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Episodio di: TREVI NEL LAZIO I.STORIA. Località Comune Provincia Regione Trevi nel Lazio Frosinone Lazio. s.i. D.

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Episodio di: TREVI NEL LAZIO 01.05.44 Nome del Compilatore: FRANCESCO FUSI

I.STORIA

Località Comune Provincia Regione

Trevi nel Lazio Frosinone Lazio

Data iniziale: 01/05/1944 Data finale: 01/05/1944 Vittime decedute:

Totale U Bam bini (0- 11)

Ragazz i (12- 16)

Adult i (17- 55)

Anzia ni (più 55)

s.i. D. Bambi ne (0- 11)

Ragazze (12-16)

Adult e (17- 55)

Anzian e (più 55)

S.

i Ign

1 1 1

Di cui

Civili Partigiani Renitenti Disertori Carabinieri Militari Sbandati 1

Prigionieri di guerra Antifascisti Sacerdoti e religiosi Ebrei Legati a partigiani Indefinito

Elenco delle vittime decedute

Caponi Armando di Mariano Domenico, nato nel 1924, pastore.

Altre note sulle vittime:

Descrizione sintetica

Durante lo stazionamento del fronte di guerra sulla linea Gustav, il paese di Trevi nel Lazio è utilizzato dalle forze tedesche come zona di riposo per le truppe impegnate nel settore di Cassino. Numerosi reparti vi si alternano nel tempo, senza dare adito a particolari episodi di violenza. Nella zona hanno trovato riparo anche molti sfollati e profughi provenienti dalla linea del fronte e da altre regioni, mentre la popolazione nasconde e dà riparo ad alcuni ex prigionieri di guerra alleati. Una piccola formazione partigiana guidata dal capitano Giocondo Caponi opera nel territorio comunale creando qualche disturbo alle truppe di occupazione, riuscendo a passare informazioni oltre le linee e persino trasmettendo dal paese con un apparecchio radio. Ciò non sembra però sul momento creare situazioni di eccessivo pericolo. Alla fine di

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aprile, l’ultimo reggimento tedesco di stanza a Trevi lascia il paese dando la sensazione del definitivo ritiro degli occupanti. In realtà, forse a seguito di una delazione di un abitante del posto oppure a causa delle informazioni carpite da due soldati tedeschi spacciatisi per prigionieri alleati, la mattina del 1° maggio forze tedesche occupano in massa il paese, ne rastrellano la popolazione concentrandola fuori dell’abitato in località San Biagio o Terravalle e avviano meticolose perquisizioni casa per casa in cerca dei prigionieri alleati nascosti e della radio trasmittente. Mentre saccheggi e devastazioni accompagnano le ricerche dei tedeschi, il giovane Armando Caponi viene freddato con colpi d’arma da fuoco a seguito di un tentativo di fuga. Dopo aver inscenato la fucilazione di Angelo D’Ottavi (nella cui casa era stata rinvenuta la ricetrasmittente), del maresciallo Sarni, del carabiniere Corsaro e del podestà di Trevi Silviero Benassi, i tedeschi conducono la popolazione di nuovo in paese e la concentrano entro la chiesa collegiata di S. Maria Assunta, dove rimane trattenuta fino a tarda sera. Ulteriori violenze vengono scongiurate dall’intervento del parroco don Sandro Sibilia e, alla fine, i tedeschi abbandonano il paese deportando però alcuni dei fermati, tra i quali il D’Ottavi e Ildebrando Del Signore. Il corpo del Caponi, per tutto il tempo in cui i tedeschi conducono le operazioni in paese, è rimasto a terra sul luogo dell’uccisione guardato a vista da una sentinella tedesca. Solo a tarda sera i familiari riescono a recuperarne le spoglie.

Modalità dell’episodio:

Uccisione con colpi d’arma da fuoco

Violenze connesse all’episodio:

Saccheggi Deportazioni

Tipologia:

Rastrellamento

Esposizione di cadaveri Occultamento/distruzione cadaveri

II. R

ESPONSABILI O

P

RESUNTI

R

ESPONSABILI TEDESCHI

Reparto (divisione, reggimento, battaglione, corpo di appartenenza, ecc.) Non precisato

Nomi:

ITALIANI

Ruolo e reparto

(3)

Nomi:

Note sui presunti responsabili:

Estremi e Note sui procedimenti:

III. M

EMORIA

Monumenti/Cippi/Lapidi:

Una lapide in memoria di Armando Caponi è stata collocata nel luogo in cui venne ucciso

Musei e/o luoghi della memoria:

Onorificenze

Commemorazioni

Note sulla memoria

(4)

IV. S

TRUMENTI

Bibliografia:

- Giuseppe Panimolle, La Resistenza nell’alta Val d’Aniene, Tipografia Garroni, Roma 1966, pp. 109- 112.

- Gioacchino Giammaria, Luigi Gulia, Costantino Iadecola (a cura di), Guerra di Liberazione Dopoguerra in Ciociaria 1943-45, Amministrazione Provinciale di Frosinone, Frosinone 1985, p. 173.

- Marco De Nicolò e Antonio Parisella, Cronologi essenziale della Resistenza a Roma e nel Lazio (luglio 1943-giugno 1944), in Maria Letizi D’Autilia, Marco De Nicolò, Maria Galloro, Roma e Lazio 1930- 1950. Guida per le ricerche. Fascismo, antifascismo, guerra, resistenza, dopoguerra, a cura di Antonio Parisella, FrancoAngeli, Milano 1994, p. 548.

- Tommaso Baris, Tra due fuochi. Esperienza e meoria della guerra lungo la linea Gustav, Editori Laterza, Roma-Bari 2003, pp. 20-21.

Fonti archivistiche:

Sitografia e multimedia:

http://www.memoriedipaese.it/trevi-nel-lazio/

Altro:

V. A

NNOTAZIONI

VI. C

REDITS

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ISTITUTO STORICO TOSCANO DELLA RESISTENZA E DELL’ETA CONTEMPORANEA - FRANCESCO FUSI

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