• Non ci sono risultati.

Studio floristico-ecologico delle briofite acquatiche e ripariali del Fiume Belice (Sicilia occidentale)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Studio floristico-ecologico delle briofite acquatiche e ripariali del Fiume Belice (Sicilia occidentale)"

Copied!
10
0
0

Testo completo

(1)

P

REMESSA

Uno studio recente ha evidenziato la peculiarità e l’inte- resse della flora briofitica degli habitat fluviali in Sicilia, ma anche la frammentarietà delle notizie risultanti dalla let- teratura briologica e le ampie lacune di conoscenza, dovute alla carenza di indagini e di esplorazioni, soprattutto nella parte meridionale e occidentale dell’isola (D

IA

& al. 2007).

In considerazione di ciò sono state da qualche tempo avviate alcune indagini finalizzate a fornire un quadro aggiornato e completo della consistenza e dello stato di conservazione delle brioflore dei singoli corsi d’acqua sici- liani, anche in considerazione della estrema fragilità che caratterizza questi ambienti, notoriamente tra i più distur- bati dalle attività antropiche in Sicilia.

Nel presente contributo vengono riportati i risultati di una ricerca riguardante la brioflora acquatica e ripariale del fiume Belice, che non era mai stata oggetto di precedenti ricerche. Lo studio, analizzandone i caratteri tassonomici, corologici ed ecologici, e mettendoli in relazione con dati riguardanti lo stato di conservazione del fiume, si propone di acquisire informazioni di supporto per la valutazione dello stato ecologico del corso d’acqua, in considerazione anche della predittività delle flore briofitiche.

L

INEAMENTI GEOMORFOLOGICI

,

CLIMATICI E VEGETAZIONALI DELL

AREA DI STUDIO

Il fiume Belice, lungo 107 km, scorre nella Sicilia sud- occidentale. Nasce con due distinti rami di monte: il Belice

Sinistro (57 Km), che si origina dalla Rocca Busambra alla quota di 1.000 m. s.l.m., e il Belice Destro, (55 km), che scende da Piana degli Albanesi (600 m. s.l.m.). Dalla con- fluenza di questi due rami si forma un’asta fluviale unica che percorre 50 Km e sfocia nel Mar Mediterraneo (Fig.1).

L’area ricade nei fogli n. 594, 607, 619, 627 della carta IGM 1:50.000 ed interessa il territorio delle province di Agrigento, Palermo e Trapani.

Il bacino idrografico si estende per circa 960 km

2

e si sviluppa dalle aree a sud dei Monti di Palermo fino alla costa meridionale della Sicilia, tra Punta Granitola e Capo S. Marco. L’assetto geomorfologico, visto il suo esteso svi- luppo presenta caratteri variabili, con una maggiore artico- lazione nei tratti a monte caratterizzati da affioramenti car- bonatici ed una morfologia più uniforme nella parte meri- dionale del bacino, in corrispondenza di substrati litologici prevalentemente calcarenitico-sabbiosi ed argilloso-marno- si. Riguardo alle caratteristiche climatiche nell’area del bacino idrografico si registrano temperature medie annue comprese tra 16,2 e 17,9 °C, temperature massime che oscillano tra 20,3 e 22,9 °C e minime tra 9,9 °C e 12,9 °C (Tab. 1). La piovosità varia da 523 a 832 mm e il periodo di aridità è concentrato prevalentemente nei mesi di maggio- settembre.

Con riferimento alla classificazione bioclimatica di R

IVAS

M

ARTINEZ

(2004) l’area è caratterizzata dai seguenti piani bioclimatici: Termomediterraneo superiore subumido inferiore, Mesomediterraneo subumido inferiore e Mesomediterraneo subumido superiore.

Quad. Bot. Amb. Appl., 21 (2010): 155-164.

Studio floristico-ecologico delle briofite acquatiche e ripariali del Fiume Belice (Sicilia occidentale)

F. P ROVENZANO , P. C AMPISI , G. L OMBARDO & M.G. D IA

Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università degli Studi di Palermo, via Archirafi 38 – 90123 Palermo

A

BSTRACT

– Floristic-ecological survey of aquatic and riparian bryophytes of the Belice river (W Sicily). – The results of a study on the bryophytes of Belice river (W Sicily), which has not been the subject of previous bryological investigations, are illustrated. 57 specific and infraspecific taxa have been found (6 liverworts and 51 mosses), 33 of which never report- ed in waterways in Sicily. The bryoflora of the Belice river shows a mesoacidophilous, photophilous, mesothermal and mesophilous feature. It is characterized by an higher incidence of Pottiaceae and Mediterranean and oceanic-Mediterranean taxa when compared to the overall bryoflora of waterways of Sicily. The bryoflora is highly trivialized by the occurence of generalist taxa mainly in the downstream section. Despite the strong anthropization three taxa of phytogeographic interest have been found: Bryum mildeanum Jur. and B. gemmiparum De Not., rare in southern Italy and Petalophyllum ralfsii (Wilson) Nees & Gottsche, threatened in Europe.

Key words: Bryophyte flora, Belice river, W Sicily, Petalophyllum ralfsii.

(2)

Il territorio del bacino è stato interessato da intensi pro- cessi di antropizzazione e pertanto la vegetazione naturale ha subito profonde alterazioni. Nelle aree più in quota ed in particolare presso Rocca Busambra e Monte Genuardo sono presenti estese coperture boschive, costituite prevalente- mente da querceti con diversi elementi autoctoni caducifo- gli e sempreverdi e da alcuni impianti artificiali di conifere;

il resto del territorio è prevalentemente interessato da coltu- re di vario genere. Il seminativo semplice e i vigneti sono tra quelle più diffuse, mentre meno rappresentati sono gli uli- veti, i frutteti misti e gli agrumeti. Aree di estensione piut- tosto limitata sono, inoltre, adibite a pascolo o interessate da macchie.

Con riferimento alla vegetazione ripariale, nei tratti a monte, si riconoscono in linea di massima fitocenosi natura- li abbastanza ben conservate, mentre già prima della con- fluenza e in particolar modo nei tratti medio-bassi queste sono destrutturate e frammentate e contraddistinte da un’al- ta frequenza di specie erbacee generaliste provenienti dagli ambienti rurali circostanti. Sul Belice sinistro, localizzati nel tratto più in quota (Fiume Frattina), si osservano lembi di vegetazione forestale, caratterizzati soprattutto da Salix pedicellata Desf., S. alba L. subsp. alba, Populus nigra L. e Ulmus canescens Melville. Più a valle la vegetazione delle sponde, fortemente ridotta a causa di opere di arginamento e canalizzazione, è costituita da una cintura più o meno assottigliata di elofite quali prevalentemente Arundo donax L. e Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud. Altre spe- cie frequenti sono Polypogon monspeliensis (L.) Desf. e Lythrum junceum Banks & Solander in Russell.

Solo in alcuni punti lungo il corso del fiume si osserva- no aggruppamenti con Tamarix africana Poir. var. africana e T. gallica L., poveri floristicamente.

L’ultimo tratto del fiume fa parte della Riserva Naturale Orientata Foce del Fiume Belice e Dune Limitrofe, estesa per oltre 5,0 km sulla costa meridionale della Sicilia tra Marinella di Selinunte e il promontorio di Porto Palo. L’area protetta è stata istituita nel 1984, per preservare interessanti aspetti di vegetazione ripariale e palustre della foce, le comunità dei sistemi dunali e retrodunali del litorale, non- ché lembi di macchia mediterranea a Olea europaea var.

sylvestris (Mill.) Lehr., Pistacia lentiscus L. e Chamaerops humilis L.

M

ATERIALI E METODI

L’indagine è stata condotta lungo il corso del Fiume Belice, interessando sia l’asta fluviale principale, sia i due rami più a monte (Fig. 1). Il materiale briofitico è stato rac- colto all’interno del corso d’acqua e sulle sponde in diversi periodi dell’anno a partire dal mese di giugno 2008 fino al mese di gennaio 2010. Complessivamente sono stati ogget- to di esplorazione 37 stazioni, elencate in Appendice 1 con i relativi punti di raccolta.

Tutti gli exsiccata sono stati depositati presso l’Herbarium Mediterraneum Panormitanum.

La nomenclatura adottata è quella di R

OS

& al. (2007) per le epatiche, di H

ILL

& al. (2006) per i muschi acrocarpi e pleurocarpi. Per la nomenclatura delle tracheofite ci si è riferiti a G

IARDINA

& al. (2007).

L’analisi corologica delle brioflore è basata prevalente- mente sui corotipi riportati da D

ÜLL

(1983; 1984-85, 1992), che vengono citati con le abbreviazioni utilizzate da questo autore. I corotipi sono stati riuniti in 4 contingenti principa- li come di seguito indicato:

- temperato (temp, temp(-mont), temp-mont, w.temp, w.temp-mont);

- oceanico (suboc);

- oceanico-mediterraneo (oc-med, oc-submed, suboc- med, suboc-submed, oc-submed, submed-suboc, submed-oc);

mediterraneo (submed, submed-mont, med).

La distribuzione nei vari tipi di substrato è stata esami- nata sulla base dei comportamenti dei taxa all’interno del- l’area indagata, mentre con riferimento ai fattori luce, tem- peratura, acqua e pH del substrato sono stati analizzati i temperamenti dei taxa definiti in base ai dati di letteratura, soprattutto mediante una interpretazione degli indici ecolo- gici riportati da D

ÜLL

(1991), e all’esperienza di campo. I biotipi riportati sono quelli riconosciuti da M

ÄGDEFRAU

(1969).

La brioflora del Fiume Belice è stata confrontata con quella complessiva dei fiumi siciliani, analizzata da D

IA

&

al. (2007), mediante la comparazione di spettri tassonomici e corologici.

Per le valutazioni sull’emerobia delle specie sono stati presi in considerazione i comportamenti riferiti da D

IERßEN

(2001).

Nell’elenco dei reperti i taxa specifici ed infraspecifici seguono un ordine alfabetico, mentre le famiglie di appar- tenenza un ordine tassonomico. Per ciascun taxon sono indi- cati i siti di raccolta, il substrato di crescita e l’altitudine. I taxa che risultano nuovi per il Fiume Belice sono contrasse- gnati da un asterisco (*) mentre quelli nuovi per l’habitat dei corsi d’acqua in Sicilia risultano contrassegnati da due aste- rischi (**).

E

LENCO DEI REPERTI

HEPATICAE

CEPHALOZIELLACEAE

**Cephaloziella baumgartneri Schiffn. (taxon mesofotofi- lo, termofilo, mesofilo, calcicolo – oceanico-mediterraneo;

biotipo: “annual”)

6. Su terreno in prossimità del fiume, 121 m s.l.m.

Tab. 1 – Localizzazione e dati termopluviometrici registrati dalle

stazioni di rilevamento ricadenti nel territorio di studio. (Dati da

Servizio Idrografico del Genio Civile relativi al trentennio 1965-

1994).

(3)

LUNULARIACEAE

*Lunularia cruciata (L.) Lindb. (taxon fotofilo, termofilo, mesofilo, mesoacidofilo – oceanico-mediterraneo; biotipo:

“annual”)

9-14-11-13. Su roccia sommersa, su base in cemento e su terreno, con probabilità di inondazione. 200 - 406 m s.l.m.

FOSSOMBRONIACEAE

**Fossombronia caespitiformis De Not. ex Rabenh. (taxon fotofilo, termofilo, mesofilo, mesoacidofilo – oceanico- mediterraneo; biotipo: “annual”)

9-4-2. Su terreno lungo la riva sinistra, 55-220 m s.l.m.

*Fossombronia sp.

9. Su terreno lungo la riva sinistra, 220 m. s.l.m.

**Petalophyllum ralfsii (Wilson) Nees & Gottsche (taxon mesofotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo - oceani- co-mediterraneo)

4. Su terreno lungo la riva destra, 72 m s.l.m.

PELLIACEAE

*Pellia sp.

17. Su terreno, 487 m s.l.m.

MUSCI

FISSIDENTACEAE

*Fissidens crassipes subsp. warnstorfii (M.Fleisch.) Brugg.-Nann. (taxon mesofotofilo, mesotermo, igrofilo, cal- cicolo – suboceanico-submediterraneo; biotipo: “short turf”)

6-10-9-11-13. Su roccia sommersa e su terreno presso una cascatella, su lastra di eternit e su base in cemento, 121-356 m s.l.m.

*Fissidens crassipes subsp. crassipes Wilson ex Bruch &

Schimp. (taxon mesofotofilo, termofilo, igrofilo, calcicolo – submediterraneo; biotipo: “short turf”)

14-17. Su roccia sommersa, 406-487 m s.l.m.

**Fissidens viridulus (Sw. ex anon.) Wahlenb. var. viridu- lus (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo – sub- mediterraneo; biotipo: “short turf”)

7-9-10-11-12-13-16. Su terreno e su roccia, 127 - 325 m s.l.m.

DICRANACEAE

*Dicranella heteromalla (Hedw.) Schimp. (taxon mesofo- tofilo, mesotermo, mesofilo, acidofilo – temperato; biotipo:

“short turf”)

11. Su terreno, con possibilità di inondazione, 279 m s.l.m.

**Dicranella howei Renauld & Cardot. (taxon fotofilo, ter- mofilo, mesofilo, calcicolo – oceanico-mediterraneo; bioti- po: “short turf”)

2-7-9-11-13-15-14-16-37. Su terreno, su roccia e su base di cemento, 55-611 m s.l.m.

POTTIACEAE

**Aloina aloides (Koch ex Schultz) Kindb. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo – submediterraneo; biotipo:

“short turf”)

9. Su terreno, 194-220 m s.l.m.

**Aloina rigida (Hedw.) Limp. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo – temperato; biotipo: “short turf”) 2-9. Sui pilastri in cemento del ponte e su terreno, 121-220 m s.l.m.

*Barbula unguiculata Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo – temperato; biotipo: “short turf”) 1-2-10-16. Su terreno, su costone roccioso e su roccia, 6- 223 m s.l.m.

**Dialytrichia mucronata (Brid.) Broth. (taxon fotofilo, ter- mofilo, mesofilo, calcicolo – submediterraneo-suboceanico;

biotipo: “short turf”)

9-10-17. Su roccia, 215 - 487 m. s.l.m.

**Didymodon acutus (Brid.) K.Saito. (taxon fotofilo, meso- termo, xerofilo, calcicolo – submediterraneo; biotipo: “short turf”)

2-9-11. Sui pilastri in cemento del ponte, su roccia, su terre- no, 121 - 279 m s.l.m.

**Didymodon fallax (Hedw.) R.H.Zander. (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo - temperato; biotipo: “short turf”)

2-9. Su terreno, 55 - 220 m s.l.m.

*Didymodon insulanus (De Not.) M.O. Hill. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo - submediterraneo-subocea- nico; biotipo: “short turf”)

9. Su rocce sommerse presso una cascatella, 200 m s.l.m.

Fig. 1 - Ubicazione delle stazioni di raccolta delle briofite censite.

(4)

*Didymodon luridus Hornsch (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo – submediterraneo; biotipo: “short turf”) 6-9-10-11-13-14-16. Sui pilastri in cemento del ponte, su terreno, su rocce presso una cascatella e su base in cemento sommersa, 121 - 406 m. s.l.m.

*Didymodon rigidulus Hedw. (taxon mesofotofilo, termofi- lo, mesofilo, calcicolo - temperato; biotipo: “short turf”) 9. Su roccia e su terreno, 127 - 220 m s.l.m.

*Didymodon sinuosus (Mitt.) Delogne. (taxon mesofotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo – suboc-submed; biotipo:

“short turf”)

9. Su un costone roccioso e su roccia emersa, 215 m. s.l.m.

*Didymodon tophaceus (Brid.) R. H. Zander (taxon fotofi- lo, termofilo, igrofilo, calcicolo - temperato; biotipo: “short turf”)

6-9-10. Su terreno in una parete verticale di una cascata asciutta, con possibilità di inondazione, su rocce sommerse presso delle cascatelle, 121 - 223 m s.l.m.

*Didymodon vinealis (Brid.) R. H. Zander (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo - submediterraneo; biotipo:

“short turf”)

6-9-11-12-14. Sui pilastri in cemento del ponte, su terreno e su roccia, 121 - 406 m s.l.m.

*Eucladium verticillatum (With.) Bruch & Schimp. var.

verticillatum (taxon mesofotofilo, termofilo, igrofilo, calci- colo - submediterraneo; biotipo: “short turf”)

9. Su roccia, in grotta con stillicidio, 223 m s.l.m.

**Gymnostomum viridulum Brid. (taxon mesofotofilo, mesotermo, igrofilo, calcicolo – suboceanico-mediterraneo;

biotipo:“short turf”)

9-11-12-16. Su roccia e su terreno, 215-325 m. s.l.m.

**Microbryum davallianum (Sm.) R.H.Zander (taxon foto- filo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo - submediterra- neo; biotipo: “short turf”)

9-15-16. Su terreno, 217 - 611 m s.l.m.

**Microbryum rectum (With.) R.H.Zander (taxon fotofilo, termofilo, mesofilo, mesoacidofilo - oceanico-submediter- raneo; biotipo: “short turf”)

15. Su terreno con probabilità di inondazione, 611 m. s.l.m.

**Pseudocrossidium hornschuchianum (Schultz) R.H.Zander (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo – mediterraneo-oceanico; biotipo: “short turf”)

4. Su terreno, 72 m. s.l.m.

**Syntrichia montana Nees. var. montana (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo - submediterraneo-montano;

biotipo: “short turf”)

9-15. Su un costone roccioso con acqua che scorre e su roc- cia e su rocce sommerse presso una cascatelle, 215 - 611 m s.l.m.

**Timmiella barbuloides (Brid.) Monk. (taxon mesofotofi-

lo, termofilo, mesofilo, calcicolo – mediterraneo; biotipo:

“tall turf” )

12. Su pilastro del ponte, 325 m. s.l.m.

**Tortella flavovirens (Bruch) Broth. var. flavovirens (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo – suboceani- co-submediterraneo; biotipo: “short turf”)

1-15. Su roccia e su terreno sabbioso in prossimità della spiaggia, 3 - 611 m. s.l.m.

**Tortella humilis (Hedw.) Jenn. (taxon mesofotofilo, ter- mofilo, xerofilo, calcicolo – submediterraneo; biotipo:

“short turf”)

11. Sul pilastro in pietra del ponte, 279 m s.l.m.

**Tortella nitida (Lindb.) Broth. (taxon fotofilo, termofilo, xerofilo, calcicolo – oceanico-mediterraneo; biotipo: “short turf”)

15. Su terreno, 611 m s.l.m.

**Tortula marginata (Bruch & Schimp.) Spruce. (taxon sciafilo, termofilo, mesotermo, calcicolo - oceanico-medi- terraneo; biotipo: “short turf”)

1-12. Su roccia, 217 - 325 m s.l.m.

*Tortula muralis Hedw (taxon fotofilo, mesotermo, xerofi- lo, calcicolo – temperato; biotipo: “short turf”)

1-6-7-9-10-11-12-15-14. Sui pilastri in cemento del ponte, su roccia, su un costone roccioso e su base in cemento, 8 - 611 m. s.l.m.

*Trichostomum brachydontium Bruch (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, mesoacidofilo submediterraneo-mon- tano; biotipo: “short turf”)

11-15. Su roccia con acqua che scorre e su terreno, 215 - 611 m. s.l.m.

**Trichostomum crispulum Bruch Trichostomum crispu- lum (taxon mesofotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo – temperato; biotipo: “short turf”)

9-14. Su roccia, su terreno e su base in cemento, 215 - 406 m. s.l.m.

**Weissia controversa Hedw var. controversa (taxon foto- filo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo - temperato; bioti- po: “short turf”)

9. Su roccia e su terreno, 215 - 220 m. s.l.m.

**Weissia levieri (Limpr.) Kindb. (taxon fotofilo, termofilo, mesofilo, mesoacidofilo; oceanico-mediterraneo; biotipo:

“short turf”)

15. Su terreno con probabilità di inondazione, 611 m. s.l.m.

**Weissia longifolia Mitt. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo - temperato; biotipo: “short turf”) 9. Su terreno, 220 m. s.l.m.

GRIMMIACEAE

**Grimmia pulvinata Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo,

xerofilo, calcicolo – temperato; biotipo: “cushion”)

(5)

9-14-15. Su un costone roccioso, su roccia e su base in cemento, 215 - 611 m. s.l.m.

*Grimmia sp.

1. Sui pilastri in cemento del ponte, in prossimità del fiume, 121 m. s.l.m.

FUNARIACEAE

*Entosthodon attenuatus (Dicks.) Bryhn (taxon mesofotofi- lo, termofilo, mesofilo, calcicolo - submediterraneo-oceani- co; biotipo: “short turf”)

15. Su terreno, 611 m. s.l.m.

**Funaria hygrometrica Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo – temperato; biotipo: “short turf”) 9. Su terreno, 223 m. s.l.m.

BRYACEAE

Bryum argenteum Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo, meso- filo, mesoacidofilo – temperato; biotipo: “short turf”) 9 -10. Su rocce presso delle cascatelle, 200 - 223 m. s.l.m.

*Bryum caespiticium Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo – temperato; biotipo: “short turf”) 14. Su roccia presso una cascatella, 406 m. s.l.m.

**Bryum capillare Hedw. (taxon mesofotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo – temperato; biotipo: “short turf”) 1-9. Su rocce presso delle cascatelle e su terreno sabbioso in prossimità della spiaggia, 3 - 200 m s.l.m.

**Bryum dichotomum Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo – sub-mediterraneo; biotipo: “short turf”)

1. Su roccia, 8 m s.l.m.

**Bryum donianum Grev. (taxon mesofotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo - oceanico-mediterraneo; biotipo:

“short turf”)

15. Su terreno con probabilità di inondazione, 611 m s.l.m.

*Bryum gemmiparum De Not. (taxon fotofilo, termofilo, igrofilo, calcicolo - suboceanico-submediterraneo; biotipo:

“short turf”)

6-10-17. Su roccia presso una cascata, su roccia presso una pozza d’acqua e su terreno, 121 - 487 m s.l.m.

**Bryum mildeanum Jur. (taxon fotofilo, microtermo, igro- filo, mesoacidofilo - sub-oceanico; biotipo: “short turf”) 9. Su roccia, 215 m s.l.m.

**Bryum rubens Mitt. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo - temperato; biotipo: “short turf”)

1. Su terreno sabbioso in prossimità della spiaggia, 3 m s.l.m.

BRACHYTHECIACEAE

**Oxyrrhynchium hians (Hedw.) Loeske (taxon fotofilo,

mesotermo, mesofilo, calcicolo - temperato; biotipo:

“weft”)

9. Su roccia, 215 m s.l.m.

**Oxyrrhynchium speciosum (Brid.) Warnst. (taxon meso- fotofilo, termofilo, idrofilo, mesoacidofilo - temperato; bio- tipo: “weft”)

9-13. Su roccia e su terreno, 215 - 356 m s.l.m.

*Platyhypnidium riparioides (Hedw.) Dixon (taxon meso- fotofilo, mesotermo, idrofilo, mesoacidofilo - temperato;

biotipo: “weft”)

9-17. Su roccia e su terreno, 200 - 487 m s.l.m.

*Rhynchostegium megapolitanum (Blandow ex F.Weber &

D.Mohr) Schimp. (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, mesoacidofilo – submediterraneo; biotipo: “weft”)

9-12. Su roccia, 215 - 325 m s.l.m.

FONTINALACEAE

*Fontinalis hypnoides var. duriaei (Schimp.) Kindb. (taxon fotofilo, termofilo, igrofilo, calcicolo - sub-mediterraneo;

biotipo: “weft”)

11-12-13-17. Su roccia sommersa presso una cascata, su ter- reno in acqua stagnante e su base in cemento in acqua, 220 - 356 m s.l.m.

C

ARATTERI DELLA BRIOFLORA

Nel corso della ricerca sono stati rinvenuti 57 taxa spe- cifici ed infraspecifici (6 epatiche e 51 muschi), dei quali 56 nuovi per il Fiume Belice e 33 nuovi per l’habitat dei corsi d’acqua in Sicilia. Un quadro della numerosità dei taxa, generi e famiglie è riportato in Tab. 2.

L’incidenza delle diverse famiglie della flora è stata ana- lizzata mediante un confronto con lo spettro della brioflora dell’insieme dei corsi d’acqua siciliani, riportato da D

IA

&

al. (2007), in un recente lavoro che fornisce un quadro delle conoscenze briologiche relative a questo habitat.

Dalla comparazione si evince che il numero di famiglie della flora del Fiume Belice (12) è da considerarsi basso relativamente al totale delle famiglie presenti nell’habitat (38) ed inoltre che l’incidenza delle Pottiaceae è particolar- mente elevata. Le altre famiglie sono poco rappresentate, ma si osserva un’incidenza leggermente più alta di alcune famiglie di acrocarpi, che comprendono specie terricole, nitrofile e opportuniste, quali quelle delle Bryaceae, Funariaceae e Lunulariaceae (Fig. 2).

159

Tab. 2 – Diversità tassonomica della brioflora.

(6)

Analogamente, calcolato lo spettro corologico rappre- sentato nell’istogramma di Fig. 3, è stato confrontato con i caratteri corologici della brioflora dell’insieme dei corsi d’acqua siciliani. Dal confronto emerge che la flora del

fiume Belice pur mostrando una prevalenza dei taxa tempe- rati presenta uno spiccato carattere mediterraneo con per- centuali più elevate sia dei taxa mediterranei, sia oceanico- mediterranei, mentre poco rappresentati sono i taxa oceani- ci e assenti quelli boreali che caratterizzano le flore dei tor- renti montani.

Una analisi della distribuzione dei gruppi ecologici rispetto ai fattori, luce, temperatura, acqua e pH del substra- to viene riportata in Fig. 4. Per quanto attiene al fattore luce si nota che prevalgono nettamente i taxa fotofili con il 66%;

quelli mesofotofili incidono per il 32,1%, mentre soltanto l’1,9% dei taxa sono sciafili.

Con riferimento alla temperatura la brioflora è caratte- rizzata dalla prevalenza di taxa mesotermi che incidono per il 61,5%. Le briofite termofile costituiscono il 34,6%, men- tre le microterme risultano poco rappresentate con il 3,8%.

Per quanto riguarda il fattore acqua, nella brioflora dominano i taxa mesofili con il 52,8%; rilevanti sono le incidenze dei taxa igrofili ed idrofili con il 20,8%, ma anche dei taxa xerofili (26,4%), che colonizzano aree che riman- gono a lungo emerse.

In relazione al pH del substrato, la brioflora è molto caratterizzata, essendo costituita dal 67,3% di taxa calcicoli e neutrofili e soltanto dal 32,7% di taxa mesoacidofili; risul- tano totalmente assenti i taxa fortemente acidofili.

Un’analisi della distribuzione dei taxa nei diversi sub- strati considerati anche con riferimento alle variazioni del livello dell’acqua, ha messo in evidenza che i substrati sog- getti ad inondazione, periodica o occasionale, sono quelli che ospitano il maggior numero di taxa, ma anche i suoli, le rocce e i substrati artificiali sempre sommersi ospitano un buon numero di taxa. Tuttavia tra questi ultimi solo 6 sono i taxa che crescono esclusivamente su substrati sommersi, mentre gli altri hanno un tipico comportamento anfibio, potendo vivere sia in condizione di emersione sia totalmen- te sommersi per lunghi periodi (Tab. 3). Tra questi si anno- verano ad esempio l’epatica tallosa Lunularia cruciata, spe- cie nitrofila ruderale, ma anche i muschi mesofili Bryum argenteum, B. capillare, Didymodon luridus e D. topha- ceus, Fissidens viridulus, e persino gli xerofili Syntrichia montana e Tortula muralis, tutti terricoli o sassicoli, oppor- tunisti, ad ampia diffusione in molti tipi di habitat, che pos- sono sopportare una completa e prolungata sommersione.

Tra le specie note in letteratura come esclusive degli habitat umidi si annoverano invece Fontinalis hypnoides var. duriaei, idrofita, terricola e sassicola, che tipicamente vive in acque caratterizzate da notevole dinamismo, e le specie altamente igrofile Bryum gemmiparum, Fissidens crassipes subsp. crassipes, F. crassipes subsp. warnstorfii e Platyhypnidium riparioides. Altre specie mediamente igro- file sono Petalophyllum ralfsii, Bryum mildeanum, Eurhynchium speciosum, Didymodon tophaceus e Eucladium verticillatum, dei quali gli ultimi due tipici colo- nizzatori degli stillicidi calcarei.

Di particolare interesse è la presenza dell’epatica Petalophyllum ralfsii e dei muschi Bryum gemmiparum e Bryum mildeanum. La prima, specie oceanico-mediterranea riportata nella Red list delle Briofite europee (ECCB, 1995), è una delle 6 epatiche tutelate in Italia dalla Direttiva Habitat, che recentemente è stata valutata come “Critically Endangered” in campo italiano (A

LEFFI

& C

OGONI

, 2008);

Fig. 2 – Incidenza percentuale delle famiglie della brioflora del Fiume Belice e della brioflora complessiva dei corsi d’acqua sici- liani.

Fig.3 – Confronto tra gli spettri corologici della flora del Fiume

Belice e della flora dell’insieme dei corsi d’acqua siciliani.

(7)

Bryum gemmiparum e B. mildeanum sono entrambi rari nell’Italia meridionale (A

LEFFI

& al., 2008).

Un’analisi della distribuzione lungo il corso d’acqua di queste briofite rare, aemerobe o oligoemerobe, e di quelle con maggiore specificità di habitat (taxa idrofili o ad eleva- ta idrofilia) mette in evidenza che la loro presenza è con- centrata sul Belice destro e nel tratto a monte del Belice sini- stro, segnalando in tali contesti un più basso livello dell’im-

patto antropico (Fig. 5). Al contrario l’asta fluviale derivan- te dall’unione dei due rami presenta una flora ripariale molto alterata e costituita quasi esclusivamente da specie generaliste, tra le quali diverse nitrofile, e, inoltre, una flora idrofila assente in tutti i punti di raccolta tranne che in loca- lità Dagala della donna (Poggioreale), che è prossima al punto di confluenza. Questi risultati concordano con i dati forniti dall’ARPA Sicilia, visualizzati in Fig. 6, in cui con riferimento al fiume Belice dall’analisi dello stato ecologico (SECA) e dello stato ambientale (SACA) del corso d’acqua si nota che viene classificato come “Buono” lo stato della stazione che ricade nei pressi della confluenza del Belice destro e sinistro, mentre la valutazione è di “Sufficiente” per i tratti più a valle.

C

ONCLUSIONI

Nel complesso l’indagine ha consentito di apportare un significativo contributo alla conoscenza della brioflora acquatica e ripariale del fiume Belice, facendo acquisire nel contempo nuovi dati sull’ecologia delle specie che coloniz- zano questo tipo di habitat in Sicilia. Dai risultati della ricer- ca condotta è possibile inoltre dedurre notizie sulle condi- zioni generali dell’ambiente.

La brioflora presenta un marcato carattere mesoacidofi- lo, fotofilo, mesotermo e mesofilo (accompagnato anche da una discreta incidenza di taxa xerofili) che riflettono le con- dizioni geoclimatiche complessive dell’ambiente e soprat- tutto lo stato di degrado delle sponde, quasi interamente prive di aspetti di vegetazione forestale ripariale.

Con riferimento ai caratteri tassonomici della flora è significativa la elevata incidenza di Pottiaceae, famiglia che annovera molte entità di ambienti aperti e antropizzati, non- ché la ridottissima presenza di epatiche, che potrebbe esse- re dovuta al fatto che la gran parte dei taxa siciliani di que- sta componente è costituita da entità aemerobe o a bassa

161 Fig. 4 – Spettro ecologico con riferimento ai principali fattori eco-

logici.

Fig. 5 – Localizzazione dei taxa idrofili, igrofili e/o a bassa eme- robia.

Fig. 6 – Mappa dello stato ecologico (SECA) e dello stato ambien-

tale (SACA) dei corsi d’acqua della Sicilia occidentale (da

Regione Siciliana, 2010, modificato).

(8)

Tab. 3 - Distribuzione dei taxa nei diversi substrati e nelle differenti stazioni di raccolta.

(9)

emerobia (Dia & al., 2007) che non trovano evidentemente condizioni idonee lungo il corso del fiume Belice.

La brioflora acquatica è costituita quasi esclusivamente da taxa non idrofili che possono rimanere a lungo sommer- si. La brioflora ripariale, cosi come quella delle piante supe- riori, in tutto il tratto a valle è fortemente banalizzata e costi- tuita soltanto da taxa opportunisti e generalisti ad elevata emerobia, ampiamente diffusi nel territorio siciliano. Tale connotazione negativa si osserva anche nella zona della foce, nonostante la presenza di comunità fanerogamiche meglio conservate all’interno dell’area protetta.

La presenza di specie idrofile e igrofile e di quelle a bassa emerobia esclusivamente sul Belice destro e sul Belice sinistro fino alla loro confluenza indica un buono stato di conservazione delle florule soltanto in questi tratti del fiume.

Nonostante l’accentuata antropizzazione del territorio è stata rilevata la presenza di alcuni taxa di interesse fitogeo- grafico, tra i quali è da sottolineare in particolare quella di Petalophyllum ralfsii, epatica criticamente minacciata in Italia, da diversi anni oggetto di attenzione in campo con- servazionistico a livello continentale.

La presenza di questi taxa suggerisce la necessità di prendere in considerazione l’opportunità di individuare misure di tutela oltre che nell’area della foce anche in tratti più a monte del corso d’acqua.

BIBLIOGRAFIA

A

LEFFI

M., C

OGONI

A. 2008 – Petalophyllum ralfsii (Wils.) Nees et Gottsche. In: AA. VV. 2008 – Flora da conservare: implementazione delle categorie e dei criteri IUCN (2001) per la redazione di nuove Liste Rosse. Informatore Botanico Italiano, 40 Suppl. 1: 139-140.

D

IA

M.G., P

ROVENZANO

F, & C

AMPISI

P., 2007 - Stato delle conoscenze sulla diversità briofitica dei corsi d’ac- qua siciliani. Quad. Bot. Amb. Appl., 18, 343-351.

D

IERßEN

K., 2001 – Distribution, ecological amplitude and phytosociological chracterization of European bryophytes. Bryophytorum Bibliotheca, band 56.

Berlin, Stuttgard.

D

ÜLL

R., 1983 – Distribution of European and Macaronesian Liverworts (Hepaticophytina).

Bryol. Beitr. 2: 1-114.

D

ÜLL

R., 1984-85 – Distribution of European and Macaronesian Mosses (Bryophytina). Bryol. Beitr.

4/5: 1-232.

D

ÜLL

R., 1991 – Valori degli indicatori ecologici per muschi ed epatiche. Congresso internazionale di Briologia. L’Aquila 15-26 luglio 1991. Atti del Convegno. A cura di M. Mastracci.

D

ÜLL

R., 1992 – Distribution of European and

Tab. 3 - Contiunazione

(10)

Macaronesian Mosses – Annotations and progress.

Bryol. Beitr. 8/9: 1-225.

ECCB (European Committee for Conservation of Bryophytes), 1995 – Red Data\Book of European bryophytes. ECCB, Trondheim.

G

IARDINA

G., R

AIMONDO

F. M. & S

PADARO

V.,2007 – A catalogue of plants growing in Sicily. Bocconea 20: 5-585.

H

ILL

M. O., B

ELL

N., B

RUGGEMAN

-N

ANNENGA

M. A., B

RUGUÉS

M., C

ANO

M. J., E

NROTH

J., F

LATBERG

K.

I., F

RAHM

J.-P., G

ALLEGO

M. T., G

ARILLETI

R., G

UERRA

J., H

EDENÄS

L, H

OLYOAK

D. T., H

YVO

N

EN

J., I

GNATOV

M. S., L

ARA

F., M

AZIMPAKA

V., M

UÑOZ

J. &. S

ODERSTROM

L., 2006 - An annotated checklist of the mosses of Europe and Macaronesia. Journal of Bryology 28: 198–267.

M

ÄGDEFRAU

K., 1969 - Die Lebensformer der Laubmoose. - Vegetatio 16: 285-297.

R

EGIONE

S

ICILIANA

, 2010 - Piano di gestione del distretto idrografico della Sicilia. Sito internet:

http://www.arpa.sicilia.it/UploadDocs/2089_Relaz ione_di_Piano_mar2010.pdf.

R

OS

R. M., M

AZIMPAKA

V., A

BOU

-S

ALAMA

U., A

LEFFI

M., B

LOCKEEL

T. L., B

RUGUÉS

M., C

ANO

M. J., C

ROS

R.

M., D

IA

M. G., D

IRKSE

G. M., E

L

S

AADAWI

W., E

RDAĞ

A., G

ANEVA

A., G

ONZALES

-M

ANCEBO

J. M., H

ERRNSTADT

I., K

HALIL

K., K

ÜRSCHNER

H., L

ANFRANCO

E., L

OSADA

-L

IMA

A., R

EFAI

M. S., R

ODRÍGUEZ

-N

UÑEZ

S., S

ABOVLJEVIC

M., S

ÉRGIO

C., S

HABBARA

H., S

IM

-S

IM

M. & S

ÖDERSTRÖM

L., 2007 - Hepatics and Anthocerotes of the Mediterranean, an annotated checklist.

Cryptogamie, Bryologie 28: 351-437.

R

IVAS

-M

ARTINEZ

S., 2004 – Global Bioclimatics.

Classificación Bioclimatica de la Tierra. Sito internet: http//www.globalclimatics.org/book/bioc/

bioc1.pdf.

RINGRAZIAMENTI – Lavoro eseguito con fondi di Ateneo (ex 60%) e con assegno di ricerca finanzia- to dal MIUR dal titolo “Diversità della brioflora dei corsi d’acqua siciliani e valutazione del suo stato di conservazione” (tutor prof.ssa Maria Giovanna Dia).

RIASSUNTO - Sono illustrati i risultati di uno studio sulla brioflora del fiume Belice (Sicilia occidentale) che non era mai stata oggetto di indagine. 57 sono i taxa specifici ed infraspecifici rinvenuti dei quali 6 epatiche e 51 muschi; di questi 33 non erano mai stati segnalati in corsi d’acqua siciliani. L’analisi dei caratteri ecologici evidenzia una flora dal pre- valente carattere mesoacidofilo, fotofilo, mesoter- mo e mesofilo, fortemente banalizzata dalla pre- senza di taxa generalisti soprattutto nel tratto a valle. Da un confronto con la brioflora complessia dei corsi d’acqua siciliani essa, inoltre, risulta caratterizzata da un’alta incidenza di Pottiaceae e di taxa mediterranei e oceanico-mediterranei.

Nonostante la forte antropizzazione del territorio

sono stati rinvenuti tre taxa di interesse fitogeogra- fico: Bryum gemmiparum Jur. e Bryum mildeanum De Not., rari nell’Italia meridionale e Petalophyllum ralfsii (Wilson) Nees & Gottsche, minacciato in Europa.

A

PPENDICE

1.

1 - Foce del Belice (Castelvetrano). Punti di raccolta: N 37°35’02.06” E 12° 51’55.55”; N 37°35’01.92” E 12°

51’58.45”; N 37°34’59.37” E 12° 51’54.46”; N 37°35’01.90” E 12° 51’52.10”.

2 - Timpone Perollo (Partanna). Punti di raccolta: N 37°42’02.00” E 12°55’49.99’’.

3 - Piana Canalotto (Partanna). Punti di raccolta: N 37°42’48.05” E 12°56’33.95’’.

4 - Case Caracci (Partanna). Punti di raccolta: N 37°42’54.06” E 12°56’36.08’’; N 37°42’56.05” E 12°56’37.99’’; N 37°43’00.04” E 12°56’45.98’’.

5 - Contrada Mulino Nuovo (Salaparuta). Punti di rac- colta: N 37°44’42.06” E 13° 00’57.00”; N 37°45’04.10” E 13° 01’01.09”; N 37°44’31.34” E 13°

00’49.97”; N 37°44’46.04” E 13° 00’58.74”; N 37°44’35.90” E 13° 00’53.08”; N 37°44’44.07” E 13°

00’57.98”; N 37°44’50.01” E 13° 00’55.97”.

6 - Dagala della Donna (Poggioreale). Punti di raccolta:

N 37°45’25.38” E 13° 02’18.38”; N 37°45’24.95” E 13° 02’17.30”.

7 - Mandra di mezzo (Poggioreale). Punti di raccolta: N 37°46’26.49” E 13° 02’51.24”; N 37°46’25.60” E 13°

02’49.40”.

8 - C.da Balata (Monreale). Punti di raccolta - N 37°48’34.35” E 13°08’17.21’’.

9 - Sorgente termale di S. Lorenzo (Monreale). Punti di raccolta: N 37°50’37.72” E 13°07’06.90’’; N 37°50’37.40” E 13°07’05.81’’; N 37°50’38.39” E 13°07’07.82’’; N 37°50’40.94” E 13°07’12.18’’; N 37°50’41.02” E 13°07’11.30’’; N 37°50’36.40” E 13°07’04.91’’.

10 - Molino Calatrasi (Monreale). Punti di raccolta: N 37°50’40.51” E 13°07’09.22’’; N 37°50’39.85” E 13°07’07.94’’; N 37°50’39.15” E 13°07’08.96’’.

11 - Contrada Perciata (Monreale). Punti di raccolta: N 37°53’18.49” E 13°10’28.73’’

12 - Ponte di Pietralunga (Monreale). Punti di raccolta: N 37°55’07.04” E 13°12’32.52’’

13 - Piano del Campo (Monreale). Punti di raccolta: N 37°55’52.76” E 13°14’24.10’’.

14 - Masseria Kaggiotto (Piana degli Albanesi). Punti di raccolta: N 37°56’46.26” E 13°16’45.99’’.

15 - Spia e drinjes (Piana degli Albanesi). Punti di raccol- ta: N 37°57’49.19” E 13°16’59.69’’

16 - Ponte Frattina (Roccamena). Punti di raccolta: N 37°48’44.81” E 13°10’43.54’’.

17 - Contrada Rao (Corleone). Punti di raccolta: N

37°52’08.58” E 13°18’26.17’’

Riferimenti

Documenti correlati

Dopo aver anche in questa occasione presentato l’argomento della tesi e i motivi per i quali la Adding Value International AB avrebbe potuto rappresentare un caso

Due to resonance stabilization, the most stable radicals with the same carbon skeleton of the parent acid is that carrying an unpaired electron on the carbon atom closest to

We present here an improved version of this formalism which allows us to write down non-recursive master formulas for the n-point contribution to the heat kernel trace of a scalar

Nella presente memoria sono stati illustrati alcuni risultati di attività di studio condotte nell’ottica di indi- viduare i provvedimenti necessari al miglioramento delle condizioni

É interessante sottolineare che alcuni tipi di vegeta- zione sono stati segnalati solo lungo il corso del Po e, in particolare, in corrispondenza della sua porzione finale

– la presenza di specie fondatamente definibili come casi eccezionali (racchiuse tra parentesi) in quanto difficilmente campionabili (per i motivi più disparati), il cui

Tra questi taxa di particolare interesse ambientale, soltanto alcuni, come ad esempio Orthotrichum affine, sono piuttosto diffusi nel sistema montuoso, mentre la maggior

Immissario: fiume che sfocia in un lago; fiume che con la sua acqua alimenta un lago; fiume che porta l’acqua nel lago.. Emissario: fiume che esce da