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Anno 50 30 aprile 2019 N. 136Parte seconda - N. 110

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Anno 50 30 aprile 2019 N. 136

DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA

Parte seconda - N. 110

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 APRILE 2019, N. 613

PRAP 2012-2015, Asse 4, Misura 4.1 - Approvazione del “Bando per la concessione di contributi a progetti di promozione del sistema produttivo regionale sui mercati esteri europei ed extra-europei 2019-2020 - VI annualità” 2

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 APRILE 2019, N. 619

POR FESR 2014-2020 - Asse 3 “Competitività ed attrattività del sistema produttivo”,

Azione 3.4.1. Approvazione “Bando per progetti di promozione dell’export e per la

partecipazione a eventi fieristici 2020” 49

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PRAP 2012-2015, Asse 4, Misura 4.1 - Approvazione del "Ban- do per la concessione di contributi a progetti di promozione del sistema produttivo regionale sui mercati esteri europei ed extra-europei 2019-2020 - VI annualità"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamati:

- la L.R. n. 6/2004 “Riforma del sistema amministrativo regionale e locale. Unione Europea e relazioni internaziona- li. Innovazione e semplificazione. Rapporti con l’Università” e ss.mm.ii.;

- la L.R. n. 3/99, in particolare gli artt. 54 e 55, nonché l’art.

61 che prevede che la Regione, in concorso con altri soggetti, sostenga la realizzazione di eventi e progetti organici di promo- zione finalizzati alla penetrazione di mercati esteri stipulando, a tal fine, accordi con le amministrazioni centrali dello Stato, l’I- CE, il sistema camerale, le Associazioni imprenditoriali e delle categorie produttive, gli enti fieristici ed altri soggetti pubblici e privati ritenuti idonei;

- la deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 83 del 25 lu- glio 2012 recante “Approvazione del Programma regionale per la ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico 2012-2015, ai sensi del comma 1 dell'art. 3 della L.R. n. 7/2002 e del Programma Regionale Attività Produttive 2012-2015 ai sen- si del comma 2, dell'art. 54 della L.R. n. 3/99” (di seguito PRAP 2012-2015);

- il Programma regionale Attività Produttive 2012-2015, di cui al precedente alinea, in particolare l’Attività 4.1, “Sviluppo di azioni di sistema attraverso l’attività dello Sportello per l’interna- zionalizzazione”, che prevede che la Regione sostenga o realizzi, anche attraverso società in house, associazioni imprenditoriali, camere di commercio italiane ed estere, enti ed amministrazioni locali, università e soggetti pubblici e privati della Rete regio- nale Alta Tecnologia o in collaborazione con i Ministeri (inclusi enti o agenzie preposte dal Governo italiano), iniziative di siste- ma volte alla promozione di filiere e/o settori produttivi regionali nei paesi prioritari;

Premesso che l’Attività 4.1 sopra richiamata, nel definire le modalità di intervento, stabilisce che la Regione proceda attra- verso bandi, manifestazioni di interesse o interventi diretti anche in cofinanziamento;

Considerato che:

- il Comitato per l’Export e l’internazionalizzazione, costitui- to con propria deliberazione n. 2724/2003, modificata con propria deliberazione n. 1279/2010, ha, fra i suoi compiti, quello di par- tecipare alla definizione degli indirizzi emanati dalla Regione per il programma promozionale regionale per l’export e l’internazio- nalizzazione e di esprimere un parere sullo stesso;

- la Regione Emilia-Romagna, in accordo con il Comitato per l’Export e l’internazionalizzazione, ha approvato, con pro- pria deliberazione n. 1158/2016, gli indirizzi per la promozione internazionale delle imprese 2016-2018, denominati “Emilia-Ro- magna Go Global 2016-2018”;

- le priorità indicate negli indirizzi di cui al precedente punto sono state riportate nel bando oggetto della presente delibera- zione;

di collaborazione industriale e di investimento prevalentemente delle piccole e medie imprese sui mercati internazionali;

- le iniziative regionali saranno realizzate attraverso apposi- ti progetti promossi e realizzati con il contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’attività 4.1 del PRAP 2012- 2015 sopra richiamato;

- la finalità sopra menzionata può efficacemente essere rag- giunta mediante l’approvazione di un bando mirante a selezionare le proposte progettuali idonee alla promozione del sistema pro- duttivo regionale sui mercati prioritari;

Ritenuto pertanto opportuno definire i criteri, le modalità, i soggetti beneficiari e promotori, le azioni ammissibili, le proce- dure per la presentazione di proposte progettuali che potranno essere realizzate con il contributo della Regione e ogni altra indi- cazione tecnico-operativa nel testo del bando di cui all’Allegato 1 alla presente deliberazione, denominato “BANDO PER LA CON- CEssIONE DI CONTRIBUTI A PROGETTI DI PROMOZIONE DEL sIsTEMA PRODUTTIVO REGIONALE sUI MERCATI EsTERI EUROPEI ED EXTRA-EUROPEI 2019-2020 – VI ANNUALITÀ”;

Dato atto che:

- la Regione agevolerà la realizzazione dei progetti selezionati e approvati secondo quanto previsto dal bando con un contributo massimo del 50% del valore delle spese ammissibili e, comun- que, per un importo non superiore a € 80.000,00, ai sensi dell’art.

7 del testo del bando;

- i contributi concessi con il presente bando costituiscono aiuti "de minimis" ai sensi del Regolamento UE 1407 /2013 del 18/12/2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L’identifi- cazione dei soggetti beneficiari dell’aiuto e la determinazione dell’equivalente sovvenzione lorda, ai sensi del suddetto Rego- lamento, avverrà secondo quanto specificato all’art. 7 del testo del bando;

- nell’ambito delle spese complessive del progetto e dei limiti del cofinanziamento regionale, la Regione si riserva di coordina- re la partecipazione dei soggetti coinvolti al fine di razionalizzare gli interventi e amplificare gli effetti delle azioni promozionali;

- il dirigente responsabile del Servizio Attrattività i Interna- zionalizzazione è delegato a provvedere con propri atti a:

- approvare la graduatoria delle domande la cui istruttoria si è conclusa con esito positivo;

- concedere i contributi previsti dal bando, nei limiti delle ri- sorse disponibili e secondo l’ordine della graduatoria delle domande ammesse;

- approvare l’elenco delle domande non ammesse, con relati- va motivazione, e ammesse ma non finanziate;

- comunicare l’esito dell’istruttoria delle proposte progettuali;

- procedere alla liquidazione dei contributi secondo le modalità indicate all’art. 13 del testo del bando, richiedere l’emissione dei relativi titoli di pagamento e tutti gli altri provvedimenti previsti dalla normativa vigente che si rendessero necessari;

- definire e pubblicare le linee guida per la gestione e rendi-

contazione dei progetti;

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delle imprese;

Ritenuto inoltre di:

- individuare le risorse necessarie a dare copertura al pre- sente atto in Euro 1.683.000,00 stanziati nei seguenti capitoli di spesa del bilancio finanziario gestionale 2019-2021, anno di pre- visione 2019 e 2020:

- Capitolo 23317 - “Contributi a Enti delle Amministrazioni locali per la realizzazione di azioni di sistema per la promozione internazionale del sistema produttivo e della ricerca dell'Emilia- Romagna (artt. 54, 55 e 61 L.R. 21 aprile 1999, n. 3; Programma Regionale Attività Produttive)”

- Capitolo 23319 - “Contributi ad associazioni e fondazio- ni per la realizzazione di azioni di sistema per la promozione internazionale del sistema produttivo e della ricerca dell'Emilia- Romagna (artt. 54, 55 E 61 L.R. 21 aprile 1999, n. 3; Programma Regionale Attività Produttive)”

di cui:

- € 383.000,00 a valere sul cap. 23319 per l’annualità 2019;

- € 1.000.000,00 a valere sul cap. 23319 per l’annualità 2020;

- € 300.000,00 a valere sul cap. 23317 per l’annualità 2020;

- stabilire che l'attuazione gestionale, in termini ammini- strativo-contabili delle attività progettuali che saranno oggetto operativo del presente bando verranno realizzate ponendo a base di riferimento i principi e postulati che disciplinano le disposizio- ni previste dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.;

- specificare che:

- al fine di meglio realizzare gli obiettivi che costituiscono l'asse portante delle prescrizioni tecnico-contabili previste per le Amministrazioni Pubbliche dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., con particolare riferimento al principio della com- petenza finanziaria potenziata, le successive fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessio- ne, impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per renderli rispondenti al percorso contabile tracciato dal De- creto medesimo;

- in ragione di quanto sopra indicato, ne deriva che le suc- cessive fasi gestionali caratterizzanti il ciclo della spesa saranno strettamente correlate ai possibili percorsi contabili indicati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. con riferimento ai cronoprogrammi di spesa presentati dai soggetti attuato- ri individuati;

- alla luce di ciò la copertura finanziaria prevista nell'articola- zione del/dei capitolo/capitoli di spesa indicati nel presente provvedimento, riveste carattere di mero strumento program- matico-conoscitivo di individuazione sistemica ed allocazione delle risorse disponibili destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche della validazione economico-tem- porale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n.

118/2011 e ss.mm.ii.;

Richiamate:

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina ri- guardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche

e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei con- trolli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 “Ap- provazione Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019 -2021” ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi inter- pretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di pre- venzione della corruzione 2019-2021”;

- la propria deliberazione n. 1059/2018 "Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Dire- zioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) e del Responsabile della Protezione dei Dati (DPO)";

Viste:

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4” per quanto applicabile;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, recante "Testo unico in materia di Organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna",ss.mm.ii. ed in particolare l'art. 37, comma 4;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n.24 “Disposizioni collegate al- la Legge regionale di stabilità per il 2019”;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n.25 “Disposizioni per la forma- zione del bilancio di previsione 2019 - 2021 (Legge di stabilità regionale 2019)”;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n.26 “Bilancio di Previsione del- la Regione Emilia-Romagna 2019 – 2021”;

- la propria deliberazione n. 2301/2018 " Approvazione del Documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finan- ziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021";

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 627/2015 “Approvazione della Carta dei principi di re- sponsabilità sociale delle imprese e applicazione del rating di legalità;

- n. 270 del 29 febbraio 2016, n. 622 del 28 aprile 2016, n. 702 del 16 maggio 2016, n. 56 del 25 gennaio 2016, n. 1107 dell’11 luglio 2016 e n. 477 del 10 aprile 2017;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conse- guenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

Richiamate le determinazioni:

- n. 7267/2016 avente ad oggetto “Conferimento incari- chi dirigenziali e modifica di posizioni dirigenziali Professional nell’ambito della Direzione Generale Gestione, Sviluppo e isti- tuzioni”;

- n. 7288/2016 avente ad oggetto "Assetto organizzativo del-

la Direzione Generale "Economia della conoscenza, del lavoro e

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del lavoro e dell'impresa”;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichia- rato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alle Attività Produttive, Piano energetico, Economia Verde e Ricostruzione post-sisma, Palma Costi;

delibera:

1. di approvare il “Bando per la concessione di contributi a progetti di promozione del sistema produttivo regionale sui mer- cati esteri europei ed extra-europei 2019-2020 – VI annualità”, di cui all’allegato 1, parte integrante e sostanziale della presen- te deliberazione;

2. di dare atto che:

- la Regione agevolerà la realizzazione dei progetti selezionati e approvati secondo quanto previsto dal bando con un contributo massimo del 50% del valore delle spese ammissibili e, comun- que, per un importo non superiore a € 80.000,00, ai sensi dell’art.

7 del testo del bando;

- i contributi concessi con il presente bando costituiscono aiuti "de minimis" ai sensi del Regolamento UE 1407 /2013 del 18/12/2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L’identifi- cazione dei soggetti beneficiari dell’aiuto e la determinazione dell’equivalente sovvenzione lorda, ai sensi del suddetto Rego- lamento, avverrà secondo quanto specificato all’art. 7 del testo del bando;

- nell’ambito delle spese complessive del progetto e dei li- miti del cofinanziamento regionale, la Regione si riserva di coordinare la partecipazione dei soggetti coinvolti al fine di ra- zionalizzare gli interventi e amplificare gli effetti delle azioni promozionali;

- il dirigente responsabile del Servizio Attrattività i Interna- zionalizzazione è delegato a provvedere con propri atti a:

- approvare la graduatoria delle domande la cui istruttoria si è conclusa con esito positivo;

- concedere i contributi previsti dal bando, nei limiti delle ri- sorse disponibili e secondo l’ordine della graduatoria delle domande ammesse;

- approvare l’elenco delle domande non ammesse, con relati- va motivazione, e ammesse ma non finanziate;

- comunicare l’esito dell’istruttoria delle proposte progettuali;

necessari;

- definire e pubblicare le linee guida per la gestione e rendi- contazione dei progetti;

- procedere alla proroga dei termini di presentazione delle do- mande di contributo e delle rendicontazioni, per un massimo di 60 giorni oltre la scadenza fissata nel bando in oggetto, quando necessario a favorire una più ampia partecipazione delle imprese;

3. di precisare, in ragione delle argomentazioni indicate in premessa, che:

- le fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, liquidazione, ordinazione e pagamento saran- no soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per dare piena attuazione ai principi e postulati contabili dettati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

- la copertura finanziaria prevista nell'articolazione dei capi- toli di spesa indicati nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazio- ne sistematica ed allocazione delle risorse destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione econo- mico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs.

n. 118/2011 e ss.mm.ii. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

4. di dare altresì atto che le risorse necessarie al finanziamen- to dei progetti sono identificate in Euro 1.683.000,00 e saranno reperite, nell’ambito dei seguenti capitoli di spesa del bilan- cio finanziario gestionale 2019-2021, anni di previsione 2019 e 2020:

- cap. 23317 “Contributi a Enti delle Amministrazioni lo- cali per la realizzazione di azioni di sistema per la promozione internazionale del sistema produttivo e della ricerca dell'emilia- romagna (artt. 54, 55 e 61 L.R. 21 aprile 1999, n. 3; Programma Regionale Attività Produttive)”;

- cap. 23319 “Contributi ad associazioni e fondazioni per la realizzazione di azioni di sistema per la promozione internazio- nale del sistema produttivo e della ricerca dell'Emilia-Romagna (artt. 54, 55 e 61 L.R. 21 aprile 1999, n. 3; Programma Regiona- le Attività Produttive)”

5. di pubblicare la presente deliberazione comprensiva degli allegati nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

6. di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di

pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà

ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiama-

te in parte narrativa.

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ATTIVITÀ 4.1

PROGRAMMA REGIONALE ATTIVITA’ PRODUTTIVE 2012-2015 VI^ ANNUALITÀ

SERVIZIO ATTRATTIVITÀ E INTERNAZIONALIZZAZIONE

BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A PROGETTI DI PROMOZIONE DEL SISTEMA

PRODUTTIVO REGIONALE SUI MERCATI EUROPEI ED EXTRA-EUROPEI

2019-2020

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Indice

Art. 1 Contesto, obiettivi, finalità e oggetto del bando

PARTE I - PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO, ISTRUTTORIA E CONCESSIONE Art. 2 Definizioni

Art. 3 Soggetti che possono presentare la domanda di contributo Art. 4 Destinatari, paesi target, sviluppo temporale dei progetti Art. 5 Il progetto e adesione delle imprese

Art. 6 Le spese ammissibili

Art. 7 Contributo della Regione alla realizzazione del progetto e regime di aiuto Art. 8 Criteri di valutazione

Art. 9 Modalità di presentazione della domanda e condizioni di ammissibilità Art. 10 Istruttoria, approvazione e concessione del contributo ai promotori

PARTE II - REALIZZAZIONE DEL PROGETTO, RENDICONTAZIONE, EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO Art. 11 Realizzazione del progetto e obblighi del promotore

Art. 12 Modalità di liquidazione del contributo al promotore Art. 13 Rendicontazione dei progetti e verifica

Art. 14 Proprietà e pubblicizzazione Art. 15 Proroghe e varianti al progetto

PARTE III - CONTROLLI, REVOCHE E NORME GENERALI

Art. 16 Decadenza e revoca del contributo, sospensione o interruzione Art. 17 Visite ispettive

Art. 18 Responsabile del procedimento, contatti e project manager

ALLEGATO 1 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE PRIORITÀ REGIONALI

ALLEGATO 2 MODULI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL BANDO ALLEGATO 3 PROCURA SPECIALE

ALLEGATO 4 DEFINIZIONE DI IMPRESA UNICA E INFORMAZIONI UTILI ALLA COMPILAZIONE DELLA DICHIRAZIONE DEGLI AIUTI IN “DE MINIMIS

ALLEGATO 5 ELENCO DELLE IMPRESE ADERENTI AL PROGETTO ALLEGATO 6 MODULO DI ADESIONE DELLE IMPRESE AL PROGETTO

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BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A PROGETTI DI PROMOZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO REGIONALE SUI MERCATI

ESTERI EUROPEI ED EXTRA-EUROPEI 2019-2020

Art. 1

Contesto, obiettivi, finalità e oggetto del bando

1. Il Programma operativo 4 “Internazionalizzazione del sistema produttivo” previsto dal Piano Regionale per le Attività Produttive 2012-2015, approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 83 del 25 luglio 2012, prevede, all’attività 4.1., lo sviluppo di azioni di sistema attraverso l’attività dello Sportello regionale per l’Internazionalizzazione delle imprese.

2. Con il presente bando si dà attuazione all’attività 4.1. attraverso un intervento di sostegno alle azioni di promozione sui mercati esteri del sistema economico realizzato in stretta sinergia con i diversi soggetti, regionali e nazionali che operano nello stesso campo della promozione dell’internazionalizzazione delle imprese e favorendo il più possibile complementarietà nelle azioni sui mercati esteri. Queste sinergie sono promosse attraverso il Comitato Export e Internazionalizzazione costituito dalla Regione Emilia- Romagna1.

3. Obiettivo del presente bando è quello di raccogliere proposte progettuali di sistema di elevata qualità volti a promuovere il sistema produttivo regionale, sostenendo ed espandendo in modo strategico le opportunità commerciali, di collaborazione industriale, di trasferimento tecnologico e di investimento prevalentemente delle piccole e medie imprese (PMI) dell’Emilia-Romagna sui mercati internazionali, con esclusivo riferimento alle azioni, paesi e settori specificati nei successivi articoli.

4. La Regione, per i progetti ammessi al contributo, si riserva:

- i compiti di affiancamento istituzionale a livello nazionale e internazionale, monitoraggio in itinere ed ex-post anche tramite visite ispettive, controllo e valutazione delle iniziative, diffusione dei risultati;

- la tessitura di relazioni internazionali a livello nazionale e subnazionale;

- il compito di coordinare la partecipazione dei soggetti coinvolti nella realizzazione dei progetti ammessi al fine di razionalizzare gli interventi e amplificare gli effetti delle azioni promozionali.

5. Per il presente bando la Regione Emilia-Romagna ha stanziato complessivamente € 1.683.000 di cui il 22% per attività da realizzarsi nel 2019 e il 78% nel 2020: le risorse saranno impegnate dalla Regione entro questi limiti per ciascuna annualità, sulla base dei cronoprogrammi delle attività che saranno presentati come parte della domanda di contributo. La Regione si riserva di stanziare ulteriori risorse in caso di richieste eccedenti l’attuale stanziamento.

6. Il presente bando:

- elenca i soggetti che possono partecipare al bando, stabilendo quali siano le azioni ammissibili e le modalità di realizzazione dei progetti ammessi a contributo;

- stabilisce come presentare la domanda di contributo, nonché i criteri che il Gruppo di lavoro, costituito secondo quanto previsto dai successivi articoli del presente bando, seguirà per la valutazione qualitativa dei progetti;

- stabilisce le modalità di approvazione dei progetti, della concessione del contributo e della sua liquidazione.

1 Costituito con deliberazione di Giunta regionale (DGR) n. 2724 del 2003, modificata con DGR. n. 1279 del 2010.

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PARTE I

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO, ISTRUTTORIA E CONCESSIONE

Art. 2 Definizioni

1. Promotore: è il soggetto che presenta una proposta progettuale al presente bando e che realizza il progetto assumendosi gli impegni finanziari e gli obblighi verso la Regione.

2. Progetto: proposta progettuale presentata dai promotori nell’ambito del presente bando e oggetto di valutazione ed eventualmente di modifica o integrazione concertata con la Regione Emilia-Romagna. Ogni promotore potrà presentare al massimo due progetti.

3. Impresa unica: le entità controllate (di diritto o di fatto) dalla stessa entità devono essere considerate come un’unica impresa beneficiaria, così come previsto dal Reg. (UE) 1407 /2013 del 18/12/2013. Si veda in proposito l’allegato 4.

4. Imprese beneficiarie: indica le imprese che aderiranno alle attività previste dai progetti e beneficeranno dei servizi agevolati realizzati tramite il promotore. Non ci sono limiti dimensionali alle imprese ammesse a partecipare ai progetti che saranno selezionati.

5. Priorità regionale: si intendono con questa dizione i paesi verso i quali la Regione Emilia-Romagna intende svolgere nel 2019-2020 proprie azioni promozionali, anche in applicazione di specifici accordi istituzionali. In particolare, sono prioritari in tale ambito i seguenti paesi: India, Cina, Iran, EAU, Germania, Israele, USA, Mercati oggetto di recenti accordi di libero scambio con l’Unione Europea (Giappone, Canada, Messico, Corea del sud). Le priorità regionali sono definite nel dettaglio negli allegati al presente bando, al fine di favorire l’eventuale integrazione delle proposte progettuali con le azioni intraprese dalla Regione nei paesi prioritari.

6. Regione: si intende il Servizio Attrattività e Internazionalizzazione della Regione Emilia-Romagna, Servizio competente per la gestione del presente bando.

Art. 3

Soggetti che possono presentare la domanda di contributo 1. Possono presentare domanda di contributo esclusivamente i seguenti soggetti promotori:

A. Le Associazioni imprenditoriali;

B. Le Camere di Commercio italiane e Unione delle camere di commercio con sede in Emilia- Romagna;

C. Le Camere di Commercio italiane all’estero, ufficialmente riconosciute dallo Stato italiano ai sensi della legge n. 518 del 1° luglio 1970;

D. Le Fondazioni aventi fra i propri scopi sociali la promozione dell’economia o delle relazioni economiche con paesi esteri.

2. I soggetti promotori privati di cui ai precedenti punti A, C, D, devono possedere, al momento della presentazione della domanda, i seguenti requisiti:

- non essere in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo o altra situazione equivalente;

- il promotore e i suoi responsabili non devono essere soggetti ad alcun procedimento o provvedimento per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui alla normativa antimafia2;

- non trovarsi nella situazione di divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione di cui al D. Lgs.

231/2001.

3. Le imprese beneficiare delle azioni realizzate dal progetto dovranno possedere, alla data di concessione dell’aiuto, i seguenti requisiti:

2Questo requisito viene dichiarato dal promotore in fase di presentazione della domanda e verificato in fase di liquidazione del contributo.

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- essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio entro la data di concessione dell’aiuto;

- esercitare attività industriale di produzione di beni e servizi, come indicato dall’art. 2195 del c.c. ed esclusa l’impresa agricola come definita all’art. 2135 del c.c., e come tali essere iscritte alla camera di commercio;

- appartenere ai settori di attività economica coerenti con i settori identificati dal progetto approvato e non appartenere ai settori della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli3;

- essere attive e non sottoposte a procedure di liquidazione, fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata o altre procedure concorsuali alla data di concessione dell’aiuto;

- essere in regola con i pagamenti e gli adempimenti previdenziali e assicurativi;

Inoltre, il legale rappresentante dell’impresa deve possedere capacità di contrarre ovvero non essere stato oggetto di azione interdittiva o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione.

Art. 4

Destinatari, paesi target, sviluppo temporale dei progetti

1. I progetti ammessi a finanziamento dovranno, salvo quanto indicato nel successivo articolo 11 comma 6 in merito alla verifica intermedia sullo stato di attuazione dei progetti approvati, essere realizzati secondo il seguente cronoprogramma: realizzazione di indicativamente il 22% degli interventi nell’anno 2019 e di indicativamente il 78% degli interventi nel 2020.

2. I destinatari delle attività realizzate tramite i progetti devono essere esclusivamente le imprese con sede o unità operativa4 in Emilia-Romagna. È ammessa la partecipazione di imprese di grande dimensione quando ciò è funzionale a favorire una più efficace promozione della filiera produttiva nel suo insieme, a vantaggio anche delle PMI.

3. Riceveranno una premialità aggiuntiva i progetti che propongono azioni, con il coinvolgimento delle imprese, nell’ambito dei paesi definiti come priorità regionale, in raccordo nei tempi e nelle modalità con le azioni definite dalla Regione per ciascun paese prioritario, così come descritto nell’allegato 1 al presente bando.

4. Entro sei mesi dalla concessione del contributo, il beneficiario dovrà inviare alla Regione l’elenco con le adesioni al progetto di almeno 8 imprese (possono essere sia PMI che grandi imprese). In caso di mancato invio dell’elenco il progetto si intenderà concluso e il contributo sarà revocato.

Art. 5

Il progetto e adesione delle imprese

1. Il progetto inizia successivamente alla data di presentazione della domanda di contributo e si deve concludere entro il 31/12/2020, secondo il cronoprogramma di cui al precedente art. 4 comma 1. La proposta deve essere redatta in modo chiaro e preciso, essere completa di un budget previsionale dettagliato, atta a garantire tutte le prerogative del project management, seguendo lo schema di cui all’allegato 2 al presente bando.

3 Si intendono per “prodotti agricoli”: i prodotti elencati nell’allegato I del trattato, ad eccezione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura disciplinati dal regolamento (CE) n. 104/2000. La «trasformazione di un prodotto agricolo» è qualsiasi trattamento di un prodotto agricolo in cui il prodotto ottenuto resta pur sempre un prodotto agricolo.

I potenziali beneficiari non possono ricevere aiuti de minimis per le seguenti attività (classificate secondo i codici ATECO 2007):

Produzione primaria di prodotti agricoli (1)

A.01 COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI, CACCIA E SERVIZI CONNESSI 01.1 Coltivazione di colture agricole non permanenti

01.2 Coltivazione di colture permanenti 01.3 Riproduzione delle piante 01.4 Allevamento di animali

01.5 Coltivazioni agricole associate all’allevamento di animali: attività mista

4 Sia la sede che l’unità locale devono ospitare attività aziendali coerenti con gli scopi del bando. Unità locali o sedi costituite, per esempio, da soli magazzini o uffici amministrativi, non saranno ritenute ammissibili.

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2. Il promotore deve:

a) garantire una solida capacità di coinvolgimento delle imprese della Regione;

b) rendere accessibile il progetto alle imprese di tutta la Regione;

c) garantire la sostenibilità di tutte le azioni previste e del progetto nel complesso;

d) creare relazioni stabili con partner internazionali.

3. Il progetto deve riguardare di norma percorsi o azioni di internazionalizzazione focalizzati su un solo paese. Eventuali progetti basati prevalentemente su azioni di accoglienza di operatori esteri sul territorio regionale possono prevedere le azioni di ricerca partner e gli inviti da più paesi, motivandone l’esigenza.

Tutti i paesi sono ammissibili, ad eccezione di quelli situati all’interno dei confini nazionali: Stato del Vaticano e San Marino.

4. Il progetto deve prevedere una prima fase destinata alla costituzione e consolidamento della filiera oggetto degli interventi successivi e una seconda fase in cui tali interventi saranno realizzati a vantaggio delle sole imprese aderenti al progetto.

5. Nella prima fase possono essere individuate spese di carattere trasversale e funzionali all’avvio del progetto (quali ad esempio: presentazioni del progetto, convegni aperti al pubblico), alla sua promozione o allo sviluppo di attività di carattere generale non specificamente rivolti alle imprese che aderiscono al progetto (per esempio: presentazioni Paese aperte al pubblico, incontri istituzionali o interassociativi con partner stranieri). Queste spese possono avere un valore complessivo non superiore al 20% del costo totale del progetto (escluse le spese di personale e forfettarie di cui all’art. 6); il contributo spettante a fronte di tali spese non è considerato aiuto di stato a favore delle imprese aderenti. Queste spese dovranno essere chiaramente indicate nel budget di progetto.

6. La seconda fase del progetto deve definire chiaramente un percorso strutturato di internazionalizzazione delle imprese in forma collettiva, finalizzato allo sviluppo di iniziative rivolte alla promozione, penetrazione commerciale e industriale che preveda un insieme articolato e finalizzato di azioni di natura imprenditoriale e istituzionale, con ricadute sull’intero sistema produttivo regionale.

7. Di norma le imprese devono aderire al progetto nella sua interezza. In casi motivati, se il progetto è articolato in azioni chiaramente distinte e coerenti, possono aderire a selezionate azioni.

8. Entro 6 mesi dalla comunicazione di ammissione al contributo, il promotore dovrà inviare alla Regione l’elenco con le adesioni delle imprese al progetto. Il Servizio Attrattività e Internazionalizzazione verificherà l’effettiva adesione di almeno 8 imprese prima di autorizzare la prosecuzione del progetto. Il mancato raggiungimento del numero minimo di imprese comporterà la conclusione anticipata del progetto e la revoca del contributo spettante.

9. Il progetto si intende avviato alla data di presentazione dell’elenco sopraddetto di imprese5.

10. La Regione, sulla base dell’elenco delle imprese aderenti al progetto, stante il costo di realizzazione delle attività indicato nel budget di progetto, provvederà a:

 valutarne l’ammissibilità secondo i requisiti di cui al precedente art. 3, paragrafo 3;

 approvare l’elenco delle imprese ammissibili, concedendo l’aiuto relativo alle attività attuate determinato secondo i criteri specificati nel successivo art. 7.

11. Le imprese, per aderire alle attività del progetto, dovranno compilare il modulo di cui all’allegato 6; il promotore si farà carico di assicurare la corretta compilazione della domanda di adesione delle imprese e di trasmetterla, per le verifiche previste dal bando, alla Regione.

12. L’aiuto alle imprese è costituito esclusivamente dai servizi realizzati dal promotore nell’ambito del progetto approvato, anche per il tramite dei fornitori e consulenti incaricati dallo stesso promotore. In nessun caso il contributo regionale concesso al promotore per realizzare il progetto potrà dare luogo all’erogazione di un contributo finanziario alle imprese aderenti.

13. Il promotore può richiedere alle imprese una compartecipazione alle spese di progetto, purché il costo di tale compartecipazione non superi l’importo dell’aiuto attribuito in regime de minimis alla stessa impresa6.

5 Il numero di minimo di adesioni, pari ad 8 imprese, deve riguardare l’intero progetto.

6 Per effetto di questa clausola, il cofinanziamento totale richiesto alle imprese aderenti non potrà superare il 50% del costo del progetto realizzato dal promotore.

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14. Il progetto deve obbligatoriamente indicare in modo trasparente l’eventuale partecipazione a qualunque titolo di altri soggetti sia in sede di presentazione della proposta al presente bando sia nella relazione finale del progetto realizzato.

15. Il progetto deve prevedere con chiarezza modalità e livello del coinvolgimento della Regione Emilia- Romagna, specificando in particolare le occasioni (eventi, incontri, missioni) nelle quali è opportuna una rappresentanza istituzionale della Regione Emilia-Romagna, i contatti che la Regione potrà sviluppare, le modalità con cui viene assicurata la massima visibilità e l’operatività sul mercato estero.

Art. 6 Le spese ammissibili

1. Sono considerate spese ammissibili solo le spese espressamente previste dal progetto, effettivamente sostenute dal promotore del medesimo.

2. Sono ammesse esclusivamente spese debitamente documentate, sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda.

3. Le spese ammissibili sono:

a) spese per servizi e consulenze esterne di valutazione e assistenza alle imprese partecipanti dell’Emilia-Romagna e per l’organizzazione di incontri istituzionali, incontri d’affari, ricerca partner e per missioni all’estero;

b) spese per beni, servizi per la realizzazione di visite aziendali, seminari, workshop, convegni, incoming di operatori esteri (inclusi i costi di viaggio, vitto e alloggio), altri eventi promozionali (quali, a titolo d’esempio: sfilate, degustazioni, mostre);

c) spese per la partecipazione ad eventi fieristici, esclusivamente in forma collettiva (quali: affitto dello spazio espositivo collettivo, allestimento dello stand collettivo, trasporti, interpreti e hostess);

d) studi volti a valutare la fattibilità di investimenti commerciali, produttivi, di servizio, ad esclusione degli studi generali congiunturali e di presentazione paese. È ammessa anche la consulenza per la predisposizione di un piano strategico pluriennale di filiera o settore oggetto degli interventi del progetto, solo come spesa trasversale così come previso dall’art. 5 comma 5;

e) spese di consulenza e avvio di una piattaforma o store in un marketplace di e-commerce collettivo, comprensive di:

- consulenze per l’impostazione grafica, per la valutazione e pianificazione degli adeguamenti al packaging e alla logistica delle imprese aderenti;

- spese per l’indicizzazione dello store/sito (SEO, SEM, Campagne AdWords);

- formazione del personale locale e di marketing digitale delle imprese aderenti e/o del beneficiario;

- spese di registrazione per apertura store in marketplace collettivo, o creazione del sito e- commerce front-end, e spese di acquisto, registrazione e gestione del dominio geografico nel Paese di destinazione presso l’Authority locale;

f) ideazione, produzione, traduzione e stampa di materiali informativi collettivi, formativi, siti web, per un importo non superiore al 10% del valore delle voci di spesa a), b), c), d), e) salvo adeguata motivazione e dettagliata descrizione delle voci di costo;

g) spese di personale effettivamente impiegato dal promotore per un importo non superiore al 10% del valore delle voci dalla a) alla f);

h) Spese di gestione forfettarie fino ad un massimo del 10% del valore delle voci dalla a) alla f).

Non sono ammesse le spese relative a:

- viaggi, vitto e alloggio delle imprese emiliano-romagnole partecipanti alle iniziative del progetto o per personale diverso da quello dipendente o incaricato dal promotore; tali spese, quando sostenute dal promotore, non sono considerate spese di personale e non sono sottoposte ai limiti di cui al punto g);

- acquisto o nolo di uffici, negozi, magazzini, e quanto altro sia dedicato ad attività commerciali o di rappresentanza permanenti del promotore o delle imprese partecipanti alle iniziative del progetto;

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- spese telefoniche, internet, minute spese (che rientrano nelle spese forfettarie di gestione);

- interessi, mutui, tasse, diritti doganali (incluse tasse e diritti per la concessione dei visti), oneri fiscali e previdenziali di qualunque natura o genere;

- materiali informativi, brochure, siti web delle singole imprese aderenti al progetto;

- consulenze prestate dalle imprese aderenti al progetto o a loro collegate.

4. Per le camere di commercio (escluse le camere estere, se costituite in forma privata, e l’Unione delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna) i costi di cui alle voci g) e h) (rispettivamente: personale e gestione) non sono ammissibili.

5. Ai fini della loro ammissibilità, i titoli di spesa per la realizzazione del progetto devono essere emessi e pagati (quietanzati) con data successiva alla data di presentazione della domanda di contributo, ed entro il termine finale di realizzazione del progetto (31/12/2020). Il pagamento dei titoli di spesa dovrà avvenire esclusivamente tramite bonifico bancario o postale singolo, RIBA singola, assegno bancario o circolare, carta di credito aziendale intestata al beneficiario.

6. La documentazione comprovante l’avvenuto pagamento delle spese ammesse è costituita esclusivamente dalla copia della ricevuta o dell’estratto conto della banca o della posta dal quale risulti con evidenza l’avvenuto pagamento, con le modalità sopra indicate, della fattura, della nota di addebito e/o di altro documento contabile fiscalmente valido e regolare, intestato esclusivamente al promotore.

Non sarà accettata alcuna documentazione che comprovi solamente l’avvenuto ordine di pagamento.

Non sono ammissibili i pagamenti tramite compensazione.

7. Qualora i promotori agiscano per fini istituzionali (nei casi quindi in cui l’IVA non sia recuperabile e risulti un costo), gli importi potranno essere rendicontati IVA inclusa presentando apposita dichiarazione di non deducibilità dell’imposta. Negli altri casi, la rendicontazione dovrà essere IVA esclusa.

Art. 7

Contributo della Regione alla realizzazione del progetto e regime di aiuto

1. La Regione agevolerà la realizzazione del progetto approvato secondo quanto previsto dai successivi articoli, con un contributo massimo del 50% del valore delle spese ammissibili, e comunque non superiore ad € 80.000,00;

2. A consuntivo, in caso di riduzione dei costi sostenuti dal promotore per la realizzazione del progetto o ritenuti ammissibili dalla Regione, il contributo sarà liquidato al promotore nella misura del 50% delle spese effettivamente sostenute dallo stesso promotore e ammesse.

3. I contributi concessi con il presente bando costituiscono aiuti "de minimis" ai sensi del Regolamento UE 1407 /2013 del 18/12/2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L’identificazione dei soggetti beneficiari dell’aiuto e la determinazione dell’equivalente sovvenzione lorda, ai sensi del suddetto Regolamento, avverrà come segue:

 i soggetti beneficiari dell’aiuto sono le imprese selezionate dal promotore e comunicate alla Regione secondo le modalità descritte al precedente art. 5 (comma 8);

 le imprese beneficiarie saranno identificate da un provvedimento di concessione adottato dalla Regione (art. 5, comma 10) al momento della presentazione dell’elenco delle imprese aderenti;

 l’aiuto è quantificato nel contributo concesso al promotore, in rapporto alle spese ammesse per la realizzazione del progetto con l’esclusione delle spese per azioni trasversali7 (art. 5 comma 5), suddiviso per il numero di imprese ammesse;

 in caso di ritiro o parziale partecipazione di una o più imprese alle attività previste, l’aiuto concesso non potrà essere ridotto e rimarrà pertanto interamente attribuito alle medesime;

 al termine del progetto, verificato il costo effettivamente sostenuto dal promotore per la realizzazione delle attività, qualora il costo reale risultasse inferiore a quello approvato, la Regione provvederà a calcolare l’entità dell’aiuto di cui le imprese hanno effettivamente beneficiato e a comunicarlo, tramite il promotore, alle stesse quando tale importo risultasse inferiore a quello concesso.

7 Il contributo concesso a rimborso delle spese trasversali definite all’art. 5 comma 5 non costituisce aiuto di Stato.

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Art. 8

Criteri di valutazione

1. I progetti saranno valutati, con le modalità di cui al successivo art. 10, sotto il profilo della qualità tecnica sulla base dei criteri e punteggi di cui al presente articolo.

2. Il punteggio massimo è di 100 punti, quello minimo per l’ammissibilità di 60, determinati secondo un criterio valutativo inerente le caratteristiche qualitative dei proponenti e delle proposte progettuali, suddivisi come segue:

A) Caratteristiche del promotore e dei soggetti eventualmente coinvolti nella realizzazione del progetto (fino a 30 punti)

- Esperienza nell’ambito del sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, comprovata dal curriculum delle principali attività e commesse realizzate;

- Capacità tecnico-organizzativa, intesa come numero ed esperienza del personale dedicato alla realizzazione del progetto di internazionalizzazione e rapporto numerico di tale personale sul totale del personale del promotore;

- Specializzazione nell’ambito dei servizi all’internazionalizzazione nel paese target e/o nel settore produttivo target.

B) Caratteristiche della proposta progettuale (massimo 70 punti), di cui:

I. Qualità della proposta progettuale (fino a punti 30):

- Coerenza interna, completezza e accuratezza del progetto, focalizzazione su di un solo paese o settore o sua parte, chiarezza degli obiettivi, coerenza con le finalità del presente bando, continuità delle iniziative indicate e articolazione temporale, follow-up;

- Ampiezza, adeguatezza ed estensione del percorso di internazionalizzazione (metodologia, natura e pertinenza dei servizi offerti, coerenza con le capacità tecnico-organizzative e con l’esperienza del promotore e dei soggetti coinvolti nel progetto) e dei risultati attesi;

- Congruità e coerenza dei costi con le azioni proposte e i risultati previsti, chiarezza e congruità dei costi effettivi a carico delle imprese partecipanti (in termini di: costo totale del servizio per impresa, quote di partecipazione richieste alle imprese, costo effettivo per le imprese ottenuto grazie al cofinanziamento regionale).

II. Coerenza con le priorità paese della Regione Emilia-Romagna. Si intende con questo criterio favorire i progetti che si focalizzano sui paesi target indicati frale priorità regionali e in particolare, fra questi, quelli che maggiormente si integrano con le azioni programmate dalla Regione e indicate nell’allegato 1 al bando (fino a 8 punti);

III. Progetti realizzati in collaborazione con i soggetti omologhi del paese estero target, quali associazioni imprenditoriali, camere di commercio locali (cioè facenti parte del sistema camerale del paese target), Università o centri di ricerca o di trasferimento tecnologico, istituzionali pubbliche; di tali soggetti si valuterà la pertinenza delle funzioni e delle competenze territoriali rispetto al progetto. Si valuteranno le collaborazioni documentate da accordi firmati, lettere di collaborazione o altri documenti comprovanti un effettivo impegno a collaborare al progetto o a parte delle sue azioni; non concorrono all’ottenimento del punteggio le lettere di mera manifestazione d’interesse o generico supporto al progetto (fino a punti 6);

IV. Estensione territoriale, intesa come grado di partecipazione di imprese provenienti dalle diverse province della Regione o capacità di rappresentare nel progetto la filiera regionale prescelta nella sua estensione territoriale. Si intende con questo criterio favorire i progetti che mostrano una maggiore copertura del territorio regionale. (fino a 10 punti);

V. Grado di focalizzazione sul una singola filiera produttiva. Si intende con questo criterio favorire i progetti che concentrano le azioni promozionali su settori produttivi appartenenti alla medesima filiera (fino a 10 punti);

VI. Continuità con le azioni promozionali realizzate negli ultimi due anni nell’ambito della programmazione regionale (bandi della misura 4.1 degli anni 2017 e 2018). Si intende con questo criterio favorire i progetti che dimostrino di potenziare o incrementare le azioni promozionali intraprese con precedenti progetti. (fino a 6 punti).

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Art. 9

Modalità di presentazione della domanda e condizioni di ammissibilità

1. Il presente bando sarà aperto dalle ore 12.00 del 13 maggio 2019 (termine iniziale) fino alle ore 16.00 del 31 luglio 2019 (termine finale).

2. Ogni soggetto proponente potrà presentare al massimo due (2) progetti. Ogni progetto deve essere presentato inviando l’apposita domanda (allegato 2 al presente bando), pena la non ammissibilità dello stesso.

3. Le domande di partecipazione al presente bando, assolta l’imposta di bollo, dovranno essere inviate utilizzando esclusivamente la posta elettronica certificata (PEC), anche di un soggetto terzo purché dotato di apposita procura speciale, al seguente indirizzo:

sportelloestero@postacert.regione.emilia-romagna.it Nell’oggetto della posta elettronica va riportata la seguente dicitura:

“Bando Attività 4.1 PRAP 2012-15 Annualità 2019”

4. Le domande di partecipazione devono essere presentate obbligatoriamente mediante l’apposita modulistica allegata al presente atto, disponibile anche nel sito internet: http://imprese.regione.emilia- romagna.it/internazionalizzazione.

La domanda dovrà obbligatoriamente contenere:

a) apposita domanda di partecipazione in forma di dichiarazione sostitutiva di certificazione/atto di notorietà sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante del promotore;

b) scheda tecnica del progetto.

Costituiscono parte della domanda anche i seguenti documenti:

- documenti a supporto della domanda quali: i CV degli esperti coinvolti, gli eventuali accordi di collaborazione con partner esteri;

- sintesi del progetto ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 33/2013.

La domanda dovrà essere firmata digitalmente con una delle seguenti modalità previste dalla normativa vigente:

- firma digitale o firma elettronica qualificata, il cui certificato sia stato rilasciato da un certificatore accreditato;

- l’autore è identificato dal sistema informatico con l’uso della carta d’identità elettronica (CIE) o della carta nazionale dei servizi (CNS).

La firma digitale potrà essere apposta anche da un soggetto dotato di apposita procura speciale, compilata secondo lo schema di cui all’allegato 3, la quale dovrà essere allegata alla domanda di partecipazione insieme a copia dei documenti di identità del delegante e del delegato.

5. Il richiedente dovrà assolvere all’imposta di bollo con le seguenti modalità:

- dovrà essere acquistata una marca da bollo di importo pari a € 16,00;

- indicare nella prima pagina della domanda di finanziamento il codice identificativo della marca da bollo (stampato sulla stessa) e la data di annullamento;

- alla domanda va allegata anche la copia (in formato PDF) del frontespizio della domanda su cui è apposta la marca da bollo con la data di annullo (la medesima data riportata nel modulo della domanda);

- la copia cartacea della domanda sulla quale è stata apposta la marca da bollo di € 16,00 deve essere conservata dal soggetto richiedente per almeno 5 anni successivi alla liquidazione del contributo ed esibita a richiesta della Regione;

- qualora il promotore presenti contemporaneamente più di una domanda, dovrà essere acquistata una marca da bollo per ciascuna domanda.

6. Le domande dovranno obbligatoriamente rispettare i seguenti requisiti, pena la non ammissibilità:

a) essere trasmesse tramite posta elettronica certificata;

b) essere firmate digitalmente, secondo quanto disposto dal presente bando;

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c) essere firmate dal rappresentante legale o da soggetto delegato con apposita procura speciale;

d) presentare una firma digitale basata su un certificato elettronico non revocato, scaduto o sospeso.

7. Non saranno considerate ammissibili, inoltre, le domande:

a) prive dei documenti obbligatori richiesti dal presente bando;

b) inviate prima od oltre il termine di presentazione previsti dal bando.

A tale riguardo, si precisa che, ai fini della verifica del rispetto del termine di presentazione della domanda, farà fede la data della ricevuta di accettazione che il gestore della PEC del mittente invia a quest’ultimo e nella quale sono contenuti i dati di certificazione che attestano l’invio del messaggio.

8. Non è consentita l’integrazione dei documenti obbligatori della domanda, è consentita la mera regolarizzazione di cui all'art. 71 comma 3, DPR 445/2000.

Art. 10

Istruttoria, approvazione e concessione del contributo ai promotori

1. La procedura di selezione dei progetti proposti sarà a valutazione ai sensi del comma 2, art. 5, del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 123.

2. La verifica del possesso dei requisiti formali sarà svolta dal Servizio attrattività e internazionalizzazione entro 60 giorni dal termine ultimo di presentazione delle domande.

3. La valutazione di merito dei progetti che avranno superato con esito positivo le verifiche di cui al precedente comma sarà svolta, entro 90 giorni dal termine ultimo di presentazione delle domande, da un Nucleo di valutazione nominato dal Direttore Generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa della Regione Emilia-Romagna, che potrà essere integrato con esperti esterni all’amministrazione regionale.

4. In caso di richiesta di integrazione documentale i termini si intendono sospesi.

5. La graduatoria delle domande, che hanno superato le fasi istruttorie e la valutazione di cui ai precedenti commi, sarà approvata con proprio atto dal Dirigente del Servizio Attrattività e Internazionalizzazione.

Con propria determinazione il Dirigente concederà il contributo fino ad esaurimento delle risorse disponibili e secondo l’ordine della graduatoria delle domande ammesse.

Successivamente a tale provvedimento, la Regione invierà ai soggetti beneficiari una comunicazione con l’esito della valutazione, incluse eventuali prescrizioni formulate dal Nucleo di valutazione, e il piano finanziario approvato, se modificato rispetto a quello presentato dal soggetto beneficiario.

6. Con proprio atto il dirigente competente provvederà inoltre ad approvare l’elenco delle domande non ammesse, con relativa motivazione, e ammesse ma non finanziate e a darne comunicazione agli interessati.

7. La Regione, in caso di stanziamento di nuove risorse finanziarie, si riserva la facoltà di provvedere al finanziamento delle domande istruite con esito positivo ma non finanziate per carenza di fondi.

PARTE II

REALIZZAZIONE DEL PROGETTO, RENDICONTAZIONE, EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO

Art. 11

Realizzazione del progetto e obblighi del promotore

1. Il promotore è beneficiario del contributo regionale ed è responsabile della realizzazione del progetto, ne sostiene le spese e provvede alla rendicontazione finale come previsto dal presente bando.

2. Il Dirigente provvederà ad approvare e pubblicare sul sito http://imprese.regione.emilia- romagna.it/internazionalizzazione, le “linee guida per la rendicontazione dei progetti” a cui i promotori e beneficiari del contributo regionale dovranno attenersi nella realizzazione dei progetti approvati.

3. In particolare, il promotore è tenuto a:

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- mantenere un elevato livello di comunicazione con gli uffici regionali e con il responsabile del procedimento o i suoi delegati, e a comunicare immediatamente impedimenti, cambiamenti nel crono- programma delle azioni, difficoltà e rischi per il progetto;

- presentare tempestivamente i documenti richiesti dal presente e dai successivi articoli del bando all’avvio del progetto, in corso di realizzazione e a chiusura dello stesso;

- coinvolgere la Regione in ogni azione programmata, individuando le più opportune modalità operative;

- valorizzare il finanziamento regionale secondo quanto previsto dal successivo art. 14;

- trasmettere alla Regione i materiali promozionali prodotti per il progetto, in formato pubblicabile sul sito della Regione.

4. Il promotore trasmetterà alla Regione l’elenco delle imprese aderenti e i moduli di adesione di cui agli allegati 5 e 6, nei tempi previsti dal precedente art. 5 e assicurandosi della completezza dei moduli e della loro regolare sottoscrizione da parte del rappresentante legale dell’impresa richiedente l’adesione.

5. Il promotore faciliterà la comunicazione alle imprese aderenti degli atti rilevanti adottati dalla Regione (concessioni, richieste integrazioni, ecc.).

6. Entro il 30/01/2020, il promotore si impegna a trasmettere alla Regione una relazione intermedia sull’avanzamento del progetto con il cronoprogramma delle attività aggiornato in termini di attività già realizzate e ancora da realizzare, unitamente alla rendicontazione delle spese sostenute nel corso del 2019 di cui al successivo art. 12.

Art. 12

Modalità di liquidazione del contributo al promotore 1. Il contributo sarà liquidato ai soggetti promotori aventi diritto in due soluzioni:

a) uno stato di avanzamento relativo alle attività realizzate nel corso del 2019, dietro presentazione dell’apposita documentazione di rendicontazione prevista dall’art. 13 entro il 30 gennaio 2020;

b) il saldo relativo alle spese sostenute nel progetto, al netto di quelle già oggetto della liquidazione di cui al punto a) precedente, dietro presentazione dell’apposita documentazione di rendicontazione prevista dall’art. 13 entro il 30 gennaio 2021.

L’importo del contributo sarà liquidato entro gli importi massimi per ciascuna annualità previsti in fase di concessione (art. 1).

2. I beneficiari potranno presentare richiesta di liquidazione del 1° stato di avanzamento del contributo solo nel caso in cui abbiano già presentato l’elenco delle imprese aderenti al progetto. Per i beneficiari che, alla scadenza del 30/01/2020, non abbiano ancora presentato l’elenco delle imprese aderenti, il contributo sarà liquidato in un’unica soluzione a saldo al termine del progetto, secondo le scadenze sopra indicate.

3. La determinazione del contributo avverrà in base alle seguenti fasi:

a) esame della documentazione inviata ed eventuale richiesta di integrazioni;

b) identificazione delle spese ammissibili. Inoltre, in fase di verifica della rendicontazione del saldo si provvederà a ricondurre gli importi complessivi (comprensive quindi di quanto ammesso nella rendicontazione del SAL) del progetto per voce si spesa alle percentuali massime di spesa previste all’art. 6;

c) determinazione del contributo sulla base delle percentuali previste dal bando. Qualora l’importo delle spese ammesse in fase di liquidazione risultasse inferiore all’investimento ammesso all’atto della concessione, il contributo da erogare verrà proporzionalmente ricalcolato. Una spesa rendicontata e ammessa superiore all’importo dell’investimento approvato non comporta nessun aumento del contributo concesso.

4. Il Servizio competente provvederà all’esame della rendicontazione e alla liquidazione del contributo entro 90 giorni dalla ricezione dei documenti di cui al precedente articolo; la richiesta di integrazione alla documentazione interrompe i termini di cui al presente comma.

Art. 13

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Rendicontazione dei progetti e verifica

1. A ciascuna rendicontazione delle spese (per il SAL e per il Saldo) devono essere allegate la documentazione e le informazioni richieste nel presente articolo. Di seguito si illustra la documentazione minima che deve essere prodotta. La Regione tuttavia può richiedere ulteriore documentazione per verificare la realizzazione conforme del progetto.

2. Documentazione da allegare alla rendicontazione delle spese (sia per il SAL che per il Saldo):

a) documentazione contabile: tutte le spese inerenti il progetto approvato dovranno essere corredate dalla documentazione contabile che ne comprovi la correttezza e la rispondenza ai criteri di ammissibilità. Tale documentazione è costituita dalla scansione dei giustificativi di spesa e di pagamento inerenti il progetto approvato, sui quali si chiede venga apposto il CUP (Codice Unico di Progetto) risultante dall'atto di concessione del contributo. Per le spese di personale da rendicontare dovranno essere forniti i time sheet, copia dei cedolini e dei relativi bonifici di pagamento (in questo caso sono ammessi anche bonifici cumulativi, per i quali non è richiesto l'apposizione del CUP);

b) documentazione amministrativa per la verifica dei requisiti necessari alla liquidazione del contributo;

c) documentazione di progetto riferita a tutte le attività realizzate, che ne comprovi l’effettivo svolgimento secondo le modalità e le tempistiche previste dal bando, tra cui la relazione sull'attività realizzata con relativi allegati tra i quali i supporti fotografici che documentino adeguatamente le attività fieristiche realizzate dal beneficiario.

3. La rendicontazione dei progetti realizzati dovrà essere presentata utilizzando esclusivamente, a pena di esclusione, la modulistica e i supporti cartacei o informatici approvati dalla Regione, che saranno disponibili sul sito internet regionale: http://imprese.regione.emilia-romagna.it/internazionalizzazione.

Art. 14

Proprietà e pubblicizzazione

1. La proprietà dei materiali prodotti nell’ambito dei progetti approvati sarà, oltre che del promotore, della Regione Emilia-Romagna che, a propria discrezione, potrà utilizzarli, pubblicizzarli, diffonderli, cederli.

2. In fase di realizzazione delle iniziative, è fatto obbligo al promotore di indicare che queste sono promosse e realizzate in collaborazione e con il contributo della Regione Emilia-Romagna, e di inserirne il logo.

3. Ai sensi del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte di pubbliche amministrazioni”, la Regione, all’atto della concessione del contributo, provvederà a rendere pubblici sui propri siti i dati relativi al beneficiario della spesa regionale, il progetto o un suo estratto, comprensivo del piano dei costi.

4. Il beneficiario deve inoltre ottemperare agli obblighi di trasparenza in merito al ricevimento di erogazioni pubbliche previsti dalla L. 124/2017 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” all’art. 1 comma 125.

Il rispetto di questo obbligo potrà essere oggetto di controlli da parte della Regione.

Art. 15

Proroghe e varianti al progetto

1. Non sono ammesse proroghe del termine finale previsto dal presente bando per la realizzazione del progetto (31/12/2020).

2. I beneficiari dei contributi sono obbligati a presentare, al Servizio Attrattività e Internazionalizzazione, una richiesta di autorizzazione alla variazione del progetto motivata e argomentata nei seguenti casi:

- qualora si intenda realizzare un’azione diversa da quelle approvate che comporti una variazione al piano dei costi;

- qualora vi sia una modifica del piano dei costi che comporti una diminuzione di oltre il 40% del costo complessivo dell’intervento ammesso;

- qualora si intenda sostituire una impresa aderente al progetto. In questo caso, il promotore dovrà quantificare i servizi che l’impresa subentrante riceverà e contestualmente indicare l’impresa che cessa di partecipare alle iniziative quantificando il costo dei servizi fin lì ricevuti. Dopo le verifiche dei requisiti dell’impresa subentrante di cui all’art. 3, paragrafo 3, la Regione comunicherà l’ammissibilità della sostituzione.

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In tutti gli altri casi di variazione progettuale i beneficiari non dovranno presentare alcuna richiesta di autorizzazione, rimanendo salva la verifica della coerenza degli interventi realizzati e delle spese sostenute e, più in generale il rispetto delle prescrizioni contenute nel presente bando, che verrà effettuata in sede di istruttoria della documentazione di spesa

3. A seguito della richiesta di variazione, la Regione si riserva la facoltà di richiedere al promotore ulteriore documentazione a supporto della stessa ed entro 30 giorni dalla richiesta, con lettera del Dirigente competente, provvederà ad approvare o rifiutare la variazione proposta.

4. Le richieste di variazione di progetto devono essere inoltrate esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica certificata sportelloestero@postacert.regione.emilia-romagna.it, con firma digitale del legale rappresentante del promotore o da suo delegato.

5. In nessun caso per effetto delle variazioni apportate, il numero di imprese aderenti al progetto dovrà essere inferiore al numero minimo di 8 fissato dal presente bando.

PARTE III

CONTROLLI, REVOCHE E NORME GENERALI

Art. 16

Decadenza e revoca del contributo, sospensione o interruzione

1. La Regione si riserva comunque di disporre la decadenza dal diritto al contributo, quando non ancora erogato, o di revocarlo -totalmente o parzialmente- nei seguenti casi:

a) per la mancata presentazione dei documenti di cui all’art. 13 entro la scadenza finale del 30 gennaio 2021, salvo proroghe;

b) qualora vengano apportate modifiche rilevanti e sostanziali al progetto, ad esempio nelle attività realizzate, nei Paesi e/o settori target, senza preventiva autorizzazione da parte della Regione;

c) per il mancato raggiungimento del numero minimo di adesioni (otto) delle imprese al progetto di cui all’art. 4 del presente bando;

d) in caso di esito negativo dei controlli o delle visite ispettive effettuate dalla Regione;

e) qualora il beneficiario comunichi, con lettera sottoscritta dal legale rappresentante, la rinuncia al contributo;

f) per il venir meno dei requisiti di partecipazione dei beneficiari di cui all’art.3 del presente bando entro la conclusione del progetto;

g) per la mancanza dei requisiti di ammissibilità dei beneficiari di cui all’art. 3, qualora venga accertata in un momento successivo alla presentazione della domanda.

2. In ogni caso, la Regione si riserva il diritto di chiedere la sospensione o l’interruzione motivata del progetto stesso, nel caso di evidente impossibilità di realizzare le iniziative da esso previste. In questo caso il beneficiario riceverà il contributo proporzionalmente alle spese fin lì sostenute. Il beneficiario rinuncia fin da ora ad ogni richiesta di risarcimento per eventuali danni derivanti dall’applicazione di questo comma.

3. In caso di revoca, le somme già erogate dovranno essere restituite dal promotore alla Regione, maggiorate degli interessi legali maturati nel periodo intercorrente tra la data di ricevimento dei contributi medesimi e quella di restituzione delle stesse. Gli interessi legali sono calcolati al tasso previsto dall’art.

1284 del codice civile, vigente alla data di esecutività dell’atto di revoca del contributo. Alle operazioni di recupero provvede, con propri atti, la Regione.

4. Nel caso la revoca intervenga successivamente alla concessione dell’aiuto alle imprese aderenti, alle stesse verrà comunicata, tramite il promotore, la riduzione o cancellazione dell’aiuto.

Art. 17 Visite ispettive

(19)

La coerenza delle azioni che verranno realizzate con il progetto approvato, il rispetto della qualità progettuale richiesta e del suo valore istituzionale ed economico saranno garantiti in itinere ed ex post anche tramite visite ispettive da parte della Regione Emilia-Romagna realizzate attraverso due modalità:

- ispezione, fino a due anni dalla presentazione della rendicontazione finale, presso gli uffici del promotore per prendere visione della documentazione prodotta, dei costi sostenuti, delle comunicazioni intercorse;

- ispezioni durante la realizzazione delle attività del progetto anche nei paesi esteri.

Art. 18

Responsabile del procedimento, contatti e project manager

1. Di seguito sono indicati gli elementi e i contenuti della comunicazione di avvio del procedimento di cui agli articoli 7 e 8 della legge 241/1990:

- amministrazione competente: Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa - Servizio Attrattività e Internazionalizzazione;

- oggetto del procedimento: BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A PROGETTI DI PROMOZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO REGIONALE SUI MERCATI EUROPEI ED EXTRA- EUROPEI. 2019-2020;

- il Responsabile del procedimento è il Dott. Gian Luca Baldoni, P.O. del Servizio Attrattività e Internazionalizzazione;

- la procedura istruttoria sarà avviata a partire dal giorno successivo al termine di presentazione delle domande di contributo e si concluderà entro il termine ordinatorio di 90 giorni (salvo i casi di sospensione del termine previsti dall’art. 17, comma 3 della L.R. 32/1993). Il predetto termine ordinatorio potrà comunque essere prolungato nel caso di un elevato numero di domande o in caso di esigenze istruttorie articolate e complesse;

- Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Giunta della Regione Emilia-Romagna, con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, cap 40127. Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le richieste di cui al paragrafo n. 9, alla regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico (Urp), per iscritto o recandosi direttamente presso lo Sportello Urp. L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro n. 52, 40127 Bologna (Italia): telefono 800-662200, fax 051-527.5360, e-mail urp@regione.emilia-romagna.it.

2. Per informazioni sul bando e sullo stato di avanzamento delle procedure è possibile contattare il Dott.

Gianluca Baldoni gianluca.baldoni@regione.emilia-romagna.it o la Dott.ssa Monica Zanella, telefono 051.527.6220, monica.zanella@regione.emilia-romagna.it .

3. Il presente bando, la modulistica per la presentazione delle proposte e per la rendicontazione, nonché informazioni utili per la realizzazione dei progetti sono reperibili sul sito: http://imprese.regione.emilia- romagna.it/internazionalizzazione.

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