ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA
ANNUARIO
DI STATISTICHE DEL LAVORO
E DELL' EMIGRAZIONE
Voi. VI -
1964
Or<l. n. 6/268 del 12-5-196ri (covie 1.000)
\
II
All'On. Prof. ALDO MORO
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
ROMA
Ho l'onore di presentar Le il volume VI-1964 del!' Annuario di statistiche del lavoro e
dell'emigrazione, che riporta i dati concernenti le forze di lavoro, il movimento migratorio
con l'estero dei lavoratori, le retribuzioni e gli indici del costo della vita, le controversie
e
z
conflitti di lavoro, la previdenza e le assicurazioni sociali.
L'esposizione della materia segue, di massima, la sistematica del volume precedente e
ciò rende più agevole l'utilizzazione dei dati per i confronti nel tempo. Fa eccezione, a
riguardo, l'esposizione dei risultati delle indagini per campione sulle forze di lavoro la
quale tiene conto dei suggerimenti e delle proposte formulate dalla Commissione per le
Statistiche del Lavoro costituita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
31
gennaio 1961.
Anche il presente volume è corredato di dati retrospettivi e di rappresentazioni grafiche
opportunamente scelte per meglio illustrare l'andamento dei ·vari fenomeni considerati.
Roma, settembre 1965
IL
PRESIDENTEDELL'lsTITUTO CENTRALE DI STATISTICA
INDICE GENERALE
Pagina
AVVERTENZE . . .13
PARTE
I -
DATI RETROSPETTIVI25
PARTE
II -
INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO1.
Forze di lavoro nel1964
(Dati medi) .47
2.
Forze di lavoro negli anni1963-64
(Dati trimestrali).80
PARTE
III -
NOTIZIE SUUJE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI . . .131
PARTE
IV -
MOVJMf'NTO MIGRATORIO CON L'ESTERO DELLE FORZE DI LAVORO . . .151
PARTE
V -
RETRIBUZIONI E COSTO DELLA VITA1 .
Retribuzìoni minime contrattuali e costo del lavoro2.
Costo della vita . . . .PARTE
VI -
CONTROVERSIE E CONFLITTI DI LAVORO1.
Controversie di lavoro2.
Conflitti di lavoro . .PARTE
VII -
PREVIDENZA E ASSICURAZIONI SOCIALI175
196
201
202
1 .
Previdenza sociale .209
2.
Assicurazioni sociali21 O
INDICE DELLE TAVOLE
PARTE PRIMA
DATI RETROSPETTIVI
INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO
Popolazione presente in Italia e temporaneamente emigrata all'estero per condizione .
Popolazione presente in Italia per condizione e sesso . .
. . . .
Occupati presenti in Italia per ramo di attività economica posizione nella professione
e sesso. . . .
. . . .
Occupati presenti in Italia per settore di attività economica, sesso e regione
sta-tistica . . . .
Disoccupati per settore di attività economica, posizione nel1a professione e sesso
Occupati temporaneamente emigrati all'estero per settore di attività economica e
sesso. . . • . . . . • • • • • • • • • • ·
NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI
Lavoratori iscritti negli elenchi nominativi dell'agricoltura .
Occupazione operaia in alcuni settori industriali .
Occupazione operaia nelle opere pubbliche. . . .
Apprendisti occupati nelle aziende artigiane e non artigiane .
Iscritti nelle liste degli uffici di collocamento. .
MOVIMENTO MIGRATORIO CON L'ESTERO DELLE FORZE DI LAVORO
Movimento migratorio per area geografica di destinazione o di provenienza .
Espatri e rimpatri per paese di destinazione e di provenienza . . . .
Espatri e rimpatri per mese e per area geogra~ca di destinazione e di provenienza
RETRIBUZIONI E COSTO DELLA VITA
Numeri indici delle retribuzioni lorde minime contrattuali. . . .
Composizione della retribuzione e costo del lavoro per alcune categorie di
lavo-ratori . . . .
Numeri indici nazionali del costo della vita . . . .
Retribuzioni effettivamente corrisposte agli operai di alcuni settori industriali
CONTROVERSIE E CONFLITTI DI LAVORO
Controversie di lavoro
Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti e ore di lavoro perdute
Lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute per ramo di attività
e regione.
PREVIDENZA E ASSICURAZIONI SOCIALI
Invalidità, vecchiaia e superst1t1. . . .
Malattie e maternità, tubercolosi, infortuni. e malattie professionali .
Disoccupazione e assegni familiari. . . .
INDICE
PARTE SECONDA
INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO
1.
FORZE DI LAVORO NEL1964
(DATI MEDI)Tavole introduttive
Popolazione per condizione, sesso e regione stat1st1ca di residenza anagrafica. . . .
Popolazione per sesso e regione statistica ;
a)
di residenza anagrafica ;
b)
di effettiva
dimora. . . .
. . . . .
Presenti in Italia
Popolazione per età, condizione e , sesso . .
- Popolazione per condizione, sesso e regione statistica . . .
Forze di lavoro per condizione, posizione nella professione e sesso .
Forze di lavoro in condizione professionale per ramo di attività economica, posizione
nella professione e sesso . . ., . . . .
Forze di lavoro in condizione professionale per posizione nella professione, sesso e
regione statistica . . . .
Forze di lavoro in condizione professionale per settore di attività economica, sesso e
regione statistica . . . .
. . . . .
. . . .
Occupati per età, titqlo di studio, settore di attività economica e posizione nella
professione . . . . , . . .
-
Occupati per ramo di attività economica, posizione nella professione e sesso.
Occupati per gruppo professionale e sesso . : . . . • . . . .
Occupati per posizione nella professione, sesso e regione statistica .
Occupati per settore di attività economica, sesso e regione statistica .
Occupati per posizione nella professione, settore di attività economica, sesso e regione
statistica . . . .
Occupati secondo l'attività lavorativa nella settimana di riferimento, per ramo di
attività economica e sesso . . . .
. . . .
Occupati secondo l'attività lavorativa nella settimana di riferimento, per sesso e
regione statistica . . . .
Occupati con attività lavorativa nella settimana di riferimento per sesso, settore di
attività economica, posizione nella professione e ore di lavoro effettuate. . . .
Ore di lavoro effettuate in media per occupato presente al lavoro, nella settimana di
riferimento, nei singoli rami di attività economica . . . .
Occupati secondo l'attività lavorativa svolta nella settimana di riferimento per sesso,
settore di attività economica e regione statistica . . . .
Occupati che nella settimana di riferimento hanno lavorato a tempo ridotto per ragioni
economiche {sottoccupati), per settore di attività economica, posizione nella
pro-fessione, sesso e ore di lavoro effettuate. . . .
Occupati che nella settimana di riferimento hanno lavorato a tempo ridotto per ragioni
economiche (sottoccupati) per settore di attività economica, sesso e regione
statistica . . . • • • • • • • • • • · ·
Occupati che hanno svolto attività lavorativa ridotta nella settimana di riferimento
per ragioni non economiche, per posizione nella professione, settore di attività
economica e causa della ridotta attività . . . .
Occupati senza attività lavorativa nella settimana di riferimento per sesso, settore di
attività economica, posizione nella professione e causa della inattività . . . . .
Occupati non classificabili secondo l'attività lavorativa nella settimana di riferimento
per settore di attività economica, posizione nella professione, sesso e causa
della assenza dal Comune di residenza anagrafica. . . .
Occupati non classificabili secondo l'attività lavorativa nella settimana di riferimento
per settore di attività economica, sesso e regione statistica. . . .
... Occupati non dimoranti nel comune di residenza anagrafica per sesso, regione
stati-stica di effettiva dimora e regione statis.tica di residenza anagrafica . . . .
Occupati non dimoranti nel comune di residenza anagrafica per settore di attività
economica e per ripartizione statistica di effettiva dimora e di residenza
ana-grafica . . . • • • • • • · · · ·
Disoccupati per sesso e settore di attività economica ; per sesso di età . . . .
Disoccupati per causa e durata della disoccupazione ; per sesso e durata della
disoc-cupazione . . . .
Disoccupati per titolo di studio e durata della disoccupazione ; per settore di attività
economica e durata della_ disoccupazione. . . .
INDICE
Disoccupati per gruppo professionale e sesso. . . .
Disoccupati per settore di attività economica, posizione nella professione, sesso
ed età . . . .
Disoccupati per settore di attività economica e regione statistica .
Persone in cerca di 1
aoccupazione per età e sesso ; per durata della ricerca della
occupazione e sesso . . . .
Persone in cerca di 1
aoccupazione per durata della ricerca e precedente condizione
non professionale ; per durata della ricerca e titolo di studio
Persone in cerca di
l•
occupazione per sesso e regione statistica. . . .
Temporaneamente emigrati all'Estero
Forze di lavoro occupate e persone non appartenenti alle forze di lavoro per condizione,
sesso ed età ; per condizione, sesso e regione statistica di residenza anagrafica .
Occupati per settore di attività economica, posizione nella professione, classe
di
età
e titolo di studio . . . .
Occupati per ramo di attività economica, posizione nella professione e sesso. . . .
Occupati per posizione nella professione, sesso e regione statistica di residenza
anagrafica . . . .
Occupati per settore di attività economica, sesso e regione statistica di residenza
anagrafica . . . .
. . . .
Occupati per posizione nella professione, settore di attività economica, sesso e regione
statistica di residenza anagrafica . . . .
Occupati per gruppo professionale e sesso . . . .
Occupati per stato estero di emigrazione e regione statistica di residenza anagrafica ;
per stato estero di emigrazione e settore di attività economica . . . .
Occupati per durata dell'espatrio e regione statistica di residenza anagrafica ; per
durata dell'espatrio e stato estero di emigrazione . . . .
2.
FORZE DI LAVORO NEGLI ANNI1963-1964
(DATI TRIMESTRALI)Presenti in Italia
Popolazione per condizione, sesso e regione statistica di effettiva dimora . .
Occupati per ramo di attività economica, posizione nella professione e sesso.
Occupati per gruppo professionale e sesso . . . .
Occupati per posizione nella professione, sesso e regione statistica di effettiva dimora
Occupati per settore di attività economica, sesso e regione statistica di effettiva
dimora . . . .
Occupati per posizione nella professione, settore di attività economica, sesso e regione
statistica di effettiva dimora.
. . . .
Occupati secondo l'attività lavorativa nella settimana di riferimento, per sesso e settore
di
attività economica. . . .
Occupati secondo l'attività lavorativa nella settimana di riferimento, per sesso e regione
statistica di effettiva dimora . . . .
Occupati secondo l'attività svolta a pieno tempo o a tempo ridotto nella settimana di
riferimento per settore di attività economica e regione statistica di effettiva
dimora. · . . . .
Occupati che nella settimana di riferimento hanno lavorato a tempo ridotto per ragioni
economiche ( sottoccupati) per settore di attività economica, posizione nella
pro-, fessione e sesso . . . .
Occupati che nella settimana di riferimento hanno lavorato a tempo ridotto per ragiom
economiche (sottoccupati) per settore di attività economica, sesso e regione
statistica di effettiva dimora . . . .
. . . • • •
Disoccupati per settore di attività economica, sesso e posizione nella professione
Disoccupati per gruppo professionale e sesso. . . .
Disoccupati per settore di attività economica e regione statistica . . . .
Disoccupati per durata della disoccupazione e sesso. . . . -. . . .
Disoccupati per durata della ricerca dell'occupazione, settore di attività economica.
Persone in cerca di 1
aoccupazione per durata della ricerca, precedente condizione
non professionale e sesso . . . .
INDICE
Temporaneamente emigrati all'Estero
Forze di lavoro occupate e persone non appartenenti alle forze di lavoro per sesso e
regione statistica . . . .
Occupati per settore di attività economica, sesso e regione statistica
Occupati per gruppo professionale e sesso . . . .
Occupati per sesso e stato estero . . . .
Occupati per settore di attività economica e stato estero
PARTE
TERZA
NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI
Lavoratori iscritti negli elenchi nominativi dell'agricoltura . . . .
Occupati alle dipendenze, assicurati all'INAM, per ramo di attività economica,
sesso e provincia . . . .
Giornate di lavoro degli operai dell'industria assicurati all'INAM per provincia . .
Occupazione operaia in alcuni settori .industriali, per classe e ramo di attività
eco-nomica e per mese . . . .
. . . .
. . . . .
Occupazione operaia nelle opere pubbliche, per categoria di opere e regione ; per
Regioni ed Enti finanziatori. . . .
Apprendisti occupati per ramo e classe di attività economica, sesso e regione . . .
Iscritti nelle liste degli uffici di collocamento per classe, ramo di attività economica
e regione. . . .
. . . . . • • • • · · · ·
Movimento degli iscritti nelle liste degli uffici di collocamento, per mese e regione
PARTE QUARTA
MOVIMENTO MIGRATORIO CON L'ESTERO DELLE FORZE DI LAVORO
NEL 1963
Movimento di espatrio e di rimpatrio per paese di destinazione o di provenienza
;<
Espatriati e rimpatriati per regione di provenienza o di destinazione e sesso
~
.Espatriati per provincia di provenienza, paese di destinazione e sesso. .
' Rimpatriati per provincia di destinazione, paese di provenienza e sesso . .
Espatriati e rimpatriati per paese e ripartizione statistica . . . .
Espatriati e rimpatriati per professione o condizione non professionale e paese di
destinazione o di provenienza . . . .
Espatriati e rimpatriati per classi di età, sesso e area geografi.ca di destinazione o di
provenienza. . . .
Espatriati per paese di destinazione, gruppo statistico e sesso . .
,Espatriati per regione di provenienza, gruppo statistico e sesso .
Emigranti lavoratori per paesi europei con espatrio e rimpatrio nello stesso anno,
per sesso e professione . . . .
PARTE QUINTA
RETRIBUZIONI E COSTO DELLA VITA
1.
RETRIBUZIONI MINIME CONTRATTUALI E COSTO DEL LAVORONumeri indici delle retribuzioni lorde minime contrattuali.
Retribuzioni lord~ minime contrattuali dei salariati fissi dell'agricoltura .
Retribuzioni lorde minime contrattuali dei braccianti agricoli semifissi .
Retribuzioni lorde minime contrattuali dei braccianti agricoli avventizi . .
.
Retribuzioni giornaliere e mensili lorde minime contrattuali dei lavoratori
dell'indu-stria e dei trasporti . . . .
Retribuzioni lorde minime contrattuali dei lavoratori del commercio al minuto . .
Retribuzioni mensili iniziali del personale civile dello Stato . . . .
12
2.
RETRIBUZIONI EFFETTIVAMENTE CORRISPOSTE AGLI OPERAI DI ALCUNI SETTORI INDUSTRIALIRetribuzioni corrisposte e ore di lavoro effettuate . .
3.
COSTO DELLA VITANumeri indici del costo della vita per mese . . . .
Numeri indici del costo della vita per
città e per capitolo di spesa.
PARTE SESTA
CONTROVERSIE E CONFLITTI DI LAVORO
1.
CONTROVERSIE DI LAVOROControversie di lavoro per settore di attività economica .
2.
CONFLITTI DI LAVORO118
119
120
121
Conflitti di lavoro per ramo di attività economica, causa e regione . . . .
122
Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute per ramo di attività
economica e regione. . . .
123
Lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute per causa e regione . . .
124
Ore di lavoro perdute per mese, per ramo di attività economica
eregione . . . .
125
p
ARTE SETTIMAPREVIDENZA E ASSICURAZIONI SOCIALI
1 .
PREVIDENZA SOCIALEInvalidità, vecchiaia e superstiti.
2.
ASSICURAZIONI SOCIALIAssicurazione contro le malattie e di maternità. . . .
Assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali .
Assicurazione contro la tubercolosi . . . .
Assicurazione contro la disoccupazione involontaria .
Cassa unica pre gli assegni familiari ai lavoratori. .
AVVERTENZE
1.
FORZE DI LAVORO. -La rilevazione delle forze di lavoro è effettuata dall'Istituto
Centrale di Statistica con periodicità trimestrale, di norma nei mesi di gennaio, aprile,
luglio ed ottobre. La rilevazione viene condotta con la tecnica del campione.
In
base
a tale tecnica vengono in primo luogo individuati (primo stadio di campionamento)
i Comuni nei quali effettuare la rilevazione. Mentre i Comuni capoluoghi di provincia
e quelli aventi una popolazione non inferiore a 20.000 abitanti vengono senz'altro
in-clusi nel campione, i rimanenti Comuni vengono stratificati nell'ambito di ciascun
settore statistico ( circoscrizione territoriale in cui, ai fini statistici, viene suddiviso
il
territorio provinciale) sulla base della regione agraria ( montagna, collina, pianura)
di appartenenza e della attività economica ( agricola, industriale, altra) prevalente. Da
ciascuno strato viene quindi estratto un Comune ( con probabilità di sorteggio
propor-zionale al suo peso demografico) a rappresentare lo strato nel campione. Nei
Comuni-campione in tal modo prescelti viene successivamente effettuata la scelta delle famiglie
da rilevare (secondo stadio di campionamento) mediante una estrazione sistematica,
dall'anagrafe comunale, di una prefissata percentuale di fogli di famiglia. La raccolta
dei dati presso le famiglie estratte ha luogo nella settimana successiva a quella di
rife-rimento dei dati ed è effettuata mediante la compilazione di un apposito modello (Mod.
Istat/P/50) da parte di rilevatori comunali.
Ad ogni successiva indagine trimestrale il campione delle famiglie viene rinnovato
per un terzo in ciascun Comune-campione ; il campione dei Comuni viene anch'esso
parzialmente rinnovato ogni quattro rilevazioni.
Alle rilevazioni effettuate negli anni 1963-64 hanno preso parte circa 1.400 Comuni
e 85.000 famiglie. L'indagine primaverile del 1963
fu
effettuata nel mese di maggio,
anzichè in quello di aprile, a causa della concomitanza delle elezioni politiche.
I valori medi riportati per i vari anni considerati sono la media aritmetica delle
risultanze delle quattro indagini effettuate negli anni stessi.
Presentazione dei dati -
Nel presente Annuario i risultati delle rilevazioni delle
forze di lavoro vengono pubblicati in conformità ai suggerimenti formulati dalla
Com-missione per le Statistiche del Lavoro, costituita con decreto del Presidente del
Con-siglio dei Ministri del 31 gennaio 1961 (1 ). Pertanto esso si differenzia dai precedenti
sia per una diversa impostazione della materia sia per la adozione di un nuovo schema
di classificazione.
In
precedenza i risultati delle rilevazioni venivano pubblicati, in primo luogo,
per il complesso della popolazione residente e quindi per quella aliquota comprendente
le persone temporaneamente emigrate all'estero, sì che i dati relativi alla popolazione
presente nel nostro Paese potevano ottenersi solo per differenza. Con la nuova
imposta-zione i risultati vengono pubblicati innanzi tutto per i presenti in Italia e quindi per
i temporaneamente emigrati all'estero,· risultando agevole ottenere, per somma, quelli
riferentisi al complesso della popolazione residente. Inoltre i dati regionali,
i
quali in
precedenza venivano pubblicati con riferimento alla popolazione residente, sono ora
riferiti alla popolazione che è di fatto abitualmente dimorante nelle regioni stesse.
14
AVVERTENZBIl nuovo schema di classificazione contempla, in primo luogo, la inclusione delle
persone in precedenza classificate
<<in condizioni non professionale con attività
lavora-tiva occasionale>> tra le forze di lavoro occupate e quindi la ripartizione di queste ultime
a seconda delle ore di lavoro effettuate nella settimana di riferimento. Vengono in tal
modo distinti i lavoratori
<<a pieno tempo >> e quelli
<<a tempo ridotto >> ed enucleati
tra questi ultimi i
<<sottoccupati >> ossia coloro per i quali la riduzione delle ore di lavoro
effettuate non risulta imputabile nè alla volontà del lavoratore nè a ragioni di carattere
non economico (malattia, ferie, cattivo tempo, ecc~) ma viene bensl imposta dalla
mancanza di offerta di maggior lavoro.
I dati retrospettivi riportati nell'Annuario sono stati rielaborati in conformità
alla nuova classificazione adottata.
Presenti in Italia -
Ai fini delle rilevazioni delle forze di lavoro vengono indicate
con tale voce le persone iscritte nei fogli di famiglia delle anagrafi comunali della
popola-zione residente al netto delle persone temporaneamente emigrate all'estero ( questi
ultimi definiti al successivo punto). Pertanto i dati relativi ai
<<presenti in Italia >>
sono comprensivi anche delle persone che, alla data di riferimento, risultavano all'estero
non in qualità di emigranti (per affari, turismo, missione, ecc.) e comunque per periodo
di breve durata. Sono altresl compresi nella popolazione presente in Italia gli equipaggi
imbarcati mentre risultano esclusi in quanto non iscritti nei fogli anagrafici di
fa-miglia, i membri permanenti delle convivenze (ospizi, brefotrofi, ecc.).
Temporaneamente emigrati all'estero -
Comprendono le persone aventi la residenza
in Italia le quali alla data di riferimento sono risultate all'estero : a) per esercitarvi
una professione, arte o mestiere (emigranti-lavoratori) ; b) per aver seguito
l'emigrante-lavoratore ovvero a seguito di chiamata per motivi non di lavoro da parte di familiari
già emigrati o residenti all'estero ( emigranti-familiari).
Persone con dimora di fatto nella regione -
Vengono indicate con tale voce le
persone residenti e presenti nella regione e le persone con residenza anagrafica in
altre regioni le quali, alla data di riferimento, risultavano di fatto abitualmente
di-moranti nella regione da almeno sei mesi.
Forze di lavoro -
Comprendono gli occupati, i disoccupati e le persone m
cerca della prima occupazione.
Gli occupati ed i disoccupati costituiscono nel loro insieme le
<<forze di lavoro in
condizione professionale >>. Le persone in cerca di prima occupazione costituiscono le
<<
forze di lavoro in condizione non professionale >>.
Occupati
~
Comprendono le persone che nella settimana di riferimento si
trova-vano in una delle seguenti condizioni :
a) erano presenti al lavoro, quale che si fosse la loro posizione ( di indipendenti,
di dipendenti o di coadiuvanti) nella professione ;
b) pur possedendo una occupazione non erano presenti al lavoro per
momen-taneo impedimento quale malattia, cattivo tempo, conflitto di lavoro, ferie, ecc.
Le persone di cui in a) vengono distinte secondo l'attività lavorativa svolta
a
pieno tempo (oltre 32 ore) o a tempo ridotto (l-32 ore) nella settimana di riferimento.
AVVERTENZE
15
Sottoccupati -
Sono costituiti dagli occupati che nella settimana di riferimento
hanno effettuato attività lavorativa a tempo ridotto (da 1 a 32 ore) per ragioni
eco-nomiche, vale a dire imputabili alla mancanza di maggiori offerte di lavoro.
Disoccupati -
Comprendono le persone in età non inferiore a 14 anni le quali,
perduta l'occupazione, si trovavano nella settimana di riferimento alla ricerca di una
nuova occupazione.
La professione, la posizione nella professione ed il ramo di attività economica si
riferiscono, per i disoccupati, all'ultima occupazione posseduta.
Persone in cerca di 1
aoccupazione -
Comprendono le persone in età non inferiore
a
14
anni che nella settimana di riferimento si trovavano in cerca della loro prima
occupazione.
Non appartenenti alle forze di lavoro -
Comprendono le persone che nella
setti-mana di riferimento non esercitavano alcuna attività lavorativa e non possedevano
nè ricercavano una occupazione (bambini, studenti, militari di leva, casalinghe,
bene-stanti, inabili, pensionati, anziani, ecc.).
Età -
Le classi di età vanno intese come segue:
fino a 10 anni : dalla nascita al giorno del 1
()<>compleanno
11
14 anni: dal giorno successivo a quello del 10° compleanno al giorno
del 14° compleanno
15 -
20 anni: dal giorno successivo a quello del 14° compleanno al giorno
del 20° compleanno
66 ed oltre:
dal giorno successivo a quello del 65° compleanno in poi.
Regioni statistiche -
Unità territoriali per le quali i dati forniti dal campione
e relativi ai principali caratteri considerati possono ritenersi sufficientemente
rappresen-tativi.
L'Alto Lazio comprende le provincie di Viterbo e Rieti ; il- Lazio Meridionale, le
provincie di Frosinone e Latina.
I raggruppamenti territoriali ( ripartizioni statistiche) talvolta operati nelle tavole,
vanno intesi come segue :
1 a ripartizione : Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia
za
ripartizione: Tre Venezie, Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Umbria,
Lazio
Ja
ripartizione : Campania, Abruzzi, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia,
Sardegna.
Posizione nella professione -
Le posizioni nella prof essi on e considerate sono :
1
Imprenditori e liberi professionisti
2
Lavoratori in proprio
3
Dirigenti e impiegati
4
Lavoratori dipendenti
5
Coadiuvanti.
I raggruppamenti talvolta operati nelle tavole vanno intesi come segue :
a)
Indipendenti (posizioni
1
e 2)
16
AV'VERTHNZERami di
attività economica -
I rami di attività economica sono:
1
Agricoltura {foreste, caccia e pesca)
2
Industrie estrattive
3
Industrie manifatturiere
4
Industrie delle costruzioni e dell'installazione di impianti
5
Produzione e distribuzione di energia elettrica e di gas - Distribuzione
di acqua
6
Commercio
7
Trasporti e comunicazioni
8
Credito, assicurazione e gestioni finanziarie
9
Servizi e attività sociali varie
10
Pubblica Amministrazione.
I raggruppamenti talora operati nelle tavole vanno intesi come segue :
a) Ag1icoltura (foreste, caccia e pesca)
b)
Industria {rami da 2 a 5)
c) Altre attività (rami da 6 a 10).
Titolo di studio -
Viene rilevato il più elevato titolo di studio già conseguito.
Sono considerate fornite di
licenza elementare anche le persone che hanno conseguito
il
certificato di proscioglimento anteriormente alla sua abolizione.
Grado di attendibilità dei risultati -
I risultati delle rilevazioni delle forze di
lavoro, in quanto ottenuti da un campione di famiglie, possono differire da quelli che
si sarebbero ottenuti da una rilevazione completa, ossia estesa a tutto l'universo delle
famiglie residenti in Italia. Data, peraltro, la rigorosa casualità della scelta del campione
è
possibile conoscere
il
grado di attendibilità dei risultati delle rilevazioni (numero
degli occupati, dei disoccupati, ecc.) potendosi determinare, in termini probabilistici,
l'ordine di grandezza degli scarti che essi presentano nei confronti dei risultati che si
sarabbero ottenuti con una rilevazione completa.
È noto infatti dalla teoria dei campioni che il risultato
N ottenibile da una
rile-vazione completa differisce da quello
n ottenuto da una rilevazione campionaria per
uno scarto non superiore nel 68% circa dei casi ad
s,
nel 95% circa dei casi a
2s
e
nel 99% cir~ dei casi a 2,5s, essendo
s uno specifico scarto teorico, determinabile con
opportuno procedimento di calcolo. Il · che sta a significare che ove si effettuasse,
sempre con le medesime modalità, una serie molto numerosa di rilevazioni campionarie,
i risultati
n relativi a circa il 68% delle rilevazioni stesse non si discosterebbero da
N per più di una volta s ; quelli ottenuti da circa
il
95% delle rilevazioni non si
sco-sterebbero da
N
per più di due volte
s ed infine quelli ottenuti da circa
il
99% delle
rilevazioni non differirebbero da
N
per più di due volte e mezzo lo scarto teorico
s.
La conoscenza degli scarti teorici s, relativi ai risultati delle singole indagini
cam-pionarie permette quindi di determinare, attorno ad essi, gli intervalli -
detti
inter-valli di attendibilità -
entro i quali, con una prefissata probabilità (68%, 95%, 99% .. ,)
risÙltano compresi i valori che si sarebbero ottenuti con una rilevazione completa. Per
questo motivo nella Tab. 1 sono riportati i valori dello scarto teorico in funzione sia
della grandezza dei dati ottenuti dalla indagine campionaria sia del sesso e della
circo-scrizione territoriale di riferimento ( 1 ).
AVVERTENZE
17
Ad illustrare la corretta utilizzazione della tabella s1 fanno qm di seguito alcune
applicazioni esemplificative.
1°
Esempio. -
Una indagine tremestrale abbia determinato in
n
=
5.000.000 il
numero delle forze di lavoro femminili in Italia e si voglia determinare l'intervallo entro
il quale, con probabilità pari al 68%, cade il numero effettivo
N,
ossia quello che si
sarebbe ottenuto con una rilevazione estesa alla totalità delle famiglie italiane.
Si individua innanzi tutto il numero
n
=
5.000.000 tra i valori crescenti riportati
nella prima colonna della tabella. All'incrocio della riga corrispondente a tale numero
con la colonna relativa alle
femmine
della circoscrizione territoriale
Italia
si trova il
valore s
2.=
53.000 dello scarto teorico, necessario per la determinazione dell'intervallo
di attendibilità. Il limite inferiore di questo risulta pari a 5.000.000 -
53.000
=
4.947
mila e quello superiore pari a 5.000.000
+
53.000
=
5.053.000. Si ha quindi una
pro ba bilità pari al 68
% (
ossia si può equamente scommettere 68 contro 3 2) che il
numero effettivo delle forze di lavoro femminili in Italia risulta compreso tra 4.947.000
e 5.053.000.
2°
Esempio. -
L'indagine campionaria ha determinato al 20 genna10 1964 in
n
=
362.000 unità il numero dei disoccupati maschi in Italia. Per determinare
l'in-tervallo entro il quale con probabilità pari al 68% cade il valore effettivo, deve cercarsi,
1
1
Tab. 1 -
Scarto teorico in funzione della grandezza del dato ottenuto
e delle circoscrizioni territoriali
GRANDEZZA DEL PER CIASCUNA REGIONE
S1'A1'ISTICA (ESCLUSI PER GLI ABRUZZI DATO OTTENUTO
SULLA BASE ITALIA ABRUZZI, MOLISE, E MOLISE; PER ROMA B PROVINCIA
DI UNA SINGOLA SARDEGNA, PER LA SARDEGNA
RILEVAZIONE ROMA E PROV.)
-18
AVVERTENZEcome nel caso precedente, tra i valori crescenti riportati nella prima colonna della
ta-bella il numero
n
=
362.000. Poichè tale numero non figura tra quelli ivi indicati
occorre procedere per interpolazione, considerando i due numeri consecutivi della
tabella fra i quali è compreso il numero cercato. Tali due numeri sono
300.000 e
400.000 ai quali nella colonna s
1della tabella corrispondono rispettivamente i valori
9. 700 e 10. 700 dello scarto teorico. Facendo l'interpolazione lineare con le stesse
regole che vengono usate ad es. per le tavole dei logaritmi, si vede che il valore dello
scarto teorico corrispondente a n
=
362.000 risulta pari a 10.320. Pertanto il limite
inferjore dell'intervallo di attendibilità (al
68%) risulta dato da 362.000 -
10.320
=
351.680 e quello superiore da 362.000
+
10.320
=
372.320.
3° Esempio. -
Con riferimento agli esempi precedentemente considerati si
deter-minano gli intervalli entro i quali i valori effettivi sono contenuti con probabilità pari
al
95% (anzichè al 68%).
Per tale determinazione occorre moltiplicare per due il valore
s dello scarto
teo-rico, sia esso risultante direttamente dalla tabella ovvero ottenuto per interpolazione.
Nel caso del
1° esempio, per ii quale in corrispondenza del valore n
=
5.000.000
s1 era trovato s
2 =53.000 si avrà 2s
2 =106.000 e quindi l'intervallo di attendibilità
al
95% sarà determinato da 5.000.000
±
106.000.
Nel caso del
2° esempio per il quale si era trovato il valore s
1=
10.320 in
corri-spondenza di
n
=
362.000, si avrà
2s
1,=
20.640 e quindi l'intervallo di
attendibi-lità al
95% risulta determinato da 362.000
±
20.640. Si ha quindi una probabilità pari
al
95%, ossia si può equamente scommettere 95 contro 5, che il numero dei
disoccu-pati maschi in Italia risulta compreso tra
341.360 e 382.640.
2.
MOVIMENTO MIGRATORIO CON L'ESTERO DELLE FORZE DI LAVORO -I dati del
movimento migratorio con l'estero concernono: le persone che si trasferiscono all'estero
per esercitarvi una professione ovvero un'arte o mestiere in proprio o alle dipendenze
altrui (emigranti-lavoratori); le persone che si trasferiscono all'estero per seguire
l'emi-grante-lavoratore ovvero a seguito di chiamata per motivi non di lavoro da parte di
familiari, già emigrati o residenti all'estero (emigranti-familiari); le persone che si
tra-sferiscono all'estero per stabilirvi la residenza ovvero a seguito di chiamata da parte di
non familiari, ·per motivi non di lavoro ( emigranti per altri motivi).
I dati non comprendono gli espatri· ed i rimpatri avvenuti per ferie, festività e
simili, nè il movimento dei cosiddetti frontalieri, cioè delle persone residenti entro
la fascia di confine, generalmente munite soltanto di tessera di frontiera, che
attra-versano in modo abitudinario la frontiera per ragioni di lavoro.
Il movimento migratorio con i Paesi europei viene rilevato annualmente con la
collaborazione dei Comuni di residenza degli emigranti. I Comuni effettuano a tale
scopo appositi accertamenti presso gli interessati od i loro familiari al termine
del-l'anno (Model..f
Ji.Q).
Il movimento migratorio con i paesi extraeuropei viene rilevato mensilmente sulla
basè delle liste dei passeggeri imbarcati e sbarcati che vengono inviate dalle autorità
portuali ed aereoportuali.
3.
RETRIBUZIONI MINIME CONTRATTUALI E COSTO DEL LAVORO- 1 numeri indici delle
AVVBRTBNZE
19
Gli indici delle retribuzioni comprensive degli assegni familiari sono calcolati
con-siderando capifamiglia aventi moglie e tre figli a carico per i lavoratori dell'agricoltura
e per gli operai dell'industria e dei trasporti ; capifamiglia aventi moglie e due figli
a carico per gli operai del commercio, per gli impiegati dell'industria e del commercio,
per gli impiegati della pubblica amministrazione.
Le retribuzioni nel!' agricoltura sono rilevate con la collaborazione delle
Associa-zioni provinciali degli agricoltori e si riferiscono a lavoratori uomini e donne di età
superiore ai 18 anni ed ai ragazzi di 17 anni. Per la determinazione della paga
giorna-liera
è
stata considerata la giornata lavorativa di
8 ore. Il valore degli eventuali elementi
del salario corrisposti in natura, se non concordato tra le parti,
è
stato determinato
sulla base dei prezzi alla produzione. Per gli avventizi il salario comprende anche
la
maggiorazione per ferie, festività e gratifica natalizia.
Le
retribuzioni nell'industria sono rilevate con la collaborazione delle Associazioni
nazionali o provinciali di categoria e si riferiscono a lavoratori di età superiore a
20
e
21 anni rispettivamente per gli operai e per gli impiegati.
A seguito dell'accordo interconfederale
2 agosto 1961, le 92 provmc1e sono state
raggruppate in sei zone salariali, come qm di seguito riportato :
Zona I : Como, Firenze, Sondrio, Varese ; Zona
II :
Aosta, Bergamo,
Bolzano-Bozen, Brescia, Cremona, Gorizia, Imperia, Livorno, Massa-Carrara, Novara, Pavia,
Pisa, Savona, Trento, Trieste, Venezia, Vercelli ; Zona III : Alessandria, Belluno,
Bologna, La Spezia, Mantova, Modena, Napoli, Padova, Parma, Piacenza, Ravenna,
Reggio nell'Emilia, Verona, Vicenza ; Zona IV : A - Asti, Cuneo, Ferrara, Forlì,
Grosseto, Lucca, Palermo, Pistoia, Rovigo, Siena, Treviso, Udine ; B - Ancona ; Zona
V : A - Arezzo ; B - Ascoli Piceno, Bari, Cagliari, Catania, Frosinone, Latina, Lecce,
Messina, Perugia, Pesaro e Urbino, Pescara, Rieti, Salerno, Taranto, Terni, Viterbo ;
Zona VI: Agrigento, Avellino, Benevento, Brindisi, Caltanissetta, Campobasso,
Ca-serta, Catanzaro, Chieti, Cosenza, Enna, Foggia, L'Aquila, Macerata, Matera, Nuoro,
Potenza, Ragusa, Reggio di Calabria, Sassari, Siracusa, Teramo, Trapani.
Le provincie di Milano e Torino hanno le stesse retribuzioni base, come pure le
provincie di Roma e Genova, costituenti tutte la Zona O.
In
base agli accordi sindacali del
21 marzo 1951 e del 15 giugno 1957, poi, le
pro-vincie sono divise anche secondo due gruppi territoriali : A e B, ai fini della
determi-nazione della misura della indennità di contingenza.
Fanno parte del gruppo A le provincie del Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria,
Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna,
Toscana e le provincie di Roma, Napoli e Palermo ( quest'ultima dal
1957) ; fanno
parte del gruppo B le provincie delle Marche, Umbria, Lazio ( esclusa la provincia di
Roma), Campania ( esclusa la provincia di Napoli), Abruzzi, Molise, Puglia, Basilicata,
Calabria, Sicilia ( esclusa la provincia di Palermo), Sardegna.
20
AVVERTENZELe
retribuzioni nel commercio si
rife-riscono al personale impiegatizio e non
im-piegatizio di età superiore, rispettivamente,
a 21 e 20 anni. Esse sono rilevate con
la
collaborazione delle Associazioni provinciali
di categoria.
Le
retribuzioni nei trasporti (terrestri)
sono analoghe a quelle nell'industria sia per
la composizione sia per le modalità di
rile-vazione. Anche in questo settore si verifica
la ripartizione delle provincie in zone
sa-lariali. Tale ripartizione è identica a quella
dell'industria per le autolinee in
conces-sione mentre per i trasporti
autoferrotran-viari urbani la ripartizione delle provincie è
leggermente diversa.
Le
retribuzioni nella Pubblica
ammini-strazione si riferiscono al personale civile,
maschile e femminile, che presta servizio
in Roma, escluso quello delle Aziende
auto-nome e della Magistratura.
Le retribuzioni sono comprensive di
paga base, indennità di contingenza, degli
eventuali generi in natura e di tutte le altre
competenze accessorie che vengono
corri-sposte ai lavoratori, con carattere di
gene-ralità e di continuità, per ciascun periodo di
paga. Sono esclusi, pertanto, le
competen-ze saltuarie od occasionali, i cottimi, ecc.
ASSEGNI FAMILIARI
Importi per
DATA DI DECORRENZA
ciascun
I . I
ciascun figlio coniugeascen-dente
AGRICOLTURA
OPERAI - Lire giornaliere
1 luglio 1952 ... 45 37 30 1 luglio 1953 ... 60 50 40 1 ottobre 1956 ... 90 65 50 1 gennaio 1958 ... 110 70 50 1 gennaio 1960 ... 135 85 55 1 luglio 1961 ... .... 19J 138 55 1 ottobre 1964 ... 205 149 72,50
INDUSTRIA, TRASPORTI E COMMERCIO OPERAI E IMPIEGATI - Lire giornaliere
16 giugno 1952 ... 153 100 1 agosto 1954 ... 160 108 1 aprile 1956 ... .. 167 116 1 maggio 1958 ... 178 127 1 maggio 1961 ... 190 138 1 ottobre 1964 ... 205 149 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
OPERAI E IMPIEGATI - Lire mensili
1 luglio 1951 ... 9.980 1 luglio 1955 ... 13 .180 1 febbraio 1959 ...
....
16.180 1 luglio 1959 ... .. ... 17 680 1 ottobre 1960 ... ... { 17.680 (a) 20.680 (b) 1 luglio 1962 ... 20.680 55 55 55 55 55 72,50{a) Personale còn coefficiente di stipendio superiore a 200 {b) Personale con coefficiente di stipendio inferiore a 200
Tutte le retribuzioni si riferiscono a personale non coniugato. Si indica, pertanto,
qui sopra, la misura degli assegni familiari per l'agricoltura e per l'industria, trasporti
e commercio, nonchè delle quote di aggiunta di famiglia per la Pubblica
amministra-zione per la quale si fa riferimento ad una famiglia media ( coniuge e due figli) nella
città di Roma.
Per il calco.lo del
costo di lavoro gli elementi della retribuzione e dei contributi
sociali sono stati considerati per l'intero anno e tenendo conto di tutte le variazioni
verificatesi nel suo decorso. La retribuzione indicata è giornaliera o mensile in
con-formità a quanto stabilito nei contratti collettivi di lavoro. Nel computo degli oneri
non si è tenuto conto di quelli ( come l'indennità di licenziamento, le assenze retribuite,
ecc.) valutabili soltanto in base a dati di fatto.
AVVERTENZE
21
Le caratteristiche dei nuovi indici sono le seguenti :
1. Essi riguardano i consumi
di una famiglia tipo, il cui capo
è
un lavoratore dipendente ( operaio o impiegato) non
agricolo, formata dallo stesso capofamiglia, dal coniuge e da due ragazzi di età
infe-riore ai 17 anni. -
2. I beni e i servizi considerati nel bilancio della famiglia tipo
-molto più numerosi di quelli previsti per gli indici con base 1938 -
sono raggruppati
nei cinque tradizionali capitoli (alimentazione, abbigliamento, elettricità e combustibili,
abitazione, spese varie). Il peso relativo delle varie voci e raggruppamenti di voci
rispec-chia la struttura dei consumi delle famiglie del tipo sopraindicato nel periodo di base
(1961) -
3. Per
il capitolo abitazione sono considerati tutti i tipi di locazione delle
abitazioni e non soltanto quelli di appartamenti soggetti a vincolo ai quali faceva
esclu-sivo riferimento l'indice con base 1938.
Il calcolo degli indici viene effettuato nel modo seguente :
1. Per ogni capoluogo
viene calcolato un indice elementare per ciascun bene e servizio. Dagli indici elementari
si passa agli indici per categoria e da questi agli indici per capitoli di spesa e, infine,
all'indice generale mediante medie aritmetiche ponderate. Quali coefficienti di
pondera-zione sono stati assunti i valori dei consumi della famiglia tipo calcolati per l'anno
base 1961. -
2. Gli indici nazionali vengono ottenuti come medie ponderate degli indici
di 29 capoluoghi di provincia, dei quali 20 sono i capoluoghi di regione : i rimanenti
9 capoluoghi appartengono alle 9 regioni aventi più di quattro provincie. La
pondera-zione
è
basata sulla popolazione residente risultante dal censimento del 1961.
Gli indici possono essere utilizzati solamente per ottenere confronti sulle
varia-zioni del costo della vita nelle diverse città rispetto al 1961, ma non consentono di
conoscere il livello comparativo del costo della vita tra città e città.
5.
PREVIDENZA E ASSICURAZIONI SOCIALI -All'assicurazione obbligatoria invalidità,
vecchiaia e superstiti sono iscritti tutti i lavoratori dipendenti, i coltivatori diretti,
gli artigiani e alcune categorie di liberi professionisti. Essa è gestita, in regime generale,
dall'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) che amministra anche alcuni
fondi a regime speciale per talune categorie di lavoratori dipendenti e per i lavoratori
autonomi ( coltivatori diretti, mezzadri e coloni, artigiani). Per altre categorie e i
liberi professionisti l'assicurazione
è
gestita dagli appositi enti ed istituzioni : Ente
na-zionale di previdenza ed assistenza per i lavoratori dello spettacolo (ENP ALS), Istituto
nazionale di previdenza per i dirigenti di aziende industriali (INPDAI), Istituto
nazio-nale di previdenza dei giornalisti italiani (INPG I), Ente nazionazio-nale di previdenza e
assi-stenza medici (ENP AM), Cassa nazionale di previdenza ed assiassi-stenza avvocati e
pro-curatori.
All'assicurazione obbligatoria contro le malattie sono iscritti tutti i lavoratori
22
AVVERTENZEenti di diritto pubblico (ENPDEDP) ; dalle Casse mantt1me Adriatica, Meridionale e
Tirrena per la gente di mare ; dalla Federazione nazionale casse mutue di malattia per
i
coltivatori diretti ; dalla Federazione nazionale casse mutue malattia artigiani ; dalla
ENP ALS per i lavoratori dello spettacolo ; dall'INPG I per i giornalisti professionisti ;
dalla CNAIAF per gli impiegati di aziende agricole e forestali ; dalla Federazione
Na-zionale Casse Mutue Malattie per gli esercenti di attività commerciale ; dalle rispettive
Casse aziendali per altre minori.
All'assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi,
la
cui gestione
è
affidata all'INPS,
sono iscritti tutti i lavoratori dipendenti, esclusi gli statali e altre categorie minori.
L'assicurazione contro gli in/ ortuni sul lavoro e le malattie professionali riguarda le
sole categorie soggette ai rischi assicurati. Essa è gestita dall'Istituto nazionale
assicura-zione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) per i settori dell'industria e
dell'agricol-tura ; dalle Casse marittime, per la gente di mare.
Sono soggetti all'obbligo
dell'assicurazione contro la disoccupazione tutti i lavoratori
dipendenti, ad esclusione degli addetti ai servizi familiari ( domestici), i lavoranti a
domicilio e altre categorie minori nonchè gli impiegati e gli operai dello Stato, degli
Enti pubblici e delle Aziende pubbliche e private. La gestione
è
affidata all'INPS.
Rientrano nel campo di applicazione delle norme sugli
assegni familiari i lavoratori
dipendenti ad eccezione di quelli delle pubbliche amministrazioni che beneficiano di un
trattamento di famiglia, gli addetti ai servizi domestici ed altre categorie minori. La
gestione è dell'INPS ; per i giornalisti professionisti, dell'INPG
I.
Fonte : i singoli enti. Per dati più analitici, cfr.
l'Annuario statistico del!' assistenza
e della previdenza sociale.
SEGNI CONVENZIONALI -
Nelle tavole sono adoperati
zionali:
seguenti segni
conven-Linea (-) : a) quando il fenomeno non esiste ;
b)
quando il fenomeno esiste e viene rilevato, ma i casi non si sono verificati ;
Quattro puntini ( .... ) quando il fenomeno esiste, ma i dati non si conoscono per
qualsiasi ragione ;
Due puntini ( .. )
per i numeri, tanto assoluti che relativi, che non raggiungono
la cifra significativa dell'ordine minimo considerato (migliaio ;
milione ; 0,01 ; 0,001 ; ecc.).
DATI PROVVISORI E RETTIFICATI -
I dati relativi ai periodi più recenti sono m
parte provvisori e sono suscettibili di rettifiche nelle successive edizioni.
I
dati contenuti in precedenti pubblicazioni che non concordano con quelli del
presente volume si intendono rettificati.
PARTE PRIMA
INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO
25
'fav. 1 -
Popolazione presente in Italia e temporaneamente emigrata all'estero per condizione
Valori medi in migliaia
POPOLAZIONE CON RESIDENZA ANAGRAFICA IN ITALIA (a)
Presenti in Italia (b) Temporaneamente emigrata
I
Totale all'estero (e)
ANNI
Altra Totale Altra Totale Altra Totale
Forze Forze Forze
di
popola-I
dìpopola-I
I dipopola-I
lavoro zione MF M lavoro zione MF M lavoro zione MF M
I
1959···
21.286 27.318 48.604 23.671 409 67 476 3731 21.695 27.385 49.080 24.044 1960···
20.972 27.995 48.967 23.845 418 48 466 371 i 21.390 28.043 49.433 24.216 1961···
20.882 28.274 49.156 23.871 522 39 561 459 I 21.404 28.313 49.717 24.330 1962···
20.561 28.883 49.444 23.992 527 36 563 4621 21.088 28.919 50.007 24.454 1963···
20.134 29.815 49.949 24.270 515 39 554 456 20.649 29.854 50.503 24.726 1964···
20.130 30.600 50. 730 24.688 430 38 468 382 20.560 30.638 51.198 25.070(a) Al netto dei membri permanenti delle convivenze.
(b) Comprese le persone all'estero per affari, turismo, missione, ecc., comunque per periodo di breve durata, e gli equipaggi imbarcati (Cfr. pag. 14 delle Avvertenze)
1959 1960 1961 1962 1963 1964 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1959 1960 1961 1962 1963 1964
(e) Cfr. pag. 14 delle Avvertenze
Tav. 2 -
Popolazione presente in Italia per condizfone e sesso
Valori medi in migliaia
FORZE DI LAVORO
Occupati Non occupati To tale ALTRA
ANNI di cui
In cerca Totale POPOLA- TOTALE
sottoccupati
N Disoc- dì ia
I
% oc- cupati26
PARTE I - DATI RETROSPETTIVITav. 3 -
Occupati presenti in Italia per ramo di attività economica,
posizione nella professione e sesso
MASCHI - (Valori medi in migliaia)
INDUSTRIE
I
ALTRE ATTIVITÀ
AGRI-ANNI COL- Elet- Tra- Credi-
Pub-TURA Estrat- Mani- Co- tricità, Com- sporti to e as- blica
fattu- stru- Totale e co- Servizi
ammi-tive riere zioni gas e mercio munì- sicura-
nistra-acqua cazioni zioni zione
I I
IMPRENDITORI E LIBERI PROFESSIONISTI
1959
···••!••····
15 i! 2 33 31 67 19 4 4 144 1960···
13 31 33 65 11 6 2 146 1961···
14 2 32 32 67 12 5 150 1962···
12 2 35 28 65 10 4 3 138 1963···
10 2 32 25 59 8 4 2 132 1964 ... 8 32 30 63 8 3 1 156LAVORA TORI IN PROPRIO
MIGLIA IA 14.200 14.000
~
13.800 6.400 6.200 :o-... 6.000 5.800 5.600 5.400 5.200FORZE DI LAVORO PER CONDIZIONE
Medie annue dal 1959 al 1964
M A S C H I - - - - FEMMINE I OCCUPATI I
~
---
--
-~
~--
--...
~
~
"'
~
~
~
8 0 0 ~ - r - - - ~ - - - l DISOCCUPATI Ml OL----L_ _ _ _ _ _ _ _ _ J L _ _ _ _ _ _ _i__ _ _ _ _ _ --.J. _ _ _ _ _ _ ~ _ _ _ _ _ _..1.______J /I 600 I I IN CERCA DI 19 OCCUPAZIONE I I 400 200 !_ I I I I Io
I
1959 1960 1961 1962 1963 1964ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA
MIGLIA 4.600 4.400 4.200 4.000 3.800 3.600 3.400 3.200 3.000 2.800 2.600 2.400 ·2.200 2.000 1.800 IA
I
OCCUPATI E DISOCCUPATI
PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA
Medie annue dal 1959 al 1964
M A S C H I - - - - - - - - F E M M I N E I
OCCUPATI
f
I
I
I
I
_ AGRICOLTURA - ATTIVITJl: EXTRA-AGRICOLE
~1
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~ , e ' " " ' ' ,..--..,_,, · -,<;,;•,-i'"'"'""--..,._
~
1"
Ml GLIAIA 11.200 11.000 10.800 10.600 10.400 10.200 10.000 9.800 9.600 9.400 9.200 -4.200 4.000 3.800 3.600 1.500 3.400 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1959 1960 1961 1962 1963 1964 M A S C H I - - - - - - • F E M M I N E MIGLIA IA I GLIAIA DISOCCUPATI I MlI
I II
I
I
800
-
AGRICOI TURA - ATTIVITA' EXTRA-AGRICOLE 800500 500 400 200
"'-
..._~
~
-~-
T
I
400 200L'f"~-•.Y'
-
I Io
1959 1960 1961 1962 1963 1964 1959 1960 1961 1962 1963 1964o
1959 1960 1961 1962 1963 1964 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1959 1960 1961 1962 1963 1964
INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO
Segue
Tav. 3 -
Occupati presenti m Italia per ramo di attività economica,
posizione nella professione e sesso
FEMMINE - (Valori medi in miglaia)
INDUSTRIE I ALTRE ATTIVITÀ
I
I
AGRI- I
ANNI CUL- Elet- Tra- Credi-
Pub-TURA Estrat- Mani·· Co- tricità, Com- sporti to e as- blica
tive fattu-riere stru-zioni gas e Totale '.nercio muni-e CO- sicura- Servizi aromi-
nistra-acqua cazioni zioni zione
I
IMPRENDITORI E LIBERI PROFESSIONISTI
...
2 22...
2 2 2: 19···
2 2 2 2 19...
1 2 2 16...
2 2 2 15...
1 2 2 16LAVORA TORI IN PROPRIO
···
364: 407 408 i 278 2 50···
347 365 367 261 2 57···
332 354 2 358 273 2 57...
323 2 299 302 297 3 52···
279 286 2 289 290 3so
...
277 281 282 293 1 55 DIRIGENTI E IMPIEGATI...
2 2 122 9 5 138 157 40 27 36 368...
3 2 132 9 5 148 161 40 29 65 360···
4 146 10 5 162 176 44 28 71 382...
4 2 157 10 6 175 180 45 29 84 369...
41 2 178 11 7 198 196 47 30 90 372···
2 i1 2 173 10 6 191Il
184 58 36 94 403LAVORA TORI DIPENDENTI
28
PARTE I - DATI RETROSPETTIVISegue
Tav. 3 -
Occupati presenti in Italia per ramo di attività economica,
posizione nella professione e sesso
MASCHI E FEMMINE - (Valori medi in migliaia)
INDUSTRIE ALTRE ATTIVITÀ
AGRI- Tra-
Pub-ANNI COL- Mani- Co- Elet- sporti Credi- blica
TURA Estrat- fattu- stru- tricità, Totale Com- e CO- to e as-Servizi ammi-tive riere zioni gas e mercio muni- sicura- nistra-acqua cazioni zioni zione
IMPRENDITORI E LIBERI PROFESSIONISTI
1959
···
17 2 33 31 67 11 20 4 4 166 1960···
15 1 33 33 671' 12 7 2 165 1961···
16 2 34 32 69 14 5 169 1962···
13 2 37 28 67 11 4 3 154 1963···
12 2 34 25 61 9 4 2 147 1964 ... 9 34 30 65 9 3 172LAVORA TORI IN PROPRIO