IL REGGITI
TRAGEDIA LIRICA IN TRE ATTI
IL REGGENTE
DRAMMA LIRICO
INTRE ATTI
DI
SALVATORE CAMMARANO
MUSICA DEL MAESTRO
SAVERIO MERCADANTE
DA ItAPPRESEìSTÀItSl
NEL TEATRO CAR1GNAN0 DI TORINO L'Aniunno del 1854.
MILANO
GOl TIPI DI
FRANCESCO LUCCA.
// presente Librettoj essendo di esclusiva pro- prietàdell'Editore Svi\\\CC&CQ ftxiCCftj restano dif- fidati i signori Tipografi di astenersi dalla ri-
stampa
dello stesso senza averne ottenuto il per- messo dal su citato editore proprietario.PERSONA GG1 A TTORI
II Conte
MURRAY,
Reggente diScozia
...
. . Sig. Vincenzo Sarti IIDucaHAMILTON,
suo ministro Sig. p. fiasco LlorensAMELIA,
sua consorte . . . Sig.a Katinka EversLord
HOWE,
primato del regno Sig. Francesco ReduzziRILKARDY,
primato del regno Sig. Cesare SavioOSCAR,
paggio del Reggente . Sig.aCarolina Ghedini
MEG,
fatiucchiera . . . Sig.a Manetta AllieviSCOTO,
soldato...
Sig. Giuseppe MercurialiUn
Servo di Hamilton . . sig. jy. jy.Dame, Cavalieri, Uffìziali, Paggi, Soldati, Marinari, Popolo, Maschere d'ogni gènere. Streghe.
L'avvenimento ha luogo in Iscozia nel 1570.
ìtto primo
Ei SORTILEGIO
SCENA PRIMA.
Gran sala nel palagio del Reggente, conspaziosi veroni aperti in prospetto, dai quali scorgesi parte magnifica dellacittà.
Airalzarsi dellatenda odonsi bellici stromenti e fragorose voci di gioia che semprepiù si avvicinano.
CORO neirinterno della scena.
Viva
ilReggente
invitto al paro, Al par temutoDuce
o guerrier!Quand'
ei nelcampo
vibra l'acciaro Alla vittoria schiude il sentieriSGENA IL
LORD HOWE,
K1LKARDY, ed altriCortigiani giungono a più ri- prese, guardano dai veroni, quindi si aggruppano, parlando sommessamente fra loro.Tutti
Ascoltate: del vulgo plaudente
Fra
gli evvivarimbomba
il suo nome...Nuovi
lauri d'imporgli allechiome Ancor
stanca la sortenon
è!Si,
ma
trema, orgoglioso Reggente!Dal trionfo al sepolcro t' appressi!
E
gli allori ai funebri cipressiLoco
in brevedaranno
per te !(Essi vanno incontro al Reggente: il luogo siriempie di guardie» di ufficiali^ dipaggi^ ecc.)
SCENA
III.11 REGGENTEcon seguito, e detti.
Regg.Io riedo, e
non
indegnoDell'alto grado, ove m'alzò concorde
ATTO
Voler de' pari.
Oh!
colgaDalla vittoria
mia
frutti di pace*La
travagliata Scozia! (Rivederti, Amelia, rivederti altìn ni'è dato!...Indarno ni'opponevi
Un
severo divieto: io l'obliai..T'amo... t'amo ancor più, che
non
t'amai!Se
tu l'imponi,esanime Giuro
cadérti al piede,Ma
ch'ionon
t'ami, o barbara, Invan da te si chiede.Il sol tuo
cenno
è questo Cui d'obbedirm'
è tolto...Estinto ancor, sepolto,
Avvamperò
per te!)How.Kil. (Che fia?
Turbato
emesto
6Cortjg.
Pensa
raccolto in sè!)HAMILTON si avanza, inchinandoil REGGENTE; egli al primo vederlo fa un moto d'abbonamento,
ma
correggendosi ad un tratto, gli porge amichevolmente la destra.Ham. Cinto di
nuova
gloria Facesti a noi ritorno.Ancor
della vittoriaV
inno risuona intorno,E
mesto sei tu solo?Gioia per te
non v'ha?
Fida V arcano duolo In sen dell'amistà.
SCENA
IV.HAMILTON, e detti.
Regg.
(Oh
se costui potesseVedermi
il cor svelato!...)Ebben?
Ham.
Regg.
Le
gravi e spesseCure
d'infermo stato...PRIMO
7Altro pensier, che ascondere Deggio...
Hàm. Esso è noto a
me!
Regg.
Che
parli?... (Ah!... fia possibile?) Nolo?...Ham. Sì, Conte,
Regg.
(Ahimè
!)(Hamilton ed il /leggente si traggonoad unangolo deliasala^
ove parlano a voci basse: Howe Kilkardy ed i Cortigiani guardamicon sospetto)
Ha».
Fra
quei che ti circondano S'ordisce iniquatrama:
I giorni tuoi minacciano.
II
sangue
tuo si brama...Ma
veglia l'amicizia,Ma
il ferro traditore Piantarsi nelmio
core >Pria che nel tuo dovrà.
Regg.
Son
io di vili e perfidi Al congiurare avvezzo:Bassa, codarda insidia
Non temo
io, no, disprezzo!(Tradir potrei sì nobile
,
Sì generoso core ?
No:
delmio
ciecoamore
Trionfi l'amistà),
HOWE,
KlLKAR. e CORTIG.(fra loro infondoalla sala e conla massimacircospezione) ("In cor
mi
destaun
palpitoQuel
favellarsommesso
!Potria del ver tralucere
Qualche
baleno ad esso?...Ardir... ciascun dissimuli...
Guardo non
sfugga, o detto...Qual d'un
estinto in petto Inme
1'arcan starà.) Ham.Segnar ti piaccia intantoQuesti al
ben
delgoverno
utili fogli.(Porge molte carte al /leggentej egli ne osserva alcunaj indi viappone la suafirma)
S
ATTO SCENA V.
OSCAR, e detti,
OSCARSignor, (inchinandosi) Regg.
Che
vuoi?Oscar Della notturna festa ,
Che
loco avràdomani
,ECCO
gì' inviti. (Presentando unfoglio; il Reggente senzaprenderlos vi getta un'occhiata)Regg. Mascherata
danza
!Affar d'alta importanza
Essa è per te, leggiadro paggio! Aspetta.
(Sioccupa nuovamentedelle carte di Hamilton,)
Che veggo mai
! D'esiglio Coltauna donna
?Ham. Sì ; grave periglio
È la presenza di costei: fingendo Vaticinar le sorti ,
Le mure
sue di malviventiha
fatteConvegno
reo.Regg. S'appella?
Ham. Meg.
Oscar
Che
intendo!L'indovina?..
Ham. Io
Y
accuso.Oscar Io la difendo.
Della notte i rai lucenti Note cifre son per essa;
A
lei parla in chiari accenti L'uragano che s'appressa. -La
zitella sospirosa ,La matrona
desiosa,
Gelosia
provando
atroce , Così dicon sottovoce :Andiamo
,andiamo
dalla Sibilla ,Vede
il futuro la sua pupilla!Non
v'ha destino per essa incerto!È
di concerto-
con Belzebù !Coro Con
Belzebù! (in tuono dipaura derisoria.)PRIMO
9Oscar (
Con
Belzebù !Coro Demonio
efemmina!
che il cielne
assista !Lega
più trista- giammai non
fu!Oscar
Àrder
fa , se alcun lobrama
,Si potente, arcana
lampa
,Che amor
desta in chinon ama
,Spegne amore
in chine avvampa
-Fidi amanti abbandonati ,
Vecchi sposi
non
curati,
Ove
dubbio ancor vi resta Della sorte a voi funesta ,Andate,
andate dalla Sibilla,Vede
ne' cori la sua pupilla !Non
v'ha destino per essa incerto !È
di concerto-
con Belzebù !Cono Demonio
efemmina
! che il cielne
assista!Lega
più trista- giammai non
fu!E
di concerto con Belzebù!Oscar
Con
Belzebù! con Belzebù?Ham.
Dubbio
sei? Rigor! {ai Reggente)Oscar
Clemenza
!Ham.
Nò-
Oscar
La
grazia.Ham.
La
sentenza.Regg. Basta. Innanzi ch'io risolva,
Che
la danni o che l'assolva ,Bramo addurmi
fra le soglie Di colei...Ham. Tu!..
Che mai
dici !..Regg. Io. Ciascuno in finte spoglie
Mi
secondi.How.
(piano aicongiur.) ^Udiste, amici?) Ham.E
vuoidunque
?Rfx.g. Sì , del vero
Farmi
io stesso indagator.Gli Altri
Ah!
si vada...Oscar II tuo pensiero
Qui
di tutti allegra il cor!// Reggente 2
10
ATTO
Tutti
Che ognun
segua , cheognuno
s'unisca All'insegna che spiega follia...Un
sol giorno del fastonon
sia !Solo
un
giorno si doni al piacer !Regg. (Breve istante altra cura sopisca Dell'amor , del rimorso il poter !)
Rim. (Tradimento i suoi ferri brandisca Io lo salvo , e d'un
nume
il poter!)Oscak (No , la
maga non
fia che bandisca ,S'ei
ne apprende
l'immenso poter !)How., Kil. e Coing.
(Un momento
fortuna il tradisca , L'abbandoni dell'odio al poter!)(IlReggente si ritira seguito da Hamilton e da Oscar3 glj altri esconoda opposta via.)
SGENA
VI.L'abituro della maga;vcdesi unaealdaja surun tripode; alcuni tizzi vi ardono all'intorno; quindi l'ingresso ad un'altra stanza: dal- l'opposto lato un uscio segreto sull'alto di unapiccola scaletta: nel fondo laporta,ed una finestra, a traverso della quale scorgesi il
porto di Edimburgo.
MEG
presso la caldaia, intorno a cui le Streghe,SCOLO e POPOLOal di la della porta, quindi il REGGENTE.
Meg.
Tre
volte invoco te , scinta lechiome
:Oh
Lucifero !oh
Lucifero !oh
Lucifero!Quest'opera senza
nome
Guarda
con l'occhio ignifero. (Toglie da un armadio egetta nella caldaia le cose delle quali fa motto.)Cono
dì StregheAggiungo
all' erbe misticheD'un
aspide il velenspumoso
e nero :È una piuma
di nottola ,Che
svolazzava intorno al cimitero.È questo il crin
d'un
giovaneChe
traditomoriva
e disperato.Sangue
qui v'ha d'un pargoloChe
da spietataman
peria svenatoPRIMO
11Per
questefiamme
attinte al fuoco eterno.Liquor, ti
addensa
in glutinosaspuma,
E
per virtùd
JavernoBolli, gorgoglia e fuma.
(Attinge con un vaso d'argilla una parte del liquido contenuto nella caldaia^ e se ne asperge lemani e lafrontej le Streghe si dileguano: intanto il Reggente* in arnese da marinaio_, si mesceal popolo,)
Scoto Inoltriam...
ma
queti; queti...Coro
Si paventi d'irritarla.Meg? -
Hai letto nei segreti Della sorte?-
Parla, parla.
-
Guiderdon
recai per te.-
(mostrando ciascuno M' indovina la ventura-
la sua moneta)A me
pria...-
No, a me...-
No, a me....Meg
Io parlo a voi ! Silenzio !Ciascuno alla sua volta.
SCOTO
Ed
Ora ame.
(aprendosi bruscamente ilpassaggioRegg. (Sollecito
f
ra la calca)Fui più di loro.) (guardando nella folla e non
S
CQT Ascolta, riconoscendolaalcun desuoi)Soldato Ì0 SOn. {à Uggente abbassa il cappuccio
Meg
Continua.dd
suovestito)Scoio Finor daJmiei perigli
Non
riportai che gloria,E
scarsopane
ai figli.Di', se più largo
premio
Dal fato avrò giammai.Meg
Tinomi
Scoto Scota.
Meg
(dopo averesaminato la di lui mano)AllegratiJOro, ed
un
grado avrai.REGG. (Il Ver dicesti.) (traendo di sacca un involto, e scrivendovi colla matita qualcheparola)
Scoto
Oh
giubilo?...sposa! o figli miei!...
Meg
Flllieto il Vaticinio!(H Uggentepone di soppiatto rinvolto nella tasca di Scolo, quindi torna afumartranquillamente lasua pipa)
te
ATTO
Scoto Pagarlo io vo*.
Coro Lo
dei.SCOTO (tirandofuori Vinvolto)
Traveggo!... All'ufficiale (leggendo)
Scotoj il Reggente.
1 PIÙ TICINI Ah!... (osservando lo scritto)
Gli ALTRI Che!...(premendosiintornoaScoto)
SCOTO (aprendol'involtojguardandostupefattolemoneted'oro in Oro!...
-
No,donna
eguale essoaggruppate)Non
havvi, oMeg,
a te!Scoto Viva, viva l'Indovina, c
Coro
L' ispirata incantatrice!Quanto
in cielo si destinaIl suo labbro a noi predice!
-
L'arte sua potente,immensa,
Il suo
magico
saper ;La
salute a noi dispensaLa
ricchezza, ed il piacer.Regg. Viva, viva, l'indovina, L' ispirata incantatrice!
Quando
in cielo si destinaIl suo labbro a noi predice!
(All'eccesso è giunta in loro
La
sorpresa, ed il piacer!Ah!
nelmondo,
fu dell'oroSempre magico
il poter!) Meg. Più potente inme
s'affinaLa
virtù divinatrice;Quanto
in cielo si destinaIl
mio
labbro a voi predice. -O monarca
dell'inferno, Lodi, grazie al tuo poter.Tua mercè,
del fato io scerno Nel recondito pensier.(Èpicchiato ali*uscioj in cima alla scaletta.)
A
queir oscuro varcoAlcun
batte!(™
adaPrir3)PRIMO
13SCENA
VII.Un SERVO di Amelia, e detti.
Regg. (
D
JAmeliaUn
famigliarnon
è costui?...)Servo
La dama
Ch' io servo, attende ivi celata, e
brama Un
colloquio segreto.Meo Questo
vulgo indiscretoIn
men
che il dico, sgombrerà. iiL seivo esce).Partite:
V'udrò
più tardi.PoroLO
Ma
... .Meg Lo
voglio: uscite.(Tutti ubbidiscono3 tranne il Reggente, che si nasconde nella stanza presso il camino: Meg chiude la porta3 e quindi va incontro adAmelia)
SCENA
Vili.AMELIA e detti.
Meg. Inoltra . . .
non
temer.Fra
queste soglieA
che vieni ?Amelia
Se
leggi entro il pensiero, Dillo tu Stessa. (lLReggente ascolta in disparte.)Meg Amor
ti guida.Amelia
È
vero!Sì,
d'amor, d'amore
insano, Sposa iniqua,mi
distruggo! . ..
Superarlo io tento invano . . .
Quei
chem'arde
invano io fuggo. . .Egli è
sempre
ame
dappresso!Qui
nel cor lo porto impresso!Foschi giorni traggo intanto Nel rimorso, nel dolor!
La mia
vita è lungo pianto .. .Ed
è colpa il pianto ancor!Meg
Risanar della tua piagaTu
vorresti?Amelia
E
tu n'avraiMix
Amelia
Meg
Regg.
Meg.
Amelia
Meg
Amelia
Meg
AmeliaATTO
Guiderdon, potente maga, D' oro, e
gemine
qual vorrai,A
taluopo un
succo arcanoComporranno
i miei portenti, Se recarmi, di tuamano
Colla un' erba
non
dissenti.Parla: e qual?
Cercar la dei ,
Fra il notturno orror profondo,
Ove
giace il fral dei reiChe
la scure ha tolti almondo.
(Ciel !)
(Amelici inor- ridisce)
Deh!.
) parti.
Vacilli!...
Ah!
no... (armandosi di coraggio) Scolori!.Ama dunque
,Sarai paga.
Come
squilli Mezzanotte!...Intesi... andrò.
Queir
adorataimmagine
Strapparmi
vo' dal core, Sopir lafiamma
indomita Delmio
funesto amore...Sin la
memoria
a spegnerneLa
tua potenza inVOCO... (con Sforzo doloroso) (Estinto colmio
focoIl viver
mio
sarà!) Regg. (In quell'orrendo locoAmor
ti veglierà.)Meg
Ardisci , e spento il fuocoDell'
amor
tuo Sarà. (Amelia esce: Meg riapre la porta insfondo)SCENA IX.
OSCAR; IIOWE. KILKARDY, ed altri Cortigiani travestiti da gente del popolo e detti.
Howe
Addio, figlia di Satana!PRIMO
15Kil. Protetta
Dell' inferno,
buon
di !Oscar (avvistosi del reggente) (]\e precedea!..) HOYVE (Osservando all'intorno.)
È
questo il tempiodunque,
ove i responsi Scioglie la profetessa?Kil.
È
questo , edegno
Veramente
di lei !Cort.
Su,
su,ne
svelaI nostri fati.
Meg.
O
voi, che d' arroganza Ciechi , lamia
possanzaAd
insultar traeste, Chi sa ! forse potresteCovrirvi di pallor ,
quando
al futuroLa
densa nebbia toglierà Yirrisa Protetta dell' inferno !Regg.
La
valorosa prova,
Anzi ogni altro
mi
giovaTentar. tuono scherzevole, e sporgendo la destra
Parla, Sibilla. verso Meg)
Meg
(osservandone ognilinea) È questa HiailO Albrando
avvezza.Oscar
Non
errò. Reggentegli accen-Regg
Prosegui. ditacere*Meg
(lasciando la mano del Reggente, con un sospiro) Basta!Regg.
Lo
vo'...Ten
prego. (riprendendosi)Gli Altri
Ah!
si, favella.Meg Ebben,
fra poco tu morrai.Regg, Sul
campo?
Meg
Misero! i giorni tuoi,Non
la guerriera spada,
II pugnai troncherà dell'assassino!
GLI ALTRI (tranne il Reggente)
Ah!
Regg. Dici il ver? (iranico)
Meg Tremate
?(notando lo scompiglio di HoweeKilkardy)
16
A
T TOscar
Oh
reo destino!...Regg.
Or
qual fìa che il nero eccessoCompier
osi,ne
predicaLa
tua Scienza. (Howe, e Kilkardy siguar- dano V un Valtro)Me^
(co» accento grave e solenne) Quell'isteSSO,
Cui primier la
mano amica
Porgerai!Regg. Mentir facciamo
Vaticinio COSÌ rio. (presentandola mano or all'uno oralValtro: tuttisi arretrano ricusando toccarla)
SCENA X.
HAMILTON} e detti.
Regg. (Intanto che Hamilton richiude la porta)
Giungi alfin... T' innoltra: io
bramo
Che
tu pur... (correndo adesso, e stringendogli la mano, senza pensarvi)Oscar No!... ferma...
oh
Dio!...GliAlTIUEÌ!... (Co,i un movimento di sorpresa)
Ham.
Che avvenne?
Oscàu Del suo fato
Sciolto il vel poc'anzi fu...
Morir
deve
assassinato!...L' assassin...
Ham. Chi fìa ?
Oscab Chi? rr
Tu
!(Hamilton raccapriccia: quindi si raccoglie cupamente ne'suoi pensieri)
(Oh! qual vede...
oh
qualeadombra
Il pensier funesta scena!
Della
morte
il gelm'ingombra, Mi
serpeggia in ogni vena!Le
parole ch'ella disse,Come
spine in core ho fisse!...A
caratteri difiamma
Io le miro innanzi a
me
!)Ham.
Un
periglio d'annunziarti All'inferno il ciel costringe!PRIMO
Ì7 Forse già per trucidarliUna mano
il ferro stringe...Forse a lei potere arcano Scovre il ferro, e
non
lamano
!Dirlo è forza ! al
crudo
avviso 10 tremaida
capo a piè!Reg.
E
tu pur, tupur
paventiLa
profetica sentenza?A'suoi folli, o scaltri accenti Presterai tu
pur credenza?
Di che
mai temer
poss'io,Se
tu vegli al fiancomio?
Son
propizie lemie
si>rti, 11 destilim'
arride in te !Meo.
Come
orrendo, è certo il fatoChe
ilmio
labbro a te favella, Nelvolume
sta segnatoOve mai non
si cancella !Non
pagarmi, ingrato,,a prezzo Del tuo scherno, del tuo sprezzo!Sei tradito ; il traditore
Hai d'accanto... e sol
non
è! (Volgendo un occhiata minacciosa ai Cortigiani.)Howe
Kil.(Quello sguardo indagatoree Cort. Tutto il
sangue
agghiaccia inme
! )Oscar. (
Ahi
! qual pensier terribile!...E
se vibrare in lui Solo,ed
inerme, i perfidiOsan T
acciaro, a cui Cercar soccorso?..)(odonsifrequenticolpi alla porta) Battono...
Voci di fuori.
Facemmo
a te ritorno...Aprine, o Meg, ascoltane...
Poco riman
del giorno...Apri... apri...
Ose. (Facendosi alla finestra)
(Oh
quanto popolo !..)Ei lo difenda.) (Corre alla porta e Vapre) Entrale.
il Reggente 3
ATTO PRIMO SGENA XI.
POPOLO, e detti.
Ose. (Dopo avergettato sul Reggente un mantello eh* auea riposto in un canto.)
Chi
tempra
della ScoziaLe
sorti, qui mirate Dinanzi a voi.Regg. (L'improvvido!)
Meg. Come
!...Pop. II
Reggente
!..HAM. Ah!
S1. (Con gioja edavendo compreso il disegno di Oscar).
Alc. Sold.
È
desso !..Pop.
A
lui prostriamoci...Regg. Sorgete...
Pop.
Oh
fausto dì!.,.Ose. ed
La
nostra voce s'innalzi a Dio , Ham.Un
voto esprime,un
sol desio;Ch' egli lo serbi al popol fido
Come
di gloria, carco d'età;E
d'una gente... concorde il grido,Un
eco in cielo ritroverà!Regg. M'intenerisce
amor
cotanto!...M'
astringe a spargere soave pianto!Nel vostro affetto, in voi riposo:
De
Jprenci èscudo
la fedeltà.No, l'invocato Iddio pietoso, Ai figli
un
padrenon
toglierà!Meg. Invan, fanciullo, presomi, e tenti (piano ad Ose.)
Svolgere il fato, cangiar gli eventi !
Del tuo signore il fine acerbo,
Ah
!quante
lagrime ti costerà!Cokt. (L'astro fulgente di quel superbo Brev'ora, e poscia tramonterà!
(Il Reggente seguito dalpopoloj che fra i trasporti della gioia
manda all'aria i berretti.)
Fine dell'Atto Pjrimo
ATTO SECONDO
LA DAMA VELATA
SCENA PRIMA
Sala nel Palagio di Hamilton. Nel fondo un verone dacui vedesi
il mare.
È r ora del tramonto.
HAMILTON solo, seduto, assorto in silenzio. Poco appresso sorge inquieto e si passauna mano sullafronte comese volesse re- spingere un pensiero che lo angustia.
E
struggernon
potrò Yamaro
dubbioChe mi
svegliò nel pettoD'una
bugiarda incantatrice il detto?Tremo... e
perchè?
Se ilmio
pensier rifugge Sin dall'atroce vaticinio-
e s'ioDarei per esso invece il
sangue
mio.(vaper uscire e s'incontra con Amelia)
SCENA IL
AMELIA, e detto.àmel. Sposo, perchè lunge
da me V
aggiriTurbato
sì? chemai
t'affanna?Ham. Nulla.
Amel. fnvan lo nieghi. Io il veggo, ascoso duolo T'affligge... Parla.
Ham.
E
dirtelo degg'io?Ciò che
mi
turba èun
vaticinio folleChe
lamaga
proferseSovra i destini del Reggente.
Amel. (Io tremo.)
E
che disse colei?Ham. Ch'ei di pugnale e per
mia man
cadria.Amel.
Per
la tua mano!...Oh
cielo1 Ham.Ma
che? tupur
paventi,
Pensar puoi tu che il
mio
piùgrande amico
Svenar
potrei ?- Non
è per lui eh' io sono Felice egrande? Non
difese eisempre
-20
ATTO
L'onor del
nome mio
?Amel. (La morte
ho
in core!)Ham. Altra la
man
sarà che lo minaccia.Ti lascio, o donna.
Or
più chemai
degg'io Vegliar sui giorni suoi.AmEL. {con movimento involontario) SÌ, Vanne.
Ham. Addio, te**)
AjVIEL. {dopo che Vha veduto allontanarsi)
Partì
-
qual cruccio s'avea nel volto;Ch'ei letto avesse, ciò che sepolto
9
Senza
speranze, nel cormi
sta!Perchè
obbliartinon m'
è più dato?- Amarti
e piangere sarà ilmio
fato?-
Chi dall'abissomi
salverà?- O maga,
èduque
là sulla fossa,Dove
infamatedormono ¥
ossaChe
tu prometti sanarmi il cor?M'avrai, dovunque,
perme
ti celi,L'
ombre
e gli spirtinon
son crudeliCome
i rimorsi d'un empio
amor.Una voceda lontano che fa trasalire Amelia:
Mentre
tu aneli il coreAver
dai lacci sciolto Più l'infeliceamore
Sento addoppiarsi inme
!-
Estinto ancor sepoltoAvvamperò
per te !Amel.
Aimè!
la voce sua...come
lamento D'un
angelo smarrito...Ah
quella forzaGran
Diomi
serba chemancar mi
sento!La Voce Come
quest'onda freme L
Jamor
chemi dà
guerra.Come
quest'onda geme
Dolce, inesausto inme -
Estinto ancor sotterra
Avvamperò
per te!Amel. Cessa
-
nell'auremore
Questa voce fatai
- Ma
vive in core.SECONDO
21SCENA
III.FAMIGLIARI di Hamilton, e detta.
Coro
Del palagio il tuo consorte Visto fu varcar le porte,Perchè mai
la suadimora Abbandona
in sì tard' ora?Amel. Dir noi so . . .
Coro Ma
tu sei mesta—
Non
ti disser della festaChe
il Reggente preparò?Amel.
Una
festa . . .Coro E
i vezzi tuoiLa
faran più cara a noi,
Se
domani
il dolce aspetto Fia sereno, e la secretaCura
cessi . . .Amel. Io vel prometto (con mistero) Sì,
domani
io sarò lieta(Obbliato allor l'avrò!)
—
Scendi, o notte, il corso affretta Sulla terra addormentata.Reca
T ora desiataChe
la pace ame
darà, ft* arresta titubante)Pur
quest'alma
cheV
aspettaCombattuta è dal terrore; ("'piglia con forza) Scendi, o notte, il tuo squallore
Più del sol m' allegrerà.
Coro
Volto in gioia il suo doloreFra
ledanze
splenderà.SCENA IV.
Luogo selvaggio nei dintorni diEdimburgo: infondo ad una val- ica, formata da nude roccie,si vede il cimitero de1condannati al-
l'estremo supplizio; vi serpeggia poco lunge il fiume: il cielo è co- perto di spesse nubi, che mosse dal vento or mostrano, ora ascon- dono la luna.
Da un sobborgo dellaCittà suona mezzanotte avanza AMELIA., quindi il REGGENTE.
Amel. Giunsi . . .
Qui
tutto di spavento ò pieno£2
ATTO
Tutto? . . financo il sordo
Mutar
dei passi miei?L'orrendo
è quello Asil dimorte
...—
Ciel, tu guida ilmio
Piè Vacillante . . . (incamminandosi)Ah!
. .Tegg.
Non temer
. . .Son
io . . .Amel. Chi veggio! . .
Regg. L'
uom,
chead
abborrir l'aita Dell5inferno chiedesti . ..
Ed
ei t'adora!. .Amel.
Ah
! taci .. .Taci.
Son
io la sposaD'
un amico
leal, che i giorni suoiPer
te darebbe!Regg. Ingrata
donna!.
. e puoiLa
fè traditarammentarmi?
Amel.
Ah!
lungiEri dal suol natio . . .
Morendo
il padre,Il padre a te nemico,
M'ingiunse
il fatainodo..
. e già la destraSu me,
che udiva repugnante a lui,Stendea per maledirmi!
E
vinta io fui.Regg. Obbedisti al genitore, Ti fu lieve altrui donarti!
Non
fu lieve a questo core,O
spietata, Tobbliarti!Del rimorso io sento il grido,
Che m'
appellaamico
infido!Ma
chispegne
lamia fiamma?
Più repressa, ahi,
m'
arde più! Amel. (Einon
vegga il pianto mio,Le mie smanie non
intenda. . .Se
invocarmi
lice Iddio,Da me
stessa eimi
difenda.Tutto ah! tutto il
primo
ardore Si ridesta nelmio
core!..
Io son
donna! donna
alfine!Può mancar
lamia
virtù!) Regg.E
taci !SECONDO
25Amel. (Ah...)
Regg.
Quel
silenzioM'è nuova
al cor ferita!.Amel.
Addio
! [Non potendo più reggere) Regg. No... ferma... O toglimi, [Trattenendola)Toglimi pria la vita...
Amel.
Uomo
fatai!Regg.
Pronuncia
Un
detto... e pago io sono...E
dime
stessoimmemore Non
curo il serto, e il trono.Amel.
A
chem'
astringi o barbaro ! Regg. 'Abbi
dime
pietà!Amel. Sì... t'
amo
ancor... (subito)Ma
fuggimi...Regg.
Oh
gioia!..Amel. Udisti? Va...
Regg.
M'
ami! tum'ami!
e dirmelo (nellap*à viva Dal labbro tllO 1' lidia! estatidel piacere) Felice io sono!., quest'animaQuanto
sofferse oblia!Rimorso
, ed amicizia Piùnon
intende il core!..Tutto l'inebria il giubilo!..
Tutto il riempie amore!..
La
tua parola, Amelia,Il ciel dischiuse a
me
!Amel. Quest'alma é troppo debole (agitatissima) In così rio cimento...
Fuggi... Noi sai che perdere
Mi
puoteun
solmomento!
Ah
! d'un
rimorso orribileNon
far ch'io sparga il pianto!Lasciami, o crudo, gemere.
Ma
di dolor soltanto...Pura
, innocente lasciami Spirar lonlan da te.Non
odiun
calpestio?Regg. Precipitoso
Alcun
qui tragge!..U ATTO
SCENA V,
HAMILTON, e detti.Ham. (Dall'alto di una roccia)
Amico?
Regg. (riconoscendo la voce di Ham.) (Q\\ J)\q V
J
Amel. (Lo sposo!,.)
(atterrita abbassando il velo)
Regg. (Io tremo!..) (incontrando Ham.) Ham.
È dunque
vero;
Cieco d' amor, perigli
Giorni
men
tuoi che della patria!- È
destoA
par dell'amistà 1' odio!Regg.
Che
dici?Ham. Da'tuoi feri nemici
Sei cinto!.. Chiuso nel mantello, ad essi
Un
congiurato io parvi :Ah!
sì, lo vidi,Alcun
dicea, pressouna
donna^ inmezzo
A
queste rupi. Si diviser quindi,
Per
assalirti d' ogn' intorno!Amel. (Ah!)
Ham.
Pure
Uno scampo
riman... Destro qual sei,A
nuoto varca il fiume, e l'altrasponda
Salvo t' accolga.Regg. (Io salvo !
Ed
ella!..— No
!.. (Anici,fa un gesto di preghiera)Giammai
!)ÀMEG. (sotto voce al Reggente, ma in tuono insoluto)
Fuggi o
mi
svelo!Regg.
Ah!
taci...Amel.
E mi
vedrai,Da
colpi suoi trafitta,Innanzi a te spirar!
Regg
(Bivio tremendo!..) (Egliesita ancora: Amelia gli ripete con la mano Vordine dipar-
tire dopo un istante,, e come avendo presa una risoluzione^esso volgesiad Hamilton.)
Se
vuoi ch'io fugga,d'Edimburgo,
giura, Trarla fino allemura,
SECONDO m
Senza parlare; senza
Investigar chi sia! Per la tua vita Giuralo a
me
!Ham.
Lo
giuroPer l'amistà !
Regg. Dio
ne
soccorra !(s'incammina verso ilfiume, e sparisce frale balze)
Ham. prendendo la destra à'Amelia* ed avviandosi.) Vieni...
Amel. (Par che all'avello
mi
conduca!..- Oh
cielo..) (Scorgendo popolarsile alture.)Ham.
Son
dessi !..Amel. (Orrido al cor
mi piomba un
gelo!)SGENA
VI.HOWE,
KILKARDY, Congiurati e detti.Kil. Ivi fra 1'
ombre,
miralo.i (pianofra essi)
Howe
Ornai suonata e 1 ora! 1Maria Stuarda, e Scozia' (« questo grido i con- giuratiscendono rapidamente) Kil.
Mora
l'indegno!...HOWE Mora!
(precipitandosi coi ferri nudisopra Ham. che ha tratta la spada* come perdifendersi)AmEL. (tratta disenno per lo spavento* sifrappone tra gli assa-
litori edil marito)
Ah!
ITO !... (ne^suo rapido movimento ilvelo siè ro- vesciato sulledileispalle: in quel punto stessodileguasila foltanube che ascondeva laluna*ed essa apparisce in tuttoilsuo splendore)
Ham.
Qual
voce!...Gli Altri Amelia!...
Ham. Tu!...
Coro
IIDuca
! (riconoscendo Hamilton)Kil.
Ed
ei IIIHoWE
(guarà, all'intorno) Fuggi!Ham.
Pur
troppo! (metlenàosilemani fraicapelli) Kil.Howe
(Quali smanie!...)AMEL. (La morte
mi
COlpì!.., (tutti rimangono immo-bili. Qualche momentoàisilenzio)
Ham. (Qual rifulse baleno tremendo!...
Qual
pugnalemi
scese nel cor!...ATTO SECONDO
Con
lamia
la sua vita difendo Eimi
toglie l'onore...-
l'onori Amel. (No, d'istanti sì lunghi , si crudi,
Non
èmorte
supplizio maggior L.Dura
terra perchènon
ti schiudi,E
m' involi a cotanto rossor?)Howe (Una
guancia si è tinta di foco, (guardandoKlL. e
CORO
ora Ham, ora Amelia)Tinta un'altra è
d'estremo
pallor.Amistà
nel suo pettodà
loco Del tradito consorte al furor!) Ham.É
mestier che alnuovo
giornoIo vi parli.
Howe,
Kil. Noi t'udremo.
Ham. Piace a voi nel
mio
soggiornoAdunarvi
?KlL.,
Howe
eCORO
(dopo essersiguardati a vicenda) Si, verremo.Ham.
La promessa
iobenrammento!
(andandoadAmelia) Amel.Deh!
(Ameliafa qualchepassoma
vacilla e s*arresta)Ham. Mi segui... Udisti ?...
Amel. (Ahimè!...)
Ham.
Guai
chi scordaun
giuramento!Chi tradisce la sua fè!
(Èin procinto di partirej ma volge un guardo ai Congiurati^ si lancia in mezzo adessi,estringecon intenzione la mano or di questior di quelli)
Howe ^°
sS uarc'& ognuno
in cor ^'discende!Kil. eCoRo
E
scorge l'insulto che impressovi sta! -D'un sangue
labrama
qui luttine
accende...Quel
sangue versato, fra poco sarà!Amel. (Del
prode
la vita difendi, Signore...Invoco per esso l'eterna pietà...
La
prece che intendi , è prece d'un
coreChe
gelido in breve la morte farà!(Ham.trascina seeo Amel.I congiuratisidileguano per altrevie).
FINE DELL'ATTO SECONDO.
ATTO TERZO
IL BALLO IH
ilASCII ERA
SGENA PRIMA
Sala nel Palagio di Hamilton come airAlto II.
AMELIA svenuta sopra unsofà, quindi HAMILTON.
AmEL. (Riavendosi)
Respiro ancor?..
Dove
som io?.. -Le mura
Domestiche... prigione
Or
fatte ame
! {osservando leporte chiuse) Linigli' oraDel giorno SCOrse!... (odesiaprire unaporta,)
Oh
Dio!... Chi vien?(entraHamilton) (La
morte
!)Ham. (Richiudela porta,, quindi ripone laspada surun tavolino;
A
ragion di Spavento Amelia trasalisce)Ricolma sei...
Amelia
Deh
!Ham.
Giunse
il tuomomento.
{AmeliaSi, perversa... a' piedi miei! cade in ginocchio) Nella polvere ch'io premo... (Ameliafa un
Me non
già, pregar tu dei Besto di preghiera;)Ora
il giudice supremo...Io ferisco,
non
perdono.Amelia Calma.... ah! calma
un
cieco sdegno....Qual tu pensi... rea
non
sono...fj^l. (tJiàfremente edafferrandola per un braccio).
Giura
adunque
che YindegnoTu non
ami. (Amelia èpresa da un tremito inA
DÌO IO giura. tutta lapersona.) Amelia (Ciel...)Ham.
Non
osi!Amelia
(Oh mio
terrori)Ham. All' inferno, moglie impura,
ATTO
Ti Consacro!... {Prende la spada, la ime dalla vagina^ e si avventaper ucciderl.a.)
Amelia
Ah!
^con grido acutìstimo)M'odi ancor!
Pria che
mi
chiuda il gelidoSonno
dimorte
il ciglio,Deh
! riveder concedimi L'ultima volta il figlio!Lascia che al
sangue mio
Dica l'eterno addio!...Pensa
che in breve il misero Piùmadre non
avrà!...-
Ham. (A quale orrendo strazioÈ condannato un
padre!...Nega
laman
trafìggere...La
sciagurata èmadre!
Arcano turbamento
Io provo al suo lamento!
Sugli occhi miei di lagrime
Ha
stesoun
vel pietà!)SCENA IL
Un SERVO e delti.
SERVO {Porgendo unfoglio al Duca—)
II Reggente. ritira. Hamilton leggefremendo).
Amelia
Qual m'
investeNuovo
palpito dimorte
!)Ham. Alle splendide sue feste
Ei t' invita. {con amarosorriso.)
Amel. (Cielo!..)
Ham. {D°P° a vcr presa una terribile aisoluzione)
^
COrte, Duchessa, tune
andrai.Amel. Io!..
Che
dici!..Ah!
pensa...Ham. Il
voM
Rivederlo tu potrai!
Ed
iopur
colà sarò! -Trema,
trema!.. Inme
losdegno
TERZO
29Quasi
adegua
il rio trascorso !..Va
, per ora io ti consegnoA
te stessa, al tuo rimorso.Non V
uccido ,ma
ti serboA
supplizio ancor più acerbo;Ma
gì' istanti che vivraiTante
morti fian per te!àmel.
Ah
! crudele! intendo , intendoOve
accenna il tuo furore!..D'
un
solguardo
io veggo , io scendo Negli abissi del tuo core !-
I destini aver nemici
Colpa è
dunque
agl'infelici ?Ah! pur
troppo in questa terra,Più giustizia
no
,non
v'è! (al cenno di ila- milton Amelia si ritira^ egli la segue.)SCENA
III.Stanza segreta o gabinetto (Tarmiinunatorre del palazzodiHamilton.
HAMILTON solo.
Muoia - Su
questa fronteII disonor stampò!..
Muoia - Qual
vitaA me
stesso preparo!..Un' ombra
insanguinataTurberà
lemie
notti!., ed omicidaM'udrò
chiamarda
spaventose grida!..Innorridisco! -
E non
potrei?..Che
l'auraIl detto
non
ascolti!E non
potreiA
tutti ignoti, fra lontane balze,Le mie
vendetteabbandonando
a Dio, Col figliomio
fuggir?.. (sJarresta ad un tratto)
Col figlio... mio!..
(//fremito convulso onde pronuncia queste parole^, ed i suoi li-
neamentìsconvolti palesano quale orrido sospetto agita Vani-
mosuo: egli si copre il volto con le mani tremantis ed un sordo gèmitofugge dal suopetto.)
m ATTO
Nuova
ferita , cruda 9 profondaUn
rio sospetto in sen m'aprì!..Dell'atra notte che mi circonda 1/ ultima stella impallidì!
-
Ai neri eccessi d' iretremende
Ah
!non
avea formato il cor! M'astringe alsangue,
crudelmi
rendeUn'empia donna, un
traditoriSCENA IV.
HOWE, K1LKARDY
} Congiurati e dello.Howe
Eccone, fidi al tuoconvegno:
Un' alma
in tutti si mostrerà.Kil.
Qui
nel segreto, il nostrosdegno
Coro. Voci dimorte
favellerà.Ham. Ardire! amici , ardire !
Ed
il sol che tramontaDoman
per luinon
sorgerà.Gli altri Ti spiega
Ham. M' udite. Al
primo
albor fui nel suo tetto ,E
1' iremie
nel pettoCosì celai, che in securtà lo stolto
Appien
si crede : alla notturna festa Egli sarà , di larveChiusi la fronte, ivi si tragga,
ed
ivi,Tra
il tumulto de' balliScenda
il gran colpo.Glì altri
Ah
sì !...Ham.
La man
qual fiaChe
brandisca il pugnai ?Howe,
Kil.La
mia.Coro La
mia.Ham.
La
contesa previdi.Howe Ebben
?...Ham.
La
sorteTERZO
31 Scelga: imiti ciascunTesempio
mio. (egliscriveil suo nome e getta lascheda che lo contiene entroVur- na: tutti lo imitano.
Ad
un cenno di Hamilton,Kilkar- dyagita Vurna ed Howe vi estrae una scheda)Howe
(legge) Hamilton.Ham. Che!... Fia
ver?
Gli Altri. T' elesse Iddio.
Ham. (Subito con tutta la forzad'impetuoso furore) Già scaglio il ferro vindice
In sen di quel perverso...
Lo
veggio nella polvere Tutto di sangue asperso...Ecco
già spira l'animaInfida, maledetta... (Ebbro di gioia feroce)
Piacer della vendetta Io già ti sento in
me
!È
giunta, è giunta, o perfido,L'ora fatai per te. (partono tutticon Ham.)
SCENA V.
Una saladegliappartamenti destinatiallafesta,chesi dànel pala- giodel Reggente:infondoampiescale che mettonoalle gallerie superiori, ove sono le orchestre. Da pertutto rifulgono vaghi5
innumeri doppieri.
Damee Cavalieri, altri mascherati, altri in ricco abbigliamento da Corte, quindi una persona foggiatada Negromante; da ultimo unaSignorain dominò bianco.
Coro Apra
il vaco all'esultanzaOgni
labbro ed ogni cor.Nell'ebbrezza della
danza Fugge
il tempo, e rideamor
!Negromante (Con tuonoenfatico)
Piazza, o maschere, al veggente,
Che
del fato il vel squarciò;Che
nei cori della genteA
sua voglia legger può.(Tutti pieni di curiosità^ sifanno a lui d'intorno)
Mascherina, qui