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RISCHIO DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI

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Academic year: 2021

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(1)

RISCHIO DA ESPOSIZIONE

AD AGENTI CHIMICI

(2)

Valutazione dei rischi.

Datore Lavoro

Determina, preliminarmente, la eventuale presenza

di agenti chimici pericolosi

Valuta anche i rischi

per la sicurezza e la salute dei lavoratori prendendo in

considerazione

• le loro proprietà pericolose;

• le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile

dell’immissione sul mercato tramite la relativa scheda di sicurezza;

• il livello, il tipo e la durata dell’esposizione;

• le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza degli agenti chimici, compresa la quantità;

• i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici;

• gli effetti delle misure preventive e protettive adottate;

• le conclusione tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria (se disponibili).

(3)

INGESTIONE ASSORBIMENTO INALAZIONE

Valutazione dei rischi.

(4)

Classificazione, etichettatura ed imballaggio.

Ad ogni Categoria di Pericolo è associato un SIMBOLO.

Alcune categorie non hanno un simbolo specifico e per convenzione gli viene associato quello che meglio descrive la gravità dell’effetto.

Esplosivo

Comburente

Nocivo

Irritante

Sensibilizzante

Pericoloso per l’ambiente Corrosivo

Altamente Infiammabile

Facilmente Infiammabile

Xn

F

C N

F+

O E

Xi R42 R43

T

Xn

Mutageni Cancerogeni

Repr. cat.1e2

cat.3 Mutageni

Cancerogeni Repr.

Tossico T

Altamente Tossico T+

(5)

Il processo di classificazione, pertanto, consiste nell’inserire una sostanza o un preparato in una o più categorie di

pericolo, attribuendo una o più corrispondenti frasi di rischio.

La classificazione, oltre ad avere implicazioni dirette per

altre disposizioni legislative, ha implicazioni sull’etichettatura dei prodotti.

Frasi di rischio

indicano la natura dei rischi e sono rappresentate da una serie di cifre precedute dalla lettera “R”

Consigli di prudenza

indicano le precauzioni di sicurezza da adottare e sono rappresentate da una serie di cifre precedute dalla lettera

Classificazione, etichettatura

ed imballaggio.

(6)

AMMONIACA ANIDRA

NATURA DEI RISCHI:

R10 - Infiammabile

R23 - Tossico per inalazione T - Tossico

CONSIGLI DI PRUDENZA:

S7/9 - Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato S16 - Conservare lontano da fiamme o scintille - Non fumare S38 - In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto

NUMERO CAS: 7664-41-7 NUMERO CEE: 007-001-00-

DITTA:………...5

INDIRIZZO:……….

Nome

Responsabile immissione sul mercato Simboli e indicazioni di pericolo

Frasi indicanti rischi specifici

Frasi indicanti consigli di prudenza

Numero CE o quantità nominale contenuto

Etichettatura: informazioni obbligatorie

(7)

Scheda di sicurezza

Per ogni sostanza o preparato pericolosi, immessi sul mercato, il fabbricante, l'importatore o il distributore deve fornire gratuitamente al destinatario che è l’utilizzatore professionale della sostanza o del preparato, su supporto cartaceo o magnetico, una scheda informativa di sicurezza in occasione o anteriormente alla prima fornitura.

La scheda di sicurezza è obbligatoria ai sensi del Decreto del Ministero della Sanità del 4-04-1997, emanato in attuazione del D.Lgs. n. 52 del 3/02/1997.

Permette agli utilizzatori di prendere i necessari provvedimenti per la tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

Permette al datore di lavoro di determinare la presenza sul luogo di lavoro di qualsiasi agente chimico pericoloso e di valutare l’eventuale rischio alla salute e sicurezza dei lavoratori derivante dal loro uso.

(8)

1. Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa 2. Identificazione dei pericoli

3. Composizione/informazione sugli ingredienti 4. Interventi di primo soccorso

5. Misure antincendio

6. Provvedimenti in caso di dispersione accidentale 7. Manipolazione ed immagazzinamento

8. Protezione personale/controllo dell'esposizione 9. Proprietà fisiche e chimiche

10. Stabilità e reattività

11. Informazioni tossicologiche 12. Informazioni ecologiche

13. Osservazioni sullo smaltimento 14. Informazioni sul trasporto

15. Informazioni sulla normativa 16. Altre informazioni

Scheda di sicurezza:

(9)

Pittogrammi

ESEMPI DI SOSTANZE

(10)

ESEMPI DI SOSTANZE

Pittogrammi

(11)

Agenti cancerogeni e mutageni

• Sono definiti agenti cancerogeni le sostanze e i preparati che, per inalazione, ingestione o

assorbimento cutaneo, possono provocare il cancro o aumentarne la frequenza.

• Sono definiti agenti mutageni le sostanze e i preparati che, per inalazione, ingestione o

assorbimento cutaneo, possono produrre difetti

genetici ereditari o aumentarne la frequenza.

(12)

Sostanze TOSSICHE (T)

Sono sostanze che a seguito di ingestione o inalazione o assorbimento attraverso la pelle possono essere causa di gravi danni alla salute ed anche di morte. Molte sostanze sono tossiche, tuttavia l'entità dei loro effetti sull'organismo dipende fortemente da alcuni fattori :

1. natura della sostanza;

2. quantità introdotta nell'organismo;

3. intervallo di tempo di contatto con la sostanza.

(13)

SOSTANZE CORROSIVE (C)

Sono quelle che esercitano azione distruttiva sui tessuti vivi e sulle attrezzature: evitare assolutamente il contatto con la pelle, gli occhi e la bocca. Rientrano in questa categoria tutti gli acidi e gli alcali concentrati più comuni:

esempio H2SO4, HNO3, HCl, HF, HClO4, NaOH, KOH, LiOH, CaO, NH3,...

E' obbligatorio l'uso degli occhiali di protezione, e dei guanti. Se sono volatili usare la cappa aspirante.

Vanno conservate in recipienti chiusi e di materiale in ogni caso opportuno. Ad esempio NaOH si conserva in recipienti di plastica e non di vetro che viene intaccato.

Sostanze CORROSIVE (C)

(14)

Sostanze NOCIVE (Xn) e IRRITANTI (Xi)

SOSTANZE NOCIVE (Xn)

In seguito ad inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo provocano danni limitati. E' necessario seguire le prescrizioni riportate nelle etichette e seguire le indicazione date per l'uso delle sostanze corrosive.

SOSTANZE IRRITANTI (Xi)

Possono provocare reazioni infiammatorie ed allergiche in seguito a contatto con la pelle. E' necessario seguire le prescrizioni riportate nelle etichette e seguire le indicazione date per l'uso delle sostanze corrosive.

(15)

RISCHIO DA ESPOSIZIONE

AD AGENTI BIOLOGICI

(16)

Agente

Biologico

qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato,

coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare

infezioni, allergie o intossicazioni

Microrganismo

qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale

genetico

Coltura cellulare

il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da

organismi pluricellulari

DEFINIZIONI (art. 267)

(17)

Oltre a

• VIRUS

• BATTERI

• FUNGHI

• ENDOPARASSITI Anche:

• prodotti dei microrganismi

• prioni (agenti causali del morbo della “mucca pazza”)

• prodotti cellulari di origine vegetale o animale (peli, forfore animali, fibre tessili)

• artropodi (insetti, zecche, acari della polvere, ecc.)

Agenti biologici

(18)

Probabilità che gli agenti biologici, venuti a contatto con l’uomo, provochino l’evento dannoso

(infezione/allergia/intossicazione)

Tale PROBABILITA’ dipende:

A) dall’agente biologico

B) dall’organismo ospite (uomo) C) dalla loro interazione

D) dall’ambiente in cui avviene l’incontro

Rischi biologici

(19)

I. Contatto

 diretto (con persona malata)

 indiretto (con oggetti o strumenti contaminati) II. Inalazione di goccioline di grandi dimensioni (droplet):

Rosolia, Orecchioni, Influenza, SARS, infezioni da streptococco

III. Inalazione di goccioline di piccole dimensioni (via aerea o tramite droplet nuclei)

Morbillo, Varicella

IV. Ingestione accidentale

V. Vettori esterni (zanzare, zecche, altri artropodi) VI. Via parenterale (puntura d'ago accidentale, taglio)

Rischi biologici

Modalità di trasmissione

(20)

AZIONE INFETTIVA:

Virus (influenzali, parainfluenzali, adenovirus, ecc., …..) Batteri (S. aureus, Legionella spp., ….)

Funghi (Aspergillus fumigatus,…)

Parassiti (Acantamoeba, Naegleria fowleri,…) AZIONE ALLERGICA:

Batteri (Actinomyces., ….)

Funghi (Aspergillus spp., Penicillium spp.,…)

Artropodi (Dermatophagoides farinae, D. pteronyssinus,…) AZIONE TOSSICA

Prodotti e derivati dei microrganismi: endotossine, micotossine (Penicillium spp., Aspergillus versicolor, ecc.), 1-3 beta glucani (costituenti spore fungine)

Rischi biologici

Effetti sulla salute

(21)

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Disegno di N. Todaro

(22)

- Spazi di lavoro sufficientemente ampi

- Superfici lisce, di facile pulizia, impermeabili e resistenti - Efficace aerazione nei luoghi di lavoro chiusi

- Sistemi di condizionamento sottoposti a regolare manutenzione e pulizia - Microclima confortevole (T, UR, ricambi d’aria adeguati)

- Armadi separati per il vestiario civile e da lavoro - Docce, se il tipo di attività lo richiede

- Servizi igienici adeguati

- Evitare di mangiare, bere e fumare nei luoghi di lavoro

Regole generali

(23)

Polvere e sporco rappresentano un ottimo terreno di coltura.

N.B.: I disinfettanti NON sono agenti detergenti e ostacolano la rimozione dello sporco. Vanno usati solo dopo la pulizia.

Sanificazione: uso di detergenti per ridurre il numero di contaminanti batterici su oggetti e superfici. Una prima accurata detersione con acqua e detergente seguito da risciacquo è il sistema più semplice e valido

Disinfezione impedisce la proliferazione dei germi patogeni; non deve sostituire la sanificazione in quanto la presenza dello sporco sulle superfici protegge i microrganismi dal contatto diretto con il disinfettante, inattivandolo e rendendo inutile la procedura.

Rischi biologici

Pulizia

(24)

• sterilizzazione

• disinfezione

• disinfestazione (contro artropodi)

• derattizzazione Sterilizzazione

Uccide tutte le forme di microrganismi e le spore batteriche (120°C per almeno 20 minuti in autoclave)

Disinfezione

Controllo dei microrganismi patogeni su una superficie o in un dato ambiente (con disinfettanti chimici: alcoli, perossido di idrogeno, tensioattivi, fenoli, aldeidi)

Rischi biologici

Sistemi di controllo dei microrganismi

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