• Non ci sono risultati.

ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA "

Copied!
242
0
0

Testo completo

(1)

_____ .. re_.__. .. -

ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA

ROMA 1976

ANNUARIO DI STATISTICHE GIUDIZIARIE

Vol. XXIII 19 74

EDIZIONE

l§fdt ·PALERMO-..,

BIBLIOTECA

N .•. ···-·---- - -

COL L. .•. "'J:Ji_._3 __

(2)

l

t

~~ l

NOTIZIE IN POSSESSO DELL'ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA NON PUBBLICATE

NELL'ANNUARIO DI STATISTICHE GIUDIZIARIE · EDIZIONE 1974

L' Istituto Centrale di Stat istica forn isce, d ietro richiesta, i dati non pubblicati, contro il semplice rimborso delle spese vive e cioè : di copiatura, collazionatura, eventuale elaborazione e posta.

DATI D I S P O N I B I L I ANNO 1973

MATERIA CIVILE

Movimento dei procedimenti presso gli Uffici di conciliazione, le Preture ed Tribunali con sede nei capoluoghi dei dstretti di Corte di appello .

Uffici di conciliazione - Procedimenti esauriti presso gli Uffici del capo luogo del distretto di Corte d i appello

Vendite giudiziarie di beni mobili ed immobili; assegnazioni di beni; sfratti;

obbligazioni di fare o non fa re; consegne di beni secondo la qualità del debitore e del creditore .

Procc~lmenll

di cognizione esaurili con sentenza definitiva, secondo l'istitUto giuridico, l'esito ed il va lore della domanda e la durata del procedimento (durala media in giorni)

Fallimenti chiusi, secondo il ca rattere urbano o rurale dei Comuni e l'atti- vità economica del falliti

MATERIA PENALE

Condannati secondo la provincia e la regione in cui il delitto fu commesso, l'età il sesso - etli media per ogni classe di età .

Condannati secondo il de litto, la pena inflitta e la regione in cui fu commesso -

cl~ssificazione

abbreviata

Condann ati secondo la regione del commesso delitto, lo stato civile, l'età e il sesso - età media per ogni classe di e tà .

Condannati secondo il delitto, il sesso, io stato civi le e la regione in cui fu com- messo - classificazione abbreviata .

Condannati secondo il delitto, l'istruzione, il sesso e la regione in cui fu com- messo - classificazione abbreviata .

Prosci olti maggiorenni secondo il motivo del provvedimento e il delitto, per distrelto d i Corte di appello - classificazione abbreviata

Minorenni non imputabili perchè di età inferiore ai 14 anni, secondo il delitto, l'età e il sesso

Circ:.:oscrlzioni territoriali

cui si ri·feriscono i dati

Capoluoghi dei distretti di Corte di appello

Capoluoghi del distretti di Corte di appello

Uffici

giudl~lari

di ciascun distretto di Corte di ap- pello

Regioni

italia

Regioni

Province Regioni Italia Italia

Regioni Italia

Italia

italia

Di stretti d i C.A. - Italia

Italia

(3)

Stagnune · Cusavat<>re (NA) - C<mrratto dtl 14·11·1975 • Copie 1.000

All'Onore voi e

Dott. GIULIO ANDREOTTI

PRESIDENTE DEr. CONSIGLIO DEl MlNlSrJU

ROMA

llo l'onore di prcsen.tarLe il volmne XXHl dell'Annuario di statisti- elle Giudiziarie, edidone 1974, che riporta, per il 1973, i dati relativi ai /enorneni giudiziari civili (procedùnenti dl cogPziziotlc, procedirnenti ese- cutivi c caute/ari, proresti, procedure COiiCOr.mali, attività notarile, ecc.) e penali (proceditnenti, crintiHalilà, ùnputati, istituti di prevern:.ione e di pena, ecc.).

Il volwne, inoltre .. contiene i dati prelùnùwrì dei principali fenomeni giurisdizionali relativi al 1974 tra i quali fig,urano per la prirna volta quelli relativi al tnovùne1lfo dd procedimeut i di lavoro. pn?videm:.a e as- 5istema obbligatorie disciplinati con 11 ti{!,Osto J 973, n. 533.

In linea di rnassi:m1 tinzpostazione del volume corrisponde a quella delle edizi<mi precedenti. l principali aspetti fenomeni considerati sono illustrati in appositi gmfìci.

Roma, dicembre 1.976

I L PRESJilENTE

DEU.'[STTI'UIO CE:'\TR.\LE DI STATISTICA

Gì.useppe de Meo

(4)

INDICE GENERALE

Premessa Pag. XV

Avvertenze " XXI

PARTE l DATI RIASSUNTIVI E CONFRONTI Materia civile

Materia penale

PARTE li - ANNO 1973 A - MATURJA CIVILE

Statistica processuale c giuridico-ammiuistrativa Cap. l - Procedimenti di cognizione .

Cap. 2 - Pr<K''l~dimenti esecutivi ,; cautelari .

Cap. 3 - Pmccdimenti e provvedimen1i in materia di matrimonio ed altri prov- vedimenti in materie speciali

Cap. 4 - Protesti e procedun2 concorsuali . Cap. 5 - Statistica notarile .

Cap. 6 -- J)ati riassuntivi per distrd.to di Corte di appello Litigiosi/ à

Cap. l - Dati p<~r il complesso dello Stato . Cap. 2 - Da ti per +l distretto di Cortt' di appello Cap. 3 - Separazioni personali dd coniugi

Cap. 4 - Scioglirncnti c cessazioni degli d.kll.i civili del matr.imon.io

Statistica processuale CJ.p. 1 ~-·- Proccdirrwnti Cap. 2 - Provvcdirnentì

Statistica della criminalitù Cap ... 1 - Delitti

Cap. 2 -- Imputati giudicati ('rirninali!à minorilc

Cap. l - Procedimenti .

Cap. 2 - Minorenni denunciati c giudi,.:at i . fstituti di prevenzione c di pena

Cap. l -- Detenuti e internati

Consigli di patronato Cap. 2 - Regime di detenzione - Giudici dì sorveglkmza

Cap. 3 - Minorenni detenuti, internati ,. ricovt~rati negli lstitu1i per minori

APl'E"iiHCii

Delitti cknunciati all'Autorità giudiziaria dalla Pubblica Sicurc:zz3 c: dall'Anna dci Carabinieri

Materia ci\',jJe ,Materia penale

Materia civile Materia penale

PARTE I I l - ANNO 1.974 (Dati preliminari)

PARTE IV- DATI RETROSPETTIVI

"

))

"

)}

)}

»

))

"

)}

)}

"

....

,

»

))

)}

)}

"

)}

3 12

19 30 41 44 79 84 89 1.42 160 169

177

!82

184 214

277 278 296 334 338

" 340

" 359

" 375

>> 407

" 410

(5)

INDICE DELLE TAVOLE

PARTE l

DATI RIASSUNTIVI E CONFRONTf.

M .. \TERIA C!Vf.LE

Movimento dei JTrocedimcntì di cognizione .

Procedimenti eli cognizione esaw·iti con senlcn;èa ckfinitva, secondo il modo di costituzione delle p::rli .

Procedimenti di cogniziune cs~iUriti .senza sentenza, sc:coJJ(lu i motivi cJ.i csaurirnento Procedimenti dì esecuzione e cautt~lari · Provvcdinwnli in materia speciale .

Procedimenti per rilascio di immobili urbani e :;fratti negli anni 197.1, 1972 e 1973 - Sfratti ordinali presso Ie Prclmc con sede in. Comuni l·on oltr(: 100.000 abitanti · Anno 1973

Litigiosità - Proceclìmenti di cogniziutll' esauriti con ;,,:ntcnnt (kfinitiva, secondo la materia ddle con1:rovcr~ic .

Protesti secondo la dci tito.li dì credilo c la qualì11t dci protcsUdi Pro Ics ti sccon do la dt:i titoli di cnèdito e iì !aic•I:o

Amrninistrazionì conlrolh1c c concordati preventivi prnpo.•,li .

Falllmenti dichiarali, secondo la qualità e I'at1id.1~1 enY:onlÌca dd la·lliti Fa!Jimenti dichiarati, .~l'condo r:.uni c cla,~i di attività ccunoTti,:;\.

Fallimenti dliu~i. secondo dassi di valu;·,, dell'attini e del pa:,;:,ivo- Anno 197.3 Fa!Jimenti chiusi, secondo l'anno eli dichiaraziont: e il rnr,do dì chiusura Atti nota:·ili e C<Jnvem:ioni in c.csi cottlcnuk.

Prncipali convenzioni contcnu te atti notarili .

Movimento dei proc-cclin1cntì .

Procedimenti esauriti clalb Corle di Cassazio1w Provvedimenti vari cmcsc;j cbll'Autorit:J giudiziaria Delitti denunciali. alle P1:cture e Procure . Condannati secondo .b spc:·cic d,.·! del.i!:to c il sc:.~so

Condannati secondo lo stato ci.vilc c il sesso .

Minorenni giudicati con pnwvedin>cntu ìrn.:vocabile secondo la specie dc-l provve- climento

Minorenni condannati con provn~dirncnto irn.:vocabile secondo alcuni caratteri . Movimento dei detenuti, internati c rìcuveral.i per tipo dì stabilimento

Detenuti e internati presenti al 3l cliccmhre. ~cl·(mclo la posizione giuridica c il tipo dì sbhilimento .

Minorenni detenuti, internati e ricoverati, presenti al 31 dicembre, secondo la posizione giuridica

Gion1at.e di presenza, disciplina e altre notizie per tipo di stabilirnento .

Tav. Pag.

3 2 3 3 4

4 4

s 5

6 6

7 7

3 7 9 8 lO 8 11 9 12 9 13 .10 14 l l 15 11

16 l2 17 '12

!8 12 l') n

20 13

21 1.3

22 14

'P "·' 14

24 15 25 1.1 26 16 27 16

INDICE

PARn: Il

ANNO 1973

;1 -- MATERiA CIVILE

STATISTICA PROCI':SSU.~LE E GlLRJDICO·A:\1MJNI.STR\TI\'A

CIP . .l - l'ROCEDL\\ENTJ DI COGNIZIONE

Movin1cnto dei pi·ucc,Umenti di cognizione .in cornplc~:so .

UFFICI m: coNCTLlAZIO!\C - Movim,~nlo dci proct:dirnL:nti di cognizione Movimento dci procccLmcnti speciali

Cunciliazion,; ';econdo il v~llon:

I'I<F lUIH1, 'fRIBlJ:\ \LI E Ctm 11 D l AJ'l'l'.LLO - Movimento dci proccdinwn ti di cognizione Procedimenti di cognizione esaurili. secondo i motivi di esaurimento

Gratuito pafrocinio - Lavoro delle cormnissioni .

CoRTE m C.\SSA/.WV: - ,l\,1ovimcnto e rnoclalitù di es~wrirnento dei procedimenti ordi- nari secondo i distretti di Corte eli appello in. cui furono emesse Ie sentenze .impugJta!t: con rirorso in Cassazione ,

Procedil'lrent.ì esauriti secondo le Autorit:l giudizbrie hJ cui sentenze furono irn·

pugnale con ricorso i.n Cassazione

Procedirnen1i es:.1uriti con sentenza che proiHmciò snl nwr.ito dd ricorso. secondo i distrclli dì Cortè eli appello in cui h!nJno emesse le sentenze irnpugnate e il motivo dc! ricorso in Cas.,m:iunc .

Pron~diincntì presso h Corte di Casszuiorri: per regul:une11tn di competenza e per conflitti di s,.:condo i distretti di Corte di appello in cui sorse la que;tiorh.' dì cornpc:1enza u il conflitto .

C\l'. 2 ··" PROCLDJI\.!f 1\H l'ST:CUliVl E CAIJTETARI

Decreti di ingiunzione Cc)nvaliclc di sfratto - Sequestri . Pignor:uncnli rnobiliar.i, secondo il V<il.ore del ùc:bito .

Vcndìle giu1Hzìark, sfrafli e altri pro\'\'t·dirnenti, secondo la qualiti1 del creditore, dd dcbiton~ cci ii titolo esccut.ivo .

Vendite giudì:;:iaric e altri prov1cdimenti di csccu;:ione <1Huati in cmmmi capoluo ..

1:!11i e <Jlfri corn.unì, per regione .

Vcnclik giudiziarie <;('\:ondo la qualiUt del crcclitorL', dd debitore cd :il titolo esecutivo

Vendite giLtdi?.iaric~ .~ccondo .il val.on: del ckbito, la durata del procedimento di ese- cuzione cd .il titolo e se eu tivo.

Vendite giudiziarie per regione, sccc\mdo .la quanti\ dd debitore e del creditore Vendite giudizicrrìe di hcni .mobili, per distretto di Corte di appello, secondo il va-

lore del debito (Pretnrc) ,

Vendite giudiziarie di bc:ni ìrnmol-,ili, per di~tretto eli Corte di appello, secondo il valore dei debito

Cu•. 3 -- Pnoum1 Mt'NTI E PHOVVLDL\IE'Hf I "l i\1A'HRIA. m è.:lHRlMONIO l'D r\LTIH PROVVE!HME!\Tl IN !\1!\TFRIE SI'!CTAIJ

Procedimenti di separazione personale dei coniugi .

Pmcedmentì di scioglimento e cessazione degli cffeHi civili del matrimonio Nullità di matrimonio, dichiarazioni di efficacia eli sentenze straniere ed altri prov-

vedimenti in materia di matrimonio . Tutdc e curatele

Altrì provvedimenti in materia di stato delle persone

VJJ

Tav. Pag.

28 19 29 20 30 20

31 21 32 22

33 23

34 27

35 28 36 28

37 29

3R 29

39 30 40 30 41 :i l 42 :n

43 34 44 36 45 39

46 39

47 40

48 41

49 41

50 42

51 . .Jt.. ., 42 43

(6)

VIII INDICE

CAP. 4 - PROTESTI E PROCEDURE CO:I!CORSUALI

Protesti secondo la specie dci titoli di credito, per distretto di Corte di appello . Protesti secondo la qualità dci protestati c la specie dei titoli di credito, per regione Protesti levati nei capoluoghi di provincia e negli altri comuni secondo la specie

dei titoli di credito, per provincia e regione

Protesti secondo il taglio e la specie dei titoli di credito, per regione Concordati preventivi, per distretto di Corte d.i. appello .

Concordati preventivi omologati, secondo alcuni caratteri giuridici ed economici Concordati preventivi omologati, secondo il valore cleU'attivo c del passivo . Fallimc'Ilti dichiarati secondo 1'anno di costituzione della ditta per alcuni caratteri

giuridico-economici c territoriali .

Fallimenti dichiarati per classi di comune, secondo la quali là e l'atti\r.ità economica dei falliti

Fallimenti dichiarati per regione, secondo rami e classi di attività economka . Fallimenti dichiarati secondo rami e classi di attività economica, per provincia

e regione

Fallimenti cJjchiarati secondo la qualità dei falliti e l'iniziativa per la dichiarazione di fallimento, per distretto di Corte di appello .

Fallimenti dichiarati secondo l'attività economica e la sede dell'impn'sa, per regione Fallimenti chiusi secondo il modo di chiusura, H. rito, ii nurnero di.?ri cred.itori. :nn-

messi e la durata della procedura, per distretto di Corte di appello .

Fallimenti chiusi secondo il nwdo di chiusura e l'at1ività econon1ira dei falliti, per regione .

Fallimenti chiusi secondo la qua1W.t e l'attività economica dei falliti, per provincia c regione

Fallimenti chiusi secondo il valore de.! passivo c dell'attivo e il valore dci crediti privilegiati, per regione

Fallmenti chiusi con crediti privilegiati, secondo il modo di chiusura e l'attìviU.t economica cle.i falliti, per regione .

Fallimenti chiusi per concordato, secundo Ja pcrrc~ntuale accettata dai creditori chirografari, per regione .

Fallimenti chiusi per liquidazione c r.ipartìziorH:~ (kH'attivo, per regiunc

Fallimenti chiusi secondo il valore ddla perdita subita dai creditori, per regione

CAP. 5 - STATISJ'TCA .\lOl'A!HLH

Atti notal'iH e convenzioni in e::,si contenute secondo la sede dd. notai, per Archivio notarilc e distretto di Corte di appello .

Atti e convenzioni notat·i.li, <.~sclusi i protesti, secondo la sede dci nohl'i, per rcgin11e Specie delle convenzioni contenute negli atti notadli, per regione ..

CAP. 6 - DATI RIASSVNTIVI PER DISTRETTO IH CORTE DI APPELLO

Procedimenti, provvedimenti, protesti, fallimenti e attività notarile .

Ll'fiGTOSTTÀ

CAP. l - DATI PER IL COMPLESSO DELLO STATO

Procedimenti di cognizione esauriti con sentenza definitiva, secondo l'istituto giu- ridico, l'oggetto, il motivo e l'esito della domanda .

Procedimenti di cognizione esauriti senza sentenza, secondo la qualità delle parti per categorie di istituti giuridici .

Tav. Pag.

53 44 54 44 55 45 56 47

57 51

58 51

59 51

60 52 61 53 62 54 63 56 64 58 liS ss

66 59 67 62

(i lì 64 69 72 70 74 71 75

72 75

73 77

74 79 75 81 76 82

ì7 84

78 89 79 109

INUJCE

Procedimenti di cognizione esauriti con sentenza definitiva, secondo la qualità delle parti, l'istituto giuridico ed il valore della domanda dell'attore .

Procedimenti di cognizione esauriti senza sentenza, secondo l'istituto giuridico e i motivi di esaurimento

Procedimenti eli cognizione esauriti con sentenza definitiva, secondo l'Istituto giu- ridico ed il valore della domanda

Procedimenti di cognizione esauriti con sentenza definitiva, secondo l'istituto giuridico, il valore della domanda e la durata del procedimento .

C\P. 2 ·-·- DA'l'l PEli DISTRETTO 1n CoRTF nr .\PI'l'.LLO

Procedimenti di cognizione esauriti con sentenza definit·iva, secondo l'istituto giu·

ridico, il grado del gindi;.io e l'ç,.,;ìto della domanda .

Procedimenti di cognizione esauriti con S<:'ntenza definiti.va, secondo istituti giuridici, v•1Iorc della domanda e la durata media .

C\P. 3 -·- SE!'ARAZIO:\I F'Ell.SOt\ALT !Wl CO!'xHTGT

<.:a teg()t·ie di

ProcccPme.nti esauriti di sqxnazione persomtle dci coniugi, secondo le rnodal.ità di esaurinH::nto e la durata rm:dìa del prcx.:c:dÌJll<"lHO. per tli,tretlo di Corti: dì appello Proceditncnti esauriti di separaz.imK~ perso.nall? dei coniugi, secondo dassi dì durata

del proccdiniento, per dìstrel to di Corte di appello .

Procedìrnenti ~:sauriti dì sc~parazione personale. secondo l'iniziativa e la durata della convivenza de.i cnnìugi, per regione di JTsidcnw

Procedimenti esauriti dì st:parazionc: personale, in rito contenzioso t'cl in J"iio con- sensuale. secondo le' di nascita dci coniugi

Proci::diinenti e:,auriti di separazio1Je personale, se<·ondo le modalità di cs;.1urirnento ed alcuni <.arattcrì dei coniugi .

Procedimenti esauriti di separazione pçrsmJale, s<:condo l'età cki coniHgi . l'ron•dimenti esauriti. di scparazionl' personale, secondo l'btru1 .. ione dei coniugi Procedhnentì esauriti di separaz.ionc personal.t7, ~econdo la posizione nella profes·

sione dd coniugi

Proc:ediment·i esauriti di sq;arazìone personale, se<:ondo il rnotlvo, la durata dc:!la c:r.mvivenza dd ''oniugi. il ru.unero dei figli ,: il relativo affidanlt'nto .

f:'l:ocedirnentl esauriti di separazione personale in rito cout.:::n:r.loso, secondo ìi mo- tivo, per regione di resi.denza lléì coniugi

C\!'. 4 ... SCLJOGUME\JlJ E CI'SS:\ZH>Nl UFGU EFFETTI CJV!U nEL M \IRfJ\10XlO

Procedimc:nti esauriti di scioglirncnto L: cessazione degli d't'etti civili del matrimonio, per distretto di Corte di appello

Sdoglinlt:nti e cessazioni dt~g:Ii d'letti civili del matrirnoniu, per regÌ<.)Jte di nascita dei. coniugi .

Sciogl.imenti e C(èssarinnì degli effetti civili dd .ma trimoni.o. sc:comlo jJ uwti\'o e per regione~ di residenza dci coniugi .

Scìoglimenti e cessazioni degli dfeHi civili dd rnal.rimonio, s.:·condo l'età dei coniugi Scioglimenti L~ cessazioni degli effetti dviii del rnatrin~<mio, secondo la posiziorw

·neUa professione dei coniugi .

Scioglimenti e cessazioni degLi effetti civili dd matriinonin, per regione di residenza dei coniugi ed afficlarnento dei figli

Scioglimcntì t~ ecss<nioni degli effetti ci\'il.i del matrimonio, per affidamento ed età dei figli .

Scioglimenti e cessazioni degli effetti civili del matrimonio, secondo il motivo, la durata della co.nvivenza, per 'l'c'gione di nasc.ita e eli residenza dei coniugi - Anno dei matrimonio.

lX

Tav. P a g.

80 110

81 124

82 126 83 130

84 142 85 148

86 160 87 160 88 1.61 S9 162 90 164 91 1.66 92 166 93 166 94 167 95 167

96 169 97 170 98 171 99 172 100 172 101 173 102 173

103 174

(7)

x INDICE

B ·- .MATERIA PENALE

STATlSTJC/1 l'tt:JCESSL:ALE

CU'. l -- PROCEDI MENTl

Movimento dci proccdirncnti in complesso

Movimento dei procedimenti negli lìifici con sede nei capoluoghi dei distretti di Corte di appello

Corte di Cac.sazione - Movi nwnto dei pn>c.:cdi.mcnli ordinari secondo i distretti nei quali furono eme~si i. provvedimt::nti

Corte di Cassazione · ;\llovirncnto clt:.i secondo i distretti nei quali furono erncssi i provvedinknti impugnati

Corte di Cassazione - Proced.imentì es~·.udti c;cc>Jndo il provvedimento emesso

Estradizioni

Liberazioni condizionali Grazie concesse

CAP. 2 --· .PnovvcorMENTI

STAHSIJCA \lFLLA CRtè\IlNALIT.\

C.w. I)FLJTT1

Denunce, delitti dr.·Huncì<ili per i ha iniziato razlo.ih~

J1C'J1ale e pcrsorte df~nunc.i.a.L'•, secondo Dclit!i dcnumìari per i q11ali l'Auiori.til

prov:in~..~.ia '-:"

Dc n un. ce di ck! il ti per f1Jnte .lrìf\·)rn~at:i'>lar

(I el ci e

'l

l t t o

~]a inizinto l'azione

J)elitt.t de.r·lu_:nci:\_tj p!.:~r ha in~.zi:Tto l

1

~-1zione

per

con1.n1c:·;;:_~.1 ·is::.>la t.:}.n~~('T

1

del d eli. tto

Delitti dentmcia:i per i ha ÌnÌ·'.iato l'azione penale per

TllCSC in CUÌ. ~~stato CO'HlTJCSSO j] dc!;rtn. c',CC;);1dO i<.l d(') deJlttu

Dditti dCIHii.Li:11 i per ria h::> inìzi<J ru f;nion,~ penale, com-

messi nei co:Tluni c del delitto

Imputati '"iudiurli se, .. undo il dclìtto e il

Prosciolt'i second.o :il. rn(r!lvo e il delitto. per di·

st~·ctto di Corte di appdlo

Condannati secondo il delitto, l'eU.1 e il sesso

Condannati sc~condo la provincia e la regione in cui il delitto fu commesso, l'età c il sesso .

Cond:mnati secondo .il delitto, l'età e il sc~so (cl:1ssifìcazìonc abbreviata dei delitti) Condannati secondo aln~ni dcii! ti, la in cui furono commessi e l'età . Condanrwtì secondo il delitto, Ia pena inflitta e b regione in cui fu commesso . Condannati secondo la del cn.rmnesso delitto, Io stato civile, l'età e il sesso Condannati S('Condo il d0Iitto e il z·omune in cui fu commesso .

Condanna ti. scccmdo il delitto, il sesso, lo stato civHc c la regione in cui fu comnwsso Condannati secondo il dditto, .il sesso, l'i<;,truzione e la in cui fu commesso

Tav. Pag.

104 177 105 178 106 180 107 1.80 108 181

109 182 IlO 182 111 183

112 18'!

lB 190

114 209 liS 210

116 212

117 213

tl8 214 ll.9 215 120 224

121 230

122 234 12) 236

124 239

12.'i 247

126 253

127 2S4 128 262

INlllCE

Condannati secondo il delitto, per condizione e sesso .

Condannati in condizione professionale secondo il delitto, il settore di attiviU; eco·

nomica, la posizione nc.lla professio~e e il sesso .

Condannati con precedenti penali se,:ondo H delitto, la rccidività e il se.-;so Condannati con precedenti penali secondo il dell tto, l'età e i1 sesso .

CIO MLN,\UTÀ l\llNORILE

CAP. l - PROCEDH\1ENTl

Movim.ento dei procedimenti

C,\P. 2 - MINOJ<EK!'Jl DENUNCIATI E GlVIliCATl Minor~,;nni denunciati secondo il tklitto e la regione in cui fu com.messo

Minorenni giudicati secondo 1<:~ regione di nascita, la regione del commesso delitto e il delitto

Minorenni giudicati :'.<~condo la litto c il sesso

del provved.i.mento, il luogo del tklitto, il de·

Mint:renni gì.udk<1ti sen.n\do la provincia c la del ctnnrnessc; tlcl.ilto, la spc·

dc del provvcdiJnt'nlo, l'età e il sesso .

Minorenni secondo il delitto, l'etù, il sesso c la dd provvedimento Minorenni <:.:ondannati. secondo il delitto, il sesso e .l'istruzione

;1

'vfìnorenni condannati st:condo il delitto, per condìz.ione e sesso .

Minorc'tmi condanu;ìti con penali ~ecoudo il delitto, H sesso c la rccidivili1 MìnorenJJi cond;muati secondo il delitto e Ia pena iuf1itt<1 ,

[ST1T1òTl DI P!Ui\'EN/,10:-!Ii E fii PFNA

Cw, l -· DETENUfl 12 INTFHNA I1

Movimento c motivi dell'enf rata e dell'uscìta. secondo .il sesso Entrati dallo stato di libe1·ti:t .

Entrnti dallo stato di libertà secondo la regione in cui il reato fn commesso, l.a regione d.i rwsc.ita e la reg·ione di residenza

Entrati dallo slatu di .libertà secondo la regione in cui il reato fu comm.esso, la regione di rwsdta e il reato .

Entrati dallo stato d.i Iibert~t secondo la regione in cui il reato fn cmnmesS(), l'età, il .~esso <! alcuni p;ruppi di delitti .

Entrati dallo stato di libertà ~ccondo la regione in cui il reato fu cmnrncsso, lo stato civile, l'istruzione, il sesso e alcuni grnppì di delitti .

Entrati dallo stato di liberta per deUa pena e dèlenuti presenti. condan·

nati (lu ran te la custodia p.n:ventiva, secondo la pena ('d il n~ato .

Entrati da•Ho stato di Hl:wrtà e 1,ktenuti present.i, coD.ÙaiUlati alla reclusione o all'm.··

resto, in conversione clelia pella pecuniaria, secondo la pena inflitta., la condi·

zione professionale ed n reato

Entrati dallo stato di liherlà e detenuti presenti conda.l.lnati al solo arresto, secondo la pena inflitta, l'età e la specie de.l,la contravn~nzione.

Presenti al 31 dicembre secondo la posizione giuridica .

CAP. 2 -- RnGIMF 1n nnTENZIOI\E • Gnm1CJ. rH soRVl'GUANZA -

CONSIGLI DI l'ATRON,\TO

Giornate di prest.:nza, istruzion~:, disciplina, co.mlizionì igienico-sanitarie c cap.ienza degli stabìJimcnti

Principali attività dei Giudici di sorveglianza Principali attività dei Consigli di Patronato

XI

Tav. Pag.

129 270 130 272 131 274 132 275

133 277

134 278

IJ5 279

!J6 280 U7 282 13R 286 139 292 140 293 141 294 142 295

143 296

144 300

14.'5 314 146 ]16 147 324 148 32'5 149 326

150 327

151 328

IS2 329

153 334

154 337

155 337

(8)

XII INDICE

CAP. 3 ·- MINORENNI DETENUTI, INTERNATI E RICOVERATI NEGLI ISTITUTI PER l\UNORT

Movimento e motivi dell'entrata e dell'uscita .

Giornate di presenza, istruzione, disciplina e condizioni igienico-sanitarie Entrati dallo stato di libcrti1 nelle Case di ricducazione c negli Istituti di osserva-

zione, secondo alcuni caratteri

APPENDICE

DFI.ITTL Dt·::-\UXCL\TI ALL' AllTORITÌ\ l>IUIIIZlARlA JlALI.A Pl'BBl.lCA SICL'I<EZZA E DALl.'ARMA IlEI CARABlKlERl

Delitti denunciati all'Autorità giudiziaria dalla Pubblica Sicurezza e dai Carabinieri Delitti denunciati all'Autorità giudiziaria dalla Pubblica Sicurezza c dai Carabi-

nieri, per mese e per regonc .

Delitti e persone denunciati al.l'Autorità giucliziurìa dalla Pubhlic.a Sicurezza e dai Carabinieri, per provincia

Delitti denunciati all'Autorità giudiziaria cl alla Pubblica Sicurezza t: dai Carabi- nicl'i, per regione

f'!;,RTE lll

i\NNO 1974 (Dah preliminari)

J'vlAnilUA CrvlLE

Uffj.cì di conciliazione, Preturc. Tribunali c Curlì di appello - Movimento dd proce·

élimenti. d.i cognizione

Corte di Cassazione - Movimento dei procedimenti st>condo i distretti eli Corte di appeHo in cui furono emesse le senknze impugnate, e in cui sorsero le questioni di competenza e di giurisdiL.ione .

Movimento dei procedimenti in materia di la\oro e di prn·idcnza e assistenza obbli- gatorie

Procedimenti d.i .-;eparazione pcrsomde dei coniugi .

Proccclìmcnti di »cioglìmcnto e cessazione dt'gli dfettì civili del matrimcmìo Decreti di ingiunzione - Convalide dì sfratto - Sequ-estri - Pignorarnenti mobili.<u·.i Nullità dì matrimonio, dichiarazioni di effìc:.~cia di sentc:r1ze straniere ed altri prov-

vedimenti in materia di matrimonio . Tntele e curatele

Provvedimenti vari in materia di stato delle persone.

Protesti secondo il taglio c la spcde dei titoli di credito, JWr regione

Fallimenti dichiarati se'condo rami l' classi di attività economica, per regione Fallimenti chiusi sel'ondo .la qualit:t l; l'attìYi!it economica dci falliti, secondo lo

ammontare dell'attivo e del passivo, per regione

AHi notarili e convenzioni in essi conknute, ~econdo la sc:dc dei nol<~·i, p~;:r archivio notarile c distretto dì Corte di appello .

Movimento dd procedime.nti .

Movimento dei procedimenti negli Uffici con sede nei capolu{)ghi dci distretti di Corte di appello

Delitti denunciati per i quali l'Autorità giudiziaria ha iniziato l'azione penale, per provincia e regione .

Delitti denunciati per i quali l'Autorità giudiziaria ha iniziato l'azione penale, com- messi nei comuni capoluoghi c negli altri comuni, secondo la specie <kl delitto

Tav. Pag.

156 338 157 338 158 339

159 340 160 341 161 342

162 344

163 359

164 360 165 360 166 361

!67 361

168 362

169 362 170 ~63

171 364 172 365 17.'> 369 174 370

175 372

176 375 177 376 178 378 179 398

INDICE

Detenuti e internati- Movimento e motivi dcll'cn!rata e dell'uscita, secondo il sesso Detenuti c internati - Entrati dallo stato di libct·tà per posizione giuridica, sesso c

reato

Istituti per minori -Movimento e motivi dell'entrata e dell'uscita .

PAI<TE Hl DATI RETROSPETTIVI

.MATI2Rl!\ CI\'Jl.C

Procedimenti di cogruz.1one e:;aurlti L:on .: senza sentt~nza, S<'conclo la materia delle controversie - Anni (hrl 1956 al 1973 .

Provvedimenti in .materia speciale- Anni dal 1929 al 1939 e dal 195(} al 1973 . Protesti, faLlimenti c atti 11otarili ·Anni dal 1929 al 1939 c dal 1950 al 1973 .

MATiml.\ Pl.:-.iALE

Delitti denunciati per i quali l'Autorità giudiziaria ha iniziato l'a:rionc pcnak - Anni dal 1930 al .1939 ç dal 1950 al 1973 .

Condannati in totak c per alcune specie di Lklitti - Anni dal 1921 al 1930 e dal 1950 al 1973

Jstitutì di prevenzione e di pena - MoYimento llei dekunti neg)i Istituti di prt>

venzione e dì pena - Anni dal l9W al 1973 .

Modelli dì rilcvazione

Organi della giustizia civile . Organi ddla giustizia penale .

GRAFICI

Sedi di Tribunale per distretto eli Corle di appello SecU di Pretura per distretto di Corte di appèllo Atti notarili

l~rotesti e fallimenti .

Proceclimonti dviii di ùlgnizionc sopravvcnnti ed esauriti

Delitti denunciati per .i quali l'i\utorità giudiziaria ha iniziato l'azione penale Per Regione - Per 100.00 abitanti - Anno 1973 .

Imputati giudkati s<:"condo il dl'litlo t: l'esito del giudizio- Anno 1973 . Entrati daHo stato di libertà secondo l'età e lo ~tato civik - Anno 1973

XIII

Tav. Pag.

180 399 181 400 182 403

183 407 184 408 185 409

186 410 187 4ll 188 412

415

XIV xv

XXVI. Il

J

88

88

89

176

177

177

(9)

ORGANI DELLA GIUSTIZIA CIVILE

CORTE DI CASSAZIONE

CORTE DI APPELLO

APPELLO

1° GRADO

COGNIZIONE DIRETTA

1° GRADO

L ______________ __ _____ J l

UFFICIO

PRETURA

APPELLO

ì l DI

CONCILIAZIONE

1-- ---- -- - -- --··"'

RICORSO PCR CASSAZIONE - - - APPELLO

(10)
(11)
(12)

PRÒCURA

~NERALE

l

l

ORG A NI DELLA GIUSTIZI A PEN A LE

CORTE

DI f---· - · · - ·

CA SSA ZIO NE

~

CORTE DI ASSISE CORTE

r+ APPELLO l ...

DI DI APPELLO

] S EZ IONE IST RUTTORI A

- - - -

ISTRUZIONE:

I l

APPELLO

- -- ----

~--------1

l

l

L--- - - ---

~------···,

i l

PROCURA DELLA

l l

·-- - ---- - r -1----~ l -

-- · DI ASSISE CORTE '

) uFFICIO

··- -·· -· - -

ISTRUZIONE:

: l l l ---- --

'

' TRIBG~ALE '

l'GRADO . r · 1 APPELLO t - - · - ·-

DI ISTRUZIONE

Il

APPELLO

t

i

l

·· · · - - · - - -·-j- -

--·-·· · - - --- -

... -,____ __

l l l

JJ l

l l l l l l l l l l l

_ j

L_ ___ _ __ ____ .,. PRETURA f4ll

I'ST!TUTO CENTRALE Dl '$H,.,-ISTICA

ISTRUZIONE:

Appello da sentenze istruttorie

Sentenze di r·invio a giudrzio del giudice rstruttore e della se·!iono istruttoria Avocazio ne dì procedimenti da parte della procura genera te

Rich ieste dì decreti di citazione a giudizio del pubblico minioiero avanti al tribunale o alla Corte di assise e r ichieste di procedimento al pretore Rich ieste di ir;truzioo e formale (al g1 udice istruttore o illl a sozrone istruttoria) o sommaria (al pretore)

Appello da sent enze emBsse a dibattimento Ricorso per cassazione avverso sentenze appe llate

P REMESSA

L'AMMINISTRAZIONE DELLA GI USTIZIA IN ITALIA

A-- ORGANI

La gi ustizia è a m minis tra la dai seguenti organ i: Uffi cio eli conciliazione, Pretura, Tr ibu·

nale e Co rte di as s ise, Corle d i appello e Cort e d i assise di appello, Corte di cassazione, Ufficio del pubbli co ministero.

l. U FFICIO DI CONCILTAZJ ONE - I n ogni comune ha sede un Ufficio di. conciliazione . 11 gìu·

elice conci lia tore (giudi ce si ngolo) ha co mpetenza solo in materia civile per le cause r e lati ve a beni mobili di valore non s upe riore a 50.000 Jirc (L. 25 luglio 1 966, n . 571), q uando dalla legge non siano a llrìbui tc a lla compete nza di altro giud ice, c per le cause dì sfra tto per finita loca- zion e o rela tive a contra tt i di locazione di im m ob ili di valore non superiore f\ 25.0 00 l ire.

I n tutte le c ause, il cui va lore non superi le 20.000 lire, il Conciliatore pu ò decid ere se·

co ndo equità (a:t. 113 c.p.c.) . Il Com:iliator e svolge: la su a atti vità ;:m chc in ;;cdc concilia ti va, ol tre che contenziosa .

2. PRETURA --- La Prc tura ha sede in ogn i capol uogo di ma nda m ento, che comp rend e, d i solito, un gruppo di comuni. li Pre tor e (giudice monocr atico) provvede dire tta m ent e Gl!'islrut·

toria cl elia causa cd al giudizio. I n alcune sedi pi ù importanti (l:Zo ma , Na polr, l'vlìlano, ccc.) la Pr c tu ra è articola ta in piLt sezioni.

Il Pretore è competente in materia civile c penale:

n) per la 111ate ria civil e, in prim o grado, pe r le cause~ di v al o re~ non superior e a 750.000 Ji rc (L. 25 luglio 1966, n. 571), in qu<m to non s iano di competenza del Conci Jia tore c, q ualunque ne sia il val ore, per le azioni pusscs,;o ric, per le denunce di nu ova ope ra c di. danno tem t!io, per i provvedimen ti di urge nza , per le cause r elative ad apposizione di ter mini c osserv anza delle dis tanze, pe r le ca use di : ·Jralto pt.' r fin ita m:.-zzadria c al't'i tto a colt . ìvaiO re diret to, pe r quelle per fì nita locazione, non eli competenza del Conci liatore, pe r que lle relative all e m isure c nwdaii tà dì u.~o de i servizi cld condo mini o di case. ccc . I nolt re, con l'entrata in vigore della legge 11 agosto 1973, n. 533 , il Pretore è divenuto competen te in primo grado sulla di sciplin a del·

l e controversi e individ uali di lavor o e in ma teria d i p rev idenza e ass istenza obbli ga tor ie. Il Prc·

tore ha, poi, nurncro se al tre attribuzioni, fra le q ua li quella di sorve gl ia nza s ulla tut ela dci rni · norennì c de gli incapn ci (giudice tutelare). In secondo gra do, i:' gi ud ice eli app ello r ispe tto a l giudi ce conciliatore;

b) per lu tnate ria pe nale, è giu dice di p rimo grado, pe r i reat i per i quali la legge s tabi·

lisce u na pena detent iva (rec lusione o arres to) non superiore nel m assim o a tre anni, ovvero un a pena pecunia r ia ( mult a o amrncnd a ), q ualu nque ue si zt l'am mo nt are, sola o congiunt a a lla predetta pena de ten tiva .

Quaado si tra tt a di reati atl ribuiti a lla sua eumpetcn za, p rima di em etter e il decr eto dì c itazione a giudi zio o di pwvvedere al giudizio direttissimo, il Preto re ordina o cornpic gli atti

di poli zia giudiziaria c di is truzione sommaria cbc ri tiene nece ssari.

3. TR IBlJ NALE - Ha sede in o gni capoluogo di circondari o, che co mprende più manda- menti; è organo collegiale, costit uito da un m agis tra to di appe llo (presidente) e due magist rati

di tribunale ( giud ici) . E' articolato, di regola, in sezioni (civili e p enali).

Il Tribunale ha competenza in materia civile c penale :

a) p er la mat eria civil e, in prim o grado, per tut1e le cause che n on r ientran o n ella com·

petenza ciel Pretor e o del Concilia tore ; per le cau se inerenti alle imposte c tasse, per quell e r el a tive allo stato, alb ca paciHt de lle person e, alle adozioni or dinari~.~ c per a lcuni cas i in ma·

teria di con tenz ioso elettorale amministrativo in applicazion e dell a l egge 23·12-1966, n . 11 47.

I n secondo grado è or gano di appello clcJl c sentenze pronunciate in primo gr ado dal Pretore;

(13)

XVI PREMESSA

b) per la materia penale, è competente, in primo grado, per le cause non di competenza del Pretore, del Tribunale per i minorenni e della Corte di assise e, in secondo grado, per l'esa·

me delle impugnazioni contro le senten ze del pretore soggette ad appello .

Una sezione speciale del tribunale costituisce Ia Corte di assise, a cui è attribuita una specifica competenza per i delitti più gravi e precisamente per quelli di cui all'art. 29 c. p.p.

E' composta da un magistrato di appello (presidente), da un magistrato di tribunale e da sei giudici popolari.

Presso orrni Tribunale è costituito un Uffi cio di istru zione. Il Giudice istruttore è incari·

cato della ist~uzione dei procedimenti penali di competenza sia del Tribunale che della Co rte di assise.

II Giudice istruttore ha competenza anche per le impugnazioni avverso le sentenze istrut·

to rie dl proscìoglimento pronunciate dal Pretore e a lui spetta a. nche Ja emissione, su richiesta del Pubblico Minis tero, del decreto di impromovibilità dell'azione penale.

In ogni capoluogo di distretto di Corte di appeUo è infine costituito. un T~·ibw:a~e per i minorenni con competenza specifica. Esso funziona come organo collegiale ( dx cu1 fa parte un membro onorario scelto fra gli esperti in psicologia e psichiatria) ed ha competenza per tutti i reati commessi da minori degli anni 18 che, secondo le leggi vigenti, siano di compe- tenza dell'autorità giudiziaria. Inoltre, in materia civile, ha competenza esclusiva nell'adozione di minorenni (L. 5-6-1967 n. 431).

4. CoRTE DI APPELLO - Ha sede in ogni capoluogo di distretto, che comprende più circon- dari; è organo collegiale, composto da un magistrato di. cassazjon~, C;he. lo presied~, e da quattro consiglieri di appello in funzione di giudici; si articola m sezwm C!Vlh c Jwnall.

Ha competenza in materia civile e penale a giudicare delle impugnazioni avverso le ~el~·

tenze appellabili del Tribunale. Però ha anche competenza diretta in alcune mat.ent:, quah n- conoscimento di sentenze straniere, riabilitazioni, ecc.

La competenza per territorio, in ordine alle materie di competenza ~iretta, è prevista di volta in volta dalla legge (ad es. per il riconoscimento di sentenze stramere).

In ogni corte di appello è costituita una sezione speciale per i min?renni, cl:e giudic~ in secondo grado sui reati commessi dai minori degli am1ì 18. Un'altra seziOne spccmle ~unzwna da Corte di assise di appello e giudica sugli appelli avverso le sentenze della corte d1 ass1se;

è composta da un magistrato di cassazione, che la presiede, da un magistrato di appello e da sei giudici popolari.

Presso la Corte di appeJlo è infine costituita la sezione istruttoria, composta da un pres~dentc e due consiglieri, competente a conoscere gli appelli presentati avverso le sentenze dJ pro·

scioglimento dei giudid istruttOli.

5. CoRTE DI CASSAZIONE - E' organo collegiale, ha sede in Roma ed è unico per tutta l'Ita·

lia. Funziona a sezioni semplici con w1 presidente e 6 magistrati di cassazione ed a sezioni unite con un presidente c 14 magistrati di cassazione. Ha compe~em:a in mater~a civile e p e- nale e giudica, in generale, sui ricorsi avverso sentenze pronuncmtc u1 grado d1 appello ovve- ro sentenze inappellabili emesse in primo grado.

. La Corte di cassazione, come organo supremo de1la giustizia, assicura l'esatta osservanza e la uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo, il rispetto dei < limi ti delle diverse giurisdizioni e regola i conflitti di competenza e di giurisdizione.

Le sen tenze della Corte di cassazi one non sono soggette ad alcun gravame .

6. UFFICIO DEL PUBBLICO MINISTERO - Presso le Corti ed i T1ibunali è costituit o l'ufficio del Pubblico Ministero rappresentato, rispettivamente, dal Procuratore Generale e dal Procurato~e

della Repubbli ca. Tale organo non esiste pre~so le P~eture, ~n qu~mto il p~etore. in mate.na penale, nel periodo istruttori. o e nella fase d1 esecuzwne del ~llOl provved1ment1, . part . ecJpa contemporaneamente della qualità di giudice e di pubblico mimstero, mentre nel chbattxmen- to esplica esclusivamente funzioni giurisdizionali ed il P.M. è rappresentato da un altro organo (di regola un avvocato incaricato per ogni singola udienza o dibattimento) .

Il Procuratore della Repubblica è capo della polizia giudiziaria del circondario e quindi può procedere ad atti di polizia giudiziaria; in. ogni cas.o, ~icevuta l~ no tizi~ del reato, o ve qu~­

sta sia fondata, promuove l'azione penale, altnmentl nch1ede al (,n~dlce ~struttor~ p~esso 11 Tribunale decreto di impromovibilità dell'azione penale (salvo contrano avviso del gmd1ce stes·

so). In materia civile, il procuratore esercìta l'azione civile o interviene in causa nei casi sta·

l

~

l ~

i l r~

ì

l l

l t

l l

l 2

PREMESSA XVII

biliti dalla legge (ad es. cause matrimoniali, cause riguardanti lo stato o la capacità delle persone, ecc.).

Il Procuratore Generale della Repubblica è capo della polizia giudiziaria del distretto e normalmente svolge, in grado di appello, l'attività spettante in primo grado al Procuratore della Repubblica.

B - ORDINA MENTO PROCESSUALE

l. AT'flVITÀ PIWCESSHALE CIVILE - Il procedimento civile italiano, nel quale l'autonomia del·

le partì private si concilia armonicamente con i poteri del giu ctice, assume tre figure fondu- mentali che sono in larga parte indipendenti l'una dall'altra: il procedimento di cognizione, il procedimento di esecuzione ed il procedimento cautelare.

a) Il procedime11.to rli cognizione serve essenzialmente ad accertare se la situazione sot·

toposta al giudice sia o no conforme all'interesse pubblico; esso si svolge dinanzi al concilia- tore, al pretore e, in maniera prevalente, davanti al Tribunale. E' per tale motivo che la leg- ge detta la maggior parte delle sue regole in riferimento a tale ultimo giudizio, distinguendo- lo in tre fasi : l'introduzione della causa, l'istruzione, la decisione.

La causa si introduce con la domanda, che deve essere proposta con la citazione. Questa è un atto del soggetto (l'attore) che ha assunto l'iniziativa processuale; attraverso tale atto si specificano le cose oggetto della don:umda s tessa, si espongono le ragioni che la motivano e si invita l'altra parte (il convenuto) a costituirsi.

La notificazione della citazione determina la litispendenza.

La costituzione delie parti in giudizio avviene mediante il deposito in canc:ei!eria degli atti e dei documenti ind. icati dalle leggi.

Il convenuto, costituendosi. propone la sua dif<~sa e le eventuali domande riconvenzionalL Interviene a questo punto la designazione del giudice istruttore, il quale è investito dell'istru- zione e della relazione al collegio nel momento in cui rimette la causa allo stesso.

Nel sistema vigente vi è infatti ur1a differenziazione tra fase istruttoria e fa se decisoria, in quanto mentre l'istruttoria è affidata ad un solo giudice, la decisione è affidata a più per- sone riunite (collegio).

Il collegio può pronunciare una sentenza ddìnitiva quando decide tutto il .merito; una t.H'·

dinanza quando sospende la decision.e su tutta la \.:ausa; una sentenza parziale (e contempora- neamente una separata ordinanza con ì provvedimenti opportuni per l'ulteriore istruzione) quando decide una parte della causa.

b) Il procedimento di esecuzione tende alla realizzazione forzata dell'interesse di cu1 e già certa la tutela ed è dominato dallo scopo di attuare, nel ruinor tempo e nella massima misura possibile, le pretese la cui conformità all'interesse pubblico è già garantita. dal titolo esecutivo .

c) Il procedimento cautelare tende ad ottenere dal giudice una misura, la quale possa assicurare il mantenimento di uno stato di fatto e di diritto in attesa dell'accertamento e della realizzazione. Tale procedimento è disciplinato nel capo III, titolo I del libro IV c.p.c., riguar- dante i procedimenti sommari che hanno caratteristiche di brevità in confronto al processo or·

dinario e sono previsti in particolari situazioni dinanzi a speciali posizioni delle parti, a causa di ragioni varie (carattere indisponibile degli interessi; necessità dì formalità particolari; non utilità di una cognizione completa).

Oltre alle tre fondamentali forme di cui è detto sopra, occorre poi considerarne una quar·

ta in certo senso diversa e distinta comprendente .i procedimenti speciali disciplinati nel libro IV del c.p.c., e cioè, il procedimento di ingiunzione ed il procedimento per convalida di sfratto dei quali è de tto sopra, i procedimenti in materia di famiglia e di stato delle persone, ecc.

Contro i provvedimenti giurisdizionali sono ammesse, nell'ordinamento vigente, speciali

forme di controllo, che si sostanziano nelle impugnazioni. Di queste il mezzo più generale è

l'appello, che rappresenta un secondo giudizio e che, come si è già accennato, viene proposto,

avverso le sentenze del conciliatore, del Pretore e del Tribunale, rispettivamente al Pretore, al

Tribnna!e e alla Corte di appello.

(14)

l

l l

l l

XVUI PREMESSA

Altro mezzo di impugnazione è il ricorso per cassazione: al vertic e dell'organizzazione giu- diziaria, anche nel giudizio civile, è la Corte di cassazione, che interviene però con poteri li- mitati per controllare unicamente gli errori eventualmente verificatisi n ell'attività processua- le e quelli commessi nelle valutazioni di diritto.

2. ATTIVITÀ PROCESSUALE PENALE - Figure principali sono: il giudizio direttissimo, il gi udi- zio per decreto, il giudizio ordinario.

a) Giu dizio direttissimo - Quando una per ona è stata arrestata in flagranza eli un reato eli competenza del Tribunale, il Procuratore della Repubblica, se ritiene di dov r procedere e se non sono n ecessarie speciali indagini, può farla presentare in stato di arresto, dopo un omma- rio interrogatorio , davanti al Tribunale, entro il quinto giorno dall'an- to. S i tratta dir ato di competenza della Corte di a sise, .si può procedere a giudizio diretti imo soltanto n l ca o che la Corte si trovi convocata in essione ovvero se d bba e re convocata entro 5 giorni da quello dell'arresto.

Quanto ai reati di compet nza del Pretore, que li - che pu p rocedere on rito diretti - simo, nelle già indicate cir ostanz , in ba e all'art. 502 c.p.p., dopo aver i11t rr gato l'ane tato - esercita i poteri on,eriti al Pubblico Ministero e al giudi e dagli artt. 502 e gu nti del c.p.p.

b) Giudizio z1er dec reto - Il Pr tore che, nei pro edim nti per r ati p rseguibili d'uffi- cio, ritenga di dover infliggere soltanto la m ulta o l'amm nda, pu p ronun iare la condanna con decreto enza procedere al dibattim nto.

Contro il decreto penale di condanna può essere propo ta oppo izion ; se l'opponente non si presenta a l dibattimento, enza giu tifi arn un Jegi.tlimo imp dimenlo, il Pr tor pronun ia entenza con la quale ordina l'e ecuzione del d creto; se inve e si pr enta, il d relo è re- vocato e il Pr tore procede con le normali forme.

c) Giudizio ordinario - L'i tr uzione, al li fuori dei a i opra a d v condotta dal Giudice I truttore pr s o il Tribw1al (rito forma! ) dall t o Pr cura t della R epubblica (rito sommario), a onda della compie ità o meno dell indagini.

A chiu ura deU'istruttoria ommaria, il Pro urator della R pubblica, o rit nga eh l'im- putato debb a sere prosciolto, chied al Giudice I truttore di pronun i are la relati a sen t nza;

altrimenti ri biede al Pr idente d l Tribuna] dl em tt re d cr lo di citazione a giudizio.

Nei proc dim nt i a carico dei minori provved il Proc urator della R pubbli a pr sso il Tribunale p er i minor nnj, il quale pr muove l' zione penale e olg l funz ioni istrut tori col rito omma rio.

Il Giudi e I tr uttore, a chiusura deU'is truttor.ia, em tte sentenza di pro ciogli rnento del- l'imputato o di rinvio a giudizio dello te o davanti al Pr tore {nel ca o he i ia d grada- mento eli compet nza, altrimenti il Pretore i trui ce con 11ito ommario i procedimenti di sua cognizione), al Tribunale o alla Corte di as i e.

C - ÙRGA lZZAZIO D EGLI ISTITUTI DI PR VE ZIO n D I P A

Gli istituti di prevenzione e di pena i di tinguono in : stabilim nti di custodia pr v n·

tiva; stabilimenti eli pena ordinari e speciali; stabilim nti p r mi ure amministrative di i- curezza detentive; istituti per minori.

l. STABILIME TI DI CUSTODIA PREVE TIVA - Si distinguono in.:

a) Carceri giudiziarie centrali, istituit in ogni capoluogo di tribu_na l , e succur ali isti- tuite nello stesso capoluogo di tribunale o in altro Comune del circondario.

b) Carceri giudiziarie mandamentali, istituite normalmente n l Comune sede della p re- tura.

Negli stabilimen ti di custodia preventiva sono detenuti, eli regola, gli imputati in tato di carcerazione preventiva, i detenuti a disposizione dell'a utorità di P.S. o di altra autorità diversa da quella giudiziaria ordinaria e, infine, i d etenuti di transito o eli passaggio.

PREMESSA XIX

Eccezionalmente, alle carceri giudiziarie centrali possono essere assegnati i condannati al·

la reclusione per un t empo non superiore a due anni, nonchè i condannati alla pena dell'ar- resto; alle carce1i giudiziarie mandamentali possono essere assegnati i condannati a p ena de- tentiva (reclusione o arresto) non sup eriore a 6 mesi.

I detenuti sottoposti a procedimento p enale devono essere tenuti separati dai condannati.

Gli imputati dello stesso r ato devono e sere tenuti separati fra loro, se l'autorit giudi- ziaria abbia così ordinato; in mancanza di tale or dine, la separazione deve essere di posta dal direttore dello stabilimento, semp re che lo consentano le esigenze dello stabilimento ste so.

Alle carceri giudiziarie non possono essere assegnati i condannati che siano stati dichia- rati delinquenti abit uali, professionali o per tendenza e i contravventori abituali o profe - sionali.

2. STABIUMENTI DI PB A - Si di stinguono in:

a) Stabilimenti di pena ordinari, corri pond ntl ai tre tipi di p na det ntlva previ ti d al codice penai , e cio rg stoli, as di r clu ione case eli arr to ( h e p ono ss re costituite da sezioni p iali d Ile e di r clu ione ).

b) Stabilimenti di pena speciali, ordinal i in relazione ai p rec d nti del condannato, al- l'e tà, al e o d a.ll e ondizioni fisiche e p i hicbe dei detenuti, e cio tabilim nt i per de- linqu nti abitua li, p r fe s ionali o p r t ndenza p r i <:ootra entori abituali o profe ionali;

tabilimenti p r minorati (i ici psicblci (cio per ondannati a p na diminuita per infermità p ichi ca o p r ordo.routi mo p r ronica intos i azione da alcool o da so tanz tupefa- cen li, per gli ubria bi abi tuali per le p er one d dite all'u o di lanze tupefacenli); sta- bilimenti p r i minori eli anni 18, il ui tr ltam nto è diretto sopra ttutto alla ri du azion morale; tabilimenti a rit li di clplinari (ca e di punizione e di r igor ), sanitari (sanatori g_iudiziari), di la oro ( a e di l vom all'aperto , non h , in on id razione del progr ssivo nadattam nt d l ondannato all vita oci le, stabilim nli di riadattam nto sociale v sono tra feriti i ondanna li a p ena de tenti a per un periodo s uperiore a 5 anni, i quali ' i trovino nelle condizioni pr viste dall' art. 277 cl l regolamento car rario.

,La sp ia l izzazione degli. ~tabiJirn nti vi n in t grat dall a ripartizione d i ondann ti, nell ambito d Uo stes o tabilin nt o d D stes a zione di ss , in gruppi affini, in modo da a icurare l'omogen ità fi ica m rale eli cias un grupp allo copo principale d Da ri du azione d i ingoli d l nuti.

Le d01m c ntano la p na cletentiv in t. bi lim nti dis tinti d qu 1Li d tinati agli u mini; le d nne di facili co tum i ono s parate da lle altr .

3. STAlliLlME TI P R MI R' A IJ.l\IUNI TRATIVB DI SI UREZZ DETE Tl'VE - Le mi ure eli icu- rezza co titui cono m zzi di prevenzi ne indi iduale della delinquenza, secondo la di iplina d ttata dal odi penale.

I r lativi stabilimenti sono ordinati in rappor to alle diverse cat gori di persone social- mente pericolo e e preci amente:

. a) ~ol~mie agricole e ca e di lavoro: ono due organizzazioni penitenziari di tm'un:i a m1s?I'a ~ stcu~ zza, de tinate a r~dirn r con il lavor i d linqu n.ti sani e maggiori degli an~ 18, l 9-uali ~engono a egnati all'una all'altra organizzazione dal giudice eli orveglian-

z,a, m. con ~dera~1 n cl lle loro atti tudini e ndizioni, dell pr denti c upazioni del-

l a mbt nte m CUI dovranno tornare a ivere. i sono assegnati: coloro che sono tati clichia- rati clelin.quenti abituali, profe sionali o p r tendenza· oloro h endo t ti dichiarati delinquenti abituali, profe ionali o p er t nclenza e non' es endo più' ottoposti a misura di <si- cur zza, commettono un nuo o delitto, non colposo, he ia nuova manifestazione dell'abitua- lit~, de~~ pt:ofe~sionalità o d lla tendenza a d linquere; le persone condannate o pro ciolte, ne1 cas1 mclicatt e pressamente nell a legge (a:rtt. 223 e 226 c.p.).

b) Mani~omi giudiziari : .vi ono e~pre as egnati, ove tratta i eli delitti dolosi punibili co~ ~a reclusiOne pe~ un pen.odo sup ~-IOre a due anni, gli imputa· ti p rosciolti p er infermità ps1chica, ?vvero per mtossrcaz10ne croruca da alcool o da sostanze stupefacenti, ovvero per sordomut1smo.

c) Case .di.cu~a e eli cusfoclia: .v~ sono .assegnati i condannati, per delitto non colposo,

a una pena dimmm ta per rag1one di inferrru t p sichica o di cronica int oss icazione da alcool

o da sostanze stupefacenti, ovvero per ragione di sordomutismo.

Riferimenti

Documenti correlati

All’apparenza, in sede di sopraluogo giudiziario, la causa del decesso poteva essere messa in relazione con le ferite, ma in sede autoptica tali ferite non avevano lesionato

Con la sentenza in epigrafe, la Corte di legittimità si sofferma sulla applicabilità dell’attenuante ex art. omicidio pietatis causa, che si estrinseca nella

2) contestualità con assenza di animus necandi: pur in presenza di contestualità delle condotte, il diverso atteggiarsi dell'elemento psicologico dovrebbe condurre a

La premeditazione, sul piano codicistico, configura una circostanza aggravante dei delitti di lesioni personali e omicidio (doloso e preterintenzionale),

E’ evidente che l’infortunio sul lavoro grave e mortale in un ambito di lavoro clandestino e quasi di schiavitù come previsto dalla citata norma non è altro che il frutto

In- fatti la dimostrazione dello stato di «alterazione» prevede l’integrazione di evidenze derivanti da ac- certamenti di tipo clinico (lo stato psico-fisico del guidatore)

«Chiunque cagioni per colpa ad altri una lesione personale con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da tre mesi a un anno

(Lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime). Il datore di lavoro che cagioni per colpa a un lavoratore una lesione personale con violazione delle norme sugli infortuni