La Giunta regionale
VISTE:
- la Legge regionale 20 aprile 1994. n. 18 e s.m.i. “Norme sulle procedure di programmazione”;
- la Legge regionale 28 aprile 2008, n. 10 e s.m.i. “Disposizioni collegate alla legge finanziaria 2008”
ed in particolare, l’articolo 31 che prevede:
- al comma 10 bis, che è la Giunta regionale a definire i criteri per la concessione di contributi agli enti locali territoriali che inoltrano richiesta con cadenza annuale;
- al comma 11 che, per poter accedere ai finanziamenti a carico del bilancio regionale, è fatto obbligo ai beneficiari di produrre una documentazione tecnico-amministrativa che comprovi l’avvenuta approvazione di un progetto preliminare (ora progetto di fattibilità tecnica ed economica) ai sensi del D.Lgs. n. 163/2006 (ora D.Lgs. n. 50/2016);
- la Legge regionale 27 dicembre 2016, n. 34 (“Legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2017”) e s.m.;
VISTI altresì:
- l’articolo 1, commi 134 e 135, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 (“Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”);
- l’articolo 1, commi 42 e 43, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (“Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”);
- il Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, n. 395 del 16 settembre 2020;
- l’Argomento di Giunta n. 17 del 15.01.2021, che prevede l‘istituzione di una Commissione mista interdipartimentale, presieduta dall’Assessore regionale competente in materia di Pianificazione territoriale ed Edilizia, per la predisposizione e il monitoraggio dell’attuazione di un programma di interventi che rappresenti la “Strategia regionale per la rigenerazione urbana”, caratterizzato da elementi che connotino le peculiarità territoriali e costituiscano una visione sistemica ed integrata dei processi di sviluppo al fine di cogliere le opportunità di finanziamento in essere e future;
CONSIDERATO che:
- la Rigenerazione Urbana costituisce la più importante frontiera dello sviluppo urbanistico, abitativo, territoriale e culturale del nostro tempo e rappresenta non solo la necessaria riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, delle periferie più degradate, dei centri storici e delle aree periferiche e che si stanno spopolando, ma soprattutto un processo socioeconomico volto a migliorare la qualità di vita della popolazione che deve essere coinvolta attivamente nelle scelte nonché a favorire la mobilità sostenibile e l’inclusione sociale;
- un progetto di rigenerazione urbana coinvolge una pluralità di attori - enti locali, associazioni, categorie produttive, investitori privati, cittadini – in una logica partecipativa che rappresenta il fattore determinante per recuperare i vuoti urbani delle città, limitare il consumo di suolo, costruire luoghi vivibili e a misura di persona;
- gli elementi della rigenerazione urbana sono:
o la sostenibilità ambientale;
o la riduzione del consumo di suolo;
o l’economia circolare;
o l’innovazione tecnologica;
o la tutela e valorizzazione del patrimonio storico attraverso qualità urbanistica e architettonica;
o l’incentivazione della mobilità sostenibile;
o la cultura e lo sport come fattori di aggregazione e benessere;
o l’inclusione sociale;
o lo sviluppo della attività turistiche e ricettive;
o la partecipazione.
VISTE le norme e i programmi regionali e statali incentrati su tali obiettivi, ovvero:
- la legge regionale 16 febbraio 2016, n. 1 “Legge sulla crescita” che promuove gli investimenti, la crescita e l’occupazione mediante l’adozione di misure per incentivare il recupero, la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, la rigenerazione urbana.
- la legge regionale 29 novembre 2018, n. 23 “Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero del territorio agricolo” che costituisce la legge di riferimento in materia con l’obiettivo di favorire il miglioramento della qualità ambientale, paesaggistica, architettonica e sociale del tessuto edificato e la rigenerazione urbana.
- l’articolo 5 del D.L. 18 aprile 2019 n. 32, convertito con modificazioni dalla L. 14 giugno 2019, n.
55, (“Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli
interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”
cd. Sblocca cantieri) il quale, in materia di rigenerazione urbana, ha introdotto alcune modificazioni all’art. 2 bis del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, con il fine di “concorrere a indurre una drastica riduzione del consumo di suolo e a favorire la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio, promuovere e agevolare la riqualificazione di aree urbane degradate con presenza di funzioni eterogenee o tessuti edilizi disorganici o incompiuti, nonché di edifici a destinazione non residenziale dismessi o in via di dismissione, ovvero da rilocalizzare”;
DATO ATTO altresì che nel mese di marzo 2021 è iniziato nella competente commissione del Senato l’esame del DDL S1131 “Misure per la rigenerazione urbana” che prevedono una serie di iniziative tra cui l’istituzione di una Cabina di regia nazionale con funzioni di coordinamento e monitoraggio e, soprattutto, lo stanziamento di risorse dedicate e la definizione di una disciplina di incentivi economici che possa costituire il comune denominatore per le iniziative delle singole regioni.
CONSIDERATO che:
- gli obiettivi di policy della Programmazione Comunitaria 2021-2027 prevedono azioni di sviluppo sostenibile con una specifica attenzione alla transizione verso un’economia circolare e a basse emissioni di carbonio, di rigenerazione urbana e di contrasto al disagio socio-economico ed abitativo, per le aree metropolitane, per le aree urbane medie ed i sistemi territoriali, per le aree interne, con il sostegno a processi di rigenerazione urbana e innovazione delle politiche insediative ed abitative che interessano in particolare il patrimonio pubblico, gli spazi urbani e le aree dismesse.
- nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono individuate, in particolare, le missioni dedicate a “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, “Infrastrutture per la mobilità sostenibile “ ed “Inclusione e coesione”, dove le priorità di investimento prevedono, tra gli ambiti tematici, la transizione energetica e la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici, le infrastrutture sociali e la coesione territoriale, oltre alla rigenerazione e riqualificazione di contesti urbani, borghi ed aree interne e montane.
CONSIDERATO altresì che:
- ai sensi dell’art. 1 commi 42 e 43 della legge 160/2019 sono previsti contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione e di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità e del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale;
- ai sensi dell’arti, commi 134 e 135 della L. 145/2018 (Finanziaria 2019) sono previsti investimenti fino al 2034 ed in particolare:
- sono assegnati “alle Regioni a statuto ordinario contributi per investimenti per la progettazione e la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, per interventi di viabilità, per la messa in sicurezza e lo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico, per la rigenerazione urbana e la riconversione energetica verso fonti rinnovabili, per le infrastrutture sociali e le bonifiche ambientali di siti inquinati”;
- contributi per gli investimenti di cui al comma 134 sono assegnati per almeno il 70 per cento, per ciascun anno, dalle regioni a statuto ordinario ai Comuni del proprio territorio entro il 30 ottobre dell'anno precedente al periodo di riferimento. Il contributo assegnato a ciascun comune è finalizzato a investimenti per:
(omissis)
c) la messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici e di altre strutture di proprietà dei comuni;
(omissis)
c-ter) progetti di rigenerazione urbana, riconversione energetica e utilizzo fonti rinnovabili;”
- il Decreto interministeriale n. 395 del 16 settembre 2020, in attuazione dell’art. 1, comma 135, della L.160/2019, ha previsto l’attuazione di un “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”, finalizzato a “riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio- economico, incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici”.
RICHIAMATA inoltre la Legge regionale 27 dicembre 2016, n. 34 “Legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2017” che prevede:
- all’articolo 4, comma 1, l’istituzione del Fondo strategico regionale;
- all’articolo 4, comma 11, che il Fondo strategico è, altresì, costituito mettendo a sistema le risorse correlate alle leggi regionali afferenti gli investimenti infrastrutturali in particolare relativi alle seguenti tipologie di settori:
a) risanamento idrogeologico e interventi di conservazione del territorio e difesa del suolo;
b) bonifiche e riqualificazione ambientale e paesaggistica;
c) risanamento della qualità dell'aria;
d) riqualificazione del territorio e dei centri urbani;
e) interventi sulle infrastrutture ed opere pubbliche;
- all’articolo 4, comma 12, che la Giunta regionale definisce gli interventi a cui destinare il Fondo, le risorse disponibili e le modalità di gestione delle stesse, definendo percentuali di cofinanziamento a carico del beneficiario;
CONSIDERATO che:
- secondo quanto previsto dal citato Argomento di giunta n. 17 del 15 gennaio u.s. è stata costituita, con nota della Segreteria Generale prot. IN/2021/4401 del 30 marzo 2021 apposita Commissione mista interdipartimentale per la definizione della Strategia Regionale per la rigenerazione urbana;
- la citata Commissione, sulle base delle indicazioni pervenute dai suoi componenti, ha approvato in data 28 aprile 2021 lo schema definitivo del Programma Regionale di Rigenerazione Urbana (PRRU) e le indicazioni per il Piano di Interventi suscettibili di finanziamento ai sensi della legge 145/2018;
CONSIDERATA, altresì, la necessità di definire le linee di indirizzo del Programma Regionale di Rigenerazione Urbana (PRRU) e del Piano degli Interventi suscettibili di finanziamento ai sensi della l.145/2018 comma 135 lett. c) e c ter) per interventi di edilizia pubblica e rigenerazione urbana al fine di dare attuazione a quanto stabilito dalla Giunta regionale e provvedere alla necessaria informazione agli enti locali interessati;
STABILITO che con successive deliberazioni, da approvarsi su proposta del Settore Programmi Urbani Complessi ed Edilizia entro il 15 maggio 2021, saranno definite le modalità di presentazione del Programma Regionale di Rigenerazione Urbana (PRRU) e del Piano degli Interventi suscettibili di finanziamento ai sensi della l.145/2018 comma 135 lett. c) e c ter) secondo gli indirizzi di cui agli allegati A e B che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
RITENUTO pertanto opportuno, alla luce di quanto sopra esposto, approvare le linee di indirizzo del Programma Regionale di Rigenerazione Urbana (PRRU) e del Piano degli Interventi suscettibili di finanziamento ai sensi della l.145/2018 comma 135 lett. c) e c ter) per interventi di edilizia pubblica e rigenerazione urbana , di cui agli allegati A e B che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
SU PROPOSTA dell’Assessore competente in materia di Pianificazione territoriale ed Edilizia
DELIBERA
- di approvare le linee di indirizzo del Programma Regionale di Rigenerazione Urbana (PRRU) e del Piano degli Interventi suscettibili di finanziamento ai sensi della l.145/2018 comma 135 lett.
c) e c ter) per interventi di edilizia pubblica e rigenerazione urbana, di cui agli allegati A e B che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
- di dare mandato al Settore Programmi Urbani Complessi di predisporre entro il 15 maggio p.v.
2021 appositi provvedimenti che definiscano le modalità di presentazione rispettivamente del Programma Regionale di Rigenerazione Urbana (PRRU) e del Piano degli Interventi suscettibili di finanziamento ai sensi della l.145/2018 comma 135 lett. c) e c ter) secondo gli indirizzi di cui alla presente deliberazione;
- di dare atto che il provvedimento non ha riflessi sul bilancio regionale.
Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.