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Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Dipartimento di Scienze e Metodi dell Ingegneria. Analisi Matematica

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Academic year: 2022

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(1)

Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria

Analisi Matematica

docente prof.ssa Luisa Malaguti

(2)

Serie numeriche

Grazie al concetto di limite possiamo estendere l’operazione algebrica di somma ad un numero infinito di addendi.

a0 + a1 + a2 + ...

Definizione Data una successione di numeri reali {an} chiameremo serie dei termini an l’operazione di somma degli infiniti an e la indicheremo formalmente

X+∞

n=0

an

(serie (o somma) per n che va da 0 a +∞ degli an).

(3)

Successione delle somme parziali

X+∞

n=0

an

s0 = a0

s1 = a0 + a1

s2 = a0 + a1 + a2

...

sn = a0 + a1 + ... + an =sn−1 + an

... sn = Pn

k=0 ak

sn - somma parziale (o ridotta) n-esima della serie {sn} - successione delle somme parziali

(4)

Serie convergenti, divergenti o irregolari

X+∞

n=0

an

s0 = a0 ...

sn = a0 + a1 + ... + an

...

Definizione Diremo che la serie `e convergente, divergente o irregolare se la successione delle somme parziali {sn} `e (rispettivamente) convergente, divergente o irregolare. In particolare, se sn → s, diremo che s `e la somma della serie

P+∞

n=0 an = s

Si sommano i termini ak fino a quello di posto n e si valuta il limite per n che tende all’infinito. Se questo limite esiste finito, si dice che `e possibile sommare gli infiniti an.

(5)

Studio del carattere di una serie

X+∞

n=0

an

s0 = a0 ...

sn = a0 + a1 + ... + an

...

Studiare il carattere di una serie significa stabilire se la serie `e convergente, divergente o irregolare.

Talvolta risulter`a necessario sommare i termini an a partire da quello di posto N ; in questo caso si scrive

X+∞

n=N

an. Altre volte useremo il simbolo pi`u sintetico P an, questo quando sar`a chiaro dal contesto da quale indice N occorra far partire la sommatoria.

(6)

Studio del carattere di una serie. Esempi

Esempi

X+∞

n=0

qn serie geometrica di ragione q. Essa risulta:

convergente per |q| < 1 e X+∞

n=0

qn = 1

1 − q divergente per q ≥ 1 irregolare per q ≤ −1.

Infatti

sn =

( 1 + 1 + ... + 1 = n + 1 q = 1

1 + q + ... + qn = 1−q1−qn+1 q 6= 1 lim

n→+∞qn+1 = 8

<

:

0 |q| < 1 +∞ q > 1 6 ∃ q ≤ −1

n→+∞lim sn = 8

><

>:

1

1−q |q| < 1 +∞ q ≥ 1 6 ∃ q ≤ −1

(7)

Studio del carattere di una serie. Esempi

Esempi

X+∞

n=0

qn serie geometrica di ragione q. Essa risulta:

convergente per |q| < 1 e X+∞

n=0

qn = 1 1 − q divergente per q ≥ 1

irregolare per q ≤ −1.

X+∞

n=1

1

n serie armonica. `E divergente.

X+∞

n=0

(−1)n E una serie` irregolare.

(8)

Studio del carattere di una serie. Esempi

Esempi

X+∞

n=0

qn serie geometrica di ragione q. Essa risulta:

convergente per |q| < 1 e X+∞

n=0

qn = 1 1 − q divergente per q ≥ 1

irregolare per q ≤ −1.

X+∞

n=1

1

n serie armonica. `E divergente.

X+∞

n=0

(−1)n E una serie` irregolare, infatti s0 = 1, s1 = 1 − 1 = 0, s2 = 1 − 1 + 1 = 1, ... sn =

 1 se n `e pari 0 se n `e dispari

• quindi 6 ∃ lim

n→+∞sn

(9)

La serie di Mengoli

X+∞

n=1

1

n2 + n serie di Mengoli

scomposizione in fratti semplici: 1

n2 + n = 1

n − 1

n + 1 =⇒

X+∞

n=1

1

n − 1 n + 1

s1 = 1 − 12

s2 = 1 − 12 + 1213 = 1 − 13 .

. .

sn = 1 − n+11 sn → 1 per n → +∞

la serie di Mengoli converge e la sua somma `e 1,

X+∞

n=1

1

n2 + n = 1

(10)

Condizione necessaria affinch` e una serie converga

Proposizione Condizione necessaria affinch`e la serie X+∞

n=0

an

converga `e che il termine generale an tenda a zero, cio`e an → 0, per n → +∞.

Attenzione La precedente condizione non `e sufficiente a garantire la convergenza della serie. Infatti, la serie armonica

X+∞

n=1

1

n verifica n1 → 0, per n → +∞ ma `e una serie divergente.

(11)

Condizione necessaria affinch` e una serie converga

Proposizione Condizione necessaria affinch`e la serie X+∞

n=0

an

converga `e che il termine generale an tenda a zero, cio`e an → 0, per n → +∞.

Dimostrazione

an = sn − sn−1 =⇒ lim

n→+∞an = lim

n→+∞sn − sn−1

Poich`e la serie converge sn → s ∈ R, quindi

n→+∞lim an = lim

n→+∞sn − sn−1 = lim

n→+∞sn − lim

n→+∞sn−1 = s − s = 0.

(12)

Serie a termini non negativi

Definizione Si dice che la serie P an `e a termini non negativi quando an ≥ 0 per ogni n.

sn = sn−1 + an ≥ sn−1, per ogni n

La successione {sn} delle somme parziali `e monotona crescente. Quindi ammette limite in R ∪ {+∞}.

Teorema Una serie P an a termini non negativi o `e convergente oppure diverge a +∞.

(13)

Serie a termini non negativi Criteri di convergenza

Criteri di convergenza: Condizioni sufficienti a garantire la convergenza della serie data.

(14)

Serie a termini non negativi. Criterio del confronto

Criterio del confronto Siano P an e P bn due serie a termini non negativi ed esista N ∈ N tale che an ≤ bn per ogni n ≥ N. Allora valgono le seguenti implicazioni:

i) P bn convergente =⇒ P an convergente;

ii) P an divergente =⇒ P bn divergente.

Quando laserie maggiorante P bn `e convergente, allora lo `e anche la serie minorante P an.

Viceversa, quando la serie minorante P an `e divergente, lo `e anche la serie maggiorante P bn

(15)

Serie a termini non negativi. Criterio del confronto

Criterio del confronto Siano P an e P bn due serie a termini non negativi ed esista N ∈ N tale che an ≤ bn per ogni n ≥ N. Allora valgono le seguenti implicazioni:

i) P bn convergente =⇒ P an convergente;

ii) P an divergente =⇒ P bn divergente.

Dimostrazione del punto i) Per semplicit`a di ragionamento supponiamo an ≤ bn per ogni n. Sia sn somma parziale n-esima di P an, sn = a0 + a1 + a2 + ... + an;

tn somma parziale n-esima di P bn, tn = b0 + b1 + b2 + ... + bn.

(16)

Serie a termini non negativi. Criterio del confronto

Criterio del confronto Siano P an e P bn due serie a termini non negativi ed esista N ∈ N tale che an ≤ bn per ogni n ≥ N. Allora valgono le seguenti implicazioni:

i) P bn convergente =⇒ P an convergente;

ii) P an divergente =⇒ P bn divergente.

Dimostrazione del punto i) Per semplicit`a di ragionamento supponiamo an ≤ bn per ogni n. Sia sn somma parziale n-esima di P an, sn = a0 + a1 + a2 + ... + an;

tn somma parziale n-esima di P bn, tn = b0 + b1 + b2 + ... + bn.

Sappiamo che

• sn ≤ tn per ogni n

• tn → t ∈ R per n → +∞ ⇐⇒ P bn = t

• sn → s ∈ R ∪ {+∞}, per n → +∞ cio`e {sn} ha limite

(17)

Serie a termini non negativi. Criterio del confronto

Criterio del confronto Siano P an e P bn due serie a termini non negativi ed esista N ∈ N tale che an ≤ bn per ogni n ≥ N. Allora valgono le seguenti implicazioni:

i) P bn convergente =⇒ P an convergente;

ii) P an divergente =⇒ P bn divergente.

Dimostrazione del punto i) Sia

sn somma parziale n-esima di P an, sn = a0 + a1 + a2 + ... + an;

tn somma parziale n-esima di P bn, tn = b0 + b1 + b2 + ... + bn.

Sappiamo che

• sn ≤ tn per ogni n

• tn → t ∈ R per n → +∞ ⇐⇒ P bn = t

• sn → s ∈ R ∪ {+∞}, per n → +∞ cio`e {sn} ha limite

Allora sn → s ≤ t poich`e i limiti conservano le dsuguaglianze e quindi P an converge.

(18)

Serie a termini non negativi Criterio del confronto asintotico

Criterio del confronto asintotico Se le due successioni {an} e {bn} sono asintotiche:

an ∼ bn, cio`e lim

n→+∞

an

bn = 1

allora le corrispondenti serie P an e P bn hanno lo stesso carattere (cio`e o sono entrambe convergenti o sono entrambe divergenti).

(19)

Serie armonica generalizzata

X+∞

n=1

1

nα α > 0

Essa risulta:

divergente per α ≤ 1 convergente per α > 1

(20)

Serie armonica generalizzata

X+∞

n=1

1

nα α > 0 divergente per α≤ 1 convergente per α> 1

Infatti

(i) α ∈ (0, 1). Si ha che n1 < 1 per ogni n.

Quindi la serie armonica P 1

n `e una minorante divergente di P 1

Per il criterio del confronto (con la serie armonica) P 1

diverge.

(ii) α = 2. Si ha che 1

n2n2+n1 .

Ricordiamo che la serie di Mengoli P 1

n2+n converge.

Per il criterio del confronto asintotico (con la serie di Mengoli) P 1

n2 converge.

(iii) α > 2. Si ha che 1 < 1

n2 per ogni n.

Quindi la serie P 1

n2 `e una maggiorante convergente di P 1

Per il criterio del confronto (con la serie armonica generalizzata P 1

n2 ) la serie P 1

converge.

(21)

Osservazione importante sulle serie asintotiche

X+∞

n=1

1

n2 = π2 6 ,

X+∞

n=1

1

n2 + n = 1

ricordiamo che: 1

n2n2+n1

Il criterio del confronto asintotico ci dice che due serie (a termini non negativi) asintotiche hanno lo stesso carattere.

L’esempio precedente mostra che non hanno, di norma, anche la stessa somma.

(22)

Serie a termini non negativi. Criterio della radice

Criterio della radice Sia P an una serie a termini non negativi. Supponiamo che esista il seguente limite:

n→+∞lim

n an = l;

si ha:

i) se l < 1 la serie `e convergente;

ii) se l > 1 la serie `e divergente;

iii) se l = 1 nulla si pu`o concludere.

Dimostrazione del punto i)

• Da √n an ≥ 0, poich`e i limiti conservano le disuguaglianze, segue che l ≥ 0.

• Poich`e l < 1 possiamo prendere  > 0 tale che l +  < 1.

• Dalla definizione di limite esiste N ∈ N tale che √n an ≤ l +  < 1 per ogni n > N.

(23)

Serie a termini non negativi. Criterio della radice

Criterio della radice Sia P an una serie a termini non negativi. Supponiamo che esista il seguente limite:

n→+∞lim

n

an = l;

si ha:

i) se l < 1 la serie `e convergente;

ii) se l > 1 la serie `e divergente;

iii) se l = 1 nulla si pu`o concludere.

Dimostrazione del punto i)

• Da √n an ≥ 0, poich`e i limiti conservano le disuguaglianze, segue che l ≥ 0.

• Poich`e l < 1 possiamo prendere  > 0 tale che l +  < 1.

• Dalla definizione di limite esiste N ∈ N tale che √n an ≤ l +  < 1 per ogni n > N.

• Elevando alla potenza n otteniamo an ≤ (l + )n per ogni n > N .

(24)

Serie a termini non negativi. Criterio della radice

Criterio della radice Sia P an una serie a termini non negativi. Supponiamo che esista il seguente limite:

n→+∞lim

n

an = l;

si ha:

i) se l < 1 la serie `e convergente;

ii) se l > 1 la serie `e divergente;

iii) se l = 1 nulla si pu`o concludere.

Dimostrazione del punto i)

• Poich`e l < 1 possiamo prendere  > 0 tale che l +  < 1.

• Dalla definizione di limite esiste N ∈ N tale che √n an ≤ l +  < 1 per ogni n > N.

• Elevando alla potenza n otteniamo an ≤ (l + )n per ogni n > N .

• Osserviamo che P (l + )n `e una serie geometrica di ragione l +  ∈ (0, 1) quindi convergente.

• Allora P a ha una maggiorante convergente e, quindi, converge per il criterio del confronto

(25)

Serie a termini non negativi. Criterio del rapporto

Criterio del rapporto Sia P an una serie a termini positivi (cio`e an > 0 per ogni n). Supponiamo che esista il seguente limite:

n→+∞lim

an+1

an = l si ha:

i) se l < 1 la serie `e convergente;

ii) se l > 1 la serie `e divergente;

iii) se l = 1 nulla si pu`o concludere.

(26)

Serie a termini di segno variabile. Convergenza assoluta

Data l’arbitraria serie P an, si osservi che la serie dei valori assoluti P |an|

`e a termini non negativi.

Proposizione Se la serie P |an| `e convergente, allora lo `e anche P an.

Definizione Una serie P an si dir`a assolutamente convergente quando converge P |an|.

Osservazione La precedente proposizione si pu`o riformulare nel seguente modo l’assoluta convergenza =⇒ la convergenza

(27)

Serie a termini di segno alterno.

Si incontrano nello studio delle funzioni esponenziali, logaritmiche, goniometriche.

X+∞

n=0

(−1)nan, an ≥ 0 per ogni n

Criterio di Leibnitz Consideriamo la serie a segni alterni P(−1)nan (con an ≥ 0 per ogni n). Se

i) la successione {an} `e decrescente;

ii) an → 0 per n → +∞.

Allora la serie converge.

(28)

Serie armonica generalizzata a segni alterni

X+∞

n=1

(−1)n 1

nα α > 0

Applicando il criterio di Leibnitz si ottiene che la serie armonica generalizzata a segni alterni converge per ogni α > 0.

Di conseguenza P(−1)n 1n `e l’esempio di una serie che converge, ma non converge assolutamente.

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