LAVORO
tra Costituzione, nuova Riforma ed alcuni dati
Incontro di formazione per
il gruppo Fuci di Crema
La costituzione: escursus giuridico
•
La Costituzione entra in vigore il 1° gennaio 1948, conferendo definitiva legittimità al diritto del lavoro nell’ambito dell’ordinamento giuridico: la legislazione del lavoro quale
“diritto di attuazione costituzionale”.
•
Nella Costituzione si possono ritrovare quei valori sui quali si impernia il modello dell’economia sociale di mercato, nel quale devono convivere ed armonizzarsi i valori dell’efficienza e della coesione sociale, che si aggiungono ai valori civili e politici DIRITTTI SOCIALI.
•
Questi si dividono in:
- diritti come l’istruzione, l’assistenza sanitaria, l’avviamento lavorativo in caso di disabilità, la pensione;
- diritti a rilievo “orizzontale”, ossia afferenti ai “rapporti
interprivati”, quale il rapporto di lavoro subordinato.
L’articolo 1 della Costituzione
L'ITALIA E’ UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA,
FONDATA SUL LAVORO.
Alcune riflessioni…
Il lavoro viene accostato al principio democratico.
Il cittadino non è solo invitato a lavorare, ma ancor di più a “svolgere
secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività che funzioni e che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.
Ancor di più l’articolo 1 sottolinea che il fondamento dello Stato è dato dalle energie dei singoli cittadini. E se quindi il popolo sovrano della democrazia è anche il detentore delle ricchezze.
POLOPO SI IMPEGNA PER STATO COSTITUZIONALE
Alcuni dati (@ Gen ‘12)
Il tasso di occupazione è pari al 57,0%, in aumento.
Il numero dei disoccupati, pari a 2.312 mila, aumenta del 2,8% rispetto a
dicembre (64 mila unità). Su base annua si registra una crescita del 14,1% (286 mila unità).
Il tasso di disoccupazione si attesta al 9,2%, in aumento di 0,2 punti. Il tasso di disoccupazione giovanile, ovvero l'incidenza dei 15-24enni disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, è pari al 31,1%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre 2011.
Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,4% (-63 mila unità) rispetto al mese precedente.
Per parlare di disoccupazione
FILMATI DI DUE FILM Generazione 1000 Euro
Tutta la vita davanti
La Riforma: una sintesi
A seguire la riforma che il governo presenterà al Parlamento.
In caso di approvazione, da subito e per tutti entreranno in vigore le norme sui licenziamenti per motivi
economici e disciplinari, mentre i nuovi ammortizzatori andrebbero a regime nel 2017 e saranno finanziati
con risorse fino a 1,8 miliardi.
L’articolo 18
Ammortizzatori sociali
Contratti
Dalle attuali 40 forme contrattuali si razionalizzarle e controllarne la corretta applicazione da parte delle imprese agevolando l'accesso dei giovani nel mondo del lavoro.
- Contratto a termine
aumenteranno i contributi a crico delle imprese e per chi stabulizza il rapporto di lavoro, saranno restituiti 6 mesi di maggiorazione. L'aumento servirà a finanziare l'Aspi.
- Apprendistato
Dovrebbe diventare il canale privilegiato per l'accesso dei giovani al mondo del lavoro. Dovrà avere durata minima con l'obbligo di trasformare una parte degli apprendisti in dipendenti a tempo indeterminato.
Altro
Cassa integrazione ordinaria
Cassa integrazione straordinaria
Cassa integrazione in deroga
Indennità di mobilità
Aspi
Per terminare…
L'UOMO, mediante il lavoro, deve procurarsi il pane quotidiano(1) e contribuire al continuo progresso delle scienze e della tecnica, e soprattutto all'incessante elevazione culturale e morale della società, in
cui vive in comunità con i propri fratelli. E con la parola «lavoro» viene indicata ogni opera compiuta dall'uomo, indipendentemente dalle sue caratteristiche e dalle circostanze, cioè ogni attività umana che si può e
si deve riconoscere come lavoro in mezzo a tutta la ricchezza delle azioni, delle quali l'uomo è capace ed alle quali è predisposto dalla stessa sua natura, in forza della sua umanità. Fatto a immagine e somiglianza di Dio stesso(2) nell'universo visibile, e in esso costituito perché dominasse la terra(3), l'uomo è perciò sin dall'inizio chiamato al
lavoro. Il lavoro è una delle caratteristiche che distinguono l'uomo dal resto delle creature, la cui attività, connessa col mantenimento della vita, non si può chiamare lavoro; solo l'uomo ne è capace e solo l'uomo
lo compie, riempiendo al tempo stesso con il lavoro la sua esistenza sulla terra. Così il lavoro porta su di sé un particolare segno dell'uomo e
dell'umanità, il segno di una persona operante in una comunità di persone; e questo segno determina la sua qualifica interiore e
costituisce, in un certo senso, la stessa sua natura.