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Benefici fiscali per le famiglie

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Benefici fiscali per le famiglie

written by Redazione | 03/04/2018

Tutti gli sgravi fiscali e le agevolazioni per le famiglie dal 2018: dal bonus bebé al bonus mamma domani, dal Rei alla carta famiglia, dai Voucher asilo nido a quelli baby sitter.

Le agevolazioni fiscali previste per le famiglie nel 2018 sono diverse e spaziano dalla scuola al reddito d’inclusione, fino agli sgravi per i figli. È stato dato seguito al bonus bebè e sono stati introdotti nuove detrazioni fiscali sugli abbonamenti ai mezzi pubblici. Le agevolazioni si estendono anche alle detrazioni per i figli a carico fino a 24 anni e per i lavori in casa, come ristrutturazioni e acquisto degli arredi. Le detrazioni si estendono alla cura di giardini, balconi e spazi verdi di pertinenza dell’abitazione.

Sono state, dunque, alleggerite alcune voci nella pressione fiscale a carico delle famiglie a basso reddito. La soglia generica è quella di riferimento di 25 mila euro annui che risultano dal modello ISEE.

Sconti e agevolazioni vanno incontro a quelle famiglie dove uno dei coniugi non lavora o entrambi sono disoccupati.

Vediamo nel dettaglio quali sono questi sgravi fiscali presenti nella Legge di Bilancio 2018, a chi spettano e come richiederli.

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Il bonus bebè 2018

Le benefici fiscali per le famiglie nel 2018 portano alcune novità per quanto riguarda le detrazioni e il sostegno fattivo al reddito.

L’obiettivo è quello di ridurre la pressione fiscale anche per i contribuenti che risultano al di sotto della soglia del reddito annuale presente sull’ISEE.

Il bonus bebè riguarderà sia i nati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018 che quelli adottati nello stesso lasso di tempo e avrà una durata di un anno.

A quanto ammonta il bonus bebè 2018? L’importo previsto è di 960 euro ripartiti per 12 mesi, con 80 euro al mese. Per le famiglie che hanno un reddito inferiore a 7 mila euro annui il bonus bebè raddoppia: 1920 euro annui, quindi 160 euro al mese.

La richiesta dello stesso bonus va presentata all’Inps corredata del modello ISEE, che si può ottenere presso un patronato CAF del proprio comune di residenza. La domanda va presentata entro 90 giorni dalla nascita o dalla data di adozione del bambino.

Ricordate che l’ISEE si riferisce all’attestazione del cumulo dei redditi dell’anno precedente.

Il bonus mamma domani

Al bonus bebè si aggiunge anche quello “mamma domani” , che è stato esteso dal 2017 all’anno 2018.

Si tratta di un bonus che viene erogato a quelle mamme che hanno raggiunto il 7°

mese di gravidanza e verrà corrisposto in un’unica soluzione.

L’importo è pari a 800 euro.

Lo stesso bonus spetta anche a chi ha adottato un bambino o lo ha avuto in affidamento secondo le leggi vigenti in Italia².

La domanda dovrà essere presentata all’Inps sia online, se si è in possesso del PIN, che presso un patronato CAF.

Il bonus mamma domani può anche essere richiesto da chi non ha portato a termine la gravidanza, pur se ha raggiunto il 7° mese di gestazione.

Legato al bonus bebè e a quello mamma domani c’è anche la possibilità di un prestito agevolato, da chiedere per l’arrivo di un figlio.

In tal caso sarà lo Stato a rendersi garante presso gli istituti di credito e le banche che sono convenzionate con questa misura fiscale.

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Sostegno al reddito con la carta REI

La carta REI è qualcosa di molto vicino al reddito d’inclusione e l’importo in essa contenuto per ogni famiglia varia in base al numero dei componenti del nucleo e del reddito.

Il sostegno al reddito si inquadra in quello che è stato definito il Piano contro la povertà, per le famiglie che versano in condizioni di grande disagio economico.

Secondo i dati dell’Istat si tratta di una platea di 4 milioni di famiglie in povertà assoluta.

A quanto ammonta l’importo del reddito di inclusione 2018?

La cifra è compresa tra 180 e 485 euro. A ogni famiglia che ne farà richiesta presso il proprio comune di residenza verrà consegnata una carta di pagamento. Questa è molto simile a un bancomat nel quale mensilmente verrà versato l’importo e potrà essere utilizzata per le varie necessità. Il vantaggio è che i soldi possono essere spesi presso negozi in convenzione, che praticano prezzi calmierati rispetto a quelli di mercato. Con la carta REI si potranno anche pagare le bollette dell’energia elettrica e del gas.

Per avere diritto alla carta il reddito annuo non deve superare i 6 mila euro.

La social card è estesa anche ai cittadini comunitari con permesso di soggiorno e a coloro che sono rifugiati politici.

La carta Rei fa parte tuttavia di un programma che mira all’inclusione sociale dell’intera famiglia. In altre parole ai genitori saranno proposti dei percorsi per rientrare nel mondo del lavoro e per i bambini sono state pensate misure per evitare l’abbandono scolastico precoce.

Sempre per i ragazzi sono previste misure che possano agevolarli nel frequentare le scuole con maggiore tranquillità, con agevolazioni sui libri e su altri strumenti che consentano una carriera scolastica serena.

La carta famiglia 2018

Un’altra misura che rappresenta una novità nei benefici fiscali a favore dei contribuenti è la carta famiglia 2018. Riguarda quei nuclei con 3 o più figli minori a carico e con un reddito annuo che non superi i 30 mila euro.

Il rilascio della carta famiglia 2018 consiste in un tesserino a nome di uno dei genitori ed è contestuale all’adesione del Comune di residenza.

Bisogna controllare, quindi, se il proprio comune ha aderito a questa misura di

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aiuto alle famiglie numerose sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali oppure su quello dello stesso ente locale.

Le agevolazioni consistono nell’ottenere degli sconti possibili negli esercizi commerciali convenzionati, cioè che hanno deciso di aderire all’iniziativa.

Questi negozi espongono un marchio con le scritte “Amico di famiglia” e

“Sostenitore della famiglia” e gli sconti saranno rispettivamente pari o superiori al 5% e al 20%.

Con la carta si potranno avere sconti e agevolazioni sulle utenze, su libri o farmaci, sui generi alimentari, i libri, l’abbigliamento, le calzature, ecc.

Questa misura di sostegno al reddito delle famiglie numerose era stata introdotta con la Legge di Stabilità 2016 e l’attuazione è stata attuata a partire dal 1°

gennaio di quest’anno.

Il bonus cultura per chi compie 18 anni

C’è anche la possibilità nel 2018 di richiedere il bonus cultura di 500 euro, per chi ha compiuto 18 anni e vuole investire sulla sua preparazione e sui mezzi per migliorarla. La legge di bilancio¹ ha esteso la possibilità di richiederla anche a coloro che compiranno 18 anni nel 2019, quindi nati tra il 2000 e il 2001.

Potranno acquistare libri, frequentare corsi, lezioni di uno strumento musicale, comprare PC e tablet, andare a concerti, al cinema, a teatro. Gli acquisti si possono fare anche online sul sito di Amazon.

La richiesta del bonus cultura va fatta da coloro che sono nati nel 1999 entro e non oltre il 30 giugno 2018.

La richiesta dei 500 euro per i 18enni può essere fatta solo dopo aver ottenuto la cosiddetta identità Spid. La sigla Spid significa Sistema Pubblico d’Identità Digitale, necessario per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione online.

Uno dei modi per ottenere la Spid è quello di recarsi presso gli uffici di Poste Italiane allo sportello. Potete farlo online dal sito della stessa azienda, se siete titolari di un bancoposta. Il bonus di 500 euro può essere speso soltanto sotto forma di buoni, che vengono generati a partire dalla registrazione sul sito 18app.italia.it. o attraverso l’applicazione da scaricare sul vostro smartphone. I buoni possono essere spesi soltanto nei negozi on line o fisici che sono convenzionati.

L ’ e l e n c o c o m p l e t o s i p u ò t r o v a r e a q u e s t o l i n k : https://www.18app.italia.it/BeneficiarioWeb/#/dove.

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Detrazioni fiscali per i mezzi pubblici

Tra i benefici fiscali per le famiglie c’è anche quella della detrazione Irpef al 19%

per gli abbonamenti dei mezzi pubblici. La stessa si estende anche ai componenti a carico del nucleo familiare, per una spesa che non deve superare i 250 euro.

L’importo si riferisce all’intero anno di riferimento, anche se questo dovesse sforare nel 2019, per esempio per abbonamenti che riguardano dicembre-gennaio dell’anno successivo.

La detrazione sarà conteggiata nella dichiarazione dei redditi e può arrivare a un massimo di 47,50 euro.

Gli abbonamenti, di cui è necessario presentare una ricevuta di pagamento o il tesserino rilasciato, devono riferirsi alla rete regionale o interregionale. In questa sono compresi bus, treni, tram e metropolitane.

Le detrazioni fiscali per i figli a carico

A sostegno delle famiglie sono state introdotte maggiori detrazioni per i figli a carico. Questi ultimi devono avere reddito annuo al di sotto dei 4 mila euro, nel caso siano maggiorenni.

Il calcolo per queste detrazioni si fa in base a dei coefficienti e all’età del figlio con più o meno di 3 anni. Aumenta nel caso in cui sia portatore di handicap e diminuisce quando i figli risultino a carico di entrambi i genitori.

Il suddetto calcolo verrà fatto dagli operatori fiscali in base anche al numero di componenti della famiglia.

Voucher asilo nido e baby sitter

A sostegno della famiglia si aggiungono anche il voucher per asilo nido e quello per la baby sitter.

Per le mamme che scelgono di continuare a lavorare e affidare l’accudimento del proprio bambino all’asilo nido o a una baby sitter, possono chiedere un contributo.

Si tratta di quelle madri che non hanno goduto del congedo parentale legato alla nascita di un figlio.

Il voucher asilo nido ha una durata massima di 6 mesi e viene direttamente erogato presso la struttura che è stata scelta dal genitore in fase di domanda.

L’importo è di 600 euro mensili, che viene dimezzato nel caso in cui le madri siano

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libere professioniste o lavoratrici autonome.

Il calcolo della cifra del voucher per l’asilo nido viene conteggiato diversamente per chi invece lavora part-time, quindi in base alle effettive ore di lavoro.

Lo stesso voucher per la baby sitter si può richiedere anche nel caso in cui il bambino venga accudito dai nonni, una novità molto importante.

Bisogna ricordare che l’asilo nido scelto deve rientrare nell’elenco di quelli che aderiscono all’iniziativa e che sono presenti sul sito dell’Inps.

Sia il voucher per la baby sitter che quello per l’asilo nido devono essere spesi entro 6 mesi dalla richiesta.

Anche in questo caso la domanda va presentata all’Inps online oppure recandosi presso uno dei patronati nel comune di residenza. I documenti dovranno avere precise indicazioni sul tipo di lavoro del genitore, sul datore di lavoro, sull’età del bambino, sulla scelta dell’asilo,

È necessario fare un distinguo tra il voucher per l’asilo nido e il bonus 2018.

Si tratta di quello dato a tutti i bambini che sono iscritti a un asilo nido e non si può cumulare con il voucher. La domanda anche in questo caso va presentata all’Inps.

Bonus per la scuola e lo sport dei figli

Il sostegno all’inclusione sociale delle famiglie meno abbienti è promosso anche con i bonus che riguardano le spese per la scuola.

È prevista una detrazione del 19% per quelle spese fino a un importo massimo di 632 euro all’anno.

Tra queste ci sono le iscrizioni dalle scuole elementari fino alle superiori. In questo caso la soglia viene innalzata fino a 786 euro all’anno.

Si può detrarre anche l’iscrizione a corsi universitari, scuole di specializzazione erogati sia da enti pubblici che privati e per i master.

Altre spese che si possono includere riguardano la mensa, il dopo scuola, le gite e tutte le spese che comportano la pratica di uno sport.

I ragazzi devono avere un’età compresa tra 5 e 18 anni e la detrazione fiscale del 19% si applica agli abbonamenti per palestra, piscina e club sportivi, per un importo massimo di 210 euro all’anno.

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