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Sanificazione ambientale e sterilizzazione strumenti
Sia per l'immagine del professionista verso il pubblico, ma specialmente per la lotta contro le infezioni, la pulizia degli ambienti di un ambulatorio veterinario è di primaria importanza.
Livelli igienici insufficienti possono provocare infezioni ai pazienti, agli operatori e ai visitatori.
Il veterinario e gli assistenti hanno la responsabilità di verificare che vengano rispettate le procedure e le norme igieniche per la pulizia e la disinfezione.
Gli ambienti di un ambulatorio si definiscono:
Zone a basso rischio
! Aree comuni (atri, sale d’attesa, corridoi, bagni)
! Aree amministrative Zone a medio rischio
! Aree di degenza
! Aree di intervento diagnostico-terapeutico (sale di medicazione, laboratori, radiologia)
Zone ad alto rischio ! Sala operatoria
! Area di trattamento intensivo e/o invasivo)
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Occorre prestare particolare attenzione alla prevenzione delle infezioni nella sala operatoria, infatti le superfici di questo ambiente possono essere una fonte di patogeni coinvolta nello sviluppo di infezioni.
Un altro mezzo di trasmissione di infezioni è rappresentato dalle mani del personale, è importante che queste non si contamino dopo essere state opportunamente lavate.
Norme generali
! È necessario un abbigliamento idoneo a fornire una reale protezione, il personale addetto alle pulizie deve indossare dei guanti e delle cuffie. Inoltre deve evitare di apoggiare alla propria divisa sacchi, scope o materiali di altro genere.
! Iniziare a pulire la zona meno sporca, quindi procedere verso quella più contaminata.
! Utilizzare e conservare i disinfettanti seguendo le modalità corrette.
! Prima di disinfettare è indispensabile pulire le superfici con acqua e detergente, poiché l'azione diretta dei disinfettanti sui germi viene impedita dalla presenza di sporco.
! L'uso di sistemi a secco per la rimozione della polvere comporta la dispersione della stessa nell'ambiente, adottare quindi sistemi a umido.
! La pulizia e la disinfezione devono raggiungere il livello massimo nelle zone ad alto rischio.
! Il materiale per la pulizia della sala operatoria deve essere lavato e asciugato prima di essere riposto nell'apposito spazio. Tale materiale deve essere utilizzato esclusivamente per questa sala.
243 Classificazione degli ambienti
Gli ambienti si classificano in area sporca, area pulita e area a bassa carica microbica.
Area sporca (zona esterna e zona settica):
! ingresso
! ambiente di sosta del personale
! percorso sporco
! corridoio di servizio esterno
! servizi igienici
! deposito barelle
! camera per il lavaggio e la preparazione dello strumentario
Area pulita (zona filtro e zona pulita):
! corridoio, ingresso zona pulita
! spogliatoio
! zona filtro
! zona lavaggio chirurgico delle mani
! sala di anestesia e risveglio
! deposito materiale sterile
! deposito attrezzature e strumenti ad alta tecnologia
Area a bassa carica microbica (zona asettica):
! sala operatoria
Disinfezione giornaliera
Terminata la seduta operatoria si devono prendere alcuni accorgimenti di disinfezione.
Con un panno imbevuto di soluzione disinfettante si devono rimuovere le impronte e le macchie grossolane dalle porte, dalle maniglie, dagli infissi, dai vetri e dalle altre superfici verticali; inoltre bisogna disinfettare le superfici orizzontali e gli arredi dopo averli spolverati a umido con del detergente.
244 Sterilizzazione
Questo processo punta a distruggere tutti i microrganismi.
Tra i microrganismi troviamo le spore, le forme più resistenti agli agenti sterilizzanti, che per essere eliminate hanno bisogno di maggiori tempi di esposizioni e temperature più elevate.
Per eliminare le spore si ricorre all'autoclave, un macchinario che genera vapore in pressione con temperature comprese tra i 121°C e i 134°C.
L’autoclave
L'autoclave è l'apparecchiatura che consente di raggiungere un livello di sterilizzazione più completo rispetto agli altri metodi finora scoperti. Il suo funzionamento è garantito grazie all'utilizzo di vapore saturo e alla perfetta distribuzione del calore.
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Tuttavia bisogna osservare alcune regole per ottenere una sicura e valida sterilizzazione:
! gli strumenti imbustati devono essere messi orizzontalmente
! le buste devono avere il lato di plastica rivolto verso il basso
! non superare il carico massimo previsto
Ad ogni ciclo, vengono inseriti degli indicatori di sterilità all'interno dell'autoclave.
Questi sono strisce che variano colore in base all'avvenuta sterilizzazione.
Occorre seguire alcuni accorgimenti per un corretto funzionamento dell'autoclave:
! Proteggetevi con guanti di plastica di un certo spessore quando caricate gli strumenti nell'autoclave.
! Bacinelle e oggetti cavi in generale vanno posizionati con la parte concava verso il basso.
! Disponete gli strumenti e le buste in modo che non si sovrappongono, così da ottenere una valida sterilizzazione.
! Asciugate molto bene gli strumenti prima di introdurli nell'autoclave.
! Non inserite oggetti contaminati di sangue, rischiate di danneggiare l'autoclave e non garantite una sterilizzazione valida. Gli strumenti devono essere perfettamente puliti.
! Strumenti di metalli diversi messi a contatto possono portare a fenomeni di elettrolisi con trasporto di materiale da uno strumento all'altro.
! Pinze e forbici vanno disposte aperte.
Le autoclave di classe B utilizzano un grande quantitativo di acqua demineralizzata, acqua a cui sono stati rimossi i sali minerali, o distillata.
Una manutenzione corretta garantisce un corretto funzionamento dell'apparecchio.
Le buste di carta per il mantenimento della sterilizzazione
Le buste di carta non permettono ai microrganismi di penetrare e sono altamente permeabili al vapore. Non devono essere sovrapposte tra loro e vanno posizionate nell'autoclave con la parte di cellulosa rivolta verso l'alto.
Se la busta appare umida o bagnata perde l'impermeabilità verso i microrganismi, perciò è importante introdurre in esse strumenti perfettamente asciutti.
Uno strumento all'interno di una busta di carta intatta può mantenere la sterilità per circa 30 giorni.
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Molte buste hanno un riquadro che cambia colore una volta terminato il ciclo in autoclave, questo dà la garanzia del raggiungimento della temperatura, ma non dell'avvenuta sterilizzazione.
Fasi della sterilizzazione
! Si dispongono le buste nei vassoi con la parte in carta rivolta verso l'alto, senza sovrapporle e senza sovraccaricare la camera.
! Si imposta il ciclo.
! Sul display compaiono il numero del ciclo, la durata prevista, la temperatura di partenza, la temperatura massima, il tipo di strumenti e lo stato della porta.
! Premendo il pulsante start, la porta si blocca elettricamente.
! Inizia il ciclo di preriscaldamento.
! Inizia il ciclo di vuoto, le autoclavi di classe B effettuano 3 cicli di vuoto.
! Si alza la temperatura a 100°C
! Seguono i cicli di preriscaldamento e di vuoto.
! Si alza ulteriormente la temperatura a 134°C e la pressione sale oltre i 2 bar.
! Segue una fase di asciugatura che occupa gran parte dell'intero ciclo.
! L'autoclave termina il ciclo emettendo un segnale acustico.
! Si sblocca la porta premendo l'apposito pulsante.
! Ora si può azionare la maniglia per l'apertura della porta.
! Viene registrato il ciclo di sterilizzazione e viene emesso uno scontrino su cui si può leggere la data e l'ora di ogni fase del ciclo, oltre al numero di serie dell'autoclave.
Terminologia
Sterilizzazione: termine che si riferisce all’atto di distruggere tutti i microrganismi, quando gli strumenti sono completamente liberi da germi si dice che sono sterili.
Disinfezione: significa distruggere o rimuovere gli organismi responsabili di malattie.
È una procedura meno sicura perché non determina la distruzione di tutti i microrganismi.
Microrganismi: i germi sono presenti ovunque: sugli strumenti, sulle garze, sul cotone, sugli strumenti, prosperano dappertutto, anche nell’aria che respiriamo. La massima pulizia, disinfezione e sterilizzazione devono essere scrupolosamente rispettate.
Antisettici: si tratta di preparati che ritardano la crescita e lo sviluppo dei microrganismi.
Asepsi: termine che va ad indicare la liberazione da germi patogeni, assenza di infezione, prevenzione della contaminazione da germi.
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Detersione: si tratta di un passaggio fondamentale, propedeutico alla vera e propria sterilizzazione. Se lo strumento non è correttamente pulito non siamo in grado di garantire il successivo processo di sterilizzazione.
Germicidi: sono preparati impiegati per uccidere i germi.