Protocolli di sorveglianza in ginecologia
Corrado Debbi
U.O. Ostetricia‐Ginecologia ASMN‐RE
Entità del problema: tumori ereditari femminili
Emilia‐Romagna: nuovi casi (2015)
Ca.mammella : 4430 Ca. ovaio : 414
( da: Regione Emilia‐Romagna N° 88:
« I tumori in Emilia‐Romagna‐2015»)
Entità del problema: i tumori ereditari femminili
Rischio di sviluppare un tumore entro i 70 anni:
Popolazione generale femminile Mammella 10‐12 %
Ovaio :1‐2 %
HBOC ( <1% della popolazione)
• BRCA 1 : mammella (45‐60 % ) ovaio ( 20‐40%)
• BRCA2: mammario; ( 25‐40%) ovaio ( 10‐20%)
Altre cause genetiche Lynch2
40‐60% colon‐retto 40‐60% endometrio
9‐12% ovaio
S.Codwen, Li Fraumeni,S.specifica del ca. ovarico, disginesie gonadiche, S.Peutz‐Jeghers, alterazione del gene CDK12,ecc.
Conclusioni diagnostiche
Strategie di sorveglianza e riduzione del rischio oncologico
Prevenzione primaria
‐ Farmacoprevenzione (TMX, Raloxifene,Fenretinide, ecc.)
‐ Chirurgia di riduzione del rischio:
Mastectomia controlaterale e/o bilaterale (RRM) Salpingo‐ovariectomia ( RRSO)
Prevenzione secondaria
‐ Programmi di educazione alimentare e al movimento
‐ Programmi di sorveglianza intensificata
‐senologica
‐GINECOLOGICA
Protocollo assistenziale nelle donne a rischio ereditario di tumore della mammella e/o ovaio
della Regione Emilia Romagna ‐2016:
PUR IN ASSENZA DI CHIARE EVIDENZE SCIENTIFICHE PER QUANTO RIGUARDA
L’EFFICACIA IN TERMINI DI DIAGNOSI PRECOCE, LA SORVEGLIANZA INTENSIVA DELL’APPARATO
GENITALE PER LE DONNE PORTATRICI DI MUTAZIONI BRCA1‐2 PREVEDE OGNI 6 MESI:
‐Visita ginecologica manuale
‐Ecografia transvaginale
‐Dosaggio ematico CA 125
Indicazioni ecografiche
1‐completa visualizzazione dell’ovaio e dei suoi contorni con un attento studio dell’ecostruttura che deve essere
corrispondente allo stato ormonale della paziente ( omogeneo in menopausa e presenza di follicoli in pre‐menopausa), con misurazione dei 3 diametri‐
2‐Lo studio viene completato con:
‐lo studio dell’utero ( ecogenicità e dimensioni ) dell’endometrio ( spessore e caratteristiche)
‐eventuali versamenti nel Douglas
N.B. Qualsiasi lesione ovarica sospetta deve essere caratterizzata secondo i criteri I.O.T.A
I.O.T.A
( International Ovarian
Tumor Analysis )
Caratteristiche ecografiche di una massa annessiale
1‐Contenuto cistico
2‐Papille e/o parti solide 3‐regolarità contorni esterni 4‐regolarità contorni interni 5‐setti
→ CLASSIFICAZIONE MORFOLOGICA
Inoltre:
6‐La vascolarizzazione
7‐Reperti descrittivi aggiuntivi ( ascite, cono d’ombra,dolore, mobilità,ecc. )
1‐Contenuto cistico
Anecogeno
Ipoecogeno‐
finem corp.
A vetro smerigliato
Emorragico
Ad ecogenicità mista
2‐Componente solida e papille
Componente solida: ecostruttura che suggerisce la presenza di tessuto
Papille: proiezioni solide interne ad una cisti con altezza >3 mm
3‐Regolarità della parete esterna
Regolare Irregolare
4‐Regolarità parete interna
Regolare( liscia) Irregolare
5‐Setti
Def: Striscia di tessuto che origina da una parete della tumefazione e si dirige verso la parete opposta
COMPLETI INCOMPLETI
CLASSIFICAZIONE I.O.T.A
1‐Uniloculare
2‐Uniloculare‐solida
3‐Multiloculare
4‐Multiloculare‐solida
5‐Solida
6‐Non classificabile
CISTI UNILOCULARI
Def:Cisti senza setti , parti solide o strutture papillari
.UNILOCULARI‐SOLIDE
Def:Cisti uniloculare con componente solida od almeno una papilla
MULTILOCULARI
Def: Una cisti con almeno un setto
ma senza proiezioni papillari o componenti solide
MULTILOCULARI‐SOLIDE
Def: Una cisti multiloculare con una componente solida misurabile o almeno una proiezione papillare
SOLIDE
Def: Un tumore dove la componente solida rappresenta almeno 80%
della massa , valutata in due sezioni bidimensionali.
(Un tumore solido può contenere proiezioni papillari che protrudono dentro una piccola cisti compresa nel tumore solido)
Prevalenza di malignità
• Uniloculari 0,6%
• Multiloculari 10%
• Uniloculari‐solide 33%
• Multiloculari –solide 41%
• Solide 62%
Simple Rules ( 2006)
Quali sono le masse difficili?
1STEP: diagnosi istantanea ( 45%)
( cisti dermoidi‐endometriomi‐corpo luteo cistico‐idrosalpinge‐pseudocisti peritoneali‐cisti paraovariche,ecc.)
2 STEP: Simple Rules ( 45%)
3STEP: operatore esperto ( 8‐10 % masse )
( 53% t. bordeline –cistoadenofibromi‐miomi‐struma ovarii‐t.rari,ecc) Sensibilità:92%; Specificità : 92% finale
Caratteristiche istologiche dei tumori ovarici ereditari
BRCA1‐2 :
a)Quasi esclusivamente sierosi ad alto grado ( HGSC)
Rappresentano il 15‐25% degli Adenocarcinomi sierosi ad alto grado
spesso bilaterale( 60‐80%) In genere ben vascolarizzati
ascite e metastasi addominali frequenti dimensioni variabili
b)Rari i casi di mucinosi , assenti i bordeline
(Per confronto:
Lynch 2: Prevalente ca. endometroide o cellule chiare )
HGSC: solido (62%)
Stadio III
HGSC Multiloculare‐solido ( 32%)
Stadio II
HGSC Uniloculare‐solido ( 6%)
Stadio II
Ca. tuba
Meno rari di quello che si pensava
(0,2‐2% dei maligni)Significativa componente genetica
80% Sieroso , istologicamente indistinguibile da HGSC dell’ovaio
Segni clinici frequenti:
Alta vascolarizzazione( non sempre) Parenchima ovarico indenne ( 51%) Fluido intracavitario‐Falda nel Douglas
Triade di Latzko ( massa + dolore addominale + perdite vaginali)
Ca. tuba
Classif. I.O.T.A.
Solido : 66%
Multiloculare‐solido:18%
Uniloculare‐solido: 13%
Uniloculare : 3%
Pattern recognition: struttura cistica a forma di salciccia con tessuto solido all’interno /parete sottile, soprattutto quando è distinguibile dal tessuto ovarico
Sorveglianza intensificata NCCN ‐ 2017
Ecografia pelvica transvaginale + Ca 125
ogni 6 mesi
iniziando a 35 anni o 5‐10 anni prima
della età più precoce di insorgenza del ca. ovarico in
famiglia
Sorveglianza intensificata Linee Guida ESMO ‐ 2016
Prima di eseguire RRSO:
ETV+CA 125 ogni 6 mesi
a cominciare dai 30 anni
Sorveglianza intensificata RCOG‐ 2015
• Si deve ancora stabilire l’efficacia dello
screening nelle donne ad alto rischio in quanto l’incidenza di diagnosi di tumori al I‐II Stadio risulta similare tra donne a rischio e non.
• Pertanto , finchè non ci saranno evidenze , la sorveglianza del tumore ovarico
NON PUO’ESSERE OFFERTA IN ALTERNATIVA A
RRSBO
Problema clinico: diagnosi precoce I‐II stadio
Potenziali miglioramenti grazie a :
1‐Ecografia
‐
evoluzione tecnologica( 3‐D, mezzo di contrasto, ecc.)‐operatore‐dipendente: Centri di II livello con operatori esperti in ecografia ginecologica
2 ‐ da altre branche diagnostiche
(Biotecnologie, altra diagnostica per immagini, ecc.)
Asintomatiche/ TG+ che si sono sottoposte a chirurgia riduttiva
Pur sapendo che questi interventi chirurgici hanno un effetto positivo sulla sopravvivenza per entrambi i tumori
non dobbiamo dimenticare « l’affinità biologica » tra Ca.
sierosi di ovaio ‐tube ‐peritoneo :
1‐6% di ca.peritoneali dopo annessiectomia non permette di abbassare la guardia
ETV + Ca 125 ogni 12 mesi ?
Pregresso K mammario e/o ovarico
Test genetico positivo è una aggravante ?
1‐Maggiore indicazione ad eseguire chirurgia riduttiva (in generale)
2‐Monitoraggio intensivo ( mammella)
‐ RRSO: controlli annuali ( ETV+ Ca 125)
‐senza RRSO: (desiderio di prole): semestrale