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PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

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Academic year: 2022

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(1)

ASL DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Anno 2014

Adottato con Delibera n. 222 del 31.07.2014 Approvato con DGR X/2689 del 21.11.2014

Presentato:

• al Collegio di Direzione in data 24.02.2014 e in data 21.03.2014;

• al Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci in data 17.07.2014.

Condiviso:

• con le OOSS del Comparto e della Dirigenza in data 28.02.2014, in data 24.03.2014, in data 07.04.2014 e in data 23.07.2014;

• con le OOSS Territoriali in data 24.03.2014, in data 07.04.2014 e in data 23.07.2014.

Approvato:

• dal Collegio di Direzione in data 31.07.2014;

• dal Consiglio dei Sanitari in data 31.07.2014.

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"Le organizzazioni eccellenti non credono nell'eccellenza, ma solo nel miglioramento continuo e nel cambiamento costante”.

(Tom Peters, esperto di management)

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INDICE

PRESENTAZIONE ... 5

1 LINEE GENERALI DEL NUOVO PIANO DI ORGANIZZAZIONE ... 6

1.1 I PRINCIPI ... 7

2 I DIPARTIMENTI E LE LORO RELAZIONI ... 8

3 GLI ORGANI DELL’AZIENDA... 8

3.1 IL DIRETTORE GENERALE... 8

3.2 IL COLLEGIO SINDACALE ... 9

3.3 IL COLLEGIO DI DIREZIONE ... 9

4 LA DIREZIONE STRATEGICA AZIENDALE ... 10

4.1 IL DIRETTORE SANITARIO ... 10

4.2 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO ... 10

4.3 IL DIRETTORE SOCIALE ... 10

5 L’ORGANIZZAZIONE DELLA ASL ... 11

5.1 LE STRUTTURE DELLA DIREZIONE GENERALE ... 11

5.1.1 GLI ORGANISMI COLLEGIALI DELLA DIREZIONE GENERALE ... 12

5.1.1.1 Consiglio dei Sanitari ... 12

5.1.1.2 Comitato Unico di Garanzia ... 12

5.1.1.3 Nucleo di Valutazione delle Prestazioni ... 13

5.1.1.4 Comitato Valutazione Sinistri ... 13

5.1.1.5 Comitato di Gestione della Crisi ... 13

5.1.2 LE STRUTTURE OPERATIVE DELLA DIREZIONE GENERALE ... 13

5.1.2.1 U.O. Comunicazione Istituzionale e Relazioni con il Pubblico ... 14

5.1.2.2 U.O. Trasparenza, Anticorruzione e Performance ... 14

5.1.2.3 Servizio Gestione Operativa ... 15

5.1.2.4 Servizio Direzione del Presidio Corberi ... 17

5.1.2.5 DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE, ACQUISTO E CONTROLLO (PAC) INTEGRATO ... 18

5.1.2.5.1 Servizio di Epidemiologia ... 19

5.1.2.5.2 Servizio Negoziazione e Governo Prestazioni Sanitarie ... 20

5.1.2.5.3 Servizio Accreditamento e Controllo Erogatori Sanitari ... 21

5.1.2.6 DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE FUNZIONALE DELLE CURE PALLIATIVE... 22

5.1.2.7 Distretti Socio Sanitari ... 23

5.2 LE STRUTTURE DELLA DIREZIONE AMMINISTRATIVA ... 27

5.2.1 DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO ... 27

5.2.2 U.O. Governo Attività Amministrative ... 27

5.2.2.1 Servizio Contabilità e Finanza ... 28

5.2.2.2 Servizio Personale ... 29

5.2.2.3 Servizio Affari Generali e Legali... 30

5.2.2.4 Servizio Tecnico Patrimoniale... 31

5.3 LE STRUTTURE DELLA DIREZIONE SANITARIA ... 32

5.3.1 Servizio Medicina Legale e Risk Management ... 32

5.3.2 U.O. Gestione Professioni Sanitarie ... 33

5.3.3 U.O. Qualità ... 34

5.3.4 DIPARTIMENTO DELLE CURE PRIMARIE ... 34

5.3.4.1 Servizio Assistenza Sanitaria Primaria ... 36

5.3.4.2 Servizio Assistenza Farmaceutica ... 38

(4)

5.3.5 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO ... 39

5.3.5.1 U.O. Medicina Preventiva nelle Comunità e Medicina dello Sport ... 40

5.3.5.2 U.O. Igiene Edilizia ed Ambientale ... 40

5.3.5.3 Servizio Igiene e Sanità Pubblica ... 41

5.3.5.4 Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ... 42

5.3.5.5 Servizio Impiantistica e della Sicurezza ... 43

5.3.5.6 Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione ... 44

5.3.6 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO ... 45

5.3.6.1 Servizio di Integrazione Dipartimentale di Prevenzione Medico e di Prevenzione Veterinario ... 46

5.3.6.2 Servizio Sanità Animale ... 46

5.3.6.3 Servizio Igiene della Produzione, Trasformazione, Commercializzazione, Conservazione e Trasporto degli Alimenti di origine animale e loro derivati .... 47

5.3.6.4 Servizio Igiene Allevamenti e produzioni zootecniche ... 48

5.4 LE STRUTTURE DELLA DIREZIONE SOCIALE ... 49

5.4.1 Servizio Gestione Amministrativa della Direzione Sociale ... 52

5.4.2 Servizio Negoziazione Accreditamento e Controllo Strutture Socio Sanitarie .. 52

5.4.3 DIPARTIMENTO ATTIVITÀ SOCIO SANITARIE INTEGRATE (ASSI) ... 53

5.4.3.1 Servizio Famiglia ... 54

5.4.4 Servizio Disabilità ... 57

5.4.5 DIPARTIMENTO DIPENDENZE ... 59

5.4.5.1 Servizio Dipendenze ... 61

(5)

PRESENTAZIONE

Le novità introdotte in questo Piano di Organizzazione Aziendale sono finalizzate alla realizzazione di un nuovo modello organizzativo, ampiamente prefigurato nel documento di programmazione del 2013. L’evoluzione della società in cui viviamo e le problematiche sociali che emergono con forza non possono che incoraggiare il cambiamento organizzativo della nostra azienda. Da qui muove l’esigenza di integrazione dei processi, delle strutture, delle funzioni e del personale.

Gli elementi introdotti in questo POA sono tutti finalizzati al rafforzamento della governance di sistema, alla programmazione e alla gestione integrata delle risorse. La Gestione Operativa è la struttura competente a garantire programmazione e controllo in accordo con i dipartimenti aziendali, a cui spetta la pianificazione e la gestione delle attività. Il Distretto Socio Sanitario è il luogo fisico nel quale vengono erogate le prestazioni ai cittadini e dove ha più efficacia l’integrazione dell’organizzazione. E’ nei Distretti e nei servizi alla persona dove è necessario accrescere la qualità percepita, improntando gli interventi organizzativi per garantire le migliori condizioni di accesso e fruibilità delle prestazioni, in linea con le moderne società di servizi.

Nostro obiettivo è una organizzazione al passo con le innovazioni tecnologiche, nella quale la condivisione delle informazioni determina la realizzazione della rete dei servizi territoriali, in collaborazione con le aziende ospedaliere, le farmacie, i comuni e il terzo settore. Un esempio su tutti la realizzazione del fascicolo elettronico unico della fragilità, una cartella informatica condivisa fra comuni e ASL.

Il Libro Bianco, recentemente presentato da Regione Lombardia, nonché il dibattito che ha suscitato sono stati un importante stimolo a rivedere l’organizzazione dei processi produttivi e la modalità di erogazione dei servizi che, per la nostra ASL, consiste soprattutto nell’integrazione territoriale delle attività sanitarie e socio-sanitarie; si tratta di coordinare e integrare funzioni e competenze intorno al bisogno. Le buone pratiche che già caratterizzano la nostra azione sul territorio, diventano sistema, organizzazione e processi. La percezione del cittadino deve essere di una organizzazione costruita come “un abito su misura” e non viceversa, ovvero di una organizzazione costruita intorno a se stessa, alla quale l’utente finale non può fare altro che adattarsi.

Le competenze e l’esperienza dei professionisti che lavorano in ASL sono alla base dei buoni risultati, che da sempre caratterizzano la nostra azienda, e la percezione che i cittadini ne hanno è il “focus” attuale. Ridisegnare l’organizzazione, al fine di potenziare i servizi e l’efficienza riducendo allo stesso tempo i costi, costituisce la sfida che ci si pone, allo stesso tempo improrogabile ed ambiziosa.

L’obiettivo è ambizioso, ma è quello che i nostri utenti si aspettano da noi, dalla pubblica amministrazione in generale, ed è quello che ognuno di noi desidera.

Il Direttore Generale Matteo Stocco

(6)

1 LINEE GENERALI DEL NUOVO PIANO DI ORGANIZZAZIONE

Come anticipato nel Documento di Programmazione e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Socio Sanitari per l’esercizio 2014, si intende adottare un modello di organizzazione in grado di assicurare funzionamenti efficienti ed efficaci dei servizi resi a beneficio degli utenti e corrispondenti alle loro esigenze.

Il nuovo modello organizzativo della ASL Monza e Brianza si caratterizza per l’attribuzione di responsabilità su aree complessive di domanda o di risultato, quindi non più per singole discipline tecnico-specialistiche.

In questo modello il focus organizzativo si concentra soprattutto sulla domanda, da governare e soddisfare.

Il Distretto Socio Sanitario, in line alla Direzione Generale, è centro di responsabilità finale rispetto all’utenza.

Al Distretto è affidata l’integrazione dei processi, la messa in produzione delle attività e la gestione dei rapporti con il territorio.

La centralità dell’utente richiede l’impegno di sviluppare una risposta complessiva e integrata, attraverso un’appropriata organizzazione del Distretto stesso e una adeguata assegnazione delle risorse umane e materiali, finalizzata alla copertura di fabbisogni programmati a seguito di una puntuale e continua analisi.

Nel presente Piano di Organizzazione Aziendale le responsabilità gerarchiche, gestionali e funzionali sono declinate nel modo seguente.

La Direzione Strategica determina l’assegnazione delle risorse umane a tutte le strutture aziendali secondo criteri effettivi di fabbisogno correlato ai processi lavorativi e/o erogativi, assicurando nel contempo la più opportuna integrazione e trasversalità.

La determinazione del fabbisogno di personale scaturisce dai processi programmatori definiti dai Dipartimenti, in termini di obiettivi, volumi di attività e competenze tecnico professionali e dalla verifica dell’assorbimento di risorse umane, effettuata dal Servizio Gestione Operativa che rileva e monitora i volumi e gli effettivi carichi di lavoro.

Le risorse umane assegnate alle strutture organizzative dipendono gerarchicamente e funzionalmente dalle stesse.

La declinazione operativa del nuovo piano organizzativo, in coerenza con gli obiettivi fissati dal Documento di Programmazione e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Socio Sanitari dell’anno 2014, sarà oggetto di opportuni approfondimenti con le OOSS confederali, territoriali ed aziendali, come già indicato nel Documento stesso (cfr. paragrafo 1.2.1.4).

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La matrice risultante è illustrata nella figura seguente.

DIREZIONE GENERALE

DISTRETTI SOCIO SANITARI

DIREZIONE AMMINISTRATIVA DIREZIONE SANITARIA DIREZIONE SOCIALE

DIPARTIMENTI

SERVIZI

UNITÀ OPERATIVE

1.1 I PRINCIPI

La struttura organizzativa della ASL della Provincia di Monza e Brianza prevede un’articolazione in Dipartimenti, Distretti, Servizi e Unità Operative.

All’interno sono individuati Uffici e Settori non espressamente rappresentati negli organigrammi di seguito illustrati.

Il Dipartimento è un’articolazione organizzativa avente quale compito specifico la programmazione e il controllo di attività complesse omogenee tra loro per fini e/o metodo. Si tratta di una macro-struttura nella quale vengono fatte confluire più strutture, al fine di coordinare l’attività delle stesse per il conseguimento degli obiettivi aziendali e della ottimizzazione delle risorse umane e strumentali.

Il Distretto Socio Sanitario è la struttura organizzativa nella quale i servizi di assistenza primaria si integrano nel territorio con quelli specialistici, della sanità pubblica, della tutela della salute e della cura delle persone con i servizi sociali. Il Distretto Socio Sanitario rappresenta il luogo di riferimento per la salute del cittadino, il quale trova, al suo interno, in un unico punto di accesso aziendale, tutti i servizi della ASL.

Nel nuovo modello di Distretto viene effettuata l’integrazione delle funzioni aziendali.

Il Servizio è la struttura organizzativa complessa che aggrega attività omogenee riconducibili a prestazioni e processi gestiti.

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In alcuni casi è preposto al coordinamento di una o più Unità Operative (Strutture Semplici).

Sono considerate Strutture Complesse anche quei servizi a valenza aziendale, di forte rilevanza strategica, dotati di autonomia gestionale e/o tecnico professionale.

L’Unità Operativa è la struttura organizzativa semplice o a valenza dipartimentale, in ragione delle sua natura specifica.

Sono state individuate strutture semplici a valenza dipartimentale che, in un’ottica di supporto trasversale al processo produttivo vengono collocate gerarchicamente alle dipendenze del Direttore del Dipartimento oltre a strutture semplici all’interno di Servizi con attribuzione di ambiti di autonomia in un quadro di relazione gerarchica comunque definita.

Sono previste inoltre diverse tipologie di aggregazioni organizzate, Servizi o Unità Operative che sono poste in staff alle Direzioni Strategiche e alle Direzioni Dipartimentali.

2 I DIPARTIMENTI E LE LORO RELAZIONI

L’ASL della Provincia di Monza e Brianza segue i principi del modello organizzativo indicato dalla L.R. 33/2009 e ss.mm.ii. e dal PSSR 2010/2014, a titolo di sviluppo e consolidamento del modello sperimentato, in stretta applicazione di quello che è un principio cardine del sistema, vale a dire, il consolidamento della funzione ASL di programmazione, acquisto e controllo e il rafforzamento delle attività di prevenzione e vigilanza.

I Dipartimenti gestionali sotto elencati garantiscono, in maniera coordinata lo svolgimento delle attività amministrative, sanitarie e socio sanitarie tra di loro omogenee:

1. Dipartimento Amministrativo

2. Dipartimento di Programmazione, Acquisto e Controllo (PAC) Integrato;

3. Dipartimento di Prevenzione Medico;

4. Dipartimento di Prevenzione Veterinario;

5. Dipartimento delle Cure Primarie;

6. Dipartimento per le Attività Socio Sanitarie Integrate (ASSI);

7. Dipartimento Dipendenze.

Il Dipartimento funzionale interaziendale di Cure Palliative, di nuova istituzione, garantisce il coordinamento delle diverse articolazioni della rete locale di cure palliative sul territorio della ASL.

3 GLI ORGANI DELL’AZIENDA

Ai sensi e per gli effetti della vigente normativa nazionale e regionale gli organi della Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Monza e Brianza sono:

1. Direttore Generale;

2. Collegio Sindacale;

3. Collegio di Direzione.

3.1 IL DIRETTORE GENERALE

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Il Direttore Generale riveste le funzioni previste dal D.Lgs. 502/1992 e dalla L.R. 33/2009 e ss.mm.ii..

Fermo quanto sopra, è responsabile della gestione complessiva dell’ente e nomina i dirigenti delle Strutture operative dell’Azienda.

Al Direttore Generale fra l’altro compete in modo esemplificativo e non esaustivo:

1. il conferimento dell’incarico di Direttore Sanitario, Direttore Amministrativo e Direttore Sociale aziendali, con relativa definizione delle funzioni ad essi spettanti ad ogni conseguente effetto di competenza ruolo e responsabilità, con particolare riguardo alle decisioni che impegnano l’Azienda verso l’esterno;

2. la costituzione e contestuale insediamento del Collegio Sindacale;

3. la individuazione dei componenti e la supervisione del Collegio di Direzione;

4. l’adozione del Piano di Organizzazione Aziendale;

5. l’adozione dei regolamenti a rilevanza interna ed esterna tra cui quelli afferenti il funzionamento degli organismi collegiali e l’attività dei controlli interni;

6. l’adozione della dotazione organica aziendale e correlati piani assunzione;

7. l’adozione del bilancio economico di previsione annuale e pluriennale nonché del bilancio di esercizio nonché certificazioni trimestrali;

8. l’adozione degli atti programmatici e di qualunque altro piano e/o progetti con i quali sono definiti gli obiettivi e le priorità per la gestione dell’Azienda e sono assegnate le risorse umane, strumentali e finanziarie;

9. la definizione del Sistema di qualità aziendale e verifica di coerenza dei servizi.

3.2 IL COLLEGIO SINDACALE

Il Collegio Sindacale dura in carica tre anni ed è composto da cinque membri, di cui due designati dal Consiglio Regionale, uno dalla Conferenza dei Sindaci e gli altri due rispettivamente dal Ministro della Salute e dal Ministero dell’economia e delle finanze. Il Collegio verifica la regolarità amministrativa e contabile, vigila sulla gestione economica, finanziaria e patrimoniale ed esamina ed esprime le proprie valutazioni sul bilancio di esercizio.

Il Collegio Sindacale:

1. verifica l'amministrazione dell'Azienda sotto il profilo economico;

2. vigila sull'osservanza della legge;

3. accerta la regolare tenuta della contabilità e la conformità del bilancio alle risultanze dei libri e delle scritture contabili, ed effettua periodicamente verifiche di cassa;

4. riferisce almeno trimestralmente alla regione, anche su richiesta di quest'ultima, sui risultati del riscontro eseguito, denunciando immediatamente i fatti se vi è fondato sospetto di gravi irregolarità; trasmette periodicamente, e comunque con cadenza almeno semestrale, una propria relazione sull'andamento dell'attività dell'ASL alla Conferenza dei Sindaci.

3.3 IL COLLEGIO DI DIREZIONE

Il Collegio di Direzione è un organo aziendale che concorre al governo delle attività cliniche, partecipa alla pianificazione delle attività, incluse la ricerca, la didattica, i programmi di formazione e le soluzioni organizzative per l’attuazione dell’attività libero-professionale intramuraria. Partecipa altresì alla valutazione interna dei risultati conseguiti in relazione agli

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obiettivi prefissati ed è consultato obbligatoriamente dal Direttore Generale su tutte le questioni attinenti al governo delle attività cliniche.

La composizione del Collegio di Direzione è definita dalla Regione in modo da garantire la partecipazione di tutte le figure professionali presenti nell’Azienda.

La Regione disciplina, altresì, le competenze, i criteri di funzionamento e le relazioni con gli altri organi aziendali.

4 LA DIREZIONE STRATEGICA AZIENDALE

Il Direttore Generale, al fine di adottare gli atti programmatici di propria competenza, è coadiuvato nell’esercizio delle proprie funzioni dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore Sociale, i quali compongono insieme al Direttore Generale la Direzione Strategica aziendale.

4.1 IL DIRETTORE SANITARIO

Il Direttore Sanitario svolge le funzioni di cui al D.Lgs. 502/1992 e ss.mm.ii. ed alla L.R.

33/2009 e ss.mm.ii.

È nominato dal Direttore Generale e dirige, a livello strategico, i servizi sanitari ai fini tecnico- organizzativi ed igienico sanitari, fornisce parere obbligatorio al Direttore Generale sugli atti relativi alle materie di competenza, svolge attività di indirizzo, coordinamento, supporto, verifica nei confronti dei responsabili dei servizi sanitari e promuove l’integrazione dei servizi stessi.

Presiede il Consiglio dei Sanitari.

Attraverso il Medico Competente assicura la sorveglianza sanitaria sul personale dipendente.

Promuove il governo clinico dei percorsi di diagnosi e cura degli assistiti con particolare riferimento all’efficacia ed alla appropriatezza delle prestazioni sanitarie, raccordando tra loro le articolazioni organizzative aziendali che erogano e/o acquistano prestazioni sanitarie.

4.2 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO

Il Direttore Amministrativo svolge le funzioni assegnate dalla normativa vigente di cui al D.Lgs. 502/1992 e ss.mm.ii. e dalla L.R. 33/2009 e ss.mm.ii. . E’ nominato dal Direttore Generale e dirige, a livello strategico, i servizi amministrativi dell’Azienda ai fini tecnico- organizzativi e fornisce parere obbligatorio al Direttore Generale sugli atti relativi alle materie di competenza. Esercita altresì le altre funzioni attribuitegli dal Direttore Generale.

Svolge attività di indirizzo, coordinamento, supporto, verifica nei confronti dei responsabili dei servizi amministrativi e promuove l’integrazione dei servizi stessi.

Assiste gli organismi aziendali: Collegio Sindacale, Nucleo di Valutazione delle Prestazioni, Organismo di Vigilanza Codice Etico Comportamentale, Comitato di Gestione della Crisi .

4.3 IL DIRETTORE SOCIALE

Il Direttore Sociale è nominato dal Direttore Generale e assume la direzione ed il coordinamento delle funzioni e delle attività socio-assistenziali di rilievo sanitario attribuite alla ASL.

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Il Direttore Sociale secondo la L.R. 33/2009 e ss.mm.ii. coadiuva il Direttore Generale, unitamente agli altri Direttori aziendali, nel perseguimento della mission aziendale e nella definizione delle strategie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di salute. Elabora i programmi e le linee di attività per l’organizzazione e lo sviluppo dei servizi socio-sanitari integrati in continuo collegamento e confronto con i rappresentanti degli Enti Locali. Dirige e coordina le attività assegnate alla ASL e formula al Direttore Amministrativo le proposte per la gestione delle risorse assegnate all’Azienda per l’area socio sanitaria.

È responsabile, per l’Azienda Sanitaria Locale in accordo con gli Enti Locali, del coordinamento del processo di definizione della pianificazione distrettuale prevista dalla L.

328/2000 e ss.mm.ii..

Sovrintende agli adempimenti previsti dalla L.R. 3/2008 e ss.mm.ii..

5 L’ORGANIZZAZIONE DELLA ASL

La struttura organizzativa disegnata con il presente documento considera i principi e le linee generali tracciate nei paragrafi precedenti.

La struttura organizzativa:

1. è di tipo a matrice. Per sviluppare il più possibile l’integrazione si sono raggruppati i diversi Servizi dell’Azienda, per aree omogenee, nei Dipartimenti;

2. prevede che le sinergie tra i diversi Dipartimenti della ASL si realizzino nel Collegio di Direzione;

3. è disegnata in modo da rendere immediatamente evidente l’orientamento della stessa verso il governo della domanda, la programmazione dell’offerta, gli acquisti di prestazioni e di servizi ed il controllo delle attività sanitarie e socio sanitarie erogate sull’ambito territoriale di riferimento.

5.1 LE STRUTTURE DELLA DIREZIONE GENERALE

Il Direttore Generale per le sue attività è supportato da Organismi Collegiali e da Strutture Organizzative.

Gli Organismi Collegiali sono:

1. Consiglio dei Sanitari;

2. Comitato Unico di Garanzia;

3. Nucleo di Valutazione delle Prestazioni;

4. Comitato Valutazione sinistri;

5. Comitato di Gestione della Crisi.

Le articolazioni organizzative si distinguono per il loro rapporto con la Direzione Generale in:

strutture in staff e strutture in line.

Le strutture in staff sono:

1. U.O. Comunicazione Istituzionale e Relazioni con il Pubblico;

2. U.O. Trasparenza, Anticorruzione e Performance;

3. Servizio Gestione Operativa;

4. Servizio Direzione Presidio Corberi 5. Dipartimento PAC Integrato

6. Dipartimento interaziendale funzionale delle Cure Palliative

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Le strutture in line sono:

1. Distretti Socio Sanitari

In staff al Direttore Generale è assegnata anche la funzione del servizio di Prevenzione e Protezione Interna.

Il Direttore Generale nomina il Responsabile a cui attribuire le funzioni del Servizio Prevenzione e Protezione Interna (RSPP) con il compito di governare il sistema relativo alla sicurezza ed alla tutela della salute dei lavoratori dell’Azienda. Le funzioni e i compiti attribuiti al RSPP sono quelli previsti dal D. Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii., in particolare:

1. gestire i rapporti con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza;

2. supportare la Direzione Generale nella definizione del documento di valutazione dei rischi;

3. proporre alla Direzione Generale il piano delle azioni di miglioramento e degli interventi per il contenimento dei rischi e l’adeguamento delle Strutture;

4. definire i protocolli di gestione dei rischi;

5. formulare pareri in merito alla sicurezza e all’igiene nei luoghi di lavoro dell’Azienda;

6. definire i piani, le misure e le squadre di emergenza;

7. provvedere, in collaborazione con il Servizio Personale, alla definizione dei piani di formazione del personale sulle materie di propria competenza.

5.1.1 GLI ORGANISMI COLLEGIALI DELLA DIREZIONE GENERALE

5.1.1.1 Consiglio dei Sanitari

Il Consiglio dei Sanitari svolge le funzioni e i compiti attribuiti dalla vigente legislazione nazionale e regionale, con particolare riferimento alla L.R. della Lombardia n. 33/2009 e successive modifiche e integrazioni. L’ASL di Monza e Brianza ha provveduto a costituire il Consiglio dei Sanitari a seguito delle operazioni elettorali e di designazione dei componenti così come previsto e disciplinato dalla citata normativa regionale.

Rimangono attuali, come disciplinati dalla normativa vigente, il ruolo e l’attività del Consiglio dei Sanitari quale supporto alle decisioni strategiche della Direzione Sanitaria, per l’espressione di pareri obbligatori relativi alle scelte di natura tecnico-sanitaria ed economica - anche sotto il profilo organizzativo e degli investimenti ad esse attinenti – e sulle attività di assistenza sanitaria.

5.1.1.2 Comitato Unico di Garanzia

Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni fonde in un solo organismo le competenze del Comitato per le pari opportunità e del comitato paritetico sul fenomeno del mobbing.

Il CUG, quindi, assicura, nell’ambito del lavoro pubblico parità e pari opportunità di genere, favorisce l’ottimizzazione della produttività migliorando l’efficienza delle prestazioni lavorative anche attraverso la realizzazione di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dai principi di pari opportunità e di benessere organizzativo di contrasto a qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica.

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5.1.1.3 Nucleo di Valutazione delle Prestazioni

Il Nucleo di valutazione delle prestazioni è preposto alla verifica dello stato di avanzamento degli obiettivi aziendali e alla conseguente valutazione della performance organizzativa e individuale della Dirigenza, del personale del comparto e della medicina convenzionata.

Svolge tutte le altre funzioni attribuite dalla normativa nazionale e regionale in tema di trasparenza e anticorruzione.

5.1.1.4 Comitato Valutazione Sinistri

Il Comitato Valutazione Sinistri è un organismo multidisciplinare che opera all’interno del coordinamento aziendale delle attività di gestione del rischio che si occupa in particolare della gestione dei sinistri e delle richieste risarcitorie anche secondo istruttorie e percorsi stragiudiziali.

5.1.1.5 Comitato di Gestione della Crisi

Il Comitato di Gestione della Crisi è un organismo deputato alla vigilanza e al controllo sulla regolare gestione, conservazione, fruibilità dell’informazione digitalizzata.

Le principali funzioni del Comitato sono:

• definizione ed approvazione del piano di continuità operativa;

• valutazione delle situazioni di emergenza e dichiarazione dello stato di crisi;

• avvio delle attività di recupero e controllo del loro svolgimento;

• rapporti con l’esterno e comunicazioni ai dipendenti;

• attivazione del processo di rientro che deve essere attuato dai specifici gruppi operativi, ma deve essere continuamente monitorato dal Comitato, per assicurare la verifica dello stato di avanzamento complessivo e risolvere i casi dubbi. Infatti, per loro natura le operazioni di rientro, per quanto dettagliate, possono presentare imprevisti o azioni che coinvolgono altre persone e hanno impatto su molteplici attività. In tutti questi casi il Comitato deve acquisire tutti gli elementi utili a condurre alla soluzione del problema;

• avvio delle attività di rientro alle condizioni normali e controllo del loro svolgimento;

• dichiarazione di rientro;

• gestione di tutte le situazioni non contemplate;

• gestione dei rapporti interni e risoluzione dei conflitti di competenza (la gestione dei rapporti interni è di primaria importanza; in situazione d’emergenza, caratterizzata da incertezze, difficoltà di comunicazione, stress, nervosismo e stanchezza, il personale si trova a operare nelle peggiori condizioni, quando invece è indispensabile il massimo contributo. E’ necessario pianificare un’attenta, precisa ed essenziale informazione per consentire a tutti di lavorare con efficacia e serenità);

• promozione e coordinamento delle attività di formazione e sensibilizzazione sul tema della continuità.

5.1.2 LE STRUTTURE OPERATIVE DELLA DIREZIONE GENERALE

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5.1.2.1 U.O. Comunicazione Istituzionale e Relazioni con il Pubblico

L’U.O. Comunicazione Istituzionale e Relazioni con il Pubblico è Struttura Semplice che, in attuazione alla L. 150/2000, governa la comunicazione istituzionale e collabora con le strutture aziendali in merito ad iniziative di comunicazione esterna rivolte alla collettività e ad altri Enti.

Coordina le relazioni con il pubblico verificando l’istruttoria e la conclusione di segnalazioni e reclami presentate da cittadini utenti all’Azienda.

Cura la predisposizione, l’aggiornamento e la diffusione della Carta dei Servizi, del sito e di tutti gli organi di informazione aziendale.

Promuove le iniziative a sostegno dell’immagine aziendale.

Governa e promuove la comunicazione interna attraverso strumenti e tecnologie adeguate.

È supportata nelle politiche di comunicazione e informazione dell’Azienda, dagli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP), istituiti a livello distrettuale.

5.1.2.2 U.O. Trasparenza, Anticorruzione e Performance

L’Unità Operativa è Struttura Semplice e costituisce l’articolazione aziendale in materia di anticorruzione e trasparenza, nonché di valutazione della performance organizzativa.

Nelle disposizioni normative (L. 190/2012) riguardante la valutazione, la trasparenza, la prevenzione e la repressione della corruzione e l'illegalità nella pubblica amministrazione, si prevede tra l’altro l’individuazione di un Responsabile aziendale.

Al Responsabile dell’U.O. è assegnata la responsabilità della prevenzione della corruzione.

Ad esso competono:

1. adozione ed aggiornamento, d’intesa con la Direzione aziendale, del piano triennale di prevenzione della corruzione, curandone la trasmissione al Dipartimento della Funzione Pubblica;

2. individuazione di attività a rischio di corruzione;

3. definizione delle procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione;

4. verifica di efficacia dell’attuazione del piano e della sua idoneità, nonché modifica dello stesso piano, quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni ovvero quando intervengono mutamenti nell'organizzazione o nell'attività dell'ASL;

5. verifica, d'intesa con i Direttori, dell'effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione;

6. individuazione del personale da inserire nei programmi di formazione;

7. adozione di azioni e misure riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte dell’ASL;

8. svolgimento dell’attività di controllo sull'adempimento degli obblighi di pubblicazione, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate, nonché segnalando agli Organi e agli Organismi i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione;

9. controllo e regolare attuazione dell'accesso civico, sulla base di quanto stabilito dalla norma;

10. presidio del sistema di misurazione e valutazione della performance dell’ASL, con lo scopo di assicurare elevati standard qualitativi ed economici e di favorire il miglioramento continuo della qualità del servizio offerto, tramite la valorizzazione del contributo che ciascuno, sia che si tratti di unità operativa o di singolo individuo, apporta attraverso la

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propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi dell’Azienda e alla soddisfazione dei bisogni di salute per i quali la stessa è costituita;

11. cura, nell’ambito dei risultati gestionali e di quanto stabilito dall’Azienda con il piano di valutazione delle performance, delle verifiche periodiche degli obiettivi di performance organizzativa assegnati, dei risultati conseguiti e della misurazione finale degli scostamenti tra obiettivi e risultati, in raccordo con l’U.O. Programmazione e Controllo di Gestione e il Servizio Personale, nonché elaborazione della relazione a consuntivo.

5.1.2.3 Servizio Gestione Operativa

La Struttura Complessa Gestione Operativa interviene attivamente per:

• progettare i processi organizzativi aziendali, al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse e sviluppare analisi di fattibilità;

• contribuire al miglioramento continuo dei processi organizzativi e ottimizzare il sistema produttivo, anche monitorando i carichi di lavoro del personale;

• ottimizzare la gestione dei flussi degli assistiti all’interno delle strutture produttive, intese sia come singoli servizi che sedi fisiche (logistica del paziente);

L’ambito di azione del Servizio Gestione Operativa riguarda tutti i processi produttivi aziendali. Ad esso sono attribuite le seguenti funzioni:

1. supportare la Direzione Strategica nel prendere le decisioni che riguardano gli obiettivi organizzativi complessivi, che si caratterizzano per un maggiore respiro strategico e temporale;

2. identificare le opportunità di miglioramento dei processi esistenti e la definizione di un modello obiettivo a tendere, con l’esplicitazione e l’integrazione di tutte le strutture aziendali coinvolte;

3. realizzare attività di confronto e benchmarking tra i diversi Distretti socio sanitari e con servizi analoghi di altre ASL, al fine di fornire una panoramica delle esperienze più significative sui temi in analisi;

4. supportare la standardizzazione dei processi, identificando il migliore modello logistico organizzativo e supportandone l’implementazione nei vari Distretti socio sanitari;

5. massimizzare l’efficacia e l’efficienza dei diversi Servizi aziendali, analizzando i carichi di lavoro del personale;

6. supportare le realizzazione di progetti che migliorano la capacità di accesso degli assistiti ai diversi Servizi aziendali e la gestione dei flussi degli stessi all’interno delle diverse strutture aziendali, passando dal concetto di “Unità Operativa autoreferenziale”

all’ottimizzazione dei flussi, modellando il layout fisico dei servizi sulla base dei percorsi più corretti per gli assistiti;

7. supportare l’Azienda nella realizzazione del “Cruscotto Gestionale”, ovvero lo strumento software indispensabile per l’elaborazione dei dati di produzione, per governare il processo di cambiamento, e la loro diffusione a tutti gli attori coinvolti nel cambiamento;

8. supportare la Direzione nella definizione delle politiche di acquisto di beni e servizi e successivo coordinamento con altre aziende sanitarie nell’ambito dei processi di acquisto aggregati;

9. supportare i Servizi richiedenti nella gestione dei processi di analisi dei fabbisogni, effettuando le opportune indagini di mercato, proponendo alla Direzione aziendale e agli utilizzatori eventuali possibili soluzioni e le varie alternative perseguibili.

La Struttura Complessa Gestione Operativa comprende le Strutture Semplici U.O.

Programmazione e Controllo di Gestione, U.O. Osservatorio Costi e Acquisti e U.O. Sistemi

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Informativo ed Informatico, coordinandone le attività e gestendo le problematiche comuni e trasversali.

5.1.2.3.1 U.O. Programmazione e Controllo di Gestione

L’U.O. Programmazione e Controllo di Gestione è Struttura Semplice e presiede le seguenti funzioni aziendali:

1. gestire la contabilità analitica integrata con la contabilità economico-patrimoniale:

predisposizione e gestione del piano dei centri, costruzione dei criteri di imputazione dei costi e dei ricavi ai centri attraverso la stesura di specifici manuali da utilizzarsi da parte dei Responsabili liquidatori delle fatture, diffusione mensile dei report che rilevano costi e ricavi per centro di responsabilità e supporto ai Responsabili per l’analisi dei dati economici;

2. supportare la Direzione Strategica nel processo di budget aziendale sia in termini di definizione, in collaborazione con il Servizio Contabilità e Finanza, che di controllo periodico dello stesso attraverso la reportistica che è messa a disposizione per ogni CDR;

3. implementare e presidiare il sistema dei flussi del controllo di gestione con la Regione in coerenza con le disposizioni contenute nelle linee guida regionali e in collaborazione con il Servizio Contabilità e Finanza;

4. rilevare e controllare, dal punto di vista economico, i fondi vincolati e loro imputazione al corrispondente centro di contabilità analitica sia in termini di costo che di ricavo;

5. elaborare il processo di reporting;

6. standardizzare i processi soprattutto con particolare riferimento alle fasi di raccolta dei dati, la loro elaborazione e la loro verifica e disponibilità dei fruitori finali;

7. provvedere al raccordo funzionale con il Servizio Personale per la redazione della relazione al conto annuale;

8. aggiornare gli elementi di trasparenza amministrativa, per la parte di competenza;

9. monitorare l’attività libero professionale intra-moenia 10. gestire il parco automezzi dell’Azienda;

11. gestire la cassa economale.

5.1.2.3.2 U.O. Osservatorio Costi e Acquisti

L’U.O. Osservatorio Costi e Acquisti è Struttura Semplice cui sono attribuite le seguenti funzioni:

1. analisi del sistema degli osservatori, della produzione e diffusione delle informazioni relative a servizi, gare, prezzi e tecnologie;

2. coordinamento degli acquisti con aziende e consorzi in armonia con la programmazione regionale;

3. pianificazione delle attività di acquisto attraverso gare aggregate, o modalità indipendenti;

4. gestione delle procedure di acquisto di beni e servizi per l’Azienda, valutando la migliore soluzione tra percorsi tradizionali o di e-procurement, sulla base degli elementi tecnici richiesti nei capitolati di gara, predisposti dalle varie strutture aziendali in base alle loro specifiche competenze tecniche;

5. predisposizione degli elaborati di gara e successiva pubblicazione;

6. gestione delle procedure di gara sino all’aggiudicazione definitiva;

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7. inserimento dati informativi concernenti le procedure di gara negli “osservatori regionali”

e nell’ ”osservatorio dei contratti pubblici”;

8. predisposizione dei contratti;

9. consulenza alle altre strutture dell’Ente in ordine alle fasi esecutive del contratto;

10. controllo della corretta esecuzione dei contratti gestiti direttamente per i servizi esternalizzati;

11. gestione del magazzino economale e della logistica distributiva dei beni e prodotti in giacenza;

12. gestione, per i beni di competenza, del percorso di autorizzazione e acquisizione dei cespiti aziendali.

5.1.2.3.3 U.O. Sistemi Informativo ed Informatico

La Struttura Semplice Sistemi Informativo ed Informatico presiede le seguenti funzioni aziendali:

1. definire la struttura architettonica del sistema informativo aziendale, la rete delle postazioni di lavoro e il rispettivo hardware e software in rapporto alle esigenze di sviluppo delle attività aziendali;

2. assicurare l’adeguamento del sistema informativo aziendale alle caratteristiche del CRS SISS, implementandone l’avvio in rapporto agli indirizzi dei competenti uffici regionali verso i centri di responsabilità aziendali coinvolti;

3. supportare le Strutture dell’Azienda nella progettazione e realizzazione di soluzioni informatiche per il trattamento dei dati di competenza;

4. garantire la manutenzione e l’aggiornamento, anche attraverso aziende esterne, dei sistemi di hardware e software presenti in Azienda;

5. assicurare l’accessibilità e l’utilizzo delle banche dati relative agli eventi sanitari e alle prestazioni in generale usufruite dagli assistiti;

6. curare la gestione informatica del sito web aziendale e degli strumenti informatici ed informativi, secondo criteri di accessibilità e fruibilità.

5.1.2.4 Servizio Direzione del Presidio Corberi

Trattasi di Struttura Complessa che gestisce il complesso delle attività del Presidio Corberi.

Afferiscono a questa struttura organizzativa tutte le risorse che assicurano tali attività.

A questa struttura complessa sono attribuite le seguenti funzioni:

1. assicura tutte le funzioni gestionali affidate e cura l’organizzazione ai fini dell’offerta dei servizi, oltre la sicurezza e la tutela della salute del personale;

2. opera sulla base degli indirizzi stabiliti dalla Direzione Generale e concorre al raggiungimento degli obiettivi aziendali;

3. assicura la rendicontazione di dati di attività in tempi e modi coerenti con flussi informativi applicabili alla struttura o ritenuti necessari da parte della Direzione Strategica;

4. propone e contribuisce alla realizzazione di iniziative di formazione e aggiornamento, collaborando con l’U.O. Sviluppo e Formazione Risorse Umane;

5. collabora alla promozione e alla verifica della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate, sulla base di indicatori concordati con la Direzione Generale;

6. garantisce, d’intesa con la Direzione Generale, la corretta allocazione delle risorse umane, tecniche e strumentali, verso il raggiungimento degli obiettivi aziendali assegnati;

7. adotta le misure opportune per prevenire e rimuovere i disservizi.

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La Struttura Complessa Servizio Direzione del Presidio Corberi comprende le Strutture Semplici:

1. U.O. Gestione Attività Amministrative;

2. U.O. Gestione Attività Sanitarie;

3. U.O. Gestione Attività Socio Sanitarie.

5.1.2.4.1 U.O. Gestione Attività Amministrative

L’Unità Operativa è Struttura Semplice, cui sono assegnate funzioni di supporto e vicarianza, gestisce le attività di competenza tecnico amministrativa del Presidio Corberi orientandole alla ricerca di soluzioni efficaci ed all’ottimizzazione di costi per beni e servizi.

5.1.3.1.2 U.O. Gestione Attività Sanitarie

L’Unità Operativa è Struttura Semplice, cui sono assegnate funzioni di supporto e vicarianza nell’ambito delle competenze di insieme attribuite alla Struttura Complessa, gestisce ed assicura le prestazioni riconducibili alle attività sanitarie ed assistenziali ambulatoriali, diurne e residenziali del Presidio Corberi.

5.1.2.4.2 U.O. Gestione Attività Socio Sanitarie

L’Unità Operativa è Struttura Semplice, cui sono assegnate funzioni di supporto e vicarianza nell’ambito delle competenze complessive attribuite alla Struttura Complessa, gestisce le attività socio sanitarie ambulatoriali, diurne e residenziali, le attività psicologiche, educative, socio riabilitative e di risocializzazione degli utenti del Presidio Corberi e le attività di sostegno ai familiari degli ospiti.

5.1.2.5 DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE, ACQUISTO E CONTROLLO (PAC) INTEGRATO

Il Dipartimento PAC Integrato raccorda funzionalmente il Servizio Negoziazione, Accreditamento e Controllo Strutture socio sanitarie della Direzione Sociale con le altre strutture ad esso afferenti per assicurare tutte le necessarie interconnessioni in relazione al raggiungimento degli obiettivi di interesse aziendale.

Il Direttore del Dipartimento PAC Integrato può essere individuato tra i Direttori di tutte le Strutture Complesse, ivi compreso il Servizio in staff alla Direzione Sociale.

Nel Dipartimento PAC Integrato sono presenti quattro strutture complesse:

1. Servizio di Epidemiologia;

2. Servizio Negoziazione e Governo Prestazioni Sanitarie;

3. Servizio Accreditamento e Controllo degli Erogatori Sanitari;

4. Servizio Negoziazione Accreditamento e Controllo Strutture Socio-Sanitarie.

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In staff alla Direzione del Dipartimento PAC Integrato è assicurata la funzione di Gestione Flussi Ministeriali che:

• assicura il debito informativo riguardante l’anagrafe delle strutture sanitarie e socio sanitarie e la relativa attività verso Regione e Ministero;

• effettua la codifica delle strutture sanitarie e socio sanitarie che vengono accreditate;

• garantisce il controllo della tempestività e qualità delle informazioni rilevate e della congruità dei dati richiesti dal Ministero.

5.1.2.5.1 Servizio di Epidemiologia

Il Servizio di Epidemiologia è Struttura Complessa e si articola in due Unità Operative individuate come Strutture Semplici:

1. U.O. Osservatorio Epidemiologico e Registro Tumori;

2. U.O. Screening Oncologici.

5.1.2.5.1.1 U.O. Osservatorio Epidemiologico e Registro Tumori

La U.O. Osservatorio Epidemiologico e Registro Tumori è Struttura Semplice con le seguenti funzioni:

1. assicurare le informazioni per il governo delle attività sanitarie e socio sanitarie attraverso la strutturazione di una reportistica periodica contenente le informazioni e gli indicatori definiti dalla Direzione aziendale, tenendo conto degli indirizzi regionali;

2. assicurare alle diverse strutture aziendali le informazioni relative alle banche dati degli assistiti, degli eventi sanitari e delle prestazioni erogate dal sistema di offerta, necessarie al governo dei progetti e delle attività di competenza, supportando le stesse nella definizione della struttura e del contenuto dei report;

3. descrivere e misurare i fattori che influenzano lo stato di salute della popolazione, nonché misurare i risultati delle azioni volte a migliorarlo producendo rapporti sulle patologie e cause di morbilità a maggiore impatto sullo stato di salute della popolazione, al fine di permettere alla Direzione Strategica di indirizzare e governare la domanda e l’offerta sanitaria;

4. effettuare analisi e ricerche epidemiologiche sulle condizioni di salute della popolazione e sul rapporto domanda / offerta di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie;

5. valutare in chiave epidemiologica la rete di offerta e la qualità delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie erogate;

6. gestire il Registro dei Tumori della ASL e il Registro delle cause nominative di morte.

5.1.2.5.1.2 U.O. Screening Oncologici

La U.O. Screening Oncologici è Struttura Semplice con le seguenti funzioni:

1. gestire i programmi di diagnosi precoce dei carcinomi della mammella e del colon retto;

2. valutare gli indicatori di processo e di risultato e l’aderenza ai protocolli ed alle linee guida regionali e nazionali;

3. contribuire con l’U.O. Comunicazione Istituzionale e Relazioni con il Pubblico, nei processi di comunicazione e nelle attività informative/formative per garantire buone performance di adesione e di qualità alle proposte di prevenzione attiva.

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5.1.2.5.2 Servizio Negoziazione e Governo Prestazioni Sanitarie

Il Servizio Negoziazione e Governo delle Prestazioni Sanitarie è Struttura Complessa al quale competono le seguenti funzioni:

1. negoziazione dei volumi, tipologia e tariffe delle prestazioni sanitarie con le strutture erogatrici sanitarie;

2. predisposizione, sulla base degli indirizzi aziendali, dei contratti con le strutture erogatrici di prestazioni sanitarie;

3. definizione degli obiettivi sulla base delle regole di mandato regionali e delle indicazioni della Direzione aziendale e definizione delle risorse vincolate al raggiungimento degli stessi;

4. monitoraggio ed analisi della customer satisfaction delle strutture sanitarie.

In staff al Servizio è prevista, inoltre la funzione di Salute mentale che ha il compito di:

• controllo delle prestazioni di psichiatria in ambito residenziale;

• coordinamento dei collegamenti interdipartimentali tra la salute mentale e quelli della NPIA;

• supporto dell’attività dell’OCSM e coordinamento del Gruppo di lavoro residenzialità psichiatrica nell’ambito dell’OCSM;

• valutazione della presa in carico dei pazienti in regime di residenzialità e monitoraggio dei percorsi di cura;

• valutazione, monitoraggio ed il controllo delle prestazioni di psichiatria e NPIA in regime di fuori contratto e fuori Regione;

• monitoraggio dei progetti innovativi in ambito psichiatrico.

Tale funzione è esercitata in stretto raccordo con le corrispettive funzioni sviluppate nell’ambito del Servizio Disabilità in relazione all’Organismo di Coordinamento (OCISMEE) della NPI.

Il Servizio si articola in due Unità Operative individuate come Strutture Semplici:

1. U.O. Pagamenti e Flussi;

2. U.O. Governo Prestazioni Sanitarie e Assistenza Protesica

5.1.2.5.2.1 U.O. Pagamenti e Flussi

La U.O. Pagamenti e Flussi è Struttura Semplice con le seguenti funzioni:

1. monitoraggio del budget assegnato annualmente alle strutture sanitarie;

2. controllo correttezza e regolarità dei rapporti economici con le Strutture erogatrici delle prestazioni di ricovero, di specialistica ambulatoriale, di farmaci di File F, di medicina sportiva;

3. supporto alla predisposizione dei contratti, dei protocolli di intesa e degli atti di carattere giuridico, compreso la verifica dei requisiti soggettivi riguardanti i legali rappresentanti degli enti e gli organi societari (D.Lgs. 231/2001 e ss.mm.ii.);

4. adozione degli atti e dei provvedimenti di competenza (verifica di legittimità e di merito), nell’istruttoria e nell’applicazione regolamentare sanzionatoria riguardante gli illeciti amministrativi;

5. liquidazione delle fatture relative alle prestazioni erogate dalle strutture sanitarie accreditate;

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6. controllo amministrativo sulle prescrizioni delle prestazioni ambulatoriali;

7. garanzia della qualità e tempestività dei flussi relativamente alle prestazioni sanitarie;

8. definizione dei flussi di cassa necessari per garantire i pagamenti entro i tempi previsti sia alle strutture sanitarie;

9. controllo delle prestazioni ambulatoriali in esenzione per reddito attraverso SIATEL;

10. monitoraggio della corretta rendicontazione da parte degli erogatori pubblici e privati delle prestazioni sanitarie erogate a Stranieri Temporaneamente Presenti (STP).

5.1.2.5.2.2 U.O. Governo Prestazioni Sanitarie e Assistenza Protesica

La U.O. Governo Prestazioni Sanitarie e Assistenza Protesica è Struttura Semplice con le seguenti funzioni:

1. sviluppo di progetti di intervento innovativi rispetto ai soggetti accreditati;

2. coordinamento di tavoli di lavoro congiunti con prescrittori ed erogatori per il governo dei tempi di attesa anche attraverso la definizione ed attuazione delle priorità di accesso;

3. monitoraggio ed analisi periodiche dei tempi di attesa;

4. realizzazione di politiche di miglioramento, semplificazione e maggiore equità di accesso ai servizi per i cittadini;

5. definizione di protocolli e linee guida, utili a perseguire ad affrontare le criticità del sistema di domanda/offerta;

6. promozione dell’appropriatezza delle prescrizioni e dei consumi di prestazioni sanitarie.

La Struttura Semplice supporta la Direzione aziendale nella governance della protesica maggiore e minore attraverso le seguenti funzioni:

• governo della domanda appropriata e dei costi per protesica maggiore e minore, con esclusione della nutrizione artificiale, assistenza integrativa e dispositivi medici – negli aspetti di prescrizione e controllo per quanto concerne i consumi, la razionalizzazione dei costi di acquisto e fornitura anche per quanto attiene alla corretta imputazione a bilancio dei costi specifici;

• valutazione ed analisi dei consumi nel contesto locale;

• individuazione, promozione e monitoraggio di azioni destinate al contenimento della spesa per assistenza protesica, da porre in capo agli erogatori sanitari e/o ai Medici di Medicina Generale (MMG) e dei Pediatri di Famiglia (PdF);

• governo della protesica maggiore e minore, attraverso scelte garanti di riduzione dei costi e di riconduzione ad appropriatezza delle prescrizioni;

• gestione e controllo dei flussi di pagamento verso le ditte fornitrici di protesi;

• gestione dell’appalto riguardante la tenuta del magazzino delle protesi;

• gestione approvvigionamenti dei dispositivi per i quali la norma prevede l’acquisto diretto;

• gestione accreditamento e controllo dei fornitori territoriali autorizzati;

• gestione elenco ASL medici autorizzati alla prescrizione dei presidi protesici.

5.1.2.5.3 Servizio Accreditamento e Controllo Erogatori Sanitari

Il Servizio Accreditamento e Controllo Erogatori Sanitari è Struttura Complessa e si articola in due unità operative individuate come Strutture Semplici.

1. U.O. Autorizzazione Accreditamento;

2. U.O. Appropriatezza e Controllo.

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5.1.2.5.3.1 U.O. Autorizzazione Accreditamento

La U.O. Autorizzazione Accreditamento è Struttura Semplice con le seguenti funzioni:

1. gestire le attività di informazione e consulenza alle Strutture erogatrici di tipo sanitario;

2. monitorare i piani di adeguamento delle strutture di ricovero e cura;

3. aggiornare costantemente il registro delle strutture accreditate sulla base delle indicazioni regionali e garantire l’allineamento dei dati degli assetti organizzativi delle strutture accreditate tra il sistema centrale regionale ed il data base aziendale;

4. gestire e controllare il sistema dell’autorizzazione e dell’accreditamento delle Strutture sanitarie in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione Medico;

5. svolgere le attività ispettive, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione Medico, sulle Strutture sanitarie accreditate per la verifica del mantenimento dei requisiti;

6. assicurare costantemente l’integrazione con il Dipartimento di Prevenzione Medico per quanto attiene i controlli sulle strutture accreditate;

7. analizzare le procedure e le certificazioni acquisite per il miglioramento della qualità;

8. realizzare la programmazione annuale dell’attività di controllo secondo le indicazioni della Direzione aziendale.

5.1.2.5.3.2 U.O. Appropriatezza e Controllo

La U.O. Appropriatezza e Controllo è Struttura Semplice con le seguenti funzioni:

1. effettuare le analisi quali/quantitative delle prestazioni di ricovero e di specialistica ambulatoriale;

2. svolgere le attività di controllo sia in termini di verifica dell’appropriatezza che della congruenza delle prestazioni sanitarie di ricovero e di specialistica ambulatoriale;

3. effettuare analisi periodiche in merito ai controlli effettuati;

4. effettuare il controllo sulle modalità di corretta compilazione della cartelle cliniche;

5. effettuare analisi periodiche inerenti gli indici di performance delle strutture sanitarie;

6. gestire le attività di informazione alle Strutture sanitarie in merito all’appropriatezza e qualità delle prestazioni erogate;

7. assicurare correttamente i flussi di controllo verso la Regione e le strutture sanitarie accreditate;

8. realizzare la programmazione annuale dei controlli in linea con le indicazione della Direzione aziendale.

5.1.2.6 DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE FUNZIONALE DELLE CURE PALLIATIVE

L’ASL, nel rispetto di quanto stabilito da Regione Lombardia (con la DGR 63/2013) ed in accordo con le AAOO, ha istituito formalmente il Dipartimento funzionale interaziendale di Coordinamento della Rete Locale di Cure Palliative (DCP) che è una struttura organizzativa interaziendale con il compito di coordinare la rete locale per assicurare la sinergia tra le diverse articolazioni e nodi della rete.

Spetta al DCP sostenere il miglioramento continuo del modello in rete per garantire una presa in carico integrata, globale, uniforme su tutto il territorio, della persona affetta da una malattia non più responsiva ai trattamenti sanitari specifici. Per garantire la migliore qualità di vita possibile ai pazienti e alle loro famiglie, sono particolarmente significativi la rilevazione

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dei bisogni, le esigenze di controllo del dolore e degli altri sintomi, la flessibilità degli interventi, la necessaria continuità assistenziale nei diversi setting, ma anche la tempestività delle cure, il sostegno a problematiche psicologiche, sociali e spirituali, attraverso l’azione sinergica dei diversi attori della rete.

Il DCP è chiamato a operare a livello locale, secondo il modello regionale, in una logica sistemica per favorire lo sviluppo e la messa in rete di tutte le unità d’offerta coinvolte nell’assistenza ed erogazione di cure palliative sul territorio.

Il coordinamento del Dipartimento, così come concordato dal regolamento licenziato delle Direzioni di ASL e AAOO, è affidato alla ASL in considerazione del ruolo di governance della stessa sul territorio.

Il coordinatore si avvarrà di un referente clinico, individuato nelle U.O. Cure Palliative (UOCP) di una AO afferente alla rete.

Nel DCP è costituito un Comitato, nel quale sono rappresentati i referenti, individuati formalmente, degli elementi costitutivi della rete. Fanno parte del Comitato di Dipartimento:

• Direttori delle UOCP, o loro delegati;

• Direttori di Hospice sanitario e socio sanitario, o loro delegati;

• Coordinatori dei Dipartimenti Oncologici, o loro delegati;

• Referenti dei Dipartimenti ASSI, PAC e Cure Primarie dell’ASL;

• Referente dei Medici di Medicina Generale.

• Referente dei Pediatri di Famiglia;

• Referenti delle strutture Ospedaliere pubbliche e private accreditate;

• Referente degli Erogatori accreditati ADI Cure Palliative;

• Referente delle RSA;

• Referente delle organizzazioni di volontariato che operano nel settore specifico e che preferibilmente svolgono attività assistenziale diretta.

I referenti sono individuati tra professionisti che hanno esperienza documentata a livello clinico e/o organizzativo connesso agli ambiti correlati alle cure palliative.

Il Comitato ha funzioni di indirizzo, monitoraggio e controllo. Propone e valuta le linee di indirizzo tecnico-organizzative proprie del Dipartimento, definendo le scelte e gli sviluppi prioritari per sostenere, sviluppare ed armonizzazione la rete locale.

5.1.2.7 Distretti Socio Sanitari

Il Distretto Socio Sanitario è Struttura Complessa afferente in line alla Direzione Generale.

Ferma restando l’attuale articolazione in cinque Ambiti comunali, dal punto di vista gestionale le Direzioni distrettuali sono tre, secondo la seguente aggregazione:

1. Direzione Distretto Socio Sanitario degli Ambiti di Monza e di Carate Brianza per i cittadini residenti nei Comuni di:

- Brugherio, Monza, Villasanta;

- Albiate, Besana Brianza, Biassono, Briosco, Carate Brianza, Lissone, Macherio, Renate, Sovico, Triuggio, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza;

2. Direzione Distretto Socio Sanitario degli Ambiti di Desio e di Seregno per i cittadini residenti nei Comuni di:

- Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Limbiate, Muggiò, Nova Milanese, Varedo;

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- Barlassina, Ceriano Laghetto, Cogliate, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Meda, Misinto, Seregno, Seveso;

3. Direzione Distretto Socio Sanitario dell’Ambito di Vimercate per i cittadini residenti nei Comuni di:

- Agrate Brianza, Aicurzio, Arcore, Bellusco, Bernareggio, Burago Molgora, Busnago, Camparada, Carnate, Caponago, Cavenago Brianza, Concorezzo, Cornate d'Adda, Correzzana, Lesmo, Mezzago, Ornago, Roncello, Ronco Briantino, Sulbiate, Usmate Velate, Vimercate.

Il Distretto Socio Sanitario si configura come la dimensione organizzativa e funzionale attraverso la quale l’ASL garantisce ai cittadini l'accesso alle prestazioni socio sanitarie previste dai LEA e dai LEA aggiuntivi previsti da altri programmi socio sanitari regionali, nel rispetto della libertà di scelta.

Nel Distretto si integrano gli specifici momenti di intervento sanitario, socio sanitario e sociale tra loro e con le diverse reti di offerta complementari.

Il Distretto è la dimensione organizzativa nella quale l'Azienda risponde alla domanda di salute e di benessere sociale ed assicura l’erogazione dei servizi alla persona.

Le funzioni principali del Distretto Socio Sanitario sono:

1. attuare le attività istituzionali e gli obiettivi concordati con la Direzione Strategica, collaborando alla realizzazione degli obiettivi aziendali di impatto sul cittadino;

2. collabora con il Servizio Gestione Operativa all’analisi della domanda specifica del territorio e a svolgere la programmazione delle attività, in raccordo con i Dipartimenti aziendali;

3. partecipare alle azioni di governo della domanda in collaborazione con i medici di famiglia, anche attraverso il Comitato di Distretto;

4. presidiare la continuità dei percorsi di cura attraverso l'integrazione delle prestazioni, dei servizi e la multiprofessionalità degli interventi;

5. garantire le attività di informazione/orientamento all'utenza, attraverso il front office e il Servizio Unico del Welfare (SUW), l’accoglienza, l’orientamento e la presa in carico delle persone fragili con problematiche complesse sia di ordine sanitario che socio sanitario tramite il modello di assistenza, basato sulla “presa in carico” della persona nella complessità e globalità dei bisogni, con un’attenzione particolare anche alla famiglia, al contesto di riferimento e al raccordo con la rete dei Servizi Territoriali (Comune, Ospedale e Terzo Settore);

6. sviluppare l'informazione, l'educazione e il supporto al cittadino ed alla famiglia nella scelta dei percorsi;

7. assicurare l’erogazione delle prestazioni di accertamento dell’invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità, secondo la programmazione definita dal Servizio di Medicina Legale;

8. garantire il raccordo con i Servizi Sociali comunali per l'integrazione dei servizi socio sanitari e sociali e con le strutture sanitarie per la continuità di cura;

9. garantire in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione Medico (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) le prestazioni ambulatoriali in materia di vaccinazioni, profilassi internazionale, sorveglianza malattie infettive e certificazioni medico legali;

10. collaborare alla realizzazione degli interventi di promozione della salute previsti dallo specifico Piano Integrato Locale di Promozione della Salute e alla realizzazione delle campagne di screening.

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Ai fini dei rapporti con la medicina generale e la pediatria in ogni Distretto è istituito il Comitato di Distretto, composto dal Direttore di Distretto, dal Responsabile dell’U.O.

Gestione Attività Sanitarie, dal Responsabile dell’U.O. Gestione Attività Socio Sanitarie e dai rappresentanti eletti dai MMG e dai PdF.

Il Comitato di Distretto ha il compito di:

1. assicurare la partecipazione dei MMG e dei PdF agli obiettivi di programmazione del Distretto, favorendo l’integrazione tra l’attività dei medici e dei pediatri e l’attività dei professionisti del Distretto;

2. assicurare l’analisi, il monitoraggio e la valutazione delle prestazioni al fine di promuovere un appropriato utilizzo delle risorse;

3. promuovere la continuità assistenziale tra diversi professionisti e livelli di cura, favorendo il governo clinico dei percorsi di diagnosi, cura e assistenza dei cittadini.

In staff al Direttore di Distretto è costituito l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP).

L’Ufficio è diramazione territoriale delle politiche di comunicazione e informazione dell’Azienda, coordinate dall’U.O. Comunicazione Istituzionale e Relazioni con il Pubblico, e garantisce l’istruttoria per la gestione di segnalazioni (reclami, encomi ed osservazioni) che i cittadini/utenti presentano ai servizi dell’ASL. In particolare a livello distrettuale l’URP è proposto a:

• fornire informazioni all’utenza;

• sostenere i processi di comunicazione aziendale;

• accogliere le segnalazioni dell’utenza e gestire il processo di informazione interna ed esterna relativa alla stessa, in continuità con l’U.O. Comunicazione Istituzionale e Relazioni con il Pubblico;

• effettuare indagini e proporre azioni di miglioramento coordinate dall’U.O.

Comunicazione Istituzionale e Relazioni con il Pubblico e con i Servizi centrali di competenza;

• supportare l’U.O. Comunicazione Istituzionale e Relazioni con il Pubblico nell’elaborazione dei dati relativi a segnalazioni dell’utenza, secondo la procedura aziendale vigente.

Alla Direzione del Distretto afferiscono rispettivamente per ogni Ambito le Strutture Semplici U.O. Gestione Attività Sanitarie e U.O. Gestione Attività Socio Sanitarie, pertanto si individuano le seguenti articolazioni:

1. U.O. Gestione Attività Sanitarie Ambito di Carate Brianza;

2. U.O. Gestione Attività Socio Sanitarie Ambito di Monza;

3. U.O. Gestione Attività Sanitarie Ambito di Carate Brianza;

4. U.O. Gestione Attività Socio Sanitarie Ambito di Carate Brianza 5. U.O. Gestione Attività Sanitarie Ambito di Desio;

6. U.O. Gestione Attività Socio Sanitarie Ambito di Desio;

7. U.O. Gestione Attività Sanitarie Ambito di Seregno;

8. U.O. Gestione Attività Socio Sanitarie Ambito di Seregno 9. U.O. Gestione Attività Sanitarie Ambito di Vimercate;

10. U.O. Gestione Attività Socio Sanitarie Ambito di Vimercate.

5.1.2.7.1 U.O. Gestione Attività Sanitarie

L’U.O. Gestione Attività Sanitarie è Struttura Semplice che garantisce i seguenti compiti:

1. gestire il management dei percorsi di prevenzione, diagnosi e cura attraverso:

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