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tel (abitazione) (I/fficio) fax /5 (I/fficio) celi

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Academic year: 2022

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CURlllC LUM FORMATIVO E PROFESSIONALE

Elisflbellfl ft1f1siu;

viale Calatafimi, 54 50137 FIRENZE

tel. 0553832342 (abitazione) 0552783569 (I/fficio) fax. 05527837/5 (I/fficio)

celi. 3335777988

e~III{';: e1isubellamllsilli li hO/llJail.com

QUALIFICA ATTUALE

Fun=ionario Assistente Sociale in servIZIO presso la Prefettura di Fù'enze - Ufficio N.

o.

T . (NI/cleo Operativo Tossicodipendenze)

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Nell 'anno scolastico J 983-/984 consegue il diploma di matunta scient{fìca presso il Liceo Scientifico Stalale "G. 8. Morgagni " di Firenze, con lo votazione di 42/60.

o 1/ 26.4.1989 cansegl/e il Diploma di Assistente Sociale, presso lo SCI/ola di Servizio Sociale dell'Università degli Studi di Firenze, conia votazione di 110 e lodelllO, discutendo lo lesi "Analisi descril1iva ed elementi di valillazione delle strutture di accoglienza per minori operanti nel! 'area jìorentina n,

O iscritta ali 'Ordine degli Assistenti Sociali del/a Regione Toscana dal gennaio 1995, aln.66 sez.A.

partecipa CI corsi di aggiornamento e di formazione permcmente (si veda l'allegata elenco)

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ESPERIENZE PROFESSIONALI

Dal /3.7 all'/1.8./989 lavora in qualità di ISIrll1l0re Tecnico dei Servizi Sociali, non di ruolo. presso il Comune di Tavarnelle V.Pesa (FI).

Dal 21.8./989 e per /20 giorni non consecutivi lavora in qualità di Assistenle Sociale, non di ruolo, presso il Comune di Barberino V.E/sa (FI).

Dal 4.2. /99/ al 26.4./992 lavora i/1 qllalilà di Assisle/1le Sociale Collaboratore. non di ruolo, presso il Comune di Campi Bisenzio (FI), comandala al Servizio per le Tossicodipendenze.

Dal 27.4.1992 011'8././995 lavora i/1 qllalilà di Assislel1le Socio/e Collaboratore, di 1'11010, presso i/ SERT dell'Azienda Sanitaria di Firenze (ex IO/C). Si dimelte volontariamente.

Do/9.1./995 ad oggi lavora in qualità di Assistente Sociale Coordinatore, nei ruoli del Ministero dell'Interno, presso la Prefeltlll'a di Firenze Nucleo operativo Tossicodipendenze e svolge le seguenti aflivirà:

>-

colloqui professionali con persone segnalate ai sensi dell'art.

75 D.P.R. 309190, per detenzione di sostanze stupefacenti, al fine di valorizzare le risorse personali dell'utente ed attivare processi di motivazione al cambiamento;

>-

attività di collaborazione con i SERT e con le altre strutture di

prevenzione e recupero;

»

attività di indagine e di studio sui problemi sociali ed i servizi presenti nell'area della provincia di Firenze, per la definizione di conseguenti piani d'intervento volti all'organizzazione e alla promozione di servizi e/o attività di prevenzione nel campo delle tossicodipendenze e del disagio giovanile;

»

attividi prevenzione diretta a studenti delle Scuole Medie Superiori, in collaborazione con i SERT territoriali, attraverso l'illustrazione del procedimento amm. vo ex art. 75 D.P.R.309190 e la libera discussione sul tema dell'uso/abuso di sostanze stupefacenti

ed inoltre:

>-

nel marzo 1997 viene incaricata, con i colleghi dell'Ufficio, di

gestire interventi di emergenza a favore della popolazione albanese rifugiatasi in Italia. Viene predisposto, in collaborazione con la C.R.I, un centro di prima accoglienza presso l'ex-Ospedale Banti a Pratolino. Successivamente si

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attivano le procedure per monitorare quotidianamente il numero dei cittadini presenti, allontanati o trasferiti. Inoltre, si coadiuva il personale del CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati) che effettua in quell'occasione un censimento, e si predispongono i rimpatri volontari in collaborazione con l'O.I.M. (Organizzazione Italiana per le Migrazioni).

L'intervento si conclude a febbraio 1998.

>-

svolge attività di supervisione dei tirocini agli studenti del

Diploma universitario di Servizio Sociale dell'Università degli Studi di Firenze. Nell'aprile 1998 è stata relatore esterno, in qualità di cultore della materia, alla discussione di una tesi di diploma presso il D.U.S.S., "Strategie di empowerment e sviluppo di comunità".

nel 1998 e nel 1999 partecipa al 10 e al 20 modulo formativo del Corso di sensibilizzazione al Colloquio motivazionale, tenutosi ad Arezzo dai docenti: Prof. Giampaolo Guelfi, Dott.

Walter Spiller, Dott. Maurizio Scaglia. Da questa prima esperienza di formazione è scaturito un successivo progetto, che ha coinvolto 10 Prefetture-pilota. Tale iniziativa, denominata Progetto di sperimentazione del colloquio motivazionale, ha teso a verificare se, nell'ambito applicativo del colloquio in Prefettura, la tecnica motivazionale possa essere più efficace delle abituali tecniche di colloquio psico- sociale. Il progetto si è sviluppato in due fasi; la prima, da aprile a dicembre 2000, in cui la sottoscritta ha partecipato ad incontri di supervisione e la seconda, da gennaio 2001, in cui ha applicato la tecnica appresa con gli utenti convocati a colloquio e ha somministrato due schede valutative, prima e dopo il colloquio stesso. Contemporaneamente, i colleghi delle Prefetture coinvolte che fungevano da gruppo di controllo, hanno effettuato i colloqui con le loro abituali tecniche e somministrato le stesse schede.

I dati conclusivi del progetto, terminato a giugno 2001, sono stati pubblicati nel marzo di quest'anno 2002.

;- nel 1999 organizza e partecipa al Corso di aggiornamento per Assistenti Sociali dei N.O.T. della Regione Toscana, sui temi delle nuove forme di consumo e abuso di stupefacenti e sulla progettazione di interventi di prevenzione delle tossicodipendenze. Il corso è svolto presso la Prefettura di Firenze, con formatori del Gruppo Abele di Torino e finanziato nell'ambito dal Fondo Nazionale Lotta alla Droga;

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y nel luglio 1999 la Prefettura viene interessata alla gestione dell'emergenza verificatasi nei campi nomadi del Comune di Firenze. La grande affluenza di popolazione di origine rom, proveniente dal Kosovo e che raggiunge i propri parenti o conoscenti presenti nei campi cittadini, ha determinalo problemi di ordine pubblico e di igiene. L'Ufficio cui la sottoscritta appartiene attiva, pertanto, un Centro di Accoglienza presso l'ex-Ospedale Banti, in collaborazione con la C.R.I., che ospita 90 persone. Successivamente, in collaborazione con il personale del Comune di Firenze, si valutano le situazioni dei nuclei familiari e si individuano altre strutture in provincia, nelle quali trasferire le famiglie per assicurare loro una buona integrazione territoriale.

L'intervento si conclude a dicembre 1999.

);. organizza, coordina e partecipa al Corso di formazione

"Interventi di rete per una comunità attiva" sul lavoro di rete con i tossicodipendenti, tenutosi presso la Prefettura di Firenze dall'ottobre 2000 al marzo 2001, con formatori afferenti all'Istituto di Studi e Ricerca Sociale di Trento. Il Corso è finanziato dal Fondo Nazionale Lotta alla Droga e realizza una formazione congiunta tra Assistenti Sociali delle Prefetture e colleghi dei SERT della Toscana.

y nel novembre 2005 partecipa agli incontri per l'attivazione, sul territorio di Firenze, del numero d'emergenza per l'infanzia 114, a cura del telefono Azzurro, sulla base di una convenzione stipulata col Ministero dell'Interno.

:.- è eletta come CONSIGLIERE dell'Ordine professionale degli Assistenti Sociali della Regione Toscana per il triennio 2001 - 2004.

y dal 2005 al 2015 propone, con le colleghe del NOT, progetti di prevenzione dell'uso di sostanze stupefacenti nelle scuole medie superiori del territorio fiorentino, avvalendosi della collaborazione dell'Arma dei Carabinieri, del Laboratorio per l'Analisi delle sostanze stupefacenti dell'Arma, dei Sert e

dell'Ufficio Sospensioni e Revoche Patenti della Prefettura

);. dal 2016 ad oggi è referente e partner del Progetto Patto Educativo - Prevenzione delle dipendenze negli istituti scolastici, un progetto che vede coinvolto il NOT della Prefettura di Firenze insieme al Dipartimento Dipendenze della ASL, Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza. Il progetto ha l'obiettivo di coinvolgere la scuola nel

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suo complesso, formando i Dirigenti scolastici e gli insegnanti ad un approccio preventivo basato sulle c.d. LlFE SKILLS. E' ormai infatti scientificamente noto che la prevenzione che utilizza esclusivamente un approccio informativo, diretto ai soli studenti. è inefficace.

Firenze, 28 maggio 2019

Elisabetta ~.?sini

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