I s t i t u t o T e c n i c o S t a t a l e “ A l e s s a n d r o V o l t a ” Trieste
Relazione del laboratorio di __________________
Voto
Data dell'esperimento _______________
Relazione n°___
TITOLO Cognome____________
Nome_______________
Classe______________
Scopo
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Materiali
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Strumenti
__________________________________Portata: ___________Sensibilità:_______
__________________________________Portata: ___________Sensibilità:_______
__________________________________Portata: ___________Sensibilità:_______
Contenuti teorici
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Descrizione del metodo
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Schema e/o disegno (lasciare lo spazio sufficiente)
Tabella di raccolta dati (si possono aggiungere o togliere righe e colonne secondo necessità)
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Elaborazione dei dati e grafici (si possono aggiungere o togliere righe e colonne secondo necessità)
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Analisi dei risultati e conclusioni
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Modello condiviso tra tutti gli insegnanti di Chimica, Fisica, Scienze, modificabile in funzione dell'esperimento. Queste due ultime pagine si devono eliminare così come le note in rosso nello schema.
Indicazioni generali
Si consiglia caldamente di redigere la relazione entro i primi due/tre giorni dalla esecuzione dell'esperimento; in questo modo i ricordi sono più freschi e così si ha anche il tempo di chiarire eventuali dubbi con i compagni o (meglio) con gli insegnanti.
ISTRUZIONI PER L'UTILIZZO
Questo modello deve essere utilizzato per tutte le relazioni di laboratorio del Biennio.
A parte si possono allegare fogli di carta millimetrata e di carta quadrettata (per grafici e disegni).
La relazione può essere redatta a mano, seguendo lo schema proposto che deve essere rispettato nella sequenza oppure al PC, usando un programma di videoscrittura.
Non è ammesso stampare il modello e riempirlo a mano
Come già detto il modello è modificabile in funzione dell'esperimento svolto, aggiungendo o togliendo parti non necessarie, su indicazione dell'insegnante.
Non usare in nessun caso penne o caratteri a stampa di colore rosso
ISTRUZIONI PER LA CORRETTA COMPILAZIONE DI UNA RELAZIONE
Nella compilazione di una relazione bisogna seguire alcune regole fondamentali per evitare un "attrezzo da scavo" a te e solenni (nonché pericolose) arrabbiature al tuo insegnante.
1 DATA ED INTESTAZIONE Nell'intestazione, ovviamente, vanno inseriti anche il nome e la classe per evitare analisi grafologiche ed indagini anagrafiche da parte del tuo insegnante (non sempre accurate). La data che si deve indicare è quella del giorno in cui è stato effettuato l’esperimento.
2 TITOLO E PRINCIPIO TEORICO (SCOPO)Il titolo viene fornito di volta in volta dall'insegnante così come il principio teorico (di solito facilmente riassumibile in una riga) sul quale si basa la lezione pratica. Bisogna anche specificare a quale laboratorio si riferisce la relazione (Chimica, Fisica, Biologia o altro).
3 MATERIALI E STRUMENTI A questo punto saranno elencati (elenco puntato) i vari materiali ed i diversi strumenti utilizzati, in quest’ultimo caso assieme alle loro caratteristiche (portata, sensibilità ed eventuale numero identificativo).
Ricorda che ogni materiale, attrezzo o strumento ha un suo nome ben preciso (e solo quello!), non usare nomi di fantasia per descrivere qualche strumento o apparecchiatura (del tipo: qualcosa che vagamente assomigliava ad un tubo chiuso con un coso quadrato montato su una roba che girava...) ma solo la terminologia che ti è stata insegnata.
Ricorda che gli strumenti sono quelli che forniscono una qualche lettura all'operatore, ad eccezione dei bicchieri di chimica (beacker) troppo imprecisi per poter essere utilizzati come strumenti di misura anche se provvisti di una scala graduata.
Nella sezione materiali vanno inseriti anche i reagenti chimici usati, con le indicazioni delle frasi H e P.
4 METODOLOGIA E' la descrizione di quanto è stato effettuato in laboratorio. Usa il presente indicativo (uso, pongo...) oppure l'infinito (usare, porre...) ricordando che la metodologia serve a descrivere ad una qualsiasi altra persona che cosa si è fatto, come lo si è fatto e per quali ragioni, in modo che quest'ultima sia poi in grado di ripetere lo stesso esperimento ottenendo, più o meno, gli stessi risultati. Bisogna usare un linguaggio scorrevole (senza inserire parole astruse) e senza perdersi in descrizioni troppo minuziose e considerazioni inutili ai fini dell'esperimento (rischiando così di ritrovarsi con un appunto del tipo "prolisso"). Qualsiasi errore di grammatica, ortografia e sintassi viene considerato alla stessa stregua di un errore concettuale. In generale applica la regola delle tre C: COMPLETO, CORRETTO, CONCISO.
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5 DISEGNO DEGLI APPARECCHI In questa sezione saranno messi i disegni (solo se necessari) degli apparecchi usati durante lo svolgimento dell'esperimento. Per Biologia i disegni dei preparati vanno eseguiti a matita.
6 RACCOLTA DATI I dati ricavati da eventuali misure svolte durante la conduzione dell’esperimento proposto vanno posti in tabelle contenenti le indicazioni delle grandezze rilevate e delle relative unità di misura con i simboli appropriati.
Di solito le tabelle sono a sviluppo verticale e i dati raccolti devono essere separati dalle elaborazioni degli stessi.
7 ELABORAZIONE DEI DATI E GRAFICI Qui vengono posti i risultati di eventuali elaborazioni di dati fatti a mano o al computer e/o i grafici ottenuti dai dati precedentemente organizzati in tabelle. I calcoli vanno preceduti da un commento che ne indichi il percorso logico (perché si sono fatti?…) e devono essere esplicitati (ovvero devono essere riportate le formule e i calcoli effettuati).
Per quanto riguarda i grafici ricordati che:
1. Devono avere un TITOLO.
2. Devono essere su carta millimetrata (formato minimo UNI A5, circa mezzo foglio di quaderno maxi). La carta millimetrata si trova nelle cartolerie in formato UNI A4 oppure UNI A3, si può scaricare da internet e stampare (cercare “graph paper download” in un qualsiasi motore di ricerca, oppure stampare in proprio con un semplicissimo programma gratuito che si chiama “Graph Paper Printer”). Sul sito dell'Istituto, nella sezione downloads del prof. Zlatich, è disponibile una pagina di carta millimetrata pronta da stampare.
3. Devono essere eseguiti a matita o, al limite, con penna a tratto sottile, non al computer . Evitare, in ogni caso, l'accoppiata matita troppo tenera e mano troppo pesante.
4. Devono riportare tutte le unità di misura ed i simboli delle grandezze rappresentate.
5. Devono riportare tutti i dati presentati nella precedente tabella (quindi bisogna scegliere una scala adeguata).
6. Devono presentare una spaziatura uniforme tra le indicazioni numeriche presenti sugli assi.
7. Mantenere la stessa scala su tutto l'asse.
8. La scala deve essere di facile lettura: evitare di affollarla con una miriade di indicazioni e far coincidere i quadretti della carta millimetrata con valori pari a 1, 2, 5, 10 unità o relativi multipli e sottomultipli (Evitare, per esempio, 10 corrisponde a 3 quadretti).
9. Il grafico dovrebbe coprire quanto più possibile il foglio di carta millimetrata.
10. Non si devono riportare sugli assi i valori dei dati ma una scala degli stessi.
11. Non unire i punti riportati con una spezzata ma tracciare una interpolazione, anche “ad occhio”, o una retta di regressione (calcolata “a mano” o con appositi programmi).
12. Non è indispensabile far partire la scala dallo Zero ma conviene farla partire dal valore più basso (arrotondandolo al valore inferiore) e terminare con il valore più alto (arrotondandolo al valore superiore);
in questo caso riportare le dovute indicazioni sull’asse.
8 CONCLUSIONI A conclusione di questo lavoro bisognerebbe formulare delle considerazioni riguardo all'esperimento effettuato (verifica di una legge empirica, gli errori di misura, le semplificazioni fatte, ecc.) ed evitare conclusioni del tipo:"...mi è piaciuto moltissimo ma mi sono sporcato le mani... ". Rileggere lo scopo della relazione: le conclusioni dovrebbero rappresentarne la risposta. Le affermazioni fatte qui devono essere giustificate. Generalmente queste considerazioni rappresentano la parte più importante della relazione per quanto riguarda il voto che verrà assegnato.