SCRITTO DA Andrea Mollica CONDIVIDI SU Tweet 37 2
Sono ormai passati 6 mesi dall’entrata in vigore del Jobs Act, la riforma del
lavoro adottata dal governo Renzi, ad oggi la misura di politica economica
più importante dell’esecutivo del segretario PD insieme agli 80 euro per i
redditi mediobassi. Il nuovo contratto a tutele crescenti, che ha eliminato la
tutela giudiziaria per i licenziamenti economici illegittimi garantita
dall’articolo 18, è stato “accoppiato” a un maxi incentivo, entrato in vigore
all’inizio dell’anno, per sussidiare le nuove assunzioni a tempo
indeterminato. Le imprese hanno ottenuto uno sgravio dei contributi dei
nuovi dipendenti senza precedenti, ma i risultati non ci sono stati. Il
governo presenta un quadro che si scontra con la realtà dei numeri.
Settimana scorsa il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha dovuto
ripubblicare i dati delle attivazioni e cessazioni dei nuovi contratti, dopo aver
ammesso di aver inflazionato di diverse centinaia di migliaia il dato ufficiale.
Matteo Renzi ha ammesso il (macroscopico) errore, ma ha ribadito
nell’intervista al
“Corriere della Sera”
di domenica 30 agosto 2015 come
“i numeri dei contratti a tempo indeterminato sono buoni, anche dopo la
correzione. Gli occupati crescono, i cassintegrati scendono, la ripresa c’è.
Non è la prima volta che si fa confusione sui numeri, spero sia l’ultima”. Il
presidente del Consiglio però ha fatto un’affermazione falsa, come mostra il
grafico dell’Istat sullo stato dell’occupazione in Italia riportato da Francesco
Seghezzi.
I risultati deludenti del Jobs Act e la
tentazione del governo di inventare nuovi
posti di lavoro che non ci sono
LUNEDÌ, 31 AGOSTO 2015HOME CULTURA ECONOMIA ESTERI INTERNI FISCHIA IL VENTO IL BLOG
CERCA
REGISTRATI LOGIN
Renzi a @Corriereit spera sia ultimo caso di confusione con
numeri ma dice che "gli occupati sono aumentati". Sicuri?
09:52 30 Ago 201553
23
Francesco Seghezzi
@francescoseghez SeguiGli occupati in Italia sono diminuiti, e come nota la ricercatrice economica e
collaboratrice del Manifesto, Marta Fana,
la prima
ad aver evidenziato gli
errori di calcolo del ministero del Lavoro, il saldo dei contratti a tempo
indeterminato è positivo, ma la tendenza appare
negativa
.
I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo. Lascia un commento