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IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA 3 trimestre 2019

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Academic year: 2022

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IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA 3° trimestre 2019

Nel terzo trimestre 2019 il numero di occupati in Lombardia, secondo le stime fornite da Istat, è pari a 4 milioni e 464 mila, in crescita di 79 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2018. In termini percentuali la variazione è pari al +1,8%, un incremento che torna ad essere significativo dopo il rallentamento registrato nel trimestre scorso (+0,4%). La media dei primi 9 mesi del 2019, meno soggetta alle oscillazioni tipiche di un’indagine campionaria, risulta pari a +1,4%, in accelerazione rispetto al +0,3% che aveva caratterizzato i primi tre trimestri del 2018. In Lombardia non si riscontra quindi il rallentamento occupazionale manifestatosi invece a livello nazionale, anche per via dell’andamento meno brillante verificatosi in regione nel 2018.

Il tasso di occupazione si conferma sui livelli che hanno caratterizzato fin qui il 2019: il valore registrato nel terzo trimestre è pari al 68,1% mentre la media dei primi nove mesi risulta 68,3%, con un incremento significativo rispetto all’anno precedente (+0,8 punti).

Questo processo di crescita dell’occupazione si accompagna a un aumento dei livelli di partecipazione al mercato del lavoro (72,4% il tasso di attività medio nel 2019) e al lento riassorbimento della disoccupazione (tasso medio pari al 5,5%).

Un segnale di allarme giunge però dalle ore autorizzate di Cassa Integrazione, che nel terzo trimestre tornano a crescere rispetto ai livelli minimi raggiunti nello stesso periodo del 2018 (+41% la variazione su base annua): l’incremento è dovuto alla componente straordinaria (+90,9%), indicando l’emergere di situazioni di crisi.

1,8%

4.303

4.385 4.464

-4%

-2%

0%

2%

4%

6%

8%

3700 3800 3900 4000 4100 4200 4300 4400 4500 4600

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3

07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Occupati

(migliaia)

-

Lombardia

Variazione tendenziale (asse dx) Valore assoluto (asse sx)

67,3

67,1 68,1

62 63 64 65 66 67 68 69 70

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3

07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Tasso di occupazione

(15-64)

-

Lombardia

Fonte: Istat

(2)

Informazione economica

Dal punto di vista settoriale, il terzo trimestre del 2019 torna a registrare un’espansione occupazionale significativa nei servizi (+2,2% l’incremento su base annua, pari a +66 mila lavoratori), dopo due trimestri nei quali la crescita era stata guidata soprattutto dal settore industriale, che risulta invece stabile nell’ultimo periodo (+0,3%, pari a 3 mila occupati in più).

Segno positivo anche nelle costruzioni (+4,6%, pari a +11 mila lavoratori), che rimangono però ben al di sotto dei livelli pre-crisi (-32,2%). Il confronto con il 2008 è ancora negativo, seppur di poco, anche nell’industria (-1,9%), mentre i servizi hanno ampiamente superato lo stock di lavoratori di undici anni fa (+11,9%).

-2%

-1%

0%

1%

2%

3%

4%

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3

11 12 13 14 15 16 17 18 19

Occupati - variazione a.a. e contributi settoriali -

Lombardia Agricoltura Industria in s.s. Costruzioni Servizi Var.% totale

Fonte: Istat

Come evidenziato anche negli ultimi trimestri, il processo di crescita occupazionale continua a essere più intenso tra le donne, che registrano un incremento del +2,8% (pari a +52 mila posizioni) a fronte del +1,1% degli uomini (pari a +27 mila posizioni). La migliore performance dell’occupazione femminile è ancora più evidente sul lungo periodo: rispetto al 2008 le lavoratrici sono aumentate del +7,3%, grazie anche all’espansione del settore dei servizi, mentre l’occupazione maschile, penalizzata dalle perdite subite durante la crisi dai comparti dell’industria e dell’edilizia, mostra un guadagno più contenuto (+1,2%).

-2%

-1%

0%

1%

2%

3%

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3

11 12 13 14 15 16 17 18 19

Occupati - variazione a.a. e contributi per sesso -

Lombardia

Maschi Femmine Var.% totale

Fonte: Istat

Queste dinamiche si riflettono sui tassi di occupazione, che crescono per entrambe le componenti ma in misura più marcata per le donne (dal 58,1% al 59,7%, mentre quello maschile passa dal 75,9% al 76,4%): il gap di genere si riduce così a 16,7 punti, confermando l’assottigliarsi del divario tra i livelli di occupazione maschile e femminile. Va però sottolineato che tale processo di convergenza è stato più intenso nel periodo di crisi compreso tra le recessioni del 2008-2009 e del 2011-2012, che da un lato hanno penalizzato l’occupazione maschile, in particolare nell’industria e nelle costruzioni, e dall’altro hanno spinto molte donne ad attivarsi in cerca di un lavoro per compensare la perdita di reddito familiare; dal 2014 il miglioramento della congiuntura economica ha di fatto rallentato la riduzione del gap di genere.

La Lombardia conferma un tasso di occupazione femminile nettamente superiore alla media italiana (50,1%), anche se inferiore a quello di Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e

(3)

Informazione economica

Toscana, ma il divario di genere evidenzia una situazione meno positiva, con la Lombardia che nella graduatoria scivola dietro ad altre regioni come Piemonte, Liguria e Lazio.

Il confronto con la media dell’Unione Europea evidenzia un tasso di occupazione maschile più elevato in Lombardia (74,4% la media dei 28 paesi dell’UE nel secondo trimestre 2019, ultimo dato disponibile) e un tasso femminile viceversa inferiore (64,2% il dato UE); considerando il tasso complessivo il valore dell’UE risulta lievemente superiore (69,3%).

77,3 75,9 76,4

57,2 58,1 59,7

50 55 60 65 70 75 80

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3

07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Tasso di occupazione

(15-64)

per sesso -

Lombardia

Maschi Femmine

Fonte: Istat

Il dettaglio per classe di età, disponibile solo fino al secondo trimestre 2019, evidenzia un dato in controtendenza rispetto all’andamento recente: in un trimestre caratterizzato da una crescita inferiore (+0,4%) rispetto a quella evidenziata negli ultimi tre mesi, solo la componente compresa tra i 15 e i 34 anni di età evidenzia un incremento significativo (+1,5%), confermando il risultato positivo del primo trimestre, mentre rimane stabile il numero di occupati over 54 (+0,3%). Quest’ultimo dato rappresenta una sorpresa perché la fascia più matura dei lavoratori è quella che negli ultimi anni ha contribuito in misura maggiore all’aumento della base occupazionale, per via del processo di invecchiamento della popolazione e degli effetti delle riforme pensionistiche. Stabile anche la classe centrale di età, compresa tra i 35 e i 54 anni (-0,1%), che è invece quella maggiormente penalizzata dall’evoluzione demografica della popolazione.

-2%

-1%

0%

1%

2%

3%

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2

11 12 13 14 15 16 17 18 19

Occupati - variazione a.a. e contributi per età

- Lombardia 15-34 anni 35-54 anni 55 anni e oltre Var.% totale

Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati FdL-Istat

Nel terzo trimestre la crescita occupazionale registrata in Lombardia è dovuta sia al lavoro dipendente (+1,8%) sia alla componente degli indipendenti (+1,8%), che dalla seconda metà del 2018 è tornata a crescere dopo un lungo periodo di contrazione.

I dati per tipologia contrattuale, disponibili solo fino al secondo trimestre 2019, evidenziano per la prima volta dopo due anni e mezzo una contrazione delle posizioni a tempo determinato (-10 mila occupati su base annua, pari al -2,3%), mentre crescono leggermente i rapporti a tempo indeterminato (+12 mila occupati, pari al +0,4%). I dati di flusso ricavabili dalle Comunicazioni Obbligatorie, che registrano gli avviamenti e le cessazioni dei contratti alle dipendenze, già nel 2018 indicavano l’esaurimento della spinta fornita dai contratti a termine, per via delle modifiche apportate alla normativa del mercato del lavoro (esonero contributivo

(4)

Informazione economica

per i giovani fino a 34 anni e cosiddetto “Decreto Dignità”), fenomeno visibile ora anche nei dati di stock. La percentuale di lavoratori a tempo determinato sul totale dei dipendenti si attesta al 12,6%, una quota che rimane significativamente superiore a quella misurata dieci anni fa (era l’8,6% nel terzo trimestre 2009).

-3%

-2%

-1%

0%

1%

2%

3%

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2

11 12 13 14 15 16 17 18 19

Occupati - variazione a.a. e contributi per tipologia contrattuale -

Lombardia

Indipendenti Dipendenti a termine Dipendenti permanenti Var.% totale

Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati FdL-Istat

Dopo il rilevante incremento dei lavoratori a tempo parziale che aveva caratterizzato i primi tre mesi dell’anno, nel secondo trimestre 2019 (ultimo dato disponibile) la crescita di questa tipologia di occupati (+0,5%) si allinea a quella dei lavoratori a tempo pieno (+0,4%). Il ricorso al part-time ha subito un incremento durante gli anni della crisi, come strategia delle imprese per trattenere i lavoratori e far contemporaneamente fronte al calo della domanda, passando dal 14% al 18% circa del totale degli occupati. Tale quota negli ultimi anni di crescita occupazionale si è stabilizzata: nel secondo trimestre in Lombardia risulta pari al 18,6%, in linea con il dato nazionale (19%).

-3%

-2%

-1%

0%

1%

2%

3%

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2

11 12 13 14 15 16 17 18 19

Occupati - variazione a.a. e contributi per regime orario -

Lombardia Tempo pieno Tempo parziale Var.% totale

Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati FdL-Istat

I disoccupati, ovvero le persone attivamente in cerca di lavoro e disponibili a lavorare subito, nel terzo trimestre 2019 in Lombardia vengono stimati in 238 mila individui, in calo del -4% su base annua. Si tratta della dodicesima contrazione consecutiva, a conferma del processo di riassorbimento del bacino della disoccupazione in corso nel sistema economico regionale. In questo trimestre la diminuzione riguarda gli individui che provengono dall’area dell’inattività (-6%) e le persone in cerca del primo lavoro (-17,3%), ma non gli ex-occupati (+3,5%).

Il tasso di disoccupazione conferma l’andamento discendente, passando dal 5,4% del terzo trimestre 2018 al 5,1% (vs 9,1% italiano); il calo è dovuto soprattutto alla componente femminile (dal 6,5% al 5,9%), mentre per gli uomini il livello di disoccupazione rimane sostanzialmente invariato (dal 4,5% al 4,4%). Nonostante tale percorso di riduzione sia in atto da circa quattro anni, non ha ancora consentito di raggiungere i valori precedenti alla crisi, che erano inferiori al 4% (3,2% il dato del terzo trimestre 2008).

(5)

Informazione economica

3,2

5,4 5,1

0 2 4 6 8 10

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3

07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Tasso di disoccupazione, totale e per sesso -

Lombardia

2,4

4,5 4,4 4,2

6,5 5,9

0 2 4 6 8 10 12

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3

07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Maschi Femmine

Fonte: Istat

Il trend decrescente è confermato anche per quanto riguarda la disoccupazione giovanile: nel secondo trimestre 2019 (ultimo dato disponibile) il tasso calcolato sulla fascia di età 15-34 anni scende infatti dal 10,6% all’8,5%, pur restando superiore al 5,8% del periodo pre-crisi. Un altro indicatore utilizzato per monitorare la situazione del mercato del lavoro giovanile è il NEET rate, che misura la percentuale di individui che non lavorano e non sono inseriti in un percorso di formazione sulla popolazione di riferimento: tale quota nella media dei primi sei mesi del 2019, per la fascia di età 15-29 anni, in Lombardia è pari al 14%, un dato notevolmente inferiore alla media nazionale (21,9%) ma che non mostra progressi rispetto allo stesso periodo del 2018.

11,2

18,0 16,0

5,8

10,6 8,5 0

10 20 30 40

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2

07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Tasso di disoccupazione giovanile -

Lombardia

15-24 15-34

Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati FdL-Istat

La crescita dell’occupazione e il calo della disoccupazione si accompagnano a un aumento della partecipazione al mercato del lavoro: il tasso di attività si attesta infatti al 71,8%, in crescita di quasi un punto su base annua. L’incremento è stato più intenso per le donne, per le quali il tasso passa da 62,2% a 63,5%, riducendo un gap di genere che rimane comunque considerevole (16,5 punti); allargando l’orizzonte temporale, l’incremento dei livelli di attività femminili negli ultimi 11 anni è stato di 3,8 punti, mentre gli uomini, raggiungendo un tasso dell’80%, evidenziano un guadagno di soli 0,8 punti.

(6)

Informazione economica

69,5 70,9 71,8

79,2 79,5 80,0

59,7

62,2 63,5 55

60 65 70 75 80

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3

07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Tasso di attività

(15-64)

per sesso -

Lombardia

Totale Maschi Femmine

Fonte: Istat

Per quanto riguarda le ore autorizzate di CIG in Lombardia, negli ultimi 4 anni e mezzo si erano registrate variazioni su base annua sempre negative, tuttavia avevamo già segnalato come su base trimestrale la CIG avesse ripreso a crescere dopo il minimo raggiunto nel terzo trimestre 2018. I dati dell’ultimo trimestre, pari a 8,2 milioni di ore autorizzate, confrontandosi proprio con il minimo di un anno fa, segnano una svolta positiva anche per la variazione tendenziale: la crescita su base annua è infatti pari al +41%. Se nei primi due trimestri del 2019 era stata la componente ordinaria a crescere, probabilmente per via delle strategie di adattamento delle imprese alle recenti modifiche normative introdotte nel mercato del lavoro, l’incremento nel terzo trimestre è interamente frutto della componente straordinaria (+90,9%), mentre la CIG ordinaria rimane stabile (-0,7%). Si tratta quindi di una prima indicazioni dell’emergere di situazioni di crisi, legate probabilmente alla fase di stagnazione della congiuntura economica; se tali segnali si dovessero diffondere, potrebbero mettere a repentaglio l’andamento fin qui positivo del mercato del lavoro lombardo.

- 20 40 60 80 100 120

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3

08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Ore di CIG autorizzate

(milioni) - Lombardia Ordinaria Straordinaria Deroga

Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati INPS

(7)

Informazione economica

Fonte dei dati:

Istat - banca dati I.Stat (dati.istat.it)

Inps - Osservatorio sulle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (www.inps.it/webidentity/banchedatistatistiche/menu/cig/main1.html)

GLOSSARIO

Forze di lavoro Insieme delle persone occupate e delle persone in cerca di occupazione.

Occupati Persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia).

I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione.

Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi.

Persone in cerca di occupazione

Persone non occupate tra 15 e 74 anni che: hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista; oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.

Inattivi Persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione.

Tasso di

occupazione Percentuale di popolazione occupata rispetto al totale della popolazione in età lavorativa (da 15 a 64 anni).

Tasso di attività

Percentuale di popolazione appartenente alle forze di lavoro rispetto al totale della popolazione in età lavorativa (da 15 a 64 anni).

Tasso di

disoccupazione

Rapporto percentuale tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro.

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