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4. Scopo della ricerca

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Academic year: 2021

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4. Scopo della ricerca

Le prestazioni produttive del frumento duro coltivato secondo il sistema di produzione biologico sono spesso penalizzate in termini quantitativi e qualitativi dalle limitazioni imposte da questo sistema di produzione (Flagella, 2006): il divieto di utilizzare input chimici di sintesi, con particolare riferimento ai concimi azotati, rende problematico l'adeguato e tempestivo apporto di azoto assimilabile durante le fasi più critiche della coltura (accestimento-levata) (Thorsted et al., 2006a; Guiducci et al., 2007; Li Destri Nicosia et al., 2007). La mineralizzazione delle fonti organiche di azoto nel terreno, in particolare nelle aree mediterranee, non è infatti sempre sincronizzata con le esigenze della coltura; inoltre l'azoto in forma minerale è fortemente soggetto a perdite per lisciviazione e denitrificazione durante la stagione piovosa.

Il parametro qualitativo che risulta maggiormente penalizzato è il tenore proteico della granella e, vista l'importanza che esso riveste per le proprietà pastificatorie della semola, anche la qualità tecnologica delle produzioni che ne derivano (Pogna, 1998; Flagella, 2006).

La tecnica della consociazione temporanea del frumento duro con una coltura di copertura leguminosa, limitata alle fasi precoci del ciclo del cereale, può costituire una soluzione per il miglioramento della nutrizione azotata ed anche per il controllo della vegetazione infestante.

La consociazione temporanea di frumento duro con diverse specie leguminose è già stata sperimentata in Italia all'interno di sistemi di produzione biologici, con risultati positivi sia in termini di miglioramento qualitativo della produzione granellare sia di controllo delle infestanti (Li Destri Nicosia et al., 2005; Guiducci et al., 2007; Li Destri Nicosia et al., 2007). Ricerche analoghe in altri Paesi confermano le potenzialità di questa tecnica di portare benefici produttivi per la coltura del frumento, sia duro che tenero (Thorsted et al., 2006a; Entz, 2005).

La ricerca descritta in questa tesi è stata realizzata allo scopo di valutare le prestazioni produttive di una consociazione temporanea di frumento duro con una coltura di copertura leguminosa, in questo caso la veccia vellutata (Vicia villosa Roth.). La coltura di copertura è stata scelta sulla base dei risultati di una ricerca di confronto fra diverse specie da sovescio situata nello stesso contesto ambientale: Antichi et al. (2008) riportano che la veccia si è rivelata superiore a tutte le altre colture di copertura, in particolare a tutte le altre leguminose, per produzione di biomassa ed accumulo di azoto. Analoghi risultati per questa specie sono riportati da altri autori con riferimento a

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diversi contesti italiani (Grignani et al., 2001; Borreani et al., 2003; Zavattaro et al., 2003).

I principali parametri presi in esame per la valutazione della tecnica proposta sono stati la produzione della coltura principale (frumento), le caratteristiche qualitative della granella, con particolare riferimento al tenore proteico, e la presenza della vegetazione infestante. Il contesto colturale di riferimento è quello dei sistemi a basso impiego di input in aree mediterranee, in particolare quello dei sistemi di agricoltura biologica. La ricerca descritta, portata avanti nelle annate agrarie 2006/2007 e 2007/2008, rappresenta un'esperienza preliminare per la valutazione delle prestazioni di questa tecnica di consociazione temporanea a confronto con tecniche convenzionali di fertilizzazione azotata e di controllo della vegetazione infestante: l'impostazione della prova sperimentale ha subito pertanto modifiche sostanziali nella seconda stagione colturale (vedi sezione 5.1), basate sull'esperienza della stagione precedente.

I risultati acquisiti in questi due anni possono fornire indicazioni sulle potenzialità della consociazione temporanea frumento duro-veccia, attraverso il confronto con tecniche convenzionali: questi dati saranno utilizzati per elaborare ulteriori ricerche, attraverso le quali mettere a punto una tecnica colturale efficace e proponibile in contesti aziendali.

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