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Conferenza finale della serie di corsi sul Dialogo giudiziario con Istituto Universitario Europeo R U E U I C S C S

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Academic year: 2022

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(1)

UFFICIO PER LA FORMAZIONE DECENTRATA

Fulvio Baldi, Fabrizio Di Marzio, Gianluigi Pratola, Luca Ramacci, Luigi Alessandro Scarano, Lucia Tria

Segreteria Organizzativa Ufficio del Massimario

dr. Renato Delfini

tel. 06.68832120/2146 – fax 06.6883411 e-mail: renato.delfini@giustizia.it

Per ricevere informazioni sulla programmazione 2014-2015 scrivere alla e-mail:

formazione.decentrata.cassazione@giustizia.it

Struttura territoriale di formazione decentrata di Roma Cassazione

C

ORTE

S

UPREMA DI

C

ASSAZIONE

S

CUOLA SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA

I

STITUTO

U

NIVERSITARIO

E

UROPEO

U

FFICIO DEI

R

EFERENTI PER LA FORMAZIONE DECENTRATA

Conferenza finale della serie di corsi sul Dialogo giudiziario con

Istituto Universitario Europeo

Roma, 8 maggio 2014 ore 9.30

Aula Magna della Corte di Cassazione

(2)

Oggetto:

Riflettere oggi sul principio di non discriminazione è quanto mai opportuno. Infatti, in momenti di crisi economica e anche politica (al livello nazionale, europeo e mondiale) come quella che stiamo vivendo ormai da anni, il problema delle discriminazioni – che purtroppo si può considerare connaturato allo svilupparsi di società variegate nella loro composizione – diventa ancora più acuto. E questo si sente anche da noi in Italia ove le cronache dei giornali sempre più frequentemente riportano episodi di violenza – fisica e/o verbale – motivati da spirito discriminatorio, di vario tipo.

Va detto, però, che la maggior parte degli atti antidiscriminatori non si traduce in fatti criminali e se questo può senz’altro essere considerato positivo, deve anche farci riflettere sul fatto che la maggior parte delle discriminazioni – quelle, cioè, che non varcano la soglia dei fatti penalmente rilevanti, ma non per questo sono “indolori” – restano “sommerse” perché la vittima, per le più svariate ragioni, non le denuncia.

Ciò accade di frequente anche nel caso della discriminazione basata sul genere, intesa come discriminazione delle donne rispetto agli uomini, che è quella da cui ha preso le mosse tutto il diritto antidiscriminatorio che oggi conosciamo. Infatti, il primo elemento di questo, ormai vasto, diritto è rappresentato dall’adozione nel 1979, in ambito ONU della CEDAW, cioè la Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination Against Women). A partire dalla suddetta Convenzione si è sviluppato, nel corso del tempo, anche in Europa, il diritto antidiscriminatorio, divenuto sempre più complesso, specialmente dal 2000 in poi.

Conseguentemente, anche i singoli Stati membri della UE, hanno introdotto nei rispettivi ordinamenti norme antidiscriminatorie molto specifiche, secondo un processo che trova riscontro anche nella Carta dei diritti fondamentali della UE

e nel TFUE. Tuttavia, per ottenere risultati davvero significativi è necessario diffondere una maggiore sensibilizzazione sul cambiamento del modo di affrontare – dentro e fuori il processo – le problematiche in materia discriminatoria.

E questo presuppone una più appropriata conoscenza ed utilizzazione gli strumenti giuridici a disposizione.

Metodologia –

In considerazione della finalità dell’incontro (di approfondimento sulla materia e di sollecitazione ad una riflessione condivisa), i relatori illustreranno i vari profili del tema, soffermandosi sui più recenti approdi interpretativi e sulle questioni controverse, anche al fine di favorire il successivo dibattito.

Destinatari −

Il seminario è destinato ai giudici ed ai sostituti procuratori generali della Suprema Corte, a tutti i magistrati di merito ed agli avvocati ed è aperto alla partecipazione dei docenti universitari, degli stagisti e di ogni altro interessato

PROGRAMMA ore 15.00

Presiede

G

IORGIO

S

ANTACROCE

PRIMO PRESIDENTE DELLA CORTE DI CASSAZIONE

Relatori

S

TEFANO

G

UIZZI

MAGISTRATO DI TRIBUNALE DESTINATO ALLA CORTE DI CASSAZIONE:

“La tutela antidiscriminatoria: il quadro costituzionale e normativo di riferimento”

D

ILETTA

T

EGA

PROFESSORE AGGREGATO DI DIRITTO COSTITUZIONALE PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA: “La non discriminazione nell’Unione europea e nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti”

E

LISABETTA

T

ARQUINI

GIUDICE DELLA SEZ.LAVORO TRIBUNALE DI PISA:

“Le discriminazioni in materia di lavoro:

la giurisprudenza nazionale tra tutele di diritto comune e fonti sovranazionali”

F

ABRIZIO

C

AFAGGI

PROFESSORE ORDINARIO DI DIRITTO PRIVATO

PRESSO L’UNIVERSITÀ DI TRENTO E DIRETTORE DEL CENTRO PER LA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA DELL’ISTITUTO UNIVERSITARIO EUROPEO :

“Il dialogo giudiziario a livello europeo in tema di non discriminazione: il manuale dell’Istituto universitario europeo”

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