3. Propagazione dei 3. Propagazione dei
R
R AGGI AGGI C C OSMICI OSMICI nella Galassia nella Galassia
Corso
Corso ““Astrofisica delle particelle Astrofisica delle particelle””
Prof. Maurizio Spurio Prof. Maurizio Spurio Università di Bologna.
Università di Bologna. a.a a.a.. 2011/12 2011/12
La Galassia, il gas intergalattico e il campo magnetico La Galassia, il gas intergalattico e il campo magnetico Galattico (
Galattico (§§3.1, 3.1, §§3.2, 3.2, §§3.3) 3.3)
Origine degli elementi leggeri (Li, Be, B) nei RC per Origine degli elementi leggeri (Li, Be, B) nei RC per spallazione di C,N,O (
spallazione di C,N,O (§§3.4) 3.4)
Propagazione Propagazione dei RC nella galassia: il dei RC nella galassia: il leaky
leaky boxbox ((§§3.5,3.5, §§3.6) 3.6)
Outline Outline
Propagazione Propagazione dei RC nella galassia: il dei RC nella galassia: il leaky
leaky boxbox ((§§3.5,3.5, §§3.6) 3.6)
Variazione della composizione dei RC con l’energia ( Variazione della composizione dei RC con l’energia (§§3.7, 3.7,
§§3.8) 3.8)
Spettro di energia alle sorgenti ( Spettro di energia alle sorgenti (§§3.9) 3.9)
L’orologio dei RC e tempo di confinamento dei RC nella L’orologio dei RC e tempo di confinamento dei RC nella Galassia (
Galassia (§§3.10 3.10))
Modulazione dei RC di bassa Modulazione dei RC di bassa energia dovuta al ciclo del Sole energia dovuta al ciclo del Sole
Parte dello Parte dello
spettro spettro
Le variazioni del ciclo Le variazioni del ciclo solare hanno effetti per solare hanno effetti per energie < 1 GeV
energie < 1 GeV
RC con E > 2 GeV non RC con E > 2 GeV non affetti dal ciclo solare
affetti dal ciclo solare spettrospettro esclusa esclusa
Dalle Dalle
considerazioni considerazioni affetti dal ciclo solare
affetti dal ciclo solare
Flusso di RC di bassa Flusso di RC di bassa energia (>1 GeV):
energia (>1 GeV): ~ 1000 ~ 1000 p/(m
p/(m22s sr).s sr).
Pensateci prima di offrirvi Pensateci prima di offrirvi volontari per una
volontari per una missione su Marte.
missione su Marte.
3.1 La Galassia 3.1 La Galassia
Il gas interstellare o Il gas interstellare o intragalattico (GI) è intragalattico (GI) è il mezzo in cui si il mezzo in cui si formano le stelle.
formano le stelle.
Contribuisce per il Contribuisce per il 5% alla massa della 5% alla massa della 5% alla massa della 5% alla massa della Galassia
Galassia
Nubi Gassose Nubi Gassose
Scoperte con astronomia radio Scoperte con astronomia radio
Il gas viene riscaldato da vari meccanismi: Il gas viene riscaldato da vari meccanismi:
--
Esplosioni di SN Esplosioni di SN
--
Radiazione U.V. da stelle giganti Radiazione U.V. da stelle giganti
--
Radiazione U.V. da stelle giganti Radiazione U.V. da stelle giganti
--
Eccitazione/ionizzazione da RC Eccitazione/ionizzazione da RC
Si raffredda con altri meccanismi: Si raffredda con altri meccanismi:
--
Bremsstrhalung (gas caldi, K>10 Bremsstrhalung (gas caldi, K>10
77K) K)
--
Diseccitazione 10 Diseccitazione 10
44K<T<10 K<T<10
77K K
--
Emissione termica Emissione termica
Distribuzione di idrogeno neutro Distribuzione di idrogeno neutro
nella Galassia
nella Galassia
Figura 17.2 libro Figura 17.2 libro
Densità media Densità media
del mezzo del mezzo Interstellare Interstellare
ρρIGIG = 1 p/cm= 1 p/cm33==
=1.6x10
=1.6x10--2424 g/cmg/cm33
3.2 Il campo magnetico galattico 3.2 Il campo magnetico galattico
Si misura tramite la Si misura tramite la polarizzazione della polarizzazione della luce delle stelle
luce delle stelle
Intensità media: Intensità media:
Intensità media: Intensità media:
3
3 µµ Gauss Gauss
Coerenti su scale di Coerenti su scale di
11--10 pc 10 pc
9000 9000 stars have polarization measuredstars have polarization measured
mostly nearby (1~2kpc)mostly nearby (1~2kpc)
polarization percentage increases with polarization percentage increases with distance
distance
Polarizzazione della luce delle stelle:
Polarizzazione della luce delle stelle:
local field // arm
local field // arm
Richiamo: moto di un RC nel campo Richiamo: moto di un RC nel campo
magnetico Galattico magnetico Galattico
) (
) (
300 ) 1
(
/
/ /
2 /
G ZB
eV cm E
r
ZeB pc
r
c ZevB r
pv r
mv
=
=
=
=
pc cm
eV
pc cm
eV
pc cm
eV r
300 10
) 10
(
10 3
10 )
10 (
10 3
10 )
10 (
21 18
1 18
15
4 15
12
=
=
×
=
=
×
=
=
= −
−
3.3 Curve di rotazione delle Stelle 3.3 Curve di rotazione delle Stelle nella Galassia: indizi di
nella Galassia: indizi di dark matter dark matter
1970 1970 –– Misurando la velocità di rotazione delle nuvole di gas Misurando la velocità di rotazione delle nuvole di gas nelle galassie si scopre che esse sono formate da una massa nelle galassie si scopre che esse sono formate da una massa molto maggiore di quella che si stimava
molto maggiore di quella che si stimava
Se la massa totale della galassia fosse
Se la massa totale della galassia fosse dovuta solamente alla materia visibile (stelle, ...), allora la velocità di rotazione fuori dal disco luminoso dovrebbe
diminuire come 1/√r.
Dalle osservazioni si ricava invece che la distribuzione di massa deve essere
v(r) ~ cost
Curve di rotazione
Curve di rotazione
La distribuzione di massa è:
M(r) ~ r NB: prova a dimostrarlo!
Se la Teoria di Newton è Se la Teoria di Newton è corretta, le Galassie e gli corretta, le Galassie e gli ammassi debbono essere ammassi debbono essere immersi in aloni di
immersi in aloni di Materia Materia immersi in aloni di
immersi in aloni di Materia Materia Oscura
Oscura. In questo caso la . In questo caso la materia invisibile sarebbe di materia invisibile sarebbe di gran lunga più importante gran lunga più importante di quella visibile
di quella visibile
Cap. Cap. 11 11
3.4 Misure delle abbondanze degli 3.4 Misure delle abbondanze degli
elementi nella Galassia elementi nella Galassia
Le abbondanze “primordiali” degli elementi sono fissati dalla Le abbondanze “primordiali” degli elementi sono fissati dalla
cosmologiacosmologia::
24% (in massa) di 4He24% (in massa) di 4He
76% (in massa) di H76% (in massa) di H
La La nucleosintesi
nucleosintesi nelle stelle provvede alla sintesi deglinelle stelle provvede alla sintesi degli elementi più pesanti
elementi più pesanti
Le esplosioni stellari (per M>> Ms) hanno una vita media << Le esplosioni stellari (per M>> Ms) hanno una vita media <<
all’età dell’Universo e provvedono a rifornire il mezzo IG all’età dell’Universo e provvedono a rifornire il mezzo IG
Le percentuali dei vari elementi nella Galassia possono essere Le percentuali dei vari elementi nella Galassia possono essere dedotte in varie maniere
dedotte in varie maniere
Elementi chimici: genesi Elementi chimici: genesi
White - Big Bang Pink - Cosmic Rays Yellow - Small Stars Green - Large Stars
Blue - Supernovae
Abbondanze dei nuclei nel Sistema Solare Abbondanze dei nuclei nel Sistema Solare
Sono rappresentative Sono rappresentative delle abbondanze degli delle abbondanze degli elementi nel mezzo
elementi nel mezzo interstellare
interstellare
3.5 Confronto tra le abbondanze dei 3.5 Confronto tra le abbondanze dei
vari nuclidi nei RC e nel mezzo IG vari nuclidi nei RC e nel mezzo IG
I RC hanno una composizione chimica analoga a quella del I RC hanno una composizione chimica analoga a quella del Sistema Solare (
Sistema Solare (Solar System Abundance Solar System Abundance, SSA)? , SSA)?
Se sì, questo indica una origine simile a quella del SS. Se sì, questo indica una origine simile a quella del SS.
Le abbondanze degli elementi nei RC si determinano tramite Le abbondanze degli elementi nei RC si determinano tramite
Le abbondanze degli elementi nei RC si determinano tramite Le abbondanze degli elementi nei RC si determinano tramite esperimenti di misura diretta dei RC (vedi.)
esperimenti di misura diretta dei RC (vedi.)
Si notano alcune discrepanze rispetto al SSA, in particolare Si notano alcune discrepanze rispetto al SSA, in particolare in corrispondenza al gruppo Li,Be,B e del gruppo prima del in corrispondenza al gruppo Li,Be,B e del gruppo prima del Fe
Fe Vedi fig. Vedi fig.
Si nota anche un effetto Si nota anche un effetto pari/dispari
pari/dispari, noto dalla fisica dei, noto dalla fisica dei nuclei
nuclei
Abbondanze relative dei RC e del Abbondanze relative dei RC e del
sistema solare (SSA) sistema solare (SSA)
H e He sono
dominanti (98%), leggermente in difetto rispetto SSA
Buon accordo tra CR e SSA per
CR e SSA per
molti elementi, in particolare C, O, Mg, Fe.
Elementi leggeri Li, Be, B e quelli prima del ferro Sc,V sono
straordinariamente abbondanti nei RC
La composizione Chimica : confronto La composizione Chimica : confronto
tra il
tra il elementi prima e dopo il Fe elementi prima e dopo il Fe
C,N,O C,N,O
Li,Be,B Li,Be,B
Fe Fe
79, Au 79, Au
Elementi formati nella Nucleosintesi Elementi formati nella Nucleosintesi
stellare stellare
Elementi formati nella esplosione Elementi formati nella esplosione
(supernova) (supernova)
La stessa figura…
La stessa figura…
CHEMICAL COMPOSITION of CR at LOW ENERGIES CHEMICAL COMPOSITION of CR at LOW ENERGIES
Intensity (E > 2.5 GeV/particle(m-2 sr-1 sec-1)
Nuclear group Nuclear group
Particle Particle charge, charge,
Z Z
Integral Intensity Integral Intensity
in CR in CR (m
(m--2 2 ss--11 srsr--11))
Number of particles Number of particles
per 10
per 1044 protonsprotons CR
CR UniverseUniverse Protons
Protons 11 13001300 101044 101044
Helium
Helium 22 9494 720720 1.61.6××101033
L (=Li,Be,B)
L (=Li,Be,B) 33--55 22 1515 1010--44
L (=Li,Be,B)
L (=Li,Be,B) 33--55 22 1515 1010--44
M(=C,N,O)
M(=C,N,O) 66--99 6.76.7 5252 1414
Heavy
Heavy 1010--1919 22 1515 66
VeryHeavy
VeryHeavy 2020--3030 0.50.5 44 0.060.06
SuperHeavy
SuperHeavy >30>30 1010--44 1010--33 77××1010--55
Electrons
Electrons --11 1313 100100 101044
Antiprotons
Antiprotons --11 >0.1>0.1 55 ??
3.6 Produzione di Li, Be, B nei RC 3.6 Produzione di Li, Be, B nei RC
6Li,Be,B sono catalizzatori delle reazioni di nucleosintesi. Ciò significa che NON sono rilasciati al termine della vita stellare. Il solo 7Li ha una piccola percentuale di origine cosmologica, mentre 6Li,Be,B non sono stati prodotti dal big bang. Li,Be,B sono prodotti temporaneamente durante la catena diLi,Be,B sono prodotti temporaneamente durante la catena di fusione, ma vengono “consumati” durante le reazioni (vedere cap. 8): le stelle consumano questi elementi durante la loro vita. Quale è l’origine di questi elementi rari? ⇒ Reeves, Fowler & Hoyle (1970) ipotizzarono la loro origine come dovuta all’interazione dei RC (spallazione e fusione di α + α) con il mezzo interstellare (ISM).Meccanismo di propagazione Meccanismo di propagazione
Gli elementi del gruppo M(=C,N,O) sono gli elementi Gli elementi del gruppo M(=C,N,O) sono gli elementi
candidati a produrre L(=Li,Be,B) durante la propagazione.
candidati a produrre L(=Li,Be,B) durante la propagazione.
Il processo fisico con cui gli M producono gli L è la Il processo fisico con cui gli M producono gli L è la spallazione, urto con i protoni del GI.
spallazione, urto con i protoni del GI.
Quale quantità di materiale: Quale quantità di materiale:
Quale quantità di materiale: Quale quantità di materiale:
ξξ==ρρLL ((gcmgcm--22) )
i nuclei M devono attraversare per i nuclei M devono attraversare per produrre, nel rapporto osservato, gli produrre, nel rapporto osservato, gli elementi L.
elementi L.
Il problema può essere impostato Il problema può essere impostato con un sistema di equazioni
con un sistema di equazioni differenziali.
differenziali.
• Costruiamo un “modellino giocattolo” di propagazione dei RC, in cui le ipotesi di partenza sono:
• Nessuna presenza di nuclei Leggeri (NL) alle sorgenti dei RC
• Una certa quantità di nuclei Medi (NM), che durante la pro- pagazione diminuisce a causa della spallazione
( ) ( )
0 00 0
M M
L
N N
N
=
=
( )
0 MM N
N =
• Il processo di spallazione PML :
avviene con una probabilità 0 ≤ PML ≤ 1.
• Sperimentalmente, PML=28%.
. . tot spall
PML
σ
= σ
X N
p
N
M+ →
L+
La tabella con le sezioni d’urto di La tabella con le sezioni d’urto di produzione di frammenti da
produzione di frammenti da
spallazione di p con Nuclei (cap. 2) spallazione di p con Nuclei (cap. 2)
Partial Cross
Partial Cross--Sections for Inelastic Collisions of Sections for Inelastic Collisions of Protons with CNO { E = 2.3 GeV/N }
Protons with CNO { E = 2.3 GeV/N }
Secondary Nuclei
Secondary Nuclei Primary NucleiPrimary Nuclei
Z
Z AA CC NN OO
Li
Li 33 66 12.612.6 12.612.6 12.612.6
Valori delle sezioni d’urto per il calcolo di P
Valori delle sezioni d’urto per il calcolo di P
MLML7
7 11.411.4 11.411.4 11.411.4 Be
Be 44 77 9.79.7 9.79.7 9.79.7
9
9 4.34.3 4.34.3 4.34.3 10
10 2.92.9 1.91.9 1.91.9 B
B 55 1010 17.317.3 16.016.0 8.38.3 11
11 31.531.5 15.015.0 13.913.9 Inelastic cross
Inelastic cross--section (mb)section (mb) 252.4252.4 280.9280.9 308.8308.8
( )
( )
( ) ( ) (2)(1)
) (
λ ξ λ
ξ ξ ξ
λ ξ ξ
ξ
M M
ML L
L L
M M M
P N N N
d d
N N d
d
+
−
=
−
=
X N
p
N
M+ →
L+
( )
( )
( )
( ) 8.4g.cm 2
g.cm 2 0
. 6
200 10
6
1 280 10
6
1
mb 200 45
mb 280 45
1
23 23
3 2
3 2 3 2 0 0
−
−
⋅ =
= ×
⋅ =
= ×
=
⋅
=
=
⋅
=
⋅
∝
= ⋅
mb mb A
mb A mb A N
L M
L L
M i
i i
M media
λ λ σ σ
σ σ λ σ
Valori dei parametri in (1) e (2)Valori dei parametri in (1) e (2)
• lunghezza di interazione nucleare
( ) N
0e
M(3)
N
Mξ =
M⋅
−ξ λ( ) e L N e L P N e L
d N d
M M
ML L
L L
λ ξ λ
ξ λ
ξ ξ
λ λ ξ
ξ ξ ⋅ = − ⋅ + ( )⋅
) (
La soluzione dell’eq. 1 è:La soluzione dell’eq. 1 è:
Moltiplicando ambo i membri della (2) per Moltiplicando ambo i membri della (2) per eξξξξ/λλλλL
( )
) 0 ( )( L P N e L M
e
d N ξ λ ML ξ λ ξ λ
ξ ⋅ = ⋅ −
( )
( )dove 0
(4) )
(
M M
ML
x x
x
P N B
e B e
x dx y
d L L M
λ
λ λ
λ
=
⋅
=
⋅ −
( )
) 0 ( )( L P N e L M
e d N
d
M M
ML L
λ ξ λ ξ λ
ξ
ξ λ ξ
⋅ −
=
⋅
Questa, è una equazione del tipo:Questa, è una equazione del tipo:
( ) (5)
) ( )
( x N
Lc e
x Le
x My = ξ = ⋅
− λ−
− λ0 )
0 ( 0
)
(x = = NL = y
Proviamo con una soluzione del tipo:Proviamo con una soluzione del tipo:
Con le condizioni al contorno:Con le condizioni al contorno:
(
y( x) e x L)
B e(x L x M ) (4)dx
d λ λ − λ
⋅
=
⋅
( )
[ ]
( )( )
[ ]
( )L M
L M
x x
x x
x x
x x
x
B c
B c
e B e
dx c d
e B e
e e
dx c d
M L
L M
M L
L M
L
λ λ
λ λ
λ λ
λ λ
λ λ
λ λ
λ
⋅
=
=
−
⋅
⋅
=
−
⋅
⋅
=
⋅
−
⋅
− +
−
−
−
−
1 1
1
( )
(6))
( P N0 e L e M
N
M L
L M M
M ML L
λ ξ λ
ξ
λ λ
λ λ
ξ λ ⋅ − − −
⋅ −
=
Inserendo il valore di “c” nella (5) otteniamo finalmente:Inserendo il valore di “c” nella (5) otteniamo finalmente:
( )
N 0 e M (3)NM
ξ
= M ⋅ −ξ λPML = 0.28
λM = 6.0 g cm-2 λN = 8.4 g cm-2
R = N /N = 0.25
QuindiQuindi: i RC, perché : i RC, perché presentino il rapporto presentino il rapporto R osservato sulla Terra, R osservato sulla Terra, devono avere attra
devono avere attra-- versato nella Galassia versato nella Galassia
R = NL/NM = 0.25 versato nella Galassia versato nella Galassia uno spessore di
uno spessore di
“materiale equivalente”
“materiale equivalente”
pari a
pari a ξT=4.8 g cm-2 .
Poiché la Terra non ha una posizione privilegiata nella Galassia, un qualsiasi altro osservatore misurerebbe lo
Element
Element PPMLML (CNO) (CNO)
Abbondanze Abbondanze relative Si=100 relative Si=100
(misure) (misure)
Li
Li 24 %24 % 136136
Abbondanze relative di Li,Be,B in Abbondanze relative di Li,Be,B in
rapporto alla loro probabilità di rapporto alla loro probabilità di
produzione da parte di C,N,O produzione da parte di C,N,O
Li Li Be
Be 16.4 %16.4 % 6767 B
B 35 %35 % 233233
Questa misura conferma il modello di propagazione, che assegna Questa misura conferma il modello di propagazione, che assegna una abbondanza maggiore all’elemento con la maggiore P
una abbondanza maggiore all’elemento con la maggiore P
Il modello semplificato conferma la produzione di Li, Be, B da parte degli elementi del gruppo C,N,O con le abbondanze relative come sperimentalmente misurate;
Il modello, senza ulteriori correzioni, non funziona altrettanto bene per riprodurre le abbondanze di Mn, Cr, V da parte del
3.7 Stima del tempo di confinamento 3.7 Stima del tempo di confinamento
da
da ξξξξ
T: Galassia senza alone. : Galassia senza alone.
Ferro (potete immaginare perché ?)
Dal valore ottenuto di ξT=4.8 g cm-2 è possibile ottenere una stima del tempo di confinamento dei RC nella galassia. Infatti:
cm g
cm g
cm p
c
CR
CR T
6 14
2
3 24
3
) .
( 8 . 4
. 10
6 . 1 1
×
=
=
=
×
=
=
⋅
⋅
=
−
−
−
τ ρ
τ ρ
ξ
Stima del tempo di confinamento Stima del tempo di confinamento
nella Galassia con alone nella Galassia con alone
s y cm
cm g
cm p
Alone CR
7 3
- 24
10
2 3
) 10 (g.cm
10 6
. 1 ) (
10 3
3 . 0
) .
( 8 . 4 3
. 0
× =
⋅
×
= ×
=
−
τ −
ρ
Nel caso si consideri la densità della Galassia con alone di DM:Nel caso si consideri la densità della Galassia con alone di DM:
s
cm ) 1.6 10 (g.cm ) (
10 3
3 .
0 × × ⋅ ×
Si noti che in ogni caso, se i RC si movessero di moto rettilineo, Si noti che in ogni caso, se i RC si movessero di moto rettilineo, la distanza percorsa nel tempo
la distanza percorsa nel tempo ττ sarebbe:sarebbe:
valore molto maggiore delle dimensioni della Galassia.
valore molto maggiore delle dimensioni della Galassia.
ττ rappresenta dunque il tempo di diffusione dei RC dalla rappresenta dunque il tempo di diffusione dei RC dalla Galassia. In modelli più raffinati,
Galassia. In modelli più raffinati, τ=τ(Ε)τ=τ(Ε)
pc cm
c
L = ⋅τ = 3×1010 ×1014 = 3×1024 =106
Se il moto dei RC fosse rettilineo:
Lmin = τD c = 3 1010 1014 cm/s s = 106 pc » 15 kpc = rgalax
Ciò conferma che i RC Ciò conferma che i RC hanno una direzione
continuamente modificata durante τ ( dal Campo
Magnetico Galattico)
B
300 pc3.8 Variazione del tempo di 3.8 Variazione del tempo di confinamento con l’energia confinamento con l’energia
Il modello illustrato (confinamento dei RC nella Galassia come Il modello illustrato (confinamento dei RC nella Galassia come scatola parzialmente trasparente) è chiamato “
scatola parzialmente trasparente) è chiamato “leaky boxleaky box”;”;
Il rapporto r=(#L/#M) dipende dal tempo di confinamento Il rapporto r=(#L/#M) dipende dal tempo di confinamento τ τ dei RC nella Galassia; all’aumentare di
dei RC nella Galassia; all’aumentare di τ ,τ , cresce r.cresce r.
dei RC nella Galassia; all’aumentare di
dei RC nella Galassia; all’aumentare di τ ,τ , cresce r.cresce r.
Se il confinamento è dovuto al campo B Galattico, ci si aspetta Se il confinamento è dovuto al campo B Galattico, ci si aspetta che i RC più energetici abbiano un tempo di confinamento
che i RC più energetici abbiano un tempo di confinamento
inferiore (ossia, aumenta la probabilità di fuggire dal piano Gal);
inferiore (ossia, aumenta la probabilità di fuggire dal piano Gal);
In tal caso, all’aumentare dell’energia ci si aspetta un valore di r In tal caso, all’aumentare dell’energia ci si aspetta un valore di r che
che decrescedecresce con l’energia;con l’energia;
L’equazione differenziale deve essere modificata per tener L’equazione differenziale deve essere modificata per tener conto di
conto di τ(Ε)τ(Ε)..
I dati sperimentali I dati sperimentali confermano
confermano questa ipotesi.
questa ipotesi.
In particolare, si In particolare, si ottiene che la ottiene che la
probabilità di fuga probabilità di fuga dalla Galassia
dalla Galassia dipende
dipende
dall’energia come:
dall’energia come:
Dipendenza del rapporto r vs. E Dipendenza del rapporto r vs. E
dall’energia come:
dall’energia come:
6 .
/ E
0τ
oτ =
Ossia, poiché Ossia, poiché ττ~~ ξ ξ 6 .
−0
= ξ E
ξ
Nota: non è possibile ricavare questo per via Nota: non è possibile ricavare questo per via analitica. E’ possibile solo tramite metodi numerici analitica. E’ possibile solo tramite metodi numerici3.9 Spettro dei RC alle sorgenti 3.9 Spettro dei RC alle sorgenti
Il risultato appena ottenuto è estremamente importante, perché Il risultato appena ottenuto è estremamente importante, perché permette di avere informazioni sullo spettro energetico dei RC permette di avere informazioni sullo spettro energetico dei RC alle sorgenti.
alle sorgenti.
Poiché il flusso dei RC sulla Terra è stazionario, vi deve essere Poiché il flusso dei RC sulla Terra è stazionario, vi deve essere equilibrio tra:
equilibrio tra:
Spettro energetico misurato:Spettro energetico misurato:
Spettro energetico alle Sorgenti:Spettro energetico alle Sorgenti:
Probabilità di diffusione:Probabilità di diffusione:
) /
( )
(E ∝ E 2.7 erg cm3 ⋅GeV
Φ −
) /
( )
(E E ? erg s GeV
Q ∝ − ⋅
) ( )
(E ∝ E−0.6 s τ
Volume dE E E
dE Q
c
∫
Φ(E) =∫
( )⋅ ( )4π τ
cm3
erg
[ ]
[ ]
cm3GeV s s
erg ⋅
⋅
Spettro dei RC alle sorgenti (2) Spettro dei RC alle sorgenti (2)
Volume dE E E
dE Q
c
∫
Φ(E) =∫
( )⋅ ( )4π τ
Quindi, inserendo le dipendenze funzionali:Quindi, inserendo le dipendenze funzionali:
1 . 2 7
.
) 2
) (
( −
− =
Φ =
= E E E
E
Q 0.6 2.1 )
) (
( = = − = E−
E E E
Q τ
Il modello che descrive le sorgenti di RC nella Galassia, dovrà Il modello che descrive le sorgenti di RC nella Galassia, dovrà prevedere una dipendenza con l’energia del tipo
prevedere una dipendenza con l’energia del tipo ~~EE--22..
Il modello di Fermi (cap. successivo) prevede proprio un Il modello di Fermi (cap. successivo) prevede proprio un andamento funzionale di questo tipo!
andamento funzionale di questo tipo!
• Nel 1958, Hayakawa et al., stabilirono che
le abbondanze dei secondari radioattivi potevano essere impiegati come “orologi” dei RC
misurando il flusso (relativo) degli isotopi
radioattivi e confrontandolo con quello aspettato se nessun decadimento fosse avvenuto.
• Per poter misurare il tempo di permanenza
3.10 L’orologio dei Raggi Cosmici 3.10 L’orologio dei Raggi Cosmici
• Per poter misurare il tempo di permanenza dei RC, un isotopo deve avere i seguenti
requisiti:
1. La vita media dell’isotopo radioattivo deve essere paragonabile all’età stimata dei RC.
2. L’isotopo deve essere un “puro secondario”, cioè non deve essere presente alle sorgenti.
3. Deve essere possibile calcolarne il “rate” di produzione durante
Nuclide
Nuclide tt1/21/2 Tipo di DecadimentoTipo di Decadimento
77BeBe** ------ Stabile.Stabile.
99BeBe __________________ StabileStabile
10
10BeBe 1.6 101.6 1066 yy ββ−−
Quali isotopi si usano: il Berillio Quali isotopi si usano: il Berillio
Il Be è stato il primo elemento ad essere usato per calcolare l’età dei RC.
Risulta quindi il più studiato. Ma anche altri isotopi possono essere usati :
26
26AlAl 7.1 107.1 1055 yy ββ−−
36
36ClCl 3.0 103.0 1055 yy ββ−−
54
54MnMn ~6.3 10~6.3 1055 yy ββ−−, β, β++
Figura 20.10
Figura 20.10
APPARATO SPERIMENTALE
Interplanetary Monitoring Platform-7/8:
Lithium Drift Silicium Detector
Scintillatore (CsI)
Scintillatore Plastico
Zaffiro scintillatore
• Si usa la tecnica del dE/dx in funzione dell’ Energia Residua per separare i vari elementi chimici.
• Vengono considerati solo eventi che passano in D1, D2, D3 e si fermano in D4
• Il segnale D1+D2 = dE/dx, ed D4 = Energia Residua.
10 10BeBe
77BeBe
Calibrazione!
Calibrazione!
o In questo caso, due processi sono in competizione: la fuga dei nuclidi di Be dalla Galassia, con un tempo τf; la produzione di Be da parte della spallazione di nuclidi C,N,O con un tempo
caratteristico τspall
o Supponendo (in prima approssimazione) che τspall > τf, e che τSpall sia lo stesso per i due Be ( ciò e’ lecito perché λSpall è debolmente dipendente dal numero atomico) e considerando che:
Derivazione numerica di
Derivazione numerica di ττττττττ F F
dipendente dal numero atomico) e considerando che:
mb P j
J
j 9.7
7 7
7 =
∑
=>
σ σ
mb P j
J
j 2.3
7 10
10 =
∑
=>
σ σ
σ10 e σ7 (=probabilità di produzione di Be10 e Be7
rispettivamente) si ricavano dalle tabelle di frammentazione
=
= N
Il numero di Be 10 in funzione di t : con con
Il berillio 7 è invece stabile:Il berillio 7 è invece stabile:
Sperimentalmente, il valore misurato del rapporto tra i due Sperimentalmente, il valore misurato del rapporto tra i due isotopi (al tempo t=t*) ha il valore
isotopi (al tempo t=t*) ha il valore
/ 10
10
10(t) Noe t τ
N = −
No
t
N7( ) = 7
6 y
10 = 3.9×10 τ
028 . 0
*) (
7 10 =
= N t N
R
da cui possiamo ottenere:
da cui possiamo ottenere:
2 . 2 ) 118 . 0 ln(
*) (
* ln
*)
( 0
10 0 7 10
/ 0
7 0
10 10
* = − =
⋅
−
=
= − ⇒ R t
N N e t
N t N
R t
τ
τ
y
F
t
6
10
8 10
2 . 2
* = × = ×
≡ τ
τ
Anni
Anni EsperimentoEsperimento
Range Range Energetico Energetico (MeV/ nucl.) (MeV/ nucl.)
Isotopic Isotopic Ratio Ratio
10
10Be / BeBe / Be
Età Età (years)
(years) ReferenzeReferenze
1977
1977--19811981 IMP7IMP7--IMP8IMP8 3131--151151 0.028 0.028 ±±0.0140.014 [1][1]
1980
1980 ISEEISEE--33 6060--185185 0.0640.064±±0.0150.015 [2][2]
6 24
8 10
17+− ⋅
6 0
. 4
4 .
2 10
4 .
8 +− ⋅
6
19 10
27+ ⋅
Risultati sperimentali dal Be Risultati sperimentali dal Be
1977
1977--19911991 Voyager I e IIVoyager I e II 3535--9292 0.0430.043±±0.0150.015 [3][3]
1990
1990--19961996 Ulysses/HETUlysses/HET
Shuttle Discovery
Shuttle Discovery 6868--135135 0.0460.046±±0.0060.006 [4][4]
1997
1997 CRIS/ACECRIS/ACE 7070--145145 …… [5][5]
6 19
9 10
27+− ⋅
6 4
5 10 26+− ⋅
6 3 . 1
3 .
1 10
5 .
14 +− ⋅
[1] Garcia-Munoz, & Simpson
ApJ 217: 859-877, 1977 [2] Wiedenbeck & Greiner
ApJ 239: L139-L142, 1980 [3] Lukasiak et all.
ApJ 423: 426-431,1994 J.J. Connell Wiedenbeck, Binns, Mewaldt et all.
Grafico riepilogativo per le misure di tempi di fuga con il Be
IMP-7/8
ISEE-3
ULYSSES VOYAGER
CRIS
Anno