Storia medievale D
9. Società e poteri
nel X secolo
Età postcarolingia?
• Rielaborazione dei modelli politici carolingi MA
• Attenzione alle specifiche dinamiche di potere di questa fase
Poteri comitali
• Equilibrio tra re e nobili
• Nesso
– Funzione
– Vassallaggio
• Seconda metà del IX secolo
– Ridotta capacità regia di redistribuzione – Conflitti tra diversi re
– Ricerca del consenso aristocratico
• Muta l’equilibrio complessivo
Stabilità delle funzioni
• Distinzione funzione-beneficio resta chiara
• Stabilità nelle funzioni
– Cfr. Capitolare di Quierzy (877): Carlo il Calvo in partenza per spedizione in Italia
Capitolare di Quierzy
Se sarà morto un conte, il cui figlio sia con noi, nostro figlio, insieme con gli altri nostri fedeli disponga di coloro che furono tra i più familiari e più vicini al defunto, i quali insieme con i ministeriali della stessa
contea e col vescovo amministrino la contea fino quando ciò sarà
riferito a noi. Se invero [il defunto] avrà un figlio piccolo, questo stesso insieme con i ministeriali della contea e il vescovo, nella cui diocesi si trova, amministri la medesima contea, finché non ce ne giunga notizia.
Se invece non avrà figli, nostro figlio, insieme con i rimanenti nostri fedeli, decida chi, insieme con i ministeriali della stessa contea con il vescovo, debba amministrare la stessa contea, finché non arriverà la nostra decisione. E a causa di ciò nessuno si irriti se affideremo la
medesima contea a un altro, che a noi piaccia, piuttosto che a colui il quale fino ad allora la amministrò. Ugualmente, dovrà essere fatto anche dai nostri vassalli. E vogliamo ed espressamente ordiniamo che tanto i vescovi, quanto gli abati e i conti, o anche gli altri nostri fedeli cerchino di applicare le stesse regole nei confronti dei loro uomini.
Capitolare di Quierzy
• 877 Carlo il Calvo in partenza per spedizione in Italia
• Questione
– Successione temporanea
– Di un conte il cui figlio è con l’imperatore
Capitolare di Quierzy
• 877 Carlo il Calvo in partenza per spedizione in Italia
• Questione
– Successione temporanea
– Di un conte il cui figlio è con l’imperatore
• Carlo rivendica potere di nomina
Capitolare di Quierzy
• 877 Carlo il Calvo in partenza per spedizione in Italia
• Questione
– Successione temporanea
– Di un conte il cui figlio è con l’imperatore
• Carlo rivendica potere di nomina
• MA la premessa implicita è che il figlio è il naturale successore
Stabilità delle funzioni
• Distinzione funzione-beneficio resta chiara
• Stabilità nelle funzioni
• Convergenza funzioni-patrimonio
– piena età carolingia: mobilità dei funzionari e separazione funzioni-patrimonio
– tarda età carolingia: tendenza a stabilità e a convergenza
Terra e potere
• Il patrimonio dei conti
– Si concentra nel distretto governato
– Si concentra in specifiche parti del distretto
• Basi locali del potere
• Discontinuità del potere comitale
• Progressivo allontanamento dalle città (potere vescovile)
Esito fondamentale tra IX e X
Ridotta capacità di intervento militare regio nel territorio
Incursioni
• Da fine IX a metà X: incursioni
– Saraceni – Normanni – Ungari
• Intensa mobilità militare
• Incursioni, NON invasioni
• Conseguenza, NON causa dell’indebolimento regio
Saraceni
• Identità etnica molto indefinita
• Azioni
– Saccheggi via mare
– Creazione di basi sulle coste nord del Mediterraneo (Fraxinetum)
– Mobilità in entroterra e Alpi
• Distruzione di Fraxinetum nel 972 (conti di Arles e marchesi di Torino)
Ungari
• Incursioni a cavallo
• Germania e Italia del nord
• Minaccia, ma anche al servizio dei re in lotta
• 955 sconfitti a Lechfeld ad opera di Ottone I di Germania
– Si avvia assimilazione a quadri politici imperiali
Normanni
• Mercanti e pirati (un confine incerto)
• Da Scandinavia, tre aree di azione
– Est (Vareghi) – Inghilterra – Francia
• Azioni via mare e fiumi navigabili
Navi normanne
Navi normanne
Incursioni in profondità
• Coste
• Aree fluviali (Senna fino a Rouen e Parigi)
• Da incursioni a stanziamento
Normanni in occidente
Fasi
• da inizio IX: rapide incursioni su coste di Inghilterra, Frisia, Francia del Nord
• da metà IX grandi flotte, attacchi a Londra e Parigi
• a fine IX: stanziamenti stabili
– Inghilterra sudorientale – foce della Senna
• 911: Carlo il Semplice riconosce Rollone come duca di Normandia
Fine delle incursioni
• 972 distruzione di Fraxinetum
• 911 Rollone in Normandia
• 955 vittoria di Ottone I a Lechfeld
Azione dei poteri locali Cancellazione della
minaccia militare
Azione dei Re
Processi di assimilazione ai quadri politici
dell’Europa occidentale
Incursioni e poteri regi
• Avvio delle incursioni
– Conseguenza dell’indebolimento regio
• Fine delle incursioni
– Conseguenza di un nuovo consolidamento dei poteri regi/principeschi
Il potere dei re
• Fonti regie del X e XI secolo
• Scompaiono le leggi
• Diplomi (concessioni a singoli enti)
– Doni
– Protezione – Legittimità
Il potere dei re
• Fonti regie del X e XI secolo
• Scompaiono le leggi
• Diplomi (concessioni a singoli enti)
– Doni
– Protezione – Legittimità
Constatazione attiva
Dall’Impero ai Regni
Italia
• 888 muore Carlo il Grosso, ultimo carolingio a riunire l’Impero
• 888-961 conflitti per il regno; aspiranti al trono:
– non Carolingi (per via maschile) – re che non sono figli di re
• grandi famiglie marchionali (del Friuli, di Spoleto, di Tuscia, di Ivrea)
• nobili esterni al regno
• 961: conquista di Ottone I di Sassonia
Germania
• Ricostruzione di un potere imperiale
• 911 muore Ludovico il Fanciullo (ultimo re carolingio di Germania)
• Re elettivo
– Equilibrio tra grandi stirpi aristocratiche (duchi) – Convivenza (nei secoli seguenti) di
• Principio elettivo
• Tendenze dinastiche
Dinastia sassone
• 919: si afferma sul trono Enrico I, duca di Sassonia
• Gli succedono sul trono, in linea dinastica
– Ottone I (936-973) – Ottone II (973-983) – Ottone III (983-1002)
– Enrico II (di un ramo parallelo) (1002-1024)
• Più di un secolo di controllo del trono
Ampliamento territoriale
• Lotaringia
• Italia
• Borgogna (XI secolo)
Impero tedesco (XI sec)
Germania Lorena
Borgogna
Italia
Ottone I in Italia
• 951 sottomissione del re d’Italia Berengario II MA
• Contesto complesso: conflitti
– tra sostenitori di Berengario II e degli eredi di Lotario
– tra Ottone e il figlio Liutdolfo – incursioni ungare
• Il contesto tedesco condiziona e limita l’azione in Italia
Ottone I in Italia
• 954 Ottone sconfigge Liutdolfo
• 955 Ottone sconfigge gli Ungari a Lechfeld
• 961 conquista effettiva del regno d’Italia
• 962 incoronazione imperiale a Roma
L’Impero ottoniano
• Controllo dell’aristocrazia ducale
• Renovatio imperii
L’Impero ottoniano
• Controllo dell’aristocrazia ducale
– Imposizione di membri della famiglia nelle diverse sedi ducali
– Struttura istituzionale / potere del gruppo parentale
• Renovatio imperii
– Soprattutto Ottone III
– Diretto e specifico riferimento a Roma
• Residenza imperiale
• Imposizione di papi provenienti dalla corte ottoniana
Regno di Francia
• Struttura politica dominante: principati territoriali
• Potere regio: poteri limitati, non radicalmente diverso da principati
• Opposizione/convivenza
– Carolingi
– Conti di Parigi (Robertini):
• tentano accesso al trono a fine IX
• a lungo restano un principato territoriale, affiancato alla corona in mano carolingia
• 987 ascesa al trono con Ugo Capeto
Capetingi
• Ascesa la trono NON muta radicalmente i funzionamenti del potere
– Forza dei principati territoriali – Dominio regio:
• area di Parigi
• coordinamento dei principati territoriali
I poteri delle chiese
• Vescovi: poteri sugli uomini
– Dal punto di vista pastorale
– Come coordinamento dei concittadini – Come autonomi poteri signorili
• Modelli di ordine sociale
Modelli di ordine sociale
• NON solo prassi politica
• MA riflessione sui modelli della politica
• Questione chiave tra X e XI
ricerca di un modello di ordine nel quadro della debolezza regia
Tre ordini
• Modello antico
• Ripartizione della società in tre ordini
– Oratores (coloro che pregano)
– Bellatores (coloro che combattono) – Laboratores (coloro che lavorano)
• Tripartizione funzionale: ognuno serve gli altri due
• Superiorità degli oratores
Tre ordini
• Modello antico
• Ripartizione della società in tre ordini
• NON è descrizione della realtà
• MA costruzione di un modello ideale
Paci di Dio
• Azione cerimoniale
– Guidata dai vescovi
– Convergenza attorno alla reliquie
– Giuramento collettivo di mantenere la pace
• Norme: riprendono norme carolingie
• Novità
– Cerimoniale
– Pace garantita da giuramento di tutti
Paci di Dio – Charroux 989
• 1. Maledizione contro coloro che violano le chiese. Se qualcuno avrà
violato una santa chiesa, o ne avrà portato via qualcosa con la violenza, se non rimedierà sufficientemente a ciò che ha fatto, sia maledetto.
• 2. Maledizione contro coloro che distruggono i beni dei pauperes . Se
qualcuno avrà predato una pecora, un bue, un asino, una vacca, una capra, un capro o dei maiali di contadini o di altri pauperes , a meno che non lo abbia fatto per propria colpa, se trascurerà di risarcire tutto
completamente, sia maledetto.
• 3. Maledizione contro coloro che colpiscono i chierici. Se qualcuno avrà attaccato, preso o percosso un sacerdote, un diacono o qualunque altro membro del clero che non porta armi - cioè scudo, spada, corazza, elmo - ma che va semplicemente in giro o sta nella [sua] casa, a meno che, dopo un esame del suo proprio vescovo, si scopra che [il chierico] è incorso in qualche delitto, quel sacrilego, se non avrà dato soddisfazione, sia tenuto lontano dalle soglie della santa Chiesa di Dio.
Modelli opposti
Tripartizione
• Modello vescovile
• Alta elaborazione intellettuale
• Espressione testuale
• Impatto ridotto
• Basato sulla
separazione dei ruoli
Paci di Dio
• Modello vescovile
• Ridotta elaborazione teorica
• Espressione cerimoniale
• Impatto rilevante
• Basato sul giuramento collettivo
Nuove chiese – nuovi poteri
• Monachesimo
– Cluny e la congregazione – Monaci ed eremiti
• Vescovi
– Egemonia sui concittadini – Diplomi regi
Cluny
• 910 fondazione da parte del duca Guglielmo d’Aquitania
– Rinuncia a diritti di patronato
– Svincolo dal controllo vescovile (Mâcon), dipendenza diretta da Roma
• Regola benedettina (con accentuazione della dimensione cultuale, tempi di preghiera)
• Forte prestigio spirituale
Cluny
• Non è monachesimo pauperistico (cfr.
solennità architettonica)
Cluny
Cluny
Cluny
• Non è monachesimo pauperistico (cfr.
solennità architettonica
• Appartiene pienamente al sistema di dominazione aristocratica:
– aristocrazia militare
– aristocrazia della preghiera
• Distinzione importante, MA sono due espressioni degli stessi gruppi sociali
Congregazione cluniacense
Sulla base del prestigio spirituale
• Sottomissione di abbazie da riformare
• Soprattutto fondazione di priorati cluniacensi (unico abate a Cluny)
• Tra X e XI: espansione a tutta l’Europa occidentale
Monaci ed eremiti
• Camaldoli e Vallombrosa
– Toscana, inizio XI secolo
• Eremitismo collettivo:
– Comunità
– Forte separazione dal mondo
• Fisica
• spirituale
– Ricerca di un monachesimo più rigoroso
I poteri dei vescovi
• Concentrazione dei conti su possessi/poteri rurali
• Vescovi
– Coadiutori del regno
– Vertici della società cittadina
• Trovano piena espressione nelle fasi di crisi dei poteri regi di inquadramento
– Il regno non controlla i propri funzionari
– Cerca un maggiore appoggio strutturale nelle funzioni vescovili
Diplomi regi – Parma 962
• In nome della santa e individua Trinità, Ottone, imperatore Augusto per disposizione della divina Provvidenza […]. Sia a conoscenza di tutti i fedeli della santa Chiesa e nostri, tanto presenti come futuri, la solerzia con la quale Uberto, vescovo della chiesa di Parma, presentandosi alla nostra presenza, ha chiesto che noi, giovando alla sua chiesa, al modo dei nostri predecessori, lo arricchissimo di quelle cose che spettavano al regio
potere e alla pubblica funzione, e specialmente di quelle per le quali la sua chiesa veniva lacerata da parte del comitato, cioè che noi
trasferissimo le cose e i servi tanto di tutto il clero di quello stesso
vescovado in qualunque luogo si trovino, quanto di tutti gli uomini che abitano dentro la medesima città dalla nostra giurisdizione alla
giurisdizione e dominio e distretto della santa Chiesa, così che abbia la potestà di deliberare e decidere tanto sulle cose e sui servi del clero
sopraddetto, quanto anche sugli uomini che abitano dentro la stessa città e le cose e i servi loro, come se fosse presente il conte del nostro palazzo.
Diplomi regi – Parma 962
• Noi, considerando e valutando l'utilità per la dignità dell'impero sopraddetto e per tutti i mali che spesso accadono fra i conti di uno stesso comitato e i vescovi della medesima Chiesa […] concediamo e permettiamo e dal nostro diritto e
dominio trasferiamo nel di lui diritto e dominio completamente e gli affidiamo le mura della stessa città e il distretto ed il teloneo ed ogni altra pubblica funzione tanto entro la città quanto fuori da ogni parte della città per lo spazio di tre miglia attorno, segnato e determinato nella linea di confine con pietre terminali […].
Inoltre concediamo anche che tutti gli uomini abitanti nella città e nel territorio sopraindicato, ovunque abbiano beni ereditari o acquisiti, o dei servi, tanto nel comitato parmense, quanto nei comitati vicini, non corrispondano alcuna
prestazione ad alcuna persona del nostro regno, né osservino il placito di chiunque se non il vescovo di Parma che sarà in carica in quel momento, ma abbia il vescovo della stessa chiesa licenza, come se fosse il conte del nostro palazzo, di definire, deliberare e decidere di tutte le cose e dei servi tanto di tutti i membri del clero dello stesso vescovado, quanto anche di tutti gli uomini che abitano entro la predetta città.
Diplomi regi
• Concessioni e controllo
• Concessione di tutti i poteri comitali
• Non diventa conte
• Ma potere regio di
– Controllo
– Nomina dei successori
Il controllo regio sui vescovi diventa elemento strutturale del potere vescovile
Vescovi e città
• Vescovi
– Vertice ecclesiastico
– Coordinatori della comunità cittadina
• Diplomi per il vescovo e per la comunità cittadina
• La comunità matura politicamente nel quadro del potere vescovile