• Semplificazione università (art. 19):
o Accesso alle scuole di specializzazione medica: si specifica che i titoli di studio utili ad ottenere fino a 7 punti per la graduatoria relativa all’accesso alle scuole di specializzazione non sono riconoscibili e computabili ai concorrenti già specializzati, ai candidati medici già assunti presso SSN o strutture private accreditate oltre che ai MMG (co. 5);
o Accreditamento dei corsi di studio: si riformano le procedure per l’accreditamento dei corsi di studio di cui al d.lgs. 19/2012 a partire dall’anno accademico 2022-23. In particolare, si prevede l’adozione di un regolamento per definire le modalità di accreditamento dei corsi di studio da istituire presso sedi universitarie già esistenti. Alla definizione di tale regolamento parteciperanno anche ANVUR, CUN, CRUI (co. 2).
o Mobilità interuniversitaria: si permette lo scambio tra più università di docenti, anche di qualifica diversa, con l’assenso delle università interessate e nei limiti delle relative facoltà assunzionali. Tali scambi rientrano nella quota del quinto dei posti disponibili per la chiamata a professore di ruolo di soggetti che non hanno prestato servizio in una università (co. 1, lett. c);
o Quota professori a chiamata: nell’ambito della norma sull’obbligo di vincolare risorse corrispondenti ad almeno un quinto dei posti disponibili di professore di ruolo alla chiamata di coloro che nell'ultimo triennio non hanno prestato servizio nell’università stessa, si specificano i casi di incompatibilità. Questi ultimi, infatti, non dovranno aver prestato servizio come professori ordinari, professori associati di ruolo, ricercatori a tempo indeterminato, ricercatori a tempo determinato di tipo A e di tipo B (co.1, lett. d);
o Durata assegni di ricerca: viene fornita la possibilità di conferire assegni di ricerca di durata inferiore a un anno – mantenendo il limite minimo di sei mesi – nei casi di progetti di ricerca che, per scadenza, non consentono di conferire assegni di durata annuale (co. 1, lett. e). o Assunzione ricercatori a tempo determinato:
▪ Si permette alle università in possesso delle necessarie risorse, di anticipare al primo anno del contratto RTDb, l’inquadramento a professore associato nel caso di esito positivo della valutazione (co. 1, lett. f).
▪ Viene specificato che ai ricercatori si applicano, in materia di congedo obbligatorio di maternità, le norme relative ai lavoratori iscritti alla gestione separata. Le università dovranno integrare l’indennità di maternità corrisposta dall’INPS fino alla concorrenza dell’intero importo del trattamento economico spettante. Infine, si permette alle ricercatrici di scegliere se il periodo di sospensione delle attività per maternità venga computato o meno nel periodo dei tre anni di RDTb ai fini dell’accesso al ruolo di professore associato (co. 1, lett. g)
• Agenzia Nazionale Ricerca (art. 19, co. 6): si modifica la composizione della commissione di valutazione dei candidati a direttore e al comitato direttivo dell’ANR. In particolare, la commissione sarà composta da cinque membri designati dal MUR, dal presidente del Consiglio direttivo dell'ANVUR, dal presidente dell'European Research Council, dal presidente dell'European Science Foundation e da un componente designato dal presidente della CRUI, d’intesa con il presidente della Consulta dei presidenti degli enti pubblici di ricerca. Viene dunque eliminato il riferimento al vicepresidente del Comitato di esperti per la politica della ricerca (CEPR).
