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LA CATENA DI ASSICURAZIONE

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Academic year: 2021

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(1)

SCUOLA G. GERVASUTTI

CORSO DI ARRAMPICATA 2013

LA CATENA DI

ASSICURAZIONE

(2)

LA CATENA DI ASSICURAZIONE

DEFINIZIONE

Insieme di tecniche e strumenti che

concorrono alla sicurezza della cordata nel

caso in cui si verifichi una caduta

(3)

OBIETTIVO: LIMITARE I DANNI!!!

… A CHI CADE … A CHI ASSSICURA … ALLA CORDATA

(4)

GLI “ANELLI” DELLA NOSTRA CATENA

IMBRAGATURE

RINVII ANCORAGGI

FISSI E MOBILI

FRENI O AUTOBLOCCANTI CORDE

UN SOLO ANELLO DEBOLE RENDE DEBOLE L’INTERA CATENA!!!

(5)

ALBERT EINSTEIN

E IL “SENSO COMUNE”

Il “senso comune”

che di solito ci aiuta

può talvolta

trarci in inganno

(6)

Esperimenti ideali:

1) cadere sul marciapiede

2) cadere sul marciapiede … con materasso

ALBERT EINSTEIN

E GLI ESPERIMENTI IDEALI

(7)

3) cadere trattenuti da un cavo

4) cadere trattenuti da un cavo … con materasso

ALBERT EINSTEIN

E GLI ESPERIMENTI IDEALI

(8)

GLI EFFETTI SUL CORPO UMANO DI UNA CADUTA

IN CASO DI CADUTA IL CORPO UMANO SUBISCE UNA DECELERAZIONE SIMILE A

QUELLA SUBITA DA UN PARACADUTISTA QUANDO

APRE IL PARACADUTE

LA MASSIMA DECELERAZIONE SOPPORTABILE (CADUTA A TESTA

IN ALTO) E’ DI 15g…QUINDI IL PARACADUTE NON DEVE

FRENARE TROPPO

(9)

CARATTERISTICHE DI UN BUON PARACADUTE

 Un paracadute troppo piccolo implica un

effetto frenante troppo basso…si rischia di fermarsi troppo tardi

 Un paracadute molto grande produce una decelerazione troppo violenta…si rischia di frenare troppo bruscamente

LA CATENA DI SICUREZZA E’ DIMENSIONATA SULLA CADUTA DI UN CORPO DI 80Kg CHE SUBISCE LA DECELERAZIONE MASSIMA DI 15g

80 Kg x 15g = 1.200 daN (CIRCA 1.200 Kg PESO) MA NEPPURE TROPPO POCO…

INFATTI…

(10)

DOVE VA A FINIRE L’ENERGIA QUANDO SI CADE?

IN CASO DI CADUTA SU UNA CORDA BLOCCATA TUTTA L’ENERGIA FINISCE SULLA CORDA STESSA, CHE

DEFORMANDOSI, ASSORBE TUTTA L’ENERGIA

L’UNICA DEFORMAZIONE POSSIBILE PER UNA CORDA È UNA DEFORMAZIONE DI TIPO ELASTICO, CHE SI TRADUCE IN

ALLUNGAMENTO

PIÙ LA CORDA È ELASTICA PIÙ LA FORZA D’ARRESTO È BASSA

(11)

L’ALLUNGAMENTO DELLA CORDA

(12)

IL FATTORE DI CADUTA

F

C

=altezza caduta/lungh. corda disponibile

(13)

IL FATTORE DI CADUTA

PROPRIO PERCHÉ L’ELASTICITÀ DELLA CORDA DEVE ESSERE LIMITATA ESISTE UN VALORE DI ENERGIA TALE PER CUI LA DEFORMAZIONE

DA “ELASTICA” SI FA “PLASTICA”.

IL CALCOLO DEL FATTORE DI CADUTA CI AIUTA

A CAPIRE QUANDO CI TROVIAMO IN

SITUAZIONI “A RISCHIO”

(14)

I FATTORI DI CADUTA DA EVITARE: MAGGIORI O UGUALI A 2

PER GARANTIRE LA SICUREZZA DELLA CATENA OCCORRE SEMPRE EVITARE I CASI CON FATTORE DI CADUTA MAGGIORE O UGUALE A 2

(15)

COME RIDURRE IL FATTORE DI CADUTA?

Se assicuri in vita

METTI SEMPRE UNA PROTEZIONE IN SOSTA

Appena puoi

METTI UNA SECONDA PROTEZIONE

vicino alla sosta perché…

A: rendi efficace l’assicurazione in vita, altrimenti mortale!

B: eviti i fattori di caduta vicini al 2

(16)

LA COMPOSIZIONE DI UNA CORDA

TREFOLI CALZA

FILO DI IDENTIFICAZIONE

LA CALZA è un tessuto tubolare ottenuto con l’intreccio di stoppini colorati

I TREFOLI INTERNI sono costituiti da stoppini fatti di monofilamenti continui di nylon ( Poliammide 6 ) dello spessore di circa 30 millesimi di millimetro

IL FILO INTERNO DI IDENTIFICAZIONE ogni anno è di un colore diverso

(17)

LA COMPOSIZIONE DI UNA CORDA

La calza oltre ad essere l’involucro della corda concorre sino al 35- 40% della sua tenuta. Esistono però due tipi di tessitura della calza ognuno dei quali con delle specificità d’utilizzo ben determinate questi sono : il primo a 48 fusi ed il secondo a 32 fusi.

Nella sezione in basso possiamo vedere la differenza di spessore dato dal diverso tipo di calza per cui facilmente possiamo immaginare che una corda con la calza più spessa cioè a 32 fusi ( a dx ) abbia una resistenza all’usura superiore ma una elasticità ridotta rispetto a quella invece e 48 fusi che avrà una maneggevolezza ed una elasticità superiore. Di qui ne consegue che quella a 32 fusi sarà preferita per le attività in falesia e monotiri.

(18)

DIVERSE TIPOLOGIE DI CORDA IN COMMERCIO

Principalmente per utilizzo in

arrampicata sportiva

Principalmente per utilizzo in ambiente (vie di più tiri in

montagna,

cascate, grandi salite)

UIAA

1

UIAA

1/2 Da usare sempre

accoppiate

UIAA

(19)

DOVE VA A FINIRE L’ENERGIA QUANDO SI CADE?

I DISCORSI FATTI FINO AD ORA RIGUARDA ALL’ASSORBIMENTO

DELL’ENERGIA DA PARTE DELLA CORDA SONO VALIDI NEL CASO IN CUI LA CORDA SIA BLOCCATA…

IN ARRAMPICATA ED ALPINISMO PER EVITARE CHE LA CORDA SIA L’UNICO ANELLO DELLA CATENA SOLLECITATO SI UTILIZZANO I FRENI

I FRENI TRASFORMANO ENERGIA CINETICA IN CALORE.

(20)

FRENO STATICO

GRI-GRI, CHINCH, EDDY,…

Urti ridotti contro la parete

Maggiore comodità sui monotiri

Forte strappo sul corpo di chi cade

Maggiore sollecitazione a corda e ancoraggi

FRENO STATICO O DINAMICO?

FRENO DINAMICO

SECCHIELLO, REVERSO, 1/2 BARCAIOLO

Possibili più urti contro la parete

Non funziona a corda parallele

Meno strappo sul corpo di chi cade

Minore sollecitazione a corda e ancoraggi

(21)

CRITERI PER LA SCELTA DEL FRENO

Terreno di azione

Capacità ed esperienza dell’utilizzatore

Tipo di assicurazione utilizzata (ventrale, classica,...)

Tipo di corde utilizzate, numero, diametro

(22)

ALTRI COMPONENTI DEL PARACADUTE

IMBRAGATURA

PROTEZIONI (FISSE, MOBILI, NATURALI) ANCORAGGI (CORDINI, FETTUCCE,

MOSCHETTONI, RINVII,…)

(23)

IMBRAGATURA

L’IMBRAGATURA RIPARTISCE LA FORZA DI ARRESTO IN MODO RAZIONALE E NON TRAUMATICO

MANTIENE LA CORRETTA POSIZIONE DEL CORPO IN FASE DI DECELERAZIONE (TESTA IN ALTO)

IMBRAGATURA BASSA

IMBRAGATURA COMBINATA

(24)

SCELTA DI UNA CORDA

(25)

COMPORTAMENTO AL DODERO CORDE BAGNATE

TRATTAMENTO TEST Corda A

Normale NUOVA

Corda B Everdry NUOVA

Corda C Normale USATA

Cadute Dodero n° 9 8 8

DICHIARATO COSTRUTTORE

Forza d'arresto daN 823 975 970

Cadute Dodero n° 8 11 4

NON TRATTATA

(riferimento) Forza d'arresto daN 886 946 950

Cadute Dodero n° 2,3 3 1,5

Forza d'arresto daN 926 1022 1052

Variazione n° cadute -71% -73% -62%

Variazione forza d'arresto 5% 8% 11%

Variazione peso 45% 42% 59%

BAGNATA In acqua per 48 ore

Variazione lunghezza 4% 2% 5%

CORDA BAGNATA, CORDA (MOLTO) SFORTUNATA!!

(26)

L’EFFETTO NODO SU CORDINI E FETTUCCE

(27)

I MOSCHETTONI

Il moschettone è un anello metallico di forma ovoidale sagomata (di vario profilo), apribile da un lato per mezzo di una leva che, essendo dotata di molla caricata, richiede un

movimento deliberato per il movimento e l’apertura della stessa

(28)

I MOSCHETTONI

I moschettoni in commercio non sono tutti uguali, ma ciò che cambia non è soltanto la forma: una prima classificazione riguarda il tipo di omologazione cioè i test che il prodotto ha superato prima di essere messo sul mercato.

In generale tutto il materiale da alpinismo deve essere omologato UIAA; in particolare moschettoni vengono classificati come tipo ‘L‘ (leggero ) e ‘N‘ (normale). I moschettoni omologati come tipo

‘L’ hanno dei carichi di rottura più bassi (che potrebbero non essere sufficienti in caso di voli particolarmente “duri”) e in generale sono più leggeri degli altri, ma negli ultimi anni con

l’introduzione di leghe ad alta resistenza sempre più leggere quasi tutti i moschettoni in commercio sono di tipo ‘N’ e a volte pesano anche meno di quelli “leggeri” di qualche hanno fa. I moschettoni tipo

‘L’ sono ancora utilizzati per alcuni rinvii economici dove per mantenere basso il prezzo non è possibile utilizzare materiali a più alte prestazioni.

Da alcuni anni la maggior parte dei moschettoni sono anche omologati CE, cioè soddisfano i requisiti dalle norme EN sui dispositivi di protezione individuale.

I moschettoni vengono classificati anche in base all’utilizzo per il quale sono stati progettati e al posto delle lettere ‘L’ e ‘N’ possono comparire anche: ‘K‘ sui moschettoni da utilizzare sulle vie ferrate

‘H‘ sui moschettoni adatti all’utilizzo con nodo mezzo barcaiolo; ‘X‘ sui moschettoni ovali per lavori a basso carico.

Inutile dire che solo i moschettoni omologati possono essere utilizzati per attività in cui la vita delle persone dipende dalla resistenza dell’attrezzatura, perché sono collaudati singolarmente al 75% del carico di rottura dichiarato in modo da poter escludere ogni difetto di fabbricazione.

(29)

I MOSCHETTONI POSSONO APRIRSI!!

(30)

NOTIZIE VARIE E... NON TROPPO EVENTUALI

Le insidie della Daisy chain -> usare con ATTENZIONE!!

Quando ci si cala si esercita una forza 2 volte maggiore rispetto alla doppia

-> non calarsi ma fare doppia

Corda che scorre su corda = taglio assicurato -> non farlo MAI!!

Corda che scorre su metallo non arrotondato (spit) =

grande usura. -> non calarsi ma fare doppia

(31)

ERRORI DA EVITARE USANDO LA DAISY CHAIN

EVITARE DI ASSICURARSI IN UNA SOSTA INTERMEDIA CON LA DAISY CHAIN: SI E’

ASSICURATI CON UN SISTEMA

ESCLUSIVAMENTE STATICO ->

E’ MOLTO PERICOLOSO «DIMENTICARSI»

DELLA DAISY E RICOMINCIARE AD ARRAMPICARE

IN CASO DI CADUTA IL SISTEMA E’

STATICO, L’ARRAMPICATORE E’

SOTTOPOSTO A FORZE

PERICOLOSAMENTE GRANDI, LA DAISY PUO’ ROMPERSI

(32)

ERRORI DA EVITARE USANDO LA DAISY CHAIN

OCCORRE ACCORCIARSI UTILIZZANDO SEMPRE UN SECONDO MOSCHETTONE

SE CI SI ACCORCIA UTILIZZANDO IL

MOSCHETTONE CON CUI SI E’ ASSICURATI IN SOSTA, SI HA IL 50% DI PROBABILITA’ DI

COMMETTERE UN ERRORE POTENZIALMENTE MORTALE

OK

NO

(33)

ERRORI DA EVITARE USANDO LA DAISY CHAIN

IN GENERALE

MAI CHIUDERE UN

MOSCHETTONE IN PIU’ DI UN’ASOLA ALLA VOLTA.

IN QUEL CASO A REGGERE E’ LA CUCITURA E NON LA FETTUCCIA DELLA DAISY CHAIN.

SE LA CUCITURA TRA DUE ASOLE SI ROMPE, IL MOSCHETTONE

FUORIESCE DALLA DAISY CHAIN!!!!!

(34)

…ricordatevi sempre questa lezione perchè…

…vi potrebbe servire!!!

Cosa diceva quella lezione sulla catena di

assicurazione??

BUONE SALITE A TUTTI E….

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