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Essa si calcola mediante una percentuale da applicarsi sul reddito annuo del dipendente e varia da Comune a Comune.

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Addizionali comunali

L’addizionale comunale all’IRPEF è un’imposta che si applica al reddito complessivo determinato ai fini dell’IRPEF nazionale ed è dovuta se per lo stesso anno risulta dovuta quest’ultima. E’ facoltà di ogni singolo comune istituirla, stabilendone l’aliquota e l’eventuale soglia di esenzione nei limiti fissati dalla legge statale.

L’addizionale è dovuta al comune nel quale il contribuente ha il domicilio fiscale alla data del 1° gennaio dell’anno cui si riferisce il pagamento dell’addizionale stessa.

Essa si calcola mediante una percentuale da applicarsi sul reddito annuo del dipendente e varia da Comune a Comune.

Ai Comuni è riconosciuta la facoltà di deliberare variazioni dell’aliquota dell’addizionale comunale, ma non può eccedere complessivamente 0,8%

È prevista la modalità di versamento in acconto, nella misura del 30%, e a saldo. Entrambe possono essere versate a rate per dipendenti in forza (in attivo), mentre rimane la modalità a saldo in unica soluzione per dipendenti cessati.

Determinazione acconto

L’aliquota da applicare per il calcolo dell’acconto è quella del periodo d’imposta cui l’addizionale si riferisce, se la delibera è pubblicata sul sito del Ministero delle Finanze, non oltre il 15 febbraio del medesimo anno oppure del periodo d’imposta precedente se la delibera viene pubblicata successivamente al 15 febbraio.

L’acconto è stabilito nella misura del 30% dell’addizionale, applicando l’aliquota al reddito imponibile dell’anno precedente.

L’importo viene versato in un massimo di 9 rate nel corso del periodo d’imposta cui l’addizionale si riferisce e deve esaurirsi entro il 16 dicembre (ad es. febbraio-ottobre per retribuzioni corrisposte nel mese successivo a quello di maturazione).

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Determinazione saldo

§ Il saldo dell’addizionale è determinato:

§ dal totale complessivamente dovuto meno le rate di acconto trattenute

§ a conguaglio di fine anno ovvero di fine rapporto se antecedente

§ sulla base dell’imponibile addizionale del periodo d’imposta cui l’addizionale si riferisce

§ applicando l’aliquota in vigore al momento in cui lo si determina

§ Per i dipendenti non cessati, l’importo del saldo può essere versato in un massimo di 11 rate e deve esaurirsi il 16 dicembre.

Aliquote applicabili

Per conoscere le aliquote applicabili è possibile avvalersi del relativo motore di ricerca sul sito www.finanze.gov.it, che agisce per singolo comune o per area geografica.

E’ possibile, altresì, consultare, con riferimento alle singole annualità, l’elenco generale di tutti i comuni, che si aggiorna quotidianamente in automatico e indica per ciascuno di essi la misura dell’aliquota e l’eventuale esenzione stabilite.

Al termine di ciascun anno, infine, viene predisposto e pubblicato un elenco riepilogativo che consente, per ciascun comune, di individuare l’aliquota e l’eventuale esenzione da applicare per il calcolo del saldo d’imposta dell’anno medesimo.

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Esempio

Gestione addizionale comunale 2018

Acconto calcolato su base imponibile 2014: € 27.500 Aliquota addizionale comunale anno 2018: 0,8%

Importo in acconto: 27.500 * 0,8% = 220 * 30% = 66 Importo singola rata acconto: 66 / 9 = 7,33

Saldo calcolato su base imponibile 2015: € 29.200

Importo addizionale comunale 2015: 29.200 * 0,8% = 233,60 – 66 (acconto già versato) = 167,60

Importo singola rata saldo: 167,60 / 11 = 15,24

Sono esentati i contribuenti con reddito sino a Euro 11.640,00

L'eventuale esenzione è prevista solo per quei redditi che non raggiungono la soglia indicata e quindi, quelli che la superano, devono essere assoggettati integralmente.

Addizionali regionali

Quest’addizionale è dovuta alla Regione in cui il contribuente ha il domicilio fiscale alla data del 31 dicembre dell'anno cui si riferisce il tributo; nel caso di lavoratori dipendenti o assimilati essa è dovuta alla Regione in cui il sostituito ha il domicilio fiscale alla data delle operazioni di conguaglio.

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Di norma le persone fisiche residenti nel territorio dello Stato hanno il domicilio fiscale nel Comune nella cui anagrafe sono iscritte. Quelle non residenti hanno il domicilio fiscale nel Comune in cui si è prodotto il reddito, o se il reddito è prodotto in più Comuni, nel Comune in cui si è prodotto il reddito più elevato.

L’Addizionale Regionale all’IRPEF può essere determinata applicando un’unica aliquota sull’intera base imponibile, oppure a scaglioni.

Determinazione dell'addizionale regionale all'Irpef

L'addizionale regionale è determinata applicando un'aliquota (fissata dalla regione in cui il contribuente ha la residenza) al reddito complessivo determinato ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, al netto degli oneri deducibili riconosciuti ai fini di quest'ultima.

L'addizionale è dovuta se per lo stesso anno l'IRPEF risulta dovuta, al netto delle detrazioni e crediti per essa riconosciute.

L’Addizionale Regionale all’IRPEF è stabilita dalle regioni e pagata a saldo dell’anno precedente in massimo 11 rate, a partire dal mese di gennaio.

Aliquote Regione Piemonte - anno 2018

A decorrere dal 1° gennaio 2014 l’addizionale regionale all’IRPEF è determinata per scaglioni di reddito applicando, al netto degli oneri deducibili, le aliquote in vigore.

A decorrere dal 1° gennaio 2015, le detrazioni per carichi di famiglia sono maggiorate delle seguenti detrazioni regionali:

§ € 250,00 per ogni figlio portatore di handicap;

§ € 100,00 per i contribuenti con più di tre figli a carico, per ciascun figlio, a partire dal primo, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi o

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Soggetti passivi e modalità di versamento

Per i redditi da lavoro dipendente e assimilato, l'addizionale viene determinata e versata dai sostituti di imposta; l'importo relativo viene trattenuto in un numero massimo di undici rate a partire dal periodo di paga successivo a quello di effettuazione del conguaglio medesimo.

Per i redditi diversi da quello da lavoro dipendente i contribuenti versano direttamente l'addizionale regionale utilizzando il modello di versamento unificato (F24) entro i termini previsti annualmente per il versamento IRPEF.

Esempio del calcolo per l’Addizionale regionale

Dipendente residente a Torino con imponibile fiscale anno 2018 pari a € 21.345,67 Applico l’aliquota dell’1,62% su 15.000 e ottengo: 243,00 Applico il 2,13% alla differenza 21.345,67 - 15.000,00 = 6.345,67 e ottengo 135,16 che sommo a 243,00, ottenendo 378,16. Divido quindi tale importo in 11 rate mensili che saranno di € 34,38.

Se moltiplico nuovamente 34,38 x 11 ottengo 378,18 quindi modifico l’ultima rata calcolando:

34,38 x 10 = 343,80 sottraendo tale importo a 378,16 l’undicesima rata è di 34,36

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