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Conferenza Stato Regione seduta , G.U. n. 51 del (acque piscina)

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Academic year: 2022

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1. Introduzione

1.1 Norme di riferimento UNICHIM Man.157 1997 D.Lgs. 31:2001

APAT 1030 e APAT 6010

Conferenza Stato Regione seduta 16.01.03, G.U. n. 51 del 03.03.03 (acque piscina) 1.2 Scopo

Lo scopo della presente procedura è quello di individuare le modalità di campionamento manuale, relative alle acque destinate al consumo umano e di piscina, per garantire l’ottenimento di campioni rappresentativi ai fini dell’indagine e del tipo di analisi richiesta, nonché per individuare le procedure di conservazione e trasporto fino all'arrivo in laboratorio.

1.3 Campo di applicazione

La presente Procedura Tecnica si applica al campionamento di acque:

destinate al consumo umano per stabilire il rispetto dei valori, dei parametri analizzati. Tale rispetto è in relazione ai valori limite individuati nel D.Lgs 31:2001;

acque di piscina, per stabilire quanto previsto dalla Conferenza Stato Regione seduta 16.01.03, G.U. n. 51 del 03.03.03.

1.4 Indicazioni generali

Di seguito alcune indicazioni generali, di cui tener conto.

Sottolineamo, che in linea del tutto generale, devono valere le seguenti regole per ottenere campioni idonei:

la quantità del campione di laboratorio deve essere congrua e determinata in funzione dei parametri da ricercare. Nel caso dei campionamenti da parte dei clienti, è necessario che questi si rifacciano alle quantità delineate nel presente allegato o che richiedano, in caso di dubbi, a Laus le giuste quantità, che sono fornite in accordo con quanto necessario per le analisi da effettuare e concordate con i laboratori partner;

le attrezzature per il campionamento devono essere adatte allo scopo e pulite prima del loro impiego. La contaminazione del campione da parte delle apparecchiature di campionamento, rappresenta una rilevante fonte di incertezza da associare al risultato analitico. È necessaria un'accurata procedura di decontaminazione delle apparecchiature, per evitare il trasferimento di materiale da un punto di campionamento ad un altro (cross-contamination).

le acque, sono soggette in misura differente ad alterazioni dovute a fenomeni di carattere fisico, chimico, oppure biologico. Una semplice precauzione per inibire alterazioni, quando possibile, consiste nel riempire completamente il contenitore e nel chiuderlo, in modo che non ci sia aria al di sopra del liquido;

i campioni devono essere analizzati in tempi ridotti, in funzione dei parametri richiesti, e sicuramente non superare, i tempi individuati nelle tabelle dei paragrafi successivi. Per questo motivo, se il campionamento è

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realizzato da un cliente o da terzi, si richiede che il campione venga consegnato a Laus, ovvero ad un suo addetto (tecnico), entro le ore 16:00, dal lunedì al giovedì, spostando il tempo di prelievo più prossimo a questo orario limite. Questo consentirà che l'analisi venga avviata entro i tempi previsti;

ad ogni contenitore deve essere affrancata un'etichetta, che indentifichi il campione con il codice alfanumerico previsto dal PG01 e che contenga altre informazioni opzionali come committente, produttore, descrizione del campione ''etichetta''. In ogni caso sull'etichetta, affrancata al contenitore, deve essere presente la firma del campionatore. Nel caso di consegna del campione da parte del cliente, sarà compito del tecnico Laus inserire il codice alfanumerico e verificare eventuali mancanze nell'etichetta, ponendovi rimedio;

gli strumenti per il campionamento, per la conservazione del campione (es. bottiglie in vetro, in plastica, ecc.) e per il trasporto devono essere scelti in base alle seguenti caratteristiche:

1.

evitare possibili rilasci di analiti;

2.

evitare interazioni tra il campione ed il materiale del contenitore;

3.

resistenza alla rottura e ad eventuali sbalzi di temperatura;

4.

impermeabilità a liquidi e gas.

1.5 Sicurezza

Durante le operazioni di prelievo, gli operatori devono indossare/avere a disposizione almeno i seguenti Dispositivi di Protezione Individuale (DPI):

• tuta di protezione monouso, munita di cappuccio;

• guanti in lattice monouso;

• guanti antitaglio/antiperforazione;

• occhiali protettivi da lavoro;

• mascherina FFP2 o FFP3;

• scarponcini e/o stivali antinfortunistici;

• giubbotto o bretelle retroriflettenti;

• birilli/delimitatori retroriflettenti, per individuare area di lavoro.

Nel caso di presenza di materiali infiammabili è necessario utilizzare dispositivi DPI antiscintilla.

1.6 Materiali per campionamento e modalità di conservazione campioni

Di seguito, sono riportati i materiali base necessari al campionamento delle tipologie di acque, individuate nella presente procedura tecnica.

Materiali generici:

• attrezzatura per aprire pozzetti di ispezione/campionamento;

• campionatori costituiti da bottiglie verticali (bottiglia di Niskin) o orizzontali (Van Dorn) / campionatori a tubo / campionatori a bicchiere, ecc.;

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• alcool isopropilico (propanolo) 70% spray (IPASEPT 70) ;

• flambatore a gas;

• borsa isotermica per il trasporto dei campioni (borsafrigo con ice pack) o frigotermostatato;

• etichette adesive;

• pennarello indelebile.

La tipologia di contenitori da utilizzare per i campioni è in relazione alla natura del materiale e dei parametri da analizzare. Qualora il campionamento non venga eseguito da un tecnico Laus, la scelta dei contenitori va concordata con Laus, che opera in accordo con i laboratori partner, che eseguono le analisi.

In prima istanza, i contenitori, monouso, da utilizzare sono:

bottiglie in vetro chiare e scure;

bottiglie in plastica;

bottiglie in vetro con tappo a tenuta;

bottiglia con tappo smeriglio o vial (flaconi in vetro, a tenuta ermetica, muniti di tappo a vite con setto in PTFE/silicone), per sostanze volatili;

bottiglie sterili (per analisi microbiologiche, contenenti sodio tiosolfato quando si ha a che fare con acque clorate).

Gli strumenti necessarie per misure in situ:

termometro a pozzetto;

sonda multiparametrica o varie sonde per misurare ossigeno disciolto, pH, conducibilità, cloro attivo libero.

2. Procedure di campionamento

Le acque destinate al consumo umano possono essere prelevate da corpi idrici superficiali, contenute in serbatoi fissi o mobili, di rete, immagazzinate e distribuite in contenitori e destinate all’industria alimentare.

Nel caso di pozzi muniti di pompa o per prelievi con piezometri, per il campionamento occorre procedere ad una operazione di spurgo e scarto dell’acqua contenuta sia nelle tubature, che nel pozzo stesso, allo scopo di eliminare ogni tipo di ristagno che potrebbe falsare la significatività delle misure della reale qualità dell’acquifero.

Di seguito riportiamo le procedure di campionameto nel caso di acque di rete, serbatoi fissi o mobili, dotati di appositi rubinetti.

In ordine al percorso effettuato dall'acqua, l’elenco dei principali punti di controllo, da utilizzarsi come riferimento per la definizione della più opportuna mappatura analitica della rete idrica oggetto d’indagine:

• allacciamento all’acquedotto o al punto d’emungimento dell'acqua di pozzo;

• accumuli acqua fredda destinata al consumo umano, serbatoi/bollitori acqua calda sanitaria (campionamento alla base e ad 1/3 dell’altezza, quando possibile);

• tutti i siti in cui possono essere presenti fenomeni di ristagno;

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• utenze poco utilizzate;

• ricircolo dell’acqua calda sanitaria (anello di distribuzione);

• erogatori a servizio di bagni e/o docce (erogatori sentinella);

• addolcitori.

2.1. Analisi chimiche

2.1.1 Esecuzione del prelievo

Nel caso di misure presso la rete di distribuzione, effettuare analisi sia per la rete dell'acqua calda che per quella dell'acqua fredda.

Seguire scrupolosamente le operazioni sotto identificate, nel giusto ordine:

- lasciare spurgare l’acqua dal rubinetto per almeno 5 minuti e comunque per un tempo che si ritiene sufficiente a garantire un ricambio che renda rappresentativo il campione;

- procedere a misurare la temperatura dell'acqua, ponendo il termometro nel flusso ed aspettando il raggiungimento di un valore pressoché costante della temperatura. Una volta raggiunto si può procedere al prelievo;

- nel momento del prelievo le bottiglie devono essere pulite ed avvinate 3 volte (con la stessa acqua da analizzare) prima di essere riempite con il campione;

- riempire le bottiglie non completamente (lasciare 4-5 cm di distanza tra il tappo ed il livello dell’acqua);

- nel caso di bottiglie con tappo smeriglio o vial riempire completamente fino a tracimazione, immergere il tappo smerigliato in modo da non lasciare aria nella bottiglia.

2.1.2 Quantità di campione da prelevare, caratteristiche dei contenitori

Il prelevatore (tecnico responsabile del prelievo), a seguito indicazioni dal piano di campionamento, deve valutare in fase di programmazione dell'intervento se può utilizzare materiale di raccolta semplicemente pulito, proveniente da interventi precedenti o è meglio usare materiale nuovo. Alla fine dell'intervento tutto il materiale impiegato deve essere lavato con acqua e verificato visivamente, per appurare che non siano presenti residui che potrebbero compromettere interventi successivi.

Le bottiglie a tappo smeriglio devono essere riempite a tracimazione. Non si devono usare contenitori destinati al campionamento microbiologico, per campioni destinati all'analisi chimica.

Nelle tabelle 2 e 3 della norma APAT 1030 (cfr. punto 3 del presente documento) sono riportate alcune raccomandazioni per quanto riguarda i contenitori, i principali conservanti e i procedimenti più adatti per la migliore conservazione del campione dal momento del prelievo a quello dell’analisi.

Per quanto attiene i tempi massimi intercorrenti tra il prelievo e l’analisi, indipendentemente dalle indicazioni riportate nelle suddette tabelle, è raccomandabile eseguire sempre le analisi sui campioni, il più presto possibile dopo la raccolta.

Per questo, nel caso di campione non campionato da Laus, si prega di far riferimento alle tempistiche di consegna dei campioni specificate al punto 1.4 “Indicazioni generali”, del presente documento. In ogni caso, verificare tempi e modalità di analisi (se richiesta modalità in campo) attenendosi a quanto specificato nelle norme di riferimento.

In linea generale il volume del campione dipende dalle determinazioni da eseguire e dal metodo di analisi impiegato. Si consiglia di prelevare quantità di campione in eccesso e distribuirlo in più contenitori, in modo da premunirsi dalla possibilità di perdita del campione per eventuali incidenti ed avere la possibilità di compiere ulteriori accertamenti, se ritenuti in seguito necessari. Qualora si renda necessario evitare il contatto del campione con l’aria o si debbano analizzare sostanze volatili, si consiglia di riempire il contenitore (bottiglie con tappo smeriglio o vial) fino all’orlo. In quest’ultimo caso tale accortezza impedisce il trasferimento degli analiti nello spazio di testa e la loro perdita all’atto dell’apertura dei contenitori.

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Di seguito, alcune indicazioni sulle quantità richieste per alcuni parametri.

Parametri chimici

Parametro Tipo di contenitore e quantità

Odore

500 ml bottiglia di vetro trasparente Colore

Conducibilità pH Residuo a 180°C

Torbidità Metalli

500 ml bottiglia di vetro trasparente Carbonio organico tot.

durezza

Solfato,cloruro, fluoruro, nitrito, nitrato ossidabilità

cianuro Clorito e bromato

benzene

2 vial riempiti a tracimazione 1,2 dicloroetano

Tetra e tricloroetilene trialometani Cloruro di vinile

epicloridina 1 vial riempito a tracimazione

Clorito e bromato 1 bottiglia di vetro tappo smeriglio da 250 ml

Acrilammide 1 bottiglia di vetro scuro marrone da 1 l

Antiparassitari

1 bottiglia vetro scuro marrone da 1 l IPA

Benzo a-pirene

Cloro attivo libero Det. da effettuarsi al momento

ANALISI CHIMICA COMPLETA 1 lt bottiglia di vetro trasparente + 1 bottiglia di vetro scuro marrone + 2 vials

2.2. Analisi microbiologiche 2.2.1 Esecuzione del prelievo

Nel caso di misure presso la rete di distribuzione, effettuare analisi sia per la rete dell'acqua calda che per quella dell'acqua fredda.

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Si fa scorrere l'acqua per almeno un minuto, dopodiché si chiude il flusso e nel caso sia tecnicamente possibile, si flamba all’interno ed all’esterno dello sbocco; in caso contrario si disinfetta con ipoclorito al 1% o etanolo al 70%, lasciando agire il disinfettante almeno per 60 secondi.

Una volta ''sterilizzato'' lo sbocco, si fa scorrere nuovamente l’acqua, per almeno 1 minuto, per rimuovere l’eventuale disinfettante. A questo punto si procede a misurare la temperatura dell'acqua, ponendo il termometro nel flusso ed aspettando il raggiungimento di un valore pressoché costante della temperatura. Una volta raggiunto si preleva il campione, ponendo direttamente la bottiglia sotto il flusso di acqua.

Qualora l'obiettivo sia verificare la qualità dell'acqua nelle condizioni di utilizzo comune da parte dell'utente, è necessario prelevare subito il campione, senza disinfettare o flambare al punto di sbocco, senza far scorrere precedentemente l'acqua e misurare la temperatura, ovvero operando un campione istantaneo. Questo consente di simulare l'eventuale esposizione da parte dell'utente.

Attenzione:

1. il prelievo dei campioni per l’esame microbiologico deve essere effettuato con recipienti puliti e sterili;

2. le bottiglie utilizzate per prelevare campioni per analisi microbiologiche, non devono mai essere sciacquate all’atto del prelievo. Il risciacquo espone la bottiglia a possibili contaminazioni e all'eliminazione del tiosolfato di sodio in presenza di acque clorate. All’atto del prelievo, la bottiglia sterile deve essere aperta avendo cura di non toccare la parte interna del tappo che andrà a contatto con il campione prelevato, né l’interno del collo della bottiglia; subito dopo il prelievo si deve provvedere all’immediata chiusura della stessa;

3. nell’eseguire i prelievi si deve sempre avere cura di non riempire completamente la bottiglia al fine di consentire una efficace agitazione del campione al momento dell’analisi in laboratorio;

4. se l’acqua da esaminare è clorata, le bottiglie di prelievo devono contenere sodio tiosolfato in concentrazione idonea ad inibire l’azione disinfettante del cloro. Con le concentrazioni di cloro generalmente in uso è sufficiente una soluzione al 10% di sodio tiosolfato, nella quantità di 0,1 ml per ogni 100 ml di capacità della bottiglia aggiunto prima della sterilizzazione.

Una volta rispettata la procedura sopra identificata, tenere conto che per l’esecuzione delle analisi si deve provvedere al prelievo in bottiglia di quantitativi di acqua di poco superiori al minimo necessario per procedere allo svolgimento degli esami richiesti.

2.2.2 Quantità di campione da prelevare, caratteristiche dei contenitori Di seguito, alcune indicazioni sulle quantità richieste per alcuni paramentri.

Acque destinate al consumo umano

Parametro Tipo di contenitore Quantità (l)

Conteggio delle colonie a 22°C

Plastica o vetro sterili (con tiosolfato di sodio nel caso di Conteggio delle colonie a 37°C 0,5

Coliformi a 37°C

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acqua clorata) Escherichia coli

Enterococchi

Clostridium perfringens 0,1

Pseudomonas aeruginosa 0,25

Strafilococchi coagulasi positivi 0,25

Muffe e lieviti (funghi) 0,1

Alghe 1

Nematodi a vita libera 1

Salmonella spp. 1

Ferrobatteri 1

Legionella pneumophila /spp 1

Acque messe in vendita in bottiglie o contenitori

Parametro Tipo di contenitore Quantità (l)

Conteggio delle colonie a 22°C

Plastica o vetro sterili (con tiosolfato di sodio nel caso di

acqua clorata)

1 Conteggio delle colonie a 37°C

Escherichia coli Enterococchi Pseudomonas aeruginosa

Escherichia coli 0,25

Enterococchi 0,25

Pseudomonas aeruginosa 0,25

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2.2 Acque piscina

Per l’acqua di vasca, il prelievo manuale deve essere effettuato in punti significativi scelti in funzione della geometria della vasca e della tipologia di circolazione dell’acqua, ad una distanza minima di 40 cm da bordo vasca ed a una profondità tra 20 e 40 cm dal livello dell’acqua (mediante l'ausilio di campionatori costituiti da bottiglie verticali ''bottiglia di Niskin'' o orizzontali ''Van Dorn'' / campionatori a tubo / campionatori a bicchiere, ecc.). Il prelievo si esegue come per le acque da corpi idrici superficiali (cfr. allegato 3 PT01 in uso a Laus). Al momento del prelievo le bottiglie per l’analisi chimica devono essere avvinate 3 volte prima di essere riempite con il campione, per l’analisi microbiologica no. All’atto del prelievo di campioni per l’analisi microbiologica, è necessario prendere precauzioni per evitare il rischio di contaminazione accidentale.

Per l’analisi chimica è necessario prelevare almeno 1 l di campione in bottiglie di plastica munite di sottotappo.

Non si devono usare contenitori destinati al campionamento microbiologico, per i campioni destinati all’analisi chimica.

Le bottiglie, tappo compreso, devono essere perfettamente pulite e devono essere muniti di chiusura ermetica.

Per l’analisi microbiologica si fa riferimento alla seguente tabella, per le quantità:

Parametro Tipo di contenitore Quantità (l)

Conteggio colonie a 22°C

Plastica o vetro sterili (Nel caso di presenza di cloro:

bottiglia in vetro con tiosolfato)

0,5 Conteggio colonie a 37°C

Escherichia coli Enterococchi Pseudomonas aeruginosa Stafilococchi coagulasi positivi

Salmonella spp.

Plastica o vetro sterili (Nel caso di presenza di cloro:

bottiglia in vetro con tiosolfato)

1

Legionella pneumophila / spp.

Plastica o vetro sterili (Nel caso di presenza di cloro:

bottiglia in vetro con tiosolfato)

1

3 Modalità e tempi di trasporto e conservazione

Tutti i campioni di acqua, indipendentemente dalla loro natura, devono essere esaminati nel minore tempo possibile. Il trasporto deve avvenire in modo che i campioni siano mantenuti al riparo dalla luce e ad una temperatura compresa fra +4° e +10°C.

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Al fine di consentire il mantenimento della temperatura richiesta (4 ÷ 10°C) è necessario usare frigoriferi portatili (frigotermostati) o contenitori termoisolanti, utilizzando, per il mantenimento della temperatura, apposite piastre frigorifere commerciali (icepack), ma evitando comunque il congelamento del campione.

Durante il trasporto le bottiglie devono essere collocate nel contenitore in modo da impedire il loro rovesciamento e, fra le bottiglie, devono essere collocati idonei sistemi di separazione per evitare rotture.

Per quanto riguarda la tempistica, per l'inizio delle analisi, ci si rifà a quanto riportato al p.to 3 ''Modalità e tempi di trasporto e conservazione'' dell'allegato 3 PT01, in uso a Laus. Si prega, inoltre, nel caso di campione non campionato da Laus, di far riferimento alle tempistiche di consegna dei campioni specificate al punto 1.4 ''Indicazioni generali'' , del presente documento. In ogni caso, verificare tempi e modalità di analisi (se richiesta modalità in campo) attenendosi a quanto specificato nelle norme di riferimento.

Le alterazioni cui possono andare incontro i campioni prelevati, in seguito alla inosservanza dei tempi e/o delle modalità di trasporto, sono influenzate dalla composizione chimica dell’acqua, dal pH, dall’azoto proteico, dalla qualità e dalla quantità della flora batterica presente e da altri fattori indeterminati.

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