COR SO COOR DIN AT OR I
“Quando l’amore e l’abilità collaborano c’è da aspettarsi il capolavoro”
(Reade)
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Matteo Mazzetti corso Coord. 2014
Stiamo preparando il Grest. Per alcuni motivi di spazio il nostro parroco don Jonny è stato costretto a mettere un numero chiuso di iscrizioni (fino 120 bambini) e far durare il Grest due settimane.
Consiglio Pastorale
Prima di programmare cosa si può fare nel Grest, il parroco ci ricorda che abbiamo a disposizione solo € 1000 che non sono frazionabili nelle varie attività. Potranno quindi essere dati solo ad un determinato partito.
Il gruppo che riuscirà a convincerà il parroco, potrà far valere la sua proposta per guidare il Grest 2014.
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La comunità è un insieme di persone che occupano un ruolo secondo i propri doni, carismi, capacità
La comunità non te la scegli ma la incontri e decidi di vivere per lei. Può sembrare
banale ma cambia la prospettiva
La comunità non è un gruppo di amici ma un gruppo di fratelli con un
unico fine.
Il Coordinatore non è un’isola
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Matteo Mazzetti corso Coord. 2014
Grest - giochi Grest- laboratori
Grest – / preg.
Grest - gite
Grest – gioco libero
Verifica del passato remoto e prossimo
PUNTI DI FORZA
PUNTI DEBOLI
ELEMENTI COMUNI
ELEMENTI ORIGINALI
Grest - sussidio
Alla luce di tutto ciò perché è così importante il ruolo del
coordinatore e dell’equipe di lavoro?
COR SO COOR DIN AT OR I Importanza del coordinatore ed equipe?
La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare
ciò che non viene detto (Drucker)
Per educare un bambino occorre tutto un villaggio
(proverbio africano)
Invece di maledire il buio è meglio accendere una candela
(Lao Tzu)
Chi nasce tondo può morire quadrato?
(Pappalardo Marco)
Non si vede bene se non con il cuore
(Piccolo Principe)
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre,
ma nell’avere nuovi occhi (Proust)
Quando la notte è così buia che non riesci a scorgere il tuo naso, sii certo L’alba è molto vicina (Proverbio cinese)
L’uomo diventa più grande quando s’inginocchia
COMUNIONE
RECIPROCITA’
POSITIVITA’
POSSIBILITA’
RICHIESTA
CORAGGIO
SPERANZA
AFFIDAMENTO
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Matteo Mazzetti corso Coord. 2014
“La natura educativa dell’oratorio e la sua funzione evangelizzatrice esigono una comunità cristiana capace di prendersi cura delle giovani generazioni. Quest’aspetto si realizza nella Chiesa quando tutti concorrono «alla vita e alla crescita del corpo ecclesiale», ciascuno secondo i carismi e i doni che lo Spirito suscita. […]
La comunità educativa, pertanto, è l’espressione della carità pastorale della Chiesa che, in forza della sua natura missionaria, provvede all’accoglienza e all’accompagnamento di tutti i ragazzi e i giovani attraverso il progetto educativo, elaborato secondo le esigenze della realtà ecclesiale di riferimento.
Compito, dunque, di tale comunità è l’elaborazione e l’animazione del progetto educativo dell’oratorio, nell’esercizio della corresponsabilità pastorale, attraverso tutte le dinamiche che articolano e favoriscono il protagonismo e la responsabilità dei ragazzi e dei giovani”.
Nota Pastorale della CEI “il laboratorio dei talenti” n° 8
Condivisione delle linee educative
COR SO COOR DIN AT OR I Condivisione delle linee educative
“L’oratorio non può essere pensato e non deve costituire una realtà a sé stante, ma è un’espressione qualificata della pastorale giovanile di una comunità parrocchiale.
La promozione e l’organizzazione dell’oratorio concorrono allo sviluppo di una forma sinergica e condivisa di pastorale giovanile integrata, dove la comunità educativa comprende e sostiene l’impegno di chi, su mandato della comunità ecclesiale, concorre al bene e all’educazione cristiana delle giovani generazioni.
Nota Pastorale della CEI “il laboratorio dei talenti” n° 12
Condivisione delle linee educative
L’oratorio deve, inoltre, poter contare su di un clima di costruttiva collaborazione con tutti i soggetti ecclesiali presenti nel territorio. È fondamentale l’apporto dei consigli pastorali e delle consulte di pastorale giovanile, ai diversi livelli sia per l’elaborazione del progetto sia per la costante verifica dell’attività educativa dell’oratorio
Chi assume il compito di educatore non può farlo semplicemente a titolo personale, ma deve sentirsi espressione della comunità: stimato e seguito, incoraggiato e sostenuto. Tale servizio, infatti, rappresenta una vera e propria chiamata.
“Ancor oggi il più grande patrimonio dei nostri oratori è rappresentato dalle decine di migliaia di educatori, formatori, animatori e collaboratori che prestano un generoso servizio, donando tempo e competenze. Tutti possono fare qualcosa per il proprio oratorio, ma secondo i ruoli e le responsabilità non potrà mancare una specifica e adeguata formazione. La disponibilità da sola non basta, è necessaria anche la competenza che si realizza attraverso un attento cammino di formazione pensato e progettato insieme nei luoghi e nelle forme più appropriate.
In ogni oratorio si porrà poi la dovuta attenzione affinché la gestione delle attività non diventi mai prevalente rispetto al fine educativo.
Tra tutte le presenze non deve essere assolutamente trascurata quella degli stessi giovani adulti, il cui protagonismo deve essere sostenuto e orientato al servizio.
Nota Pastorale della CEI “il laboratorio dei talenti” n° 23
COR SO COOR DIN AT OR I
Matteo Mazzetti corso Coord. 2014
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BAMBINI
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PUNTI DI FORZA
PUNTI DEBOLI
ELEMENTI COMUNI
ELEMENTI ORIGINALI