• Non ci sono risultati.

A tutti gli ospiti estivi auguriamo una buona estate

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "A tutti gli ospiti estivi auguriamo una buona estate"

Copied!
16
0
0

Testo completo

(1)

MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA'-CULTURA e-mail: mensilelapiazza@libero.it

ANNO VI (n. s.) n. 8 - Agosto-settembre 2004 IN EDICOLA OGNI MESE

Euro 0,80

F.M. 106.1 - 100.5 REP. PUBBLICITA'

& MARKETING TEL.0963-45733 F.M. 106.1 - 100.5

REP. PUBBLICITA'

& MARKETING TEL.0963-45733

All’interno

TROPEA

pag. 11- E’ in funzione il “Servizio Info-Media”: lo sportello presso la Biblioteca pag. 12 - Dalle pagine di storia locale: la vendita e e la liberazione di Tropea pag. 12 - A page of local history: the sale and subsequent liberation of Tropea

CULTURA

pag. 8 - Galleria di personaggi illustri tropeani nei secoli

pag. 10 - VIAGGIO SUL PORO

Guida alla scoperta del cuore verde della Costa degli Dei

pag. 14 - Due pittori locali da conoscere: Antonio Pata e Anna Bubba ASSOCIAZIONI

pag. 7 - Scambio delle consegne ai club Rotary ed Inner Wheel di Tropea pag. 12 - Musica d’Estate a Tropea: i concerti dell’Associazione TROPEAMUSICA pag. 12 - Giovani ospiti della Bielorussia: un altro punto di vista

INTERVISTA A Sandro Cuturello

Un ambasciatore di Tropea nel mondo

TROPEA Casuale scoperta di un

OSTENSORIO con la reliquia della Croce

TROPEA a colloquio con Bernardo Giroldini

Assessore al Turismo

PROVINCIA i “dolmen” di Nardodipace

Non sappiamo chi sia

“l’emigrato tropeano” che lan- cia l’appello, né sappiamo chi siano Francesco, Michele, Gervaso, Giovanni, Massimo, Antonello, Giuseppe, Antonio, Domenico e i tanti altri “giova- ni” (o supponiamo tali) che hanno firmato i due manifesti affissi nella notte fra il 24 ed il 25 luglio scorso per le vie della città. Saranno nomi fittizi?

La delicatezza del momento in cui esce questo numero del giornale, ci induce a non soffermarci ed a non riportare le affermazioni e le amarezze in essi contenute. Critiche aperte all’operato dell’amministrazio- ne comunale e lamentele sul- l’andamento della stagione tu- ristica; i soliti inviti a salvare Tropea ed a promuovere mani- festazioni culturali, per uccide- re la “noia”. Osservazioni (al- cune condivisibili) nelle quali, ripeto, per la delicatezza del mo- mento, non entriamo, ma che approfondiremo al termine del- l’estate.

Oggi, mentre andiamo in stampa, ci preme soltanto dire una cosa: è da dieci anni che il nostro giornale cerca di sensibilizzare i cittadini, coin- volgerli nella gestione della cosa pubblica, sui problemi par- ticolari e complessi di cui è com- posta la nostra città. E’ da dieci anni che il nostro giornale invi- ta i cittadini ad operarsi ed a partecipare attivamente alla vita sociale e culturale della nostra cittadina, già in inverno e non solamente in estate. Noi UN APPELLO ALL’ EMIGRA- TO TROPEANO ED A CHI VUOLE SALVARE LA NAVE

CHE STA AFFONDANDO

continua a pag.3

A tutti gli ospiti estivi

auguriamo una buona estate

(2)

LA PIAZZA pag. 2 - agosto-settembre 2004 - Arte e cultura-

Intervista a Sandro Cuturello Un ambasciatore di Tropea nel mondo

“Tropea deve poter essere teatro di importanti rassegne, premi, sfilate e festivals”

di Lino Daniele e Pasquale De Luca

Lo abbiamo incontrato nei giorni scorsi a Tropea, venuto per organizzare un concerto in memoria del padre morto il 9 agosto dello scorso anno. Gli abbiamo rivolto una serie di domande sulla vita familiare e professionale e sul suo rapporto con Tropea. Le risposte sono state sincere, sentite e molto esaurienti. A Sandro l’augurio di un futuro sempre più promettente che gli consenta di portare alto il nome di Tropea nel mondo.

Sandro Cuturello

Pianista e direttore d’orchestra, rap- presenta oggi un punto di riferimen- to nel patrimonio musicale e cultu- rale di Vienna ed in Europa. Al Con- servatorio di Vibo Valentia riceve una prima formazione musicale col pianista E. Pieranunzi e a Roma con- segue il diploma al Conservatorio di Santa Cecilia col maestro S.

Perticaroli e la laurea con lode in filosofia all’Università.

Dal 1985 a Vienna, completa la sua formazione musicale in Pianoforte, Composizione e Direzione d’Orche- stra. Fonda nel 1990 la Vienna Walzer Orchestra e dirige presto nu- merosi concerti nelle più prestigiose Sale di Vienna, come il

“Konzerthaus”1994 e il

“Musikverein” 1997. Nel 1996 fon- da a Venezia l’Orchestra di Venezia, ottenendo immediato consenso e un riscontro di pubblico e critica.

Nell’anno 1997 è a Praga per la Praha Mozart Orchestra, di cui ne cura da anni la Direzione Artistica, dirigendo nelle più note Sale della capitale ceca, quali il “Rudolfinum”

la sala “Smetana” della “Municipal Haus” e il celebre Teatro di Stato

“Stavovske Divadlo”.Ha registrato come solista e direttore, con brani di Mozart, Strauss e Vivaldi e ha curato la produzione numerosi altri CD valorizzando il talento di alcu- ni artisti e orchestre europee. Affer- mato concertista, si è già esibito in Italia e all’estero presso le più im- portanti istituzioni musicali, unen- do la sua attività concertistica a ini- ziative culturali di grosso spessore.

Le sue ultime Tournée lo hanno vi- sto protagonista, soprattutto in Asia, in diverse città della Cina, della Korea, e nelle più importanti sedi musicali delle più grandi città del Giappone, oltrechè in tutta Europa.

L’artista vive a Vienna dal 1985, ed è oggi Presidente della “Culturell

’Events”, una grossa realtà in campo internazionale, con sedi a Praga e Ve- nezia, promotrice di iniziative ed Even- ti Culturali a livello mondiale nell’am- bito musicale .

D - Maestro, ogni anno viene a Tropea: cosa la spinge?

R - Innanzitutto il desiderio di stare accanto ai miei cari, il ritrovarsi coi miei amici d’infanzia e il rivedere i volti dei miei conterranei, i Tropeani tutti:

rivivere insomma una dimensione ricca di affetto e di amore incondizionato o di semplice e sana sim- patia, che nasce dal mio ancora forte legame alla mia terra. In poche parole: un rinfrancante ritorno alle origini.

A questa “rigenerazione” dell’animo si unisce poi il clima e l’atmosfera d’incanto che le nostre spiagge frastagliate e il nostro mare sanno regalare.

Al cocktail affiancherei la pressoché necessità di assaporare la nostra cucina, autentica e sempli- ce, fin troppo desiderata per chi -come me- vive in città e lontano dal mare: il pescespada alla griglia, “i surici”, le alici, “u cerruzzu”, e poi triglie e “ninnata”, assieme alla celeberrima cipolla nostrana, superano ogni appetibile altro confronto, almeno in questo periodo dell’anno! Un Eldorado, una garanzia di pia- cere, unici e irripetibili, che ritengo non solo miei...

D - I legami con la città natìa perché sono ancora forti?

R - E’ davvero motivo d’orgoglio per me essere nato qui; da un lato per la peculiarità della cittadina stessa, ricca di gente diversa e interessante, aperta e pronta a proverbiale ospitalità; ma anche per la sua singolare e affascinante struttura a picco sul mare, legata alla sua storia gloriosa. Il clima di natu- rale religiosità, ha rafforzato nei secoli la tendenza a ricoprire ruoli significativi in svariati campi, filosofi- co, scientifico, sociale e religioso in tutto il meridione dello stivale; l’antica leggenda che ne indica da secoli una Santa protezione arrivata dall’esterno, come si desume dal significato della leggenda del quadro del- la Madonna di Romania, avvalora del resto la tesi di un destino e di un protagonismo secolari.

Ma a questo aspetto di assoluta fierezza, vi è senza dubbio quello dovuto alle mie esperienze vis- sute a Tropea singolarmente, da una certa mia sensi- bilità alle cose e alle persone che mi hanno circonda- to, soprattutto nel periodo formativo, e ancor più dall’arricchimento ricevuto dal convincimento, del mio caro e amato papà, nella salvaguardia dei valori che nostra cultura, sia pure fin troppo criticata, ha saputo comunque mantenere.

D - Quanto tempo fa ha lasciato Tropea; mi risulta che lei vive da 20 anni a Vienna. Come vi è arrivato; quando?

R - Eh sì, sono quasi già vent’anni di lontanan- za e perciò... di sofferenza!! Ma aggiungerei anche di arricchimento se, nell’aver focalizzato l’ ottica in ogni mia scelta proprio dalla mia essenza di tropeano e meridionale, ciò mi ha consentito sempre di filtra- re le cose con la sicurezza nelle mie radici, con la consapevolezza di “guardare” da quel puntino che si erge sul tirreno e sul mondo, e che equivale, al- meno per mè, ad un porto di sicuro ancoraggio e salvezza, quasi atto a sorreggere le mie decisioni nel mio a volte difficile cammino all’estero...

Ad onor del vero io lasciai Tropea nell’ormai lontano 1980 per andare a studiare al Consevatorio S Cecilia di Roma e Filosofia all’Università Nel 1984

poi, per un destino che si compì proprio a Tropea, raggiunsi Vienna, e ne rimasi così affascinato, da ergerla a mia seconda città.

Era un pomeriggio d’estate e un maestro resi- dente a Vienna, di origini calabresi (nato a Zaccanopoli ed emigrato in Argentina), desideroso da giorni di suonare il pianoforte, ebbe modo di sa- pere di me quale studente, e mi contattò al bar Cen- trale, in Piazza V.Veneto. Ne nacque una forte amici- zia e un intenso e valido connubio musicale. Lui ritenne che per me, per la mia “squisita musicalità”

(sono parole sue!), sarebbe stato un peccato non confrontarmi con altri mondi per imparare altri stili;

io ero già uno studente promettente, avendo supe- rato le selezioni per entrare nella classe di pianofor- te del maestro Perticaroli, un’icona del pianismo in Italia. Mi indusse così a mettere piede nella capitale della musica classica nel mondo: Vienna! Era il lon- tano ottobre del 1984 ed io, ignaro di quello che stava per accadere nella mia vita, mi diressi all’este- ro, giusto per una visita e per un incontro femminile da anni desiderato, diventato per me come un’os- sessione. Doveva accadere che io “finissi” lì: sia per la mia infatuazione giovanile (lei si era intanto sposata a Vienna) e sia perché un “qualcuno” mi mandò un amico da lontano, ma pur sempre pregno della mia stessa cultura e mentalità. Una grande for- tuna, una gioia... a rifletterci.

D - Come la vede Tropea dopo oltre 20 anni di lontana? Come vorrebbe rivederla nel futuro pros- simo?

R - Tropea, rispetto a 25 anni fa, è radicalmente cambiata. La rivoluzione turistica e i consensi inter- nazionali oltreché la fama in Italia, ne danno signifi- cativa testimonianza.

Certo, forse lo sviluppo turistico ha peccato di quell’inesperienza iniziale e dalla mancanza di interrelazione con le realtà esistenti, un po’ perché naturalmente Tropea si trova tagliata fuori da certi circuiti nazionali, ma anche forse per la mancanza di investimenti collettivi sul territorio e poca sensibili- tà degli organi nazionali, su un così forte anzi, basi- lare punto turistico nel meridione, che stenta a ve- dere riconosciuta coi fatti la sua strategica impor- tanza. Il richiamo dopotutto resiste incredibilmente e... aumenta!

La mancanza, ancora oggi di infrastrutture effi- cienti, sia pur nel tempo in parte realizzate o non compiute, non possono e non devono dare adito, a mio avviso a motivo di rivalsa e dissidio. La chiave per un continuo rilancio della città sta nella fattiva unione e consapevolezza del nostro bene comune e nell’incoraggiamento alle giovani realtà emergenti, sia in campo comunale che provinciale e regionale, al di là dei colori politici. Io vedo Tropea come una

“cittadina europea”!, che può e deve vivere di tante cose anche d’inverno, ma soprattutto e ancora me- glio, d’estate; e… la cui “valenza” deve poter arri- vare ed essere accolta fino a Strasburgo.

Dopo la prima promettente fase di “lancio” de- gli anni settanta e la seconda di “riassesto e co- sciente messa a punto“ dagli anni ’90 in poi, vi è forse bisogno, proprio adesso, di maggiori novità, di più coesione e di maggiore spinta nell’individuazione

(3)

LA PIAZZA - Arte e cultura- agosto-settembre 2004 - pag. 3

MUSEO DIOCESANO sez. Pinacoteca

Palazzo Vescovile L.go Duomo Tropea E’ aperto al pubblico dal 1^ luglio

dalle ore 18,00 alle ore 23,00 di ogni giorno. La mattina solo per

gruppi, su prenotazione, telefonare ai numeri:

3497876408 - 3396681280 stessi abbiamo più volte criticato apertamente tante cose che andrebbero, a nostro giudi- zio, cambiate esprimendo anche il nostro punto di vista. Dopo tante parole e tante in- formazioni che abbiano dato, ci ritroviamo due manifesti in cui un “emigrato tropeano”

ed una ventina di “giovani”, senza firmarsi, si lamentano di come vanno le cose, senza proporre soluzioni.

Da questi cittadini (numerosi) che sicu- ramente avranno le energie e le idee per con- tribuire a risolvere alcuni problemi della cit- tà ci saremmo aspettati non dei manifesti di sfogo nel pieno della stagione turistica, ma delle iniziative suggerite (o meglio ancora) concretizzate già a novembre dello scorso anno. Sia chiaro che non è nostra intenzio- ne difendere per partito preso, alcuna posi- zione o alcun amministratore o negare l’evi- denza delle cose che vanno male, ma, a no- stro modesto avviso, è questione di meto- do: questo modo di agire è oramai superato e dannoso. Criticare senza proporre e senza rimboccarsi le maniche (soprattutto quan- do si è giovani e tanti) è sterile ed inutile.

Chi tiene tanto alle sorti di Tropea (anche e soprattutto se è un emigrato che può porta- re nuove idee e nuova linfa), lo dimostri con i fatti, non dica altro, ma lavori per miglio- rare. Abbiamo invitato più volte i cittadini ad esprimere pubblicamente il loro parere e, soprattutto, a proporre soluzioni, ma con- statiamo ancora una volta (noi si con ama- rezza) che la critica viene lanciata dietro la comodità dell’anonimato ed in maniera scoordinata, disorganica ed inopportuna.

Da queste pagine lanciamo noi un appel- lo ai vari Francesco, Michele, Gervaso, Gio- vanni, Massimo, Antonello, Giuseppe, An- tonio, Domenico, ecc.. ed all’emigrante tropeano: “Perché, alla fine dell’estate, non venite al giornale per far sentire la vostra voce, ad aiutarci, a proporre le cose che vorreste cambiare e soprattutto… a lavora- re per cambiare, in maniera aperta e pubbli- ca e non dietro l’anonimato.” Solo così po- tremmo comprendere il vostro sfogo e solo così la vostra amarezza potrebbe trovare un ristoro, con beneficio per tutta la collettivi- tà. E l’anno prossimo potrete si attaccare un manifesto, in cui annunciare quello che avete fatto o contribuito a fare per migliora- re le cose. Un caro saluto.

Saverio Ciccarelli UN APPELLO ALL’ EMIGRA-

TO TROPEANO ED A CHI VUOLE SALVARE LA NAVE

CHE STA AFFONDANDO

segue dalla prima pagina

di ottiche e risorse distanti da ciò che offre il nostro territorio, forse di primo acchito ardue o lontane, ma raggiungibili… se accompagnate da un umile e paziente studio sulle opportunità che le varie leggi europee e l’attuazione di esse può riservare.

La valorizzazione e la fiducia verso le nuo- ve leve, poi, è essenziale; la maggiore risorsa

sono i giovani dai 20 ai 40 anni, che vanno individuati, seguiti, sostenuti e valorizzati! Non dimentichiamoci che questa è l’era in cui la competenza in certi settori e la velocità dovuta alla conoscenza e al buon utilizzo dei moderni sistemi di comunicazione, determinano acquisizioni importanti per una comunità in fase di rilancio e che vuole estendere la sua eco in Italia e all’estero!

Un’ottica di sano stravolgimento, tesa alla realizzazione di strutture anche internazionali o comunque valide, onde favorire un’opportuni- tà di soggiorno anche ad una clientela di livello (e dico anche e non “solo”), potrebbe risultare utile per lanciare nuovi progetti e una tanto auspicata solidità economica e culturale di varia natura e al di là della stagione turistica stessa.

Non dimentichiamoci che il paradosso più grande è che una città così frequentata come Tropea, non ha ancora un’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turistimo: il che è quanto dire…!

Tropea insomma può essere ancora bella e incondizionatamente, ma potrebbe divenire fi- nalmente un’interessante zona di meeting, per- ché ha qualità insite (clima, disponibilità, cir- costanze) rare!

Alle tante Chiese di una volta, affiancherei anche un nuovo clima di riflessione, nuove sedi d’incontro, di scambio culturale e di “Iniziati- ve” a largo raggio. Tropea si presta!

Nel favorire così un adeguato soggiorno anche a personalità o personaggi della cultura e dello spettacolo, con le opportune infrastruttu- re di cui sopra (sale convegni, anfiteatro, par- cheggi sotterranei, e hotel di lusso) e la nascita di iniziative culturali di largo spessore, Tropea potrà finalmente sublimare la sua indole, sensi- bile da sempre al teatro e alla musica, alla pittura e alla scultura, oggi anche verso la poesia e la letteratura, la fotografia, la moda e la danza.

Tropea deve poter essere Teatro di impor- tanti rassegne, premi, sfilate e festivals; fu que- sto del resto anche l’auspicio del nostro com- pianto Raf Vallone, che ha sempre sperato di vedere una Tropea anche un po’ diversa e al

Il M° Sandro Cututrello nel suo ufficio a Vienna

l’altezza delle potenziali e naturali sue risorse.

D - Quali sono i suoi rapporti con la sua città, c’è stato un momento in cui si è sentito uno straniero? Quali difficoltà o sacrifici ha incontrato prima di arrivare al successo?

Come ha iniziato?

R - Premetto che “la mia città” è Tropea;

mentre la città che ho dovuto scegliere, per vi- verci e realizzare le mie ne- cessità artistiche, è Vienna.

I miei rapporti con Vienna sono ottimi. Non mi sono mai sentito straniero nel senso negativo del ter- mine, anzi sono stato ben cosciente che la mia è sta- ta una scelta, mai costret- ta e per questo mai defini- tiva. Il mio lavoro poi mi consente di viaggiare spesso e di vedere mondi e popoli davvero interes- santi. Nei primi anni, cer- to, ho sofferto anche un po’ di italianità, sia per la diversa mentalità che per le abitudini. Oggi però, con il progresso e le scelte per l’Europa unita, posso ac- quistare libri e giornali ita- liani, vedere la TV italiana, e godere (a Vienna... pen- sate!) di un buon caffè, del prosciutto e del parmigiano di Parma, oltrechè ad un buon bicchiere di Cirò calabrese.

Nel cammino di un uomo, al di là d’ogni confine vi è sempre una difficoltà da superare e una sofferenza da vivere! All’inizio ho dovu- to, per mantenermi agli studi, lavorare per qual- che mese in qualche caffè (i piano-bar all’italia- na...)... Dal 1990 invece, ho deciso di realizzare un’ impresa, davvero ardua per uno straniero:

un’orchestra!

A questa scelta che ha segnato la mia vita è forse legata una situazione di disagio e di sof- ferenza. Una sera di fine inverno, passeggian- do per le vie del centro di Vienna, intirizzito dal freddo, ebbi la necessità di mangiare qualcosa.

Come succede a volte agli studenti, i soldi era- no quasi finiti e... decisi di acquistare un frankfurter (un hotdog o wurstel che dir si vo- glia). Era tale la fame..., che nel riceverlo tra le mani diedi immediatamente un gran morso, igna- ro che ai 18 scellini (di un tempo, oggi in Au- stria c’è l’Euro) che dovevo pagare, ne avevo solo 16. Mi sono sentito perso...:da un lato non potevo restituirglielo, ma ero in buona fede. Al disappunto del tipo, me ne andai scusandomi a capo chino, mortificato, affranto. Dopo po- chi istanti però mi dissi che forse, di fronte alla fame o ad un lieve errore, avrei potuto trovare un po’ più di solidarietà. Lì capii che il mondo che avevo lasciato non era quello che dovevo affrontare e forse raggiunsi un livello di maturazione nel dirmi: “ e mò...vu dicu jeu a vui!”.

Fu così, superai quella mentalità di studen- te e d’artista, labile e incerto, con l’acquisizione di elementi e personali convincimenti, da fon- dere, e non solo salvaguardare, con il reale contingente. Insomma, devo a quel wurstel premonitore anche una parte del mio succes- so: la rivalsa e la reazione di fronte alle avversi- tà, caratteristica tipica questa del carattere or- goglioso del meridionale; ecco qui una dimo- strazione di certi valori o caratteristiche, a vol- te fraintesi o denigrati.

continua a pagina 15

(4)

LA PIAZZA pag. 4 - agosto-settembre 2004 - attualità-

Registrazione Tribunale di Vibo Valentia n. 82 del 25.02.1994

Editore

ONDA SUD Soc. Coop. a r.l.

Direttore responsabile Saverio Ciccarelli

Capo redattore Pino Carone

Redazione:

Giusy Calabrò, Lino Daniele, Clementina De Angelis,

Riccardo De Fusco,

Antonio Ferrara, Elisa Laureana,Damiano Nardo,Vittoria Saccà, Maria Zuccalà.

Redazione:

via Pontorieri, 89861 Tropea (VV) Tel/Fax 0963666081 Rep. Pubblicità & Marketing

Tel. 096345733

e-mail:mensilelapiazza@libero.it Stampa:

Grafiche PAPRINT via Orazio Falduti Tel. 0963263703 - Ionadi (VV)

"LA PIAZZA"

Mensile indipendente

La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti dovranno essere lunghi al massimo una cartella. La redazione si riserva la facoltà di selezionare gli articoli da pubblicare. Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizio. I collaboratori per quel che scrivono si assumono in prima persona ogni responsabilità di natura civile e penale. Il materiale anche se non pubblicato, non sarà restituito.

La foto in copertina è di Leonardo Davolo Estate. La vita nella cittadina cam- bia radicalmente. Più gente per le stra- de, più negozi aperti, pizzerie in fun- zione, manifestazioni di ogni tipo. Oc- chi puntati sugli amministratori. A par- lare della stagione tu-

ristica estiva in cor- so, è l’assessore al turismo Bernardo Giroldini.

“La stagione turi- stica – ha dichiarato - non è appena inizia- ta come da più parti si vuol far credere, ma ormai si protrae senza soluzione di continuità per tutto l’anno, come lo di- mostrano le presen- ze di numerosi ospiti stranieri durante l’in- verno e la primave- ra.

La situazione del

mese è sotto gli occhi di tutti – ha proseguito l’assessore. Poche volte durante il mese di giugno sono stati notati resti di spazzatura ed in questo senso l’amministrazione ha fatto tutti i passi necessari al fine di attivare gli organismi deputati a quegli interventi

atti ad eliminare lo sgradevole incon- veniente che tra l’altro, è causato da- gli uomini”. Giroldini si esprime an- che in merito al calo di presenze nel comprensorio secondo quanto si leg- ge in questi gior- ni sulla stampa.

“I dati in no- stro possesso ri- feriti alla raccol- ta dei rifiuti in aumento rispetto agli anni passati, anche durante questi primi giorni del mese di luglio, stanno a significare che Tropea non ha risentito del fe- nomeno così come in altre lo- calità del comprensorio, come apprendia- mo dai vari organi d’informazione.

Noi continueremo sempre e co- munque, per quanto e come ci com- pete, nell’impegno che ci siamo as- sunti di contribuire ai successi di Tropea nel settore turistico.

La prima scommessa, quella del turismo destagionalizzato, è stata vinta, oggi puntiamo al- l’affermazione dei turismi, ovvero a quello scolastico, religioso, culturale, della ter- za età, a quello enogastronomico, ecc.”

Per l’assessore, dunque, l’estate e con essa la stagio- ne turistica, sta procedendo secondo le aspettative.

Vittoria Saccà

PARLA L’ASSESSORE COMUNALE AL TURISMO

BERNARDO GIROLDINI

Bernardo Giroldini

“ I dati in nostro possesso stanno a significare che Tropea non ha risentito del calo di presenze “

In programma

7 luglio - Il cuore altrove di Pupi Avati

14 luglio- Cantando dietro i paraventi di Ermanno Olmi 21 luglio - Frida di Julie Taymor

28 luglio - Caterina va in città di Paolo Virzì 4 agosto - Agata e la tempesta di Silvio Soldini 11 agosto - Arca Russa di Alexander Sokurov 18 agosto - Lost in translation

25 agosto - La ragazza con l’orecchino 1 settembre - Osama di Siddiq Barmak

TROPEA

VII RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

ESTATE 2004

Per il settimo anno consecutivo l’associazione Plurale femminile, iscritta alla Federazione italiana Circoli del Ci- nema, organizza la rassegna cinematografica estiva “Teli fra i cieli”. Lo scopo dell’iniziativa è quello di divulgare la passione per il cinema d’autore , attraverso opere di un certo valore artistico.

Con tenacia e caparbietà l’associazione continua nel suo impegno sociale riscuotendo notevole successo di pub- blico.

L’iniziativa è sostenuta da numerosi sponsors com- merciali e ha trovato ampia disponibilità nella Porto di Tropea Spa e nell’Assessorato provinciale al turismo.

(S.C.)

I film saranno proiettati tutti i mercoledì sera alle ore 21,30 al Teatro del Porto di Tropea.

(5)

LA PIAZZA -Attualità- agosto-settembre 2004 - pag. 5

La Sovraintendenza alle Belle Arti di Reggio Calabria durante un recente inventario del Tesoro esistente presso la Sacrestia della Chiesa del Purgatorio di Tropea ha rinvenuto un eccezionale referto: trattasi di un Ostensorio dorato con i resti lignei della Santa Croce.

E’ un pezzo unico, di pregevole fattura che rappresenta una figura femminile che regge un’ampolla finemente decorata dentro la quale (secondo quanto scritto sull’ostensorio) ci sono resti lignei della Croce di Cristo. Al mo- mento l’Ostensorio si presenta staccato in due parti che in un immediato futuro potranno esse- re assemblate. Secondo gli esperti il ritrovamen- to può essere fatto risalire al periodo delle Cro- ciate quando appunto la devozione di quei tem- pi faceva sì che proliferassero le reliquie del le- gno della Santa Croce, oppure al 1500 nel perio- do in cui avvenne la battaglia di Lepanto

Saverio Callisto, curatore e custode della Chiesa del Purgatorio, con viva soddisfazione ci ha assicurato che le Autorità dei Frati Minori del Convento si sono attivate affinchè l’Ostensorio sia restaurato nel più breve tempo possibile al fine di renderlo fruibile alla Comunità Tropeana.

Secondo la tradizione popolare è sicuro che venisse esposto sin dai tempi più antichi il 3 di Maggio al Borgo in occasione della festa “du TRI DA CRUCI”, sull’altarino allestito davanti alla locandina che raffigura la deposizione di Gesù dalla Croce. La scritta latina riportata sull’Osten- sorio è la seguente: “EX LIG. SANCTAE CRUCIS “ da una parte e dall’altra “D.N. J. CHRIST”

che equivale a “Dal legno della Santa Croce - Signore Nostro Gesù Cristo”.

Naturalmente non siamo in grado di fugare i dubbi sull’autenticità del referto tuttavia, senza alcun incertezza pos-

siamo affermare che torna alla luce un pezzo di storia del nostro patrimonio stori- co che aveva un legame con la famosa festa “du Tri da Cruci” che tanti consensi ri- ceve presso i Tropeani.

Ci auguriamo infatti che alla prossima Festa l’Osten- sorio trovi la sua giusta col- locazione sull’altarino del Borgo come ai tempi dei no- stri Padri. Ringraziamo il Si- gnor Saverio per la gentile di- sponibilità e collaborazione e per averci consentito di fo- tografare l’eccezionale ritro- vamento che sarà custodito in luogo segreto e sicuro.

NOSTRO SERVIZIO ESCLUSIVO

UN OSTENSORIO DORATO CON LA RELIQUIA DELLA CROCE

IMPORTANTE RITROVAMENTO PRES- SO LA CHIESA DEL PURGATORIO

di Enzo Taccone

UN AEREO CHIAMATO “TROPEA”

E’ la realizzazione di un disegno che ha avuto origine già due anni fa, quando il sin- daco fece domanda alla compagnia Alitalia Il nome della nostra cittadina solcherà i cieli per raggiungere gli Stati Uniti, l’Australia, l’India, tutti i paesi del mondo. Volerà nei cieli stampato su un Boeing 777-200 della flotta intercontinentale dell’

Alitalia. E’ uno dei nove aerei che la compagnia ae- rea ha voluto intitolare a nove località italiane ritenu- te le più belle e che maggiormente vengono apprez- zate in tutto il mondo soprattutto per quelle speciali emozioni, sotto tutti gli aspetti, che riescono a tra- smettere ai numerosi turisti e viaggiatori che vi so- stano.

E’ la realizzazione di un disegno che ha avuto ori- gine già due anni fa, quando il sindaco fece domanda alla compagnia dell’Alitalia perché il nome di Tropea fosse uno dei nove, e che ha avuto l’appoggio di S.E.

Francesco Paolo Fulci già ambasciatore all’O.N.U. fa- moso per le sue battaglie condotte per l’inserimento dell’Italia nel Consiglio di sicurezza O.N.U.

Fulci vive a Roma ma la sua famiglia vanta origini tropeane dal lontano ‘500; spesso l’abbiamo avuto a Tropea presente in manifestazioni di alto spessore culturale ed ha sempre dimostrato il suo affetto per questa cittadina. Naturalmente, grazie anche all’ap- poggio del vice ministro dei trasporti e delle Infra- strutture Mario Tassone.

Tale notizia, ha inevitabilmente suscitato grande gioia in seno all’amministrazione.

“Sono orgogliosa di essere il primo cittadino di Tropea – ha dichiarato il sindaco Domenica Cortese –di una Tropea positiva cha ha scelto di vivere nella legalità, nel rispetto delle regole del vivere civile e che è diventata la perla del turismo calabrese, lavo- rando con sacrificio e scommettendo sulle capacità imprenditoriali locali da dieci anni a questa parte”.

L’aereo dell’Alitalia, Boeing 777-200, con il nome Tropea, grande riconoscimento che la compagnia ha inteso fare alla cittadina, è già operativo; questo mo- tivo di grande soddisfazione Cortese lo ha condivi- so con i cittadini ed ha costituito per tutta l’ammini- strazione, anche nuova carica per proseguire a testa alta nel portare avanti un programma ben delineato.

Il sindaco, altresì, ha inteso rendere partecipi tut- ti i cittadini di questa notizia che ha riempito di orgo- glio l’intero paese, apponendo dei manifesti murali, nei quali, tra l’altro, oltre a informare della nascita dell’aereo “Tropea”, ha evidenziato che “questa è la risposta ai diffamatori, ai detrattori, a tutti quelli di casa nostra che non amano Tropea e che ne sporca- no l’immagine”; ha invitato tutti a continuare a lavo- rare insieme all’amministrazione per raggiungere mete prestigiose emarginando “ogni tentativo malavitoso che vuole scardinare il vivere civile della nostra co- munità”.

Vittoria Saccà L’Ostensorio rinvenuto nella

Chiesa del Purgatorio

Saverio Callisto mostra con soddisfazione la reliquia

(6)

LA PIAZZA pag. 6 -agosto-settembre 2004 - Attualità-

Qualche mese fa la trasmissione televisiva “Gaia” si è interessata delle ormai famose “Pietre di Nardodipace”

, un paesino della nostra provincia. Il ricercatore del Cnr prof. Tozzi, si è recato sul posto , a circa 1000 m. di quota e, descrivendo il fenomeno ha rilevato che: ” In tutte le Serre del vibonese, il granito presenta delle spaccature, come se fossero state tagliate dagli uomini, sembrano tagli artificiali, ma in realtà sono fratture”.

Si tratta - continua il ricercatore di un granito formatosi 300 milioni di anni fa.

Qualcun altro ci ha messo le mani?

“Mostrando le superfici che separano i due massi maggiori, si nota che non sembrano naturali, nel senso che il granito normalmente si presenta come un’unica massa, quindi forse qualcuno può aver poggiato questo blocco dal peso di qualche tonnellata, su quest’altro che forse era già qui”“Alcuni pensano che si tratti di luoghi di culto o sacrali, qualcuno ha pensato a luoghi di difesa, a dolmen”

Sull’origine dei due blocchi ci sono molti dubbi e diverse teorie.

Il prof. Alessandro Guerricchio- Ordinario di geologia dell’Università della Calabria, dopo un attento sopralluogo, ne da questa descrizione:

Sono due strutture coniche: l’una alta circa dieci metri con un diametro alla base di circa 20 mt., l’altra alta circa 4 m. con una base di 6 m. di larghezza.

Con enfasi “La Repbblica” del 21 ottobre 2002 li ha definiti “la Machu

IL PORTO

negli anni ‘60

negli anni ‘70

IL MERCATO COPERTO

oggi

negli anni ‘70

oggi

LE PIETRE DI NARDODIPACE Cosa sono e cosa rappresentano ?

Picchu italiana”.

Dai primi studi che sono stati fatti sembra che siano assimilabili a monumenti tipo “dolmen” presenti in altre parti d’Italia, con funzione culturale e sepolcrale. “Si può azzardare l’ipotesi che dette strutture fungessero da punti di osservazione per scopi difensivi o altro”.

Nella relazione consegnata al Sindaco

di Nardodipace, il prof. Guerricchio ha rilevato che: “Le strutture megalitiche e ciclopiche sono una chiara testimonianza della “cultura della pietra” delle popolazioni neolitiche vissute in quest’area calabrese probabilmente fra cinquemila e tremila anni a.C. e rappresentano senza ombra di dubbio un rilevante patrimonio storico- archeologico e geologico di questo territorio regionale”

(S.C.)

Proponiamo alcune immagini del no- stro archivio fotografico di Tropea co- m’era e com’è.

Le misteriose “Pietre di Nardodipace”

(7)

agosto-settembre 2004 - pag. 7

LA PIAZZA -associazioni-

Il mese di Luglio è tradizionalmente ri- servato al passaggio del testimone tra i Pre- sidenti dei più importanti Club cittadini di Servizio (così come accade negli oltre 31.000 club sparsi in tutto il mondo, ove sventola la bandiera del Rotary Club International) ed anche quest’anno la “Cerimonia delle con- segne” tra i Presidenti uscenti - il Col. Pa- squale Romano per il Rotary e l’Ins. Maria Teresa Ceravolo Fransoni per l’Inner Wheel – ed i Presidenti incoming, Dott. Antonio Toraldo di Francia e la Prof. Vittoria Saccà Calabrò rispettivamente per il R.C. e per l’I.W., è stata celebrata alla presenza di nu- merose Autorità religiose, civili e militari e di esponenti di tutto rilievo del mondo rotaryano ed innerino che hanno dato gran- de lustro ed importanza, così come si con- viene, all’importante evento.

Gli Inni dei rispettivi Club e quelli nazio- nale ed internazionale, hanno risuonato per la prima volta nell’area portuale nel nuovis- simo locale del Ristorante “Ogigia” (vitti- ma, pochi giorni dopo, di un attentato de- vastante ai danni delle strutture il legno del locale, gestito da imprenditori vibonesi, n.d.a.).

Il passaggio delle Consegne tra la Signo-

ra Maria Teresa Ceravolo Fransoni e la Si- gnora Vittoria Saccà Calabrò ha caratteriz- zato la prima parte del cerimoniale, sugge- stivo e coinvolgente, nell’atmosfera e nello scenario surreale del Porto turistico di Tropea.

Molto intenso e sentito il commiato di Teresa (Teta) Fransoni alle sue socie, alle quali non ha lesinato elogi e ringraziamenti per aver condiviso con lei un intenso anno di lavoro, rispondendo…”al richiamo del Club” ed aver realizzato numerosi e concre- ti risultati operativi, non solo in ambito loca- le, affrontando temi davvero attuali e scot- tanti quali la ”Famiglia fondamento della so- cietà e bene prezioso dell’umanità” o la tra- gica problematica dei malati di mente (“I fi- gli di un Dio minore”) che sconvolge intere famiglie (“La famiglia di fronte alla malattia – dinamiche, prospettive e proposte”).

SCAMBIO delle CONSEGNE

ai club ROTARY ed INNER WHEEL cittadini

di Antonio Ferrara

La signora Franzoni, prima di conclude- re il suo intervento - seguito da scroscianti applausi - e prima di consegnare collare e campana alla Presidente Vittoria Saccà Calabrò, ha voluto dare il benvenuto uffi- ciale a due nuove Socie, Katia Purita e Mara Romeo, alle quali ha consegnato i distintivi del Club.

Di una Presidente alquan- to emozionata, ma anche de- terminata ad assumersi le re- sponsabilità del sodalizio con il preciso intento di raggiun- gere traguardi ambiziosi “la- vorando in stretta collabora- zione, tutte insieme e per lo stesso scopo”, è stata l’im- pressione avuta dai presenti dopo il breve discorso di in- sediamento, vivamente ap- plaudito.

“Lavorare in unione” e

“Donare speranza” sono i due punti fermi del program- ma del Club per l’anno di ser-

vizio appena iniziato che verrà realizzato con l’apporto del Direttivo (costituito oltre che dalla Presidente in carica anche dalla Past President Fransoni da Rossella Laria, Segretaria e da Nelly Ro- mano, Tesoriera) e di tutte le Socie.

La seconda parte della serata ha visto lo scambio delle conse- gne del Rotary Club tra il Col. P.

Romano, Presidente uscente, ed il Dott. A. Toraldo di Francia.

Molto breve il discorso di commiato del Presidente Roma- no che non ha voluto fare alcun consuntivo dell’attività rotariana dell’anno sociale appena conclu- so, ammettendo tuttavia di ram- maricarsi per non aver potuto fare di più ...(”un anno di servi- zio è appena sufficiente a capi- re le grandi potenzialità del Rotary, un’Associazione nata per servire, sulla base di un profondo senso dell’amici- zia, cemento e fonda-

mento di ogni Club Rotary”).

Un grazie di cuore agli Amici del Direttivo ed a tutti i Rotariani ed il passaggio del Collare - con i nomi di tutti i Presidenti che si sono succeduti negli oltre 25 anni di attività del Club - ad un emozionatissimo Antonio Toraldo di Fran- cia ha segnato il mo- mento clou della sera- ta.Presenti S.E. il Ve- scovo D.T. Cortese, il

Sindaco di Tropea, Dott. D. Cortese, Don Ignazio Toraldo di Francia, Parroco Titola- re della Concattedrale di Tropea, Il Coman- dante della Stazione dei CC. Mar. R. Ferrise ed il Ten. Vitiello, Comandante della Com- pagnia Comando, ben due Past Governor rotaryani (Dott. Vito Rosano e Salvatore Mazzara) e numerosi Presidenti di Rotary Club Calabresi il Presidente Toraldo di Fran- cia rivolge il suo caloroso benvenuto ai pre- senti ed in particolare agli Amici (P. Roma- no, G. Purita, G. Barone, P. Vallone, V.

Loiacono, E. Stella, F. Laria e G. Romeo) che lo avrebbero affiancato nella gestione

del Club in un momento davvero unico: il Rotary International compie cento anni di vita e, per il 2005, in tutto il mondo i Clubs Rotary si preparano a festeggiare solenne- mente tale evento!

Tanto più alto sarà il successo dell’Azio- ne Rotaryana nel nostro territorio, quanto maggiore sarà l’armonia e l’affiatamento fra i Soci del Club, quanto più...”l’Amicizia ed il Servizio verranno assunti come valori tout court”...”nel regolare la conflittualità so- ciale, nell’indirizzare il conflitto tra le Par- ti nei canali della legalità e dell’equlibrio istituzionale, al di fuori della gestione de- gli interessi personali!” (dal discorso pro- nunciato dal Governatore in carica del 2100 Distretto per l’Anno Rotaryano 2004/2005).

Realizzare tutto ciò sarebbe il grande tra- guardo di ogni Presidente, nell’interesse di tutto il Territorio!

Alla nostra collaboratrice prof.ssa Vitto- ria Saccà Calabrò vanno gli auguri dalla re- dazione del giornale per l’anno di presiden- za che la attende.

Il momento della consegna: a sin. il neo presidente Toraldo di Francia, a dx il presidente uscente Romano

L’intervento della presidente incoming Saccà Calabrò accanto alla presidente uscente Fransoni

Tra gli ospiti della serata: S.E. mons. Tarcisio Cortese e il P. D. G. Vito Rosano

(8)

pag.8 - agosto-settembre 2004 - Storia- LA PIAZZA

Vincenzo Lauro

Nacque a Tropea il 28 marzo 1523.Venne nominato cardinale da Papa Sisto V che lo teneva in grande considerazione per il ruolo svolto quale Nunzio apo- stolico nell’Europa orientale.E’ dall’anno in cui viene eletto cardinale che nasce la leggenda.

Dal 1585 al 1591 partecipò a cinque conclavi, in due di essi il Cardinale Lauro poteva essere eletto Papa.

Pare che non fu eletto per l’opposizione dei cardinali spagnoli che lo consideravano molto vicino al re di Navarra .Fu uno dei matematici ed astronomi incari- cati di correggere il calendario.

Il cardinale Lauro, pur essendo vescovo di Mondovì, è stato il Nunzio apostolico per antonomasia, cioè il Ministro degli esteri dello Stato pontificio dell’epoca.

E’ stato un diplomatico che ha svolto in modo ecce- zionale il suo ruolo.

Ha aderito alle idee del Concilio di Trento.

E’ morto povero ed ha avuto funerali di stato, era un prelato di larghe vedute sia in campo sociale che politico e molto aperto alle idee liberali della sua epoca.

Pasquale Galluppi

Filosofo. E' uno dei figli più illustri della città. Nato a Tropea il 2.4.1770. Trascorse tutta la sua vita assorto negli studi. Ebbe 14 figli. Unì agli studi della filosofia, quelli sulla matematica.

Scrisse, fra le altre opere le "Lettere filosofiche" del 1827. Definito il primo degno saggio di storia della filosofia in Italia.

Morì il 13 dicembre 1846 a Napoli. Le sue spoglie riposano nella Cattedrale di Tropea.

D o m e n i c o Arena

Nato a Tropea il 7.4.1870 da p a d r e c i a b a t t i n o , morì in Uruguay Pre- sidente del Parlamento uruguaiano.

Fu farmaci- sta, avvocato, giornalista, scrittore.

B r a c c i o destro di Batille, il pre- sidente della pace e della grande stagione de- mocratica uruguaiana.

Fu un grande interprete ed ispiratore della politica; ispirò e fu promotore di tutta la le- gislazione sociale e del lavoro in Uruguay.

E’ entrato nella storia dell’Uruguay così come il nostro Garibaldi in Italia.

Non c’è città, paese o borgo sperduto in Uruguay che non gli abbia dedicato una stra- da. Fu direttore di “El dia” il più importante quotidiano uruguaiano.

Senatore, deputato, Presidente del parla- mento uruguaiano.

I suoi scritti sono entrati nella storia del- la letteratura contemporanea di quella nazio- ne. Fu oratore eccelso.

Il suo nome è legato alla causa della li- bertà. In Uruguay si dice di lui che “Batille ideò un’epoca, Arena la creò”.

Raf Vallone

Attore famoso in particolare nel film “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller, giornalista de “L’Unità” , calcia- tore nella squadra del Torino , partigiano.

Nacque a Tropea il 17 febbraio 1916 e morì a Roma il 31 ottobre 2002. Fu cresciuto a Torino, dove i genitori si era- no trasferiti. Ricoprì la parte del militare in “Riso amaro”

(1949) di De Santis.

Il cinema neorealista gli diede numerose parti da protago- nista in film come “Il cammino della speranza” di Pietro Germi (1950), “Roma ore 11” di De Santis (1951), “Gli eroi della domenica” di Camerini (1952), “La spiaggia”

di Lattuada (1953), “La garconniere” di De Santis (1960).

Il culmine della notorietà lo raggiunse nel 1953 in “Tere- sa Raquin” recitando al fianco di Simone Signoret. A Pa- rigi interpretò “Uno sguardo dal ponte” di Miller . Raf Vallone si pose così al fianco di Rossano Brazzi e Marcello Mastroianni. Iniziò poi a lavorare in teatro . Recitò ne “Il cardinale” di Otto Preminger (1963) ,”Cinque per la gloria” di Roger Corman (1964) ,

“Lettera al Cremlino” di John Huston (1970), “Il leone del deserto” di M. Akhad (1981).

Fu in tv con la serie “Il mulino del Po” e “Scarlatto e nero”. A l suo fianco Sofia Loren, Silvana Pampanini , Gina Lollobrigida e Lucia Bosè . A Parigi interpretò “Uno sguardo dal ponte” di Miller . Riposa nel cimitero di Tropea. Sposato con Elena Varzi, da cin- quant’anni, ha tre figli : Eleonora, Saverio e Arabella.

I Fratelli Pietro e Paolo Vianeo (foto non disponibile)

Entrambi nati a Tropea . Il primo è morto nel 1577, il secondo nel 1555. Furono due chirughi che, con metodi pratici, com- pirono le prime operazioni di rinoplastica (plastica del naso) che fu successivamente divulgata da un famoso chirurgo bo- lognese vissuto nella metà del 1500.

Di loro si sa molto poco. Erano di famiglia non nobile che praticavano l’arte di ricostruire il naso e le labbra (sono consi- derati i padri della rinoplastica).

Per ricostruire la loro vicenda è importante riferirsi al medico bolognese Leonardo Fioravanti che, nel 1549, si recò a Tropea per osservare la tecnica di ricostruzione del naso dei fratelli Vianeo.Un gentiluomo france- se, sempre nel ‘500, venne a Tropea con il naso d’argento e se ne ritornò in patria con un naso di carne, rifatto.

TROPEA

Galleria dei personaggi illustri tropeani nei secoli

a cura di Saverio Ciccarelli

(9)

LA PIAZZA - Storia - agosto-settembre 2004 - pag. 9

Antonio Purificato

Nato a Tropea nel 1910. Morì il 21 agosto 1937 in terra d’ Africa. Orfa- no di padre giovanissimo, si arruolò fra i volontari in partenza per l’Africa orientale. Nel 1937 era giunto il mo- mento di rientrare aTropea; aveva già caricato i bagagli in macchina , quan- do un dispaccio militare lo avvertiva che una postazione italiana era seria- mente impegnata da un contingete afri- cano. Tornò indietro per aiutare i suoi commilitoni. Alla madre è stata asse- gnata la medaglia d’oro al valor mili- tare.

Don Carmine Cortese Nato a Tropea nel 1887. Sacer- dote, dirigente dell’Azione Cat- tolica, cappellano militare. Or- dinato sacerdote nel 1913. Nel 1915 venne nominato cappella- no militare al seguito del 19°

reggimento Fanteria, dell’8°

Reggimento alpini e dell’11°

Reggimento Bersaglieri. Fu fat- to prigioniero durante la ritira- ta di Caporetto ed internato nel Campo di concentramento di Josephstadt (Boemia) dal no- vembre 1917 al dicembre 1918.

Rientrò a Tropea nel 1920 dove fu parroco fino al 1932. Dal gennaio 1933 al gennaio 1952 fu parroco di Spilinga (VV). Ha lasciato 55 quaderni manoscritti di ricerca storico-letteraria e di vita pastorale, nonchè i diari parrocchiali dal 1933 al 1952. Della valorizzazione della sua figura si occupa con assiduità il preside Antonio Pugliese.

Giuseppe Chiapparo Nacque a Tropea nel 1894.

Morì a Napoli nel 1963, dove visse sin dall’età di 14 anni.

Insegnò nelle scuole prima- rie e secondarie. Studiò il ru- meno, il greco moderno e l’esperanto. Fu assistente di corso presso la cattedra di etnografia e folklore dell’Isti- tuto universitario orientale di Napoli. Fece studi diversi sul- le tradizioni e le usanze della nostra città. Si occupò di cac- ciatori, pastori e pescatori. Fece studi e pubblicazioni storici. Rac- colse proverbi, indovinelli e superstizioni oltre a notizie su Feste e canti sacri. Può essere considerato uno dei padri dell’etnografia meridionale.

Don Francesco Mottola

Nato il 3 gennaio 1901 a Tropea.

E’ morto il 29 giugno 1969. En- trò nel Seminario di Tropea e proseguì gli studi nel Seminario d”Pio X” di Catanzaro. Fu ordi- nato sacerdote a Tropea nel 1924. Fu insegnante e Rettore del Seminario vescovile. Nel 1936 fondò la prima “Casa della cari- tà” a Tropea, cui seguirono suc- cessivamente quelle di Limbadi, Vibo Valentia, Roma, Corello.

Successivamente nacque il “Vil- laggio Don Mottola” per acco- gliere gli anziani che hanno bi- sogno di assistenza. Fondò il “Se- minario di cultura” , la rivista

“Parva favilla” nel 1933 e l’Isti- tuto secolare dei sacerdoti oblati del Sacro cuore. Nonostante fos- se colpito da paralisi, all’età di 41 anni, continuò la sua opera spiri- tuale e di educatore fino al giorno della sua morte. Lasciò oltre 7000 lettere e l’Opera omnia. Al suo nome è associato un premio che è giunto alla 16esima edizione.

Lydia Toraldo Serra Nata a Cosenza nel 1906. Nel 1929, a 23 anni, fu la prima donna calabrese a conseguire la laurea in giurisprudenza. Nel 1933, dopo il matrimonio, si trasferisce a Tropea.

Nel 1946 viene eletta, prima donna in Italia, Sindaco della città. Man- terrà la carica per oltre 15 anni. La sua legittimazione le perverrà sem- pre dal popolo tropeano che la amò, ricambiato. Aiutata dalle influenze paterne, provvide a reperire grano e riso a tutta la popolazione , attanagliata dalla fame. Fece costru- ire le prime case popolari e,nel 1948, istituì a Tropea la prima scuo- la media e, due anni più tardi, il Liceo. Per istituire le scuole a Tropea, adottò alcuni provvedimenti per il reperimento dei suoli per costruire gli edifici, che incrinarono i rapporti con quel ceto popo- lare dal quale proveniva.Sempre in quel periodo fu creata la sede locale dell’Organizzazione per la protezione della maternità e per l’infanzia, fu rivitalizzato l’ospedale cittadino che venne dotato di una moderna sala operatoria. Costruì il primo stabilimento balnea- re, rifece la pavimentazione del corso principale, istituì l’Ufficio postale. Nel 1964 lasciò la politica attiva e nel 1972 venne nominata Cavaliere della Repubblica. Morì nel luglio 1980.

Gaetano Ippolito (‘u poeta)

Nato il 10.8.1813. Morì il 13 giugno 1900. Trascorse la sua giovinezza nel Seminario di Tropea. In occasione delle feste religiose (come la canonizzazione di S. Alfonso) recitava dei componi- menti scritti da lui stesso.

Nell’aprile del 1833, quando Ferdinando II Re delle Due Sicilie venne a Tropea, il poeta fu invitato a comporre il canto di ringraziamento in nome della Città.

Fra le sue opere principali vi è il Giobbe Filosofo, che, in cento sonetti, canta le tristezze, le illusioni, la gioia, la povertà il peccato , l’ingiustizia...Fu un convinto Garibaldino, compose il poemetto Aria, Matilde e Riccardo, Rosalia da Lecco, il Canto in nome di Pasquale Galluppi, a Garibaldi e altre operette.

Questo inserto vuole essere un tentativo di raccogliere assieme i personaggi che hanno dato lustro alla città e di cui il tempo non ha cancellato la memoria. Trattan- dosi di un lavoro in corso di approfondimento, è suscet- tibile di miglioramenti ed ulteriori arricchimenti.

L’autore ringrazia sin da ora che volesse apportare nuovi

contributi.

(10)

LA PIAZZA pag. 10 - agosto-settembre 2004 -paesaggio e ambiente -

Gli studiosi di storia locale ci hanno sempre tenuto a sottolineare che la gente di Calabria, pur essendo la regione circondata quasi com- pletamente dal mare (circa 800 km di coste) , ha sempre preferito rivolgersi verso l’entroterra perché il mare costituiva una minaccia per le frequenti incursioni di navi pirate. La conse- guenza di ciò sarebbe anche lo scarso svilup- po della flotta peschereccia. Oggi questo peri- colo non esiste più ed il mare è diventato fonte di ricchezza per le nostre genti. Ma si verifica l’opposto: godiamo del mare e del sole, ne gu- stiamo i prodotti, ma conosciamo poco l’entroterra. Del vino di Brattirò, del rito del- l’uccisione del maiale, delle Grotte di Zungri e di Briatico Vecchio ci siamo già occupati, ma non abbiamo affrontato globalmente la variega- ta e complessa realtà che si chiama Monte Poro.

Ce ne da lo spunto il prof. Francesco Pugliese che ha scritto un ottimo libro “Viaggio sul Poro- Un altipiano di Calabria” (ed.Gruppo Elios- In libreria € 7,75) in cui, per la prima volta in cento pagine ed in 180 foto viene illustrato il Monte Poro, la vita, le abitudini e la gente che lo anima.

Scopriamo che mentre la zona costiera possiede delle ricchezze naturalistiche ed architettoniche uniche ed incomparabili (Tropea con il centro storico e l’arte, Capo vaticano con la sua impo- nente scogliera e Parghelia con le bianche spiagge), a soli dieci minuti dal mare ed a sette- cento metri di altezza, esiste una miniera di bel- lezze naturalistiche ed una fonte inaspettata di tradizioni e cultura che, il prof. Pugliese ci fa scoprire.

Il libro è stato pubblicato nel luglio 2001 e si fregia della presentazione di Fulco Pratesi (Presidente del WWF) che così esordisce :”Chiedete a cento persone (che non siano calabresi) dove si trovi il Poro. Credo che nemmeno una vi darà una risposta soddisfa- cente. Eppure l’altopiano del Poro esiste e vive… E’ un mosaico dolce e sereno di campi e casali, di villaggi intrisi di storia e di monu- menti antichissimi e nobilissimi cinto da un mare ancora splendido”. E’ un libro –guida rivolto ai turisti ma soprattutto ai paesani

perché imparino a conoscere e ad amare il loro territorio, spesso misconosciuto, a volte disprezzato.

E difatti il libro si occupa di una parte di territorio ben delineata: da Mesiano a Spilinga, da Monte Poro a Zungri, da Drapia a Rombiolo, da Zaccanopoli a Torre Galli.

“Poro” deriva dal greco e significa “valico, passaggio”; nei secoli la zona ha rappresentato una porta verso la Calabria meridionale e la Sici- lia, è esteso 665 kmq e comprende 27 comuni.

Ma già se ne era accorto Giuseppe Berto “Mi ci sono voluti degli anni per capire il paesaggio terrestre nel quale vivo… E anni che mi sono stati necessari per capire la bel-

lezza di queste piante aspre e con- torte del sud.. degli anni ed ora sono infine arrivato a capire che il fascino di questo posto non sta solo in una costa bellissima… ma nella combinazione del paesag- gio marino con quello agreste, la rusticità e la umiltà del campo a contatto con la gloria del mare…”

Francesco Pugliese non tra- scura nulla di tutto ciò che il Mon- te Poro racchiude e vi assicuria- mo che è veramente tanto. Sapere dell’esistenza, a pochi chilometri da noi, della liquirizia e del cappe- ro nella zona di Briatico Vecchio, delle canne (utilizzzate per i pa-

nieri e per i canestri), della viola mammola, del- le lucciole (“I lanternini i sira”- oramai in via di estinzione, che molti non hanno mai visto e di cui i bambini non sanno nemmeno l’esistenza), dei ricci, faine, volpi, donnole, lepri e tasso;

sapere che il Monte Poro è zona di transito di Cicogne, aironi, anitre selvatiche, Falchi di pa- lude, Nibbi bruni; sapere tutto ciò ci fa sentire colpevoli di non riuscire ad apprezzare e valo- rizzare i tesori che possediamo. E ancora innu- merevoli sono gli uccelli che popolano il Mon- te Poro: la civetta, il barbagianni, il martin pe- scatore le allodole i cardellini il merlo i fagia-

ni, le beccacce, la poiana ed il Gheppio (u cristaredu). Senza contare le stupende farfalle di cui alcuni esemplari sono forograte nel libro.

Ma scopriamo anche qualcosa di assolutamen- te nuovo: “Quello del Poro è anche il mondo misterioso e bellissimo delle orchidee spon- tanee.” Lo studioso tedesco Richard Lorenz, ci ha detto :”E’ una zona molto interssante, fra le altre si possono trovare la neotinea maculata, piccola e bellissima, la Ophrys exaltata, la orchis italica ecc..”

Il libro si occupa poi dell’agricoltura, ricor- da la “Fiera dei pioppi”, ad essa collegata, che riuniva commercianti da Napoli e da Reggio Calabria, ma ricorda anche la “Strada dei piop- pi”, quando centinaia di alberi di pioppo co- steggiavano il Monte Poro e “c’era un con- certo di uccelli all’alba e al tramonto che non ti veniva voglia di far camminare svelte le mucche per tornare a casa...”

L’autore non trascura di parlare della popo- lazione che ha abitato il Poro e delle sue vicende storiche. Torre Galli è uno dei centri più impor- tanti per la conoscenza della civiltà preellenica della Calabria (X-VI sec. a.C.). Dal 1501 al 1806, quando i francesci posero termine per legge al feudalesimo, il Poro è quasi interamente domi- nio dei Pignatelli Aragona Cortese. Solo Tropea ed i suoi casali rimangono nel Regio demanio. I terremoti e l’elmigrazione sono una costante della zona del Poro; vengono riportate testimo- nianze uniche e struggenti di gente che ha la- sciato questi luoghi per l’Argentina.

L’Etna, lo Stromboli ed il Capo Vaticano, sono le immagini che questi uomini, già dal 1700, porteranno con sè nelle terre in cui an- dranno a lavorare. Nduja, latticini, peperoncino e filej sono i fondamentali della cucina del Monte Poro che si possono gustare nei risto- ranti e negli agriturismi molto frequentati dai turisti d’estate ma anche dai locali durante l’an- no. Non viene trascurata anche la panificazione e l’architettura tipica del Monte Poro: viene descritta l’arte di cuocere il pane e quella di costruire le case con materiale povero.

Anche la religione trova spazio in questo libro, curato nei dettagli e che merita ampi riconoscimenti, il Santuario della Madonna del Carmelo , i ruderi del Mona- stero Basiliano di s. Sergio fra Drapia e Zaccanopoli, e tutte le feste religiose che si svol- gono nell’aerea interessata. E per terminare un viaggio attra- verso itinerari consigliati nei singoli paesi del Monte Poro:

Mesiano Antico, la Grotta di Trisulina (abbandonata a Papaglionti, senza neanche un cartello che ne indichi l’esi- stenza, eppure di notevole im- portanza perchè pare che fos- se una villa costruita con no- tevole lusso) , Briatico e Papaglionti vecchio , Favelloni Piemonte (un borgo di 570 abitanti, così chiamato in segno di gratitudine verso il comitato di soccorso pie- montese, per l’aiuto prestato e per la ricostru- zione seguita dopo il terremoto del 1905). Vibo, Pizzo, Nicotera, Tropea, Mileto, Capo Vatica- no, Drapia, Joppolo, Rombiolo, Spilinga, Zaccanopoli e Zungri sono i maggiori centri del promontorio cui l’autore dedica un breve cen- no. Tutte le Sagre paesane, i Musei , i siti internet e gli indirizzi degli agriturismi, comple- tano un’opera che ogni abitante di queste zone dovrebbe avere nella propria biblioteca.

Guida alla scoperta del cuore verde della Costa degli dei (fra aironi, farfalle ed orchidee spontanee)

VIAGGIO SUL PORO

Fulco Pratesi: ”E’ un libro rivolto ai turisti ma soprattutto ai paesani perché imparino a conoscere e ad amare il loro territo-

rio, spesso misconosciuto“

Saverio Ciccarelli

La strada dei pioppi in un foto de- gli anni sessanta, tratta dal libro

(11)

LA PIAZZA - attualità- agosto-settembre 2004 - pag. 11 TRE GIORNI CON SKY

Dopo il soggiorno a Pizzo, per tre giorni, la carovana allegra di Sky Summer Tour è stata nella nostra citta- dina, ultima tappa per la Calabria.

Ha scelto la spiaggia del Lido Calypso per raggiungere tutti i villeg- gianti e, in particolare, per effettuare i provini nei quali si son voluti cimentare coloro che sono appassionati di calcio e desiderano diventare telecronisti e commentatori di Sky sport per il cam- pionato 2004-2005. I provini sono stati effettuati dalle ore 10 fino alle 18 dei tre giorni, con un intervallo di un’ora ciascuno.

E’ dal 29 di giugno che la carovana percorre le coste del versante tirrenico sostando nelle spiagge ritenute più bel- le; partita da Trieste, raggiungerà an- che le isole e proseguirà il suo tour fino al 22 agosto, girando l’intera Italia alla ricerca del telecronista migliore in as- soluto, dopo aver sostato in ben 64 lo- calità.

La sua permanenza nella nostra spiaggia, ha portato una ventata di cose nuove e allegre anche perché, a parte le selezioni, un rimorchiatore Sky ha tra- ghettato fino al limite di balneabilità con- sentito, previsto dalla Capitaneria di porto della Marina Militare Italiana, uno schermo gigante di circa 30mq, instal- lato sul ponte, che ha trasmesso per ben dieci ore al giorno, con collegamenti an- che in diretta, con le notizie di Sky Tg24 o con i commenti sportivi di Sport Time.

Usando appositi pedalò personalizzati e messi a disposizione da Sky, i bagnanti hanno avuto la possibili- tà di godere di una programmazione ad hoc, dedicata esclusivamente al pubbli- co, restando comodamente seduti sui pedalò, un vero e proprio inedito drive- in.Conclusa la parte dedicata ai provi- ni, dalle 18,30 in poi, il gazebo Sky è diventato il palco per un concerto di mu- sica live che ha sempre accompagnato l’ora dell’aperitivo.

Uno Sky van è stato posizionato per tutto il giorno nel Piazzale della nostra Isola Bella, a bordo del quale Sky ha attraversato la cittadina per entrare in contatto con l’universo della pay-tv ita- liana. Gli animatori di Sky, hanno avvi- cinato il pubblico in spiaggia, nei bar o nei supermercati, coinvolgendolo in una serie di divertenti attività promozionali e distribuendo un flyer che, riconsegnato allo Sky Van o alla postazione sulla spiaggia, ha dato diritto al ritiro di un gadget personalizzato.

La carovana di Sky, che concluderà un percorso di ben 9000 kilometri di co- sta tutta italiana, è composta da 12 cam- per, 3 bilici e 2 Van, e coinvolge uno staff di oltre 130 persone, tra animatori e personale qualificato.

V. S.

Solo per beneficenza potevamo avere tra noi il grande Aldo Ciccolini, monumento del pianismo in- ternazionale. Si è esibito nella Cattedrale normanna insieme al violinista Renato Donà, solista di talento, grazie anche all’associazione “Amici del conserva- torio”, il cui direttore artistico è Emilio Aversano e che ha organizzato per quest’estate la stagione mu- sicale giunta alla settima edizione. Il concerto è sta- to patrocinato dalla Presidenza della giunta regiona- le, dal Comune e dalla Provincia di Vibo Valentia, dal Comune di Tropea, dall’associazione Pro Loco e dalla Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea.

La prestigiosa presenza dei due grandi maestri, in un concerto senza precedenti, è stata a scopo di beneficenza in favore dell’operazione Zambia su ini- ziativa della nostra diocesi, fortemente voluta e so- stenuta dal vescovo mons. Domenico Cortese.

Più di una volta e già da parecchi mesi, il Ve- scovo, in alcuni dei suoi interventi, ha ricordato e continua a ricordare, la difficile situazione di quella lontana terra, dove l’aids semina morte ad ogni an- golo e dove molti bambini sono orfani in mezzo alla miseria più assoluta; S. E. Cortese, ha sempre riba- dito che è giunto il momento di costruire un ponte di solidarietà con lo Zambia.

E’ stato per questo nobile scopo che i due gran- di interpreti della musica, Ciccolini e Donà, hanno messo a disposizione dello Zambia tutto il loro ta- lento. Ciccolini, nato a Napoli da genitori originari dell’Emilia e della Sardegna, ha avuto una carriera fulminea, costellata di grandi successi; nel 96 è sta- to persino nominato “Ufficiale della legion d’onore”

dal presidente della repubblica francese ed insignito di medaglia d’oro all’arte e alla cultura dal presiden- te della repubblica italiana. Oggi è definito l’erede degli insegnamenti di Ferruccio Busoni e di Lizt..

Un bambino prodigio, che ha iniziato la sua carriera da Parigi dove era giunto nel 49 vincendo il concor- so Margherite Long-Jacques Thibaud, da lì, una continua ascesa. Egli ha portato a conclusione cir- ca 100 incisioni per molte case discografiche ed ha contribuito a far conoscere opere fino al momento trascurate. Ha inciso anche le sonate di Mozart e sta per concludere quelle di Beethoven. Nel 90 ha pubblicato la nuova versione di “Armonie poetiche e religiose” di Liszt che è il suo compositore prefe- rito; dal 92 è in commercio l’opera integrale per pianoforte di Debussy e sta per terminare quella di Castelnuovo – Tedesco. Ciccolini ha scelto la na- zionalità francese nel 71 dove, tra l’altro, è profes- sore al Conservatoire National Superiur de Musique a Parigi.

Il violinista Donà, è invece nativo di Padova dove ha compiuto gli studi musicali al conservatorio “C.

Pollini” sotto gli insegnamenti dei maestri Marco Fornaciari e Vito Prato. Ha perfezionato i suoi studi al conservatorio superiore di Ginevra con il mae- stro Corrado Romano conseguendo il diploma di perfezionamento e il “Prix de virtuosité”. Ha rice- vuto insegnamenti anche dal grande Salvatore Accardo presso la scuola di perfezionamento

“Walter Stauffer” di Cremona. Ha ottenuto il diplo- ma di merito alla scuola internazionale di musica da camera del Trio di Trieste e da alcuni anni è titolare della cattedra di violino al conservatorio “F.

Torrefranca” di Vibo Valentia. Ha tenuto concerti nelle sale più prestigiose del mondo girando più di quaranta nazioni. Alterna l’attività di solista a quella cameristica collaborando con artisti di chiara fama.

V. S.

UN CONCERTO PER LO ZAMBIA

TROPEA

E’ IN FUNZIONE IL SERVIZIO INFO-MEDIA Presso la Biblioteca comunale il martedì ed il venerdì dalle

ore 10,00 alle ore 11,00

Il Comune di Tropea ha aderito al servizio di informazione Info-media, che consente un continuo aggiorna- mento e relativa assistenza informa- tiva su tutte le opportunità di finan- ziamento, aggiornamenti legislativi ed offerte di lavoro nel nostro terri- torio.

Una parte di tale servizio è dedicata appositamente ai cittadini.

Recandosi presso la biblioteca comu- nale, sarà possibile prendere visione di offerte di lavoro, contributi ed in- formazioni su leggi e norme di riferi- mento.

Dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il Sindaco di Tropea, ha ricevuto una nota della società Trenitalia, con la quale vengono chiariti i motivi della soppressione del treno 894 Reggio Calabria- Roma.

Nella nota si premette anzitutto che i collegamenti Tropea-Nicotera da e per il centro nord Italia, sono caratterizzati da una forte stagionalità ( sul tratto Roma-Tropea-Nicotera in media transi- ta un passeggero al giorno contro i cir- ca sessantotto viaggiatori del periodo aprile/agosto).

Durante il periodo estivo si ha, poi, un aumento delle prenotazioni, verso sud, nella giornata di venerdì e verso nord nelle giornate di sabato e domeni- ca.

Pertanto, Trenitalia ha ritenuto di tra- sformare l’espresso 895/894 (Roma- Reggio C.) e vv., da giornaliero a perio- dico. Servizio che, dal 13 giugno al 10 settembre 2004, sarà giornaliero, per poi ridiventare periodico dall’ 11 settembre prossimo.

Comunque, salvo impedimenti tec- nici, dal 12 dicembre prossimo il colle- gamento EXP 895/894, è stato propo- sto con “instradamento giornaliero via Tropea”.

Trenitalia comunque ricorda che , nel periodo estivo o nei fine settimana, vi sono i seguenti collegamenti diretti di lunga percorrenza per Tropea/Nicotera:

1 coppia di ICN 1551/1552 “Piepoli”

Milano- Reggio calabria e vv.

1 coppia di IC 1591/1590

“Aspromonte” Milano- Reggio Calabria e vv.

2 coppie di EXP 1631/1626 e 1633/

1628 da/per Milano; oltre ai collegamenti indiretti con interscambio nella stazione di Lamezia Terme o Rosarno.

TRENI

La tratta Tropea-Nicotera da e

per il nord Italia, è ben collegata

Riferimenti

Documenti correlati

L’intento di INAIL Liguria e della Consulta Regionale Handicap è voler offrire per l’estate 2014 uno strumento di consultazione, nell’intenzione di migliorare i

in funzione della sua flessibilità di utilizzo, ReVus TOp si inserisce perfettamente all’interno della Strategia integrata di Syngenta per la difesa del pomodoro in pieno campo e

VADEMECUM OPERATIVO - ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CENTRI ESTIVI COMUNALI DENOMINATI "ESTATE INFANZIA 2020" E "GIOCA ESTATE 2020"..

 Applicazione del valore Shapley per tovare quali sono i geni più rilevanti..  Perché il

Per questa ragione, e per il fatto che l'Amministrazione comunale non è in possesso delle risorse umane e strumentali per la realizzazione del progetto con il proprio personale,

In particolare, un’ispezione ipotecaria può essere richiesta: presso gli sportelli dei servizi di pubblicità immobiliare degli uffici provinciali dell’Agenzia delle Entrate

«Sicuramente è importante avere clienti come Giuseppe Lovati – spiega Caterina Zambianchi, Operation Mar- keting Director di Maschio Gaspardo – perché per noi significa

Un’ Italia varia e periferica, di città e di borghi minuscoli e in questa geografia si tracciano nelle voci dei sindaci, degli studiosi, dei ricercatori,degli studenti, le coordinate