3? erenice
Rivista quadrimestrale
distudi comparati
e
ricerche
sulleavanguardie
diretta
da Gabriele-Aldo Bertozzi
ESTRATTO
dal fascicolo n. (ffr.'J.Jiifc
ASSO
EdizioniVIA
STAZIONE.
91 -03032ARCE
(FR)«LE PARLANTI RUINE»
G. B. Piranesi e
learchitetture visionarie del romanzo gotico
di
GABRIELLA MICKS
LenoircerveaudeI'iranese Estunebeantefournaise OilsemelentTareetledel, l'escalier, latour,lacolonne;
Ou
croit,s'enfle etbouillonneL'incommensurableBabel.
V.Hugo
Nella seconda
meta
del '700 paradigmi estetici diversi si intersecano, mucaiio di segno, sicontrappongono mentre
si avvertonosempre
piii hequenti ptilsioni dicambiamenro,
inun
clima culturale inquieto e inqiiieiante pur ncll'apparente serenita augustea. In Inghilterra, lestc'tica che sottende iiromanzo
goticocome
altre manifestazioniartistiche e culturali del tempo, esoprattutto un'estetica del
cambiamento,
di transizione nel senso diun movimento
dialettico che vacolto nel suo svolgersi, e che si proietta verso ilnuovo
basandosi sull'autorita diun
anticonon
trasmessosecondo
convenzioni irrigidite, prodotto preconfezionato e spersonalizzato,ma
riscoperto, reinventato, usato in maniera spregiudicata e creativa. La nostalgiaper il passatonon
e (onon
solianio) cvasioncdaun
grigio epiatto presente, o espressione velleitariadiun immobilismo
intellettuale e cul- turale,ma
ricercaappassionata di segni, di materialicon
cui costruireun
future) diverso.E
in questo contesto chevanno
viste la figure e l'opera di Piranesi (1720- 78), "architetto veneziano"come amo
chiamarsi,anche
se e soprattutiocome
incisore
romano
di straordinaric archiieiture visionarie che ha segnaio cosiprofondamente
il suo secolo e i successivi. Piranesi vive inprima
persona idilemmi
cheagitano, in superficiee in prohmdita, il vivacedibattitoculturale e artistico dimeta
'700: eniblema/espressione, lagione/sciuitnenio, artecome
prodotto o
come
processo, finito/non hnito,Crecia/Roma, Omero/Ossian,
clas- stco/romantico.La
polemica di Piranesi con Mariette sullarchitettura trascende1oggetto limitato della disputa, e appare
come un paradigma
in cui«sembrano
riflettersi e compendiarsi tutti i dualismi dell'epoca, sullo sfondo di
una
verifica stonca» .A
parte la polemica sullasuperiority deH'architettura greca oromana,
quello che ha importanza el'aucggiaiiK'iuo nei riguardi deirantico: per Piranesi1arte del passato
non
va intcsacome una
serie di archeiipi da imitate con reli-giosa fedelta,
ma come un
grande repenorio da cui attingere liberamente, utilizzando
erielaborandomodelli emotiviasecondadelleproprie esigenze artistiche personali.194
Come
avviene per Burke, il vero bersagliodi Piranesi e il bello, nellaformu-
lazione del bello ideale diWinckelmann
e nelle riflessioni sulla bellezza diMengs,
e le sue sceltesono
opposte alle loro.Non
la Greciama Roma: come Gibbon,
1'artista era affascinato dal segno sempiterno che la citta aveva lasciato nelmondo,
ecome
lui riusci in quello che si era proposto, risvegliarla anuova
vitaesaltando il
drammatico
splendoredelleantichitaromane". Anzi, scegliendo 1'invenzione contro l'imitazione, Piranesi utilizza tutte le epoche, tutti gli stili:per lui 1'antico
non
e un'ideaimmortale
e immutata,ma un
rudere corroso dal tempo, che lo plasma e lo trasforma inun
continuo divenire. Sceglie il movi- mento, l'energia, la ricreazione ecletticache mescola liberamente codici e moti-vi, la trasgressione all'ordine e alia ragione visti
come
sistema convenzionale di regole. Nelle bellepagine che Bachelard dedicaall'arte dell'incisione, viene spes- so sottolineataladinamicita trasgressiva dell'incisore: «Provocare, questo eilsuomodo
di creare [...] costantemente in rivolta contro dei limiti». La sua e «una presa di possesso loiale degli oggetti, e imperiosa conquista diun
universo inci- so»'. Inognic.i.so rcsiacsclusodie Piranesiaccelti «unprcseiuc latto di equilibri c di grazia 'filellenica', e che quindi venga a patticon
la categoria del bello» :sceglieilsublime,1'oscurita, l'asimmetria.
La produzione teorica di Piranesi, a causa della
fama
e del prestigio di cui 1'artistagodeva
in Europa, costituisceun
intervento di rilievo nel dibattitocon- temporaneo, egiustamentevari studiosi, a cominciaredalWittkower
inun
illu-miname
saggiodel 1938, nehanno
sottolineato l'importanza elacaricainnova-liva. Nel vivace dialogo
polemico
Parere sullArchitettura (1765) il materiale archcologico,suumento
consapevoledi un'arte immaginativa-
Piranesi e stato felicemente definito "archeologo visionario"-
diventaun'arma
nellemani
di questo "modernista rivoluzionario" cheassume una
posizione d'avanguardia incampo
europeo, trovando consensi tra architetti e collezionisti .Questo
proget- to diuna
riutilizzazioneglobale e originale dell'anticosi rafforzacon
ladiffusio- ne in Europa, a partite dall'Inghilterra dove si era affermatocon
Addison, delnuovo
concetto dell'artistacome
creatore originale e del genio, concetto che aicontempoianei, cancorpiii nell'800, Piranesi parveincarnare
compiutamente.
Per lo Sliaitesbury, la messa a
punio
della teciiica dcH'incisioiic ha avuto perla
cuhura
inglese del '700 la stessa importanza cheprima
aveva avulo per tutta la repubblica delle lettere 1'invenzione dellastampa:non
vi edubbio
che avesse ragione, e a dimostrarlo basterebbe pensare all'immensa diffusione e influenza dellestampe
di Piranesi in Europa, e in particolare in Inghilterra, dove1'artista era assai conosciuto eammirato,
specialmentedopo
la pubblicazione delle Antichitaromane
(1756), tanto chepoco dopo
vennenominato membro
onora-rio della RoyalSociety
of
Antiquarians (1757). I'opera, in cui veniva studiata e raffiguraia la topografia dellaRoma
antica,ebbe enorme
successo, tanto cheluua
I'Europa colta si oriento versoRoma
e lo studio dei suoimonumenti,
noiomi/./aii "da resiisciiatore e
non
da necrororo": Piranesi ugloried in the ruins ot ihecity pasi>/'. Si veda la DedicadellaPrima
Parte diAnbitetturaeProspettive(1743), in cui
dopo
aver ricordatola«maestae magnificenzaRomane»
e «quella vastaampiezzadispazio cheuna
voltaoccupavano
i Circhi, i Fori, gli Imperiali Palagi», 1'artista dichiara che l'animo ecommosso da
«queste auguste reliquie [...] queste parlanti ruine»7.Non
s'intende, quindi, percheArgan
affermi che«I1
romanismo
diPiranesi eun
atto di morte» , anchese inun
suo acuto saggio Mariani haosservatochePiranesiesamina
esezionaimonumenti «come un
chi- rurgo che stiacompiendo un
delitto», sottolineando la capacita straordinaria, quasi spietata dell'artista di scavare, notomizzare le strutture della citta antica per ricavarne ilsegreto epoterlopoi reinventare . In realta Piranesi (eMarianieil
primo
a rilevarlo) seziona, scava afondo
nelle piu intime fibre percogliere la vita interna,segretadeimonumenti
efarlirivivere nell'eternopresentedell'arte.Per i
mold
visitatori, infine, le incisioni piu popolari di Piranesi erano le VedutediRoma
(1748-78),perlequalivierauna
richiesta costante, echesidif- fuseroovunque
inEuropa ma
dinuovo
soprattutto inInghilterra,da dove
pro- veniva ilmaggior
flusso di viaggiatori per cuiRoma
era ilpunto
focale delGrand Tour
euna
visita al grande Piranesi un'occasionedanon
mancare. Nelle Vedute Piranesi «innalza sulle lastre primi piani giganteschi,snoda magiche
fugheprospettiche: lasua euna
realta magica,incui rivivelastoria»'°.Anche
se per icontemporanei
le opere piu conosciute di Piranesi furono le Antichitaele Vedute, gia neltardo '700 eancorpiu inseguitosono
statesoprat- tuttole Carceria colpirepotentemente
1'immaginazionediartistieletterati, con- noisseurse dilettanti: le loro architetture "impossibili e misteriose",come
le ha definite Baudelaire, si sono incise nellamemoria
collettivacon
intensita alluci- natoria.Ve
nefurono due
edizioni, laprima
nel1745
{lnvenzioni capricciose di carceri) ela seconda, cheebbemaggior
successo, nel 1761 {Carceri d'invenzione di G. B. Piranesi, architetto veneto).Come
gia nella Carcere oscura del 1743, anche qui Piranesi utilizza certi ingegnosi artifici scenografici- «A
true artist should put a generous deceiton
the spectators)',secondo Burke -
che aveva appreso dal Panini e dal Bibiena, i qualimiravano
soprattutto alia singolaritadegh
effetti prospcttici ealcarattcre colossale della fintaarchitettura".Di
parti- colare effetto la "scena per angolo"con
gli assi diagonali e i punti di fuga a destra easinistra,fuori della tavola. Soloin Piranesi tuttavia sene trovera un'ap- phcazionecosl audace e pittoresca: nelle Carceri«lascenografia barocca si carica di suggestion! romantiche.-12, e gli effetti di prospettiva decuplicata dall'alto sintroveranno nei paesaggi e nelle vedute pittoresche
con
castelli e rovine deiromanzi
gotici.La
pnncipaledifFerenza tra ilprimo
e il secondo stato e che in quest'ultimoil chiaroscuro viene esasperato e I'impianto delle scene viene reso
molto
piu cornplesso: la rielaborazione delle tavole (passate da 14 a 16)comporta
essen- zialmenteombre
assaipiu scure econtrastate, maggiore profonditadellascena, e accentuazione del taglio obliquo di questa profondita. Piranesi sottolineacon
un
ombreggiaturacupa
i sinistri arnesi di tortura, dilata e fraziona lospazio chesicarica diambiguita: idati oggettividellavisione
sono
amplificati, conun
salto di scalaalmeno doppio
checrea effetti di colossalepotenza e spaventosa solen- nica.«Non muri
pieni,ma una
foresta di pilastri, disostegni e di fughed'archi:l'architettura degli sfondi sposta le sue
combinazioni
aIl'infinito» , creando complicazioni vertiginose e terrificanti.Uno
degli elementi piu inquietanti e suggestivi delle Carcerie costituito dalle scale gigantesche, a spirale, ritorte, tal- volta interrotte, che spessonon
si sa dovevadano
a finire:motivo
questo che ritroveremoinfinitevoltenelledimore, esoprattutto nei sotterranei, della narra- tiva gotica,echeaffascinera i romantici, specialmenceGautier,che identifica«le plaisirque donnent
lesromans d'Anne
Radcliffeet leseaux fortesde Piranese»con
l'emozione suscitata in lui dall'ossessivo motif«des spirales descendant vers des profondeurs mysrerieuses». Si noti Paccostamento, frequentein Gautier, tra Piranesi eMrs
Radcliffe, di cui sottolineasempre
le architecture angosciose e soffocanti nella lorobuiaimmensira. Quelledelle Carcerisono
impossibilima
altempo
stesso nella loro possente, ossessiva materialita, reali ,una
presenza ine- ludibilc c misteriosa, i cui immaginati silen/i riecheggiano a lungo nella mciitc.11 senso di costrizione che
domina
nelle Carcerinon
deriva dall'assenza di spa- zio,ma
da «un'apertura verso l'infinitOM, e il disagiocheprovocano
nell'osserva- toresecondo
Yourcenarecausato dalsensodi trovarsi inun
universo asimmetri- co, privo di centro,ma
altempo
steso in espansione perpetua: «Dietro queste sale dagli spiragli muniti di inferriate noi sospettiamo altre sale affatto simili,dedotte o deducibili indefinitamente in tutte le direzioni immaginabili. [...].
Questo mondo
aggomitolatosusestesso ematematicamente
infinito»I
due
poli della ricerca piranesiana, l'evoca/.ione della suutturaliia primigenia e la disarticolazione delle strutture evocateappaiono
in tutta la loro evidenza nelle Carceri, dovePiranesi dimostra chiaramente chela geometria euclideanon
rappresenta per lui Tunica soluzione architettonica: l'evidente e definitivarottu- ra dell'artista con leleggi della prospettiva centrale sottolineala sua posizione di "modernistarivoluzionario",di trasgressoreaudacee rigorosoal
tempo
stesso.Le volte di proporzioni colossali,
da
cuipendono lampade
spente, le passerelle chefiniscono nel nullacreando sensazionidimprowisa
vertiginecome
le infini- le scale a chiocciola, le mislerio.se toriure cvocale o lasciaie iminaginare sonotutii elementidi
un mondo
chiusu, notiurno, che hauna
fortissimasuggestione visionaria e che trasferira il suoambiguo
fascino sulle pagine dei romanzieri gotici: pagine che sipopoleranno
di castelli, abbazie, sotterranei, infiniti corri- doi, scale vertiginose, spazi vastissimi e soffocanti, volteimmense,
passaggi segreti, tutti luoghi piranesiani, altempo
stessoimmaginari
e reali nella corposa plasticita dellacreazioneartistica.II Piranesi dei romantici, di Gautier,
Nodier
e de Musset, e poi perfino diHuxley
(eanche
Yourcenar parla di malaria), e quelloimmaginato,
sognato da deQuincey
nelle Confessionsmen
ire ascoltava Coleridge che gli descriveva leCarceri (che significativamente
chiama
Dreams):un
visionarioin predaal delirio della febbre, prigioniero delle sue angosciose archilciture oniriche, «vastGothic
197
halls».
Qui
deQuincey
leggele Carceri attraversoi romanzi gotici, invertendo ilrapporto cheesiste traI'opera d'arte visiva equellaletteraria: nelle Carceri
non
visono elementi
gotici in senso stretto,ma
certo l'atmosfera e "gotica", e Eisenstein a questoproposito osserva chenon
si tratta tanto diun
errore,quan- to dell'aver coltocon
estrema esattezza l'"estaticita" di Piranesi, estaticita che«attraverso la
forma
architettonica si esprimecon
particolare efficacia negliambienti
e nelle cattedrali gotiche» . Per deQuincey,
le scale a spirale di Piranesi diventano il simbolo di un'ansia checondensa
lo spirito dei romanzi gotici e lo trasmette ai romantici francesi.De Quincey
aggiunge che«With
thesame power
ofendlessgrowth and
self-reproduction didmy
architecture pro- ceed in dreams»,mentre
altrove dira che nei suoi sogni indotti dall'oppio vede architetture di proporzioni cosi vaste che l'occhionon
riesce a coglierle: le distanzeappaiono
amplificate fino a raggiungere "un'inesprimibile eauto-ripeci- tiva infinita", il chelo fa pensare alle vasteeppur
clauscrofobichestrutture pira- nesiane.In realta nel processo artistico da cui nasconole Carcerile invenzioni el'ela-
borazione fantastica delle
immagini
si basano suH'appassionata, attentissima meditazione del giovane architetto suimonumenti
antichi diRoma
e sulla loro sia pureimmaginaria
ricostruzione.Una
rivisitazione fantastica,come
inun
sogno, di edifici reali (il carcereMamenino,
gli edifici capitolini, laMole
Adriana, usata
come
carcere fino al 1901, cisterne e altre possenti strtituiie di utilita)o dicuisiha notizia dalle fonti letterarie (lescalegemonie), che secondoM.
Calvesi rivela una visione «idcologicamcntc oiicntal.i verso un'invenzione evocativae celebraiiva..1''-
cerio delibcraia e calcolatissima.La qualita visionaria di queste
immagini
straordinarie, suggestive e inquie- tanti che sisono
iscrittepotentemente
neU'immaginario collettivo deU'Europa settecentesca(ma
le riverberazionigiungono
anoi con un'iinattacarica di miste- nosa fascinazione)non
e quindi dovuta alia febbre o alia droga,ma
piuttosto a quellasottilealchimiasegretachesempre
s'accompagna al processocreativo, tra-smutando
la realta insogno
e ilsogno
in realta. La vertigine piranesiana cos]non
coincidecon un diagramma
esclusivamenreonirico,con un
deliriovisiona- riofine a se stesso: e la portentosafantasia dell'anista,sosunuta
dauna
caparbia vootadi ricerca e di perfezione,chedilata glispazi, spalanca voragini, cosuuisce dehberatamenteprospettiveinfinite eangosciose.Che
sipossastabilireun
rapportonon
arbitrarioma
funzionale tra artivisive e letteratura nella secondameta
del700,
e in particolare tra le incision! di liranesi e ilromanzo
gotico, e cosa facilmente dimostrabile se si considera laArtee
romanzo,
infatti, in questo periodo convoglianopur con hnguaggi
dive.si, «.gli stessi paradigm! spa/.iali«j,):ma
le affinita tra1iranesi e i
roma
' 'deirimniaginario sono il piu evidence aspetto in com'une, e concezionedello spazio.Artee ro
nguaggi diveisi, «gli s
l romanzieri gotici
non
sifermano
certo qui,anche
se le architetture 'tnariosono il piu evidence aspetco incommie,
e se incisure eroman zen
sannr, evocare magistralmen.e, pianificandolaon
estrema deliberazione«ia potenza di costruire»21
. Vi
sono
infattimold
altri important! punti di con198
tatto tra la poetica e la tecnica piranesiane del visionario e quelle gotiche: in
primo
luogo, il recupero della Storia, antica per Piranesi, medievale in sensolato,
ma comunque
polemico, alternativo rispetto al presente deiLumi
per i"Gothicists".
Di fondamentale
importanzaanche
ilrecupero dellapassione, del sentimento: giustamente il Petrucci sottolineacome
in Piranesi l'intuizione del grandiososia convertitain sentimento ,mentre
il fascino ossessivo della storiaromana
coloradi vera passione il suo studio dell'antico e ilsuo sensovivissimo delladignita e poesia dell'architettura, «concepitacome una
grande arte, prodi- giosa,pienadimistero, diuna
bellezzaprofonda, dipoesia»23.Altro atteggiamento condiviso e quello sowersivo nei confronti delle
norme
e delle regole, dell'ordine e della ragione: eguale la preferenza per il sublime rispetto al bello,
burkianamente
declassato a grazioso e insignificante,mentre vengono
privilegiatiil senso del mistero,la tensione drammatica, il chiaroscuro,il gusto per l'esagerazione e l'eccesso. Identiche la dilatazione degli spazi, le
dimensioni gigantesche, I'iterazione ossessiva,
come
pure l'insistenza sull'oscu- rita, la vastitaela"magnificenza"come
elementi— con
il terrore-
delsublime (e qui il referentecomune, anche
seper Piranesisolo forse inmodo
inconsapevole, e Burke).E
ancora, la discontinuita, laframmentazione,
la deliberata incon- gruitadiesi possono ritrovare nellelastrepiranesianecome,
ades., nellastruttu- ranarrativa diThe
CastleofOtranto. Elementisignificativiecaratterizzanti, infi- ne,sono
ilcomune
gusto delle rovine,sintomo
diuna
sensibilitanuova, diversa neiconfronti del passatoedel fluiredel tempo,e 1'inesauribilefascinazionedelle sirutlure solicnancc, tcrrificanti esuggestive, speranza/tentazionedi conoscenzae disalve/./.a.
«Visions (...) have always
been my
pasture. Ialmost
think there isno wisdom comparable
to that of exchangingwhat
is called the realities oflife fordreams*
. I sogni diHorace Walpole
erano popolati di «old castles, old pictu- res, old histories)*, e inPiranesi egli trovauna dimensione
fantastica esuggestiva chepuo
alimentare quellevisionicheglisono
necessarie:thesublimedreamsofPiranesi,
who
seemstohave conceivedvisionsofRome
beyond what it boastedeven in themeridianofitssplendour. SavageasSalvator Rosa,fierce asMichaelAngeloandexuberantasRubenshehasimaginedscenes thatwouldstartle geometry,andexhaustthe Indies to realize.He
pilespalacesonbridges, andtemples on palaces,andscalesHeavenwithmountainsofedifices.Yet,what tasteinhisbold- ness! Whatgrandeur in hiswildness!What labourandthought both in hisrashness anddetails!'Architctto e collezionista,
Walpole
costruisceun
castello gotico in miniatura,,i Strawberry Hill, per realizzare le proprie visioni in
un
eclettisino chesi unisce.il gusto del [niiiuhc: «I.'inegolarita affascina, la stranczza trascina al di la della tealta presented'.
Ma
l'inHusso di Piranesi, dicui lo colpiscono soprattuttol'il-logico e renornie, e piii evidente in
The
CastleofOtranto
(1764) che inizia ilnuovo
genere gotico:limmenso
castello, vero protagonista della storia, e costruito sulla cartasecondo una
deliberata tecnica diesagerazionedelledimen-
199
Hbni
architettoniche e di oggetti misteriosi e terrificanti (che, letteralmente, scftiacciano gliesseriumani,
figurine insignificanticome
quelle checompaiono
nelle incisionipiranesiane). IIgigantesco
elmo
che appareall'iniziodelromanzo,
oggetto misterioso, indecifrabile, 'sublime', deriva certamente da quelli che sivedono,
ugualmente
smisurati, inuna
delle Opere variee nella tav. VIII delle Carceri,mentre anche
piranesiani sonoisotterranei delcastello, «thatlonglaby- rinthof
darkness» in cui regnaun
«awful silence» e un'atmosfera di terrore.Mentre
appareeccessivo definirlo,come
fa ilTatar,un
«castello degli orrori», epur
vero che l'eccesso, il sovrannaturale, lapaura e ildelittovicreano un'atmo- sfera dicupa
minaccia chericordale Carceri,mentre
il coup detheatre finale-
ilcrollo del castello per l'intervento di
una
visione «dilated toimmense
magnitu- de»-
rientra inquesto gusto dell'esagerazioneedell'abnorme chesara poi carat- teristico delromanzo
gotico.Dopo
avergli riconosciuto il merito di avere «perprimo
divinatouna
fonte potenziale del meraviglioso letterario nelle Carceri», giustamente Praz osserva che l'opera del Piranesi,ammirata
entusiasticamente, appariva alWalpole
efficacissima illustrazione dell'analisi burkiana dell'effetto dell'infinito: «Infinityhas atendencyto fill themind
withthatsort ofdelightful horror,which
isthemost
genuineeffect,and
truesttestofthesublime»27.Caratteri essenziali delle Carcerisono infatti la sublimit!, la creazione di
un
«artificial infinity*, il«delightfulhorror» elo«astonishtnent»: l'accostamentotra
Burke
e Piranesiappare
inevitabile,anche
sepur essendo contemporanei
(I'
Enquiry
diBurke
e del 1757)non
risnltaabbiano
avuto rapporti diretti.Burke
ruttaviamentre
scriveval'operapuo
benavervistoqualche incisionepira- nesiana (anche delle Careen), forse tramite il Berry,mentre
Piranesi avrebbe potuto avere notizia diBurke (come
si sa, subito assai famoso) daqualcuno
deinumerosi
viaggiatori, in genere colti e ben informati, cheandavano
a trovarloquando
passavano daRoma.
Barilli, che sottolineapuntualmente
inumerosi
e importanti punti incomune
fraBurke
e Piranesi, conclude cheidue
si rafforza-no
reciprocamenteealiostessotempo
«contribuisconocongiuntamente
a chiari- rei trattidi tuttaun'epocaculturale»2s.Come
Walpole, ancheW
Beckford-
ilprimo
amenzionare
esplicitamente le Carceri nel 1780 -
costruisce castelli e torri di pietra(ma anche
di cartone, gessoe teladiptnta,rivelando
un
penchantscenograficoe illusionistico checome
in Piranesi mira soprattutto all'effetto), e vertiginosetorri, tenebrosi palazzi sot- terranei, addirittura
una
lividacittamorta, Istakhar, nelsuostraordinario Vathek (1786), sospeso traromanzo
gotico e favola orientale. Inun
audace, pericolososcambio
traarte evita,sogno
e realta,dimora
reale(Old
Fonthill, chegli aveva datonno
spunto per la «Hall ofEblis») edimora
immaginaria29, cui si sovrap-pongono
il ricordomai
sopito dellescenografiedafeeriecon
cui aveva fatto tra-sformare perle festivita natalizie del 1781 tutta la casa e le potenti suggestioni delle incisionipiranesiane, Beckford creanel suo
romanzo
architetture misterio- seeperverse, torri, cupole, infinite scalinate, interminabili corridoi esaloni sot- terranei.La
verticalita teorizzatadaBurke come
fonte delsublimeechecaratte-200
rizza le tavole di Piranesi,
domina
la spazialita delromanzo,
proiettandosi sia verso1'altocheversoil basso,dove
ilPalazzodelFuoco
Sotterraneo, cui giungo-no dopo una
lunghissima, precipitosa discesa nelle viscere della terra, gliambi-
ziosi e scellerati protagonisti, rappresenta secondo Borges il
primo
inferno real-mente
atrocedella letteratura. II fascino delle fantastiche, inquietantiarchitectu- re di Piranesi stimola la fantasia di Beckford soprattutto per le vaste rovine, isepolcri regali e l'interminabile scalinata di Istakhar, e rivive intatto nella topo- grafia infernaledella«HallofEblis».
Forsenessun altro romanzieregotico fa dell'architetturalaprotagonista asso- luta dellesueopere
come Mrs
Radcliffe, anchese neisuoi romanzi piu famosi— The
Mysteriesof
Udolpho,The
Italian-
l'elemento architettoniconon compare
nel titolo,
come
accade invece assai spesso acominciare da Walpole. Nel micro-cosmo
del castello— immenso,
possenteanche se parzialmente in rovina, super-bamente
pittoresco, minaccioso-
essenzialmente ci si perde: la sua complessita labirintica, i lunghicorridoi, lescale chesi moltiplicanocome
in un'incisionedi Piranesi, disorientano e cerrorizzano gli sventurati che vi si irovano prigionieri.l.'atmosfera onirica, da inctiboche lo pervade ricordaquella delle Carceri:
anche
il castello,
come
queste, e«una
prigionedinamicaw
,una
struttura gigantesca dovechi vi e rinchiuso vaga incessantemente, inutilmente, aliaricerca di un'im- probabile, impossibile salvezza.Come
le massicce strutture piranesiane, l'archi- tettura di carta diMrs
Radcliffe e opprimente, soffocante: la suadimensione
fantastica nasce dalla sproporzione tra edihei e spazi
enormi
(«lofty», «gigantic»sono tra gli aggettivi piii frequentemcnlc usaii per dcscrivcrli),
non
a misiirad'uomo,
e quelli dieWalpole diiamava
i ..mortal agenis» del suodramma
(o torsemeglio, nielodramma).Sono
rninuscolc figurinecome
i "bandiui" nei pae- saggi dell'amato SalvatorRosa
o nelle incisioni deH'altrettaiuoammirato
Piranesi, di cui la scrittrice riprende
anche
ilpunto
d'osservazione dal basso verso l'alto (si veda laprima
apparizione del castello diUdolpho),
che dilataancor
piu le gia "gigantic"dimensioni
delle strutture architettoniche.Mrs
Radcliffe e stata definita "the Shakespeare of romance",
ma
forse sarebbe piu appropriato chiamarla"the Piranesi or romance", perlostraordinatio,suggestivo rilievo delle sue architetture visionarie in cui personaggi e leitori volentieri siperdono, presi dalloro fascinopittoresco<•sublime.
Possiamo ora cogliere
con maggior
cluare/za quel rapporto tra architettura e letteratura chesi eindicatocome
caraueristicodel climaculturaleinglese di fine '700. Le suggestioni che I'arcliiicttura esercita sulromanzo
gotico arrivano aWalpole, Beckford,
Mrs
Radcliffeealtri perviediversema complementary
l'in-teresse e lentusiasmo pergli edihei e i
monumenii
gotici, resi aucorpiu piltorc sclti dalI.i/ione collosiv.i del tempo, in picno
Ciolliic Revival, I i.ntftii) yill Burke che da largospazio aH'architctturacome tome
del sublime, e lornisce lagiustifi-cazione teorica di tin fenonieno di gusto gia in alto; infine, la meiliazione delle incisioni di Piranesi, che proietta le sue fabbriche giganteschein
una
dimensio- nevisionalia esublimedigrandefascino eseduzione. I motiviarchitettoniciche201
piu colpivano I'immaginazionedei
contemporanei
inedificie rovineapparivano qui gia selezionati, filtratie rielaborati dalla personalityartistica di Piranesi, che intensificava magistralmente effetti e suggestioni sublimi, rafforzando l'autorita delle formulazioni burkiane di cui la sua opera apparivauna
persuasiva confer-ma.
In questo contesto, Piranesi e le sue visioni architettoniche agiscono
come un
catalizzatore di vari stimoli e motivi culturali e artistici, che trovano la loro realizzazione piiiimmediata
ed evidence (anche senon
e Tunica) nelromanzo
gotico.
Con
l'influsso diretto o indiretto di Piranesi sulla narrativa del tardo700
siverificauna
situazione culturale complessama
chiara, in cui un'artevisi- va (architettura), mediata da un'altra arte visiva (incisione), agiscepotentemente
su un'arte verbale (narrativa). II cerchio infine si rinsalda, inquanto
a sua volta laletteratura, e in particolare ilromanzo
gotico, influenza ilgusto nellearti visi- ve, contribuendo inmodo
decisivo all'affermarsi dellamoda
deH'architettura goticaedellerovine.Se Piranesi con le sue incisioni ha
composto
«a visual novel of Rome..", iromanzieri gotici costruiscono vertiginose architetture verbali in cui
dimora
quel ..delightful horror.-che invano
tentava di esorcizzare chi,come
ilWinckelmann,
contrapponeva alle oscure, labirintiche seduzioni del sublime laluminosasemplicitadel bello ideale.
Anche
se diversi architetti inglesi del700 - Adam,
sirWilliam Chambers, Dance
(che col suo carcere diNewgate
piii diogm
altro ha saputoavvicinarsi allepossenri e tenebrose strutture delle Carceri),Soane
eaim - hanno ammirato
c scguito Piranesicome
auspicato daWalpole
eh. l,a appreso con maggior proluu, la lezione dei suoi "sogni sublimi" st.no sun. ptuttosto colore che
hanno
costruito per scrivere e scritto per costruireWalpole con
Strawberry Hill e The Castleof
Otranto, Beckfordcon
FonthillAbbey
e Vathekhanno
tentato difixate sulla pietra e sulla carta la stessa visione piranesianadiun
universo frammentato, disarmonico, misterioso, in cui lospa- z.o e vissutocome
continua minaccia e perdita d'identita, percorso di indicibili ansie e .mprow.se, folgoranti illuminazioni, disovrumani
silenzi, di insanabili lacerazioni, d, mdecifrabUi tenebre. E' il regno diuna
sublimita dolorosa, diun
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Radcliffe riescono a superarele loro terribili prove, risalendo daitor- tuosi, tenebrosi labirintisotterranei alia luce del giorno e auna
vita finalmente normale.Non sapremo
mai, invece, quale sara il destino di quelle figurine che in scala ridottissima intravediamo sotto levoltegigantesche, sulle scale e passe- relleperse nellafoscapenombra
delle Carceri piranesiane, tra misteriosi,minac-
ciosi,
enormi
strumenti di tortura pronti per l'uso:possiamo
solo indovinarne l'ansiosa incertezza, l'attesasfibrante diuna
punizionetemuta
esempre
rinviata, che pure daun momento
all'altro giungera inattesa,improwisa,
inesplicabil-mente
crudele. Nelle Carcerianche
il tempo,come
lo spazio, eenormemente
dilatato, senza fine ne principio,
un continuum
che appareimmobile mentre
invece scorre lentissimo, inesorabile,scandendo
la durata diuna condanna
interminabile.
Questa
tematica angosciosa, in cui il terrore, la sofferenza e la sconfittasono
la regola diun
universo sregolato e maligno, e al centra della visione di Piranesi e dei romanzieri gotici, ed e il segno della loro inquietante modernita.' A. PlNHI1.1,«Dialettica del Revivalnel dibattito classico-romantico»,in II Revival, acuradi G. C. Argan, Milano, Marzotta, 1974,p.65.
* Cfr. W. L.
MacdonaU),
Piranesi's Carceri:Sources ofInvention, Northampton (Mass), SmithCollege, 1979,p. 22.IG. BacHI.IARI>, «lntroduzionealiadinamicadelpaesaggio», in //dirittodisognare, trad. it.
M.Bianchi,Bari,IVdalo, 1987,p.66.
' K. Baku11, «l'iraiicsi c Uurkc», in Piranesitra Venezia eI'Europa, a cura di A. Bettagno, Hren/.e,Olschki, 1983,p. 338.
Or. R.Wll1KOW1-R, «Piranesi's Parere», inJournal oftheWarburgandCourtauldInstitutes, 11(1938), 155.
''A. PhTRUCU,Maestriincisori, Novara, DeAgostini, 1953,p.98; G. B.PlRANESl, Vedute di Roma,ed. M.CAMI'ISHU,Roma,American Academy, 1990, p. 19.
7
Cit. inibid,p. 18.
HG.C. Ai«;an,«11Rcviva... in op. cit.,p. 17.
''
V.MaKIANI,StudiandoPiranesi,Roma,Palombi, 1938,p. 18.
"'A.I'l.liuicci, op.cit.,|>. 101.
" Oi. II. Fix ilion, (i. 11 Piranesi
(WW),
a cura di M. Calvcsi c-A. Mcm.serini, Bologna, Alia, 1>>(,/,p. 154.'"M. l'KAX, Piranesi.LeCarceri,Milano;Riz* li,1975, «Introduzione»,p.7.
13H. Foe 1U.ON, op.cit.,p. 153.
IICit. inM.LEVY,Leromangothiqueanglais,Tolosa, Faculte desLettres, 1968,p.636.
11
Cfr.
H
Foculon,op. cit.,p. 158."'M. YoURCENAR,«Le cerveaunoirdePiranese»,cit.inM. PRAZ,op.cit.,p. 15.
17
Cfr.M.Tai-URI, Lasfera eillabirinto,Torino, Einaudi, 1980,p.34.
'" Ibid,|>. 1()4.
'''M. ("AIVI'SI,«Ideologiaeriferimentidelle Career^,inA.BlilTACNO, op.cit.,p.354.
J"M.BllII(acuradi),Ilgoticoinglese,Bologna,IIMulino, 1986,p.27.
-' G.BaiiiiiAKD, op.cit.,p.85.
" Or.A. I'hIRUCU, op.cit.,p. 100.
Ji
R.
Biomhhd
(1912),cit. inM. CAMPBELLed., op. cit.,p. 5.203
*H.WALl'OlE,lettera aG.Montagu(5gennaio 1766).
"ID.
.Advertisement,al IVvol. degli AnecdotesofPainting (1771), cit. inJ.Anderson
-Giant Dreams»,English MtscelLtny n" 3 (1952), pp.51-52.
*'H.WAl.l-OI.li,Strawberry-Hill, aeradiG. Franci,Palermo,Sellerio, 1990 p 18
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LeW's "> '" IlP*"°colserpente, Mtlano->8
R. Barii.li, op.cit.,p.327.
Cfr.G. FRANCI,Lamessa in scena delterrore,Ravenna, Longo, 1982 p 69
30M.Levy,op.cit.,p.272.
31W.L.