S TABILIMENTO ECOBAT S . R . L .
MARCIANISE ,VIA CASAPUZZANO- ZONA INDUSTRIALE
SCHEDA INFORMATIVA
SUL PIANO DI EMERGENZA ESTERNA
1) DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE DELL’AREA INTERESSATA DALLA PIANIFICAZIONE
Inquadramento territoriale
Comune di Marcianise Prot. n. 0033793 del 21-06-2021 arrivo
●
Inquadramento territorialeParte descrittiva :
a) Coordinate geografiche dello stabilimento: Long. 14° 17’ 37’’ Lat. 41° 0’ 55’’
b) Caratteristiche geomorfologiche dell‟area interessata: terreno pianeggiante c) Altezza sul livello del mare: 33 m. s.l.m.
d) Infrastrutture: Casello autostradale Caserta Sud a 2,4 Km Stazione ferroviaria Marcianise a 2,4 Km Linea ferroviaria Na-CE a 1,5 Km Linea ferroviaria a servizio ASI a 0,230 Km Strada Provinciale 335 a 0,235 Km Ex S.S. 87 NC a 0,00 Km Strada Provinciale 19 a 0,020 Km
- civile abitazione in via Leonardo da Vinci a 400 m
- ulteriore civile abitazione in via Trentola n.1 a 400 m - depuratore a 1.840 m
Non sono presenti ospedali, chiese, cimiteri, scuole a distanze inferiori a 500 m.
Il Comune di Marcianise confina con i comuni della provincia di Caserta e della provincia di Napoli:
CASERTA
Gricignano di Aversa, Carinaro, Succivo, Orta di Atella, S. Maria Capua Vetere, Macerata Campania, Portico di Caserta, Capodrise, S. Marco Evangelista e Maddaloni.
NAPOLI
Caivano e Acerra.
Nome della Società ECOBAT SRL
Denominazione dello stabilimento ECOBAT
Regione Campania
Provincia Caserta
Comune Marcianise
Indirizzo via Casapuzzano zona industriale
CAP 80125
Telefono 0823827969
Indirizzo PEC ecobatit@pec.it
Comune di Marcianise Prot. n. 0033793 del 21-06-2021 arrivo
Ubicazione dello Stabilimento
Lo stabilimento Ecobat è ubicato a circa 0,750 Km. dal centro abitato del Comune di Marcianise in direzione Sud. Il territorio comunale è pianeggiante con un altitudine media di 33 metri s.l.m.
Lo Stabilimento è situato in una zona industriale dell'abitato di Marcianise
Elementi territoriali e ambientali vulnerabili
I dati individuati sono sia quelli relativi agli insediamenti e alle infrastrutture presenti all‟interno dell‟area potenzialmente interessate dall‟incidente rilevante (500 m. dal camino) che quelli con un‟estensione non inferiore al raggio di 2.5 km. dallo stabilimento
Insediamenti e infrastrutture ubicate nel raggio di 500 m. dal camino dello stabilimento
.
n. Denominazione Destinazione d‟uso Orari d‟uso Luogo
aperto
Luogo chiuso
1 Totaro srl Progettazione e assemblaggio
impianti elettrici
Si
2 METAL COOP Raccolta, stoccaggio, trattamento
e recupero di rifiuti speciali non pericolosi
Si
3 SILAN Martina Cash srl Commercio all‟ingrosso detersivi e altri prodotti
Si 4 ENTALPIA insediamento
produttivo
Consulenza, progettazione e produzione di impianti di condizionamento e di tubisteria
navale, civile, industriale e nucleare.
Sì
5 FIADO srl insediamento produttivo
Trattamento e smaltimento di altri rifiuti non pericolosi
Sì
6 INSEDIAMENTO
PRODUTTIVO
In corso verifiche da parte del Comune
Si
7 INSEDIAMENTO
PRODUTTIVO
In corso verifiche da parte del Comune
si
8 INSEDIAMENTO
PRODUTTIVO
In corso verifiche da parte del Comune
Sì
9 INSEDIAMENTO
PRODUTTIVO DISMESSO
In corso verifiche da parte del Comune
10 Piscina all‟aperto Cocos Park Piscina Si
11 Velodromo comunale Gare ciclistiche e manifestazioni varie
Non definibile preventivame nte
Area
parcheggio 500
m Si
12 V.B.F. Engineering srl Produzione calce si
Comune di Marcianise Prot. n. 0033793 del 21-06-2021 arrivo
Insediamenti e infrastrutture ubicate nel raggio di 2.5 Km. dallo stabilimento .
n. Denominazione Destinazione d‟uso Orari d‟uso Luogo
aperto
Luogo chiuso
14 Prochin Italia Produzione e vendita
silicati e prodotti chimici industriali
Intera giornata
Agglomerato industriale Pascarola
15 Oromare Produzione corallo Intera giornata Si
16 Stadio Progreditur Incontri calcistici e sedute allenamento
Non definibile preventivamente
Si
17 Tarì Polo orafo Intera giornata Si
18 Ospedale Civile Intera giornata Si
19 Stazione ferroviaria Intera giornata Si
20 Polo della qualità Intera giornata Si
21 Autostrada A1 Strada di grande
comunicazione
Si
12 Strada Statale 335 Strada di grande
comunicazione
Si 6 Attraversamento
Ferroviario
Nodo di interscambio T.A.V.
Si 5 Attraversamento nodo
ferroviario
Interporto Marcianise- Maddaloni (Scalo
Merci)
Si
R.R. Andolfi srl Commercio ingrosso indumenti usati
Si
Lo stabilimento di cui trattasi è ubicato in zona sismica “zona 2” ai sensi dell‟Ordinanza Ministeriale n° 3274 del 20/03/2003.
Descrizione sintetica dello Stabilimento
L' attività soggetta a notifica è la seguente:
Produzione Pb e leghe Pb in pani e blocchi provenienti da recupero batterie esauste e residui piombosi.
Descrizione del Processo/Attivita'
Nello stabilimento si effettua il processamento di accumulatori esausti da rottamare, contenenti piombo, con conseguente produzione di piombo metallico, di leghe del piombo inpani , di plastiche e acido cloridrico al 20% destinati alla vendita. Il processo di lavorazione è quello tipico dellefonderie del cosiddetto “piombo secondario” . Il ciclo produttivo è suddiviso in 5 fasi:
• Preparazione dei rottami;
• Frantumazione e desolforazione;
• Fusione;
• Raffinazione e colata;
• Trattamento acque di processo.
Lo stabilimento è stato logicamente suddiviso, ai fini della sua classificazione con metodi speditivi (DPCM31/03/1989-DMA20/10/1998), nelle seguenti unità logiche:
1 UNITA‟ DI TRAVASO Pastello 2 SEZIONE DI SEPARAZIONE Pastello 3 STOCCAGGIO PLASTICHE mix plastiche 4 STOCCAGGIO MATERIE PRIME Pastello 5 IMPIANTO DI DESOLFORAZIONE Pastello 6 FILTRO PASTELLO Pastello
7 FORNI DI FUSIONE Metano
8 STOCCAGGIO ZOLFO zolfo granulare
9 STOCCAGGIO SODA CAUSTICA Soda caustica 10 SISTEMA DI ABBATTIMENTO Polvere di piombo
11 STOCCAGGIO SCORIE Scorie metalliche solide contenenti piombo 12 RAFFINERIA Metano
13 STOCCAGGIO FOSFORO ROSSO 14 TUBAZIONE METANO Metano 15 STOCCAGGIO ACETILENE Acetilene 16 STOCCAGGIO OSSIGENO Ossigeno
Comune di Marcianise Prot. n. 0033793 del 21-06-2021 arrivo
17 IMPIANTO TRATTAMENTO ACQUE Acido solforico
Planimetria dell’Impianto
● informazioni sulle sostanze pericolose utilizzate e/o prodotte e/o stoccate:
la quantità massima di prodotti pericolosi (come definiti in Allegato 1 DLgs 105/2015 (parte 1 e 2) mediamente presente (su base annua) è di seguito riportata1:
Nome sostanza Numero CAS
Quantità massima detenuta o
prevista (tonnellate)
Quantità limite (tonnellate delle sostanze pericolose di cui all’articolo 3, comma 1, lettera
l) per l’applicazione di:
Categoria delle sostanze pericolose conformemente
al regolamento (CE) n.1272/2008 Requisiti di
soglia inferiore
Requisiti di soglia superiore
ARSENICO METALLICO 7440-38-2 12 50 200 H2
SELENIO METALLICO 7782-49-2 1 50 200 H2
FOSFORO ROSSO AMORFO 7723-14-0 0,25 5000 50000 P7
PASTELLO DI PIOMBO
94551-99-2
3.816 200 500 E1
SCORIE DI PIOMBO 3.030 200 500 E1
MIX BATTERIE 4.500 200 500
E1
INTERMEDI DI LAVORAZIONE 300 200 500
E1
FANGHI DI LAVORAZIONE 130 200 500 E1
METANO 0,03 10 50 P2
ACETILENE 74-86-2 0,06 5 50 P2
OSSIGENO 7782-44-7 68 200 2000 P4
1 Le leghe Ca/Al/Sb/Se - numero CAS 7762-49-2 - Quantità massima detenuta 2 tons- non sono inserite in tabella in quanto non comprese nelle sostanze pericolose di cui all'art.3 comma 1 letteraI9 DLgs 105/2015
Comune di Marcianise Prot. n. 0033793 del 21-06-2021 arrivo
Nome sostanza Numero CAS
Quantità massima detenuta o
prevista (tonnellate)
Quantità limite (tonnellate delle sostanze pericolose di cui all’articolo 3, comma 1, lettera
l) per l’applicazione di:
Categoria delle sostanze pericolose conformemente
al regolamento (CE) n.1272/2008 Requisiti di
soglia inferiore
Requisiti di soglia superiore
GASOLIO 12,5 500 2000 E2
P5C
CALCIO METALLICO****** 7429-90-5 3 100 500 O2
2) NATURA DEI RISCHI
1) L‟evento incidentale, significativo ai fini Seveso, che può verificarsi all‟interno dello stabilimento Eco-Bat - come confermato dall‟aggiornamento del Rapporto di Sicurezza trasmesso alla Direzione Regionale Vigili del Fuoco della Campania Prot.
Ingresso n. 0016649 del 07/10/2016 e approvato dal Comitato Tecnico Regionale in data 15 novembre 2018 -, riguarda “la diffusione in atmosfera di polveri di piombo per incendio dei filtri a maniche”.
La probabilità di accadimento dell‟evento incidentale è di 1.4x10-5.
L‟area di danno calcolata nel Rapporto di Sicurezza e validata dal CTR, è confermata in m. 500 dal camino.
Gli effetti correlati con tali eventi incidentali si riconducono a:
Rischio legato alla dispersione in atmosfera di polveri di piombo in caso di incendio.
Determinazione delle conseguenze in termini di aree di danno Livelli di protezione
Valori di riferimento per la valutazione degli effetti per l‟evento incidentale di cui al precedente punto 1)
Per quanto riguarda l‟evento incidentale di cui al precedente punto 1), si riporta nella tabella sottostante una sintesi qualitativa e quantitativa del TOP EVENT validato dal CTR, ricavata in ragione dell‟approccio dell‟analisi di rischio di tipo probabilistico (FTA) ed in relazione alle condizioni atmosferiche media, riportante altresì le distanze di danno calcolate secondo il D.M.LL.PP.
09/05/2001:
VELOCITA' VENTO
CLASSE
ATM. Zona 1 Zona 2 Zona 3 Zona 4
E1 1,4E-05 Diffusione in atmosfera polveri di piombo per
incendio filtri a maniche 1,4E-05 2 m/sec F confini interni
confini interni
confini interni 500 E4 5,0E-04 Rilascio di Ossigeno liquido in fase di carico
serbatoio < 1,0E-6 2 m/sec F confini
interni
confini interni
confini interni
confini interni E5 3,30E-04 Flash-fire da rilascio di metano dovuto afessura
sulla tubazione 3,30E-04 2 m/sec F 13 17 // //
EVENTO INIZIALE
FEQUENZA
(occ/anno) SCENARIO INCIDENTALE FEQUENZA (occ/anno)
CONDIZIONI METEOROLOGICHE
DISTANZE DI DANNO (rif. DMLPP 09/05/2001)
Zone di impatto, di danno e di attenzione definite dal Rapporto di Sicurezza, determinate con riferimento alle linee guida dettate dal DPCM 25/2/2005:
Fenomeno Fisico
Zone ed effetti caratteristici rif. DPCM 25/2/2005
1^ ZONA 2^ ZONA 3^ ZONA
di sicuro impatto di danno di attenzione
elevata letalità lesioni irreversibili lesioni reversibili non gravi
Nube tossica Non esistente Non esistente 500 metri
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Le zone di danno sopra individuate ricadono tutte nella area di pertinenza del Comune di Marcianise.
● Descrizione dello scenario incidentale con riferimento agli elementi sensibili all’interno della 3^ zona
Incendio di un filtro a maniche asservito al camino: l'incendio si può verificare nel caso in cui il sistema automatico di rilevazione e spegnimento non dovesse funzionare comportando emissioni incontrollate di fumi di piombo con ricaduta al suolo della polvere di pastello su un raggio di circa 500 metri dal camino caratterizzata dal possibile verificarsi di danni, generalmente non gravi anche per i soggetti particolarmente vulnerabili. Tipicamente in questa zona rimane consigliabile il rifugio al chiuso e azioni di controllo del traffico; i Gestori degli stabilimenti ricadenti in tale area di rischio, così come precedentemente elencati, dovranno individuare all‟interno delle proprie strutture opportuni ambienti in grado di offrire la massima protezione dagli effetti della ricaduta delle polveri di pastello e che garantiscano le condizioni di sicurezza per un tempo non superiore ad un ora circa.
Aerofotogrammetria relativa agli elementi territoriali e ambientali presenti nel raggio di 500 m e 2.000 m dal camino dello stabilimento.
A seguito degli eventi incidentali previsti dal Rapporto di Sicurezza del Fabbricante e valutati in sede di Comitato Tecnico Regionale per la Prevenzione Incendi vengono definite le zone di rispetto nelle quali viene operata la pianificazione di emergenza.
In particolare, come si evince dalla Scheda di Informazione resa dal Fabbricante si individuano le seguenti zone circostanti l'impianto. La distanza è stata calcolata dal camino dello stabilimento:
Scenario: RILASCIO
Condizioni: in fase gas/vapore
Modello sorgente: ad alta o bassa velocità di rilascio
Coordinate Punto sorgente: WGS84/ETRF2000: LAT 41.01400000000000 LONG 14.29400000000000
Comune di Marcianise Prot. n. 0033793 del 21-06-2021 arrivo
Zone di danno I (area di sicuro impatto): nessuna (m) Zone di danno II (area di danno): nessuna (m) Zone di danno III(zona di attenzione): 500,00 (m) Tempo di Arrivo: 0,00 (hh)
Tempo di propagazione orizzontale: 0,00 (hh)
L' attivazione del piano di emergenza deve avvenire ogni volta che l'evento incidentale in atto non escluda riflessi esterni:
direttamente e/o perché possa coinvolgere altre fonti di pericolo.
È esclusiva responsabilità del responsabile dell'emergenza dell'azienda o del suo sostituto, in assenza di personale degli organi istituzionali preposti al soccorso tecnico urgente (Vigili del Fuoco), la valutazione degli indicatori di rischio e della più credibile evoluzione dello scenario incidentale in atto e quindi della successiva attivazione del piano di emergenza esterna.
In tal caso il responsabile dell„emergenza dell„ azienda comunicherà immediatamente l„emergenza in atto:
Al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco;(115)
Alla Centrale Operativa Soccorso Sanitario (118);
Alla Prefettura;(0823429111)
Alla Sala Operativa Regionale Unificata di Protezione Civile ( tel. 081/2323111 – fax 081/2323860 – numero verde 800232525) che provvede ad attivare le funzioni di supporto necessarie.
Al Sindaco del comune di Marcianise;(0823635111)3) AZIONI PREVISTE PER LA MITIGAZIONE E LA RIDUZIONE DEGLI EFFETTI E DELLE CONSEGUENZE DI UN INCIDENTE.
Eventi incidentali
ipotizzati nell'analisi di
sicurezza
Misure adottate
Per prevenire l’evento ipotizzato Per mitigare l’evento ipotizzato
Sistemi tecnici Sistemi organizzativi e gestionali
Mezzi di intervento dedicati in caso di emergenza
DIFFUSIONE E SUCCESSIVA
RICADUTA AL SUOLO DELLA POLVERE DI PASTELLO, PER VIA AEREA, A SEGUITO DI INCENDIO DEI FILTRI A MANICHE
Sistema automatico (fail safe) di
controllo e termoregolazione della temperatura dei fumi all'ingresso delle maniche al di sotto di quella critica (130°C) e spegnimento automatico dei forni in caso di superamento del valore di soglia.
Allarmi ottico-acustici, riportati su pannello sinottico, costantemente presidiato, per segnalare eventuali emergenze.
Separazione fisica, tramite componenti metallici, tra cassoni contenenti i filtri, al fine di evitare l’effetto domino dell’incendio di uno dei cassoni su quelli adiacenti.
Sistema di rilevamento ambientale per un controllo continuo delle emissioni in atmosfera in modo da garantire le migliore copertura di rilevamento.
Programma di ispezione dei filtri, almeno due volte all’anno, per la verifica dello stato delle maniche ed eventuale sostituzione preventiva aprendo tutti i settori.
Programma di controllo delle centraline di rilevamento polveri.
Formazione continua degli operatori sui pericoli indotti sull’ambiente, per i prodotti trattati.
Corsi formativi e simulazione pratiche sull’attuazione delle procedure di intervento (PEI) da attivare in caso di eventi incidentali.
Esposizione di serigrafie rappresentative dei principali apprestamenti di sicurezza (lay-out, impianto antincendio….etc.) oltre che di divieti e sintesi delle principali procedure di sicurezza e/o attenzione.
.
Sistema di estinzione automatica dei filtri a maniche.
Impianto idrico
antincendio a copertura di tutte le aree critiche di impanto.
I pulsanti shut-down, per l’interruzione a distanza del funzionamento dei forni/aspiratori, sono presenti a bordo macchina.
Lo stabilimento presenta un doppio varco di accesso per ingresso/uscita dei mezzi pesanti che sarà messo
a disposizione delle Autorità in caso di emergenza
Estintori portatili e carrellati in più parti dello stabilimento.
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4)
AUTORITA’ PUBBLICHE COINVOLTEAl verificarsi di un incidente all‟interno dello Stabilimento il Gestore attiva il proprio Piano di Emergenza Interno (PEI) e contestualmente deve comunicare alle Autorità competenti (Prefetto, Sindaco, Presidente della Regione e Comandante VV.F.) la gravità della situazione.
Valutata la situazione sul posto da parte dei VV.F. il Prefetto può disporre l‟attuazione del Piano di Emergenza Esterna (PEE) ed eventualmente convocare il Centro di coordinamento dei soccorsi (CCS).
L‟attuazione del Piano vede il coinvolgimento dei seguenti Enti e Uffici:
Vigili del Fuoco per la direzione delle operazioni di soccorso tecnico, finalizzate al salvataggio delle persone ed alla risoluzione tecnica dell‟emergenza;
Servizio 118 per la direzione dei soccorsi sanitari ed il coinvolgimento delle unità ospedaliere locali e limitrofe;
Forze dell’Ordine e Polizia Municipale per l‟interdizione e il controllo degli accessi alle aree di intervento individuate dai Vigili del Fuoco, nonché per le eventuali operazioni di evacuazione;
Arpac Caserta per l‟effettuazione, di concerto con l‟ASL/ce2, degli accertamenti ritenuti necessari sullo stato dell'ambiente e per il coordinamento delle attività di bonifica del territorio al cessato allarme;
ASL per l‟effettuazione, di concerto con l‟Arpac, delle analisi, dei rilievi e delle misurazioni finalizzate all'identificazione delle sostanze coinvolte ed alla quantificazione del rischio sulle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e per la salute pubblica;
Regione Campania per disporre l‟intervento della struttura di Protezione Civile Regionale l‟invio dei mezzi di soccorso sanitario urgente attraverso l‟attuazione del piano sanitario da parte dell‟Unità di Crisi dell‟Assessorato regionale alla Sanità, nonché l‟attivazione delle organizzazioni di volontariato di protezione civile;
Comune di Marcianise per l‟attivazione delle strutture comunali di protezione civile, l‟eventuale utilizzo delle aree di ricovero, l‟adozione di ordinanze contingibili e urgenti per la tutela dell‟incolumità pubblica, nonché per l‟informazione alla popolazione e la comunicazione delle misure di protezione da adottare;
Comitato Provinciale C.R.I. per collaborare con le Autorità sanitarie, assicurando personale ed attrezzature per l‟eventuale costituzione dell‟Unità Assistenziale di Emergenza, provvedendo, inoltre, al trasporto degli infermi e degli infortunati a mezzo autoambulanza.
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FASI DELLA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA ESTERNA
L‟art.3 del decreto n. 200 /2016 del Ministero dell‟Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - con il quale è stato adottato il “Regolamento recante la disciplina per la consultazione della popolazione sui piani di emergenza esterna, ai sensi dell’art. 21, comma 10, del decreto legislativo 105/2015”- prevede che il Prefetto, al fine di limitare gli effetti dannosi derivanti da incidenti rilevanti, d‟intesa con le Regioni e gli Enti locali interessati, sentito il Comitato Tecnico Regionale (CTR) e previa consultazione della popolazione, predispone il piano di emergenza esterna allo stabilimento.
Ai fini della consultazione, devono essere pubblicati, per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni e non superiore a 60 giorni, i dati previsti dal suddetto Decreto Ministeriale, tempo entro il quale la popolazione può fare osservazioni, proposte o richieste.
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AZIONI CONCERNENTI IL SISTEMA DEGLI ALLARMI IN EMERGENZA E LE RELATIVE MISURE DI AUTOPROTEZIONE DA ADOTTARE
Scenario Tipo
Effetti Potenziali
Comportamento da seguire
Tipologia di allerta alla popolazione
Presidi di Pronto Intervento/So ccorso Effetti salute umana Effetti
Ambiente
INCENDIO con diffusione per via aerea di polvere di pastello per incendio filtro a maniche
tossico se ingerito – nocivo se inalato può nuocere alla fertilità.
può nuocere al feto.
può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata.
Altamente tossico per gli organismi acquatici
Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti lunga durata
Rifugiarsi in luoghi chiusi dove gli effetti dell‟incidente possono essere minimi, evitando di aprire gli infissi.
Proteggere le vie respiratorie con mascherine di protezione FFTP2/FFTP3. In assenza utilizzare fazzoletti o indumenti.
Se si è in luoghi chiusi, chiudere le finestre, non lasciare l‟abitazione.
Fermare tutti i sistemi di ventilazione o
condizionamento siano essi centralizzati o localizzati.
Chiudere le porte le serrande delle canne fumarie e tamponare l‟imbocco di cappe e camini.
Non fumare.
Evitare la circolazione all‟esterno (es. per cercare parenti e/o amici) e comunque , se necessario, muoversi senza usare l‟auto.
Non usare il telefono: lasciare libere le linee per le comunicazioni di emergenza.
Al segnale di cessato allarme si possono riaprire porte e finestre.
In ogni caso seguire le indicazioni fornite dalle autorità competenti (Comune Asl, VV.F.
Prefettura).
Mantenersi sintonizzati mediante radio e/o TV sulle stazioni emittenti locali, prestare attenzione ad eventuali messaggi con altoparlante, seguire le istruzioni fornite.
L‟allarme dato dal Gestore o dal responsabile della sicurezza dello stabilimento mediante attivazione delle sirene interne. All‟avvio della procedura di emergenza un operatore avvierà il combinatore automatico telefonico per avvertire le aziende situate nel raggio di 500 metri dal camino, mentre il Gestore dell‟attività o un suo rappresentante deve informare, in successione:
Comando VV.F. Caserta Centrale Operativa 118 Sindaco di Marcianise Responsabile sicurezza aziendale
Responsabili Stabilimenti industriali circostanti Rete ferroviaria Italiana COER Napoli Prefettura di Caserta Carabinieri di Marcianise Commissariato P.S. di Marcianise
ASL Caserta- Distretto Sanitario n.16 Marcianise Arpac Caserta
Comando provinciale dei Vigili del Fuoco (115)
Centrale operativa Soccorso Sanitario (118)
Ospedale di Marcianise Via Santella, Marcianise Tel. 0823690611
Irritazione delle prime vie respiratorie dovuta alla dispersione di sostanze tossiche-nocive in atmosfera.
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