se­

conda sanatoria: non vorremmo che, come per l ’abusivismo — e queste cose abbiamo chiesto che rimangano agli atti —, su queste questioni poi ci dovessero essere ripensamenti, come è stato per i gettonisti e per altre fattispecie. Ec­

co perché non ritiro l ’emendamento. Lo so che sarà bocciato dall’Aula, ma lo mantengo per­

ché esprime una linea generale che mira certa­

mente a salvaguardare il disegno di legge, ma anche a renderlo piu aperto e lunzionale, rispet­

to alle notevoli aspettative. Noi lo sappiamo, che molte di queste ipotesi non rientrano nel disegno di legge; ma è cosi anche per colpa pri- rna della Regione, che ha avviato la riforma sa­

nitaria con molto ritardo, e poi, delle innume­

revoli carenze burocratiche di molte unità sa­

nitarie locali che stanno lasciando molto perso-

(6)

Resoconti Parlamentari — 2360

X Leqslatura 61“ SEDUTA 8 Aprile 1987

naie in una situazione di obiettiva precarietà che non potrà piu essere sanata. Appena approvato il disegno di legge, alcuni operatori della sani­

tà si troveranno senza nessuna posizione, né giuridica né economica. Vuole questo l ’Assem­

blea? Vuole questo la maggioranza della Com­

missione? Perché ormai dobbiamo dire che nella Commissione esistono, in atto, una maggioranza e una minoranza. H disegno di legge è stato va­

lutato positivamente da tutte le forze politiche, però è questa la linea? Se è questa, certamente può passare con il voto, ma altrettanto certa­

mente troverà la nostra opposizione.

PRESIDENTE. Metto ai voti Temendamen- to PalUlo.

Chi è favorevole si alzi; chi è contrario resti seduto.

(Non è approvato)

Si passa all’emendamento Mazzaglia, modi­

ficativo all’articolo 2.

Il parere della Commissione?

TRINCANATO, Presidente della Commissio­

ne e relatore. Contrario.

PRESIDENTE. E parere del Governo?

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Contrario.

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.

Chi è favorevole si alzi; chi è contrario resti seduto.

(Vora è approvato)

Si passa all’emendamento aggiuntivo a firma Capodicasa ed altri.

CAPODICASA. Chiedo di parlare per illu­

strare l ’emendamento.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CAPODICASA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questo emendamento che presentiamo tende a equiparare alle altre individuate dall’ar­

ticolo 2 la figura dell’incaricato che ha ottenu­

to l ’idoneità sulla base di un regio decreto ri­

salente al 1909. Ci si potrà chiedere come mai questo decreto sia ancora in vita: ciò è avve­

nuto perché la legislazione consentiva alle ex opere pie, da cui dipendevano alcuni ospedali

psichiatrici, di bandire concorsi secondo una normativa speciale, che era quella prevista dal decreto di cui stiamo parlando e che non era stata abrogata.

Questo personale ha potuto fare il concorso, essere inquadrato nel posto corrispondente o ot­

tenere l ’idoneità, confermata da una delibera­

zione da parte dell’istituto da cui essi dipende­

vano e da un regolare provvedimento dell’A s­

sessore per la sanità (in questo caso si trattava proprio dell’Assessore attuale, onorevole Sar­

do Infirri), che lo immetteva nell’incarico e ap­

provava la graduatoria. Questi concorsi, però, non si svolgevano per titoli ed esami ma per soli titoli. Pur essendo chiara l ’equivalenza ai concorsi per titoli ed esami, gli idonei non rien­

trerebbero nella fattispecie prevista dall’artico­

lo 2, cosa che a noi sembra, in questo caso, ingiustamente penalizzante per questi professio­

nisti, che avendo sostenuto regolari concorsi se­

condo modalità consentite dalla legge, non ne vedrebbero riconosciuta la validità ai fini della normativa in discussione.

Per questa ragione noi proponiamo l ’emen­

damento che consente a questi incaricati di po­

tere usufruire delle disposizioni che l ’articolo 2 prevede.

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Chiedo di parlare.

PRESIDENTE- Ne ha facoltà.

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Signor Presidente, nella sostanza ho manifestato già la posizione favorevole del Governo all’ac­

coglimento non tanto, dell’emendamento quan­

to del concetto che è affidato all’emendamento.

Intanto, il problema si può risolvere in via amministrativa come, peraltro, è già accaduto.

Però, sarebbe piu opportuno togliere, dopo

«concorso pubblico», la specificazione «per ti­

toli ed esami», il che eliminerebbe ogni dub­

bio; si tratta sembre di un concorso pubblico, COSI come è un concorsp pubblico quello di cui al regio decreto numero 615.

PRESIDENTE. Il parere deUa Commissione?

TRINCANATO, Presidente della Commissio­

ne e relatore. Favorevole.

PRESIDENTE. 11 Governo?

(7)

Resoconti Parlamentari X Legislatura

- 2361 6 P SEDUTA

8 Aprile 1987

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità Nella sostanza siamo d’accordo, solo che si può ottenere lo stesso risultato semplificando il te­

sto; è una questione formale, soltanto — vor­

rei dire lessicale. E una questione lessicale.

PRESIDENTE. A llora, il parere del Gover­

no è favorevole o sfavorevole?

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità Il Governo si rimette all’Aula.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’emen­

damento.

Chi e favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E approvato)

Si passa a ll’emendamento a firma Palillo ed altri.

Il parere della Commissione?

TRINCANATO, Presidente della Commissio­

ne e relatoré. La Commissione è contraria in quanto l ’emendamento non prevede che LI po­

sto sìa libero, ipotesi già compresa, come ha detto l ’Assessore, nell’articolo 1 già approvato.

PRESIDENTE. II parere del Governo?

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Contrario, per le ragioni che abbiamo detto.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’emen- damento.

Chi è favorevole si alzi; chi è contrario resti seduto.

(Non è approvato)

^ Si passa aH’altro emendamento aggiuntivo al­

l’articolo 2 a firma Palillo.

Il parere della Commissione?

TRINCANATO, Presidente della Commissio- ne e relatore. Contrario.

Chi è favorevole si alzi; chi è contrario resti seduto.

(Non è approvato)

Si passa all’emendamento aggiuntivo all’ul­

timo comma dell’onorevole Caragliano.

Il parere della Commissione?

TRINCANATO, Presidente della Commissio- ne e relatore. Signor Presidente, l ’emendamento si riferisce all’ultimo comma dell’articolo 1 che abbiamo già approvato. Quindi non possiamo dare un parere in questo particolare momento.

Io direi di accantonarlo.

PRESIDENTE. Non sorgendo osservazioni cosi resta stabilito.

SARDO INFIRRI, Assessore p e r la sanità.

Chiedo di parlare.

p r e s i d e n t e. Il Governo?

_ SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Contrario.

PRESIDENTE. Pongo ai voti l ’emendamen­

to. con il parere contrario della Commissione 0 del Governo.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Vorrei dire che, appunto, essendo stato l ’arti­

colo 1 approvato, credo che l ’emendamento sia improponibile o precluso comunque per coerenza...

PIRO. È una preclusione formale o politica?

questo vorrei capire.

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Formale.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, l ’emen- damento è aggiuntivo all’art. 2, ultimo comma, per cui, la Presidenza non ha alcunché da ec­

cepire dal punto di vista formale.

^ Il Presidente della Commissione ha chiesto raccantonamento, che viene accordato.

Si passa a ll’emendamento Graziano, aggiun­

tivo all’articolo 2.

GRAZIANO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GRAZIANO. Signor Presidente, onorevoli celleghi, 1 emendamento da me presentato si muove proprio nella logica di cercare di tro­

vare uno spazio di definizione a una serie di rapporti anomali che sono stati nel tempo atti-

(8)

— 2362 - Assemblea Regionale Siciliana

X Leoslatura 61* SEDUTA 8 Aprile 1987

vati dalle Unità sanitarie locali in sostituzione delle decisioni del Governo centrale. Nella fat­

tispecie mi riferisco a quanti sono stati conven­

zionati per lo svolgimento dei servizi ispet­

tivi ai sensi della legge numero 300. Ci sono una serie di aspettative legittime che dovreb­

bero trovare accoglimento aH’intemo di que­

sto provvedimento proprio nella logica di una restituzione complessiva del rapporto alla nor­

malità. Oggi questo tipo di interventi è stato attribuito alle competenze dell’Istituto nazio­

nale della previdenza sociale; quindi sarebbe op­

portuno che, venendo a decadere la competen­

za da parte dell’unità sanitaria locale, si potes­

se trovare la definizione del rapporto di la­

voro impropriamente già attivato dalle unità sanitarie locali; quindi, remendamento si muo­

ve proprio nello spirito che la legge nei suoi diversi articoli vuole cogliere, cioè quello di esaurire una serie di rapporti precari che esi­

stono oggi all’intemo dell’amministrazione della sanità.

Il mio emendamento viene proposto all’atten­

zione del Governo e della Commissione per­

ché corrisponde ad aspettative ed esaurisce al­

cune situazioni che avrebbero difficoltà poi a permanere nell’avanzare del tempo.

TRINCANATO, Presidente della Commissio­

ne e relatore. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TRINCANATO, Presidente della Commissio­

ne e relatore. Signor Presidente, la Commis­

sione prega gli onorevoli proponenti deH’emen- damento di ritirarlo. Esprime comunque pare­

re negativo, in quanto l ’emendamento va al di là di quei confini che ci siamo prefissi, e poi proprio all’articolo 2 è fiiori quadro, fuori orientamento perché detto articolo addirittura prevede l ’immissione in ruolo diretta, mentre lo spirito e l ’indirizzo di tutto il disegno di leg­

ge è quello di fare i concorsi interni, e comun­

que non di disporre per tutti quelli che hanno la convenzione. Paradossalmente, se l ’unità sa­

nitaria avesse stipulato una convenzione per l ’affìtto di una casa, allora dovremmo assume­

re il proprietario?

CAPODICASA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CAPODICASA. Signor Presidente, volevo ri­

badire uno dei limiti che la Commissione si è posta, che non è dettato dal capriccio; è quello di agganciare quanto piu possibile le fattispe­

cie previste in questo disegno di legge a quelle previste dalla legge nazionale numero 207 per evitare impugnative. La proposta dell’onorevole Graziano nell’emendamento a sua firma è del tutto al di fuori dalle figure previste dalla «207».

PRESIDENTE. Il parere del Governo?

SARDO INFIRRI, Assessore p e r la sanità.

Contrario.

GRAZIANO. Chiedo di parlare per dichia­

razione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GRAZIANO. Io la ringrazio, signor Presi­

dente, per avermi dato la parola e ritengo sia opportuno precisare, questo va detto sia all’o­

norevole Presidente della Commissione che al­

l ’onorevole Capodicasa, che la logica non è quella di dare un posto di lavoro all’inquilino della casa affittata all’unità sanitaria locale. Ap­

prezzo Vhumour, ma qui si vuole restituire una dimensione di dignità a rapporti che, purtrop­

po, all’interno dell’amministrazione della sani­

tà in Sicilia sono stati attivati in modo anoma­

lo, non per far fronte a tutta una serie di inef­

ficienze che esistono, perché il dato obiettivo è che la qualità del servizio manca, che Tatti- vità ispettiva purtroppo non viene svolta; quindi il mio non era assolutamente un tentativo vel­

leitario di trovare spazi anomali, ma era un mo­

do corretto per restituire comperenze e ruolo a quanti prestano attività per conto delle -Unità sanitarie locali. Comunque ritiro rem en­

damento.

PRESIDENTE. L ’Assemblea ne prende atto.

Pongo ai voti l ’articolo 2 nel testo risultante.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(È approvato)

Invito il deputato segretario a dare lettura del­

l ’articolo 3.

CANINO, segretario:

(9)

Resoconti Parlamentari — 2363 - Assemblea Regionale Siciliano

X Leqslatura 61" SEDUTA 8 Aprile 1987

«Articolo 3.

I benefici previsti dall’articolo 8 della legge 20 maggio 1985, numero 207, vengono man­

tenuti fino al 31 dicembre 1987».

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(E approvato)

Comunico che sono stati presentati i seguen­

ti emendamenti:

— dagli onorevoli Alaimo ed altri:

emendamento aggiuntivo articolo 3 bis: «Si considerano assegnisi, ai sensi dell’articolo 4 della legge 20 maggio 1985, numero 207, se­

condo comma, i titolari degli assegni di forma­

zione professionale conferiti dal Consiglio na­

zionale delle ricerche in applicazione dell’arti­

colo 26 terzo comma, della legge 1 giugno 1977, numero 285, e successive modifiche ed integrazioni, che nel quadro dei relativi pro­

grammi di studio e di ricerca hanno prestato servizio presso le Unità sanitarie locali»;

— dalla Commissione:

emendamento aggiuntivo articolo 3 bis: «Per soddisfare le esigenze assistenziali delle strut­

ture ed unità operative del Policlinico univer­

sitario di Palermo ed al fine di assicurare la pie­

na utilizzazione delle convenzioni previste dal­

l’articolo 39 della legge 23 dicembre 1978, nu­

mero 833, è istituito nell’ambito del molo unico regionale del servizio sanitario nazionale un contingente aggiuntivo di 250 unità, di cui 244 unità di medici e 6 di biologi, della posizione funzionale iniziale, da assegnare all’Unità sa­

nitaria locale numero 58 con l ’utilizzazione esclusiva presso il Policlinico dell’Università di Palermo.

La spesa per il personale di cui al presente articolo viene portata in detrazione dalle som- tne dovute dall’Assessorato regionale della sa­

nità all’Università di Palermo per effetto delle convenzioni previste dall’articolo 39 della leg­

ge 23 dicembre 1978, numero 833, e vengono assegnati alTUnità sanitaria locale numero 58 t fondi corrispondenti.

11 reclutamento e lo stato giuridico del per­

sonale sono regolati dalle norme vigenti per il personale delle unità sanitarie locali. Per il trat­

tamento economico si applicano gli accordi na­

zionali di lavoro previsti dall’articolo 47 della legge 23 dicembre 1978, numero 833.

La Commissione di concorso è composta nei modi previsti dalle norme vigenti.

Nella prima applicazione della presente leg­

ge, l’Unità sanitaria locale numero 58 è auto­

rizzata a bandire, entro 30 giorni dalla pubbli­

cazione della presente legge, apposito concor­

so da espletare con le procedure previste per i concorsi pubblici di assunzione, riservato a coloro che, alla data del 30 novembre 1986, prestavano servizio, in qualità di collaboratori straordinari retribuiti, presso il Policlinico uni­

versitario di Palermo convenzionato a norma dell’articolo 39 della legge 23 dicembre 1978, numero 833, prescindendo dai limiti di età»;

— dall’onorevole Piro:

emendamento modificativo a l l ’emendamen­

to aggiuntivo articolo 3 bis: A l primo comma, dopo le parole: «convenzioni previste dall’ar­

ticolo 39 della legge 23 dicembre 1978, nume­

ro p 3 » aggiungere: «ai cui rinnovo si proce­

derà entro 30 giorni dall’entrata in vigore del­

la presente legge»;

— dagli onorevoli Barba, Palillo;

emendamento aggiuntivo: «Per soddisfare le esigenze assistenziali delle strutture ed unità operative dei Policlinici universitari di Paler­

mo, Catania e Messina, al fine di rendere tali strutture confacenti a quanto previsto dal com­

ma numero 6 dell’articolo 5 della legge 23 ot­

tobre 1985, numero 595, nonché di assicurare la piena utilizzazione delle convenzioni previ­

ste dall’articolo 39 della legge 23 dicembre 1978, numero 833, è istituito nell’ambito del ruolo unico regionale del servizio sanitario na­

zionale un contingente di medici della posizio­

ne funzionale iniziale da assegnare alle Unità sanitarie locali competenti per territorio.

La consistenza del contingente è' stabilito con decreto dell’Assessore regionale per la sanità, su proposta dell’Università interessata, sentito il parere della Commissione competente del­

l ’Assemblea regionale siciliana.

Il reclutamento e lo stato giuridico del per­

sonale in questione sono regolati dalle norme vigenti per il personale delle unità sanitarie locali.

Per il trattamento economico si applicano gli accordi nazionali di lavoro previsti dall’artico­

lo 47 della legge 23 dicembre 1978, numero

f^Gsoconti, f. 320- (500)

(10)

Resoconti Parlamentari

X Lecsslatura 61“ SEDUTA 8 Aprile 1987

833. Le commissioni di concorso, composte nei modi previsti dalle vigenti norme, sono integra­

te con un membro designato dall’università.

Nella prima applicazione della presente leg­

ge l ’unità sanitaria locale interessata è autoriz­

zata a bandire, entro 30 giorni dalla pubblica­

zione del decreto assessoriale di cui al prece­

dente comma, numero due appositi concorsi, da espletare con le procedure previste per i con­

corsi pubblici, riservati a coloro che alla data del 30 novembre 1986 prestavano servizio pres­

so i policlinici universitari della Regione, con­

venzionati a norma deU’articolo 39 della legge 23 dicembre 1978, numero 833, purché per gli stessi alla data suddetta ricorrano le condizioni di cui al primo comma dell’articolo 4 della leg­

ge 20 maggio 1985, numero 207.

Il personale di cui al presente articolo può essere comandato presso i policlinici universi­

tari. A tal fine è fatto divieto di stipulare le con­

venzioni di cui all’articolo 39 della legge 23 di­

cembre 1978, numero 833 ove non si provve­

da mediante comando del personale di cui al presente articolo. Ove invece si provveda al co­

mando, la spésa per il comando stesso viene portata in detrazione dalle somme dovute dal­

l’Assessorato regionale sanità alle università per effetto di quanto previsto daU’articolo 39 della legge 23 dicembre 1978, numero 833.

In relazione alla improcrastinabile esigenza di garantire la continuità della erogazione dei ser­

vizi, il personale di cui al presente articolo è trattenuto in servizio con lo stesso rapporto di prestazione, in armonia a quanto previsto dal­

l ’articolo 4 ultimo comma della legge 2 0 mag­

gio 1985, numero 2 0 7, sino aH’assunzione in molo dei vincitori dei concorsi di cui al pre­

sente articolo»;

— dagli onorevoli Lombardo ed altri:

emendamento aggiuntivo articolo 3 bis: «Per far fronte alle esigenze assistenziali dei policli­

nici e delle cliniche universitarie convenzionate delle università di Palermo, Catania e Messina, è istituito nell’ambito del molo unico regionale del servizio sanitario nazionale un contingente di medici della posizione funzionale iniziale che sarà comandato presso le sopraddette stmtture e la corrispondente spesa viene portata in de­

trazione dalle somme dovute dall’Assessorato re­

gionale della Sanità alle università in base alle convenzioni previste daH’articolo 39 della leg­

ge 23 dicembre 1978, numero 833.

La consistenza del contingente è stabilita con decreto dell’Assemblea regionale per la sanità, su proposta delle tre università della Regione previo il parere della VII Commissione legisla­

tiva deU’Assemblea regionale siciliana.

Nella prima applicazione della presente leg­

ge, l ’Unità sanitaria locale competente per ter­

ritorio bandisce, entro trenta giorni dalla pub­

blicazione del decreto assessoriale di cui al comma secondo, appositi concorsi da espleta­

re con le procedure previste per i concorsi pub­

blici, riservati a quanti alla data del 30 novem­

bre 1986 prestavano servizio retribuito o espli­

cavano la funzione di medici interni con com­

piti assistenziali riconosciuta con delibera della facoltà di medicina presso i Policlinici o le Cli­

niche universitarie della Regione convenziona­

ti a norma dell’articolo 39 della legge 23 di­

cembre 1978, numero 833.

Ciascuna commissione di concorso, compo­

sta nei modi previsti dalle vigenti norme, è in­

tegrata dal Rettore dell’Università competente o da suo delegato che la presiede.

Si applicano per il trattamento economico gli accordi nazionali di lavoro previsti dall’artico­

lo 47 della legge 23 dicembre 1978, numero 833»;

— dagli onorevoli Platania ed altri:

emendamento aggiuntivo articolo 3 bis: «Per soddisfare le esigenze assistenziali delle strut­

ture ed unità operative dei Policlinici universi­

tari di Palermo, Catania e Messina nonché delle cliniche universitarie già convenzionate per ser­

vizi di diagnosi e cura con gli ospedali confluiti nelle Unità sanitarie locali, al fine di assicura­

re la piena utilizzazione delle convenzioni pre­

viste dall’articolo 39 della legge 23 dicembre 1978, numero 833, è istituito, nell’ambito del ruolo unico regionale del Servizio sanitario na­

zionale, un contingente aggiuntivo di 600 uni­

tà delle posizioni iniziali di cui 244 unità di me­

dici e 6 di biologi e 2 chimici per Palermo, 190 unità di medici, 4 di biologi e 2 chimici per Catania, 127 unità di .medici, 23 di biologi e 2 chimici per Messina. Con utilizzazione esclu­

siva presso il Policinico di Palermo, Catania e Messina e presso le cliniche già convenzionate di Catania.

La spesa per il personale di cui al presente articolo viene portata in detrazione dalle som­

me dovute dall’Assessorato regionale della sa­

nità all’Università di Palermo, Catania e Mes­

(11)

Resoconti Parlamentari — 2365 Assemblea Regionale Siciliana

X Legislatura 61“ SEDUTA 8 Aprile 1987

sina, per il personale rispettivamente assegna­

to per effetto delle convenzioni previste dall’ar­

ticolo 39 della legge 23 dicembre 1978, nume­

ro 833, e vengono assegnati alle unità sanita­

rie locali competenti.

Il reclutamento e lo stato giuridico del per­

sonale sono regolati dalle norme vigenti per il personale delle unità sanitarie locali.

Per il trattamento economico si applicano gli accordi nazionali di lavoro previsti dall’artico­

lo 47 della legge 23 dicembre 1987, numero 833. Le commissioni di concorso, composte nei modi previsti dalle norme vigenti, in prima ap­

plicazione sono integrate dal Magnifico Retto­

re dell’università competente che le presiede e da un medico scelto dall’Assessorato della sa­

nità, su terne proposte dall’Ordine dei medici del capoluogo- competente.

Nella prima applicazione della presente leg­

ge le Unità sanitarie locali numero 58, nume­

ro 35 e numero 41 sono autorizzate a bandire, entro 30 giorni dalla pubblicazione della pre­

sente legge, appositi concorsi pubblici, riser­

vati a coloro che alla data del 30 novembre 1986 prestavano servizio, in qualità di collabo­

ratori straordinari retribuiti, presso i policlini­

ci universitari o cliniche già convenzionate, o esplicano altra funzione presso le Unità sanita­

rie locali competenti o le facoltà di medicina o svolgono lùnzione di medici interni con com­

piti assistenziali, riconosciute con delibere delle rispettive facoltà di medicina per i medici, con attestazione del rettore deiruniversità per i bio­

logi e i chimici, prescindendo dai limiti di età>s

— dall’Assessore per la sanità, onorevole Sar­

do Infirri:

articolo unico: «Per soddisfare le esigenze assistenziali delle strutture ed unità operative dei policlinici universitari della Regione, adeguare tali strutture alle previsioni dell’articolo 4 del­

la legge 23 ottobre 1985, numero 595, ed as­

sicurare la piena utilizzazione delle convenzio­

ni previste dall’articolo 39 della legge 23 di­

cembre 1978, numero 833, è istituito, nell’am­

bito del ruolo unico regionale del Servizio sanitario nazionale, un contingente di medici della posizione funzionale iniziale che deve es­

sere comandato presso i policlinici delle uni­

versità di Palermo, Catania e Messina. La con­

sistenza del contingente è stabilita con decreto dell’Assessore regionale per la sanità, su pro­

posta delle università interessate, previo pare­

re della Commissione competente dell’Assem­

blea regionale siciliana.

Il reclutamento e lo stato giuridico del per­

sonale sono regolati dalle norme vigenti per il personale delle unità sanitarie locali. Si appli­

cano per il trattamento economico gli accordi nazionali di lavoro previsti dall’articolo 47 della legge 23 dicembre 1978, numero 833.

Le commissioni di concorso, composte nei modi previsti dalle vigenti norme, sono integra­

te con un membro designato dall’Università.

Nella prima applicazione della presente leg­

ge l ’unità sanitaria locale interessata bandisce, entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto assessoriale di cui al primo comma, appositi concorsi da espletare con le procedure previ­

ste per i concorsi pubblici, riservati a coloro che alla data del 30 novembre 1986 prestava­

no servizio presso i policlinici universitari del­

la Regione convenzionati a norma dell’articolo 39 della legge 23 dicembre 1978, numero 833.

Il personale di cui al primo comma è coman­

dato presso il Policlinico interessato e la rela­

tiva spesa viene portata in detrazione dalle som­

me dovute dall’Assessorato regionale sanità alle Università in base alle convenzioni previste dal­

l ’articolo 39 della citata legge numero 833 del 1978.

Al fine di garantire l’esigenza della continuità di erogazione di servizi il personale di cui al presente articolo è trattenuto in servizio con lo stesso rapporto di prestazione, in armonia del­

l’articolo 4, ultimo comma, della legge 20 mag­

gio 1985, numero 207, sino all’assunzione in ruolo dei vincitori dei concorsi di cui al pre­

sente articolo».

Onorevoli colleghi, ai sensi dell’articolo 111, secondo comma, del Regolamento interno la Presidenza dichiara improponibili, perché si ri­

feriscono a fattispecie in atto inesistenti, i se­

guenti emendamenti:

— articolo unico del Governo;

— emendamento aggiuntivo articolo 3 bis de­

gli onorevoli Barba e Pai ilio;

— emendamento aggiuntivo articolo 3 bis a firma degli onorevoli Platania ed altri;

— emendamento aggiuntivo 3 bis a firma degli onorevoli Lombardo ed altri.

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Chiedo la parola.

(12)

Resoconti Parlamentari 2366 -

X LEaSLATURA 61» SEDUTA 8 Aprile 1987

PRESIDENTE. Onorevole Assessore, non posso dargliela.

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Anche se la Presidenza ha deciso altrimenti, di­

chiarando improponibile Pemendamento, io vor­

rei illustrarlo.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, ricordo a me stesso e a voi l ’articolo 11 1 del Regola­

mento interno...

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Ho chiesto la parola.

PRESIDENTE. Non posso darle la parola, onorevole Assessore. L ’articolo 11 1 del nostro Regolamento dice appunto che: «Non possono proporsi sotto qualsiasi forma articoli aggiun­

tivi od emendamenti contrastanti con precedenti deliberazioni dell’Assemblea adottate sull’argo­

mento, o estranei allo specifico oggetto di di­

scussione. 11 Presidente inappellabilmente de­

cide previa léttura».

M AZZAGLIA. Ma non sono in contrasto!

SARDO INFIRRI, Assessore per la sanità.

Deve restare agli atti di questa Assemblea! Nel­

la qualità di rappresentante del Governo, chie­

do di parlare.

PRESIDENTE. Io su questo argomento non le do la parola, onorevole Assessore. La sedu­

ta è sospesa per dieci minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 17 ,2 5 , è ripresa alle ore 18 ,10 ).

La seduta è ripresa.

Si passa all’emendamento 3 bis, aggiuntivo a firma Alaimo ed altri: «Si considerano asse- gnisti ai sensi dell’articolo 4 della legge 20 maggio 1985, numero 207, secondo comma, i titolari degli assegni di formazione professio­

nale conferiti dal Consiglio nazionale delle ri­

cerche in applicazione dell’articolo 26, terzo comma, della legge 1 giugno 1977, numero 285 e successive modifiche ed integrazioni, che nel quadro dei relativi programmi di studio e di ri­

cerca hanno prestato servizio presso le Unità sanitarie locali». Il parere della Commissione?

TRINCANATO, Presidente della Commissio­

ne e relatore. Contrario.

PRESIDENTE. Il parere del Governo?

SARDO INFIRRI, Assessore p er la sanità.

Non si esprime; dopo i fatti accaduti non ha alcuna rilevanza. Se questo emendamento vie­

ne ritenuto ammissibile e gli altri non sono am­

missibili, devo elevare la mia protesta, perché è ancora piu stridente la contraddizione in cui si sta cacciando l ’intera Assemblea, perché se alcuni emendamenti sono ammissibili, e altri non sono ammissibili, vorrei conoscere il criterio.

PRESIDENTE. Onorevoli c o lle g i, il Gover­

no non si è pronunciato, la Commissione è con­

traria.

Pongo in votazione Femendamènto.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contra­

rio si alzi.

(Non è approvato)

A ir articolo 3 bis della Commissione, aggiun­

tivo, che già abbiamo letto, sono stati presen­

tati 2 emendamenti; uno dalla Commissione stessa e l ’altro dall’onorevole Piro.

Quello dell’onorevole Piro recita: a l primo comma, dopo le parole: «convenzioni previste all’articolo 39 della legge 23 dicembre 1978, numero 833» aggiungere: «al cui rinnovo si pro­

cederà entro 30 giorni dall’entrata in vigore del­

la presente legge».

Quello della Commissione recita: A ll’ultimo comma, dopo le parole: «collaboratori straor­

dinari retribuiti» aggiungere: «per non meno di 28 ore settimanali».

È stato presentato poi un emendamento, ana­

logo a quello della Commissione annunciato in precedenza, dagli onorevoli Capodicasa ed altri.

Invito il deputato segretario a darne lettura.

CANINO, segretario:

«Per soddisfare le esigenze assistenziali del­

le strutture ed unità operative del Policlinico universitario di Palermo e al fine di assicurare la piena utilizzazione delle convenzioni previ­

ste dall’articolo 39 della legge 23 dicembre 1978, numero 833, è istittiito, nell’ambito de) molo unico regionale del servizio sanitario na­

zionale, uh contingente di medici della posizio­

ne funzionale iniziale da ripartire fra le Unita

Riferimenti

Documenti correlati

9/3467/27 Caiata, sul primo impegno il parere è favorevole con la riformulazione: “a valutare la possibilità di (…), nel rispetto dell’andamento della

Quindi, abbiamo assistito a questo tipo di scontro che ha impedito un dibattito sereno e che ha portato a tempi eterni sui difetti del bicameralismo; ne abbiamo

SIMEONE (FI). Meno male, apprendo pure che ci sta qualcuno a cui piaccia che ci sia questo PTPR in approvazione, quindi qualcuno soddisfatto l’abbiamo trovato in

Ovviamente esprimo parere favorevole su questo emendamento presentato dal Gruppo della Lega, dai colleghi Ciacciarelli, Tripodi e gli altri componenti, in questo

Se non erro, ovviamente è molto simile al nostro emendamento precedente, quindi non ci può essere che un voto favorevole, dilungandoci su questo, che è un tema

Io credo che Regione e Amministrazione di Roma Capitale, che sono guidati dallo stesso colore politico, non dovrebbero aver problema ad attuare questo tipo di legge anche dopo

Illustro il mio, collega Bellini, però è imbarazzante da parte nostra assistere a questo teatrino che neanche nei tempi passati abbiamo vissuto. C’era qualcosa più seria, almeno

Credo quindi che le questioni che ha sollevato l’assessore Civita nel suo parere rispetto alle cose affrontate dall’emendamento della consigliera Avenali siano questioni di