Criticità gestionali e contabili degli Enti in pre-dissesto, equilibri di bilancio

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Criticità gestionali e contabili degli Enti in pre-dissesto,

equilibri di bilancio

Maria Lombardi

Responsabile del Servizio finanziario del Comune di Guidonia Montecelio

Il risanamento degli enti locali nei piani di riequilibrio finanziario pluriennale Città metropolitana di Roma Capitale

Palazzo Valentini 24 giugno 2019

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ENTI IN PRE DISSESTO FINANZIARIO

Il Comune non può fallire o meglio, non può smettere di essere, perché svolge compiti essenziali per la comunità associata

Considerazioni iniziali

Versanti in cui si declina lo squilibrio finanziario dei Comuni:

Separazione tra indirizzo politico e gestione Problematicità dei controlli

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ENTI IN PRE DISSESTO FINANZIARIO – RICORSO ALLA PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO. DEFINIZIONE: sono gli Enti per i quali sussistono disequilibri strutturali in grado di provocare il dissesto finanziario e le misure di cui agli art. 193 e 194 Tuel non sono sufficienti a ripristinare gli equilibri di bilancio (Art. 243 bis, ter, quater, sexies).

❑ dalla sua introduzione nel 2012, e sino a fine 2017, 196 procedure in corso o in istruttoria;

❑ tra il 2012 e il 2017, circa il 3% ha attivato la procedura di riequilibrio.

Alcuni dati statistici e considerazioni

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Flusso procedurale per il riequilibrio

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CRITICITA’ TIPICHE NEGLI ENTI IN PRE DISSESTO

EQUILIBRI DI BILANCIO

❑

Non corretta applicazione degli istituti contabili;

❑

Mancato accantonamento rischi potenziali e debiti fuori bilancio;

❑

Sforamento parametri di deficitarietà;

❑

Mancata copertura del disavanzo;

❑

Mancato rispetto dei vincoli di finanza pubblica.

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INDEBITAMENTO

❑

Costante e reiterato utilizzo Anticipazione di Tesoreria;

❑

Mancata restituzione Anticipazione di Tesoreria al 31 dicembre;

❑

Errata contabilizzazione Anticipazione di Liquidità di cui al DL 35/2013;

❑

Errato utilizzo.

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VINCOLI DI SPESA, mancato rispetto:

❑

Contenimento spese di personale;

❑

Contenimento spesa di funzionamento;

❑

Copertura dei servizi pubblici;

❑

Contenimento spese ex dl 78/2010.

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AZIONI CORRETTIVE

❑ art. 43 del D.L. 133/2014 (cosiddetto «Sblocca Italia»). Gli Enti Locali che hanno deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale possono utilizzare il Fondo di Rotazione di cui all’art. 243-ter del TUEL per il ripiano del disavanzo di amministrazione accertato e per il finanziamento dei debiti fuori bilancio. In tale ipotesi gli Enti iscrivono le risorse ottenute tra le Entrate nel Titolo II, Categoria 01 mentre la restituzione delle medesime risorse è iscritta in spesa al titolo primo, intervento 05. Le misure di riequilibrio conseguenti all’accesso al fondo di rotazione sono specificatamente individuate all’art. 243 bis, comma 9, del TUEL.

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La quota assegnabile per ente locale è fissata in € 300 per abitante per i comuni;

Le disponibilità stanziate fino al 2016 non sono state interamente utilizzate in quanto le richieste sono risultate inferiori alle disponibili;

L’accesso al fondo di rotazione impone l’obbligo di riduzione delle spese di personale e delle spese correnti a decorrere dall’esercizio successivo (cfr art.

243 bis, comma 9, del D.Lgs 267/2000):

✓ Riduzione spese di personale;

✓ Riduzione macroaggregato per servizi del 10% nel quinquennio;

✓ Riduzione macroaggregato per trasferimenti del 25% nel quinquennio;

✓ Blocco indebitamento tranne eccezioni specifiche nel caso di specie.

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❑

limitazione al ricorso alle entrate di carattere straordinario, recuperando margini nella capacità di riscossione con misure organizzative e procedurali;

❑

adeguata ricognizione del contenzioso ed analisi dei rischi di soccombenza (costituzione, in osservanza dei principi contabili, di un adeguato accantonamento fondo rischi potenziali);

❑

riduzione della spesa corrente attraverso misure organizzative idonee

a realizzare gli obiettivi programmati quali la razionalizzazione delle

spese, la programmazione e il monitoraggio delle procedure

concernenti la realizzazione di lavori e di approvvigionamento di beni

e servizi, la verifica delle spese per utenze al fine del contenimento

dei relativi costi.

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❑ Utilizzo entrate da alienazione beni patrimoniali:

✓ possono finanziare spese correnti nei seguenti casi (cfr Corte Conti Lombardia 81/2017/PAR):

art. 255, comma 9, TUEL ipotesi di dissesto;

art. 243-bis, comma 8, lettera g) procedura di riequilibrio;

art. 2, comma 4, D.M. 2 aprile 2015 ripiano maggior disavanzo;

riduzione dell’indebitamento ai sensi dell’art. 1, comma 443 , della Legge 228/2012 e art. 56 bis del D.L. 69/2013 convertito dalla legge 98/2013;

✓ legge finanziaria 205/2017 ha consentito per gli anni 2018/2020 l’utilizzo per il finanziamento delle quote capitale dei mutui e prestiti in ammortamento nell’anno ma solo agli enti locali che con riferimento al bilancio consolidato hanno un rapporto tra totale immobilizzazioni e debiti da finanziamento superiore a 2, in sede di bilancio di previsione non registrino incrementi di spesa corrente ricorrente, siano in regola con gli accantonamenti al fondo crediti dubbia esigibilità. La legge 12 dell’11.02.2019, art. 11 bis, comma 4, ha soppresso le parole per gli anni 2018/2020 di fatto consolidando l’utilizzo.

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❑

BUONE PRATICHE PER LA CORRETTA APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI

➢ Verifica ed aggiornamento del Regolamento di Contabilità tenendo conto delle criticità procedurali peculiari dell’Ente (quali ad esempio le cessioni dei crediti, competenza finanziaria potenziata, corretto utilizzo delle partite di giro, etcc) e riconducendo alla corretta attribuzione delle competenze gestionali dei singoli Dirigenti gestori del PEG.

➢ Verifica del sistema contabile in uso;

➢ tracciabilità delle procedure;

➢ controlli sulle procedure di affidamento.

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➢ Analisi delle risorse interne;

➢ valutazioni in merito alla tipologia di gestione dei tributi ed alle azioni di recupero delle entrate da evasione tributaria per il miglioramento della riscossione e, di conseguenza, dei termini di pagamento nei confronti dei fornitori;

➢ costituzione di appositi Uffici di Audit Entrate;

➢ accantonamento di un congruo FCDE ispirato ai principi della prudenza tenendo conto dell’importo dei residui attivi;

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❑ INTERVENTO SULLE PROCEDURE DI ACCERTAMENTO E RISCOSSIONE

❑ MONITORAGGIO COSTANTE SUGLI EQUILIBRI DI BILANCIO

➢ Ulteriore rispetto al 31.07 con cadenza trimestrale al fine di prevenire situazioni di squilibrio. Intervenire tempestivamente per superare criticità.

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❑

RESPONSABILIZZAZIONE DEL DECISORE DEL BILANCIO

La nuova struttura del programma di spesa come aggregato diretto al perseguimento dei risultati in termini di prodotti e servizi finali allo scopo di conseguire gli obiettivi stabiliti nell’ambito delle missioni sulle quali è articolata la politica di bilancio. Piano della Performance.

❑

UTILIZZO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

controllo di regolarità amministrativa e contabile, controllo di gestione, valutazione del personale dirigenziale, valutazione e controllo strategico.

In particolare: art. 147 TUEL

art. 196 TUEL

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Gestione funzionale e misure organizzative nelle procedure di riequilibrio 16 Verifica della compatibilità delle previsioni e a consuntivo con il Piano di Riequilibrio approvato dalla Corte dei Conti.

➢ L’obiettivo è ricondurre la gestione amministrativa e finanziaria a criteri di maggior rigore e di aderenza alle prescrizioni normative e ai principi contabili.

➢ Le misure correttive sono finalizzate al superamento dei comportamenti difformi di sana gestione finanziaria e per ripristinare l’equilibrio strutturale di bilancio, ripianare il disavanzo di amministrazione, finanziare i debiti fuori bilancio, ricognizzare e quantificare i fattori di squilibrio.

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ADEMPIMENTI RICOGNITIVI NELLA PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO

Monitoraggi periodici nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale

➢ Art. 243 quater, comma 6, TUEL. L’Organo di Revisione economico-finanziaria dell’ente trasmette al Ministero dell’Interno e alla competente Sezione Regionale della Corte dei Conti, entro 15 giorni successivi alla scadenza di ciascun semestre, una relazione sullo stato di attuazione del piano e sul raggiungimento degli obiettivi intermedi fissati dal piano stesso, nonché, entro il 31 gennaio dell’anno successivo all’ultimo di durata del piano, una relazione finale sulla completa attuazione dello stesso e sugli obiettivi di riequilibrio raggiunti;

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CONCLUSIONI

Procedura di riequilibrio=obiettivo sfidante

Siamo il silenzio che resta dopo le parole Siamo la voce che può arrivare dove vuole

Siamo il confine della nostra libertà Siamo noi l’umanità

Siamo il diritto di cambiare tutto e di ricominciare Ognuno gioca la sua parte in questa grande scena

ognuno ha i suoi diritti Ognuno ha la sua schiena per sopportare il peso di ogni scelta

il peso di ogni passo il peso del coraggio

(da «Il peso del coraggio» F. Mannoia – Prisco, 2019)