Dipartimento pressioni sull’ambiente Servizio Sezione provinciale di Latina Unità Controlli
Pec: sededilatina@arpalazio.legalmailpa.it
Referente per quanto comunicato: Ing. Alessandra Salvatori Tel.: 0773/402975 - fax: 0773/40292
Email: alessandra.salvatori@arpalazio.gov.it
Prot. n°
(da citare nella risposta) Rif. Arpa: prot.n. 70594 del 11/11/2020,
prot.n. 78930 del 15/12/2020, prot.n. 9225 del 17/02/202;1
Rif. Provincia di Latina: prot. n 39029 del 10/11/2020, prot. n. 43763 del 15/12/2020,
prot.n. 5933 del 16/02/2020.
Alla Provincia di Latina
Settore Ecologia ed Ambiente –Ufficio Tutela del Suolo
ufficio.protocollo@pec.provincia.latina.it
Alla Regione Lazio
Direzione Regionale Politiche ambientali e Ciclo dei rifiuti
val.amb@regione.lazio.lagalmail.it
p.c. Segretario Generale
Ufficio rappresentante Unico e Ricostruzione, Conferenze dei Servizi
conferenzediservizi@regione.lazio.legalmail.it conferenzediservizi@regione.lazio.it
Oggetto: Domanda di variante sostanziale dell’ Autorizzazione Unica prot.n°39983 del 10/06/2009, rilasciata ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/06 e smi e degli artt. 15 e 16 della L.R. 27/98 per un
“impianto di recupero di rifiuti speciali pericolosi”– Società “Cosmari Gestioni Ambientali S.r.l.”–
Via Grotte di Nottola n.6 – Cisterna di Latina(LT). Conferenza dei servizi decisoria.
Con riferimento alla nota indicata a margine, si evidenzia che, in relazione a quanto contenuto nella normativa nazionale di settore e nella D.G.R. n. 239/2008, non si ravvisano competenze tecniche di Arpa Lazio preordinate nella fase di rilascio delle autorizzazioni (nuove/modifiche sostanziali o rinnovi) alla gestione dei rifiuti ai sensi del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. e che, allo stato, non risulta alcun accordo di programma ovvero stipula di apposita convenzione da parte di codesta Provincia con Arpa, nelle forme e nei modi stabiliti dall’art. 16 della L.R. 6 Ottobre 1998 n. 45, necessario per fornire il supporto tecnico richiesto.
Prot. 16/04/2021.0024409.U - Copia conforme dell'originale sottoscritto digitalmente da: Giorgio Caponi; Fabozzi Concetta - arpa_laz.ARPA Lazio
Protocollo PROVLT/AOO.001 GE/2021/0014941 del 19/04/2021 - Pag. 1 di 2
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Ad ogni buon conto, per quanto di competenza di questo Servizio relativamente alla matrice Rifiuti, dopo l’esame della documentazione presente al link riportato nella nota prot. n. 5933 del 16/02/2021di codesta Provincia, ed in particolare degli elaborati denominati:
“Domanda di Autorizzazione Unica per impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/06 ... omissis” datata 04/02/2021;
“Tav.1Rev.1- Relazione tecnica di variante sostanziale” datata 4 febbraio 2021;
“Tavola 3-Rev.1- Elaborato grafico-Layout” datata 4 febbraio 2021;
si riportano le seguenti osservazioni:
in merito ai rifiuti in entrata con codice dell’EER 150110* “imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze”, si ritiene opportuno che la società accetti in impianto solo quelli con caratteristiche di pericolo attinenti all’attività di sanificazione svolta sui contenitori (ad esempio HP9- infettivo);
a pag. 14 della “Relazione tecnica di variante sostanziale” si parla di un “aumento delle superfici per il deposito temporaneo” per i rifiuti di cui ai CER 18 01 03*, 18 02 02*, 19 12 10 e 19 12 12 fino a un “quantitativo stoccabile di 80 t”, mentre nella “Domanda di autorizzazione…”, a pag. 9, è riportato un deposito temporaneo di 20 m3. In riferimento a ciò, si chiede di chiarire le modalità di gestione dei rifiuti appartenenti agli ultimi due CER citati (se, ad es. vengono gestiti in deposito temporaneo di cui all’art. 185 bis del D.Lgs.
152/06 e ss.mm.ii. In tal caso specificare se si tratta di un criterio quantitativo o temporale).
Inoltre nell’area C1, è previsto il deposito di tutti i rifiuti di cui ai CER sopra menzionati, pertanto si ritiene opportuno creare una separazione tra i rifiuti messi in riserva (CER 18 01 03* e 18 02 02*) e quelli prodotti (CER 19 12 10 e 19 12 12);
per quanto riguarda l’aumento dello stoccaggio istantaneo dei rifiuti pericolosi in R13, da 45t a 50 t, si fa presente che lo stesso deve essere coerente con le dimensioni delle aree destinate alla messa in riserva dei rifiuti.
Questa Struttura resta a disposizione, previa esplicita richiesta, per effettuare i controlli tecnici di competenza che si riterranno necessari.
Cordiali Saluti,
Il Dirigente
Ing. Giorgio Caponi
Il Dirigente responsabile Dott.ssa Concetta Fabozzi
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