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Soccorso in montagna

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Academic year: 2021

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(1)

Scuola Nazionale di Alpinismo Giusto Gervasutti

Elementi di Soccorso in Montagna

Diebo 2016

(2)

Il Sistema di Emergenza Sanitaria

La qualità del soccorso dipende non solo dall’organizzazione centrale ma anche dalla capacità dei singoli di intervenire in caso di emergenza

di saper interagire con il sistema dei soccorsi e la predisposizione al lavoro d’èquipe

Diebo 2016

(3)

SIAMO TUTTI PARTE DEL SISTEMA DI RISPOSTA AD UN’EMERGENZA

Diebo 2016

(4)

Il sistema di Emergenza Sanitaria

Diebo 2016

(5)

L’obiettivo principale che si pone il sistema 118 è quello di rispondere a tutte le chiamate di emergenza

sanitaria.

CENTRALI OPERATIVE

BASI DI SOCCORSO

PERSONALE SOCCORRITORE

MEZZI DI INTERVENTO CHIAMATE

Diebo 2016

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LA CHIAMATA AI SOCCORSI IN AMBIENTE ALPINO

1. Da dove si sta chiamando (specificando all’operatore che ci si trova in montagna)

2. Il numero di telefono da cui si sta chiamando (il telefono deve essere sempre disponibile, utile indicare un secondo numero)

3. L’esatta località (Comune, Provincia o sicuramente un riferimento importante di ricerca rilevabile sulla cartina)

4. La propria posizione (sito di arrampicata, quota indicativa)

5. Indicazioni in merito a cosa è visibile dall’alto (pendio, bosco, cima, rifugio, luoghi di atterraggio per elisoccorso, ecc.)

6. Cosa è successo (dinamica dell’accaduto)

7. Quando è successo

8. Quante persone sono state coivolte nell’incidente 9. Le proprie generalità (qualificarsi)

10. Le condizioni evidenti della persona coinvolta: (coscienza, difficoltà respiratorie, perdita di sangue, traumi visibili, dolore)

11. L’esatta posizione del ferito (seduto, disteso supino, disteso prono, appeso, ecc)

Diebo 2016

(7)

PER NON PERDERE TEMPO….COMUNICARE CON CALMA!

Comunicazioni

• CHIARE

• ESAUSTIVE

• PERTINENTI

ASCOLTARE LE DOMANDE E COLLABORARE CON L’INFERMIERE DI CENTRALE

Diebo 2016

(8)

L’obiettivo principale che si pone il sistema 118 è quello di rispondere a tutte le chiamate di emergenza

sanitaria.

CENTRALI OPERATIVE

BASI DI SOCCORSO

PERSONALE SOCCORRITORE

MEZZI DI INTERVENTO

Diebo 2016

(9)

Centrali Operative in Piemonte e Valle d’Aosta

Diebo 2016

(10)

Basi di Soccorso

nella

Provincia di

Torino

Diebo 2016

(11)

L’obiettivo principale che si pone il sistema 118 è quello di rispondere a tutte le chiamate di emergenza

sanitaria.

CENTRALI OPERATIVE

BASI DI SOCCORSO

PERSONALE SOCCORRITORE

MEZZI DI INTERVENTO

Diebo 2016

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PERSONALE SOCCORRITORE

• Soccorritori Volontari

• Tecnici del Soccorso Alpino

• Medici ed Infermieri

Chiunque di qualificato può prendere in gestione la situazione Non è detto che l’individuo con più esperienza, sia anche di conseguenza la persona più indicata per gestire uno scenario di

soccorso!!

Diebo 2016

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L’obiettivo principale che si pone il sistema 118 è quello di rispondere a tutte le chiamate di emergenza

sanitaria.

CENTRALI OPERATIVE

BASI DI SOCCORSO

PERSONALE SOCCORRITORE

MEZZI DI INTERVENTO

Diebo 2016

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MEZZI DI INTERVENTO

• Ambulanze

• Mezzi di Soccorso Speciale

Diebo 2016

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ELISOCCORSO

• Quando esistono le condizioni metereologiche ed ambientali che ne permettono l’operatività e la gravità dell’infortunato ne giustifica

l’utilizzo, l’intervento di soccorso è effettuato con l’impiego dell’elicottero

• L’arrivo dell’elicottero sul luogo dell’evento pone dei problemi di

comportamento e di comunicazione che devono essere conosciuti da chi assiste l’infortunato

Diebo 2016

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ELISOCCORSO

Una sola persona assume la funzione di comunicatore, e si pone con le spalle al vento e rimane fermo durante l’avvicinamento dell’elicottero.

Nonostante le indicazioni il pilota decide dove e come atterrare, o se rimanere in Hovering (volo stazionario con calata del personale di soccorso con verricello).

Quando il pilota si appresta ad atterrare il segnalatore si accuccia a terra e rimane immobile

• sgombrare il luogo da zaini, indumenti e tutto ciò che può volare via

• allontanarsi dal luogo dell’atterraggio mettendosi in posizione di sicurezza

• rimanere fermi senza allontanarsi e tanto meno avvicinarsi all’elicottero durante e dopo la manovra

• per nessun motivo ci si avvicina all’elicottero dalla parte posteriore!!!

Diebo 2016

(17)

Diebo 2016

(18)

DOMANDE??

Diebo 2016

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TRAUMATISMI IN AMBIENTE ALPINO

CONTUSIONI FERITE LACERO-

CONTUSE

FRATTURE DISTORSIONI

TRAUMI ALLA COLONNA VERTEBRALE TRAUMI CRANICI

Diebo 2016

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VALUTAZIONE

DELL’INFORTUNATO

Diebo 2016

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Ricordate che..

La sicurezza propria, del gruppo, degli astanti e dell’infortunato Deve rimanere la PRIORITÀ

Il soccorritore esperto è anche colui che sa quando fermarsi perché non è più in grado di garantirla

Diebo 2016

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VALUTAZIONE DELLA PERSONA

PRIMARIA SECONDARIA

METODO

• A

• B

• C

• D

TESTA  PIEDI METODO

Diebo 2016

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VALUTAZIONE PRIMARIA

Diebo 2016

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A = ‘’AIRWAYS’’ …… vie aeree e stato di coscienza

Metodo AVPU

Diebo 2016

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SE LA PERSONA MI PARLA…… VORRA’ DIRE CHE L’ARIA PASSA DALLE VIE AEREE, DI CONSEGUENZA SARANNO LIBERE!

SE NON MI PARLA O SENTO DEI RUMORI COME STRIDII E SIBILI….

PUO’ ESSERE CHE LE VIE AEREE SIANO OSTRUITE DA QUALCOSA

Diebo 2016

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CLASSIFICAZIONE STATO DI COSCIENZA

COSCIENTE

NON

COSCIENTE

CONFUSO

Diebo 2016

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B = ‘’BREATHING’’ …… funzione respiratoria Frequenza:

• normale

• rallentata

• frequente

Rumori:

• normale (silenziosa)

• sibilante

• gorgogliante

Diebo 2016

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Manovra GAS Guardo – Ascolto - Sento

• Posizionarsi lateralmente alla testa della persona

• Mantenere la testa della persona in iperestensione (se traumatizzata  sublussazione della mandibola) e:

• Guardare con gli occhi se il torace della persona si muove

• Ascoltare con le orecchie se la persona emette rumori respiratori

• Sentire con la guancia se è presente il flusso espiratorio dell’aria

Per non più di 10 secondi

Diebo 2016

(29)

Diebo 2016

(30)

c = ‘’CIRCULATION’’ …… funzione cardiaca

• MOvimento

• TOsse

• REspiro

Diebo 2016

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• Scala AVPU

• Esame delle pupille

• Indolenzimenti

• Riduzioni di sensibilità e forza agli arti

D = ‘’DISABILITY’’ …… stato neurologico

Diebo 2016

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VALUTAZIONE SECONDARIA

Diebo 2016

(33)

Valutazione Testa-Piedi (Valutazione Secondaria)

• Testa

• Collo

• Colonna vertebrale

• Tronco

• Arti superiori

• Arti inferiori

Diebo 2016

(34)

Distretti corporei da indagare

Diebo 2016

(35)

Distretti corporei da indagare

Diebo 2016

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FRATTURE

Diebo 2016

(37)

CENNI DI ANATOMIA

Diebo 2016

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CHIUSE

APERTE

Diebo 2016

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SCOMPOSTE COMPOSTE

Diebo 2016

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• Dolore localizzato ad un arto

• Sensazione soggettiva di cedimento o di crack

• Perdita del normale profilo anatomico

• Impossibilità o limitazione al movimento

• Mobilità innaturale

• Gonfiore e alterazione del colorito cutaneo

• Alterazione della sensibilità

• Scroscio e crepitio osseo

SEGNI E SINTOMI DI UNA FRATTURA OSSEA

Diebo 2016

(41)

Perché immobilizzare:

• attenuazione del dolore

• prevenzione di ulteriori danni ai tessuti molli

• controllo dell’emorragia

• prevenzione dell’esposizione di una frattura chiusa

• salvaguardia della

circolazione sanguigna

Diebo 2016

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DISTORSIONI

Diebo 2016

(43)

Segni e sintomi:

Gonfiore localizzato

Dolore al movimento

Impotenza funzionale parziale

Primo soccorso:

Rimuovere gli indumenti sulla lesione

Immobilizzare l’articolazione

Applicare il ghiaccio

Diebo 2016

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TRAUMI CRANICI E

COLONNA VERTEBRALE

Diebo 2016

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33 vertebre sovrapposte danno forma alla colonna vertebrale

7 vertebre cervicali,

12 vertebre toraciche o dorsali, 5 vertebre lombari,

5 vertebre sacrali, 4 vertebre coccigee.

RICHIAMI DI ANATOMIA

Diebo 2016

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LE PRINCIPALI METODICHE DI

IMMOBILIZZAZIONE DELLA COLONNA VERTEBRALE SONO:

1. immobilizzazione cervicale manuale 2. posizionamento del collare cervicale

3. posizionamento su piano rigido di fortuna,tavola spinale

Tecnica di trasporto 1. asse spinale.

Diebo 2016

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IL SOGGETTO CON TRAUMA CRANICO E FACCIALE

lesioni craniche: - trauma cranico chiuso

- trauma cranico con esposizione della materia cerebrale

lesioni cerebrali: - lesioni dirette provocate da frattura cranica aperta

- lesioni indirette provocate da traumi cranici chiusi

(commozione, contusione, ematoma).

lesioni facciali: - fratture, lesioni ai tessuti molli, lesioni oculari.

CLASSIFICAZIONE

Diebo 2016

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Trauma cranico con eventuale lesione cerebrale:

- cefalea e malessere indefinito

- confusione mentale fino a perdita di coscienza e/o con modificazioni della personalità e/o della

memoria

- disturbi visivi e/o uditivi e/o dell'equilibrio

vomito violento ed improvviso (vomito a getto) - differenza tra i diametri pupillari (ANISOCORIA) - alterazioni della motilità e della sensibilità

SEGNI E SINTOMI TRAUMA CRANICO CON LESIONE CEREBRALE

Diebo 2016

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Ricordatevi….

Diebo 2016

(50)

DOMANDE??

Diebo 2016

(51)

BLS: BASIC LIFE SUPPORT

MANOVRE RIANIMATORIE PER IL SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI

Diebo 2016

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Che cos’è il BLS?

Serie di manovre necessarie per soccorrere una persona che:

• HA PERSO COSCIENZA

• HA DIFFICOLTA’ A RESPIRARE o È IN ARRESTO RESPIRATORIO

• NON PRESENTA SEGNI DI CIRCOLO

Diebo 2016

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Obiettivo del BLS

• PRONTO RICONOSCIMENTO DI UNA O PIÙ FUNZIONI VITALI

• ALLERTAMENTO DEI SOCCORSI E ATTIVAZIONE DEL SISTEMA DI EMERGENZA

• SUPPORTO DELLE FUNZIONI DI RESPIRO E CIRCOLO

Diebo 2016

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Danno Anossico Cerebrale

• Inizia dopo 4-6’ di assenza di circolo

• Dopo circa 20’ si hanno lesioni cerebrali irreversibili.

4’ Danno cellulare

10’ Morte biologica

Diebo 2016

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COMPRARE TEMPO!!!

Diebo 2016

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Ricordarsi che…

Il cessare dell’attività respiratoria è direttamente correlato all’arresto cardiaco.

Così come senza il lavoro della ‘’pompa cardiaca’’ i polmoni non

funzionano, senza l’approvvigionamento di ossigeno anche il cuore smetterà di funzionare.

Quindi se un paziente non respira  ne conseguirà anche l’arresto cardiaco

ARRESTO CARDIO CIRCOLATORIO ARRESTO RESPIRATORIO

Diebo 2016

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CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA

Diebo 2016

(58)

Airway

Breathing

Circulation

Ogni azione delle fasi A B C deve essere preceduta

da una valutazione

“ABC” della RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE DI BASE

Diebo 2016

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PER PRIMA COSA…. SICUREZZA SULLA SCENA!

Valutare rischi oggettivi ed evolutivi della scena di

soccorso

Diebo 2016

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A: VALUTAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA

CHIAMA E SCUOTI!

Diebo 2016

(61)

Se la vittima risponde

• Valuta se ci sono lesioni

• Rivaluta lo stato di coscienza

• Chiama aiuto

Se la vittima NON risponde

• Grida aiuto. Fai chiamare il 118

• Posiziona la persona supina, su un piano rigido, con gli arti allineati e scopri il torace

• Inizia l’A.B.C.

Diebo 2016

(62)

A: RAPIDA apertura delle vie aeree

Estensione della testa con sollevamento del mento

NO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO!!!

A RISCHIO DI

LESIONE CERVICALE!

Diebo 2016

(63)

Guarda, con gli occhi, se il torace si muove

Ascolta, con le orecchie, i suoni respiratori

Senti, con la guancia, l’aria sulla pelle

Valuta per massimo 10 secondi prima di decidere che il respiro è assente

B+C:

VALUTAZIONE DEL RESPIRO + MO.TO.RE

Diebo 2016

(64)

Se la vittima respira

• Se la situazione lo consente

(PAZIENTE NON TRAUMATIZZATO) allora..

POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA

• Telefona per avere aiuto

• Rivaluta ad intervalli

Diebo 2016

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CI SONO SEGNI DI CIRCOLO?

MO = Movimenti TO= Tosse

RE=Respiro

Diebo 2016

(66)

Se NON c’è CIRCOLO

• Inizia

COMPRESSIONI TORACICHE ESTERNE ALTERNATE A VENTILAZIONI

IL RAPPORTO DEVE ESSERE

30 : 2

COMPRESSIONI VENTILAZIONI

Diebo 2016

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CROCE VERDE TORINO

Poniti a fianco del

soggetto

Posiziona le mani sullo

sterno

Comprimi il torace (4-5

cm)

1 2

3 4

Identifica la linea intermammaria

Diebo 2016

(68)

COMPRESSIONI TORACICHE

Diebo 2016

(69)

FREQUENZA DI 100-120 BPM

118

Diebo 2016

(70)

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!

AH…AH…AH…AH… STAYIN’ ALIVE! STAYIN’ ALIVE!

Diebo 2016

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