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FATAL LAZIO. Un anno dopo, la stessa storia. Torneo delle Regioni 2012: Il foto racconto del torneo femminile

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Academic year: 2022

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FATAL LAZIO

Un anno dopo, la stessa storia.

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Ma il racconto di Basilicata 2012 è comunque diverso da quello di 12 mesi or sono.

Intanto allora le Marche uscirono senza perdere. Bloccate sulla x dall’Umbrasil poi campione d’Italia a Fiuggi 2011. In un torneo dal più alto valore tecnico, infarcito da molte atlete passate quest’anno in quella serie A cui è vietato attingere.

Stavolta no. Il Lazio, carnefice delle Marche, ha fatto poi poca strada.

Stavolta non ce la siamo giocata sino all’ultimo secondo, non abbiamo sfiorato quell’impresa che avrebbe avuto il sapore dell’epica.

Ma non ci sentiamo di condividere le parole oneste di capitan Catena. Secondo cui si poteva fare di più.

Siamo arrivati a giocarcela all’ultima gara. Come era negli obiettivi della vigilia.

E la formazione di mister Battistini è parsa poi inferiore a quella laziale di mister di Mauro

Caprari. Certamente non trascendentale come ci aspettava alla vigilia. Ma comunque più solida e concreta rispetto al quintetto marchigiano.

Come nel suo DNA l’esperto tecnico anconetano ha costruito in fretta e furia (tante, troppe le assenze pure dell’ultima ora) una squadra che puntasse sulla solidità difensiva e sulla buona circolazione di palla.

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Il bilancio rimane comunque positivo.

Se non per le prestazioni (spesso limitate nel minutaggio), le tante debuttanti made in Marche hanno potuto accrescere il loro bagaglio d’esperienza. Utilissimo nel proseguo della carriera nei rispettivi club. E in ottica rappresentativa 2013.

Ripercorriamo le tappe di questo percorso, attraverso un racconto fotografico.

   

MARCHE vs SICILIA

La Marche 2012 in rosa al gran completo. In piedi da sinistra a destra: il tecnico Francesco Battistini, l’accompagnatore Marco Mastrostefano, i portieri Michela Torti e Giulia Chiaraluce, Mara Capradossi, Diletta Cremonesi, Federica Di Buò, Sara Pescetti, il massaggiatore Simone Silenzi, il dottor Massimo Pagliacci e il vice allenatore Eleonora Baldi. Sedute nel medesimo ordine: il capitano Claudia Catena, Luisiana Mazzacane, Federica Gullo, Michela Ciccioli, Maggie Barbanti e Elisa Canzani.

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Claudia Catena saluta il collega siciliano. Nonostante la giovane età ma con già 3 partecipazioni al Regioni, è il centrale del Dolphins Ancona ad indossare la fascia di capitano ereditata da Ilaria Minetti. Le squadre si schierano per il minuto di silenzio. Il 51° Torneo delle Regioni può iniziare.

   

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Nel primo tempo la squadra marchigiana sembra superiore per caratura tecnica (leggi qui la diretta live). Ma la discreta circolazione di palla non sembra far male alla Sicilia. Le occasioni sono sporadiche. Il risultato rimane ad occhiali.

   

La ripresa non muta quanto visto nei primi venti minuti effettivi. L’occasione più ghiotta capita nei piedi di Diletta Cremonesi che si appresta a calciare dal limite una punizione conquistata dall’effervescente Di Buò. Sulla conclusione potente del pivot di casa nostra, il portiere siciliano miracoleggia. Brutto segnale. Le forze delle nostre calano. La Sicilia arremba pericolosa in contropiede. E passa al 37’ con la Mazarese, abile a ribadire in rete una respinta disperata del portiere Chiaraluce.

   

Con soli 180 secondi da giocare, Francesco Battistini intravede la sconfitta. E la fine di una striscia che dura da Umbria 2010. Il mister non ci sta. Rincuora le ragazze. Alza il pressing e chiede alle più esperte di prendersi qualche rischio in più.

   

Ed arriva il pari! Una magistrale imbucata di Claudia Catena pesca la Cremonesi. La bionda attaccante dei Dolphins elude in torsione l’intervento del centrale avversario e punta la porta. La puntina micidiale fredda l’estremo avversario. 1-1. Risultato che non cambierà. Le ragazze a fine gara non sono contente. I loro volti sono eloquenti. Ma il pari vale oro. E ci mantiene in corsa per il primato.

      MARCHE vs PIEMONTE

Seconda apparizione al 51° Torneo delle Regioni. E seconda uscita in quel di Ginosa. Per l’occasione le Marche al femminile indossano la divisa portafortuna. Quella rosa che a Fiuggi 2011 aveva fatto innamorare una regione intera. Dopo il pari con la Sicilia all’esordio, serve una vittoria per coltivare il sogno qualificazione.

   

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L’avvio marchigiano è eccellente (clicca qui per la diretta gol). Diletta Cremonesi, sempre lei, sorprende l’incerto portiere piemontese con un lob dalla lunga distanza. 1-0 per le Marche. La gioia delle ragazze è grande. La strada sembra in discesa, anche perché tra i due quintetti sembra esserci più di una categoria di differenza.

   

Come non detto. Nell’unica occasione del primo tempo, la partita gira. Le piemontesi si guadagnano con una palla rubata un calcio di punizione. L’esperta Filipoiu approfitta del mal posizionamento della barriera per sorprendere l’esordiente Michela Torti, schierata da mister Battistini tra i pali al posto di Giulia Chiaraluce. 1-1. Palla al centro, si ricomincia.

   

Negli spogliatoi Francesco Battistini ed Eleonora Baldi suonano la carica. Ricaricate le pile, è il momento di provarci, è il momento di gettare il cuore oltre l’ostacolo. No way, vincere o fare (anzitempo) le valigie.

   

Diletta Cremonesi e Claudia Catena. Federica Di Buò e Lusiana Mazzacane. E’ questo il quintetto di movimento cui il tecnico dorico si affida per piegare le piemontesi. Con il solito intelligente apporto di Michela Ciccioli. Con successo. Le Marche giocano un gran secondo tempo. Un’invenzione di capitan Catena in proiezione offensiva smarca a porta vuota Luisiana Mazzacane. La giovanissima laterale del Real Sibilla non perdona rendendo onore al

soprannome di Killerdog. 2-1 Marche.

   

Il punteggio non muterà. Nonostante tante occasioni per chiudere i conti fallite. E pure qualche spavento dalle parti di una bravissima Michela Torti. Con i legni che suonano diverse volte su ambo i lati. Vincono le Marche di misura al 40’. Esplode la gioia in casa nostra. Un anno dopo, ancora una volta sarà decisiva l’ultima gara. Per andare in semifinale. Per sognare ancora.

      MARCHE vs LAZIO

Lasciata la Puglia e Ginosa, le Marche scendono nel cuore nella costiere jonica dove i ragazzi e le ragazze sono alloggiati. Si gioca nell’eccellente impianto di Policoro. Siamo nel cuore della Basilicata. Siamo più che mai nel vivo del torneo.

   

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Diletta Cremonesi vorrebbe mangiarsi la casacca. L’occasione campale è capitata in avvio sul suo piede destro (clicca qui per la diretta live). L’azione analoga a quella del gol col Piemonte.

Stavolta la punteros di diamante dello scacchiere marchigiano ha calciato alto. Mister Battistini è nervoso. Sa che difficilmente potrebbe ricapitare un occasione del genere.

   

A cavallo dei due tempi le gialloblu laziali mettono la freccia. Bastano due piccole sbavature per far cadere il fortino eretto davanti a Giulia Chiaraluce, di nuovo in campo per volere del c.t.

Battistini. E, visto come difendono le avversarie, lo 0-2 potrebbe segnare la parole fine per le Marche.

     

Stavolta i consigli di Francesco Battistini ed Eleonora Baldi non sortiscono gli effetti sperati. Le Marche si alzano in pressing e s’avvicinano di più alla porta laziale. Senza esito. Le forze vengono meno. Il risultato cambia ancora. Sempre in favore del Lazio. 3-0. Su contropiede. Le nostre ragazze riescono sono ad arrivare la bonus dei falli.

   

Proprio grazie ai falli accumulati la Cremonesi ha l’occasione di salvare almeno la bandiera marchigiana. Anche stavolta la mira difetta alla brava Diletta e la palla si perde lontano dai pali.

Dimostrando che non era giornata. Marche – Lazio 0-3. Un anno dopo, la stessa storia. L’ultimo gradino è fatale alle Battistini’s Angels. Si torna a casa. A testa alta, comunque.

    Trasformista

trasformista@futsalmarche.it

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