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RELAZIONE SUL SISTEMA DI ALLERTA EUROPEO

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RELAZIONE SUL

SISTEMA DI ALLERTA EUROPEO

PRIMO TRIMESTRE 2014

M.G.

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Il presente rapporto è stato realizzato dalla

Direzione Generale per l'Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione Direttore Generale: Dott. Silvio Borrello

Direttore Ufficio VIII: Dr. Pietro Noè

A cura di:

Dott. Raffaello Lena

Dott.ssa Mariavirginia Gargiulo Dott. Claudio Vallesi

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RELAZIONE SUL SISTEMA DI ALLERTA COMUNITARIO PRIMO TRIMESTRE 2014

1. Introduzione

Da anni, come attività parallela alle allerta, l’ufficio VIII della DGISAN redige e pubblica sul portale dei rapporti trimestrali ed annuali. I suddetti rapporti evidenziano, oltre che le principali problematiche sanitarie emerse attraverso il RASFF, anche i principali rischi emergenti attraverso l’uso del nuovo programma informatico denominato AL.E.NA, sviluppato “ad hoc” e contenente diverse funzioni utili per fini statistici/informativi.

Pertanto, come avvenuto lo scorso anno, questa relazione trimestrale, ed i dati in essa contenuti, è effettuata con l’utilizzo del nuovo programma. In caso di numerosi dati, i grafici proposti in questa relazione riportano solo i primi 10 o 15 risultati più significativi. Il programma è in via di ulteriore implementazione nelle funzioni grafiche e di aggregazioni statistiche.

Complessivamente, nel corso del primo trimestre 2014 sono state trasmesse, attraverso il sistema di allerta rapido europeo (RASFF), 787 notifiche (895 e 971 nel corso del primo trimestre 2013 e 2012 rispettivamente), con un calo delle segnalazioni.

In particolare, 645 notifiche hanno riguardato l’alimentazione umana, 86 l’alimentazione animale e 56 la migrazione di materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti.

2. Numero delle notifiche trasmesse dai diversi Paesi

L’Italia ha trasmesso, nel primo trimestre 2014, 135 segnalazioni (148 nel corso del primo trimestre 2013) risultando il primo Paese membro nel numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea, seguita dalla Germania (97), e dal Regno Unito (84).

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3. Numero delle notifiche effettuate dall’Italia

Nell’attività di controllo svolta in ambito nazionale, sono pervenute 29 segnalazioni da parte degli Assessorati alla Sanità e dalle ASL, e 1 dal Comando Carabinieri per la tutela della Salute.

Gli Uffici periferici del Ministero della Salute hanno, invece, notificato 104 irregolarità.

Di seguito sono riportati, nel dettaglio, il numero di notifiche pervenute dagli uffici periferici: PIF (18), USMAF (61) ed UVAC (25).

4. Numero di notifiche di allerta riguardanti l’origine dei prodotti

Per quanto riguarda l’origine, i prodotti nazionali risultati irregolari sono stati 27. Pertanto, l’Italia risulta il quarto Paese europeo per numero di notifiche ricevute. Considerando, invece, anche i Paesi Terzi, l’Italia risulta nona.

Lo Stato che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non regolari è la Cina (123), seguita dall’India (56) e dalla Turchia (51).

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5. Notifiche di allerta riguardanti i prodotti nazionali

Per quanto concerne le notifiche riguardanti i prodotti nazionali, si precisa che 21 segnalazioni sono state trasmesse da altri Stati Membri, mentre le restanti 6 sono pervenute attraverso la vigilanza nazionale, trattandosi di prodotti ridistribuiti in ambito europeo o extra europeo.

La tipologia dei prodotti irregolari è eterogenea. Il maggior numero di notifiche ha riguardato l’alimentazione animale, con 7 segnalazioni, seguita dai prodotti della pesca e latte e derivati con tre notifiche.

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Anche la tipologia del rischio è risultata essere abbastanza eterogenea, con le maggiori irregolarità (8 notifiche) dovute alla presenza di Salmonella, seguite da segnalazioni per Listeria monocytogenes ed E. coli con tre notifiche ciascuna.

Nel grafico seguente sono riportati i luoghi di produzione.

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6. Problematiche sanitarie per tipologia di alimenti

Per quanto riguarda le categorie di prodotti, le principali irregolarità sono state riscontrate nei prodotti della pesca (136 notifiche), nella frutta e vegetali (110 notifiche), seguite da frutta secca (principalmente per micotossine, attraverso respingimenti della merce ai porti), e nell’alimentazione animale, come sarà dettagliato nel seguito di questa relazione.

Un confronto con il primo trimestre 2013 evidenzia un aumento di irregolarità per l’alimentazione animale e materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti.

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7. I principali pericoli notificati attraverso il RASFF

Le maggiori notifiche del primo trimestre si riferiscono a problematiche microbiologiche (191 non conformità) oltre che alla presenza di residui di pesticidi e micotossine con 99 segnalazioni, rispettivamente.

Tra i contaminanti microbiologici, un elevato numero di notifiche riguarda, come avviene da molti anni con un trend positivo, il riscontro della Salmonella (109 notifiche), seguiti da Norovirus (22) ed E. Coli e Listeria monocytogenes. Tra i contaminanti chimici le maggiori irregolarità riguardano

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le micotossine (in particolare le aflatossine 88 notifiche e l’ocratossina A con 11 segnalazioni).

Numerose sono risultate essere anche le segnalazioni per istamina e casi di sindrome sgombroide.

Complessivamente le non conformità per biocontaminanti sono risultate essere 16. Si segnala, inoltre, la presenza di OGM non autorizzati (18, riportati sotto la voce altro del grafico precedente).

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I dati mostrano, in particolare, che la contaminazione da Salmonella è comune in molti tipi di alimenti, sia di origine animale che di origine non animale, in particolare nell’alimentazione animale (39 notifiche). Un significativo aumento di segnalazioni si riferisce, tra le classi di alimenti, ad erbe e spezie.

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Per quanto riguarda il secondo contaminante maggiormente notificato, le aflatossine, sono state riscontrate principalmente nella frutta secca (65 non conformità) seguita dall’alimentazione animale e da erbe e spezie con 8 allerta, rispettivamente.

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Per l’Escherichia coli gli alimenti non conformi sono stati i prodotti della pesca (9 notifiche), seguiti da carne escluso pollame, frutta e vegetali e latte e derivati.

Infine i residui di pesticidi sono stati riscontrati oltre che in frutta e vegetali, anche nelle erbe e spezie, bevande e cereali e derivati, come mostrato nel grafico seguente.

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Nei grafici seguenti vengono invece riportati i principali contaminanti per i residui di fitofarmaci, i metalli pesanti, i contaminanti chimici ed i residui di farmaci veterinari.

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8 - Sorveglianza e specifiche problematiche sanitarie per tipologia di alimenti emerse nel corso del primo trimestre 2014

8.1 Prodotti della pesca

Nel corso del primo trimestre del 2014 le notifiche che hanno riguardato i prodotti della pesca sono state 136, stazionarie rispetto alle 142 del primo trimestre del 2013.

Il maggior numero di notifiche si riferisce a contaminazioni di natura microbiologica (38), seguite da elevata presenza di metalli pesanti (31), biocontaminanti (17), contaminazioni chimiche (15), residui di farmaci veterinari (9), parassiti (6), additivi alimentari (5) e altri rischi, come cattivo stato di conservazione, etichettatura non conforme, cattivo controllo della temperatura ecc. (16) che sono riportati sotto la voce “altro” nella figura seguente.

Di seguito vengono analizzati nel dettaglio i rischi maggiormente riscontrati.

Residui di farmaci veterinari

9 segnalazioni sono pervenute per residui di farmaci veterinari, 4 delle quali per prodotti dal Vietnam.

Metalli pesanti

I metalli pesanti riscontrati nei prodotti della pesca sono mercurio (25) soprattutto in pesci e cadmio (6).

L’origine dei prodotti è varia, ma il paese col maggior numero di notifiche è la Spagna (19).

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Parassiti

Sono pervenute 6 segnalazioni per parassiti.

Contaminanti microbiologici

Le notifiche pervenute per contaminazioni microbiologiche sono state 38. I microrganismi maggiormente riscontrati sono Norovirus (20), E. coli (9), Salmonella (5), Listeria (4).

L’origine dei prodotti è varia, ma il paese col maggior numero di notifiche è il Vietnam (12), seguito dalla Tunisia (9).

Additivi alimentari

Per questa categoria di rischio sono pervenute 5 segnalazioni, 4 delle quali per monossido di carbonio in tonno dalla Spagna.

Biocontaminanti

Sono pervenute 16 notifiche per biocontaminanti, soprattutto per istamina. Il paese più notificato è la Spagna (5), seguito dall’Indonesia (3).

Contaminanti chimici

Le notifiche pervenute per contaminanti chimici sono state 15, quasi la metà (7) per benzopirene e 4 per policlorobifenili (PCB).

L’origine dei prodotti è varia.

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8.2 Prodotti della carne (escluso pollame)

Le notifiche che hanno riguardato i prodotti della carne, escluso pollame, sono state 29, in netto calo rispetto al primo trimestre dell’anno precedente (83).

Il maggior numero di notifiche sono pervenute per contaminazioni di natura microbiologica (22) principalmente per E. coli (13) e Salmonella (8).

Tutte le contaminazioni sono riassunte nel grafico seguente.

L’origine dei prodotti è varia, ma il paese col maggior numero di segnalazioni è il Brasile (8).

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8.3 Pollame

Le notifiche che hanno riguardato il pollame sono state 36, in calo rispetto al primo trimestre del 2013 (42). 32 delle segnalazioni pervenute si riferiscono a contaminazioni di natura microbiologica, tutte per salmonella.

Tutte le segnalazioni sono riassunte nel grafico seguente.

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L’origine dei prodotti è varia, ma il paese col maggior numero di notifiche è il Brasile (13), seguito dalla Polonia (7).

8.4 Latte e derivati

Complessivamente sono pervenute 15 segnalazioni su prodotti a base di latte, 14 per contaminazioni di natura microbiologica (12 per Listeria monocytogenes, 2 per E. coli) e 1 per residui di farmaci veterinari.

Sette delle 15 notifiche sono per prodotti di origine francese.

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8.5 Miele, pappa reale

Non sono pervenute segnalazioni per questa categoria di prodotto.

8.6 Frutta e vegetali

Le segnalazioni che hanno riguardato frutta e vegetali sono state 110, in netta diminuzione rispetto alle 192 del primo trimestre dell’anno precedente. Hanno coinvolto diverse tipologie di rischio sanitario, con una prevalenza dei residui di pesticidi (66), seguiti da problematiche di natura chimica (11), microbiologica (10, così distribuite: 3 salmonella, 3 listeria, 2 norovirus e. 2 coli), presenza di additivi (5), irraggiamento (3), corpi estranei (2), micotossine (2). Tutte le segnalazioni sono riassunte nel grafico seguente.

L’origine dei prodotti notificati è varia, ma il paese col maggior numero di segnalazioni è la Turchia (16), seguita dall’Egitto (12).

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8.7 Frutta secca e snack

Le segnalazioni che hanno riguardato frutta e snack sono state 105, in aumento rispetto alle 97 del primo trimestre del 2013. Si tratta quasi sempre di respingimenti al confine di frutta secca contenente micotossine (72), delle quali 66 riguardano le aflatossine e 6 le ocratossine, e, seguite da presenza di parassiti (7) e problematiche di natura microbiologica (6).

Tutte le segnalazioni sono riassunte nel grafico seguente.

Il maggior numero di notifiche riguarda prodotti originari della Turchia (29, delle quali 25 per micotossine), seguiti da prodotti dalla Cina (15).

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8.8 Cereali e derivati

Le segnalazioni che hanno riguardato cereali e derivati sono state 33, stazionarie rispetto al primo trimestre dell’anno precedente (32). I rischi notificati sono molto variabili; la maggior parte delle segnalazioni ha riguardato la presenza di residui di pesticidi (5).

Il grafico seguente riassume tutte le segnalazioni pervenute.

L’origine dei prodotti è varia, ma i paes1 col maggior numero di notifiche sono la Cina (7) e l’India (6).

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8.9 Erbe e spezie

Complessivamente si sono avute 53 segnalazioni per le erbe e spezie, stazionarie rispetto alle 55 del primo trimestredell’anno precedente. Le irregolarità hanno coinvolto diverse tipologie di rischio sanitario, con prevalenza di problematiche di natura microbiologica (19, 15 delle quali per salmonella e 4 per Bacillus cereus), seguite da residui di pesticidi (15), micotossine (11). Tutte le segnalazioni sono riassunte nel grafico seguente.

L’origine dei prodotti notificati è varia, ma il paesi col maggior numero di notifiche è l’India (15).

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8.10 Cibi dietetici ed integratori alimentari

49 segnalazioni hanno riguardato i prodotti dietetici e gli integratori alimentari, in calo rispetto alle 58 del primo trimestre del 2013. Le maggior parte delle irregolarità hanno riguardato contaminazioni di natura chimica (12), presenza di sostanze ad attività farmacologica e novel food non autorizzati (8), compresi nella voce “altro”, del grafico seguente che riassume tutte le segnalazioni.

L’origine dei prodotti notificati è varia, ma gli USA sono il paese col maggior numero di segnalazioni (18), seguiti dalla Germania (6).

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8.11 Gelati e dolciumi

Delle 26 segnalazioni pervenute, più che raddoppiate rispetto alle 11 del primo trimestre dell’anno precedente, 7 hanno riguardato la presenza di allergeni (compresi nella voce “altro”), seguite da 5 per coloranti, 3 per corpi estranei e 3 per contaminazioni di natura chimica. Tutte le segnalazioni sono riassunte nel grafico seguente. L’origine dei prodotti notificati è varia.

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8.12 Grassi e oli

Sono pervenute 5 segnalazioni per grassi e oli, in aumento rispetto alle 2 del primo trimestre dell’anno precedente. Tre notifiche ha riguardato contaminazioni di natura chimica e 2 mancanza di certificazione dei prodotti. L’origine dei prodotti è varia.

8.13 Zuppe, brodi, minestre, salse

Le 6 segnalazioni pervenute, raddoppiate rispetto alle 3 del primo trimestre del 2013, hanno riguardato una eterogenea distribuzione delle irregolarità, tutte riassunte nel grafico seguente.

L’origine dei prodotti è varia. In un caso si è trattato di tossina botulinica.

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8.14 Bevande

Per questa categoria di prodotto sono pervenute 24 segnalazioni, in lieve aumento rispetto alle 20 del primo trimestre dell’anno precedente. La maggior parte delle segnalazioni hanno riguardato la presenza di residui di pesticidi (11), seguiti da additivi alimentari (15). Tutte le notifiche sono riportate nel grafico seguente.

L’origine dei prodotti è varia, ma il paese col maggior numero di notifiche sono gli USA (9), segue la Cina (8).

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8.15 Uova

Nel corso del primo trimestre non sono pervenute segnalazioni per questa categoria di prodotto.

8.16 Materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti

In totale si sono avute 56 segnalazioni, in aumento rispetto alle 49 del primo trimestre del 2013. Il problema principale dei prodotti destinati a venire a contatto con gli alimenti è la migrazione (52 notifiche), non solo di certi metalli pesanti (principalmente cromo, nichel, manganese e piombo), ma anche di ammine aromatiche, formaldeide e altre sostanze. I prodotti risultati irregolari sono quasi esclusivamente provenienti dalla Cina (50).

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8.17 Altre segnalazioni

Le altre segnalazioni, 17, in netto calo rispetto alle 40 del primo trimestre dell’anno precedente (principalmente dovute alla presenza di carne equina non dichiarata in etichetta in varie paste ripiene e piatti pronti quali lasagne), riguardano prodotti vari come piatti pronti, enzimi e altri additivi alimentari e si riferiscono a varie tipologie di rischio, come metalli pesanti e residui di farmaci veterinari.

Tutte le notifiche sono riportate nel grafico seguente.

L’origine dei prodotti notificati è varia, ma i Paesi col maggior numero di segnalazioni sono la Cina (5) e il Regno Unito (4).

9. Alimentazione animale

Complessivamente sono pervenute 86 notifiche, in aumento rispetto alle 59 primo trimestre del 2013. La maggior parte riguardano contaminazioni di natura microbiologica (44, quasi tutte per salmonella, 39), seguite da presenza di OGM non autorizzati, (16, compresi nella voce “altro”).

Tutte le notifiche sono riportate nel grafico seguente.

L’origine dei prodotti è varia, ma i paesi col maggior numero di segnalazioni sono la Cina (21) e la Germania (13).

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L’Italia ha effettuato 5 notifiche. Nel grafico sono riportati i paesi che hanno effettuato il maggior numero di notifiche per mangimi, al primo posto troviamo il Belgio con 17 segnalazioni.

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