SOMMARIO
1. contesto di riferimento………. pag. 2
• vocazione territoriale………. pag. 2
• attività artigianali in estinzione………. pag. 3 2. Obiettivi del progetto………. pag. 5 3. Modalità di esecuzione del progetto……… pag. 6
• Ubicazione della scuola civica………. pag. 6
• Istituzione della scuola civica ………pag. 6
• Organizzazione del percorso formativo……… pag. 6
• Risultati attesi……… pag. 8 4. Integrazione del progetto con azioni volte allo sviluppo turistico e
agroalimentare del territorio……….……….pag. 9
• Azioni di sviluppo turistico……….… pag. 9
• Azioni di sviluppo agroalimentare territoriale……….… pag. 9
• Azioni di sviluppo delle risorse naturali e salvaguardia dell’ambiente…... pag. 10 5. Piano finanziario……….……. pag. 11
1. CONTESTO DI RIFERIMENTO
• vocazione territoriale
II senso di appartenenza ad una comunità e la comunità stessa si fondano su principi identitari e di accomunanza di esperienze di vita, esperienze sociali ed esperienze collettive.
L'artigianato, i manufatti, il lavoro e le professioni dei nostri avi sono e rimangono il filo conduttore della nostra memoria storica, ciò che ci permette di appartenere e sentirci parte integrante di una comunità.
Salvaguardare queste esperienze lavorative e tramandare le capacità professionale nel produrre i manufatti di una volta serve a conservare l'identità di un popolo.
Sinnai , cittadina di 16000 abitanti, situata a Nord-Est di Cagliari ,affonda le sue radici in un'economia che nel recente passato era in prevalenza di tipo agro-pastorale.
Questa economia stimolava una produzione artigianale di strumenti, oggetti e manufatti necessari alle attività connesse.
La preparazione degli utensili in fieno intrecciato rientrava nella normalità, il matrimonio sarebbe stato quasi impossibile se non avessero assolto l'importante obbligo della preparazione dei canestri e delle corbule costituenti parte del corredo della sposa.
Gli intrecci ancor oggi sono prodotti con fibre di giunco e con culmi di fieno di grano.
Il giunco presente in Sardegna come vegetazione spontanea a ridosso delle foci fluviali e, lungo i tratti a valle dei corsi d'acqua, veniva raccolto sin dagli anni '50 nei mesi di giugno e luglio con diverse altre piante lacustri quali, su sessini (cyperus longus), sa stoia (typha latifoglia) e su sega dirus (carex divisa). I culmi si raccoglievano dai cespugli tramite strappo, staccati dall'alveolo radicale e raccolti in fasci. Diverse le tecniche di lavorazione, appartenenti alla cultura del corpo che per lungo tempo si è espressa con azioni e segni gestuali che intervengono sulla realtà e comunicano sul piano gestuale. Raccolta una discreta quantità di giunco, si inizia il lavoro di cernita delle diverse misure dei culmi. L'altezza degli stessi, affinché possa essere commerciabile, deve andare da terra fino all'altezza della vita del raccoglitore. Dai mazzi ricavati, sulla base dell'altezza, quelli con maggiore lunghezza vengono opportunamente lavorati tramite una forma di torsione che facilita la scissione delle fibre. Diverse sono le fasi di lavorazione, ma tra le più importanti e quella che maggiormente affascina è la scena in cui il raccoglitore si inginocchia sulla gamba destra e pone accanto a sé, al lato sinistro, un mazzo di giunchi appena raccolto. In secondo luogo, egli sceglie uno dei giunchi migliori, quindi, con la mano destra, che poggia sulla corrispondente coscia, afferra l'estremità del culmo dalla parte dell'aculeo. Infine, con la destra, che regge l'altra estremità, torce lo stelo in modo tale che fibre si separino tra loro seguendo le linee che vanno per tutta la lunghezza del giunco.
Alla raccolta del giunco segue l'essiccazione al sole su grandi spiazzi mediante accorgimenti ingegnosi, frutto di un'attenta elaborazione culturale. Questi venivano disposti tra loro in strisce parallele lasciando degli spazi per permettere il passaggio di una persona qualora si presentasse la necessità; infatti, essendo i giunchi sparsi per terra uno accanto all'altro, appena incominciano a ingiallire sul primo lato, si rende necessario girarli perché abbiano una essiccazione omogenea. Questa viene raggiunta quando i giunchi hanno acquistato una colorazione uniforme giallo-verdognola; tale colorazione caratterizza, infatti, gli intrecci del giunco.
Man mano che si completa l'essiccazione i culmi di giunco vengono raccolti da terra e nuovamente legati in fasci di venti o trenta centimetri. Dopo di che si procede alla conservazione
in solai asciutti.
Successivamente, di solito nel mese di settembre, avviene la vendita.
Negli intrecci realizzati nei canestri di Sinnai, oltre al giunco, vengono impiegati per l'ordito culmi di fieno di grano duro (trigu murru).
L'evolversi e il mutamento della comunità verso altri meccanismi economici ha fatto si che questi strumenti non abbiano oggi la stessa utilità e valenza di allora, ma rappresentano tuttavia la memoria storica della comunità e possono ancora costituire (se visti in ottiche economiche differenti e moderne) una valida opportunità reddituale.
• attività artigianali in estinzione
Una volta reperiti i materiali come descritto nel punto precedente, caratteristici delle peculiarità del territorio sardo, le donne si dedicavano all’attività artigianale vera e propria.
In ogni casa di Sinnai nel passato assieme ai contenitori più robusti come: “su cadinu”, “su scateddus”, fatti di canne intrecciate con rami di lentischio (“moddizzi”) o di olivastro (“ollastu”), utili per i prodotti dell’agricoltura, trovavano largo spazio diversi manufatti dalle forme tipiche: “sa crobi” e “sa crobedda” a costa alta, quelli a costa bassa detti “su canisteddu”, “su palini”, “sa palinedda”, “is ciuliris” ed infine il rinomato “coffinu” cestino a costa molto alta, generalmente bombato e fornito di coperchio e con la stessa forma de “su palini”.
In effetti la cestineria di Sinnai è una delle più antiche e conosciute della Sardegna ed è tra le poche realtà che ha saputo valorizzare uno strumento di uso quotidiano quale il cestino conferendogli il valore aggiunto di "artistico".
Questo è stato possibile grazie all'abilità e creatività che ha contraddistinto le donne di Sinnai, doti che hanno concesso a ciascuna di loro di migliorarsi inserendo nelle proprie opere peculiarità che rendono unico il prodotto sinnaese.
Dopo la preparazione dei materiali la cestinaia da inizio ad un lavoro che si concluderà con la realizzazione di splendidi ceste e cestini.
Nella prima fase la cestinaia divide il culmo di giunco in quattro cinque fibre, operazione che viene realizzata con la punta di un coltello; gli spacchi successivi, per attuare le diverse dimensioni di spessore delle fibre, sono realizzati con un punteruolo. Man mano che le fibre vengono prodotte vengono immerse brevemente in una concolina (o scivedda ) di acqua per inumidirle. L'immersione è breve in quanto un bagno prolungato provocherebbe uno scurimento dei tessuti del giunco con perdita di resistenza.
Appena la cestinaia ha preparato una certa quantità di fibre grezze, stando seduta su una sedia bassa, poggia sulle gambe una tavola su cui compirà l'operazione di raschiamento. Quindi, sempre sulla tavola poggia lo straccio umido e, con la presa pollice-indice della mano sinistra, tiene una fibra che fa scorrere da una estremità all'altra. In questa operazione è necessario che il coltello sia correttamente inclinato e abbia la giusta pressione sulla fibra perché se ne asportino le scorie in modo uniforme; un raschiamento sbagliato della fibra determinerebbe una lavorazione grezza dell'intreccio.
Con maestria e passione l'intreccio dei canestri e delle corbule (is crobis) di Sinnai viene ravvivato dall'impiego di alcuni tipi di tessuti che rendono i canestri più funzionali agli usi di un recipiente permettendo di contenere materiali sfusi.
Le stoffe impiegate per le decorazioni sono costituite da tessuti in lana soffice: damaschi, nastri di taffettà e broccati.
Dai tessuti di lana vengono preparate strisce lunghe quanto è lunga l'altezza della pezza e larghe non più di un centimetro. Il broccato, il damasco ed il taffetà (quest’ultimo impiegato sopratutto per rivestire i bordi finali superiori e inferiori di corbule e canestri) sono tagliati dalle pezze a seconda della dimensione che necessita.
A Sinnai è radicato e consolidato nella memoria e nella gente il legame con i tipici cestini locali, che hanno rappresentato una parte dell'economia e della storia del paese; non v'e dubbio che perdere questo patrimonio sarebbe come perdere una parte della propria identità.
Anche a distanza di decenni dall'operare delle loro nonne e delle loro mamme, i sinnaesi continuano ad avvertire questo intenso legame, non vogliono privarsene e vogliono che questo
rapporto col cestino, prosegua e riproduca benefici per la comunità, cosi come era una volta, ma con una connotazione differente rispetto all'utilizzo del passato.
A Sinnai esiste un'economia sommersa del Cestino che non può creare reddito rilevante, ma che deve avere un riferimento fisico ed istituzionale per la sua promozione e commercializzazione al fine di sostenere la ripresa di questa attività artigianale in estinzione.
2. OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’obiettivo primario è quello di salvaguardare i contenuti e le forme attraverso le quali si esprime l’artigianato di qualità e di eccellenza sinnaese dell’arte dell’intreccio “De su strexiu de fenu” con due linee di azione integrate e concorrenti a tale finalità:
1) la prima tesa a garantire l’acquisizione di competenze teoriche ed abilità pratiche in relazione all’arte del cestino attraverso l’istituzione di una vera e propria scuola civica artigiana in questo settore denominata “Sa domu de su strexiu ‘e fenu”.
La scuola assicurerà il passaggio delle conoscenze relative alla storia ed alle tecniche di lavorazione della cestineria sinnaese ai giovani allievi ammessi al corso favorendone la crescita, ma investendo anche nel futuro e nell’innovazione dei processi produttivi.
Infatti il nome della scuola vuole evidenziare soprattutto l’importanza di questo materiale, il fieno, nella preparazione di nuovi prodotti di arredamento non soltanto di cestini. Pur restando nel solco dell’identità locale la scuola deve consentire lo sviluppo di iniziative progettuali tese a sperimentare nuove idee di modelli di arredo, armonicamente coerenti con l’intreccio di giunco e fieno.
Attraverso il percorso formativo che si terrà nella scuola civica i giovani, oltre che apprendere un “mestiere” saranno i protagonisti dell’attività di rilancio di tale produzione artistica quale fattore realmente concorrente allo sviluppo. Si dovrà arrivare anche alla predisposizione di un disciplinare di produzione finalizzato a salvaguardare i contenuti ed i modi attraverso i quali si esprime l’artigianato sinnaese di qualità.
Le criticità storiche dell'arte cestineria di Sinnai sono sempre state rappresentate dalla macchinosità nel tramandare la manualità e professionalità, in quanto le potenziali nuove generazioni non riuscivano ad individuare sbocchi commerciali tali da rendere conveniente la produzione.
2) La seconda, in riferimento alla finalità di rilancio economico dei prodotti di quest’arte, prevede l'ideazione e realizzazione di un Centro pilota espositivo, inteso come luogo di memoria storica, di trasmissione dell'arte della cestineria e di commercializzazione del prodotto tradizionale, ma anche di nuovi prodotti d’arredamento frutto dell’attività di ricerca e dell’inventiva degli allievi stessi.
Il Centro espositivo in quanto collocato nello stesso edificio in cui avrà sede la scuola civica consentirà di affiancare al percorso formativo del laboratorio l’opportunità di promuovere iniziative complementari rivolte allo sviluppo del turismo e dell’agroalimentare del territorio.
Nelle sale adibite all’esposizione dei prodotti de “su strexiu de fenu” avranno sede attività di sensibilizzazione dei cittadini/visitatori sulla antiche tecniche di lavorazione dei maestri artigiani, i quali potranno cimentarsi in presenza dei turisti nelle loro attività in occasione di manifestazioni specifiche del settore.
In questo modo i giovani allievi potranno cominciare a guardare quest’arte non solo come parte di una tradizione secolare, ma anche come un’opportunità di reddito se intrapresa in chiave innovativa ed accompagnata con progetti di promozione e di immagine sia nel settore del turismo che dell’agroalimentare.
3. MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL PROGETTO
• Ubicazione della scuola civica
L'ubicazione fisica della scuola e del centro espositivo sarà nel Centro Artigianale Pilota ex ISOLA presente nella cittadina di Sinnai.
II centro è posizionato in maniera strategica rispetto alle direttrici del traffico interno ed esterno, ed accanto alla casa comunale, ha numerosi parcheggi adiacenti ed é di semplicissimo raggiungimento.
L'edificio possiede tutte le caratteristiche logistiche per ospitare l’esposizione dei cestini e la scuola civica di formazione del cestino e possiede, inoltre, una Sala conferenze utile per eventi culturali e mostre temporanee sull'artigianato in generale.
Le diverse sale presenti posso essere altresì utilizzate per uno show-room dell'agroalimentare locale e delle altre produzioni artigianali tipiche come: coltelli, ceramiche, legno, etc.
L'articolazione delle sale dovrà essere cosi suddivisa:
a)
b) c) d) e) f)
sala o angolo adibito a memoria storica sul cestino tradizionale: corbule (crobis), crivelli (ciuliris) e canestri (canisteddus);
sala o angolo adibito a laboratorio per la preparazione dei prodotti della cestineria e di arredamento;
sala o angolo adibito ad esposizione delle diverse nuove tipologie di prodotti del fieno e del giunco;
sala multimediale;
sala raccolta e stoccaggio materia prime;
sala o angolo adibito alla commercializzazione (“bottega”)
• Istituzione della scuola civica
La scuola verrà istituita in associazione tra il Comune e le associazioni di categoria di artigiani locali.
• Organizzazione del percorso formativo
Si tratta, complessivamente, di un intervento lavorativo/didattico aperto ai giovani che identifica nell'ipotesi "verso la bottega scuola" un percorso strutturato, capace di garantire una metodologia di trasferimento di professionalità dall'imprenditore al giovane, applicabile da subito al settore dell'artigianato della cestineria, ma in prospettiva trasferibile a tutti i settori dell'artigianato tipico e tradizionale locale.
I docenti saranno i vecchi maestri dell’arte cestinaia sinnaese che saranno i protagonisti di questa iniziativa. Ai docenti dell’arte artigiana si aggiungono degli esperti per le materie finalizzate alla ricerca, al rilancio ed alla commercializzazione dei prodotti artigianali come:
marketing, informatica e comunicazione.
Il percorso formativo, di n. 648 ore complessive diretto a formare max 15 giovani disoccupati residenti a Sinnai, prevede l’alternanza aula/laboratorio ed è volto a fornire agli allievi competenze e conoscenze:
sulle modalità costruttive dei cestini e dei nuovi prodotti d’arredamento;
sulle modalità di valorizzazione e di commercializzazione dei prodotti locali non solo artigianali,ma anche di tipo agroalimentare;
nel campo dell’informatica,marketing e comunicazione.
PERCORSO FORMATIVO
I° MODULO: apprendimento dell’arte.
• Lezioni in aula per:
a) riflessioni sugli obiettivi del progetto;
b) studio storia del cestino;
• Lezioni in laboratorio per acquisire le necessarie abilità pratiche sulla preparazione dei cestini.
II° MODULO: innovazione di prodotto.
• Laboratorio ricerca per invenzione nuove tecniche lavorative sull’intreccio del fieno e del giunco;
III° MODULO: valorizzazione e commercializzazione del prodotto ad una scala superiore a quella locale, come quella nazionale ed internazionale
• lezioni in aula di informatica, marketing e comunicazione mirate a:
a) alla progettazione e realizzazione di un sito Internet dedicato all’artigianato ed all’agroalimentare sinnaese;
b) allo sviluppo di azioni finalizzate a divulgare le tipicità del cestino e dei nuovi prodotti artigianali dell’intreccio di giunco e fieno;
c) allo sviluppo di azioni complementari di tipo turistico per la valorizzazione del territorio e dei prodotti locali tipici dell’artigianato di Sinnai;
d) Allo sviluppo di azioni complementari necessarie alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari attraverso l’uso del cestino e delle ceste come contenitori;.
• Risultati attesi
Al termine del corso i beneficiari dovranno possedere in particolar modo, le seguenti abilità e conoscenze:
• Storia, proprietà, uso e realizzazione dei cestini e delle ceste tradizionali;
• Realizzazione manuale di nuovi prodotti innovativi di arredamento basati su diverse tecniche dell’intreccio del giunco e del fieno.
Nel percorso formativo un modulo è finalizzato alla ricerca ed all’innovazione del prodotto cestino in quanto, in un processo di costante rinnovamento e anche di invenzione di nuove tecniche lavorative, i nuovi artigiani che noi immaginiamo devono scommettere sui materiali e sulle forme, usando formule capaci di oggetti innovativi, che sappiano coniugare la tipicità e la tradizione con le nuove frontiere del fare artigianato oggi.
il cestino visto come oggetto ornamentale, come pezzo prezioso d'arredamento, può essere meglio accettato dal mercato: il costo non proprio economico dell'oggetto fa sì che difficilmente venga acquistato se lo si vede come strumento di utilizzo quotidiano, mentre lo stesso oggetto fatto percepire o posto nel mercato come oggetto da esposizione giustifica maggiormente il suo costo.
II Centro Pilota espositivo del cestino e dei nuovi prodotti può rappresentare il luogo ideale in cui trasmettere questa nuova concezione nell'uso dell'oggetto e, nel contempo, può divenire luogo di formazione per nuovi cestinai e nuovi artigiani dell'intreccio.
Inoltre la creazione di un sito internet, dedicato al “cestino” di Sinnai ed alla sua evoluzione in nuovi prodotti di arredamento artigianale, come spazio virtuale che elimina i confini del luogo fisico di esposizione permette di acquisire i vantaggi connessi alla logica della valorizzazione e commercializzazione del prodotto, non solo a livello locale, ma sopratutto a livello nazionale ed internazionale, attraverso l’utilizzo dell’e-commerce.
Questo consentirebbe di aprire scenari economici e produttivi decisamente differenti.
E' sicuramente presente un potenziale mercato che supera i limiti e i confini del passato: ai tempi delle nonne la distribuzione del cestino era affidata a commercianti del territorio che per primi capirono il valore del manufatto.
Per il futuro è necessario costruire una rete commerciale, anche con l’utilizzo dell’informatica, che provveda a soddisfare, oltre alla domanda interna, quella Regionale, Nazionale ed internazionale.
Diffondere la conoscenza del cestino e dei nuovi prodotti basati sull’intreccio del giunco e del fieno, non più in modo occasionale e sporadico, ma con una vera e propria operazione di marketing, diventa strada obbligata se si vuole rilanciare un oggetto dalla storia cosi importante e dal futuro cosi promettente.
4. INTEGRAZIONE DEL PROGETTO CON AZIONI VOLTE ALLO SVILUPPO TURISTICO E AGROALIMENTARE DEL TERRITORIO
• Azioni di Sviluppo turistico
La strategia alla base del progetto è lineare con quello che il turista oggi chiede: genuinità, originalità, tradizione, identità e territorio.
La realizzazione di questo progetto e orientata a migliorare la divulgazione dell'arte della cestineria, produrre un effetto benefico sui flussi turistici a Sinnai e tramandare attraverso la formazione l'arte artigianale tipica sinnaese.
II Centro espositivo sarà occasione di visita di turisti, cultori dell'artigianato artistico, studenti, studiosi e potrà avere una funzione di rilancio di un'attività artigiana in estinzione.
Rappresenterà la vetrina turistica ed identitaria di Sinnai e del suo territorio.
Il Centro Pilota rappresenterà il luogo da cui verranno attivate le seguenti azioni volte allo sviluppo del turismo:
1) attività di sensibilizzazione della stessa cittadinanza attraverso la richiesta rivolta alle famiglie che posseggono cestineria varia di mettere a disposizione del centro espositivo un esemplare dei cestini in loro possesso che verrà contraddistinto dal nominativo della realizzatrice del medesimo.
Questo gesto permetterà ai sinnaesi di creare un legame fra loro e il museo, di sentire e di sviluppare maggiormente il senso di appartenenza al processo di rivitalizzazione di quest’arte e di riflesso del turismo;
2) potenziamento della tradizionale FIERA DEL CESTINO che si tiene oramai da decenni nel periodo estivo. Attraverso il centro espositivo la fiera non sarà più legata alla stagione estiva, ma diventerà PERMANENTE garantendo la possibilità di accontentare i turisti in ogni periodo dell’anno;
3) nuova istituzione della FIERA ITINERANTE DEL CESTINO E DEI NUOVI PRODOTTI DELL’INTRECCIO, che in parallelo con la tradizionale fiera descritta al punto precedente, si terrà:
• nella stagione estiva nella frazione di Solanas, periodo di maggiore afflusso di turisti;
• durante la restante parte dell’anno nelle fiere più prestigiose a livello nazionale ed internazionale.
• Azioni di Sviluppo agroalimentare territoriale
Nel passato i cestini furono i primi recipienti per l’uso domestico ed è su questa funzionalità che si intende sviluppare un azione complementare al progetto diretta a valorizzare i prodotti agroalimentari del territorio.
Lo spazio a disposizione degli altri artigiani sarà solo di carattere espositivo e commerciale e sarà proporzionale agli spazi impegnati nell'esposizione e formazione riguardante il cestino.
L’obiettivo è quello di sviluppare una vera e propria FILIERA DI TIPO AGROALIMENTARE DEL CESTINO basato sull’analisi dell’uso del cestino nei tempi passati: quando ancora l'economia sinnaese era in prevalenza di tipo agro-pastorale, il cestino poteva soddisfare differenti esigenze.
Ad esempio, poteva contenere i frutti della campagna o le cibarie, poteva esser adoperato come "strexiu".
Proprio per valorizzare i prodotti enogastronomici tipici locali si allestirà, in un’apposita sala del Centro Pilota, una vetrina dei prodotti agroalimentari tipici esposti negli stessi cestini come: dolci, pane tipico “modizzosu”, olio, fregola sarda,ecc.ecc.
Dal Centro partiranno le iniziative volte a pubblicizzare i prodotti agroalimentari tipici in occasione delle manifestazioni di maggior attrazione turistica.
• Azioni di sviluppo ambientale, risorse naturali territorio
Tenuto conto che gli intrecci ancor oggi sono prodotti con fibre di giunco e con culmi di fieno di grano l'approvvigionamento di questo materiale non costituisce una eccessiva difficoltà in quanto coltivato in buona parte dell'isola e presente nel territorio di Sinnai come vegetazione spontanea a ridosso delle foci fluviali e, lungo i tratti a valle dei corsi d'acqua.
La ripresa di quest’attività artigianale costituisce una valida opportunità per tutelare e preservare queste vegetazioni che rappresentano delle risorse naturali anch’esse in via di estinzione.
Queste piante come: il fieno, il giunco, le canne, il lentischio (“moddizzi”) e l’olivastro (“ollastu”) raccolte assieme ad altre vegetazioni lacustri come: su sessini (cyperus longus), sa stoia (typha latifoglia) e su sega dirus (carex divisa), vengono raccolte a giugno e luglio per poi essere conservate in stanze molto asciutte sino al loro impiego nella lavorazione dei cestini.
In parallelo con le attività di produzione verranno, quindi, organizzate delle azioni di valorizzazione della coltivazione del grano al fine di procurarsi il fieno e delle azioni di salvaguardia e di tutela delle zone lacustri per preservare dall’estinzione quelle vegetazioni tipiche necessarie per realizzare i prodotti dell’arte della cestineria.
5. PIANO FINANZIARIO
Per l’organizzazione della scuola civica ed affinché l'esposizione allestita nel Centro Pilota espositivo possa essere adeguata alla massima fruizione del turista, alla modernità della comunicazione, all'efficacia della formazione ed all'appeal verso il visitatore saranno necessari i seguenti strumenti:
USCITE IMPORTI SCUOLA CIVICA (spese per docenti, costituzione scuola, gestione segreteria, materiale
didattico) € 65.000,00
ARREDI /ATTREZZATURE:
N. 15 BANCHI CON SEDUTE OPERATIVE ……….
SCRIVANIA CON POLTRONCNA DIREZIONALE ……….
VIDEOPROIETTORE CON LAVAGNA LUMINOSA ………..
NOTEBOOK ………
ARMADI ………
PC ………
STAMPANTE (N. 1) ………
€ 6.000,00
€ 500,00
€ 1.700,00
€ 1.500,00
€ 1.400,00
€ 2.000,00
€ 400,00 ASSISTENZA PER CREAZIONE SITO DEDICATO ALL’ESPOSIZIONE VIRTUALE DEI
PRODOTTI ED ALL’E-COMMERCE € 5.000,00
GIGANTOGRAFIE € 3.000,00
TELEVISORE AL PLASMA € 6.000,00
AUDIOGUIDA € 10.000,00
PANNELLI ESPOSITIVI € 4.500,00
SPESE TIPOGRAFIA (STAMPA BROCHURE,DEPLIANT) € 5.000,00
ADATTAMENTO LOCALI ALLE NORMATIVE SULLA SICUREZZA E SULL’ELIMINAZIONE
DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE € 10.000,00
ONERI IMPREVISTI € 8.000,00
TOTALE USCITE € 130.000,00 ENTRATE
FINANZIAMENTO COMUNALE € 30.000,00
FINANZIAMENTO REGIONALE € 100.000,00
TOTALE ENTRATE € 130.000,00