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Ottobre 2014: Identità e missione degli sposi nella famiglia: Chiesa domestica ROSARIO A DIO PADRE

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~ 1 ~

PREGHIERA IN PREPARAZIONE AL CONVEGNO DI SACROFANO 2015

“Per la Grazia del Sacramento del Matrimonio.

Quale unità e relazione degli sposi: con il Vescovo pastore e sposo della Chiesa, tra le coppie di sposi, con il proprio territorio”.

Ottobre 2014: “Identità e missione degli sposi nella famiglia: Chiesa domestica”

ROSARIO A DIO PADRE

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. O Dio vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto

Gloria al Padre Credo

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~ 2 ~

Preghiera: Io credo in Te Io credo in Te, o Padre,

Dio Amore che ci ami infinitamente e da ciascuno di noi

vuoi una risposta massima di amore.

Io ti ringrazio per il Figlio tuo

Cristo Gesù, Verbo eterno incarnato fratello nostro

che con la sua vita morte resurrezione ci ha non solo salvati ma fatti uomini nuovi.

Donaci lo Spirito di amore

che ci conduca a vivere il tuo messaggio, formi in noi il volto del Figlio tuo

e ci dia la forza

di ridire a tutti la tua proposta di santità.

La Chiesa santa, sposa dell’Agnello e madre nostra sia per noi fonte viva

dove attingere dai sacramenti, dati a noi dagli apostoli, tuoi ministri, la grazia che ci trasforma.

Concedici di attuare in essa la nostra vocazione alla santità e divenire luce per tutti.

La tua Parola sia a noi e all’umanità

invito a realizzare il tuo piano di amore universale e a creare famiglie nuove ed un mondo rinnovato in cui vivere da fratelli in Cristo.

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~ 3 ~

Ci assista Maria, Madre tua e nostra;

ci siano compagni i santi, nostri modelli,

che ci hanno preceduto nel cammino dell’amore.

Amen.

3 Gloria al Padre

Recita del Veni Creator Spiritus

Vieni, o Spirito Creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato.

Sii luce all’intelletto

fiamma ardente nel cuore;

sana le nostre ferite

col balsamo del tuo amore.

O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell’anima.

Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male.

Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore, irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola.

Luce d’eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore. Amen.

PRIMO MISTERO: Si contempla il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando, dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore.

«Il Signore Dio disse al serpente: “poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche, sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua

stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”». (Gen. 3,14-15)

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~ 4 ~

Il vibrante appello di Giovanni Paolo II in Familiaris consortio: “Famiglia, diventa ciò che sei!” (n. 17) rimane di assoluta attualità anche per noi oggi: di fronte alla vastità e profondità della crisi della famiglia. le risposte di tipo moralistico o spiritualistico appaiono

del tutto insufficienti. Non basta richiamare delle norme, né esortare ad un maggior impegno per osservarle; neppure giova rifugiarsi in una spiritualità disincarnata e consolatoria, che ignori la portata culturale e sociale delle sfide che stiamo affrontando.

Occorre invece andare alle radici di quel mistero umano e divino di alleanza sacramentale, che collega intimamente l’identità della famiglia alla sua missione nella storia della

salvezza, cogliendone la specifica rilevanza oggi.

(tratto dagli “Atti del Convegno 2013”, “Identità della famiglia, Chiesa domestica, nella missione della Chiesa”,

Mons. Livio Melina)

Ave Maria, 10 Padre Nostro, Gloria

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »

SECONDO MISTERO: Si contempla il trionfo del Padre al momento del “Fiat” di Maria durante l’Annunciazione.

«L’Angelo disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre

sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”.

Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto"». (Lc 1, 30-33.38)

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~ 5 ~

Questa ragazza di Nazareth, questa ragazza di Galilea. La Galilea delle genti, la Galilea della contaminazione, che possiamo paragonare alla nostra Roma di oggi, alle nostre città. Non è una città santa. Gerusalemme era una città santa, pura e lì c’era la visita di Dio. Ma la visita di Dio, se trova qualcuno che la respinge, che ne ha paura, che teme la novità, teme le defezioni (si costruiscono le tradizioni per paura delle defezioni!) va altrove.

Non è questa la logica, la libertà dell’Angelo di Dio. L’Angelo di Dio non ha paura della Galilea, dei porti di mare, non ha paura del mondo, non ha paura del “non c’è più niente”.

Molta fiducia ci viene impressa in questa donna che dirà “Sì”. E questa donna diventerà grande simbolo della famiglia cristiana.

(tratto dagli “Atti del Convegno 2013”, “Il mistero grande della Chiesa domestica:

fondamenti biblici”, Prof.ssa Rosanna Virgili)

Ave Maria, 10 Padre Nostro, Gloria

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »

TERZO MISTERO: Si contempla il trionfo del Padre nell’orto del Getsemani quando dona tutta la sua potenza al Figlio.

«Gesù pregava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che

cadevano a terra. (Lc 22,42-44).

«Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: "Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina». (Mt. 26,45-46). «Gesù si fece innanzi e disse loro: "Chi cercate?" Gli risposero:

"Gesù il Nazareno". Disse loro Gesù: "IO SONO!" Appena disse "IO SONO!"

indietreggiarono e caddero a terra». (Gv 18, 4-6)

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~ 6 ~

L’esperienza sacramentale dell’amore umano non è assimilabile ad una esperienza

“magica”, ma è l’esperienza della verità dell’amore umano e del suo cammino di guarigione e salvezza nel viverlo nella luce della verità dell’amore assunta da Cristo, da lui condotta alla sua pienezza ed ora donata all’uomo nello Spirito Santo. La famiglia cristiana

vive così sacramentalmente una dinamica salvata dell’amore umano, un camminare in

“atto di salvezza” in tutte le fasi e i dinamismi dell’amore, in virtù del proprio essere

“Chiesa domestica” inserita nell’ampio dinamismo di amore che coinvolge Cristo e la Chiesa.

(tratto dagli “Atti del Convegno 2013”, “Dal sacramento del matrimonio alla Chiesa domestica”,

Don Francesco Pilloni)

Ave Maria, 10 Padre Nostro, Gloria

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »

QUARTO MISTERO: Si contempla il trionfo del Padre al momento di ogni giudizio particolare.

«Quando era allora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Disse poi ai servi: “presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi e facciamo festa questo mio figlio era morto ed

è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». (Lc 15,20. 22-24)

La famiglia è la scuola dove si apprende ad amare con tenerezza, in una dialettica circolare che si rinnova di generazione in generazione: nascendo come figli si sperimenta la tenerezza dei genitori e, grazie a loro, la tenerezza di Dio; divenendo sposi maturano la

capacità della tenerezza reciproca come dono, accoglienza, condivisione, passando dall’uni-dualità all’uni-trinità; divenendo genitori si aprono ai figli con doni di tenerezza da

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~ 7 ~

custodire come figli amati e educarli all’amore di Dio; e il ciclo riprende in una catena ininterrotta. La Chiesa domestica diviene allora profezia in atto del progetto di Dio di fare

di tutta la comunità umana la famiglia dei figli di Dio, fratelli e sorelle in Cristo Gesù.

(tratto dagli “Atti del Convegno 2013”, “La Chiesa domestica:

comunità della tenerezza di Dio nella storia”, Don Carlo Rocchetta)

Ave Maria, 10 Padre Nostro, Gloria

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »

QUINTO MISTERO: Si contempla il trionfo del Padre al momento del giudizio universale.

«Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: “Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà

tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di

prima sono passate"». (Ap. 21, 1-4)

La Chiesa domestica per sua natura possiede “il compito ecclesiale”, e cioè di edificare il regno di Dio nella storia. La Chiesa e la famiglia non potrebbero né credere né vivere ciò che sono se non accogliessero la novità che emerge dalle parole di Giovanni Paolo II:

“Chiesa santa di Dio, tu non puoi fare la tua missione, non puoi compiere la tua missione nel mondo, se non attraverso la famiglia e la sua missione”.

Amore e responsabilità sono due momenti inseparabili della comunione e della missione della Chiesa domestica. In questo caso, la responsabilità non è altro che la partecipazione

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alla risposta della Sposa all’amore redentore dello Sposo.

(tratto dagli “Atti del Convegno 2013”, “Architettura divina e umana: la famiglia, Chiesa domestica nel magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI”,

Don Przemyslaw Kwiatkowski)

Ave Maria, 10 Padre Nostro, Gloria

«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»

«Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen. »

Salve Regina

LITANIE AL PADRE

Signore, pietà Signore pietà Cristo, pietà Cristo pietà Signore, pietà Signore pietà Cristo, ascoltaci Cristo ascoltaci Cristo, esaudiscici Cristo esaudiscici Padre del cielo, che sei Dio abbi pietà di noi Figlio, redentore del mondo che sei Dio abbi pietà di noi Spirito Santo, che sei Dio abbi pietà di noi Santa Trinità , unico Dio abbi pietà di noi Padre, creatore e sostegno del mondo abbi pietà di noi Padre, sapienza eterna abbi pietà di noi

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Padre, bontà infinita abbi pietà di noi Padre, provvidenza ineffabile “

Padre, sorgente di ogni cosa Padre, santissimo Padre, dolcissimo

Padre, d’infinita misericordia Padre, nostro difensore Padre, nostra gioia e nostra gloria Padre, ricco di bontà per tutte le creature Padre, splendore per la Chiesa Padre, speranza dei cristiani Padre, distruzione degli idoli Padre, saggezza dei capi Padre, regalità dei sovrani Padre, consolazione dei popoli Padre, gioia dei sacerdoti Padre, guida degli uomini Padre, dono della vita di famiglia Padre, aiuto dei miseri

Padre, letizia dei poveri Padre, guida dei giovani

Padre, amico dei piccoli

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Padre, libertà degli schiavi abbi pietà di noi

Padre, luce di coloro che sono nelle tenebre “

Padre, ricompensa degli umili Padre, lume dei giusti

Padre, riposo nelle tribolazioni Padre, speranza nella desolazione

Padre, rifugio di salvezza per i disperati Padre, consolazione dei poveri

Padre, salvezza nei pericoli

Padre, pace e protezione dei perseguitati per la giustizia Padre, consolazione degli afflitti

Padre, provvidenza degli orfani Padre, forza degli anziani Padre, sostegno dei moribondi Padre, che ci disseti nella nostra povertà Padre, vita dei morti Padre, gloria dei santi

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo.

Perdonaci, Signore.

Agnello di dio che togli i peccati del mondo.

Ascoltaci, Signore.

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo.

Abbi pietà di noi.

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PREGHIAMO:

Padre, infinitamente buono e misericordioso, estendi il tuo Regno d’Amore nel cuore di tutti gli uomini, per la tua gioia e la loro felicità; e perché Tu sia conosciuto, amato ed onorato da tutti i tuoi figli, conserva le nostre famiglie unite nella Tua Pace. Te lo

chiediamo per Gesù Cristo, Tuo Figlio, nostro Signore, e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

Pater, Ave, Gloria secondo le intenzioni del Santo Padre

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN.

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