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SERIE A: GARRONE CEDE LA SAMPDORIA, IL NUOVO PRESIDENTE E MASSIMO FERRERO

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Academic year: 2022

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SERIE A: GARRONE CEDE LA SAMPDORIA, IL NUOVO PRESIDENTE E’ MASSIMO FERRERO

(AGENPARL) – Roma, 12 giu – Edoardo Garrone ha convocato oggi u n a c o n f e r e n z a s t a m p a p e r a n n u n c i a r e l a v e n d i t a della Sampdoria a Massimo Ferrero. Una vita da sampdoriano, dodici anni dentro l’Unione Calcio Sampdoria. Per Edoardo Garrone il 12 giugno 2014 non sarà mai più un giorno come gli altri. Il 12 giugno 2014 resterà infatti l’ultimo giorno da presidente e proprietario – insieme con la sua famiglia – del club di Corte Lambruschini. L’ormai ex numero uno si presenta nella conferenza stampa da lui convocata in mattinata e, per non farsi tradire dall’emozione, si affida ad un testo di saluto, redatto dalla sua stessa mano. «In dodici anni di gestione della Sampdoria da parte della famiglia Garrone – attacca -, ho l’orgoglio di poter dire che è come se avessimo salvato due volte la società: la prima, con mio padre alla guida, è avvenuta l’11 gennaio 2002; mentre la seconda volta è riconducibile alla retrocessione di tre anni fa. Quella discesa in B, con la fuoriuscita di alcuni dei collaboratori che per nove anni hanno guidato la società, ha causato una voragine, sia a livello amministrativo sia di finanze».

Sicurezza. «Tutti questi anni alla guida della Sampdoria – continua Garrone – ci sono costati fatica, sudore, qualche amarezza e anche qualche soddisfazione. La mia famiglia ha speso molte forze in questo progetto, perché ci siamo mossi in un mondo che è molto ma molto diverso da quello che siamo abituati a conoscere. Avevo preso un impegno con mio padre e con la mia famiglia, e ho fatto del mio meglio. I nostri obiettivi al momento dell’acquisto della Sampdoria erano due ed erano chiari: il primo era quello di mettere in sicurezza la società, il secondo quello di passare la mano. Negli ultimi

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tre anni abbiamo reso la Sampdoria solida finanziariamente: il club ha un patrimonio sportivo valido e un amministrazione s o l i d a e c o m p e t e n t e . C i s o n o i d e e e p r o g e t t i c h e salvaguarderanno il futuro, permettendo altre fonti di i n t r o i t i , c o m e l ’ i d e a s t a d i o e i l r i f a c i m e n t o o l’individuazione di un nuovo centro sportivo».

Serietà. «In queste stagioni si sono proposte vari persone – dice Edoardo avviandosi alla conclusione -, ma proposte davvero percorribili nessuna. Tra Italia e estero abbiamo lavorato con grande discrezione, cercando il profilo giusto a cui affidare la società. Ciò è successo poco tempo fa, con le caratteristiche che piacciono alla mia famiglia: serietà, concretezza e organizzazione. Solo stamattina, dopo vari consigli di amministrazione, posso annunciare che la Sampdoria ha un nuovo proprietario, Massimo Ferrero, al quale auguro di fare meglio di quanto ho fatto io. Grazie e forza Sampdoria sempre».

ECCO MASSIMO FERRERO, IL NUOVO NUMERO UNO SI PRESENTA:

«Sono onorato di mettere questa maglia, perché la ricevo da Edoardo Garrone, una persona per bene e di spessore, tra le più oneste e corrette che io abbia conosciuto. Il presidente ha agito nell’interesse della Sampdoria, non il mio, né il suo, ma solo quello della Sampdoria». Queste le prime parole da sampdoriano di Massimo Ferrero, 63 anni da compiere il prossimo 5 agosto, romano, produttore cinematografico di livello mondiale e nuovo numero uno del club blucerchiato.

«Chi sono lo sapete – prosegue dalla Sala Magellano dello Starhotel President di Brignole dopo il passaggio di consegne -. Nasco in un teatro di posa, a Cinecittà. Mi ha dimenticato lì mio nonno e se non fosse stato per mia nonna forse sarei ancora lì. Ho prodotto oltre 60 film e ne ho girati 150 o anche di più. Sono un’artista di seconda generazione, originario di Torino ma romano di nascita e adozione».

Predecessori. L’eredità che raccoglie è pesante, la sfida è

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nuova e stimolante. «Io sono molto felice e molto ispirato – rivela Ferrero -. I miei predecessori, prima Mantovani e i Garrone sono inimitabili, sono uomini che hanno fatto l’Italia. E io spero di continuare ciò che hanno fatto loro.

Il mio arrivo un fulmine a ciel sereno? Sono due anni e mezzo che inseguo questo sogno e oggi, al termine di una trattativa estenuante, finalmente lo realizzo: volevo essere il presidente della Sampdoria e lo sono diventato. L’incontro con il dottor Garrone è piuttosto recente, ma ci siamo subito capiti».

Piani. «Non vi dirò le cifre dell’acquisto della Sampdoria – taglia corto – perché non mi occupo di numeri: io faccio cinema e sono un tifoso di calcio. Posso solo nuovamente dirvi che è stato fatto il bene della Sampdoria, non il mio né quello dei Garrone. Piani futuri? Vivrò a Genova e sarò presente, ho incontrato la dirigenza solo pochi istanti fa, devo incontrare ancora tutto lo staff e poi vedremo e valuteremo».

Vittorie. Calcio e cinema è un connubio già noto, e a Napoli sta funzionando bene. «De Laurentiis si è ispirato a me nel cinema, ora sarò io a inseguire lui – scherza -. Ma sul campo il risultato sarà 3-1 per noi. Lo saluto e lo aspetto da avversario. Mihajlovic? È il numero uno, sono un suo grande fan. Un ritorno di Cassano dopo il Mondiale? Perché no? Sarà una decisione però che prenderà Mihajlovic. Io voglio vincere, voglio promettere grandi vittorie e un calcio-spettacolo. Un paragone con un film? Voglio una Sampdoria come Ben-Hur».

IL PROFILO DI MASSIMO FERRERO, IL NUOVO PRESIDENTE DELL’U.C.

SAMPDORIA:

Una vita da cinema, una vita per il cinema. A partire da oggi, però, Massimo Ferrero dovrà occuparsi di un altro tipo di film. Il film in questione è quello che dal 1946 si

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chiama Unione Calcio Sampdoria; un racconto straordinario che condiziona le vite di migliaia di persone, una sorta di favola – a volte esaltante, a volte triste ma sempre fiera ed orgogliosa; una grande famiglia che intende continuare a dire la propria nel calcio italiano. Da adesso lo farà con un uomo nuovo per questo settore, Ferrero appunto, il diciassettesimo presidente della storia blucerchiata.

Gli inizi. Nato a Roma il 5 agosto 1951, nella Capitale vive e lavora nell’ambiente dello spettacolo fin da bambino. Appena diciottenne inizia la carriera in produzione e percorre tutto l’iter sino a ricoprire il ruolo di direttore di produzione (dal 1974 al 1983). Nel 1983 raggiunge il proprio obiettivo realizzando diverse pellicole in qualità di organizzatore generale prima e produttore esecutivo successivamente (dal 1983 al 1996). Nel frattempo, nel 1994, inizia la sua attività di Produttore Indipendente. Un anno più tardi, su incarico del Governo Cubano, progetta e crea il Cinema di Stato a Cuba che si concretizzerà poi con la costituzione del ICAIC. Nel 1996 produce il primo di una lunga serie di film che negli ultimi anni è stata caratterizzata da importanti nomi e da riconoscimenti e negli anni a seguire consolida la sua società di produzione cinematografica e televisiva grazie anche alla preziosa collaborazione della figlia Vanessa.

Azienda. La sua grande passione per il cinema si consacra con l’acquisizione di 60 sale cinematografiche dando vita così al Ferrero Cinemas Group, tra i quali il cinema Adriano diventa un punto di riferimento per prime cinematografiche di grande prestigio. Il gruppo Ferrero si occupa di cinema a 360 gradi, dalla realizzazione di produzioni culturali, come film, fiction e documentari, alla loro distribuzione. Seguire una pellicola dalla produzione alla distribuzione, grazie all’esperienza di Massimo Ferrero e della sua azienda, fa sì che le sale Massimo Ferrero Cinemas – il primo gruppo cinematografico indipendente italiano – siano dei veri e propri luoghi di fruizione culturale e d’intrattenimento, a

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disposizione del pubblico.

(fonte UC Sampdoria)

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