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Analisi Stocastica 2010/11 – Foglio di esercizi n. 7

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Academic year: 2021

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(1)

Analisi Stocastica 2010/11 – Foglio di esercizi n. 7

Esercizio 1. Sia B = {Bt}t≥0 un moto browniano reale e definiamo i processi X, Y ponendo Xt:= cos(Bt) e Yt := sin(Bt).

(a) Si mostri che i processi soddisfano le equazioni differenziali stocastiche





dXt = −YtdBt12Xtdt dYt = XtdBt12Ytdt X0 = 1 , Y0 = 0

.

(b) Si deduca che M = {Mt:= Xt+12Rt

0 Xsds}t≥0 è una martingala in L2.

(c) Introducendo il processo a valori complessi Zt:= eiBt = cos(Bt) + i sin(Bt), si ricavi dal punto (a) che Z soddisfa l’equazione

dZt = i ZtdBt 1 2Ztdt .

Si noti che questa equazione si può ottenere applicando la formula di Itô alla funzione complessa Φ(x) = eix.

Esercizio 2. Sia B = {Bt}t≥0 un moto browniano reale e siano a, b > 0 e ϑ ∈ R.

Introduciamo il processo X = {Xt}t≥0 definito da Xt = e12ϑ2t cos ϑ(Btb−a2 ) .

(a) Usando la formula di Itô, si dimostri che X è una martingala.

(b) Indicando con τ := inf{t ≥ 0 : Bt 6∈ (−a, b)} il tempo di uscita di B dall’intervallo (−a, b), si spieghi perché si ha Xτ = e12ϑ2τcos(ϑ(a+b2 )).

(c) (*) Si assuma che E(e12ϑ2τ) < ∞. Si mostri che si può applicare il teorema d’arresto a X e si deduca che

E(e12ϑ2τ) = cos(ϑ(a−b2 )) cos(ϑ(a+b2 )).

Esercizio 3 (Processo di Ornstein-Uhlenbeck). Dato un moto browniano reale B = {Bt}t≥0, introduciamo il processo stocastico V = {Vt}t≥0 definito da

Vt := e−bt



v0 + σ Z t

0

ebudBu

 , dove b, σ > 0 e v0 ∈ R.

(a) Si spieghi perché V è un processo di Itô.

[Sugg.: si esprima Vt= Φ(t, Xt) per un opportuno processo X.]

Ultima modifica: 3 marzo 2011.

(2)

2

(b) Si mostri che V risolve l’equazione differenziale stocastica (dVt = σ dBt − b Vtdt

V0 = v0 .

(c) Si mostri che E(Vt) = v0e−bt e Cov(Vs, Vt) = σ2b2 (e−b|t−s|− e−b(t+s)).

Si noti che l’integrale stocastico che compare nella definizione di Vt è una variabile gaussiana, per ogni t ≥ 0, perché l’integrando è deterministico (cf. foglio di esercizi n. 6). È anzi facile mostrare (esercizio per chi vuole) che V è un processo gaussiano.

(d) Sia U = {Ut}t≥0 il processo definito da Ut := e−bt



v0+ σ

√2b(Be2bt− B1)

 .

Si mostri che i processi U e V hanno la stessa legge (cioè le loro leggi finito-dimensionali coincidono).

Esercizio 4. Per il processo {Xt= exp((b − 12 σ2) t + σ Bt)}t≥0 (moto browniano geometrico), si determinino lim supt→∞Xt e lim inft→∞Xt in funzione di b e σ.

Soluzione 1. (a) È un’applicazione immediata della formula di Itô.

(b) Dato che X0 = 1, dal punto precedente (o direttamente dalla formula di Itô) si ha

Mt := Xt + Z t

0

Xsds = 1 − Z t

0

sin(Bs) dBs.

Sappiamo che l’integrale stocastico è una martingala locale, quindi anche {Mt}t≥0 lo è. Per concludere che è una martingala in L2, basta osservare che l’integrando è in M2, poiché E(Rt

0 sin(Bs)2ds) ≤Rt

0 ds = t < ∞.

(c) Segue direttamente dal punto (a).

Soluzione 2. (a) Ponendo Φ(t, x) := e12ϑ2t cos(ϑ(x − b−a2 )), possiamo scrivere Xt= Φ(t, Bt) e per la formula di Itô

dXt = ∂

∂tϕ(t, Bt) dt + ∂

∂xϕ(t, Bt) dBt + 1 2

2

∂x2ϕ(t, Bt) dt

= e12ϑ2t 1

2 cos ϑ Btb−a2  dt − ϑ sin ϑ Btb−a2  dBt

− 1

2 cos ϑ Btb−a2  dt



= −ϑ e12ϑ2t sin ϑ(Btb−a2 ) dBt,

(3)

3

da cui segue che il processo X è una martingala locale. Dato che E

 Z T 0

ϑ e12ϑ2t sin ϑ(Btb−a2 )

2dt



≤ ϑ Z T

0

e12ϑ2tdt = 2

ϑ e12ϑ2T − 1

< ∞ , per ogni T > 0, l’integrando è in M2 e dunque X è una martingala di quadrato integrabile (non solo una martingala locale).

(b) Per la continuità delle traiettorie del moto browniano, si ha che Bτ ∈ {−a, b}, quindi Bτb−a2 ∈ {−a+b2 ,a+b2 } e dato che il coseno è una funzione pari segue che Xτ = e12ϑ2τ cos ϑ(a+b2 ).

(c) Dato che X è una martingala e τ un tempo d’arresto, possiamo applicare il teorema d’arresto al tempo d’arresto limitato τ ∧ t, ottenendo

E(X0) = E(Xτ ∧t) . (0.1)

per ogni t ≥ 0. Si osservi che X0 = cos ϑ(b−a2 ), e ricordando il punto precedente si vede che la relazione cercata non è altro che E(X0) = E(Xτ).

Dato che τ < ∞ q.c., si ha limt→∞τ ∧ t = τ q.c., e quindi limt→∞Xτ ∧t = Xτ q.c.. Occorre dunque mostrare che è possibile passare al limite t → ∞ nella relazione (??). Questo segue dal teorema di convergenza dominata, perché

|Xτ ∧t| ≤ e12ϑ2(τ ∧t) ≤ e21ϑ2τ, per ogni t ≥ 0, e per ipotesi E(e12ϑ2τ) < ∞.

Soluzione 3. (a) Posto Xt := v0 + σRt

0 ebudBu e Φ(t, x) := e−btx, possiamo scrivere Vt= Φ(t, Xt). Dato che Φ è di classe C1,2, segue dalla formula di Itô che V è un processo di Itô.

(b) Basta applicare la formula di Itô a Φ(t, Xt), con le notazioni del punto precedente. In alternativa, si può applicare la formula di integrazione per parti stocastica ai processi di Itô Xt= v0+ σRt

0 ebudBu e Yt = e−bt. Dato che dXt = σ ebtdBt e dYt= −b e−btdt, si ha dhX, Y it = 0 e dunque

dVt = XtdYt + YtdXt + dhX, Y it = XtdYt + YtdXt

= −b e−bt



v0 + σ Z t

0

ebudBu



dt + e−btσ ebtdBt = −b Vtdt + σ dBt. Questo mostra che il processo V risolve l’equazione data, visto che V0 = v0. (c) Dato che l’integrale di Wiener ha media nulla, si ha E(Vt) = e−btv0. Usando

la proprietà di isometria si ottiene per s < t E(VtVs) = e−bte−bsv02 + σ2e−b(s+t)

Z s 0

e2budu = v20e−b(t+s) + σ2

2b e−b(t+s) e2bs− 1

= v02e−b(t+s) + σ2

2b e−b(t−s)− e−b(t+s) ,

per cui Cov(Vs, Vt) = E(VsVt) − E(Vs) E(Vt) = σ2b2 (e−b(t−s)− e−b(t+s)).

(4)

4

(d) Basta mostrare che i processi V0 = {Vt0 := Rt

0 ebudBu}t≥0 e U0 = {Ut0 :=

1

2b(Be2bt−B1)}t≥0hanno la stessa legge. Essendo entrambi processi gaussiani di media nulla, basta mostrare che le covarianze coincidono. Come già calcolato nel punto precedente, per s < t si ha

Cov(Vs0, Vt0) = E(Vs0Vt0) = Z s

0

e2budu = e2bs− 1 2b . Analogamente, per il processo U0 si ha per s < t

Cov(Us0, Ut0)

= 1

2b Cov(Be2bs, Be2bt) − Cov(B1, Be2bt) − Cov(Be2bs, B1) + Cov(B1, B1)

= 1

2b(e2bs− 1 − 1 + 1) = 1

2b(e2bs− 1) .

Soluzione 4. Per la legge dei grandi numeri per il moto browniano, si ha Bt/t → 0 q.c. per t → ∞, quindi per ogni ε > 0 esiste q.c. t0 = t0(ω) < ∞ tale che per ogni t ≥ t0 si ha |σBt/t| ≤ ε. Di conseguenza per t ≥ t0 si ha

exp



b − 1

2− ε

 t



≤ Xt ≤ exp



b − 1

2+ ε

 t

 .

È quindi chiaro che se (b −12σ2) > 0 si ha Xt→ +∞ q.c., mentre se (b −12σ2) < 0 si ha Xt → 0 q.c. (si osservi che Xt ≥ 0). Infine, se (b −12σ2) = 0 si ha Xt = eσ Bt. Ricordando che q.c. lim supt→∞Bt = +∞ e lim inft→∞Bt = −∞, segue che q.c.

lim supt→∞Xt= +∞ e lim inft→∞Xt= 0.

Riferimenti