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l\ DEMENTE DRAMMA LIBICO IW TRE ATTI (3 sa a<s>s< ><a3>

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Academic year: 2022

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(1)

l\ DEMENTE

DRAMMA LIBICO IW TRE ATTI

(3©

sa

©a<s>s<§><a3>

§

(2)
(3)

tì JDIOIDVI

DRAMMA URICO IN TRE ATTI

<S(DSJ ![?Si (D

S ®

<S(£)

POSTO

IN

MUSICA

DA FILIPPO MARCHETTI

DA RAPPRESENTARSI

AL 1BIL TEATRO ARGENTINA

PER LA STAGIONE

DI

AUTUNNO

1857.

SOMA

Tipografia Olivieri io Piazzadi Sciarra al Corso 336 CON TERMESSO.

(4)

PERSONAGGI ATTORI

ADUNA

DI

SENLIS

. . Siee. Ponti Luigia

GUIDO-RALIGOSAVIGNY

1 ,, Sarti Vincenzo

CLAUDIO

„ MorelliAntonio

LUISA

DI

GUISA ...

„ Corvetti Placida

DAMVILLE,

Contestabile

di Francia

....

,,

Nanni

Cesare

MARIA STUARDA

. . „ Decaroli Caterina

ROBERTO-SAVIGNY

. ,~ Bazzoli Giuseppe

REMIGIO

DI

NANCY

. „ Bossi Cesare Borghesidi Senlis, Cavalieri e

Dame.

Cacciatori, Scudieri, Arceri.

Luogodella Scena - Senlis - Ilcastello diDamville e suoi dintorni. - Epoca: Nei Prologo il 1552;

nel

Dramma

il 1567.

Primo Violino dell'Opera Cav. Emilio Angelini.

Maestro Istruttore de'Cori Pietro Dotfi, Scenografi Carlo Bazzani,e GiuseppeCeccato.

GapoSarto SalvatoreMinola.

Direttore del Machinismo Francesco Morelli.

Attrezzista

Andrea

Unzere.

Ilvestiario,ilmachinismo,gli attrezzi, e le decorazioni sono di proprietà dell*Impresario Vincenzo Jacovacci.

Ilpresentelibrettoè di esclusiva proprietàdel Maestro Filippo Marchetti,eperò restano diffidati i signori Tipografi e Librai di astenersi dalla ristampa dello stessoodalia introduzioneevenditadi ristampe non autorizzatedal Proprietario.

(5)

3

? 1 O li O i o

3f£?A ^2S2)3S't?^

PERSONAGGI

Adlva di Senlis. 'Claudio

Maria Stuarda. Damville

Guido,fanciullo di6 anni, RobertoSaviont Corodì Borghesi, Fioraie, Scudieri,-ecc.

SGENA PRIMA

Piazza

di Senlis nellaquale

ha

luogo

ilmercato dei fiori*

Moltecontadine

hanno

dispostoilorocestelli;al- treselirecanoal braccio offrendofiori ai borghesi chefestevolis*aggiranolorod*intorno.

Corodifioraie,Borghesi, poi Claudio

e

Roberto

da

latiopposti.

Fio.

Di gemme

del mattino Ve'la miarosa è gaia, Olezza il gelsomino Framille e mille fior;

Venite alla fioraja,

Di fior si piace

Amor.

Borg. De'fiordel tuo giardino Più la tua gota è gaia;

La

rosa e ilgelsomino

Da

te sol prende odor,

Da

te, gentil fioraia,

Un

fior vogl'io d'amor.

(Fedendo

venirRoberto, efacendosegliincontro)

(6)

4

Vien Roberto...

Fio. (scorgendo Claudio

da

destra)

Un

Cavaliere!

Bor. Del dì rida a te la stella!

Bob, (dandoloroastringer la

mano)

Grazie, amici.

Fio, (circondando Claudio)

Buon

Messere,

Un

mazzetto perla bella.

Sono i fior gentile

immago

D'un bel volto e d'un bel cor Cla* (dispensandoloro dellemonete) .

Di beltà fors' altri è vago, Egli s'abbia i vostri fior.

Fio. (fraloro)

Generoso e in un severo!

Bor.

Onde

mai quello straniero?

Cla. (conprò

fonda

tristezza)

Deh

perchè faltrui contento Desta in

me

crudel tormento?

La

parola dell'amore

Dal mio ciglio il pianto

preme Ah

! per chi non ha più speme Quell'accento è mentitor.

JVT offro» fiori, ed ilmio core

E

deserto, è chiuso avello!...

Non

fecondansi su quello

Che

le spine del dolor.

Coro

Fu

sospiro del suo core

Quel sospiro di dolor.

(Fraloro.-Robertosi sciogliedal

gruppo

di borghesi, etraversandola scena s1imbatte in Claudio che fa atto di sorpresa

come

chi riconosca alcuno)

Cla. Qual sembiante? !

Bob. (turbato)

A

che fiso in

me

guardal

Cla. (a

Bob

erto)

A

straniero sia chieder concesso Seil suo piede qui trasse Stuarda....

Bob, (Qual mistero!...) Io V ignoro.

Cla, (frase

come

uscitodaldubbio) Egli è desso! Forse ignoto!...

Coro Roberto, un addio

Del cor nostrotisegue l'amor. (Roberto parte) Cla.

Onde

a luiquesto suolo natio

(7)

Fa

d'affetto tributo ed onor? (alCoro) Coro (circondandoClaudio)

E

desso ungenio Quaggiù mandato,

Che

d'Ogni misero

Tempra

il riofato.

La

vita infioragli Beltà regina

La

Sposa....

Cla.

E

appellasi?

Coro La

vaga Adina.

Cla. (sorpreso)Adina!

Coro tJn tenero

Vezzo d'

amor

..

Cla. (frasé)

Oh

speme!

Coro II palpito

De* nostri cor.

Cla. (con espressioned'amarezza)

A

quel

nome un

giorno apria

Le

delizie a

me

la vita,

Ora

freme,

ma

qual pria

Non

di gioia freme il cor.

Ah

! se tu del

mio

contento Hai la fonte inaridita,

Trema, o cruda, quel eh'io sento

E

vendetta e non amor.

(// cielo si

va

coprendodi nubi. Le fioraie

van

rac- cogliendoi lorocestellidi fioripressando iborghesi

a

fuggire)

Coro T?un velo funebre

11 ciel s'annera,

Nembo

terribile Sopra ne sta.

Fuggiamo

celeri Dalla bufera, Fra poco il fulmine Scrosciar s'udrà.

(Partonofrettolosi. Claudiointerrogato

un

borghese,

ha da

questo in risposta

un

cenno indicante

a

sinistra,

ed

ei

pur

frettolosotidirige

a

quella parie.

(8)

SCENA

IL

StanzanellacasadiRoberto-Nel fondo porta con vetriatache mette

ad un

balcone.-

A

sinistra un seg- giolone sopracui

dorme

Guido,pressocui

una

sedia, Porteneilati,la

comune a

destra.

Adina seduta pressoilseggioloneove è Guido»

Adi, (agitandolievemente colla destrailseggiolone}

Dormi, la cuna t'agita, Caro, il materno amor.

(Un lampo

striscia sullevetriata dellaportadifondo»

Ellasilevapaurosa,}

Aita o cielo ! L' oragan minaccia

E

Robertonon torna! (ritornando al fanciullo)

Oh

te non turbi) De' fulmini il fragor, o

mio

diletto, Veglia sii tedimadre ognor l'affetto.

(Siede

nuovamente

accanto

a

Guido, etorna

ad

agitar mollementela sedia) No, non destarti; il turbine

Il crine tuo non sfiori!

Da' sonni tuoi sen fuggano

Le

larve ed itimori Tutto al gioir s'informi, Caro, il tuo spirto, e dormi

Or

che la cuna t'agita Lie\e il materno amor.

Sitile tuelabbra scorrere Se il labbro mio tu senti,

No, non destarti, e sognati Del Cielo i bei contenti;

Sogna scherzar sereno Della tua madre in seno

Or

che la cuna t'agita, Caro, il materno amor.

(Sralza, econtempla Guido con tuttala

compiacenza

materna)

Come

posa tranquillo!...

O mio

Roberto Vieni a bearti in lui del tuo sembiante, Vieni, ei sorride...(Sibatte alla comune)

Non

M

ringanno è desso,

(9)

7

scena

in.

Detta, indi Claudio.

(Ella corre

rapidamente a

schiudere iuscio didestra Claud.,sipresentanetmezzo) Cielo! Fantasma egli è?...Voi Claudio?

Cla. (avanzandosi lentamente) lostesso»

Voi tremate?

A

lieto riso Componeste il volto un giorno;

Quando

andai da voi diviso Voti feste al

mio

titorno....

Ecco io riedo...

4àu

t

II padre allora Al

mio

labbro comandò.

Cla, Sciagurata! ed ora?

Adi. Moglie or d' altri ...

eia.

t

Tutto io so.

Dell'infame rio spergiuro

è iltrionfo. (vibran.un sguardo feroce al

ji fanc.)

Adi.

Qual terrori

Cla.

Ma

fia

i

breve,avoilogiuro.(perappress+adesso) Adi.

Che

si vuol? {frapponendosi)

eia. Vendetta... o amor.

(Adina

contempla

per

poco fieramente Claudio, quin- dicorrea Guido, loabbraccia, e lo

pone

insalvo entrolaportadi sinistra;poi

toma

sollecitaverso Claud. econaustero contegno,)

Adi, Quindi uscite!...

eia.

Giù

la fronte

O

superba, innanzi a me. ,

Adi.

Che

?!...

eia. ^

^

La mano

io schiudo, e d'onte

Vi

ricopro.

Adi. Io gelo.

Oimò

!

Cla. Mentre io dell'armi la via correa Di Guisa il conte spentocadea...

Pendea la scure siili'uccisor...

Adi,

A

che la trista storia d'orror?

(10)

8

Cla. Franse 1'iniquo la sua catena, Mentito il nome, sfuggì alla pena.., Adina udisti?...

Non

tremi ancor?

Adi.

A

che la trista storiad'orror?!

Cla. Esulta dunque... V

uom

eh'hai tradito Strappar la larva può al tuo marito...

Or

fìggi'1 guardo su

me

secura, Onta,e sciagura - scaglio io sute.

Adi.

Ahi

! che parlasti ?...Dìch'hai mentito;

D'infame colpa reo

mio

marito?...

Al figlio, a lui 1'onor deh serba!...

Ve'la superba - ti cadeal pie.

(Adina

è genuflessainnanziaClaudio,

dopo

brevesi- lenzio, ella

da

risolutasirileva) Adi.

Ah

pietà del figlio

mio

l

Cla. In

me

può destarla un detto.

Adi.

Deh

qual mai!... ti spiega oh Dio !

Cla. La sventura v* offro o affetto.

Adi. L'onta mia?... L'atroce velo Ora a

me

disquarcia il cielo...

11 delitto di Roberto

E

un insidiay o mentitor.

Parti.

eia. Stolta il fato è certo.

Tal la pena...

Adi.

E

indugi ancor?

Cla. Hai dell'Etra tu respinto

Ogni

gaudio per

V

averno! Duoloatroce, duolo eterno

La

tua vita strazierà.

Se

1'

amor

volesti estinto

Che

implorò da te mercede, Sangue or 1'odio, epiantochiede,.

Pianto,esangue or1'odioavrà.

Adi.

Va

\\ sul ciglio tuo dipinta

E

del Ciel 1'ira tremenda,

Più di folgor che scoscenda

Il tuo volto orror

mi

fa.

Se per duol cadrommi estinta

Non

sperar tu gioia, o infido...

(11)

Tal darò dall'urna

grido

Che

spavento ti faràr Cla. ForsennataI

Mu

Va.

Cla.

Rammenta

Chi sfidasti

Cla. \

Me

>

Adi. ì ]1Ciel ( Paventa

(Claudionelpartires'imbatte in Roberto.

Guardami

entrambiinsilenzio,quindi Robertosi

avanza

sulla scena).

SCENA

IV.

Adina, Claudio,RobertOr Rob.

Qui

costui? Perchè mesta?

A

chesignore

Cercaste i lari miei?

Cla. Dessavel dica,

O

Savigny! (parte).

Rob.

Che

orror!

Adi. Tu?...dunquereo!

Rob.

Ah non

dirlo!...

Dannommi

apena infame

Mendace

accusa...

Adi.

Oimè

!

Rob.

Ma

la

mia mano

Pura è di sangue... a te pel figlioilgiuro.

Adi.

Ah!

tei crede il cor. -

Ma

sutepende

Ancor

la morte... Claudio ei

m'ama,

enolo

A

lui tu se'... potria...

Deh

fuggi! Rob. (consdegno) Eit' ama?

AI

nuovo sole fuggirem.

Adi. (abbraccia Robertoepiangente) No,troppo

Ad uom

schernitoa vendicarsièungiorno...

Fuggi, om'uccidi... alnuovoalborcon Guido Ti seguirò...

Rob. (commosso)

Pon

freno

Al pianto... Va, pria di lasciarti, il figlio Ch'io stringa al core e benedica almeno.

(Adina presa

da

gioiapartesollecita

da

sinistra. In questailtemporalesispiega, toccailsuocolmonel- lascenaseguente, e

non

decresce che versoilfine.

Odorisi vocidall'interno, Robertotrasalisce>)

(12)

10

Forse già ruota il suo flagel sventura? (sifaallaportaiVingresso.)

SGENA

V.

Roberto,

Maria

Stuarda, Damville:

Coro

di Scudieri,e seguito di Damigelle.

Bob.

Che

vi guida o signori?

Darri. .

La

bufera

La

via seguir ne vieta K°b'

. # t Schiuso sempre

Agli ospiti è il mio tetto. (invitando gentil-

mente

Stuarda

ed

ilseguilo.) Io vi precedo.

Coro „ All' ospitai ricetto ,, Arriderà qual suole

„ Degli Stuardi il sole

„ Cortese di splendor.

*

ol>-

Che

!

La

Regina?

Coro „ Alle francesi sponde

Ne

invidiò sorte il raggio ,

Ma

in Scozia pur V omaggio

Avrà

del nostro amor.

Kob, Breve riposo,

„ Senoi sdegnate, nelTumil mia stanza

La

mia consorteappresteravvi.

Mar.

Accetto.

(Conun cennolicenzia Rob. cuifaseguireleDamig.) Damville, oltre seguirmi è avoi negato.

Barn.

O

mia Regina!...

Mar,

Ne'scozzesi monti

Io

membrerò

la vostra fé... novella

Ven

recherà Remigio...

Dam

-

Oh

! dal pensiero

Mai

non

V

esca, o Regina, che a voi sacro

E

il

mio

brando, il

mio

core...

Mar. O

miofedele,

Di

me

pietade!

A

vedova Stuarda

Non

lice altra gramaglia , ed altro pianto...

Ite...

(Damville vuol gemiflettere, ellalo rileva,porgeglila

mano,

eh' cibacia,eparte).

(13)

11

Dani. Sparì del vivermio1'incanto!! {parte col Coro, cheripete) Coro „ Alle francesi sponde, ecc.

SCENA

VI.

Boberto, il fanciullo, Guido,Adina.

Adi.

Rompiam

gliindugi... ad ogniistantepanni Udir levarsi di sventurail grido.

Bob.

Ah

noi poss' io!...

Adi.

Deh

tu loaffretta,oGuido!

(prendela

mano

di Bob.,e

dandola a

baciare

a

Guido) Lascia sgorgar le lagrime

Sulla sua

man

paterna,

All'amoroso palpilo Baci, ed amplessialterna

,

Digli che il suo periglio

E

morteal nostro cor.

Bob. Ti benedico...

A

te un amplesso.

Adi.

Va

,

mio

Roberto.

Bob.

Ho

il core oppresso!

{baciateneramenteilfiglio,sitoglie lapropriacol- lanaelamettealcollodelfanciullo. Parte.) Adi.

O

Ciel lovedi supplice

Questi che in te sol spera...

A

te dal cuor più fervida

Ne

ascenda la preghiera,

All'innocentefiglio

Tu

serba il genitor.

Ascolto...opanni... (sileva,corre al balcone) Ciel!...Claudio!... D' armati

Il

mio

Roberto è cinto...

Ah

difenditi!...

Ah

fuggi l...(congridodisp.) Ei cadeestinto !)

(cade quasi chesvenuta.Guidolesifapresso).

SCENA

VII.

Maria

Stuarda conDamigelle,

Adina

, e Guido.

Coro di Borghesi.

Mar.

Qual grido? (uscendo'

da

sinistra)

(14)

12

Coro (dallacomune) Ecco ia misera!

Mar. Che

fu? {alCoro)

Coro Feral delitto:

D'Adinaalsuol trafitto

Giace il consorte.

Mar.

Orror!

(corre al balcone, inditornandonesi fissa sulfanciullo)

Ahi

! Chi soccorre all'orfano

DegP

anni sull'albor?

Adi.(gira intornolosguardo

come

desta

da un

sogno, vedeilfiglio,sileva d'untratto,eloguidaversoil

balcone)

figgi lo sguardo -quel sangue tumira

Tuo

padre... è tuopadre-cheilversa,chespira..)

Fu

Claudio Tinfame - rammenta...t'affretta...

Ah

cresci a vendetta- dell'empio uccisor!

Mar.

eCoro IIpianto chi frena -a tanto dolor!

%Adi. (alCoro,india

Maria

nelV estremodelirio) Chi siete? Mirate - cjuelP

uomo

fatale

Ahi

controilmiofiglio -pur vibrailpugnale...

Lo

salva*. tu il salva dal fiato dell'angue...

Giurò del

mio

sangue -sterminio, ed orror!...

Mar*

eCoro

Non

reggel'afflitta - a tanto dolor!

Adi. Oimè!... Vacillo... un gel

mi

stringe...

Mar.

(abbracciandoilfanciullo)

Oh

vieni,

Madre

io tison! dal luogo del dolore

Fuggiamo

...

Adi.

O mio

Roberto...io

moro

...

Tutti

Ahi

!

Muore

!

(Ella

cade

inbraccioalCoro.

Al

gridodimorte

Ma"

riainorriditafuggeseco recando il fanciullo, le Damigellelaseguono.)

Calala Tenda.

(15)

13

ATTO FSSIO

&®»d (g^as^saoa &sra»a

PERSONAGGI

Luisa di Guisa Damville

Raligo Sayigny Coro diCacciatori Claudio

SCENA

I.

Salanel Castello diDamville, portanelfondoi tavolino e sedia

da

uri lato,

Damville - Claudio.

Darri* seduto,ed

ha

nelle

mani

spiegata

una

per-

gamena,

che quindi

depone

sultavolino) Claudio, di Francia il Sire

Al vostro nodo con Luisa assente.

Cla. Raggio è del favor vostro.

Dam,

;Oggi cessate

Di servir me. - Figlia dei Guisa in dote Beltà vi reca, e nobile corona.

Ma

questoserto è stella

Nemica

ad alma, che a virtù è rubella.

Guai se da voi tradita Fugga giustizia, e il dritto,

Se nel dolor d'aita

Vi

chiegga invan Vafflitto!...

Ad

alma, che disdegna

Il giusto e la pietà Quell'onorata insegna

Condanna

ognor sarà.

Or

ite, e s'abbia ingresso

Di Scozia il cavalier. (Claudio parte)

(16)

14

SCENA

IL ì)amville - Raligo.

Dam. V

ascolto.

Rai. (avanzali*, etraendo

un

fogliochegliconsegna) Parli

Questo foglio per me.

Dam,

Maria Stuarda!

Al regal core non velar d'oblio

Tre

lustri il suo fedele...

A me

v'affida?

Largo vi fia d'onore Di Francia il suolo.

RaL

Sol vi cerco amore.

Dam. Amore

?

Rai. Sul Tamigi

Me

da Maria mandato

Cingea di sgherri il traditore Arturo,

Quando

- fuggi- in gentil francese accento Vergin gridommi, che sorrise, esparve...

Sparve!

E

di Londra in seno Lei cercando, la morte invan sfidai

,

Leicercoancora... edaquelnutrito Crebbe l'amor di pianti, e di desìo...

Qui trovarla, o morire è il destin mio.

Dam.

Siete Scozzese?

Rai. Noi so dir: circonda,

Come

il mio amor, la cuna un velo arcano

,

E

a squarciarlo il

mio

core aspirainvano Invano fra le tenebre

Invoco il sol del vero...

Fra mille oscure immagini Erro col

mio

pensiero,

E

di confusi gemiti

Mi

perdo nelPorror.

Talor del

mio

delirio Chiesi mercè a Maria;

Svela, le dissi, all'orfano Svela la

madre

, o pia...

Ella versò una lagrima

E mi

si strinse al cor...

Ah

nel materno anelito Credei bearmi allor!

(17)

15 Dani. Forse gioia il suo splendore

Vi serbò sul suol francese.

&*«• Sì, lo spero!

Da

™> Dell'amore

S012 le faci intorno accese;

Dimiacasaunadonzella Oggi Jmencoronerà.

Rai.

Oh!

Dam. Q

u\ forse amica stella

A

voi pur sorriderà.

Rai. (con

No,

stellanonv'ha splendida passione) Senz'essa agli occhi miei!

Nel volto sol di lei

Può

1'anima esultar.

Deh

, se del vento il celere Voloiom'avessi almeno!...

Trovarla e nel suo seno

AJmen

godreispirar!

(Odcsi

una

squilla,che accennaalla accoltaci

una

r> tvt caccia),

uam.

isel vicin bosco, udite, La caccia s'adunò.

Dal core il duol sbandite, j? / tj Seguitemi.

Hai.(dopoesitalo

un

istante) Verrò.

SCENA

III.

Bosco aderentealparcodel Castellodi Damville: al- cunetorri sene scorgono a brevedistanza:infon-

do

ilboscoèpiù folto, esi distende sopra

una

catenadicolline.

Coro di Cacciatori in due schiere.

1

.Coro Sciogli i veltri... (didentro

a

destra) 2 Coro.

^ Su pel monte

^

a ferito... (come sopra

a

sinistra)

'* Coro Ardire,ardire,

(come sopra

ma

„ _ A. . piùd'appresso )

l, toro (inscena incontrandosi)

Da

uno strale sulla fronte Colto i! cervo s'inselvò.

(18)

16

Tutti

Ma

spronando il nostro Sire

Su

pel balzo il seguitò.

Kapidi, rapidi -

come

il pensiero Voliam sull'

orme

- del suo destriero...

Sfidare il folto - della foresta

La

vita èquesta- del cacciator.

Corriam dai rovi - dove s'inselva Seguendoi veltri - snidiam labelva ,

dove preda - per lui s*appresta

È

danza,è fé ta -pel cacciator (s'avviano

rapidamente

su

per

Verta),

SGENA

IV.

Luisa, indi Raligo.

Luisa Cessar le voci... Nei tumulti un tempo Trovai la gioia...

Or

tutto

Che

di lui non

mi

parla èaffanno,elutto.- Io lo salvai... D'

amarmi

a

me

palese

Non

fé' il suo labbro,

ma

il

mio

corl'intese-

Ahi

più noi vidi! - Sposa

Or

aClaudio n*andrò -né V

amo

! -Ilvuole Damville... obbedirò -

Ma

il nuzial velo Sovra

un

avello slenderassi.

Rai.

Oh

cielo!

M'

ingannai forse?

Luisa, (conespansione)

Da

quel dì che il vidi L' invoco invano coi sospir, col pianto...

Forse è spento.

Rai.

Ah

no, vive, e t'èd'accanto1

Luisa Tu?... Sei tu?...

Rai, Son io,

mio

bene.

Luisa

Non

m'illuse dunque il core?

RaL

Sovra Vali dell'amore Io volai cercando te.

Al Ah

%m'abbraccia! Alle mie pene

E

mercede questo amplesso...

Ora ò il cielo, il cielo istesso

Che

ti guida innanzi ame.

Luisa(sciogliendosilievemente dallebracciadiRaligo)

(19)

17

Quando

nel duolo 1'anima

Gemea

da te lontana Al cor scendeva e- attendilo - Voce diceami arcana;

Quell'aura che tu spiri Eco è de' suoi sospiri, Di lei £ inebria,o vergine,

Che

ti sorrideamor...

Era il gentil tuo spirito

Che

al mio parlava allor1

RaL

Ti vidi, e 1'alma in estasi

Te

vagheggiò rapita...

Perchè tuo dono parvemi Tutto un gioirla vita.

Sparisti , e a

me

natura Tutta fu duol, sventura...

Sol di speranza un raggio Fendea quel cupo orror...

Era il gentil tuo spirito

Che

almiosplendeva allor!

{Uriidea funesta toglieRaligoalladolcezzadel presente; eglisiturba) Rat.

Ma

tu qui?...

Lui.

A

Damvil d' affetto Figlia io sono.

RaL Oh

mio sospetto1.

Qual donzella va a marito?

Qual?... favella !

Lui.

Oh mio

martir!

Rai.

Ah

da te son io schernito!

Lui. Taci... ascolta !

Rai.

Che

puoi dir?

Luì. Del mio padre trucidato In Damvilleil cor trovai...

voli'ei... cedetti al fato...

Ma

allamorte io

mi

sacrai...

Or

quest'alma in te s'avviva? Tutto a lui paleserò...

Rai. Parla... a

me

chi ti rapiva?

Lui. Claudio.

RaL

Intesi: a lui n'andrò.

*

4

(20)

18

Tremi

, se a

me

contende Ei del tuoaffetto il regno,

Vittima del mio sdegno Per questa

man

cadrà !

Al foco, che m'accende Se pari è il tuo desio,

Dì che il tuocore è

mio

,

E mio

quel cor sarà.

Lui. Di

me

maggior

mi

rende,

Caro, il tuo

amor

la fede

,

di Damville al piede Saprò trovar pietà.

Del foco, che t'accende Più m'arde il mio desio...

Ah

! se il tuo core èmio,

Tuo

questo cor sarà.

Hai.

Mia

sei tu dunque?

Lui. Si per sempre

Hai.

Oh

sorte!

Giuriamlo: o vivi insieme

jf£j J

a2

f

O

dellamorte.

(Siabbracciano pronunciandoleultimeparole;indi Haligoparte rapidamenteversoilcastello,eLuisa

prende

/'erta.Odesi

da

lungequalchesuono,èvoce indicantechelacaccia è vicina).

SCENA

V.

Sala

come

nella Scena Prima.

Claudio.

DeiGuisa eredeiodiverrò.Quel sangue,

Onde

ancorgrondalamia man,fiaterso Dal

nome

della vittima! Luisa

M' ama

?-

E

ilcercoio? -Schernia

Claudioamantealtradonna...

Or

schiava mia, Perdutaalsenno,idì trascina,e prova

A

chi

mi

sfidaaguerra

Che

nonhafin lamia vendettainterra.

Io l'adorai la perfida

E

osò negarmiamore....

(21)

19

Ali da queldì '1

mio

core

Non

un sospir

mandò!

Ma

di sventura il lugubre Spettro vegliommi accanto,

E

sol dell'altrui pianto Quest'anima esultò.

SGENA

VI.

Claudio - Raligo, Rai. Claudio voi siete?

Cla.

A

che?

&*£

. Coluiche ambisce

Dei Guisa alia donzella?

cla-

Ebbene?

^

. . Io vengo

I miei diritti a reclamar.

Cln*

ì

L'amate?

Rai. Quant'essam'

ama

, e niuno a

me

rapirla Potrà giammai.

Cla, (con ferocesarcasmo)Nobil garzone! Usbergo Forse contro all'insulto

Son quelle insegne? (indicandoleinsegne che

pendono

sulpetto di Raligo,e portandola

mano

allaspada)

Ral' Ahi vile! Io le depongo

Queste insegne d'onor... (sitoglieilcordone aureo,chegli

pende

dalcollose logittasultavolino)

Cla-

Oh

gioia!

Rai.(portandola

mano suW

elsa)\o scendo Insino a voi, vii fango.

Cicit

lo già vi attendo.

(snudanolespade,esi

pongono

inguardia)

(22)

20

SGENA

VII.

Luisa indi subito

Dam

villeseguilo

da

dueScudieriche si

fermano

sulla soglia della porta; Claudio e Raligo.

Luisa(accorrendo, efrapponendosi, quindi volgendosi

a

Damville che

appena

entratoèrimasto guar-

dando

severo

a

Claudio, e Raligo)

Ah

Signore a*vostri piedi Io morrò se spento ei cada!

Dam»

Chi primier nelle mie sedi,

Chi di voi snudò la spada?

Cla. Io (con orgoglio)

Dam,

Dell' ospite in obblìo Voi ponesteildritto, e il mio.

Cla, Di Luisaa

me

contende Queiraudace e

mano

e cor...

Sia qual volsi, chi m'offende Io lo uccido.

Luisa ) ...

Rai. f

Ah!

Dani,

E

osateancor?

(breve silenzio)

Non

ancordallapolvere

immonda

Diviistirpeo superbovihotolto,

E

giàfiero d'orgoglioquelvolto L' irasfidadel vostroSignor?

Folle, ancoradi vostrafortuna Nelmio pugnoognifiores'aduna...

Iola

mano

disserro, esisfronda,

Va

dalventodispersoognifior.

Lui.) Dellaspeme unsorriso disserra Rai.>

Al

miocoredi gioiaunarosa,

Ma

succedeil timore,enonosa Allaspemefidarsiilmiocor.

Sea colui,che beardicontento Puote,ilCielo quispiri un'acceuto

Ah!

per

me

sirivestelaterra Dell'incantod'uncielod'amor!

(23)

21

Cla. Di fortunaquell'auraseconda

Che

a'mieivoli spiravasenfogge...

Ah!

quell'iracheilcore

mi

strugge Del suo sdegno, Damville,èmaggior.

Ioiaintendolastoltaminaccia!

Mail

tuopiedein

me

un'aspideschiaccia...

Tu

almiocorefaipiaga profonda...

Iovelenoateverso nel cor!

Dani,

A me

ilferro,(con autorità

a

Claudio.)

Cla.

Ah

no!

Barn, (gli toglie la spada) Cessate!

Lo

brandiste ad attoindegno;

lo 1'infrango (la spezza)*

Cla. i

Luisa [

Ah!

Bai. '

Cla. (prorompendo.) Voi spezzate Lamigliorlamadelregno!

Dani. (gitt

andò

i pezzi della

spada

ai piedi di Claudio, eminaccioso) Così sperde la mia

mano

D'un ribelle il rio furor.

Cla.

Ah!

l'insulto non invano

Fa

scagliato a

me

sinor»

Luisa ) Di colui l'ardire insano Rai. >

Fu

la gioia del

mio

cor.

(Damville congesto imperioso

impone a

Claudio di allontanarsi; questisiallontanafacendo travedere unprogetto di vendetta,mentreRaligo e Luisacir-

condano

Damville, esonosulgenufle aere,

ma Dam-

ville lisolleva,li

guarda

perpoco teneramente,e li stringealsuo seno).

Fine

deW

Atto Primo.

(24)

22

ATTO BMCùWBO

&

<&

S & ®

2>

&

PERSONAGGI

Adina: Damville

Luisa Remigio

Raligo Savigny Corodi Cavalieri e

Dame

Claudio Gentiluominie Scudieri.

SCENA PRIMA

La

stessa Saladell'Atto primo.

Remigio , Adina.

Remigio, (introducendo Adina,il cui volto èpallidoT

losguardoincerto,ilpassoor lentoed orarapido.

Ellaèinvecchiata

non

dagli anni,

ma

daldolore, lesue idee sono disordinate, lasua

memoria

è confusa, e volta

ad

un passatolacuitracciaella smarrisce. La sua andatura,ilsuo pigliola

ma-

nifesta colpita dalla pia

grave

sciagurachetoc- car possa

ad

uomo,lademenza).

Venite, nel castello Del contestabil siete.

Adi. (come presa

da

lietaideasi

avanza

sollecita)

Ab

nel castello!... (siarresta

ad

untratto,ilsuovoltointenerisce) No... in un deserto ripariamoignoti.

Bem.

Ahi! Qual mistero!

Adi. « Troppo

^

Ad uom

schernitoa vendicarsièun giorno!...» Ei ne insidia!fuggiamo...

E

ilfiglio?(arrestasi

a un

trattoricorrendo

a nuova

edolce

rimem-

branza)

(25)

*?"•

m-

r Aipianto

Mi

sforza.

Jfl1' Deh! silenzio, ei

dorme

-

Dormi

«

Or

che Ja cuna 1 T

agita,

Caro, il materno

amor

». -

Ah

vieni, mira

La

gota sua vermiglia,

Tutto, si tutto al genitor somiglia.

Un

fior

non

ornami Del crin le anella;

Del figlio un tenero 'Bacio m'abbella...

Vieni o mio pargolo, Vien sul

mio

cor, Delje tue splendimi Gioie d'amor!

Rem.

Da

lei quell'estasi Fughi 'J dolor!

Adi. Ridi o bello,

del tuo riso La tua madre allieta ognor...

Ah!

chi mai da

me

diviso

Potrà farti o miotesor? {come vagheg-

giando

ilfanciullo).

SGENA IL

Adina, Remigio, Claudio.

Adi.

Ah!

(come vede venir Claudio inorridita ri-

da.

Quidessa?

everso

iltavolino)

Rem,

(con dignità)

A

voimuovea

Io testò nel vostro tetto...

Lei rinvenni... a

me

volgea Tal pietoso, oscuro un detto...

Cla,

E

demente (subito).

Adi, (che intanto

ha

fissatigli occhi sul tavolino vi si accosta rapidamente,e

prende

la collanadi

Ah

sposo mio!

Rem. Che

parlò?

Cla. (rispondendo a Rem.,

ma

tenendogliocchifissi in Adi.)

(26)

2<4

Delirio egli è.

Adi. (baciandola collana) Io ti bacio; alfin poss' io

Sul tuo seno ancor posarmi

,

Del tuo palpitobearmi, L'alma mia versare in te.

Cla. (a

Rem.

con ansietà) Raligoènoto avoi?

Rem.

In Scozia il vidi;. vel traea Stuarda Orfanello di Francia.

Cla. Quella collana a

me (andando

rapidamente aù Adina, poiché le parole di

Rem.

gli

han

sciolto ogni dubbio)

-^'- flo....

Cla. (glie la toglie, efieramentele indicaT interno) Cedi... via!

Adi.

Ah!

(inorridita, vuol

nondimeno

resistere,

ma ad un

nuovo cennodiClaudio

.mandando

ungri- do straziante, fugge).

Cla. (guarda congioja feroce la collana, e in aria di sfida insultante) Damville, oraa te. (eparte (juasifuggendo).

Rem.

(Sorpreso al conlegno di Claud, nellecui

pa-

role intravede alcun nero proggetto

Qual frode ria!

(lo segue anzioso)

SCENA IH.

Galleriadel Castello

addobbata

a festa, odesi dal' Vinterno

una

musica per danza, che j'alterna

a

vocidi plauso.

Corodi Cavalieri, e

Dame,

quindi Damville, Luisa.

Raligo, Remigio; Gentiluomini e Scudieri.

f. Coro Di luce il castello Per tutto fiammeggia ,

D'Amor

nella reggia Beltà

muove

il piò.

2. Coro

A

nodo bello Si plaude d'intorno7

(27)

25

Le

Grazie in tal1giorno

Coronan la Fé.

(Entra Danielle conducendo per

mano

Luisa, seguita

da

Raligo,Remigio, Gentiluominie Scudieri) Tutti Ben giungi, o vezzosa,

Donzella diletta,

All'ara t 1

affretta

T

attende un gentil.^ L'anello di sposa

Deh

cingiti alfine, Adornati il crine,

Dei doni d'aprii!

Dam, A

cavaliere da Stuarda eletto

Il germoglio dei Guisa oggi s unisce In un nodo d'amor.

Rem., Coro Viva!

Dam. (A

Raligo) Felice

Voi rendete Luisa.

Lui.,Rat.

Ah

si!

Dam, Con

essa

Del padre suo trafitto

La

vendetta io

V

affido.

Rai.

Deh

!

Ch

1iosappi*

Il traditor.

Dam.

(solennemente) Di Savigny.

Rem,

\

Lui, l Spietato !

Coro )

Rai, Sperder l'iniquo seme Per questa spada mia

E

per Luisa io giuro. .

IDamvillegliporgeaffettuosamente la

mano,

indi

prende

quelladi Luisaper congiungerleinsieme)

SCENA

IV.

Detti- Adina, indi Claudio.

Adi. (didentro)

Oimè

!

Tutti,

Che

fia!

Adi.

Mi

salvale! (dalfondo correndoester- refatta)eriparandoversoRemigio).

(28)

26

Rem.

Senza mente

L' infelice creatura Tolsi a Claudio,

Tutti (impietositi)

Una

demente!

Adi, Sul suo passo è la sventura, (aLuisachelesi èappressatainatto di pietà,eindicandoleilfondo)

Fuoco è il guardo che divora

Ah

!{yede Raligo,

manda

un gridoprolungato, erimanefisa inlui) Rai. Perchè il mio cor tremò?

Tutti Claudio!... (ciascunsecondolapass,cheloani-

ma, ma

tuttidistrattidalla

demente

alsopraggiun- gere di Claude) Cla* (freddamente) Io stesso.

Dam.

(freddamente)

E

osate ancora?

Cla. Soloundetto,e partirò,(con conteg.avanzand.) Adi,

Ah!

miofiglio! (presa

da

nuovo terroresi ri- trae

come

cercandodiascondereil fanciullo nel suo seno).

Dam.

(a Claudio) Di costei, Del dir suo ragione io chieggio.

Cla. Stolta eli'è,

ma

pria che a lei

A

Raligo un motto io deggio.

Tutti Ciel! (con meraviglia) Cla. De' Guisa egli all'erede

Nome

oscuro

non

darà;

Ei delpadre il

nome

chiede,

E

del padre il

nome

avrà

Dam.

ì

n

i j. , Luisa \ Glaudt°!

Adi. ì r? i

Rem.

i Fremo!

Rai.

Tremo!

Cla. IlSovran perdona (spiegando

una

perga-

mena

e

accennando

Raligo) Del padreilfallo,edona

Un nome

a lui.

Tutti Qual mai?

Rai. Qual

nome?

Cla. Savigny.

Tutti

Che

orrore!

Cla. (con gioia sfidante)Ilver parlai.

(29)

27 Tutti Per

me

s'ascondeil!

(Silenzio)

Cla. (girandointuttilosguardo,econ

amara

ironia)

Or

mutiaun'accento-Tremantivifeste!...

D'ungaudio invocato-

Le

giojeson queste!...

E

voce d'amore-chel'orfano appella, Del

nome

loabbella-delsuogenitor.

(consegnandola

pergamena a Damv:

che la toglie sdegnoso^

Hai. Ilpadreho implorato-dalcielfra sospiri;

Sfidailuicercando-lepene,imartiri...

Or

mentrea

me

intorno-risuona quel

nome

Sul capolechiome-

Mi

drizza l'orror.

Luisa Ridendoquell'empio-con

mano

fatale D'atroce vendetta-vibrato halo strale...

Esulta, chealcolpo-quel misero langue,

Che

tutto disangue- cosperso ha ilmiocor.

Adi. (Adina che

non appena

Claudio hapronunzia-;

tolaparolaSavigny

ha mandato

un grido dì

spa-

vento,

ed

èpoi rimastasilenziosa etremante, rom-

pe

ilsilenzio

riandando

colla

memoria

alleconfuse.

ideechequella voceleridesta associata alla pre- senzadi Claudio) Udivailsuo

nome-

fucolpofatale!

Ahi!veggosulfiglio -vibratoilpugnale...

Ah

fuggi...tisalva -rammenti...t'affretta...

Ah

cresciavendetta-dell'empiouccisori

Dam.

[Ridendoquell'empio-con

mano

fatale

Hem.

j D'atroce vendetta-vibratohalostrale,

Coro ! Alcoreditutti- rapitohalapace,

Ha

spentolaface-d'imeneed'amor.

(Silenzio)

Rai. (scuotendosisi

fa

sul?innanzidella scena, co-

me

preso

da

disperazione) Della paterna infamia

Lafrontemiaèsolcata...

Fra

me

e ladonna amata

Una

barrieraalzò.

Leidal

mio muto

cenere Respingeràl'orrore...

(30)

28

Ah

tuttoilsuofurore L'averno in

me

versò!

Adi, (scuotendosi allavocedi Raligo, e

commossa come da una rimembranza

melanconica,

ma

dolce

ad

Un tempo)

Ah

!

mi

ferisceungemito...

Piangelosposo meco?...

Odiqual

piantoèun eco

Che

i|ciglio

mio

versò?...

Nuova

ja voce all'anima

Non

èdiqueldolore,

Ma

doveudillailcore Risovvenirnonso.

Lui.

Ah!

della sposailtalamo Disperso hailpadremio...

E

aqueldeserto,oh Dio,

11piantosolrestò.

Ma

seconluidividere

Non

puòla gioiailcore,..

Almeno

ilsuo dolore

Con

luidividerò.

Vam, Ah!

lavergata pagina Chiude unferalmistero...

Tremi

colui seilvero Dilarvecircondò.

Eidicrudeleoltraggio Tutti ferìnel core...

Ma

del

comun

dolore Forse vendettaavrò.

€la.

Ah

!quel furor chel'agita 10 lor versai nelpetto...

La

mano

dei reietto Tuttialsuopie prostrò.

Sot^quelleamarelagrime Trionfoaquestocore...

Sovrail

comun

dolore

11sogliomios'alzò.

Rem,

eCoro

Ah!

sulgioir deimiseri Tristostrisciòunbaleno,

L'azzurrodìsereno Dinubisivelò.

(31)

29 Orad'amare lagrime

Solosipasceilcore...

Perachi didolore Quest'alme avvelenò!

Rai. Dìchetu mentisti; o spento...(convulsoportan-

do

la

mano

allaspada) Dani, Cessa...{frapponendosi)

Rai.

Ah

!no! (Damville

impone a

Raligo,con cenno:questi è nelVestremocordoglio,Remigio

ed

il Corogli si

fanno

a"appresso) Tutti

Rat. )

Luisa ) Morir

mi

sento!

fedina)

Cla. Vivialtormento!

Vam.

)

Rem.

) Fatai

momento

!

Coro )

(Raligofa perslanciarsi su Claudio,

ma

Remigio

ed

ilCorodi cavalieriglieloimpedisce.Luisaè spinta dalla passione verso Raligo,

ma

Damvilleglielo vieta,

ed

ellasvienein braccio alCorodelle

dame mentre

icavalieriallontananoRaligo;Claudioaf->

ferra

per mano

Adina, e volgendo ingiro uno sguardoscintiliante di gioia infernale,,vialatra- scina.Remigio seguei cavalieri e Raligo,

mentre

Damvillesifa

a

soccorrer Luisa).

fine dell1 Atto Secondo.

(32)

30

ATTO TEUZO

&& £>as*&

PERSONAGGI.

Adina Luisa Raligo Savigky

Claudio Damville Remigio Coro di Cavalierie Daine.

SCENA PRIMA.

Stanzenellacasadi Savigny,oradi Claudio Porta nel fondo,

Adina, indi Luisa.

Adi* (seduta) Tuttosparve...-Sognai, (sileva) Luisa (s'avanza ansiosa,girandoattornoglisguardi)

Non

giunse ancora!

Adi,

La

stessadonna!...alsognomioritorno!

(vedendoLuisa ericonoscendola) Chi siete?

Luisa Un'infelice!

Adi.

Ah

!raccoglie

Soloinfeliciquestatomba...

Oh!

dite...

V

intenderò...nonaidementièmuta

La

ragiondel dolore.

-

Luisa Alcun quivenne?

Adi. Claudiocercate?

Luisa

No;

garzongentile

Che

voi vedeste...

Adi, (cercandoricordarsi) Io...vidi?

Luisa

Aduna

sGda

Anela,edavietarlailcercoinvano...

Adi, No!...Se Claudio cadrà perlasua mano.(rapida- menteeconslancio)

(33)

31

Luisa Ahi!persempreallontanata Dalsuoamplesso perluitremo...

Adi, Vedràalfìn lasventurata De'suoi dìspuntarI;estremo!...

Luisa

Deh

a'eigiunsenoi tacete!...

Adi, Quals'appella?

Luisa Savigny,

Adi.

Non

è vero...

Luisa

A

che fremete?

Adi. Il

mio

sposo,ahimè,morì!

(dopo brevepausa,assalita

da

delirio).

Vien,lomira...riposa 11miofiglio...Chis'avanza?

Claudio... ache?Sond'altrisposa Va,intecolpaèla speranza...

Che

diss' ei?...Qualsguardo atroce Sopra

me

vibròilferoce?

Odo

ungrido...un

uom

che langue Veditu?Roberto

muor

! -

Ahi!delmiodilettoilsangue

Ha

versatoiltraditor!

Luisa

Un

abissoilviischiudea Alla vittima innocente!,..

Infelice, ed io dovea

A

lui darmi eternamente!...

Chi sa mai qual pena atroce

Mi

serbava quel feroce!...

Ma

dal cielo il padre all'ira

Mi

togliea del traditor...

E

dal ciel pietà m'ispira Per l'afflitta il genitori

{Brevesilenzio,indi

Adina

si scuole, i suoi sguardi s'incontrano in quellidi Luisa, eaccorrendo

a

lei con ansietà) Adi, Parti... va... già lo sparviero

Ha

l'artiglio in te disteso.

Luisa

Deh

ti calma!...lo spero, Oggi il figlio a te fia reso.

Adi,

Che

favelli?...

Luisa

Al

pianto io sola

Di lui priva resterò.

(34)

32

Adi.

Che

dicesti?

mi

consola

Mei

ripeti... o eh' io morrò.

Luisa

No

, non frenare i palpiti

Che

desta in te la speme, Verrà il tuofiglio a piangere,

Teco

e a gioire insieme...

Ah!

dell'affanno

Tore

Dileguerà V amore.

Tutti i tuoi giorni un'estasi.

Sarannodi piacer.

Adi. Piango,

ma

un' ineffabile Dolcezzail pianto preme;

Per te m'avvio sul florido Sentiero della speme...

Ah

! »e il cessato affanno Dolce d'un sogno èinganno...

M*

uccidi e pria nell* estasi

M'

eterna del piacer.

Luisa Povera madre.

Adi.

Oh

! Cielo!

Parti?

Luisa M'attendi.

A

2 (abbracciandosi) Addio.

SCENA

II.

La medesima

scena delPrologo.

È

notte-

Una

lam-

pada

nel

mezzo

rischiara La scena.

Claudio.

(Claudio è seduto presso

un

tavolino assortoinpro- fondipensieri) Ei verrà - Dell' insulto

Ragion chiegga-edavralla (congioia maliz.) Ov'ebbecuna)

Nuovo

supplizio 1'odio

mio

gli appresta

,

Dissennatalamadre-e poilatomba(levandosi).

Ma

s'io cadrò? - All'aurora

Gualtier stassi in agguato una -punto istesso

Cadrà sul vinto il vincitore oppresso.

(35)

33 Su lui

mi

scaglierò

Qual folgore che piomba,

E

al vento sperderò

Pur la sua tomba.

Ma

s'iodovrò morir

,

Compagni

del miofrale Fiangliultimi sospir *

Del

mio

rivale.

SCENA

11L

RaligoSavigny - Claudio

Cia. {freddamente

dopo

averfissatoin voltoRaligo) Voi

mi

sfidasteamorte?

Rai.

A

morte.

Cla.

V

armi?

Rai. Quelle che più mortale

Fan

la ferita.

Cla. Sia - la spada - eall'alba. - Raligo (dopo avere accennatodi accettare èsulpar-

tire) Partite? - Al nuovosol trarremoil brando.

V

offro ospitalità.

Rai.

dopo

avere esitato) Resto. Un'arcana Forza m'infrena il pie.

Nuovo

non parmi Quanto qui

mi

circonda...

Ciel,su questa profonda

Notte, deh! vibra un raggio del passato Questo confuso

mormorar

tu schiara...

Cla. Ei soffre!

Rai.

O

Ciel, tu

m

1odi... (conespansione)

Tu

diradi la nebbia al mio pensiero.,.

Io discerno... Io fanciul voi vidi.,

Cla.

È

vero.

Rai. Io tremanteascosi il volto D'una donna in sen...

Cla.

Tua

madre.

(36)

34

Rai,

al baIcori lo sguardo vólto

Che

vid'io?...

Cla. Spirar tuo padre.

Rai. Sì lamisera gridava:

Claudiote di padre orbava

,

Deltuo sanguesul nemico Cresci T onta a vendicar...

Empio

!... Alfin Voltraggio antico Co'tuoidì dovrai scontar.

Cla, Sì, tua

madre

undì giurava Fede a

me

, nonla serbava

,

Il desio| Taffetto antico Seppi in odio tramutar...

Or

tu sai cotal nemico Quanto valga ildisfidar.

Rai.

Or

di lei che festi?

Cla*

Scema

Della menteall'ora «strema S'avvicina.

Rai. (congridodisper.)

O

madre mia! Vieni, ah! vien...

SCENA

IV.

Detti- Adina

Adi. Qual voce udia!

Rai. (

Ah

! del figlio tuo sul cor

L Vieni, e sfoga il tuo dolor.

Adi. )

Tu

miofiglio?... Sì, al mio cor

j Tirivela il tuo dolor.

Cla. ( Stretto ha ilnodo di due cor V Pertroncarlo il miolivor.

(Rimangono per

breve tempo abbracciati Raligo ed

Adina

: quindiquesta sciogliendosi dalle braccia dilui, equasidubitando ingannarsilocontempla condolce melanconia, poi

incopiosopianto,

(37)

35 efinalmente

dopo

avere espresso lo sforzo di or- dinare lesue ideey

come

rassicuratamanifestala suagioiaesclamando).

Adi,

Ah

! sei tu! sei quel desso, Pegno sei del mìocontento...

Nel fervor di questo amplesso Rinfiammarsi ilsenno io sento...

lo tiveggo, e

come

pria Io rinasco in teall'amor...

Ah

! m'abbraccia, che potria

-

La

ragion fuggirmi ancor.

Bai.

Or

chesono a te d'appresso,

Che mi

bei del tuo sorriso, 10 vagheggioin quest'amplesso

11 gioird'un caro eliso...

Ah!

m'abbraccia, o

madre

mia, Sì, rinasciin

me

all'amor...

Come

1'iride t'invia Al suofiglio il genitor.

Cla, Della gioia nell'eccesso Egli va da se diviso

,

Ma

fiabreve quell'amplesso, Fia baleno il suo sorriso...

Sul sepolcro egli apreil core

A

unincanto seduttor,

Ma

quei palpiti d'amore Son contati dal dolor.

Cla. Cavaliere... (appressandosia Raligo) Adi. Egli! (scuotendosi alla vocediClau-

dio,rabbrividisce)

Bai. In lei scritto

Mira, o infame,iltuodelitto,(accennandoAdi.) Adi.

Ah!

Cla.

Lo

miro,

ma

compita

La

vendetta mia non è.

Adi. Figlio, ah figlio! (abbracciandolo) Bai. La suavita(fa

per

sciogliersi

dalle braccia materne)

Deh

! eli'io immoli innanzi a te.-

(38)

3$

jffà No.

Rai, Reggeil padre il braccio mio.

Cla, (quasicon (scherza) All' aurora...

Rai, Lasciami o madre... De'tuoi dìsonata

E

Vora (sisciogliedallamadre,trae la spa- da,esiscaglia su Claudio,cheèforzato

a

porsi in guardia) Adi. Aita oCiel!(nonavendopotutoimpedire loscontrosigittain ginocchio,levandoalcielo le

mani

: Claudioèferito, eglibarcolla,ecade)

Rai, Sei vendicata! (correndo

a

sollevare la madre)*

SCENA ULTIMA.

Detti, Luisa, Damville; Remigio,

Còro di Cavalieri, e

Dame,

Claudio!

Luisa

Dam, Rem,

Coro !

Bai, (facendosi nelmezzo)Eistesso...alei dinnante Per min

mano

egli morìo.

Dellamestaoffesoamante Trucidavailpadre mio.- Diquel sangueil ferroasperso Purnelmio bagnarsperò,

Ma

per

me

dell'universo L'irainluisirovesciò.

Tutti Quale orrore!

Dam. Le

suebraccia

Claudio aprir può il Cielo ancor.

Cla, Ah!... cessate... il cor... m'agghiaccia...

Il rimorso, edilterror(accenna^di levarsi dal-

Udite,fra letenebre la sedia).

Guisaio svenava.

(39)

37 Tutti (conraccaprìccio)

O

Cielo!

€la. lo Savigny colpevole Ondai...

Tutti Squarciato è il velo1

Cla, Su me.., del

sommo

giudice...

E

il fulmine scagliato...

Io! sono condannato Dal giusto suo rigor!

Tutti Perdona

alPuom

che

muor

(quale

ad Adina*

,„ quale

a

Ratino)\

Adi. Ei muore... d'una lagrima

commossa a

Raligo) Sento bagnarmi ilciglio...

Gli affanni miei dimentico,

Meco

li scorda o figlio!

Basti il mortale spasimo Ond'è quel cor straziato, Ascendaei perdonato Ai trono del Signori Rai. D'unasoave lagrima

Sento bagnarmi il ciglio,

Odo

una voce angelica Dirmi: perdona o figlio...

A

quel mortale spasimo

Lo

sdegno mio è placato,

Ascenda ei perdonato

Al

trono del Signor.

Cla. Adina! (facendo unultimo sforzo, e

con voce jj

.

moribonda,estraziante)

.

L

"i-

Oimè

!

Rai. I

Cla. (con passione) T'amai...

JNonmaledirmi !

Adi.

I (avvicinandosi

a

Luisa, e

Ra~ AU

.,

Rai. >

Ugo

porgendoglila

mano)

Atì mai'

fte'&on

gioia)

Or

bello...èa me... Tavel. (muore).

{Raligodopo averstrettola

mano a

Claudio,sivolge

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