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CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE

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Academic year: 2022

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CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE

PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

INTERVENTO

DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE, AVV. ANDREA MASCHERIN,

ALLA ASSEMBLEA GENERALE

DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

“Funzione, tempi e risorse della giurisdizione di legittimità”

Roma, Aula Magna presso la Corte Suprema di Cassazione, 25 giugno 2015

***

Signor Presidente della Repubblica, Autorità tutte,

Signori Magistrati,

nel ringraziare il primo presidente della Corte di Cassazione per l’ invito, porto a tutti il saluto dell’appena rinnovato Consiglio Nazionale Forense.

E’ con convinzione che metto a disposizione dei magistrati della Suprema Corte la piena disponibilità dell’Avvocatura italiana ad una fattiva collaborazione per spezzare quello che potremmo definire un

“assedio” di fascicoli, riguardanti sia il settore penale, che civile.

Come avvocati riteniamo che un Giudice messo nelle condizioni di operare senza affanno, sia la miglior garanzia per i cittadini e per l’Avvocatura stessa.

Siamo anche convinti che essere artefici di soluzioni che favoriscano il miglior funzionamento del processo sia una grande responsabilità, ma anche una straordinaria opportunità a cui non vogliamo sottrarci.

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Certo la visione dell’avvocato è quella dell’operatore di diritto che segue l’iter processuale dal primo all’ultimo grado e dunque una prima osservazione da farsi è l’importanza di avere sempre una visione complessiva nella risoluzione dei problemi, sarebbe probabilmente riduttivo e controproducente se “ciascun grado” del processo pensasse a sé, senza uno sguardo d’insieme.

“Le rinunce o limitazioni tecniche” che possono essere richieste agli avvocati devono infatti trovare equilibri compensativi nell’insieme delle fasi processuali.

Per parte propria l’avvocatura ha optato per un percorso formativo di eccellenza per l’acquisizione del titolo di patrocinatore di fronte alle Giurisdizioni Superiori, per un tanto è ora necessaria la frequentazione con profitto della Scuola per Cassazionisti, istituita dal Consiglio Nazionale Forense e prevista dal nuovo Ordinamento Professionale. Fra le materie centrali del corso vi è la tecnica di redazione degli atti.

A tal proposito viene alla mente, per il settore del civile, la problematica della sinteticità degli atti e del rapporto con l’istituto dell’autosufficienza del ricorso.

E’ di tutta evidenza che tanto più sarà semplice imboccare la via di atti sintetici e “qualificati”, quanto più vi corrisponderà la tranquillità di non incappare nello “spettro” della carenza di autosufficienza del ricorso.

Così come si può lavorare al perfezionamento del meccanismo di cui all’art. 380 bis c.p.c.

L’obiettivo deve essere anche quello di limitare il più possibile il ricorso a forme incerte di filtro, che rischiano di “minare” garanzie e certezze nell’accesso al Giudice di legittimità.

Quest’ultima considerazione vale anche per il settore del penale, a proposito del quale deve ritenersi vadano privilegiati percorsi che a monte puntino all’obiettivo del “diritto penale minimo”, dell’

inoffensività del reato, del ripensamento della obbligatorietà dell’azione penale, della depenalizzazione, piuttosto che correre il rischio di “comprimere” il diritto al giusto processo.

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Voglio peraltro concludere questo breve intervento per ricordare come chi opera nel settore della Giustizia, in realtà opera all’interno di uno dei principali indicatori di una Democrazia compiuta e di una Società avanzata.

Migliorare il settore della Giustizia vuol dire garantire a tutti la possibilità di accesso alla Giurisdizione, soprattutto ai più deboli, contribuendo così a costruire una Società sempre più equa e solidale.

Questo obiettivo non può conoscere divisioni tra Avvocati, Magistrati e Politica, e richiede assolutamente il reciproco ascolto e riconoscimento delle rispettive funzioni e professionalità.

Ringrazio per l’attenzione.

Avv. Andrea Mascherin

Roma – via del Governo Vecchio, 3 – tel. 0039.06.977488 – fax 0039.06.97748829 www.consiglionazionaleforense.it

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