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TRATTAMENTO ISTORIA, E UNA COLICA E DI UN ISTERISMO. \A QUELL jl SUCCESSO D I G. B. M À R Z A R. &c. &c. &c. Digitized by Google

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ISTORIA, E TRATTAMENTO

DI UNA COLICA

E DI UN ISTERISMO

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QUELL

jl

SUCCESSO

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G. B.

M À R Z A R. I

; &c. &c. &c.

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ISTORIA, E TRATTAMENTO DI UNA COLICA

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UN ISTERISMO

A quella successo DI

G. B.

MARZARI

&c. &c. e're.

quidvcrum>atquedeetns curoatquerogo:

&

cmnisinhocsum.

S E

molti, e riguardevoli Soggetti furonoilMesescorsoEr- tamenteicoflidauninsultantebisbiglio, che a fronte delialoro diflimulazione,e della miaindifferenzaBeffa nonpotei farameno dinonravvisarlonelloBeffo Jor prudentefìlenziotegliében evi- dentech’effonon solamenteefiffeffe, maancora'chefollemoltoligni- ficante.Quand*ancheperaltropoteflecrederliche quello derivas- seda personainformata piu, omenodell»argomento chelo fece nascere, purnonottante conviene che ioproteffi, chequella per- sona o io non laconosco punto,come noncurodiconoscerla;

ovvero che se maim’è nota,abbia effa licuramente avuto la viltà di coprirli coll*adulazione a’miei sguardi, perspargere poilontano,e senzamiadifesadelleimputazioni aflurde, e dei dubbjinfidiofisulla mia direzione.Infattiper tutto iltempodella malattìa,edella curache ho adottata,nonmi vennemai fatto discuoprireinchiccheflìaunindizio ficurod’un*azion tantoin- degnad’ uomoeducato.

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fron-

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4 ae*-

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.

A

Fronte per altro di quello bisbiglio fortunatamente effi-

mero() ,colqualefi volevadaradintendereche la ma- lattia d'una Nobiliflìma Dima fottenelsuo principiouna Coli- ca Itterica,nella quale dovevanoefierUmettii salati! prescrittit

nellaqualeleconvulfionisopravvenuteinquartagiornatafotterdai flettisalattì prodotte, edalla debolezzaconsecutiva: e sotto alle quali petfittendo laColica,dovelferusarlisulfitto itonici,e la

China,invecedeirilattanticombinaticogli antifterici dolci,fic- comevolli:pureio pensava di trascurar quelleciarle, sdegnando perftllema diprendermelamai concertemaschere impertinenti,e con blateroni insensati. Ciònullaottante ho dovutoperquella volta cedereall*ascendenteconfiglio d'alcuni: ho dovutoittruir ilPubblicodellamalattiadella Dama;persuaderlodeifondamenti ficuridella curaprescritta,non chedell’erroneità,delleimputa- zionichemivennero fatte segretamente,protellandoper altro di rivellirmi della miasolitanon cu<anzapercgn‘altrocasodique- llifatta.Cosi facendo,severràflimitasuperflua quell’apologia, in villadelpropizio giudiziode*pochiSavj, tuttavia non sarà affattoinutile, nè a’Proftflorispiacevole,inquantoeh'ella for- merà senon altro un*iflruttivalezione per que*molti,che senza onettà, senzatalenti,esenzascienza parlano,edecidonoditut- to, e condannano troppo spetto, esempre dietroalle spalle,e principalmentei configlimedici,ele medichecure.Nulla ottan- tesealcunovenitteoffeso dall’interpretazionechefarà il Pubbli- codiquello mioScritto,sappia pureche ioson prontoa risar- cirlo,convinto ch’io venga diSuainnocenza»cosiefiggendolamia delicatezza:mentre sen’è1*autore,iolo invito adifenderele sue propefizionie liberamente,escopertamente, cioèesenzamo- dificarleamioriguardo,esenzadarliinfelicementeilnome d’A- nonimo.Ma palliamo intantoallattoria compendiosadi quellami- nacciantemalattìa divisanellesuecause,ene’suoieffetti,e nella sua cura, pernon daralcun pesoallacabala.

La

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) Qucflobisbiglio non nacque,nihisufjìfìitoche lisoligiornidel pencolo.•giorniche gl' imperiti gliavevano giàgiudicatigiornid' irreparabilmorte

.

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SW-

IIF.

Cause predispónenti.

L

AN,D.ha untemperamento singuignó-melanconicó: un* età fresca:una menllruaiionregolata,anticipata,copiosi.Hadi piùdella mobilità, equellaprincipalmentene*visceri abdomina-

li,eh’iochiamo privata colcelebreGaubio(il, elaqualefi fa sentireprincipalmente duranteil periodo menftruale. Fece una vita perparecchimeli ritirata, econtuttociòha potutoconservarli liberadaverepermanenti malattìe.Seèsoggettaaqualcheeffime- rodolordicapo,checollaquiete,ecoll’inedia sparisce,quello è pletorico(2),nè diaffezioneprecisamente convulfivaha avuto maiin suavita,che un*cpilepfia uterinapercagiondi un pate-

madurantelasuamenflruazione. Fuperòpiù volte salaflata con avvantaggioe nelle gravidanze, e fuori.£’sottopofla a delle emorroidifluenti, ecieche,lequali perefferdisgiunteda’ vii; d*

organi, edi vasi,indicanoil temperamento sanguigno.Del re- fiofu nelsuosangue sospettata ancheun’acrimonia, non sò se generale,ospecificaimaquello,chemaifu dimollrato,mainep- purproduffeunamalattìadecisa,e bencontraffegnata.Madre di numerosa,evegeta proletralasciò intempeftivamente, e volonte- rosamente di prolificareda qualcheannoaquelli parte.

IV.

Cause Tr»catartiche.

A

Quelle interne dispofizioni fi aggiunga poi lapresentecò- fiituzionedi primavera,* il movimento insolito,e variato

per

(1)Tathol. 19$.

(1)Vf'ans-vvieten haavvertito affaibenequeflidolori, cheligno- ranzatalvoltadenominaconvulftone;perchiquefianon tà cosa fi debba intenderepirconvulftone.Ecconela definizionetViolenta, invita,Sealternereperenscontrario musculi,convulso voca- tur.Dopodi ciòfivedaseidoloripoffonomai perlornaturaes- sereconvulftone. '

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* S$4-

perun'ariararefatta, e calda subitodopo di tanta quiete.La precedente pletoragiàveduta a Venezia dalSig.Cervo Coneglia- ni(3) di lei Medico accreditato, edotto, r,caffitto difiruttt per il sangue eftratto otto giorni prima; avvegnacchè questo comparveatto alla flogolì,tuttavia hainsortoanchedopo un»ac- ccnfion difaccia conil primierodolordi capo,che ne indicava ancoralasua sufliffenza.Quellaturgescenza poimenfirua,che già era vicina alsuocolmoinquelligiorni,segnava per quella Da- maun’epoca, incui potevano ben dileggieriscoppiaredeifin- temi dipendenti e dalia copiadeldi leiliquido vitale,edalla (ingoiarcolìituzione,ficcomeavvenne ilgiornoHelloincui fitee quell* insolitomovimentochefuil giorno aj. Aprilepr,p.Elfi fisvilupparonocoll’ordine seguente

.

V.

I

Ncominciòundolore sopra 1*umbilico,cheefieseben tofio da unipocondrioall’altrotcontemporaneamentevifiaggiunse conoripilazionela ftbbre,epocodopolarenitenza,eanchel’e- levamentodelia sedeaddolorata. Inquello flato dovette porli a letto verso lequattro della notte, cercandonel diascordio, ma inutilmente un rimedioiavvegnacchèverso lametàdellanotte, io cui ebbila prima volta1’onor diconoscerla, edi soccorrerla, arrivaronoidolori ad un gradoilpiù minacciante.Inutiliriuscindo tuttigli ammolienti impiegati perla primaora,laqualehovoluto consumareper oflcrvareintanto,e raccoglierelenozioni piùvere , e finle piùminute rapportoall'origine,ai principitutti,e ai fintomidellanascentemalattia;edoffervandoauntempoHello u- na febbre evidentemente acuta;li polliuguali, duri,teli,epieni:

la lingua ncn appannata,nè sapida,macalda, colorita,arida;

ef?uantetutto ilcorpo niunaparte eccettuata;fitibonda la Dama,

deficientileevacuazioni, preserviliun copiososalafiosul fatto i- Hello ,dippoi 1*inedia,acquadi polio,la nitrati, li fomenti ammolienti,anodini,lidiHer; analoghi oleosi.Il sangueeffrat- to mineròtuttii mali, e fudenso, tenace, rubicondoaliai, d' unfiero ben condizionato,mascarfiflìmo. Quefio miglioramento

per

( j)LaLetteradirettamiindata9.Maggiofiriducivia quifio.

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4*3

1

9

*-

per altrononfi soflenne che poco:la seguentimattina lafebbre esacerbò,portandotuttiifintomiqualialgradodi prima, onde prescriflìilsecondosalaffocirca alle dieci ore dopo delprimo, chegiovòfimilmente,ediedeun sangue uguale alprimo,benchò minorefolledi peso.La remiflìoneperaltro cosi ottenutafudi nuovointerrotta ilsecondo giorno,incui1'aumentodellafebbre incrudelì non pocolicolici dolori, sebbenenon piùalgradodi prima.Gontuttociò1*indicazionedel terzo salalTo eraevidente;

edio loprescriflì appunto proporzionatoa quelleforze vitaliche aveva sempreinvilla.Di fattianche quelloterzo salaffo,chefù sulmomentoaccordatoylidato,efedito; giovòcomeiprimi;e pre- sentòanche un sangue per laprimavoltacondelcoagulo(4).L’

attentacontinuazione di quellometodoanti-inflammatorio,colquale

fiebberoeurine,escarichi deilavatividaprimae applicati,e fermati,equalchemollezzadipolli, portòtanto miglioramento, chei doloris'ammansaronopernonrisorger piùacutiiriposò la notte»lamattina seguentenonesarcebòlafebbre, elanaturainco- minciandoverso serauna menllruazione anticipata prometteva di supplir dasé solaadefiinguer lereliquie dell’internainfiammazione.

Infattiriposòmolto bene lanottevicina,onde,senzamiasapu- ta ha volutoalzarlilaseguentemattina,chefùlaquartagiorna- tadellamalattia;palleggiar lacamera,odorar senz’avvertenza gli elementi olfattili della Lavanda attaccati a picciolo vase(f)» fors’ancheesporliaqualche altro irritamento, onde incontrò la soppreùìonde’suoi menflrui,che esacerbòlaprimamalattia,che la complicòcoglieffettidi quellasoppreffione,echecosì presen- tòicaratterid’una Colicaconvuifiva solamente a quell’epoca.

Conciofiacchèaldolordell*intellinos’uni quellodell'utero»poi l*

iscuria,ilmeteorismo,l'angina,illingulto,l'epilepfia, e cosiun parofis-

14)La quantità totaledi quelli sanguifuaundiprtffolafieffayche neiflogiftitimaliprescrivonoRiverio, Sjndenamio,Tifjot,Lieti • taui( Syncpsit pag.1jo),eche dietroaquefligranAUeflrisog- liofelicementeiofltffoprescrivere.

(f)fincheGaleno avea avvertiti imaliejfetti degliodori, che i più'celebriFifeci Linneo,

&

Fourcroy hanno bendettagliati.

MailCh.Comparetti avvertì,che ad effi le DonneVenete fono particolarmente soggette.Occ.Med.

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parofismòitterico ben caratterizzato, chedi piùnon16 fece ildiligentiflimoAftruc(6)

.

Continuòcon pocainterruzione due giorni, rimettendocollefomentazioni ammollienti,colle ftrofina- zioni oleose,collemifture calmantiantirteriche fatte ditinturadi calloreo, di liquor anodino,di laudano liquido, e con bibi- te rilavanti antiflogiftiche Così diminuì la febbre primiti- va, la quale poi finiva i doloridegl'interini, comefiespri- meva Celso (7), perchè non erano pitisortenutida internaflo- gofi. Infattiversoladecimaquarta giornata sparì la febbre, non menchelaColica,eversoquelloperiodola confiderazione del- la mobilità nativa d’una menfìruazione futura,che dovevadis- fìpar colte sue riproduzioni li spallici insulti, e di quell’ a- toniaeh'èinseparabile conseguenzadiquellimali,senonècau- sa,fecesì,chefipalsòali’usodelladecoziondiChina,dellava- leriana,e degli emmenagoghi rilaflanti con qualche interpolìo blando antifterico,eadunadieta semplice,egraditaallaNcbi- liflìmainferma.Così facendoquell’irtericiparofismi chedallade- cimaquartagiornatafinoallavintefimavenivano leggieri, erari, vicinoall*epocadeltamenllruazione divenuti i pollialquantopie- ni, caldoilcapo,vieppiù debolileforzeanimali,fireseroe gra*

vi,e giornalieri. Ma quella menllruazione chefiattendeva,si procurava,effendoapparsalagiornata 2$. diMaggio,sospendendo pertuttoilsuotempoogniricorsospasmodico,ci aiiicuravad'u- na guarigione, acuielligiàpreparava.

VL

S

iccomegl*insultiperialtroItericiquellaridottifusenzaminorecomplicazionediquanto convenivadi Colica,,ecosìdi febbrefiriprodurròancora,benchélasciafiero intervalli maggio-

ri ,più

(<S)Deaffeét.Hiflerica.Quellieffettidellasoppreffìonemn hannoni-

ente di [ingoiare.Furono rimarcatida tutti iScrittorit Veduti da tuttiipratici, ecosìnoti lippis, Sefonsoribus.FinoIppo* crateaveva detto: Mensesnon supprimi utile1ex talibusco- mitialesmorbifiunt.Coac.Tr*n.

(7)Pag. 63.Jpfa fehris,quodmaxime mirumvideripoteffsape pref fidioi/linam

&

pretcordiarum dolores,fi(ineinflmmaticnesunt,finit.

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m-

ri,piùliberi,edavetTerodorata piùbrevé.Tanta fu la lor re- golarità,che la descrizione d*uno dielfimette quanto balia al fat todi tuttiglialtri;il polsoche già noneramaidebole, mi

piuttofloforte,collantementefitendeva alquanto,fifacevainegua- le,ealquanto tardo; dippois'inarcavailventre,mormoreggiava con sensodifluttuazione,edinquello flato bene spello era tor- mentata e dafingulto,edaiscuria.Lanatura,edilgovernori- laflantemigliorava quellasede in poche ore;main sua vecevi subentravala cefalalgia,I'emicrania,talvoltailclavus,talaltra ladisfagia,1’ angina, ilcoma,poi l’iflericaepilepfia,sotto al- laquale,chenonsolevadurare al piùche pochilfimotempo, fi

toglievanoaipolliquafiaffattoilorvizj, e cosìrimettevailpa- rofismopreffoche perfettamente, per riprodurliqmficolloHello ti- podopodiuno,didue, oditre giorni.Verso ilfinedella ma-

lattìaquello suotrasportofutanto chiaramente umorale,chege- neròun’anginalinfatica, laqualecoll*ordinario governo inqu- attro giorni fièrisolta; cosa che merita molta confiderazione

.

Finalmente continuatoil governorilaflinteconun coraggio chefa molto onore aH'infigneAmmalata;banditii tonicimarziali,ei volatili,chefiha voluto tentare, come produttorididannoevi- dente,e giàpresagito; rinnovata un*ellrazione disangue dame, eda duealtri Profeffori (9)propella,eraccomandata,fiallegge- rirono prima, poidimano inmanosvanirono iparofismi,ficor- refferoipoifi,ricomparveall’ordinariolamenftruazione,chepiù felice della pallatasegnò l’epoca sospiratadella sua guarigione, cd il principiodel suo riflabilimento,chea quell'ora è incomin- ciato,emolto benavanzato principalmente per erta.

VII.

Q

Uefloèiltrattamentochehoilìituito,ficcome ènotilfimo, ilquale nonctlendoun fingolarrisultatonèdella mia pra- tica,rrède'miei lludj,mabensìdelledottrinepiù flabilitedei

gran

(8)Li Sigg.ConeglianiTaire,tFigliafuronomecoptrfuafi dìquefla (frazionedisangue.E(fihannodatoqualche altro utile configlio nellamalattìaconvulftva della'H-D.emeco convennerodelblfo

gnofarse£un' altraejlrazioneperle mignateettenuta,comequefia.

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IO

Sa-

grai)Maettri,*cosìnon hi d’uoponè di schiarimenti,nèdi x*

pologie.Quell’èparimenti la ftoria compendiosa deigraviflìmi mali chehoveduto,ecuratodal principio finoalfine,che ho riscontratofedelmentenelmiogiornale,echefipuò pure verifi- carequandofivuole, equanto bada al mio divisimento. Dico quantobafia.Imperocché effa abbraccia due generi di sintomi, de’qualiilprimo contienequeliche furonoofiervati datuttique*

2elanti soggetti che frequentavano la camera dell’Inferma, ma principalmente daipiù aflidui, emeglio ancora dallaDama cheli tollerò,e chelirettifica. Ilsecondo poi conrien quegli altri,de' quali ooeffunaltro,oiosolonepoteva eITcreil giudice compe»

lente,csopraiquali hoben potuto fondarmi nellacura,ma non hobisognodifarlonelpresentemioscritto.Oraquantunque quali tuttispettinoal primogenere,pureiodefiderochefifilli l’atten- zioneimo.aldolor assiduo di ventreperundici giorni almeno, ado.alla febbre acuta continuaadelTo.jzoall’aridità dellefau- ci,sete,calor universalenelprimoquattriduo

.

4to. all’infranta-

neautilitàdeisala,e dellemenomazioni.ftoallacomparsa d*

unanticipata mcnflruazionedopo deittcflì,perlaqualehapotu- toinquarta giornataalzarfidai letto,palleggiarperledanze,e smentir quella convulfiferadebolezzache forse taluno debolmente avrà credutodivedere.6to.alla natura dellecause remote,^tno. al- la mancanzad’ognifintomo convulfivoneiquattro primi giorni dellaColicaacuta. 8vo.Finalmentealla guarigione edella Coli- ca,edell'itterica affezioneottenuta coll1ittclTo metodo,cioècoll' antittogittico,e rilattante,ed eccoproptico,combinatocoll’antifte- ricosoltantonella presenza dei spalimi. Conciofiacchè sopra di quelliincontrattabili segni fittabiliscee lanatura deliamalattìa, ela necciOtà deltrattamento prescritto.

viri.

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fattila coefittenzadi tutti quellisegniinvolge neceflariimen- telaforza,ela durezza deipollichehisentitia principio, ondecosìfihannoisegnituttidi quella Colica cheho chiamata inflimmatoriaconTittot (9I,eche altri potrebbechiamare fl»-

gittica

(9)>AX'h a«Tcupl:Chap

XX

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(11)

«3 n SW.

gifticacon Savvages(io).Aquella poi declinante, sopraggiunta lariperculfionedei menttrui**unì

rademmo,

in forza del qual annettolamalattìa prima preseli caratteriprincipalidella Colica convulfivadi H>ffmanno;epoisvanitadiede luogoallapura,eve- raitterica affezione.Siccome poiquellaColica,come affermaTu-

onigrande (il)dipende da una congettione di sangue neivali degl'mtettini;cquellaaffezioneittericada fimilecongettione nei vafidell’utero,dellequalisono conseguenze gli spalimi; perciò

fi vedechiaramente, chequella malattìaha ben potutonei diffe- rentisuoitempi cambiarli e di acutezza, ediapparenza, edi nome,edigradoperquella complicazione,ma non giidinatu- ra,c,comesuol dirti,dibase.Deriva daquella evidente paro- logia laneceffitàdell* antiflogitticogovernonelprimoflato; del- iasua combinazionecoll* antittericoblandonelsecondo, ed ulti-

mo

}riservando iltonico,efortificantesolamentealprincipio del- laconvalescenza,affattodiflipati tuttiispatticifintomi. Col pri- mofisalvòla Damadai pericolidell*infiammazione piùminac- ciante:colsecondofiliberòdai spafimi,edai dolori; finalmente colterzoverràcondotta allasaluteprimiera

.

IX.

S

iccome peraltro ilmetodoantiflogittico,ilrifilanteadoperato in tuttoilperiodo convulfivocontanta riuscita,ha avutola sfortunadiurtare quelvolgarpregiudizio,perilqualepensino non pochi, chelecoavulfioninonvoglianomai sangue, giova perciò eh’iolidifingannibrevemente,onde insomiglianticafimai s’ab- bandoninoaderrorigrcffcUnii nè in altrifieno incautida condannaresenzasapere,e senza arrotineanche quelliche fanno profeilioncdeimediciftudj,edhannodeldirittoalpubblicocom- patimento.Defidero pertanto,checodettisappiano,che le con- vulfionivoglionosempre sangue ogni qual voltaodipendano da

pleto-

(io)7(.M. M.art. Colica6.

(li) Ai.R.S.T<.m IP.T.IlP ì6i.Daalcunivienanchechiama- tasanguignaqurflaColica,da altriiflerica.Manonimportano le qutfl'oni dinome dovefitrattadicose.LaColica ccnvulfiva di cuifitratta,èmifia,ecomplicata

.

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n

ss*-

pletora,òdallasoppreflìonedi qualche evacuazione sanguignale chequeda dottrina èquellaeh’è profetata datuttii medici:

confermatadall'esperienzadituttiisecoli,ed analoga allateo- riavera de*nodri giorni) tanto èlontano chequelladottrinafia quelladiqualcheFifieo,ed abbiad'uopod’elTer damemodifi- cata,o appoggiata.OraleconvulfionidellaDama furonoappunto convulfiuni succedealla menftruazione soppreda inquarta giorna- ta &c.Sec.Dunqueede furonodi quelle che vogliono,edhanno sempre voluto,esempre vorrannodelsangue* Di più ede codi- tuironolaveraiderica affezione,la quiìelungida edere, come pensanoi più,Una malattiade’nervi, èanzichenò una malattia,

che con rigorenon può dirf» de’nervi,appunto perchèi nervi nonvipatisconoinedache secondariamente, eperuna causi che non ècontenuta in loro.Edaccodituita,comesodentano ice- lebri Letterati Adruc(iz),eCullen (ij) da unaturgescenzadi sangue nei validell*mero,ondealterata la circolazione, suben- tranodellericorrentimetadafiallesedisuperiori.Avviene da ciò che trasportato il sangue al ventre fisviluppanoil fingulto, il meteorismo;alcolloI*angina,alcapo ilpervigilio,ildelirio, il coma, 1‘epilcpfiasecondoche edo oirrita,ocomprime lara- dice dei nervi. Oraimedici almeno da Celso fino aqutditem- pi(14)inquedeideriche convulfioni, eperònelparofismo des- so convulfivo hanno decretata 1’edrazione di sangue* appunto quandoilparofismofia lungo,fiagrave,erefidaalgovernorilas- sante antìderico,comeavvennein quedo caso;laqual dottrina, cheAdrucnon ha guari(15) ha ripetuta magidralmente, non ammetteeccezione,nè abbisogna di apologia)tanto è ellachia- ra,edincontradabiie.

Seper

(

n

)loc.eh. (13) Le.

<14) Lìb.ir.».

XX

I.

(/j)Sivaporeshjfìcrìcivebementiores fint,&remtdiitobfifìunt,»e- tejjumerit brachium,'autpedemincidere;pedem tamensalubri-

«r, reiterando venscstttiones,etiam fi pulsus debiles,

&

exigui appareant.tib.c.n.XI.eTidotCurageneraideimalide’nervi.

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X.

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EperaltrolaStòria della malattìamolìraad evidenza la sua natura acuta,e flogifìica,quell’ignoranza peraltrochesolafa tacersempre,machelegata condellesegrete palfioni faciarlarsem- premale,fece siche alcunospargeflech’ellafollenelprincipiouna Colicailìerica;e sòche nonsarannoforsemancatidegl’inesperti a crederlo.Tuttavia avverta una volta:imo. chelaColicailìerica vera non hafebbrecongiunta,comenotaWintringham(jtf):do- vechè quelìa I'ebbeetroppo lunga,etroppoacuta: ido. hau- rinelimpide, profuse,evomito,come rimarcòSydenam(17),e quella non ebbe vomito,maun’iscuria: jao.è accompagnata, comeli così dettimalidinervi,da un cospicuotimordellamor-

tesecondoBuchan(i8)t mentrelaDama o non1*ebbe, o non lodimolìròmai:4to.finalmente,rimarca Souvages(19) laColica ilìericaè periodicaitisoggetti ifìerici,quandoquella fu laprimi Colicailìericasofferta dallaDama;laquale damobilitifubensìaf- fetta,ma non da ilìerismovero. Lequalicosecon molte altre cheper brevitàtralascio,senoballanti a)mio scopo;quand’an- che nonfolTevero,comeper altroèveriflimo, chelalìelTa Co-

lica ilìericavuolanch’ella talvolta deisalali!,edei larghisalaIG ,

comeavvertironofri glialtriquefìi celebripratici.

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XL

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rimanenteI*aversiconfusala Colica infiammatoriaColl*i -

fìericanon fuilsoloerroredichi bisbigliandotroppo,sem- bravad’ignorar tutto.PoichéHèfinsparsomaliziosamente,che leconvulfionisuccededopo ilprimoquattriduonascevano daquel- lainanizione cheavevano prodottoisala ili,conosciutada Ippoc- rate(ao)manon giàintesacomeilgran Padredella Medicina voleva

che

(16) Comm.n.336.

(17)Differì Epili.

(18) Mei. Dmetl.Càp. 31. (19) Le.art.Hjfieria.

(20)Convulsofitareplttione,autinanitient,„ipk. 39,Se£Ì.VI.

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*-

che s*intendcffe.Imperocché dovrebbe effernoto*enonaltro achi medica, chequelle convulfionichenellefebbri dipendono dall* i- nanizioni, sono mortali,comeinsegnaBocrhaave (ai),quando quelle della Dama hannosmentitoitimori delPubblico (inindo colla salute. Di più quelle taliconvulOonid’inanizionise mai guariscono,guarisconosoltanto colli appropriaticardiaci, come dimoierà V/anS-vvieten

(zz)tràglialtri,cheinsegnò pur ilfa- cilemododi conoscerle: dovechèquelledell*Illuftre Inferma gua- rirono. coi diluenti, colla dieta, coglianodini.Oltre di chelo (latodimenftruazione sanguigna in cuinacqueroquelle ideriche convulfioni,tantoèlontano chelìauno(latodiconvulfifera ina- nizione,che anzi,comedimoftra Haller(*3)friglialtri Fifici, è anziuno(latodiabbondanzaaImenlocaledisangue,cheaccrescela mobilità,elanaturaidispolìzionealleconvulsioni,comesodiene egregiamente il Sig. GuglielmoCullen(24)

.

Finalmente enella XZiancanzadituttiisegnidiquellainanizione ammelTapermali- gnità,o perillufione,enelpermanente buon (latoincui(ivide- roleforzevitalie prima, e dopo lisalatfi, che gl*iderici parofismi,fi ha una dirnodrazione evidentedellamodruofitàd'un' opinione fatta,

XII.

D

ELdeliapariColicail funedoconvuKivaconfìglio;nond'usarmenolacheChinailnellomartedatònelloattualedato

d’idericiinsulti,nonera menocontrarioallavera pratica,eial- lateoriavera,perchè potelliaccordarlo,ficcomefaccio ogni vol- ta che liconfiglialtruinonsono irreparabilmente dannofi. Im- perocchépotevabendirlichelaChina guariscel’atonia,emol- to piùilmarte: potevapur aggiungerti comefiè fatto, eh’ella inquedo casogenerava la Colica,eleconvulfioni,*che già que- deaflerzioni,perchèmal applicate, non furono nè provate,nè sofienute,quand’hoavvertito che quedafinta atonia non produs- %

senè

(zi)sApbor.n.71z.

(i:)Com.Injtph.711, 161,zjz.

Iz?

)£/.Vhifiol.hb.XXniln.XX, (Z4)Mid. Trat.

p. ijzz.

(15)

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<e rièdolori, nè spalimi,ma ède spafimi figlia ,comeavverte Haffmanno(2j):quandohoaggiunto cheIoIbtodidolor colico,e di spallinoèunofiatoanzi dicorrugamentopiuttofio,chedirilafia- mentoiilquale lungida volerChinaemarre,afiringenti,riscal- dantirimedi, vuole anzichenò rilafianti, esedatici»comefrigli altri dimofiraMr. Pcmme(2Ó).

xii

r.

F

inalmentefupensatochequefio ifterismonascefie da debolezza de*nervi,dopochefiaveva veduto,che1*anzidetteopinio- nierano insoftembili: ecredocheanche adefiofi pensarebbe lo fteflo,sefortunatamente lamaniera collaqualefièdovuto guarir- la,nonavefiedifiruttosenzamisericordiaquella falsi antifilosofi- caidea.DÌfattiseladebolezzadeinervi interpretatainquel fi- licina che più fivuole,avefieprodotto quelloifierismo, l*avrtb- ber guaritoi fortificanti,imarziali, i cardiaci,i volatili,e giammaiirilafianti,idiluenti,idebilitanti,come bannofitto.

Del felloquella debolezzade’nerviafierita, egiammai dimofira- ta,óltred'efierfiatasmentita daliacura,la fuanche daifatti.

Conciofiacchè lipolfi qualisempreteli, nè maideboli per comun giudizio dei Pratici; le funzioninaturali inbuonfiato) leperdi- tedisanguenaturaliche artifiziali incontraftabilmente avvan- taggiose)idolorisoffertidall*ammalatacongiuntia rofior

,

aca- lor, e atumordi parte,dimoftrano anzi evidentemenre chein es- -sahain tuttiiperiodidella milattìapredominato unafibrarigida, e tesa,un sangue viscido, una diateliinflimmitoria, e giammai quelrilafiamentodi fibrechefiavevacredutomortifero.

Quella pertantoè laftoria,elacuradellalunga,e mortai malattìache hatantoinfidiatoigiornid’unaNobililHma Veneta Dama,echehodovuto scrivere come può ben immaginarli in

momen*

(zy)/.c.Tom.II. p.44.

(2 6)Traite*deVapeurs.Seil metododiM.Tomminonbarluogoin tuttiimali spamodici,cosath'ioaccordo aTifJot.cnèperaltro vero che quefiometodo haluogonel maggiorlornumero, c do- vevaaverlonelmflro.Sydenamiofleffonon lodòil martechefuo- rideiliparofismi:Extra parofismum tantum locumhabet./.c.

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momenti sempre brevije quelche piùimportasempreaffannofiper afflittivecombinazioni.E'bennaturale dopodi ciòeh*io abbia commeflodeidifetti, aiquali permancanzaditempo,e diquie- te nonè potàbile eh'io ripari;comeperefToci sono pur anche dei vuoti giàavvertiti»liquili comunqueindgnifiranti verranno tuttavia riempiuticollapreparataappendiceogni qualvolta(i pre*

sentiuna ragionedifarlo.Appariscepertanto daeffo che quella malattiafuuna Colica infiammatoriainprincipioidivenuta con- vuffivain progrcfloi-eterminataperuna bennotacagione in u- naveraiflericaaffezione; nellequali malattie succeduteliI*orni*, fioneototal,oparzialdeisalatà,l’usosollecitodeitonici,dei marziali,deiriscaldanti,avrebbeammazzato;dechequelleimpu- tazioniinsensate,e que*maliziofidubbj, che taluno diceG aver sparli,adaltronon d riducono,senonacondannarmi afTurdamen- te,perchènon hovolutoaqualunque colloadottare deglierrori funefli,edunapraticamicidiale.

TREVISO

18.Luglio 1791.

a* a*.a*a*>

TREnsa

MDCCXCll.PressoGiulioTrénto.

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